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2 AGOSTO 2015
Dodi Battaglia & Tom
m
y Emmanuel
BELLINZONA, Piazza del Sole,
inizio concerto ore 21.00 - apertura buvette ore 18.00
entrata gratuita
Il comitato organizzatore Il comitato Chitarre ai Castelli nasce dall’incontro di Marco Pallua e Ferdinando Morandi con Tommy
Emmanuel lo scorso novembre, e dalla promessa di portare questo grande musicista in Ticino. Poco dopo si
presenta la grande occasione, che viene presa al volo e così è nato il comitato: un gruppo di amici, amanti della
buona musica e con la voglia di far vivere alla Città di Bellinzona una serata indimenticabile. In poco tempo si
sono rimboccati le maniche e sono riusciti a concretizzare quello che fino a poco tempo fa sembrava un sogno
lontano. E così il prossimo 2 agosto, nella splendida cornice dei castelli, Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel si
esibiranno in un grande concerto, offerto gratuitamente alla popolazione che potrà vivere un momento di
ritrovo e di convivialità all’insegna della cultura e della musica d’autore.
Il comitato è formato da Marco Pallua, presidente, Claudia Beeler, vice-presidente, Ferdinando Morandi e Roberto
Cortinovis, esperti musicali, Barbara Valsesia, segretaria, Loredana Roncoroni, contabile e Debora Beeler
responsabile marketing.
Diamo nuova vita a Bellinzona con a
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intelli
buona mus
ica & cultura Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel,
un duo stellare ai piedi del Castel Grande di Bellinzona.
Scrivere di questi due artisti è, citando la divina commedia, roba da far tremare le vene i polsi.
Il loro percorso musicale è straordinariamente vasto, impossibile quindi riassumerlo in poche righe, tuttavia ecco
alcuni degli elementi per collocarli storicamente.
Dodi Battaglia, è nato a Bologna il 1° di giugno del 1951 in una famiglia di musicisti, il suo primo strumento è
stata la fisarmonica che iniziò a suonare a 5 anni, l’approccio con la chitarra lo ha solo verso i 13 che, applicando le
basi teoriche precedentemente apprese, lo porta a conoscerne rapidamente i segreti e all’età di 17 anni ad entrare
a far parte come chitarrista dei Pooh, band con la quale festeggerà l’anno prossimo i 50 anni di attività.
Negli anni ottanta viene definito dalla rivista Stern, il miglior chitarrista europeo, ha collaborato con moltissimi
artisti italiani, tra i quali Zucchero, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, ecc.. , ed internazionali, uno su tutti, Al di Meola.
Autore musicale della maggior parte dei brani dei Pooh, ha uno stile chitarristico essenzialmente rock, grazie al
quale riesce a dare un’interpretazione del repertorio live, molto coinvolgente. A me piace definirlo un leone
scatenato che gli altri 3 elementi (Roby, Red e Stefano) tentano invanamente di domare; un rockettaro sanguigno
che ricorda per ruolo e incisività, Brian May dei Queen.
Ha all’attivo 4 pubblicazioni da solista, nelle quali ha esplorato vari generi musicali, dal rock alla new age,
utilizzando sia la elettrica chitarra che acustica, in maniera decisamente virtuosa.
Dodi ha approfittato dei due anni di pausa che i Pooh si sono concessi prima della tournèe di chiusura, per
registrare quest’ultimo lavoro col suo grande amico Tommy Emmanuel.
Tommy Emmauel, è nato il 31 maggio 1955 a Muswellbrook, Australia, plurinominato ai Grammy Award,
ha avuto un’infinita lista di riconoscimenti tra i quali: miglior chitarrista acustico al mondo, il CGP (certified
guitar player), certificazione concepita dal grande Chet Atkins ed assegnata solo ad altri 4 chitarristi, ha
composto brani per moltissimi artisti australiani ed internazionali tra i quali Tina Turner ed ha avuto delle
studio session con Micheal Jackson. Ma naturalmente Tommy Emmanuel è molto più di questo, di fatto è una
specie di eroe nazionale australiano, tanto che ha preso parte alle celebrazioni delle olimpiadi di Sydney 2000
interpretando in diretta tv mondiale, vari brani sia con la chitarra acustica che con l’elettrica assieme al fratello
Phil.
La sua carriera musicale si estende su 5 decadi, infatti inizia a suonare all’età di 4 anni, anche lui in una famiglia
di musicisti, tanto che il padre lascia il lavoro come ingegnere decidendo di girare l’Australia facendo spettacoli
un po’ dove capita. La band era composta, oltre che dal padre e la madre, da un altro fratello, citato sopra, e due
sorelle.
Come spesso accaduto in seguito per molti altri musicisti, un evento apparentemente banale cambierà la sua
vita. All’età di 7 anni, sente un brano di chitarra alla radio, era il grande Chet Atkins che interpretava ciò che può
essere definito il primo brano fingerstyle della storia, il pezzo in questione si chiamava “Windy and Warm”,
nulla di particolarmente difficile, ma la genialità dell’esecuzione stava nel fatto che i bassi e la melodia venivano
suonati simultaneamente, creando il tipico effetto ragtime normalmente usato al piano. Appena giunto a casa il
piccolo Tommy rieseguì nota per nota ciò che aveva sentito in precedenza e da quel momento non si è più
fermato.
I suoi concerti sono straordinariamente coinvolgenti, pirotecnici, multicolori, Tommy fa tutto da solo, chitarra e
qualche volta, voce, essendo anche ottimo batterista, usa la tecnica delle percussioni direttamente sulla chitarra,
mandando il pubblico in delirio. Il suo stile è… tutto: jazz, rock, new age, country, classico, veramente
incontenibile, eseguito con una padronanza dello strumento, assoluta.
Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel,
un duo stellare ai piedi del Castel Grande di Bellinzona.
L’album “Dov’è andata la musica” (senza punto di domanda).
Dodi e Tommy decidono di fare un disco insieme, in parte cantato, voce di Dodi più qualche incursione di
Tommy, in parte strumentale. Genere molto vario: pop italiano, rock, latino, qualche eco prog, country, acustico.
Nell’album si ritrova tutto l’universo musicale di Dodi. La sua è una delle voci più importanti dei Pooh e del pop
italiano, presente in 50 anni di storia musicale italiana. La sua “voce chitarristica” non è da meno, data
l’importanza che la chitarra di Dodi ha da sempre avuto negli arrangiamenti e nelle parti solistiche dei Pooh. Ciò
che forse è meno noto è la passione di Dodi per la musica “suonata”, il rock, il prog, il blues.
L’album, 12 tracce di cui 4 strumentali, è un concentrato di tutti questi elementi, con l’aggiunta di…Tommy
Emmanuel.
Molto arrangiato, molto suonato!! A’ la Dodi, con grande classe e con qualche digressione chitarristica in più
rispetto al suo contesto abituale. Le canzoni cantate sono gradevoli, più facilmente associabili all’universo Pooh
ma comunque con una loro identità precisa.
Il lavoro fatto da Dodi dal punto di vista compositivo, sugli arrangiamenti e sui suoni è notevole. Il disco è
sufficientemente vario per non annoiare sia il chitarrista che ama il playing di Dodi e può trovare conferme e
sorprese, sia il fan di Dodi come contante e chitarrista dei Pooh, che potrà trovare sonorità a lui note, su registri
in parte diversi, comunque attualizzati al 2015.
Tommy Emmanuel impreziosisce il lavoro con un due brani propri già pubblicati in precedenti dischi e con il
contributo della sua incredibile mano sull’acustica. Non aspettatevi grossi virtuosismi, forse fuori luogo in questo
contesto. L’aspirazione del disco è quella di uscire dal confine dei “fanatici chitarristi”, per molti potenziali
ascoltatori potrebbe essere la prima volta che ascoltano Tommy!
L’album è stato registrato tra Acquapendente (VT) e Nashville.
(Citazione da GuitarList)