Microeconomia 09 2014 - Progetto e

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LA TEORIA DELLA DOMANDA:
ANALISI DI STATICA COMPARATA
Cominciamo a lavorare sul concetto di statica comparata. Cerchiamo di individuare le soluzioni
ottimali selezionate dal consumatore quando uno o più parametri del problema si modificano.
Variazione del reddito monetario disponibile
Ipotizziamo di partire da un’allocazione ottimale X1 con un reddito R1. A questo
punto modifichiamo il livello di reddito monetario riducendolo a R2 (fermo restando
i prezzi). Il nuovo vincolo di bilancio (in rosso) si sposta parallelamente a se stesso
verso il basso. La nuova allocazione ottimale è quella indicata da X2.
B
B1
B2
A
•
X2
A1
A2
• X1
A2 A1
Curva di Engel
•
•
R1
R2
A
R2 R1
La curva reddito-consumo (Curva di Engel) descrive i livelli di consumo del bene A per ogni possibile livello di
reddito, fermo restando i prezzi. La relazione è lineare in caso di preferenze omotetiche.
R
1
LE VARIAZIONI DEL REDDITO
Rispetto alle variazioni di reddito possiamo distinguere diverse tipologie di beni, ognuna delle
quali si caratterizza per la forma della curva di Engel.
Relazione RedditoConsumo positiva,
ma decrescente
A
Relazione RedditoConsumo positiva e
crescente
Curva di Engel per
“Beni necessari”
R
A
Curva di Engel per
“Beni di lusso”
R
Relazione RedditoConsumo negativa
A
Curva di Engel (tratto) per
“Beni inferiori”
R
2
LE VARIAZIONI DEL PREZZO
Concentriamoci ora sugli effetti prodotti dalla variazione del prezzo sulle scelte ottimali del
consumatore. Ci soffermeremo sull’analisi del bene A trascurando gli effetti sul bene B.
Ipotizziamo di partire da un’allocazione ottimale X1 (con A1 quantità del bene A) con un prezzo P A1.
Modifichiamo il prezzo del bene A riducendolo fino a PA2. Il vincolo di bilancio ruoterà in senso
antiorario nella nuova posizione (in rosso). Ci collocheremo su una nuova soluzione ottimale in X2 (con
A2 quantità del bene A). Riportiamo le due diverse combinazioni di prezzo e quantità per il bene A nel
grafico di destra che definirà la relazione tra prezzo e consumo di A.
B
A
A2
X1 •
A1
•
A1
X2
•
A2
Funzione di domanda
A
•
PA2
PA1
PA
Il caso descritto nel grafico a sinistra non esaurisce le diverse possibilità che possono presentarsi.
3
LE VARIAZIONI DEL PREZZO
Sempre partendo da un’allocazione ottimale X1 (con A1 quantità del bene A) e con un prezzo P A1,
modifichiamo il prezzo del bene A riducendolo fino a P A2, ma questa volta ci collocheremo su una nuova
soluzione ottimale X2 come quella descritta nel grafico a sinistra. (con A2 quantità del bene A).
Riportiamo le due diverse combinazioni di prezzo e quantità per il bene A nel grafico di destra che
definirà la nuova relazione tra prezzo e quantità ottimale di A.
B
A
X2
•
Funzione di domanda
A1
A2
• X1
A2 A1
A
•
•
PA2
PA1
PA
Il caso descritto nel grafico a sinistra non è incompatibile con il rispetto delle ipotesi sulle
preferenze introdotte inizialmente, ma ci accorgiamo che in questo caso la relazione prezzo
quantità (la funzione di domanda) è positiva. Questo contraddice l’impianto teorico dei mercati in
cui la domanda è inclinata negativamente.
4
LE VARIAZIONI DEL PREZZO:
LA DOMANDA COMPENSATA
In realtà la situazione descritta nella precedente slide non evidenzia un problema fondamentale che
consiste nell’ignorare l’effetto di reddito associato alla variazione del prezzo del bene A. Nel momento in
cui il prezzo del bene A si riduce, il consumatore da un lato “cambia” la sua scelta sulla base della
variazione del prezzo relativo di A rispetto a B. Dall’altra “riformula” la sua scelta sulla base
dell’aumento del potere d’acquisto del suo reddito monetario associato alla riduzione del prezzo del
bene A. Il primo è chiamato “effetto di sostituzione” o “effetto prezzo”. Il secondo “effetto di reddito”. La
funzione di domanda a cui dobbiamo fare riferimento noi è quella che ignora l’effetto di reddito, ma
considera il solo effetto di sostituzione. Come è possibile scomporre i due effetti? La teoria neoclassica
ha individuato due modi di isolare l’effetto di prezzo: la compensazione di Slutsky e quella di Hicks
(svilupperemo solo questa seconda).
Variazione compensata di Hicks: consiste nel sottrarre (in caso di
riduzione di prezzo) o restituire (per aumenti di prezzo) una certa
quantità di reddito (ignota) al consumatore tale da permettergli di
raggiungere lo stesso livello di soddisfazione che aveva prima che il
prezzo si modificasse. In questo modo viene individuata la quantità
compensata, ovvero quella che il consumatore avrebbe selezionato se
fosse cambiato il solo prezzo relativo, senza variazioni nel potere
d’acquisto dei beni.
5
LA DOMANDA COMPENSATA di HICKS
Consideriamo il caso descritto nella slide 4, dove da un’allocazione ottimale X 1 (con A1 quantità del
bene A) e con un prezzo P A1, a seguito della riduzione del prezzo del bene A fino a P A2, ci siamo collocati
su X2 (con A2 quantità del bene A). Per isolare l’effetto di prezzo dobbiamo “sottrarre” al consumatore
tanto reddito fino a riportarlo ad un livello di soddisfazione pari a quello precedente la variazione del
prezzo (ma con i nuovi prezzi relativi). Per fare questo facciamo “traslare” il vincolo di bilancio (in verde)
fino a renderlo tangente alla “vecchia” curva di indifferenza. La quantità ottimale sarebbe stata XC, che
indica appunto la quantità compensata. Riportiamo i dati del grafico di sinistra nel grafico a destra dove
evidenziamo la curva di domanda compensata (in rosso). Ricorda che, date le ipotesi sulle preferenze e
quindi sulle curve di indifferenza, la domanda compensata è sempre inclinata negativamente.
B
A
X2
•
XC
X1• •
A2 A1 AC
A
AC
A1
•
A2
•
Curva di domanda ordinaria
•
Curva di domanda compensata
PA2
PA1
PA
6
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI BENI:
Rispetto alle relazioni tra effetto prezzo o sostituzione ed effetto di reddito possiamo
registrare tre casi distinti:
Beni Normali
L’EFFETTO DI PREZZO E L’EFFETTO DI REDDITO
SPINGONO NELLA STESSA DIREZIONE (QUELLA
OPPOSTA ALLA VARIAZIONE DEL PREZZO)
Beni Inferiori
L’EFFETTO DI PREZZO E L’EFFETTO DI REDDITO
SPINGONO IN OPPOSTE DIREZIONI, MA
PREVALE L’EFFETTO DI PREZZO
Beni di Giffen
L’EFFETTO DI PREZZO E L’EFFETTO DI REDDITO
SPINGONO IN OPPOSTE DIREZIONI, MA
PREVALE L’EFFETTO DI REDDITO
7
B
X1• • XC •
Curva di domanda ordinaria
X2
A1 AC A2
B
A
Beni normali
A2
•
AC
A1
•
Curva di domanda compensata
PA2
A
A
Beni inferiori
AC
A2
A1
X2
X1 •
•
XC
•
A1 A2 AC
•
A
Il caso dei beni di Giffen è quello illustrato nella slide 6
PA1
PA
Curva di domanda compensata
•
•
PA2
•
PA1
Curva di domanda ordinaria
PA
8
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