intorno al cartellone
Il ciclo di incontri è accreditato dalle Facoltà di Scienze della Formazione e Scienze della Comunicazione e dell’Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Per il riconoscimento dei crediti consultare i siti delle facoltà www.formazione.unimore.it, www.sce.unimore.it.
È necessario che gli studenti universitari interessati si iscrivano inviando una e-mail a
[email protected] o telefonando a 0522 458912 / 458938
intorno al cartellone
nove incontri tra musica e teatro
Sala degli Specchi del Teatro Municipale Valli
venerdì 22 ottobre 2010 ore 18.00
Fratello Amleto
con Fabrizio Gifuni e Oreste Bossini
La figura di Amleto, l’eroe tormentato e intellettuale di Shakespeare, è diventato
uno dei “luoghi” del pensiero occidentale.
Amleto, che ha incarnato come nessun altra figura letteraria o teatrale lo smarrimento dell’uomo di fronte alle sconvolgenti questioni sollevate dal mondo moderno e contemporaneo, ritorna continuamente nel pensiero, nella letteratura, nel
teatro, figura cruciale per scrittori come Gadda, come Testori, per citare solo due
tra i grandi autori del Novecento, presenti entrambi nel cartellone dei Teatri di
questa stagione.
Sarà Fabrizio Gifuni a presentarci la sua “versione” di Amleto, un Amleto ormai
vecchio, solo, senza più un padre o una madre da invocare o da maledire, mescolandolo alla figura di uno scrittore tragico e nevrotico come Carlo Emilio Gadda.
Questo nuovo personaggio, Amleto Pirobutirro, dal nome del protagonista del
grande romanzo-confessione La cognizione del dolore, ripercorre nella memoria le vicende drammatiche della partecipazione di Gadda alla prima guerra mondiale. Gli scritti di quell’esperienza, raccolti nei Diari di guerra e di prigionia,
rivelano la ferita originaria, mai rimarginata, dell’animo di Gadda, condannato a
un destino di solitudine e infelicità dal quale non riuscirà a salvarsi, malgrado la
feroce opposizione al nichilismo della sua scrittura magmatica, vitale e creativa.
Link: L’ingegner Gadda va alla guerra (o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro), un’idea di
Fabrizio Gifuni, con Fabrizio Gifuni (Teatro Ariosto, 25, 26 febbraio 2011 ore 20.30, 27 febbraio
ore 15.30)
venerdì 3 dicembre 2010 ore 18.00
«Opera sì» ma sulla «scena di strada»: Die Dreigroschenoper tra epica e didattica
con Claudio Longhi
Lino Guanciale e Luca Micheletti leggono testi di Bertolt Brecht
Die Dreigroschenoper, mordente satira di costume e al contempo paradigma
di un genere teatrale tutto nuovo (l’operetta berlinese come alternativa a quella
viennese), fu lo shockante e fortunatissimo esito dell’estro provocatore dell’enfant terrible più à la page dell’intelligencija tedesca coeva, Bert Brecht, e di uno
dei compositori più fieramente eccentrici e più felicemente sperimentali della
stagione della Gebrauchmusik (o «musica d’uso») anni Trenta, Kurt Weill. Ri-
scrivendo in forma di parodia del melodramma italiano una ballad opera inglese
settecentesca (The Beggar’s Opera di John Gay, tradotta in tedesco dalla scrittrice
Elisabeth Hauptmann), Brecht e Weill ribaltarono dalle fondamenta l’edificio del
teatro coevo e lo “imbrattarono”, con finezza e violenza insieme, di scritte militanti
anti-borghesi e di caricature del potere capitalistico, ponendo al contempo nuove
basi per un teatro politico che più avanti si declinerà nei paradigmi della «scena
epica», del «dramma didattico» e del celeberrimo V-Effekt (lo «straniamento»).
Folgorante e trasversale, di decennio in decennio, il successo internazionale della
pièce-monstrum è andato accrescendosi fino ad entrare nel mito, in special modo
e soprattutto per la fortuna degli ormai classici Songs. In Italia, dopo quella di
Bragaglia (1930) e di Pandolfi (1943), l’edizione di Strehler del 1956 (poi ripresa
nel ‘72), dettò per anni le coordinate del “come fare Brecht” nel nostro Paese. La
recente messa in scena di Robert Wilson segna una tappa determinante nell’elaborazione della tradizione rappresentativa del testo.
Link: Die Dreigroschenoper (L’opera da tre soldi) libretto di Bertolt Brecht, musica di Kurt Weill,
con la Compagnia del Berliner Ensemble, regia, scene e disegno luci di Robert Wilson (Teatro
Municipale Valli, 11 dicembre 2010 ore 20.00, 12 dicembre ore 16.00)
sabato 11 dicembre 2010 ore 17.30
L’Opera da tre soldi del Berliner Ensemble
incontro con Robert Wilson e Jutta Ferbers
conduce Daniele Abbado
Andata in scena per la prima volta nel 2007 sullo stesso palcoscenico del Theater
am Schiffbauerdamm che ne vide il debutto il 31 agosto del 1928, L’Opera da tre
soldi firmata da Robert Wilson, con la drammaturgia di Jutta Ferbers, per il Berliner Ensemble rivela un Brecht comico e sensuale, grottesco e perverso. Lo spettacolo – inserito nel repertorio del teatro berlinese fondato dallo stesso Brecht – ha
riscosso grande successo nei teatri di tutto il mondo, raccogliendo una messe di
premi, tra cui in Italia il premio ubu come miglior produzione straniera.
venerdi 4 febbraio 2011 ore 18.00
La scelta di Tannhäuser
con Gabriella Caramore e Oreste Bossini
Il tema della crisi spirituale attraversa la musica e la cultura dell’Ottocento. Il teatro di Wagner manifesta in molteplici forme la tensione estrema dell’anima di
fronte alle contraddizioni della nuova società industriale e della nascente cultura
positivista. Il Tannhäuser, opera scritta tra il 1842 e il 1845, esprime la lacerazione
profonda del protagonista, e del suo autore, Wagner stesso, incapace di scegliere
tra la beatitudine carnale e intellettuale della vita terrena e l’anelito per l’infinito della vita spirituale. Il cavaliere trovatore è diviso tra le due figure femminili
che incarnano l’amor sacro e l’amor profano, rispettivamente Elisabetta e Venere.
Solo all’ultimo respiro, nella morte e nel sacrificio di Elisabetta, Tannhäuser trova
la grazia e la redenzione, espressa in maniera simbolica dalla fioritura miracolosa
del bastone da pellegrino del tormentato protagonista.
Orazio Sciortino, pianoforte e Silvia Regazzo, mezzosoprano interpretano i
Wesendonck-Lieder di Richard Wagner
Link: Tannhäuser libretto e musica di Richard Wagner, direttore Stefan Anton Reck, regia Guy
Montavon (Teatro Municipale Valli, 6 e 8 febbraio 2011 ore 20.00)
venerdì 18 febbraio 2011 ore 18.00
Gogol’ e il Naso
con Ermanno Cavazzoni
Pubblica esposizione della vita artistica di Gogol’, dei suoi travagli interiori,
dell’Italia dove visse beato, dei suoi viaggi alla ricerca della pace e dell’ispirazione,
e infine esposizione della straordinaria novella Il Naso, su cui è stata fatta la musica di Šostakovic . Tutto questo, o quasi tutto, sarà esposto da Ermanno Cavazzoni.
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Link: Nos (Il naso), da N.V. Gogol’, musica di Dmitrij Šostakovic , Teatro Musicale da Camera di
Mosca (Teatro Municipale Valli, 1 e 2 marzo 2011 ore 20.00)
martedì 1 marzo 2011 ore 17,30
Le dita nel Naso. Ispezionando un capolavoro
con Michele Dall’Ongaro
al pianoforte Michele Dall’Ongaro
I gesti, le lusinghe, le intenzioni compiute e non, di uno degli esempi più straordinari di teatro musicale del Novecento.
I segreti racchiusi nei pentagrammi della partitura analizzati e vivisezionati grazie
ad esempi musicali dal vivo e audiovisivi.
venerdì 11 marzo 2011 ore 18.00
Lo stampatore Zollinger
con Pablo d’Ors e Matteo Codignola
Lo scrittore madrileno Pablo d’Ors ha conquistato una posizione di rilievo nella
narrativa spagnola, con una serie di romanzi influenzati dalla grande letteratura
europea del Novecento. Pablo d’Ors ha scritto pagine acute su autori come Musil,
Kafka, Nabokov, Pirandello e altri, il cui segno si ritrova nelle storie poetiche e
delicate del giovane scrittore. Matteo Codignola e Roberto Abbiati hanno ricavato
da un suo recentissimo libro, Le avventure dello stampatore Zollinger (Quodlibet
2010), uno spettacolo teatrale, prodotto dalla Fondazione I Teatri. L’incontro con
Pablo d’Ors è l’occasione per conoscere una delle nuove voci della letteratura spagnola e per entrare nel mondo fantastico e avventuroso del giovane Zollinger e del
suo romanzo di formazione.
Link: Lo stampatore Zollinger, dal romanzo di Pablo d’Ors “Avventure dello stampatore Zollinger” (Quodlibet Compagnia Extra), drammaturgia di Pablo d’Ors, Roberto Abbiati, Matteo Codignola, con Roberto Abbiati (Teatro Cavallerizza, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 marzo 2011 ore 20.30)
venerdì 25 marzo 2011 ore 18.00
Maledetto Testori
con Luca Doninelli
letture di brani da opere di Giovanni Testori
Doninelli, che a Testori è stato legato da un’amicizia profonda, dal 1978 all’anno
della morte del Maestro nel 1992, in questa conversazione tocca i punti focali della
biografia testoriana: la scoperta dell’arte, con le memorabili ricognizioni lombarde
e l’incontro determinante con Longhi; la letteratura come vocazione assoluta; la
vita nel teatro; il colloquio con i giovani; e i temi della biografia interiore, i temi
su cui Testori non ha mai smesso di interrogare se stesso e gli altri. Per restituire
l’immagine di una delle personalità più ricche della nostra cultura, e avvicinarci
alle sue opere frutto di un’esperienza letteraria e umana di eccezionale densità.
Link: La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori, con Elena Callegari (Teatro Cavallerizza, 30,
31 marzo, 1, 2, 3 aprile 2011 ore 20.30)
martedì 5 aprile 2011 ore 18.00
Il Risorgimento di Rigoletto
con Gian Antonio Stella, Daniele Abbado e Oreste Bossini
Nel film Novecento di Bernardo Bertolucci, la storia del nuovo secolo comincia
con un uomo travestito da Rigoletto che vaga di notte ubriaco per la campagna,
gridando la notizia della morte di Giuseppe Verdi. Con una breve citazione musicale del preludio di Rigoletto, Bertolucci evoca la fine di un secolo e il profondo
influsso esercitato da Verdi su quel mondo. Del lungo e controverso processo di
unificazione del Paese, coronato dalla formazione nel 1861 di uno Stato nazionale,
il teatro musicale di Verdi ha rappresentato l’espressione più autentica e popolare. Rigoletto, allestito per la prima volta a Venezia nel 1851, non mostra soltanto
i lati più oscuri del cuore umano, ma traccia con immensa forza drammatica un
affresco sul mondo cupo e iniquo di un paese arretrato e povero come l’Italia prerisorgimentale.
Gian Antonio Stella, editorialista e inviato del “Corriere della Sera”, ha ricostruito
assieme al collega Sergio Rizzo lo scenario di quel faticoso processo, raccontando
gli eventi principali della lotta per l’Indipendenza senza incrostazioni retoriche
e omissioni ideologiche. La vera storia del Risorgimento aiuterà a comprendere
quali storture morali e sociali dell’Italia divisa e povera di metà Ottocento destavano l’indignazione di un artista come Verdi, che non si rassegnava all’idea di un
mondo dove il lato malvagio dell’uomo avesse sempre e comunque la meglio sugli
slanci positivi della vita.
Link: Rigoletto libretto di F. M. Piave, musica di Giuseppe Verdi, direttore Diego Matheuz, regia
Daniele Abbado (Teatro Municipale Valli, 6, 9 aprile 2011 ore 20.00)
Il ciclo di incontri, a ingresso libero, è aperto a tutte le persone interessate
biografie
Fabrizio Gifuni
Romano e diplomato nel 1992 all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, è uno dei volti
più affermati del cinema italiano. Ha lavorato in teatro con Castri, Sepe, Malosti e Terzopoulos,
nel 1996 debutta sul grande schermo con La bruttina stagionata accanto a Carla Signoris. Dopo
questo esordio ha interpretato film molto diversi tra loro per stile e genere, fino al successo di La
meglio gioventù di Marco Tullio Giordana. È ideatore e interprete di spettacoli tra cui Na specie
de cadavere lunghissimo da Pier Paolo Pasolini, regia di Giuseppe Bertolucci, per il quale ottiene
il premio Hystrio e il Golden Graal, Non fate troppi pettegolezzi, drammaturgia originale su testi
di Cesare Pavese e L’ingegner Gadda va alla guerra.
Oreste Bossini
Nato a Montevarchi di Arezzo. Da molti anni si occupa di comunicazione in ambito musicale,
sia come giornalista (“il manifesto”, “Musica Viva”, “Corriere della Sera - Io Donna”), sia come
conduttore radiofonico. Dopo gli inizi a Radio popolare negli anni Ottanta, ha cominciato a
collaborare nel 1992 a Rai RadioTre. Ha pubblicato numerosi saggi di argomento musicale.
Claudio Longhi
Nato a Bologna, si è laureato in Letteratura italiana con Ezio Raimondi. Attualmente è docente di
Discipline dello Spettacolo presso l’Università Iuav di Venezia e insegna Storia del Teatro presso
la Scuola di teatro del Piccolo Teatro di Milano. Numerose le sue pubblicazioni dedicate al teatro
contemporaneo. Per la Rizzoli ha curato la silloge di traduzioni teatrali da lingue classiche di
Edoardo Sanguineti. Al lavoro di ricerca Longhi affianca l’impegno teatrale attivo: ha lavorato
come assistente di Pier Luigi Pizzi e Graham Vick; tra il 1995 e il 2002 ha collaborato stabilmente
con Luca Ronconi. A cominciare dal 1999 ha firmato in proprio la regia di spettacoli per il Teatro
di Roma, per il Piccolo Teatro di Milano, per lo Stabile di Torino, per l’Ert.
Lino Guanciale
Si diploma nel 2003 presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, dove ottiene
il Premio Gassman come miglior allievo degli ultimi dieci anni. Subito dopo il diploma inizia a
lavorare in teatro con Gigi Proietti, Franco Branciaroli, Claudio Longhi, Luca Ronconi, Massimo
Popolizio, Michele Placido. Al lavoro in teatro affianca l’attività di insegnamento universitario e
dal 2008 ha intrapreso anche la carriera cinematografica.
Luca Micheletti
Regista e attore, lavora in teatro, tra il palcoscenico e l’università. È dottorando presso la Scuola
di Dottorato in Italianistica dell’Università La Sapienza di Roma. Ha studiato con Cesare Lievi e
Claudio Longhi, e da anni affianca quest’ultimo nella sua attività in qualità di dramaturg e attore.
È regista stabile della Compagnia I Guitti di Brescia. Si occupa di didattica teatrale in ambito
scolastico, accademico e carcerario. Molte le sue traduzioni per la scena.
Robert Wilson
Robert Wilson è riconosciuto come una delle figure più importanti della nostra epoca nel teatro,
nell’opera e nell’arte. Nella sua carriera artistica più che trentennale, che comprende teatro,
arti visive, cinema, design, moda e architettura, con il suo modo di interpretare le arti visive e
attraverso l’uso radicale della luce, non solo ha influenzato il teatro, ma ha rivoluzionato con il suo
linguaggio design, architettura e media.
Jutta Ferbers
Ha iniziato a lavorare come Dramaturg alla Schauspielhaus di Bochum e nel 1986 al Burgtheater
di Vienna. A Vienna ha lavorato con Claus Peyman, con Hermann Beil per la messincena di testi
di Shakespeare, Thomas Bernhard, Peter Handke. Ha collaborato con importanti registi, tra cui
Ruth Berghaus, Peter Zadek, George Tabori. Dal 1999 è Dramaturg del Berliner Ensemble. Ha
firmato in proprio la regia di opere di Peter Handke, Franz Xaver Kroetz, Tucholsky, Anhouil,
Wedekind. Ha curato la drammaturgia per i seguenti allestimenti firmati da Robert Wilson,
Leonce e Lena, Il racconto d’inverno, L’opera da tre soldi, I Sonetti di Shakespeare.
Daniele Abbado
Regista e direttore artistico, si occupa di teatro musicale, opera lirica, regia video, teatro di ricerca.
A partire dal 1995 ha approfondito in diversi allestimenti il teatro musicale di Mozart. Nel 2005
ha curato a Reggio Emilia la regia di Die Zauberflöte che ha chiuso il Festival di Edimburgo del
2006. Ha dedicato particolare attenzione agli autori del Novecento. La sua regia di Il prigioniero
e Il volo di notte di Dallapiccola ha ottenuto il Premio Abbiati come miglior spettacolo. Intensa la
collaborazione con autori contemporanei: Luciano Berio, Giorgio Battistelli, Hans Werner Henze,
Helmut Hoering, Nicola Sani, Fabio Vacchi, Shigeaki Saegusa. Dal 2003 è direttore artistico della
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
Gabriella Caramore
Giornalista e saggista, fino al 1984 ha lavorato all’Ambasciata d’Ungheria come traduttrice e
redattrice, collaborando nel frattempo alle pagine culturali di alcuni giornali e riviste. Dal 1982
inizia a collaborare ai programmi di Rai RadioTre. Dal 1993 cura e conduce il programma di
cultura religiosa Uomini e Profeti, che alterna dialoghi e interventi su tutto ciò che concerne il
religioso nella vita sociale, politica, culturale, a cicli monografici di riflessione su alcuni testi e
figure delle grandi tradizioni religiose. Presso la casa editrice Morcelliana cura la collana che
riproduce alcune delle serie monografiche del programma. Collabora a diverse testate culturali.
Orazio Sciortino
È pianista e compositore, di 25 anni. Le sue “Cadenze per i concerti per pianoforte e orchestra
di Mozart” sono state pubblicate da Ricordi-Universal nel 2007 e altre sue composizioni sono
eseguite in Italia e all’estero nel quadro di prestigiosi festival come le Serate Musicali di Milano,
il Festival di Bonn, il Barge Music Festival di New York, il Cantiere internazionale d’Arte di
Montepulciano etc. Come pianista concertista si è esibito alla Sala Verdi di Milano, al Konzerthaus
di Berlino, e ha tenuto concerti in Canada, Svizzera, Spagna, Francia, Germania, Polonia. Si
occupa di divulgazione musicale nella doppia veste di relatore e pianista, proponendo percorsi di
guida all’ascolto e lezioni concerto.
Silvia Regazzo
Nata a Rovigo, si diploma con lode al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, sotto la guida
di Stella Silva, perfezionandosi poi con Claudio Desderi, Raina Kabaivanska, Sherman Lowe, Birgit
Nickl, Alessandra Althoff Pugliese, Fernando Cordeiro. Nel 2001 vince il Concorso internazionale
Toti dal Monte e da allora è presente nel cartellone di importanti istituzioni musicali italiane e
straniere. Nel 1999 si laurea in Filosofia con E. Severino. La tesi viene pubblicata come libro dal
titolo Il Canto della Terra: la nozione di verità dalla Grecia arcaica al pensiero moderno.
Ermanno Cavazzoni
Scrittore e sceneggiatore, ha collaborato con Federico Fellini al soggetto e alla sceneggiatura del
suo ultimo film La voce della luna, ispirato al romanzo Il poema dei lunatici, di Cavazzoni stesso.
Tra i suoi libri Vite brevi di idioti, che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, Gli scrittori
inutili, Cirenaica, Storia naturale dei giganti, Il limbo delle fantasticazioni. Insegna poetica e
retorica all’Università di Bologna. È membro dell’OpLePo ed è stato co-direttore della rivista
“Il semplice” (Feltrinelli) e di “Il caffè illustrato” (dal 2001). Nel 2007, insieme ad alcuni amici,
Gianni Celati, Ugo Cornia, Jean Talon, ha dato vita alla collana di narrativa Compagnia Extra per
la casa editrice Quodlibet.
Michele Dall’Ongaro
Dopo aver frequentato il Conservatorio di Santa Cecilia si perfeziona in composizione sotto la
guida di Aldo Clementi. Nel 1978 è tra i fondatori dell’Associazione Spettro Sonoro, tra le prime
ad occuparsi della diffusione, produzione ed esecuzione di musica contemporanea. Pubblica per
l’editore Pacini di Pisa l’analisi musicale di tutte le opere di Giacomo Puccini e per l’Utet un vasto
saggio sulla musica moderna e contemporanea. Da molti anni collabora con la Rai ed è direttore
dei programmi musicali di Radio Tre. Nel campo dell’audiovisivo lavora con Claudio e Daniele
Abbado, scrive e cura musiche di scena per Luca Ronconi e le sue opere sono eseguite da interpreti
come Irvine Arditti, Luisa Castellani, Giuseppe Scotese, Pierre-Yves Artaud.
Pablo d’Ors
È nato a Madrid nel 1963. Dopo essersi laureato a New York ha abbandonato la giurisprudenza per
la filosofia e la teologia. Ordinato sacerdote nel 1991 viene destinato ad una missione in Honduras.
Attualmente insegna Drammaturgia all’Università Complutense di Madrid. Le avventure dello
stampatore Zollinger è il suo primo libro tradotto in italiano da Quodlibet.
Matteo Codignola
Lavora per Adelphi da vari anni. Ha tradotto, fra gli altri, testi di Patrick McGrath (Follia),
Mordecai Richler (La versione di Barney), Edward Gorey, Patrick Dennis (Zia Mame).
Dal suo primo libro, Un tentativo di balena, è stato tratto lo spettacolo Una tazza di mare in
tempesta di e con Roberto Abbiati. Con Abbiati cura la drammaturgia di Lo stampatore Zollinger
di Pablo d’Ors, uno spettacolo prodotto dai Teatri di Reggio Emilia nella stagione 2010-11.
Luca Doninelli
Si è laureato in Filosofia con una tesi su Michel Foucault. In qualità di critico letterario ed
editorialista collabora con diverse testate. Tra le sue opere narrative e/o saggistiche, I due fratelli,
La revoca, la raccolta di racconti Le decorose memorie, Talk Show, La nuova era, Tornavamo
dal mare, L’incendio dei sogni, Il crollo delle aspettative. Milano tra passato e futuro e Milano
è una cozza. È anche autore di due libri-intervista, Intorno a una lettera di santa Caterina e
Conversazioni con Testori. Ha curato la traduzione de L’ispettore generale di Gogol’, poi portato
in scena da Franco Branciaroli. Per il teatro è anche autore, tra l’altro, del testo Ite Missa est.
Gian Antonio Stella
Inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”, dopo essersi occupato di cronaca romana ed
interni, ed essere stato a lungo inviato nel Nordest d’Italia, da molti anni scrive di politica, cronaca
e costume. Nel 2007 ha pubblicato il libro La casta, scritto con Sergio Rizzo, giunto alla 22°
edizione. Tra i suoi libri più famosi L’orda — diventato poi uno spettacolo con il titolo Il viaggio
più lungo. L’Odissea dei migranti italiani, con musiche di Gualtiero Bertelli, che è stato portato in
giro nei teatri italiani e nel mondo — , Odissee, La deriva (sempre con Sergio Rizzo). Tra le opere
narrative Il maestro magro, La bambina, Carmine Pascià. Per il “Corriere della Sera” nel 2010
ha ripercorso i luoghi topici della storia dell’Italia unita, per scoprire che cosa è rimasto e cosa si
è perso nella memoria collettiva.
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42121 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811 numero verde 800 554 222
www.iteatri.re.it _ [email protected] _ [email protected]
in collaborazione con