farmaci: taglio prezzi generici, grido d`allarme

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FARMACI: TAGLIO PREZZI GENERICI, GRIDO D'ALLARME AZIENDE, LASCEREMO
ITALIA
FORESTI, DALL'ATTUALE 10%, GIA' UN 'FLOP', SI SCENDERA' A 7-8%
QUOTA MERCATO
Roma, 31 mar. (Adnkronos Salute) - Il taglio dei prezzi dei farmaci a brevetto scaduto,
che entrerà in vigore da metà aprile come deciso ieri dal Consiglio di amministrazione
dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in applicazione della manovra estiva 2010, "non
potrà che far calare ulteriormente la quota di mercato di questi medicinali dall'attuale 10%,
già un 'flop', al 7-8%, e spingere alcune industrie, soprattutto quelle più piccole, ad andare
via dall'Italia". E' un desolato Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, l'associazione
delle imprese che producono medicinali equivalenti, a commentare la misura che dispone
il taglio fino al 40% del prezzo di alcuni prodotti non coperti da brevetto, oggi a Roma a
margine della presentazione della campagna educazionale 'Equivalente - conosci e scegli
i farmaci equivalenti'.
In tutto sono 4.188 i farmaci coinvolti dai nuovi ribassi, che serviranno a far risparmiare
allo Stato 830 milioni di euro all'anno. "Una misura - evidenzia Foresti - che penalizza
ancora una volta le industrie di generici a favore di quelle branded. Ogni occasione è
buona per procedere con la ghettizzazione del settore. Erano previste risorse, mentre
invece arrivano solo tagli. In questo modo, molte industrie potranno contare su margini
troppo bassi e saranno costrette a disinvestire dal nostro Paese. Cosa che porterà anche
a una diminuzione dell'offerta ai cittadini. Forse la campagna di oggi sarà l'ultima iniziativa
di comunicazione che sarà possibile fare".
FARMACI:ASSOGENERICI,CON TAGLIO PREZZI MERCATO SCENDERA'A 7%
RICADUTE PESANTISSIME, MOLTE AZIENDE SI RITIRERANNO
ROMA
(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Con il taglio dei prezzi dei farmaci generici fino al 40%, deciso
dell'Aifa, "calerà ulteriormente la quota di mercato occupata ora dai medicinali equivalenti,
che passerà dal 10% al 7%, perché molte azienze, dopo questa manovra, si ritireranno dal
mercato italiano, con ricadute molto pesanti". A dirlo è Giorgio Foresti, presidente di
Assogenerici, alla presentazione della campagna educazionale 'Equivalente - conosci e
scegli i farmaci equivalenti'. Questa decisione, aggiunge Foresti, "va a tutto vantaggio
delle aziende farmaceutiche che producono prodotti 'di marca', e penalizzerà quelle dei
generici, un po' come avviene anche con quelle dei farmaci biosimilari, che così non
avranno più risorse non solo per fare comunicazione, ma anche per crescere e sviluppare
nuovi progetti". Secondo Foresti, se le cose continueranno in questo modo, "si arriverà
all'obiettivo finale delle gare retail - spiega - con cui si compreranno 2-3 farmaci al prezzo
più basso e basta. Ma non si capisce che così si distrugge non solo l'industria del
generico, ma si danneggia l'intera filiera. E con meno aziende del generico sul mercato, ci
saranno meno prodotti, e dunque meno offerta e concorrenza". La manovra di tagliare i
prezzi dei generici manifesta chiaramente, conclude Foresti, "che in Italia il generico non
interessa politicamente e che non lo si vuole sviluppare. Andremo a contare i danni di
questa decisione, che avrà delle ricadute pesantissime".(ANSA).
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