Piano triennale di valutazione degli obiettivi 2015

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 AZIENDA ULSS N. 8 ‐ ASOLO Piano triennale di valutazione degli obiettivi 2015 – 2017 Indice Presentazione……………………………………………………………………………………………….………………pag.3 L'azienda…………………………………………………………………………………..……………..….……………….pag.3 ‐ la mission………………………………………………………….…………………….………………………pag.4 ‐ la vision……………………………………………………………………………….…….…………………...pag.4 ‐ i principi e le modalità di assistenza……………………………….….………….……….………pag. 5 Il contesto demografico…………………………………………………………………….………………………….pag.7 L'organizzazione……………………………………………………………………..……….………….………………pag.10 ‐ le risorse umane…………………………………………………………………………………………….pag.11 La normativa di riferimento per la programmazione 2014‐2016………………………….……..pag.13 Il ciclo di gestione della performance………………………………………………………………..………..pag.14 Gli obiettivi regionali………………………………………………………………………………….……………….pag.16 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance………………………….……………..pag.24 ‐ performance organizzativa……………………………….…………………….………………………pag.24 ‐ performance individuale.. ………………………………………………….…….…………………...pag.25 2
Piano triennale di valutazione degli obiettivi 2015 – 2017 ‐ Azienda Ulss n. 8 di Asolo ‐ Presentazione Il Piano triennale di valutazione degli obiettivi 2015‐2017, come previsto dall’art. 10, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, è il documento programmatico triennale attraverso il quale, in conformità alle risorse assegnate e nel rispetto della programmazione sanitaria regionale e dei vincoli di bilancio, vengono individuati gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi dell’Azienda e vengono definiti gli indicatori per la misurazione e la valutazione delle performance. Tale piano è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance organizzativa e individuale, in attuazione dell’art. 4 del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, e si presenta come elemento fondamentale di un sistema di misurazione e di valutazione dei risultati attesi, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti e la crescita delle competenze professionali. L’Azienda L’unità locale socio‐sanitaria n. 8 della Regione del Veneto è una azienda dotata di personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale, con sede legale in Asolo (TV), via Forestuzzo, n. 41. Al direttore generale spettano tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza dell’unità locale socio‐sanitaria. E’ responsabile del raggiungimento degli obiettivi assegnati dalla giunta regionale del Veneto, nonché della corretta ed economica gestione delle risorse a disposizione dell’azienda. Il direttore generale è coadiuvato, nell’esercizio delle proprie funzioni, dal direttore amministrativo, dal direttore sanitario e dal direttore dei servizi sociali. Essi partecipano, unitamente al direttore generale, che ne ha la responsabilità, alla direzione dell’azienda, assumono diretta responsabilità delle funzioni attribuite alla loro competenza e concorrono, con la formulazione di proposte e di pareri, alla formazione delle decisioni della direzione generale. Il collegio sindacale esercita il controllo di regolarità amministrativa e contabile, assicurando un ruolo collaborativo a favore della direzione generale dell’azienda, salvo i casi di possibile responsabilità contabile nei quali esso è tenuto a riferire alla Corte dei Conti. Le verifiche di regolarità amministrativa e contabile devono rispettare, in quanto applicabili 3
all’unità locale socio‐sanitaria, i principi generali della revisione aziendale asseverati dagli ordini e collegi professionali operanti nel settore. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile non comprende verifiche da effettuarsi in via preventiva, se non nei casi espressamente previsti dalla legge e fatto salvo, in ogni caso, il principio secondo cui le definitive determinazioni in ordine all’efficacia dell’atto sono adottate dal direttore generale. La mission L’unità locale socio‐sanitaria riconosce nella salute, da intendersi quale stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto come assenza di malattia, un fondamentale diritto dell’individuo e un interesse della collettività. L’unità locale socio‐sanitaria persegue il soddisfacimento dei bisogni di salute espressi dalla comunità del territorio di riferimento, attraverso gli interventi di promozione, prevenzione, cura e riabilitazione contemplati dai livelli essenziali di assistenza previsti dalla programmazione nazionale e regionale. L’assistenza sanitaria e socio‐sanitaria viene erogata nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. I processi clinici e manageriali dell’azienda, nel rispetto del vincolo del pareggio di bilancio, devono essere sostenuti da una tensione continua di tutta l’organizzazione verso la garanzia e il miglioramento continuo della qualità, da intendersi in senso globale, professionale, manageriale e percepita garantendo i servizi e le attività comprese nei livelli essenziali di assistenza (LEA) definiti dalla normativa nazionale e regionale.
La vision La visione aziendale è orientata a qualificare l’offerta dei servizi sanitari e socio sanitari sviluppando la capacità del sistema al fine di analizzare i bisogni di salute della popolazione, identificare le priorità, perseguire i principi di appropriatezza nell’erogazione dei servizi e garantire la responsabilizzazione sui risultati, anche nell’accezione di rendere conto delle scelte effettuate a tutti gli interessati, in primo luogo i cittadini. Contestualmente l’unità locale socio‐sanitaria persegue l’obiettivo della valorizzazione e dello sviluppo professionale e motivazionale dei professionisti e degli operatori che ivi lavorano. In particolare, intende concretizzare tale visione adottando strategie e strumenti di governance integrata al fine di assicurare: ‐ la promozione della qualità e dell’innovazione in campo clinico assistenziale, tecnologico e organizzativo, perseguendo: 4
 il miglioramento continuo della qualità clinico assistenziale, adottando le tecniche più appropriate al contesto, e promuovendo l’adesione a sistemi e programmi di miglioramento continuo della qualità;  lo sviluppo di sistemi e strumenti di risk management;  lo sviluppo di sistemi e strumenti di health technology assessment;  la costante ricerca dell’allineamento tra gli assetti organizzativi aziendali e l’evoluzione delle conoscenze e degli attori interni ed esterni; ‐
la valorizzazione delle risorse umane attraverso:  la creazione di un ambiente di lavoro sereno e stimolante, capace di esaltare le potenzialità esistenti e di attrarre competenze professionali;  la responsabilizzazione dei professionisti, facilitando e sostenendo la ricerca dell’eccellenza anche attraverso la formazione continua;  la valutazione delle performance dei singoli, delle equipe e dell’azienda nel suo complesso;  il riconoscimento del merito nel conseguimento degli obiettivi professionali e nella realizzazione di percorsi di sviluppo professionale e di carriera;  la partecipazione alla definizione delle linee strategiche, nel rispetto dei ruoli che la legislazione e il presente regolamento di organizzazione attribuisce loro; ‐
lo sviluppo delle relazioni con l’ambiente esterno mediante:  la ricerca delle sinergie, attraverso diverse forme di aggregazione, con le istituzioni nazionali e regionali, con gli attori sociali ed economici e con i cittadini;  l’adozione di idonei strumenti diretti all’informazione e all’orientamento dei cittadini, in applicazione del principio di trasparenza, per agevolare l’accesso e la fruizione delle prestazioni sanitarie e socio‐sanitarie. I principi e le modalità di assistenza La competenza fondamentale dell’unità locale socio‐sanitaria è l’assistenza che deve essere prestata con continuità e secondo criteri di integrazione organizzativa e multidisciplinare. I principi che orientano l’unità locale socio‐sanitaria nell’erogazione dei servizi sono: ‐ la centralità della persona: intesa come condizione necessaria per assicurare un’assistenza caratterizzata da una costante attenzione ai diritti della persona in modo da valutarne tutti i bisogni fisici, psicologici, intellettuali e relazionali; ‐ l’equità: intesa come presupposto necessario per garantire la parità di accesso alle prestazioni e ai servizi sanitari e socio‐sanitari; ‐ l’appropriatezza: definita come la capacità di erogare prestazioni di provata efficacia e sicurezza in tempi adeguati ai bisogni clinici e nei contesti assistenziali opportuni; 5
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la trasparenza: intesa come visibilità e chiarezza nei processi gestionali delle politiche aziendali; l’accessibilità: intesa come la facilità per l’utente di accedere alle prestazioni; la tempestività: definita come la disponibilità delle prestazioni in termini utili rispetto allo stato di bisogno del paziente; la pertinenza: nel senso di corrispondenza tra prestazione ottenuta e bisogno presentato dalla persona; la correttezza: intesa come la corrispondenza delle prestazioni ottenute alla migliore evidenza scientifica o, in sua assenza, alla migliore esperienza condivisa e accettata; la partecipazione: intesa come il coinvolgimento del paziente e dei familiari nelle decisioni relative alla prestazione; la riservatezza: intesa come la tutela del trattamento dei dati concernenti il cittadino e il suo stato di salute; la garanzia: nel senso di possibilità di ottenere le prestazioni in caso di bisogno; la continuità: definita come il coordinamento e l’integrazione tra le prestazioni necessarie a soddisfare il bisogno del paziente; la sicurezza: intesa come la possibilità di ottenere le prestazioni in condizioni di tutela dal rischio legato a possibili fattori ambientali, con riferimento agli aspetti strutturali, tecnologici e organizzativi; la formazione e il miglioramento continui: intesi come approccio fondamentale per un sistema orientato al miglioramento continuo della qualità dell’assistenza fondato sulla condivisione della conoscenza nonché sulla valorizzazione e l’accrescimento della risorsa umana. 6
Il contesto demografico L’ambito territoriale di riferimento dell’unità locale socio‐sanitaria n. 8 comprende trenta comuni, articolati, a decorrere dal 16 settembre 2002, in un unico distretto socio‐
sanitario. Il territorio di riferimento dell'unità locale socio‐sanitaria n. 8 si estende su una superficie di 801 kmq, con una densità di 314,3 abitanti per kmq ( ‐1.85 unità rispetto al 2012, ‐ 1.69 unità rispetto al 2011). La popolazione, alla data del 31 dicembre 2013, ultimo dato disponibile, risultava pari a 251.764 unità e distinta pressoché equamente rispetto al sesso: 124.523 maschi (49,5% della popolazione) e 127.241 femmine (50,5 % della popolazione), come riportato nella tabella n. 1. Sempre dalla stessa tabella, si può osservare che le prime due grandi classi di età sono più numerose, in termini percentuali, nel distretto socio‐sanitario n. 1 rispetto al distretto socio‐sanitario n. 2 (+ 0,81% nella prima classe e + 1,48% nella seconda). La classe degli ultra 65‐enni risulta più consistente nel distretto socio‐sanitario n. 2 (+ 2,29%). tabella n. 1: popolazione residente al 31 dicembre 2013, per distretto socio‐sanitario, grandi classi di età e sesso. (fonte: anagrafe comunale e anagrafe sanitaria) classi
di età maschi femmine totale % 0_14 11.848 11.315 23.163 16,19% 15_64 48.267 46.427 94.694 66,18% 65 e oltre 11.057 14.171 25.228 17,63% totale 71.172 71.913 143.085 100% % 49,74% 50,26% 100% 0_14 8.560 8.152 16.712 15,38% 15_64 35.569 34.744 70.313 64,70% 65 e oltre 9.222 12.432 21.654 19,92% totale 53.351 55.328 108.679 100% % 49,09% 50,91% 100% totale unità locale socio‐sanitaria n. 8 124.523 127.241 251.764 % 49,46% 50,54% 100% distretto socio‐sanitario n. 1 "Asolo – Castelfranco Veneto" n. 2 " Valdobbiadene ‐ Montebelluna" Per una maggiore analisi di dettaglio della situazione demografica della popolazione, si riporta, di seguito, la tabella n. 2 riepilogativa della popolazione residente al 31 dicembre 2013, suddivisa per distretto socio‐sanitario, comune e sesso. 7
tabella n. 2: popolazione residente al 31 dicembre 2013, per distretto socio‐sanitario, comune e sesso. distretto socio‐sanitario n. 1 "Asolo – Castelfranco Veneto" Altivole Asolo Borso del Grappa Castelcucco Castelfranco Veneto Castello di Godego Cavaso del Tomba Crespano del Grappa Fonte Loria Maser Monfumo Paderno del Grappa Possagno Resana Riese Pio X San Zenone degli Ezzelini Vedelago Totale distretto socio‐sanitario n. 2 "Valdobbiadene ‐ Montebelluna" Caerano di San Marco Cornuda Crocetta del Montello Giavera del Montello Montebelluna Nervesa della Battaglia Pederobba Segusino Trevignano Valdobbiadene Vidor Volpago del Montello totale totale –u.l.ss. n. 8 maschi femmine totale variazione rispetto al 2012 età
media 3.353 4.551 3.017 1.145 16.074 3.564 1.500 2.181 3.047 4.749 2.519 714 1.088 1.107 4.812 5.515 3.839 8.397 71.172 3.473 4.582 3.001 1.087 17.087 3.596 1.530 2.352 3.016 4.529 2.575 704 1.096 1.098 4.705 5.539 3.622 8.321 71.913 6.826 9.133 6.018 2.232 33.161 7.160 3.030 4.533 6.063 9.278 5.094 1.418 2.184 2.205 9.517 11.054 7.461 16.718 143.085 ‐0,71% ‐2,55% 0,75% 1,64% ‐1,78% 0,07% ‐0,92% ‐2,54% ‐2,10% 0,64% ‐0,20% ‐1,53% ‐0,95% 0,00% ‐0,78% ‐0,57% 0,17% ‐0,72% ‐0,91% 39,4 39,4 39,6 40,7 42,8 40,1 42,5 42,9 39,5 38,6 42,2 42,7 40,7 42,3 38,7 38,9 38,4 39,8 40,5 maschi femmine totale variazione rispetto al 2012 età
media 3.967 3.065 2.986 2.578 15.244 3.428 3.735 957 5.391 5.103 1.878 5.019 53.351 4.105 3.197 3.131 2.600 16.092 3.494 3.813 967 5.393 5.451 1.918 5.167 55.328 8.072 6.262 6.117 5.178 31.336 6.922 7.548 1.924 10.784 10.554 3.796 10.186 108.679 40,7 42,3 43,5 40,3 42,0 43,6 41,5 44,5 39,5 44,7 42,2 41,9 42,2 124.523 127.241 251.764 ‐0,07% ‐0,74% 0,58% 0,31% ‐0,25% ‐0,35% ‐0,24% ‐0,52% 0,76% ‐1,40% ‐0,03% 0,40% ‐0,15% ‐0,58% 41,2 Vengono riportati, di seguito, alcuni indicatori demografici, riferiti alla popolazione residente al 31 dicembre 2013 e confrontati con quelli relativi all’anno 2012. 8
tabella n. 3: indici di struttura per età della popolazione residente al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012. anno 2012 anno 2013 variazione assoluta variazione relativa indice di vecchiaia 113,26% 117,57% 4,31% 3,8% indice di invecchiamento 18,08% 18,62% 0,54% 3,0% indice di dipendenza anziani 27,42% 28,41% 0,99% 3,6% indice di dipendenza giovani 24,20% 24,17% ‐0,03% ‐0,1% indice di dipendenza totale 51,63% 52,58% 0,95% 1,8% Gli indici riportati nella tabella n. 3 permettono di trarre alcune osservazioni, relativamente alla struttura per età della popolazione residente al 31 dicembre 2013. Gli anziani ultra 65‐enni costituiscono oltre il 18% della popolazione complessiva (indice di invecchiamento = 18,62%) (indice di vecchiaia = 117,57%). Inoltre, il carico relativo dei giovanissimi (età < 14 anni) e degli anziani (età > 65 anni), sulla collettività attiva (età 15‐64 anni), risulta pari a circa il 24% e 28%, rispettivamente (indice di dipendenza giovani = 24,17% e indice di dipendenza anziani = 28,41%). Da queste osservazioni si evince che la classe degli anziani è cresciuta più rapidamente rispetto a quella dei giovanissimi, determinando un incremento del peso sulla classe lavorativa attiva e confermando come il processo di invecchiamento della popolazione sia uno dei fenomeni più rilevanti negli ultimi anni. Nel nostro territorio per l’anno 2013, (ultimo dato disponibile) si riscontra un valore più alto del tasso di natalità rispetto alla media provinciale e, ancor di più, rispetto a quella regionale. tabella n. 4: tasso di natalità confronto tra Regione, provincia e Ulss n. 8. livello territoriale ulss 8 provincia di Treviso Regione Veneto Fonte dati: ISTAT, anagrafe sanitaria e anagrafe comunale. natalità 2013 (nati x 1000 abitanti) 9,6 9,1 8,6 Bisogna considerare anche quanto incide la presenza della popolazione straniera nel nostro territorio. Come dimostrato dal “Rapporto 2013 Immigrazione straniera in Veneto” a cura dell’Osservatorio Regionale Immigrazione, l’area pedemontana del Veneto presenta una concentrazione maggiore di popolazione straniera rispetto alle altre zone della Regione; in particolare, le province di Treviso, Verona e Vicenza, si collocano fra i primi tre posti con la percentuale più elevata di immigrati (circa il 10%). Considerando i dati resi disponibili dall’ISTAT riferiti al 31/12/2013, ultimo dato disponibile, si riscontra che l’incidenza dei nuovi nati stranieri nei comuni dell’Ulss n. 8 sul totale dei nuovi nati è del 23,1%, pari al rapporto tra 557 nuovi nati stranieri su un totale di 9
2.408 nuovi nati complessivi. I minori di nazionalità straniera, nel 2013, rappresentano il 17,2% della popolazione di età compresa tra 0 e 17 anni residente nel territorio dell’Ulss. L’Organizzazione L’organizzazione del livello operativo dell’unità locale socio‐sanitaria si articola in strutture operative, dipartimenti, strutturali e funzionali, ed unità operative, complesse o semplici. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL'AZIENDA
ULSS N. 8 DI ASOLO
DIREZIONE GENERALE
COLLEGIO
SINDACALE
COLLEGIO DI
DIREZIONE
DIRETTORE GENERALE
UNITA' DI
STAFF
OSPEDALE
CONSIGLIO
DEI SANITARI
DIRETTORE
SANITARIO
DIRETTORE DEI
SERVIZI SOCIALI E
DELLA FUNZIONE
TERRITORIALE
DIPARTIMENTO
DI
PREVENZIONE
DISTRETTO
SOCIO-SANITARIO
10
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
AREA
PROFESSIONALE,
TECNICA E
AMMINISTRATIVA
Le risorse umane Di seguito vengono riportati i dati relativi alla dotazione effettiva del personale dipendente dell’azienda, al 31 dicembre 2014, suddiviso in base al genere, al ruolo coperto e al tipo di contratto. tabella n. 5: dotazione del personale Ulss n. 8 al 31 dicembre 2014. Totale dipendenti di cui maschi di cui femmine Ruolo Sanitario Ruolo Amministrativo Ruolo Tecnico Ruolo Professionale Dirigenti Non dirigenti Tempo indeterminato Tempo determinato 2.511 724 1.787 1.730 199 580 2 481 2.030 2.445 66 DIPENDENTI PER RUOLO 11
DIPENDENTI PER SESSO DIPENDENTI PER CONTRATTO 12
La normativa di riferimento per la programmazione triennale 2015‐2017 Il quadro di riferimento principale riguardante la programmazione sanitaria è contenuto nel Piano Socio Sanitario Regionale 2012‐2016 approvato con L.R. 29 giugno 2012, n.23, (modificato con L.R. 3 dicembre 2012, n. 46) che introduce importanti novità relative all’organizzazione del Sistema Sanitario Veneto, tra le quali la nuova impostazione dei servizi di assistenza e di cura, che punta a ridurre il numero degli ospedali e dei posti letto e a potenziare la rete territoriale facendo perno sui distretti, sui medici di base associati in gruppo e su nuove strutture residenziali (ospedali di comunità, hospice, Rsa, centri diurni, unità riabilitative territoriali). L'attuazione del piano avviene tramite le schede di programmazione ospedaliere e territoriali, approvate con la DGRV 19 novembre 2013, n. 2122, “Adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla l.r. 39/1993, e definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie. PSSR 2012‐2016. Deliberazione 18 giugno 2013, n. 68/CR”, che indicano per ogni azienda il numero e l’organizzazione dei presidi, le funzioni suddivise per area, i reparti, i posti letto, le strutture intermedie e i servizi ambulatoriali. Il piano attuativo aziendale delle schede ospedaliere e territoriali redatto in base alle indicazioni della DGRV 19 novembre 2013, n. 2122, e adottato con deliberazione 6 marzo 2014, n. 274, ha ricevuto il visto di congruità con la DGRV 9 settembre 2014, n. 1632 ed è stato successivamente approvato dall’azienda con deliberazione 18 dicembre 2014, n. 1612. L’adeguamento dell’organizzazione aziendale alle suddette schede regionali è previsto e contenuto nel nuovo Atto Aziendale, approvato con la deliberazione 23 aprile 2014, n. 471, e redatto in base alle nuove linee guida definite dalla DGRV 10 dicembre 2013, n. 2271. L’Atto aziendale ha ricevuto il visto di congruità regionale con il decreto del direttore dell’area sanità e sociale 17 aprile 2014, n. 77, ed è stato successivamente adottato dall’azienda con la deliberazione 23 aprile 2014, n. 471. La programmazione aziendale, inoltre, recepisce annualmente gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi con relativi indicatori di performance che vengono definiti dalla regione ed assegnati alle aziende ulss. Tali obiettivi costituiscono le linee di indirizzo prioritarie che verranno declinate nelle schede di budget delle strutture aziendali (si rimanda al paragrafo dedicato del presente documento). 13
Il ciclo di gestione della performance Con la DGRV 6 novembre 2012, n. 2205, “Linee di indirizzo in materia di misurazione e valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale ed in materia di trasparenza, applicative delle disposizioni del d.lgs. 150/2009 e della L.R. 26 Maggio 2011, n. 9 modificata dalla L.R. 11 novembre 2011, n. 22 Approvazione definitiva della deliberazione/CR n. 90 del 4 settembre 2012 sulla base del parere favorevole espresso dalla Quinta Commissione consiliare”, la Regione ha definito le linee generali di indirizzo riguardanti la misurazione e la valutazione dei dipendenti del servizio sanitario regionale e la trasparenza dell’attività amministrativa, volte a favorire un’applicazione omogenea da parte delle aziende ed enti dello stesso SSR delle disposizioni in materia contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, ha recato una riforma organica della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, prevedendo lo sviluppo di un ciclo di gestione della performance (art. 4) che si articola nelle seguenti fasi: - definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; - collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse; - monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; - misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; - utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; - rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico‐amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Di seguito viene rappresentato il ciclo di gestione della performance con l’evidenza di tutte le azioni e i documenti che ne caratterizzano il funzionamento e la rispettiva tempistica. 14
Livello istituzionale Pianificazione pluriennale Piano Socio Sanitario Regionale Pianificazione annuale DGRV Obiettivi assegnati ai Direttori generali entro il 30 gennaio Pianificazione triennale Piano triennale di valutazione degli obiettivi Pianificazione annuale Livello strategico entro il 30 giugno Valutazione annuale anno precedente entro il 15 settembre Valutazione annuale anno precedente Validazione della Relazione degli obiettivi da parte Relazione degli obiettivi dell'OIV Livello operativo entro il 31 agosto Valutazione infra‐annuale Obiettivi operativi organizzativi Monitoraggio semestrale delle schede di budget Schede di budget Pianificazione annuale Obiettivi operativi individuali Compilazione delle schede di valutazione individuale Documento di Direttive entro il 1° trimestre Pianificazione annuale 15
entro il 31 marzo Valutazione annuale Consuntivo Valutazione annuale Gli obiettivi regionali Con la DGR 23 Dicembre 2014, n. 2525, “Determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende Ulss del Veneto, l’Azienda Ospedaliera di Padova, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e per l’IRCCS Istituto Oncologico Veneto” per l’anno 2015”, la Regione del Veneto ha definito gli obiettivi di salute e di funzionamento unitamente ai relativi indicatori di performance per l’anno 2015 secondo la ripartizione di seguito rappresentata nelle seguenti aree: A) Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione degli uffici (peso 6%); B) Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate (peso 3%); C) Obiettivi di salute e funzionamento dei servizi (peso 19%); D) Equilibrio economico (peso 30%); E) Liste d’attesa (peso 10%); F) Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario (peso 7%). Tale delibera stabilisce che gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi assegnati ai Direttori Generali delle aziende vengano considerati raggiunti in modo soddisfacente nel caso in cui venga conseguito un risultato totale di almeno il 70%, in riferimento alla globalità delle valutazioni espresse dai vari soggetti coinvolti (Giunta Regionale, competente Commissione del Consiglio Regionale, Competente Conferenza dei Sindaci) e al peso assegnato a ciascun soggetto dalla DGRV 14 maggio 2013, n. 693, “Determinazione della pesatura delle determinazioni dei soggetti coinvolti nel procedimento di valutazione annuale dei Direttori Generali delle Azienda Ulss, Ospedaliere e dell’IRCCS Istituto Oncologico Veneto (IOV)”. Tale delibera rappresenta una delle principali fonti di input per la pianificazione operativa triennale ed annuale. Di seguito vengono elencati gli obiettivi della DGRV 2525/2014 con relativi indicatori nei tre anni di riferimento 2015‐2017. 16
ID OBIETTIVO INDICATORE 2015 INDICATORE 2016 INDICATORE 2017 A) Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione dell’organizzazione degli uffici Adeguamento della organizzazione distrettuale agli Sviluppo del modello di A.1 proseguimento attività proseguimento attività indirizzi previsti dalla Centrale Operativa LR n.23/2012 PSSR 2012‐2016 Sviluppo delle cure primarie e A.2 partecipazione alla governance Adeguamento della organizzazione ospedaliera agli A.3 indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR 2012‐2016 Effettuazione Monitoraggio dello sviluppo delle Cure Primarie Adeguamento della Dotazione di Posti Letto alla Programmazione Regionale Concentrazione negli ospedali Hub dell'Attività di Alta Complessità (% ricoveri Classe A su Totale) sviluppo attività proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività come da come da programmazione programmazione sviluppo attività sviluppo attività Adeguamento della organizzazione delle strutture intermedie A.4 agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR 2012‐2016 Progressione del piano di adeguamento aziendale della dotazione assistenziale proseguimento attività proseguimento attività territoriale (strutture come da come da intermedie) come ratificato, per programmazione programmazione ogni azienda, con apposita delibera di giunta. Valutazione e monitoraggio A.5 dell’attuazione del Piano di Zona Presentazione della relazione valutativa annuale sul piano di zona, entro i termini previsti, corredata dal monitoraggio annuale sui dati. Presentazione della relazione valutativa annuale sul piano di zona, entro i termini previsti, corredata dal monitoraggio annuale sui dati. Presentazione della relazione valutativa annuale sul piano di zona, entro i termini previsti, corredata dal monitoraggio annuale sui dati. Governo degli A.6 erogatori privati accreditati Gestione della delega per lo svolgimento della fase di accertamento e possesso e verifica del mantenimento dei requisiti prevista nell’ambito proseguimento attività proseguimento attività dei procedimenti attuativi della L.R. 16 agosto 2002 n. 22, come da DGR 1145/13 e successive proroghe 17
B) Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate Riduzione prezzi di Utilizzo del Prezzo unitario di acquisto all'interno riferimento Regionale (ove delle soglie di prezzo presente) nella determinazione unitario di della base d’asta di nuove gare riferimento B.1 proseguimento attività proseguimento attività finalizzate alla acquisizione di Regionale, come “principi attivi” , “dispositivi indicato dai medici”, nonché dei servizi di documenti “lavanderia”, “pulizia”, dell'Osservatorio “ristorazione”. Prezzi (OPRVE) Raccogliere dati analitici di consumo B.2 delle risorse nelle Aziende Ottemperare agli adempimenti informativi relativi alla Contabilità Analitica Standard Regionale sviluppo attività sviluppo attività Adottare il modello di Autoassicurazione secondo le direttive regionali sviluppo attività sviluppo attività Applicare le nuove B.3 politiche di Assicurazione C) Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi Tasso di copertura vaccinale "aggiustato" ‐ Difterite e Tetano Tasso di copertura vaccinale "aggiustato" ‐ Epatite B Copertura Vaccinazioni già C.1 Obbligatorie e Screening Oncologici Tasso di copertura vaccinale "aggiustato" ‐ Polio Adesione “corretta” per screening mammografico mantenimento tassi di mantenimento tassi di copertura copertura Adesione “corretta” per screening citologico Adesione “corretta” per colon‐
retto C.2 Percentuale di dimissioni ultra 75enni visitati a domicilio ‐ entro 2 gg dalla dimissione sviluppo attività sviluppo attività Percentuale di ultra75enni con Integrazione Ospedale ‐ Territorio almeno 8 accessi domiciliari nell'ultimo mese di vita sviluppo attività sviluppo attività sviluppo attività sviluppo attività Riammissioni Mediche entro 30 giorni per 100 ricoveri negli ulta75enni 18
Mantenimento o riduzione del Tasso di ospedalizzazione al 135‰ mantenimento o riduzione del tasso di ospedalizzazione mantenimento o riduzione del tasso di ospedalizzazione % ricoveri in DH medico con finalità diagnostica (Patto per la proseguimento attività proseguimento attività Salute 2010‐12) (Codice Indicatore S. Anna C14.2) C.3 Appropriatezza delle Percentuale di ricoveri in area cure ospedaliere riabilitativa con degenza superiore alle soglie di riabilitazione Percentuale dei Parti Cesarei Primari % Ricoveri medici oltre soglia per pz >= 65 aa (Patto per la Salute 2010‐12) (codice S.Anna:C14.4) proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività Ottimizzazione della Rete Oncologia ed C.4 attivazione delle Breast Unit Attivazione della Rete Oncologica Veneta secondo quanto previsto dalla DGR 2067/2013 proseguimento attività proseguimento attività Percentuale di accessi con Durata accesso in Pronto Soccorso inferiore alle 4 ore secondo quanto previsto da DGR 1513/2014 mantenimento attività mantenimento attività Aderenza alle Disposizioni Operative per C.5 l'Attività di Pronto Soccorso (DGR 1513/2014) Attivazione di percorsi brevi per i Medici di Medicina Generale per le specialità di oculistica, proseguimento attività proseguimento attività otorinolaringoiatria, ortopedia, dermatologia Aumento dell'efficienza C.6 nell'impiego delle Sale Operatorie Effettuazione di almeno 1000 interventi annui (solo Ricovero Ordinario) in ciascuna sala operatoria utilizzata 5 giorni alla settimana proseguimento attività proseguimento attività Percentuale di ricoveri programmati con intervento e degenza inferiore ai 5gg effettuati in Week Surgery proseguimento attività proseguimento attività Organizzazione C.7 dell'Attività Chirurgica Attivazione dei Letti Monitorati secondo quanto previsto da DGR 2122/2013 19
sviluppo attività sviluppo attività Percentuale di DRG medici dimessi da reparti chirurgici proseguimento attività proseguimento attività Indicatori di C.8 appropriatezza prescrittiva Miglioramento di tutti gli Indicatori di aderenza del rapporto OsMed dell'Agenzia Italiana del Farmaco e Indicatori di appropriatezza della Regione Veneto miglioramento rispetto all'anno precedente miglioramento rispetto all'anno precedente Numero di sperimentazioni rispetto all'anno precedente numero numero estratte dall'Osservatorio sperimentazioni > 2015 sperimentazioni > 2016 nazionale sulla sperimentazione clinica dei medicinali ‐ AIFA Sperimentazione Clinica ed Aumento C.9 delle segnalazioni ADR per farmaci e vaccini C.10 Messa a regime del sistema ACG Tasso di segnalazioni (numero di segnalazioni ADR per milione di abitanti) Registri AIFA: chiusura delle schede di follow‐up per i farmaci sottoposti a meccanismi di rimborso (payment by results e risk‐
sharing) mantenimento o incremento tasso di segnalazioni mantenimento o incremento tasso di segnalazioni proseguimento attività proseguimento attività Utilizzo di ACG nella mappatura dei bisogni della popolazione e pianificazione dell’utilizzo delle risorse nel territorio sviluppo attività sviluppo attività Utilizzo dei modelli predittivi di ACG nella generazione di liste di pazienti complessi ad alto rischio con medicina di iniziative sviluppo attività sviluppo attività Rispetto del tetto di costo: Personale rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali Rispetto del tetto di costo: Farmaceutica Territoriale rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali Rispetto del tetto di costo: Farmaceutica Ospedaliera rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali D) Equilibrio Economico Rispetto della D.1 programmazione regionale sui costi Rispetto del tetto di costo: DM Rispetto del tetto di costo: IDV Rispetto del tetto di costo: Assistenza Integrativa 20
Rispetto del tetto di costo: Assistenza Protesica rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali Rispetto del pro capite pesato diretta di classe A assegnato rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali Rispetto del pro capite pesato diretta di classe H assegnato rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali Rispetto del pro capite AIR diabete, IRC e malattie metaboliche assegnato rispetto dei vincoli regionali rispetto dei vincoli regionali Equilibrio D.2 Economico‐ Finanziario Delta Risultato Economico effettivo rispetto Risultato Economico CR 154/2012 proseguimento attività proseguimento attività Variazione Annuale del Costo della Produzione (+ Imposte e tasse)) mantenimento delta mantenimento delta 2016‐2015 Costo della 2017‐2016 Costo della produzione produzione Rispetto Tempi d'attesa classe A: 90% Rispetto Tempi d'attesa classe B: 90% Rispetto Tempi d'attesa classe C: 100% Rispetto Tempi d'attesa classe A: 90% Rispetto Tempi d'attesa classe B: 90% Rispetto Tempi d'attesa classe C: 100% Apertura degli ambulatori e delle diagnostiche in orario serale e nei giorni di sabato e domenica proseguimento attività proseguimento attività Ottimizzazione del Numero di Prestazioni per abitante, riducendo il tasso di utilizzo nelle branche fuori standard proseguimento attività proseguimento attività E) Liste d'Attesa Piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il E.1 contenimento dei tempi d'attesa secondo le disposizioni della DGR 320/2013 Rispetto Tempi d'attesa classe A: 90% Rispetto Tempi d'attesa classe B: 90% Rispetto Tempi d'attesa classe C: 100% Ottimizzazione del numero di E.2 prestazioni per abitante F) Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario F.1 Adempimenti Questionario LEA Implementazione delle attività finalizzate al raggiungimento del livello di totale adempienza proseguimento attività proseguimento attività rispetto agli adempimenti previsti nel Questionario LEA. Implementazione F.2 del FSE (DGR 1671/2012) % di referti di Verbali Pronto Soccorso firmati rispetto al totale: 100% % di lettere di % di lettere di dimissioni dimissioni firmate firmate rispetto al totale: 100% rispetto al totale: 100% % di referti di Verbali Pronto Soccorso firmati rispetto al totale: 100% 21
% di referti di Verbali Pronto Soccorso firmati rispetto al totale: 100% % di lettere di dimissioni firmate rispetto al totale: 100% % di referti di Anatomia Patologica firmati rispetto al totale: 100% % di referti di % di referti di Laboratorio Laboratorio firmati firmati rispetto al totale: 100% rispetto al totale: 100% % di referti di % di referti di Microbiologia Microbiologia firmati firmati rispetto al totale: 100% rispetto al totale: 100% % di referti di % di referti di Radiologia Radiologia firmati firmati rispetto al totale: 100% rispetto al totale: 100% % di referti di Anatomia Patologica firmati rispetto al totale: 100% % di referti di Anatomia Patologica firmati rispetto al totale: 100% % di referti di Laboratorio firmati rispetto al totale: 100% % di referti di Microbiologia firmati rispetto al totale: 100% % di referti di Radiologia firmati rispetto al totale: 100% % di ricette per prestazioni di Specialistica Ambulatoriale Dematerializzazione dematerializzate della ricetta cartacea Adeguamento degli Erogatori F.3 (Decreto MEF del 2 Privati Accreditati agli novembre 2011) adempimenti connessi con la proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività dematerializzazione delle ricette Flusso consumi DM: % dei DM codificati con RDM/BD rispetto proseguimento attività proseguimento attività ai modelli CE (B.1.A.3.1.A + B.1.A.3.1.B + B.1.A.3.2) F.4 Flusso consumi DM: % dei IVD codificati con almeno la prima lettera dalla categoria W rispetto ai modelli CE (B.1.A.3.3) Qualità dei flussi informativi relativi ai Flusso Contratti DM: invio dei dati attraverso il tracciato Beni Sanitari contratti di Fase 2 proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività proseguimento attività Flusso farmaci: invio dei dati relativi ai farmaci infusionali ad proseguimento attività proseguimento attività alto costo attraverso il tracciato
DDF3 Flusso farmaci DDF3: valorizzazione campo targatura proseguimento attività proseguimento attività per i medicinali con AIC Adempimenti in materia di gestione F.5 informatica della residenzialità Rispetto delle scadenze e della qualità nell'invio del flusso informativo sulla residenzialità extraospedaliera 22
rispetto delle scadenze rispetto delle scadenze
extraospedaliera (anziani e disabili) come da DGR regionali Attività propedeutiche al flusso della residenzialita’ e semiresidenzialita’ proseguimento attività proseguimento attività extraospedaliera in area disabili nel 2014 (dgr 1059/2012). Strutturazione della raccolta dei flussi informativi dai centri mantenimento attività mantenimento attività
servizi per la residenzialita’ extraospedaliera Adempimenti aziendali relativi al recepimento del Piano proseguimento attività proseguimento attività nazionale Demenze Tempistica di emissione e pagamento dell'Impegnativa di proseguimento attività proseguimento attività cura domiciliare Implementazione del flusso informativo delle F.6 Cure Domiciliari secondo il tracciato della DGR 2372 Rispetto delle specifiche relative a tempi e qualità dei dati inviati 23
proseguimento attività proseguimento attività Il Sistema di misurazione e valutazione della performance Il Sistema di misurazione e valutazione della performance dell’Ulss n. 8 di Asolo, ai sensi dall’art. 2 del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, ha la finalità di assicurare elevati standard qualitativi ed economici e di favorire il miglioramento continuo della qualità del servizio offerto tramite la valorizzazione del contributo che le diverse unità operativa e i diversi dipendenti apportano attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi dell’Azienda e alla soddisfazione dei bisogni per i quali la stessa è costituita. Il Sistema è articolato in due ambiti applicativi: l’ambito della performance organizzativa e l’ambito della performance individuale: - Performance organizzativa La Valutazione della Performance Organizzativa opera a tutti i livelli organizzativi in funzione del grado di responsabilità previsto nell’Atto Aziendale:  Strutture Tecnico Funzionali: Direzione Medica di Ospedale, Direzione del Distretto Socio Sanitario Unico, Direzione del Dipartimento di Prevenzione  Dipartimenti Strutturali;  Strutture Complesse;  Strutture Semplici Dipartimentali. L’oggetto della valutazione è il grado di raggiungimento degli obiettivi attribuiti nell’ambito delle schede di programmazione e budgeting (risultati gestionali), tenendo presente quanto stabilito dall’Azienda con il Piano triennale di valutazione degli obiettivi e con il Documento di Direttive, nel rispetto dei vincoli gestionali e di bilancio stabiliti a livello Regionale. Gli obiettivi di performance organizzativa sono assegnati ai responsabili delle strutture complesse e semplici dipartimentali con cadenza annuale. Le verifiche periodiche dei risultati conseguiti e la rilevazione e misurazione finale degli scostamenti tra obiettivi e risultati è effettuata dall’U.O. Programmazione, Controllo di gestione, Qualità. La valutazione finale dei risultati di performance di tutte le articolazioni organizzative aziendali è deliberata dal Direttore Generale su proposta dell’OIV. L’OIV, ai sensi dell’art.14, comma 6 del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, è chiamato a validare la Relazione sulla Performance che l’azienda deve adottare entro il 30 giugno di ogni anno. Tale documento evidenzia, a consuntivo, con riferimento all’anno precedente, i risultati organizzativi ed individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti. Di seguito viene presentato un esempio di scheda di programmazione e budgeting con relativi punteggi. 24
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Performance individuale La valutazione della performance individuale è estesa a tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato e determinato ed ha periodicità annuale. Il sistema di valutazione della performance individuale prevede che: 25
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I Direttori di Struttura tecnico Funzionale “Ospedale” e “Dipartimento di Prevenzione” sono valutati, per competenza, dal Direttore Sanitario. Il Direttore del Distretto Socio Sanitario Unico è valutato congiuntamente dal Direttore Sanitario e dal Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale. I direttori dei dipartimenti strutturali sanitari vengono valutati dal Direttore della Struttura Tecnico Funzionale di afferenza. 
I direttori del dipartimenti dei Servizi Generali sono valutati dal Direttore Amministrativo. 
I direttori delle Strutture Complesse e i Responsabili di Strutture Semplici (non articolazione interna di struttura complessa) sono valutati, per competenza, dal Direttore del dipartimento di appartenenza. Nel caso di mancanza dal Direttore del Dipartimento, dal Direttore della Struttura tecnico Funzionale di riferimento. Nel caso dei servizi in Staff della Direzione Strategica, vengono valutati dal Direttore dell’area di appartenenza.  I responsabili delle strutture semplici articolazione interna di U.O. sono valutati dal Direttore della Struttura Complessa di riferimento. In caso di mancanza, la valutazione viene effettuata dal Direttore del Dipartimento di riferimento o, in caso di mancanza, dal Direttore della Struttura tecnico Funzionale di afferenza. 
Il Personale del Comparto viene valutato dal Direttore della Struttura Complessa di afferenza che si avvale del personale del comparto cui è affidata la Posizione Organizzativa o l’incarico di Coordinamento. In caso di mancanza, la valutazione viene effettuata dal Direttore del Dipartimento Strutturale di riferimento o, in caso di mancanza, dal Direttore della Struttura tecnico Funzionale di afferenza. Nella valutazione del personale del comparto, i dirigenti valutatori si avvalgono dei dipendenti con incarico di Posizioni Organizzative e/o di Coordinamento. Nel caso in cui, in corso d’anno, il valutato presti la propria attività lavorativa presso due o più strutture, la valutazione verrà effettuata dal Responsabile della Struttura presso cui il valutato ha prestato o presti l’attività prevalente in termini temporali, coadiuvato dagli altri Responsabili. Nel caso in cui, in corso d’anno, il valutato presti la propria attività lavorativa presso due o più strutture contemporaneamente, la valutazione verrà effettuata dal Responsabile della Struttura presso cui il valutato percentualmente ha prestato o presti in modo prevalente l’attività, coadiuvato dagli altri Responsabili. Di seguito vengono presentate le nuove schede di valutazione individuale della dirigenza medica e veterinaria, della dirigenza SPTA e del personale del comparto con i relativi punteggi. 26
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