Artrosi, artrite, osteoporosi_Italiano

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ARTROSI
ARTRITE
OSTEOPOROSI
A cura del Dott. Renato Rigotti, specialista in Reumatologia
Casa di Cura Villa Sant’ Anna S.r.l.
Via Cavour 58, 39012 Merano
Tel.: +39 0473 236480 - Fax: +39 0473 230518
e-mail: [email protected]
a Villa Sant’anna
www.villa-santanna.eu
ARTROSI
La sfida della Medicina oggi è liberare la gente dal dolore e dalla disabilità. Immaginiamo infatti cosa sarebbe la nostra vita se una volta protetti
da disturbi circolatori ( cuore e cervello ) fossimo tuttavia schiavi di
dolori articolari ed immobilità!
Il dolore, quale segnale sentinella, è particolarmente presente nelle articolazioni, dove la natura ha provveduto a distribuire un numero abbondante di recettori e trasmettitori di segnale. Appare evidente cioè che
l’ allarme di trovarsi danneggiato il proprio sistema di movimento sia
fondamentale per la propria sopravvivenza ed induce a correre immediatamente ai ripari .
I fenomeni di consumo ed usura
delle articolazioni talvolta iniziano dalla cartilagine, talvolta dai tendini.
I tendini in alcune articolazioni sono particolarmente importanti (es. spalla); per questo motivo tocca a loro affrontare il logorìo dell’ usura, il rinnovamento cellulare è rallentato e gli ormoni che ne temprano il tono e la
linfa nutritiva declinano rapidamente.
Così avviene la perdita di elasticità e il movimento articolare diventa più
doloroso e allentato (come il manico della scopa quando inizia a smuoversi, prelude al distacco o alla rottura). Così si manifestano ad esempio
l’ alluce valgo, il ginocchio valgo/varo o instabile, la rigidità dell’anca, la
spondilolistesi (cioè lo spostamento per scivolamento lento e progressivo
della 4° -> 5° vertebra), etc.
Talvolta è invece la cartilagine a perdere di consistenza, a fissurarsi, a mettere a contatto direttamente osso contro osso. Il nostro sistema di riparazione dovrebbe far fronte alla situazione, ma non sempre è in grado di farlo .
Villa Sant’anna
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ARTRITE
Ben altra cosa è l’artrite, di cui si distinguono una sessantina di varianti. Essa è una
malattia infiammatoria delle articolazioni
causata da fattori, circolanti nel nostro sangue e nella linfa, prodotti dal nostro stesso
organismo, che vanno a danneggiare erroneamente l’organismo stesso .
Oltre a “mordere” le articolazioni, questi anticorpi colpiscono spesso altri
organi vitali come il cuore, i reni, i polmoni, i vasi sanguigni (Artrite reumatoide, Spondiloartrite, m. di Sjôgren, Psoriasi, Sclerodermia, Lupus, etc.)
Oggi i progressi nella cura di tali affezioni sono notevoli, ma è necessario
un riconoscimento diagnostico tempestivo e preciso per poter scegliere la
terapia adeguata e naturalmente con meno effetti collaterali. L’uso stesso
del cortisone è oggi semplificato da formulazioni più purificate e dalla somministrazione a basse dosi, grazie all’associazione con altre sostanze attive
ma meno dannose che in passato.
Nel campo diagnostico sono ora di aiuto importanti studi circa esami di laboratorio specifici, oltre che nuove metodiche di immagine come gli ultrasuoni
(ecografia articolare e muscolo-tendinea ) e la risonanza magnetica (RM).
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OSTEOPOROSI
E’ la malattia delle ossa più silenziosa ed insidiosa. Il paziente si accorge di
esserne affetto spesso solo nel momento di una frattura inspiegabile. Addirittura, nei casi più frequenti, si manifesta con piccole fratture successive (ad es.
delle vertebre della colonna), poco dolorose, che comportano una deformazione
progressiva della schiena fino a produrre la cifosi (“gobba”) o la scoliosi. Ci
si accorge quindi di essere diminuiti di altezza, di avere la schiena curva senza
aver badato spesso a tutte le fasi intermedie.
Ecco perché nell’osteoporosi bisogna muoversi con metodo preventivo; la
malattia può essere infatti riconosciuta nelle fasi precoci con un semplice esame, la Densitometria (MOC). La terapia fondamentale prevede in primis di condurre quotidianamente una vita sana (nutrizione corretta e movimento naturale)
oltre ad un adeguato apporto di vitamina D. Quest’ultima è una sostanza in gran
parte prodotta dal nostro organismo attraverso la luce del sole, ma può essere
assunta facilmente per bocca nel caso sia necessaria una maggiore apporto.
Nei casi più severi di malattia, la cura può prevedere l’uso di farmaci veri e
propri atti a bloccare da un lato il consumo accelerato dell’ osso, oppure per
favorire la riformazione dello stesso (sia per quanto riguarda la corteccia, sia
l’osso interno). Per curarla nel modo più corretto è spesso necessario correggere
altre affezioni correlate, come menopausa precoce, malattie croniche infiammatorie, malnutrizione/ malassorbimento, l’ immobilità stessa o, infine, l’uso
prolungato di farmaci cortisonici o altri (sonniferi, etc.).
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