Blog Export: 100salute, http://www.100salute.it/ Venerdì, 22 luglio 2016 Un Cervello nell'Intestino Ci sono sensazioni che sentiamo nello stomaco o nella pancia... sensazioni come le "farfalle nello stomaco" o il mal di pancia emotivo...Questo perchè nel nostro intestino vi è una rete di neuroni, spesso trascurata, talmente estesa che alcuni scienziati lo hanno soprannominato il nostro "secondo cervello".Una comprensione più profonda di questa massa di tessuto nervoso, pieno di importanti neurotrasmettitori, rivela che l'intestino fa molto di più che limitarsi a gestire la digestione o infliggere le occasionali fitte nervose (coliti). Il cervello situato nell'intestino è in connessione con il cervello che abbiamo nel cranio, determina in parte il nostro stato mentale e svolge un ruolo chiave in alcune malattie."Il secondo cervello non aiuta con i processi del pensiero ... religione, filosofia e poesia sono competenze del cervello nella testa", dice Michael Gershon, presidente del Dipartimento di Anatomia e Biologia Cellulare presso la Columbia University, esperto nel settore emergente della neurogastroenterologia e autore del libro "Il Secondo Cervello".Tecnicamente noto come sistema nervoso enterico, il secondo cervello è costituito da guaine di neuroni incorporati nelle pareti del tubo digerente, che misura circa nove metri da un capo all'altro fra l'esofago e l'ano. Il secondo cervello contiene circa 100 milioni di neuroni, più che nel midollo spinale e nel sistema nervoso periferico messi insieme, dice Gershon.Questa moltitudine di neuroni nel sistema nervoso enterico ci permette di "sentire" il mondo interiore del nostro intestino e il suo contenuto. Gran parte di questa potenza di fuoco neurale viene utilizzata nell'elaborazione quotidiana della digestione. Demolire il cibo, assorbire le sostanze nutritive ed espellere i rifiuti richiede un'elaborazione chimica e meccanica con contrazioni muscolari che si muovono su tutta la linea. Con il suo equipaggiamento sensoriale, il secondo cervello è in grado di controllare il comportamento dell'intestino indipendentemente dal cervello, dice Gershon. "Il cervello nella testa non ha bisogno di mettere le mani sporche confusa con l'attività di digestione, che è delegata al cervello nello stomaco", prosegue Gershon. Lui e altri ricercatori spiegano, però, che la complessità del secondo cervello è talmente ampia che probabilmente non può essere interpretata solo attraverso questo processo."Il sistema è troppo complicato per essersi evoluto solo per assicurarsi che le cose si muovano fuori dal colon" dice Emeran Mayer, docente di fisiologia, psichiatria e scienze comportamentali alla David Geffen School of Medicine presso la University of California, Los Angeles (UCLA). Ad esempio, gli scienziati rimasero scioccati nello scoprire che circa il 90% delle fibre del nervo primario viscerale, il vago, trasportano informazioni dall'intestino al cervello e non viceversa. "Una grande parte delle nostre emozioni sono probabilmente influenzati dai nervi nel nostro intestino", ha detto Mayer. Il sistema nervoso enterico utilizza più di 30 neurotrasmettitori, proprio come il cervello, e infatti il 95% della serotonina del corpo si trova nelle viscere. Poiché i farmaci antidepressivi chiamati inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) aumentano i livelli di serotonina, è poco da meravigliarsi che medicine destinate a provocare cambiamenti chimici nella mente spesso provocano problemi gastrointestinali come effetto collaterale. La sindrome dell'intestino irritabile, può essere causata anche da un eccesso di serotonina nelle viscere e forse potrebbe essere considerata come una "malattia mentale" del secondo cervello. Scritto da Guido at 14:14 Page 1 / 1