LE NOVITÀ DEL 118 VERSILIA SOCCORSO

ANNO 10 NUMERO 1 - GENNAIO 2009 - Distribuzione Gratuita
Percorso Sanità - Periodico di informazione e documentazione dell’Azienda USL n° 12 di Viareggio - Autorizzazione del Tribunale di Lucca n° 727/2000
del 15 - 06 - 2000 - Direttore Responsabile Stefano Pasquinucci - Stampa Coop. Nuova Cesat (FI) Tiratura 10.260 copie - Edito da Agenzia Italia Servizi
& Comunicazioni Via C. Battisti 158 tel. 0584.961082 - 55049 Viareggio - [email protected] - [email protected] - Direttore: Enrico Salvi. Comitato di
Redazione: Claudio Rapalini - Giuliano Angotzi - Giulio C. Guidi - Antonio Latella - Fabio Michelotti - Maria Luce Gatteschi - Bruno Salis (Fimmg)
Alessandro Del Carlo (S.N.A.M.I.- MG - A.M.A.V.) Stefano Pasquinucci - Rodolfo Borghetti - Roberto Della Cerra - Enrico Catelani - Redazione: Agenzia
Italia Servizi & Comunicazioni via C. Battisti 158 tel. 0584.961082 - 55049 Viareggio - Redazione: AUSL n° 12 di Viareggio Via Aurelia 335 - 55043 Lido
di Camaiore - U.R.P. Uff. Relazioni con il Pubblico Ospedale “Versilia” tel. 0584.6055287 - 55043 Lido di Camaiore - E-mail: [email protected]
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espressa nell’interesse dei lettori. L’Editore non assume alcuna responsabilità circa la corrispondenza di quanto pubblicato rispetto ad eventuali discordanze verificate dai lettori stessi.
LE NOVITÀ DEL 118 VERSILIA SOCCORSO
Negli ultimi mesi si è parlato molto
dell’attivazione del servizio di auto medica nella zona della Versilia Sud. Un
tema importante collegato ad una visione più ampia ed articolata della valorizzazione, della riorganizzazione e
dell’ottimizzazione delle attività del
118. Una struttura che da anni, grazie al
prezioso ed insostituibile contributo offerto dalle Associazioni di Volontariato,
è a livelli di eccellenza. È stato detto
che è un servizio inutile, che priverà i
cittadini di quella sicurezza che l’attuale sistema garantisce e quindi sarà un
cambiamento molto pericoloso.
A questo proposito mi sento di dire che
l’auto medica, così come concepita e
come dimostrato in tutta la letteratura
specifica sull’argomento, rappresenta
un grande passo avanti nel sistema di
emergenza territoriale perché, a differenza di quanto avviene adesso, garantisce sempre la presenza contemporanea, in caso di un incidente o di un malore gravi, di un medico addetto
all’emergenza e di un infermiere professionale con almeno cinque anni di
esperienza in pronto soccorso o in rianimazione; permette tempi di intervento più brevi, essendo un mezzo più maneggevole rispetto alle classiche ambulanze, inoltre nei casi in cui il medico
decide il ricovero del paziente in ospedale, ma non ritiene sussista la necessità di accompagnarlo perché la gravità
del caso è ridotta, può affidare il trasporto al personale dell’ambulanza e ritornare immediatamente disponibile
per altri interventi di emergenza. Solo
per citare alcuni dei vantaggi che l’auto
medica offre. È stato poi detto che si va
a ridurre il numero dei medici addetti
all’emergenza sul territorio.
In realtà si procede semplicemente ad
una distribuzione più razionale ed efficiente delle risorse a disposizione; il
numero dei medici presenti sul territorio rimane esattamente lo stesso, infatti
non viene attivata un’unica auto medica, ma ne vengono attivate due:
− una a partenza dalla zona “ex macelli” che servirà a coprire la parte sud
di Viareggio e Torre del Lago;
− una a partenza dall’Ospedale Versilia che servirà a coprire la parte nord di
Viareggio e Lido di Camaiore.
Non solo, rispetto alla situazione attuale si avrà la presenza sul territorio, come già ricordato, di due infermieri professionali in più. La disposizione delle
auto mediche come sopra riportata ga-
rantisce, dati alla mano, i tempi di intervento migliori in qualsiasi parte del territorio di competenza.
Un altro commento si riferisce al fatto
che tale innovazione, definita “cervellotica”, avrebbe come unico vero significato quello di risparmiare, ovviamente sempre a scapito del cittadino che si
troverebbe con un servizio meno efficiente e quindi esposto sempre a rischi
maggiori. La realtà, con la quale ognuno può confrontarsi e fare le riflessioni
che ritiene più opportune è la seguente:
a) assunzione di 12 Infermieri Professionali da aggiungere a quelli già in servizio presso il 118;
b) acquisto di 2 auto mediche nuove;
c) acquisto di tutta la strumentazione
completa, sanitaria e non, per equipaggiare le 2 nuove auto mediche;
d) ristrutturazione dei locali degli “ex
macelli”.
Tutto questo “non va a sostituirsi”, ma
va ad aggiungersi alla attuale organizzazione dell’emergenza territoriale,
mantenendo la disposizione e la disponibilità delle ambulanze del tutto inalterata anche nell’aspetto economico.
Unica differenza sarà che il medico invece di scendere direttamente dall’ambulanza arriverà con l’auto medica.
E come dimenticare che tutto questo
viene fatto senza aver preso in considerazione l’opinione di chi, come le Associazioni di Volontariato, ha un’esperienza ultra centenaria nel campo del
soccorso?
A questo proposito vorrei far presente
che non solo l’opinione delle Associazioni di Volontariato è stata presa in
considerazione, ma con queste sono
stati anche discussi alcuni dati relativi
all’utilità dell’auto medica derivati
dall’esperienza, che dura ormai da più
di un anno e mezzo, dell’utilizzo della
stessa a copertura della zona nord della
Versilia, con partenza da Querceta.
Dalla discussione è nato poi un documento di assenso firmato dai rappresentanti della USL e da quelli delle Associazioni di Volontariato, così come avviene sempre in caso di importanti decisioni.
Dott. Andrea Nicolini
Responsabile Centrale Operativa 118
Versilia Soccorso
Sanità
Patologie frequenti
nei mesi autunno-invernali
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In attesa del progredire
dei casi di influenza, ovvero dell’epidemia di
“Australiana”, che dovrebbe portare milioni di
casi di persone colpite e
quindi a letto malate (naturalmente si spera che
questi milioni non siano
tanti e che il virus colpisca eventualmente in numero non molto elevato
e in maniera non molto
virulenta i soggetti non
vaccinati), secondo le
previsioni che erano state
fatte già alla fine dell’estate, abbiamo assistito e
abbiamo curato negli
scorsi mesi autunnali
molti pazienti affetti da
malattie delle prime vie
respiratorie, in maggioranza di origine virale,
ma non influenzale.
Nel mese di dicembre,
specialmente nella seconda parte, fino alla fine
dell’anno 2008 e in questi giorni iniziali del 2009
assistiamo ad una epidemia di gastroenterite virale che, come ben ricordo anche per la fine del
2007 e inizio 2008, precede spesso l’epidemia
influenzale.
Le infezioni delle vie respiratorie, specialmente
delle vie aeree superiori,
sono di solito considerate
banali, nel quadro generale delle malattie che
portano ad assenza dal
lavoro, ma si stima che
esse siano causa di un
quinto delle ore lavorative perdute e di tre quinti
delle ore di scuola perdute; rappresentano pertanto una patologia di grande importanza per la collettività,
La maggior parte delle
P E RC O R S O
infezioni respiratorie è di
origine virale e pertanto
non comporta l’indicazione alla terapia antibiotica.
Le infezioni delle vie aeree superiori sono quelle
che riguardano il tratto
compreso tra il naso e la
laringe, mentre le infezioni delle basse vie respiratorie interessano il
rimanente tratto, dalla
trachea fino ai bronchi e
agli alveoli polmonari.
Le infezioni delle vie aeree superiori e inferiori,
associate, si manifestano
nell’influenza, nel morbillo, nella pertosse e nelle laringo-tracheobronchiti.
Le infezioni delle vie
aeree superiori a elevata
infettività, che sono spesso chiamate impropriamente influenza, danno
un interessamento generale lieve, ma soprattutto
sintomi nasali: però nello
scorso autunno abbiamo
assistito a diversi casi
molto impegnativi dal
punto di vista soggettivo
anche se obiettivamente
non c’era molto di rilevante.
Le manifestazioni più
frequenti sono state: malessere generale, talvolta
con febbre, spesso febbricola, ma anche con
febbre elevata, dolore
agli occhi, catarro nasale,
starnuti, mal di gola, cefalea, raucedine e tosse.
Le complicanze principali sono state: sinusite,
otite acuta, broncopolmonite; in molti casi i
sintomi più fastidiosi sono stati la tosse stizzosa,
la cefalea e il senso di
ostruzione delle vie nasa-
li e la durata della malattia media è stata di 7-10
giorni.
Le gastroenteriti già da
alcuni anni si manifestano, non solo nelle stagioni calde, ma possono essere presenti e dare luogo
a delle epidemie di minore o maggiore intensità e
virulenza in qualsiasi stagione.
Le gastroenteriti sono infiammazioni dello stomaco e dell’intestino, che
di solito sono causate da
diversi virus e si manifestano con vomito e diarrea, e possono rivelarsi
gravi per persone che non
riescono a bere abbastanza liquidi da rimpiazzare
quelli persi, oppure per i
neonati, i bambini, gli
anziani e le persone con
sistema immunitario debole.
I sintomi principali della
gastroenterite sono la
diarrea e il vomito, ma
possono essere presenti
anche mal di testa, febbre, brividi e dolori addominali.
Solitamente durano 1 o 2
giorni, ma in certi casi
possono durare anche 10
giorni.
I rotavirus sono la causa
principale delle gastroenteriti nei bambini dai 3 ai
15 mesi di età.
I bambini con infezione
da rotavirus hanno vomito e diarrea liquida per
un periodo che va dai 3
agli 8 giorni, insieme a
febbre e dolori addominali. Il rotavirus può anche infettare adulti in
stretto contatto con bambini infetti, però i sintomi
negli adulti sono più lievi.
P i a z z a d e l l a S t a z i o n e , 1 6 · Te l . 0 5 8 4 . 7 1 7 7 0
P I E T R A S A N TA
Le infezioni da rotavirus
sono più comuni tra novembre ed aprile.
La gastroenterite virale è
spesso chiamata in modo
inappropriato “influenza
dello stomaco”, ma non è
causata dal virus dell’influenza.
La gastroenterite virale è
altamente contagiosa. I
virus sono spesso trasmessi dalle mani non lavate. Le persone possono
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
prendere il virus attraverso un contatto stretto con
persone infette, dividendo il cibo, una bevanda o
utensili da cucina.
Trattamento: la maggior
parte dei casi di gastroenterite virale si risolve nel
tempo, senza bisogno di
alcun specifico trattamento. Gli antibiotici
non hanno alcuna efficacia contro le infezioni virali. Lo scopo principale
è di ridurre i sintomi e
quindi le terapie possono
diventare necessarie per
arrestare la diarrea e il
vomito e quindi prevenire la disidratazione conseguente.
Dott. Bruno Salis
Medico di famiglia
Segretario Provinciale
FIMMG Lucca
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Sanità
PRIMA O DOPO I PASTI?
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
Quando si va dal medico
ci aspettiamo almeno tre
cose: di essere ascoltati,
di essere visitati e di ottenere una ricetta, magari
non necessariamente a
base di farmaci; talvolta
può bastare un consiglio
terapeutico o la prescrizione di attività fisica.
Comunque l’evento conclusivo classico di una
visita medica è il rilascio
della ricetta. Si tratta di
un documento reso legale dalla data, dall’intestazione della persona a cui
è dedicata e dalla firma
del sanitario ed è considerato autorizzativo nei
confronti del farmacista
che consegna il farmaco
al paziente e che può
usarlo a fini fiscali (ad
esempio per rimborso nel
caso di ricette nell’ambito del Sistema Sanitario
Nazionale) o di controllo, come succede per i
farmaci che per legge
vengono distribuiti con
ricetta unica non ripetibile (come, ad esempio, da
poco succede anche per i
preparati a base di Nimesulide).
La ricetta deve essere
chiara e leggibile sia per
il farmacista che deve
fornire il farmaco giusto,
sia per il paziente che deve assumerlo. Per questo
deve essere ben leggibile
la posologia, cioè la modalità di somministrazione ed essere indicata anche la durata del trattamento.
La correttezza e la precisione nella compilazione
di una ricetta sono alla
base di una prescrizione
farmacologica ma non
sono tutto perché occorre
che il medico prescrittore
si accerti che il messaggio scritto sia ben recepito. Per il paziente è molto
importante sapere quanto, quando e come prendere quel farmaco. Le
P E RC O R S O
domande più frequenti
riguardo all’assunzione
di medicine per via orale
si possono riassumere in
quattro diverse possibilità: prima, dopo, lontano,
indipendentemente dai
pasti. Per “prima” si deve
intendere subito prima di
assumere cibo, per “dopo” si intende a stomaco
pieno, per “lontano” si
intende a stomaco vuoto
(cioè un’ora prima o due
ore dopo un pasto normale), per “indipendentemente” si intende che il
cibo non interagisce col
farmaco e si è liberi di
assumerlo a piacere.
Effettivamente l’interazione del cibo con molti
farmaci rappresenta un
problema e, talvolta, non
è ben spiegato neppure
nei foglietti illustrativi
contenuti nelle confezioni delle specialità medicinali. Non è possibile, in
questa sede, fare un elenco dei farmaci che si assumono prima o dopo
mangiato perché sarebbe
lungo e incompleto, mentre si possono dare alcune informazioni utili di
ordine generale.
Come principio generale
si può affermare che i cibi solidi tendono a rallentare l’assorbimento e i liquidi al contrario lo accelerano. Quindi quando
c’è bisogno di un pronto
effetto come nel caso di
alcuni analgesici (ad es.
Paracetamolo con o senza Codeina o Tramadolo)
occorre assumerli a stomaco vuoto. Altri farmaci usati contro i dolori articolari (i farmaci antinfiammatori non steroidei)
avrebbero una prontezza
di risposta migliore se assunti a stomaco vuoto
con molta acqua ma purtroppo sappiamo che sono gastrolesivi e il consiglio è quello di assumerli
in concomitanza con i
pasti o subito dopo.
Ci sono poi i casi dei farmaci sensibili all’acidità
dello stomaco (come alcune penicilline e gli antibiotici macrolidi) che
hanno bisogno di transitare velocemente dallo
stomaco e passare nell’intestino (luogo di elezione
per il loro assorbimento):
questi farmaci vengono
assunti con molta acqua e
lontano dai pasti.
Un altro motivo per cui il
cibo non va d’accordo
con certe molecole è la
possibilità che alcune sostanze minerali (ad esempio il calcio presente nel
latte o nei latticini) si leghino col farmaco non
rendendolo più disponibile per l’assorbimento
(è quello che succede con
gli antibiotici della classe
delle tetracicline). Altri
farmaci possono essere,
invece, ostacolati dal ferro, come è il caso della
Ciprofloxacina, un antibiotico della classe dei
Percorso Sanità edito da
AGENZIA ITALIA - Viareggio
[email protected]
si può ritirare GRATUITAMENTE presso:
l’Ospedale “Versilia”; i Distretti e i Presidi socio sanitari della Versilia; gli Studi medici;
le farmacie della Versilia; le Associazioni di Volontariato; sugli autobus LAZZI e C.L.A.P.
per gentile concessione delle rispettive società; gli uffici APT Versilia.
Percorso Sanità mensile dell’Azienda USL 12 di Viareggio
fluorchinoloni. A questo
proposito occorre ricordare che molti sali minerali sono contenuti nei
cosiddetti integratori alimentari, che sono di uso
molto comune e spesso
sfuggono al controllo del
medico. Un eccesso di
potassio, ad esempio, potrebbe creare seri problemi a chi assume terapie a
base di Digitale o ACE
inibitori, specialità usate
continuativamente per la
cura della ipertensione
arteriosa e dell’insufficienza cardiaca.
Un problema molto importante è quello rappresentato dall’alcol, che è
un componente normale
della dieta ma può rappresentare motivo di reazioni imprevedibili; il
consiglio è quello di evitarlo durante l’assunzione di qualsiasi farmaco.
Il pericolo più grande si
ha quando viene associato all’uso di farmaci per
il sistema nervoso cen-
trale come gli antidepressivi, gli ansiolitici e gli
antistaminici, perché ne
potenzia gli effetti sedativi e può provocare seri
problemi per chi deve
guidare auto o manovrare macchine. Inoltre la
combinazione di alcol e
farmaci come le cefalosporine (antibiotici molto
usati) può provocare il
cosiddetto effetto Antabuse che prende il nome
dal farmaco che viene
utilizzato proprio per la
disassuefazione dall’alcol: questo consiste in arrossamento del volto e
del collo, vomito, cefalea
e palpitazioni.
Con quale liquido è consigliabile assumere un
farmaco?
L’acqua naturale a temperatura ambiente è la
soluzione più banale e
più giusta: con essa si ottiene un rapido transito e
un corretto assorbimento
senza danno da contatto
su esofago e stomaco.
È assolutamente da evitare il succo di pompelmo a causa della sostanza
che gli conferisce il gusto
amaro (la naringina) perché interferisce con i
meccanismi enzimatici
che, a livello epatico, metabolizzano i farmaci come i calcio antagonisti
(farmaci molto usati per
la cura della ipertensione
arteriosa), alcuni antistaminici e alcune benzodiazepine.
Per concludere accanto a
una ricetta corretta bisogna chiedere al medico o
al farmacista anche una
esauriente informazione:
meglio una domanda di
più per essere sicuri di
avere ben compreso.
Alessandro Del Carlo
Cooperativa
“Ars Medica”
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P E RC O R S O
DONAZIONI DI SANGUE IN AUMENTO
ANCORA UNA VOLTA SUPERATO IL RECORD
Pensavamo di aver raggiunto un tetto massimo di donazioni difficile da superare ed invece i nostri donatori riescono ancora a stupirci. Anche il 2008, infatti, è stato molto proficuo, con un incremento delle donazioni, rispetto al
2007, di ben 925 unità, pari ad un più 8,05%.
ANNO
TOT. DONAZIONI
SANGUE INTERO
AFERESI
2002
8630
5945
2685
2003
9384
6243
2873
2004
9739
6411
3328
2005
10,530
6803
3727
2006
10,907
6914
3993
2007
11,495
7332
4163
2008
12,420
8160
4260
Variazione
2007/2008
925
828
97
Variazione%
8,05
11,29
2,30
Confrontando i numeri degli ultimi anni si evidenzia una crescita continua,
sia per le donazioni di sangue intero sia per quelle mediante aferesi, che ci auguriamo possa mantenersi anche per gli anni a venire.
L’aferesi è una procedura che permette la donazione selettiva del componente
desiderato con la restituzione al donatore degli altri componenti. Viene attuata mediante l’uso di macchine (i separatori cellulari) che attraverso l’utilizzo
di kit monouso sterili consentono la donazione del solo plasma (la parte liquida del sangue), o di più componenti variamente associati come, ad esempio,
plasma e piastrine o plasma e globuli rossi.
La donazione di plasma ha assunto in questi anni un’importanza sempre più
grande. La maggior parte del plasma donato viene inviato all’industria che,
dopo adeguata lavorazione, produce derivati plasmatici come l’albumina o i
fattori di coagulazione importantissimi nella terapia di molte patologie, prodotti che poi vengono restituiti all’Azienda sanitaria.
In Toscana si è oramai raggiunta l’autosufficienza per i globuli rossi concentrati, mentre siamo ancora costretti ad acquistare i derivati plasmatici prodotti da plasma proveniente da altre regioni. Ecco, quindi, che assume notevole
importanza la donazione mediante aferesi che è possibile attuare presso il Servizio Trasfusionale della Ausl12 di Viareggio, fissando un appuntamento telefonico attraverso la segreteria al numero 0584.6055275. La donazione di plasma non deve essere considerata un tipo di donazione meno importante di
quelle del sangue intero, anzi dobbiamo cercare di incrementarla per potre
raggiungere la autosufficienza.
Un’altra delle problematiche che ancora crea disagi al servizio è poi legata alla discontinuità della donazioni. Come tutti sanno all’Ospedale “Versilia” sono aumentati di gran numero gli interventi chirurgici e molti di questi necessitano di un supporto trasfusionale. Un incremento, oltretutto, distribuito per
tutto l’arco dell’anno, a fronte di donazioni che hanno ancora un andamento
non uniforme. In alcuni mesi, infatti, si verifica un’abbondanza di donazioni,
in altri una riduzione.
Nella speranza di ripetere anche per il 2009 i risultati fin
qui ottenuti, la Ausl12 di Viareggio intende ringraziare
tutti i Donatori per la loro
straordinaria generosità, le
Associazioni dei Donatori di
Sangue Avis, Fratres e Croce
Rossa per la costanza e l’impegno profuso ed il personale del Servizio Trasfusionale
che svolge il proprio compito
con serietà, dedizione e professionalità.
Dott. Euro Porta
Servizio Trasfusionale
Sanità
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
COME PREVENIRE IL VIRUS DELL’AIDS
Il 1° dicembre in occasione della giornata mondiale sull’Aids, l’Azienda Usl 12
di Viareggio in collaborazione con il Comune di Pietrasanta, Versilia Format e
l’Informa giovani di Pietrasanta ha organizzato un dibattito presso il Centro di
Formazione Professionale di Pietrasanta in località Osterietta, per fare il punto
della situazione sul contagio Aids in Versilia, per riflettere su come attivarsi per
prevenire la diffusione del virus e per migliorare la qualità della vita dei sieropositivi.
Partecipavano all’incontro la Dott.ssa Maria Vittoria Sturaro, direttore dell’UO
Promozione della salute, la Dott.ssa Cinzia Raffaelli ed il Dott. Franco Barghini
del Dipartimento di Prevenzione, la scrittrice Maria Cristina Tognetti di Pietrasanta. All’inizio dell’incontro è stato proiettato il cortometraggio realizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con la RAI “AIDS: se domani... voci dal
mondo che lotta contro l’Aids”. Il cortometraggio, oltre a fornire informazioni
sulla storia della malattia, le modalità di contagio e prevenzione, metteva ben in
chiaro che non c’è possibilità di guarigione ed, intervistando persone in giro
per la città di Torino, sottolineava che le informazioni che la gente ha sulle modalità di trasmissione del virus non sempre sono corrette. Inoltre precisava che
c’è ancora molto da fare per far chiarezza su questa malattia, che spesso è vissuta come lontana dal proprio ambiente ed è per questo sottovalutata. Non sempre ci si rende conto che la malattia cambia la vita della persona, sia per la quotidiana assunzione di farmaci che sono necessari per impedire la replicazione
del virus, sia soprattutto per la discriminazione sociale delle persone malate, rispetto alla quale le campagne di informazione del passato piuttosto che fornire
gli strumenti di comprensione dei reali pericoli di contagio, hanno incrementato
un clima di terrore ingiustificato e un atteggiamento di condanna morale. Tuttora è diffusa la percezione che tale malattia colpisca soltanto determinate categorie di persone, come omosessuali e tossicodipendenti, ma questa errata percezione è una delle cause di comportamenti sessuali non protetti nelle giovani generazioni ma, soprattutto, nei cinquantenni e sessantenni. Le statistiche dimostrano come siano proprio essi che, credendosi fatalmente immuni dal virus,
sono più esposti alla possibilità di contrarlo. L’intervento della Dott. Maria Vittoria Sturaro è stato rivolto a far emergere il fatto che anche quando gli adolescenti sono raggiunti da una corretta informazione sui modi di trasmissione del
virus, questa non è sufficiente a influire sui comportamenti di prevenzione. Vi è
una grande distanza tra ciò che si sa e come ci si comporta effettivamente. Da
anni l’Azienda usl promuove l’informazione nelle scuole della Versilia, il problema è fare in modo che tale informazione possa essere compresa non solo a
livello razionale ma anche emotivo, in modo da essere efficace per attivare
comportamenti sessuali corretti che proteggano dalla malattia. Utile a questo
scopo può essere allora la partecipazione ai progetti di prevenzione di persone
che la malattia la vivono o l’hanno conosciuta attraverso l’esperienza di persone
care. Esse possono rivelare agli occhi del cuore che la malattia è molto più vicina di quello che si crede e che è un’esperienza radicale che cambia la propria
vita e il rapporto con gli altri.
Per questo motivo è stata invitata a partecipare all’incontro Maria Cristina Tognetti, che ha raccontato la sua esperienza personale vissuta accanto al fratello
malato. Nella sua preziosa testimonianza essa mette a nudo le proprie emozioni
di amore verso il fratello, di paura verso la malattia, di sconforto verso gli atteggiamenti delle persone che l’hanno fatta sentire un’appestata. Lei denuncia l’atteggiamento di condanna morale che le persone comuni, ma anche i medici, talvolta, addebitano al malato, perché “in fondo l’AIDS te lo sei meritato!”. Tale
condanna finisce per essere ancora più insopportabile della malattia, perché toglie al sieropositivo quello sguardo di comprensione sociale e lo getta in uno
stato di vergogna e di silenzio. Maria Cristina Tognetti, già da diversi anni incontra i ragazzi delle scuole superiori per far sì che la sua esperienza possa lasciare il segno, modificare lo sguardo delle persone su questa malattia e incidere sui loro comportamenti di prevenzione. Ha inoltre raccontato quello che ha
vissuto insieme al fratello in un libro dal titolo Tutti zitti!, scritto proprio per gridare contro il manto di silenzio e vergogna che è sceso su questa malattia. La
dottoressa Raffaelli ha poi illustrato, attraverso l’analisi di decessi e ricoveri, le
dimensioni del fenomeno in Versilia dove la malattia è più diffusa che altrove.
Mentre il dottor Barghini ha commentato il cortometraggio, confermando che
non si è ancora ben compreso che tutti noi siamo esposti alla possibilità di contrarre la malattia, e per questo motivo molte persone compiono comportamenti
leggeri che le mettono a rischio. Allo stesso modo viene sottovalutata l’importanza di farsi il test di sieropositività. Così molte persone scoprono di aver contratto la malattia solo quando hanno già i primi sintomi, febbre persistente o altre patologie opportunistiche, cioè quando il virus ha già fatto manbassa delle
loro difese immunitarie. Da ciò derivano due conseguenze: i dati che abbiamo
sono inevitabilmente poco precisi, perché riportano solo il numero delle persone che hanno fatto il test, mentre si stima che di fatto siano malate un maggior
numero di persone che non sanno di esserlo; la seconda è che, non sapendo di
essere malate, le persone continuano inconsapevolmente a contagiare molti altri partner prima di venirne a conoscenza.
Tuttavia prevenire il contagio è possibile! Buona norma sarebbe usare il preservativo sempre.
All’incontro ha fatto seguito un acceso dibattito in cui è emersa soprattutto
l’esigenza di un punto di informazione che possa essere di aiuto ai malati e alle
loro famiglie ma anche la necessità di ulteriori iniziative per diffondere il messaggio di prevenzione e far sentire tutta la cittadinanza partecipe del problema.
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
P E RC O R S O
Sanità
5
RICHIESTA DEL PAGAMENTO DEL TICKET
PER PRENOTAZIONI NON DISDETTE
L’Azienda USL12 di Viareggio informa nuovamente la cittadinanza che in queste settimane sono state spedite per posta le richieste di pagamento dei ticket relativi alle prestazioni ambulatoriali prenotate al C.U.P., alle quali poi nessuno si è presentato e non ha disdetto.
L’iniziativa fa riferimento alla Delibera della Giunta Regionale n. 143/06 e alla Legge Finanziaria 2007. Per effetto della disposizione, il cittadino che omette
di comunicare almeno 48 ore prima la disdetta della prenotazione è tenuto a pagare una sanzione economica pari al ticket dovuto per la prestazione stessa.
Non disdire per tempo significa allungare inutilmente le liste d’attesa impegnando ingiustamente un posto che potrebbe essere assegnato ad altro utente. Si raccomanda, quindi, a coloro che non possono presentarsi alle visite prenotate, di provvedere alla sollecita disdetta e di farsi rilasciare, anche telefonicamente, il
codice di riferimento della stessa.
Al momento sono state inviate le richieste di pagamento del 2006, 2007 e 2008. Ogni mese sono circa 300 gli appuntamenti disertati senza giustificazione.
Nella documentazione che arriva a casa della persona interessata sono segnalati il numero della richiesta, la data ed il tipo di prestazione prenotata. La busta
contiene anche un bollettino postale già compilato, da pagare entro15 giorni, ed un modulo per autocertificazione di esenzione ticket per reddito o patologia. In
questi casi, per mettersi in regola, sarà sufficiente rispedirlo o consegnarlo debitamente compilato.
Nell’eventualità, invece, che la prestazione fosse stata regolarmente fornita, gli utenti non dovranno far altro che inviare o presentare copia della ricevuta di pagamento del ticket.
Per eventuali chiarimenti ci si può rivolgere all’ ufficio amministrativo posto al primo piano dell’ospedale “Versilia” (lato Poliambulatorio 2) a fianco della postazione “distribuzione farmaci”. Per venire incontro alle esigenze dei cittadini l’ufficio rimarrà aperto il lunedì-mercoledì - venerdì dalla 9 alle 12 ed il lunedì
e il mercoledì dalle 14.30 alle 16.30. Numero di telefono 0584/6059568. Indirizzo di posta elettronica [email protected].
NOVITÀ PER I CANI IN VERSILIA
Mercoledì 14 gennaio si è tenuta presso la sede
dell’Azienda USL12 di Viareggio la riunione della
Conferenza dei Sindaci che, tra le altre cose, ha affrontato anche le problematiche relative alla realizzazione del canile sanitario comprensoriale.
Nel corso dell’incontro è stata ribadita la volontà dei
Comuni di realizzare tale struttura nel Comune di
Viareggio in località “La Lisca”. Per tale motivo è stato deciso di chiedere al Presidente dell’Ente Parco un
incontro per discutere della fattibilità del progetto.
In considerazione dell’impossibilità dell’Ausl12 di
proseguire nella gestione del canile sanitario e nelle
attività ad esso collegato (cattura dei cani vaganti, recupero degli animali morti, interventi urgenti per cani
feriti, pericolosi ecc...) ogni Comune provvederà autonomamente a trovare soluzioni per i cani del proprio territorio.
Pertanto a partire dal 1 febbraio 2009 i cittadini che
intendono segnalare la presenza di cani vaganti, feriti
o morti non dovranno più rivolgersi all’U.F.C. Sanità
Pubblica Veterinaria dell’Azienda U.S.L., ma ai sin-
goli Comuni i cui numeri telefonici saranno resi noti
nei prossimi giorni. Sarà cura dei Comuni stessi, in
con la collaborazione con l’Ausl12, diffondere e pubblicizzare informazioni specifiche e dettagliate.
Il Servizio Veterinario della Ausl12, comunque, resta
a disposizione di tutti i cittadini per qualsiasi chiarimento. Al tal proposito si può telefonare allo 05846058910 oppure allo 0584-6058911 nei seguenti orari
di ufficio: 8,30 - 12,30 e 14,30 - 17,30 dal lunedì al
venerdì. Sabato dalle 8,30 alle 12,30.
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P E RC O R S O
Sanità
L’ESPERIENZA DEI GRUPPI TERAPEUTICI CON
BAMBINI E ADOLESCENTI CONTINUA…
A distanza di due anni dall’inizio dell’attività terapeutica
con gruppi di bambini e adolescenti all’interno della Ausl 12
di Viareggio, l’esperienza continua con la stessa passione ed
entusiasmo, ed è divenuta parte integrante del progetto terapeutico di alcuni minori seguiti dalla Dott.ssa Diciotti. I
riscontri positivi osservati negli utenti e nelle loro famiglie
hanno costituito un forte incentivo a proseguire nel progetto,
portando ad affinare ulteriormente le tecniche, la metodologia e la modalità di conduzione. Inoltre l’iniziativa è continuata anche per la presenza di tirocinanti e volontari, in particolare del Dott. Bertacchi, che in questi anni hanno collaborato nell’ideare, studiare e migliorare questa pratica. Un pò
di “storia”...
Da novembre 2006 ad oggi sono state realizzate 10 esperienze di gruppi terapeutici con bambini e adolescenti che
hanno coinvolto in tutto 40 minori utenti dell’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza. Più precisamente 6 gruppi con bambini, 2 con preadolescenti e 2 con
adolescenti. Alcuni di questi erano organizzati come gruppi
centrati su una tematica specifica. Ho un vulcano nella pancia... Uno dei due gruppi di adolescenti è stato concepito
come gruppo “a fine aperto” perciò a più lunga durata ed è
tuttora in corso.locandina
A chi si rivolgono i gruppi psicoterapeutici?
I gruppi si rivolgono ai bambini da 7-11 anni e adolescenti
da 12-18 anni, che presentano problematiche di tipo affettivo-relazionale e comportamentali. Più specificatamente:
• Difficoltà a esprimere e gestire il proprio vissuto emotivo
• Scarsa autostima e consapevolezza di sé
• Difficoltà di autocontrollo
• Difficoltà a superare eventi traumatici familiari, come separazione dei genitori, perdita di un familiare.
Che cosa sono i gruppi psicoterapeutici?
Si tratta di piccoli gruppi a breve termine, composti da 4-6
partecipanti, che prevedono 8 incontri a cadenza settimanale. Tali incontri si svolgono nel pomeriggio, nella stanza della Dott.ssa Diciotti, adeguatamente predisposta, presso il Presidio Distrettuale Viareggio “Tabarracci”.
Ai bambini vengono proposte attività di gioco, disegno, lettura e drammatizzazione di storie, che utilizzano in gran
parte il linguaggio non verbale per affrontare le tematiche
più conflittuali.
Le attività con gli adolescenti si basano maggiormente
sull’elaborazione verbale ed esperienziale dei contenuti con
l’utilizzo di strategie atte alla ristrutturazione cognitiva,
come il role-playing, le discussioni di gruppo, il problem
solving, etc.
Il coinvolgimento dei genitori si concretizza in tre momenti
fondamentali:
• Inizialmente nella fase di preparazione del gruppo
• Durante il primo incontro, nella fase di presentazione del
gruppo
• Al termine degli incontri, nella fase di restituzione
Affinché l’esperienza risulti positiva è necessario che i genitori siano convinti dell’utilità del trattamento. Questa terapia viene proposta al termine di una osservazione psicodiagnostica, pertanto si cerca di individuare la strategia più
adatta per affrontare la problematica del singolo soggetto.
Infatti non tutti i bambini sono adatti per lavorare in gruppo, né qualsiasi gruppo può essere adatto per un bambino.
A cosa servono?
L’obiettivo terapeutico di questi gruppi è quello di far vivere ai bambini e agli adolescenti esperienze gratificanti in
un clima di sicurezza, fiducia, accettazione. In tale contesto
i soggetti sono stimolati a esprimere e condividere i propri
vissuti e ad apprendere nuove modalità relazionali e comportamentali. I gruppi si sono dimostrati estremamente utili anche sul piano diagnostico. Il setting di gruppo offre
l’opportunità di osservare direttamente le interazioni tra
pari, mettendo in evidenza i punti di forza e di debolezza di
ogni singolo rispetto alle relazioni sociali, le capacità di
adattamento e di gestione dello stress. Queste informazioni
sono utilissime per aumentare l’accuratezza diagnostica e
per arricchire e ampliare il progetto terapeutico individuale,
oltre a costituire nuovi stimoli e risorse per il trattamento
terapeutico individuale.
Uno sguardo al futuro
Attualmente sono in corso di svolgimento due gruppi di terapia, uno con i bambini e uno con gli adolescenti. Per i
prossimi mesi sono in programma altri nuovi gruppi .
Dott.ssa Emanuela Cinzia Diciotti, U.O.C. Psicologia
Dott. Iacopo Bertacchi, Specializzando U.O.C. Psicologia
OBBLIGATORIA LA TESSERA SANITARIA
Importante novità per quanto riguarda il nostro rapporto con il Servizio Sanitario Nazionale. Dal 1° gennaio 2009, infatti, tutti i cittadini che si recheranno nelle farmacie pubbliche e private e nelle strutture sanitarie per ritirare i farmaci prescritti a carico del SSN, dovranno presentarsi muniti della tessera sanitaria TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia), documento necessario ai fini della rilevazione del codice fiscale corretto dell’assistito. Per ogni
chiarimento o informazione sulla tessera sanitaria i cittadini possono rivolgersi ai distretti
della Ausl12 di Viareggio che si trovano su tutto il territorio versiliese. In caso di smarrimento, il duplicato potrà essere richiesto agli uffici
dell’Agenzia delle Entrate (a cui possono essere segnalati anche errori nei dati anagrafici) oppure collegandosi a www.agenziaentrate.gov.
it. La tessera sanitaria è uno degli strumenti del
progetto di Monitoraggio della Spesa Sanitaria, nato dalla collaborazione tra Regioni, Province Autonome, Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Dipartimento dell’Innovazione e Tecnologie della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’obiettivo è quello di arrivare a conoscere e governare sempre meglio le risorse spese in sanità.
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
ELETTO IL
NUOVO
CONSIGLIO
DEI SANITARI
Si sono svolte le elezioni per il nuovo Consiglio dei Sanitari della Azienda Usl12 di Viareggio, un organo
consultivo i cui componenti durano
in carica tre anni. Sono stati eletti:
Rappresentanza medica
(27 membri)
Medici Ospedalieri
1. Dott. Pardini Mansueto
2. Dott. Puccinelli Ferruccio
3. Dott. Tedeschi Corrado
4. Dott. Badalassi Andrea
5. Dott. Arganini Marco
6. Dott. Casolo Giancarlo
7. Dott. Lambelet Paola
8. Dott. Marsili Franco
9. Dott. Puccinelli Paolo
10. Dott. Lunardini Augusto
11. Dott.ssa Troilo Maria Teresa
12. Dott. Bruno Joseph
13. Dott. ssa Vettori Chiara
14. Dott. Tonini Vivaldo
15. Dott. Baratto Marco Tullio
16. Dott. Barbacci Gino
17. Dott. Buzzigoli Stefano
18. Dott. Credidio Luigi
Medici delle attività extra ospedaliere
1. Dott. Michelotti Fabio
2. Dott.ssa Martelli Concettina
3. Dott.ssa Ansuini Rita
Medici convenzionati
Medici Medicina Generale
1. Dott. Squillace Alessandro
2. Dott. Salvatori Enrico
Medico specialista ambulatoriale
1. Dott. Natale Alessandro
Pediatra di libera scelta
1. Dott.Cassano Giampiero
Medico Veterinario
1. Dott. ssa Marrai Marzia
Medico rappresentante delle medicine complementari
Rappresentanza degli altri laureati del
ruolo sanitario
1. Dott. Corsi Mario
2. Dott Bartoli Fabio
3. Dott. ssa Natucci Roberta
4. Dott. Manai Salvatore
Rappresentanza del personale infermieristico
1. Anselmo Daniela
2. Gemignani Daniela
3. Folegnani A.Maria
Rappresentanza del personale tecnico sanitario
1. Pezzatini Vanna
2. Fattorini Fabiano
3. Tateo Fabio
Il Direttore Sanitario, Antonio Latella, è componente di diritto con funzioni di Presidente. Vice presidenti,
invece, sono stati nominati la dott.ssa
Maria Teresa Troilo, il dott. Mario
Corsi ed il dott. Mansueto Pardini.
Sanità
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FESTA PER LA BANCA DEL LATTE UMANO
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
P E RC O R S O
Qualcosa di insolito ma di veramente piacevole, nell’atrio
dell’Ospedale Versilia. La giornata organizzata dall’associazione
Piccole Stelle per celebrare il quarto anno della Banca del latte
umano donato e omaggiare le mamme donatrici, ha visto l’esibizione della Filarrmonica di Santa Cecilia di Farnocchia di Stazzema. Trentacinque elementi che, guidati dal maestro Silvano
Bottari, hanno dato vita ad un pomeriggio di musica varia, dalla
classica a quella per bambini, conclusasi con un’emozionante
fantasia delle arie di Ennio Morricone. Paolo Conti, ex caposala
della pediatria, ha presentato l’intrattenimento nell’atrio
dell’Ospedale, inframezzato dalla premiazione delle mamme.
Chiara Sacchetti, presidente dell’associazione, Ilaria Merusi,
medico responsabile della banca del latte, Alessandra Manfredi,
infermiera che si occupa del servizio, insieme ad Antonio Tedeschi, assessore al decentramento del Comune di Viareggio, in
rappresentanza dell’amministrazione, hanno ringraziato le mamme per il prezioso alimento donato ad altri piccoli neonati con un
semplice diploma e una stretta di mano. Centodieci le donatrici
finora, mille e cinquecento i litri di latte raccolti. Un grazie particolare è andato agli infermieri che si occupano della banca anche
oltre il loro orario di lavoro. Ad ascoltare la Filarmonica un numeroso pubblico eterogeneo, dai bambini ai nonni. L’associazione ha poi offerto un rinfresco ai musicanti e a tutti i presenti, curato dalla ditta che gestisce la mensa in Ospedale. Finale con cena benefica al ristorante La Corteccia di Massarosa per raccogliere fondi per i progetti di Piccole Stelle, a sostegno della neonatologia.
LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA
PATOLOGIA NEONATALE (UTINI)
DELL’OSPEDALE “VERSILIA”
Dal 20 gennaio sono iniziati gli interventi di ristrutturazione degli spazi della Patologia Neonatale (UTIN) dell’ospedale Versilia. Si tratta di un intervento attuato per migliorare il già eccellente ambiente esistente. La finalità
principale del lavoro è quello di costituire un “polo” neonatale, avvicinando
le sezioni di Nido e Patologia Neonatale e spostando altri spazi non dedicati
direttamente all’assistenza (spostando cioè ambulatori e le strutture della
banca del latte umano donato), così da permettere una migliore e più fluida
gradazione dell’assistenza ai neonati, spaziando dalla perfetta normalità alla
terapia via via più intensiva. I lavori miglioreranno anche alcuni aspetti
strutturali e amplieranno l’offerta di accoglienza neonatale dell’ ospedale.
Tali lavori si inseriscono in una più ampia politica di miglioramento sia logistico sia organizzativo dell’ospedale, che riguarda non solo la neonatologia, ma anche altri reparti tra cui il Pronto soccorso e gli spazi dell’ostetricia,
con un programma di ristrutturazione e miglioramento delle camere di degenza, anche al fine di ulteriormente favorire il rooming-in dei neonati, procedura di provata efficacia e ormai standard in neonatologia.
La Banca del Latte Umano Donato sarà riposizionata nell’ambito dell’area
materno-infantile al fine di permettere l’adeguamento alla “neonata” rete toscana delle banche del latte umano donato (ReBLUD) recentemente formalizzata dalla regione toscana con decreto della giunta regionale.
Durante i lavori (della durata presumibile di circa 2 mesi), l’accettazione
delle donne e dei neonati altamente pretermine verrà “dirottata” su altri
ospedali dell’area vasta, in primis l’Ospedale di Pisa. Nel reaprto del “Versilia”, comunque, sarà mantenuto, all’interno dell’attuale Nido, uno spazio attrezzato per la cura di patologie neonatali minori e per eventuali urgenze.
Via G. Pastore 2 - z.i. CAPEZZANO PIANORE - tel. 0584-969632
IL CALENDARIO DEI
VIGILI DEL FUOCO
Un Vigile del fuoco del distaccamento di Viareggio ha realizzato un calendario per l’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il calendario, che
ha finalità di beneficenza per l’Unicef, è stato illustrato con disegni di Luigi
Ferrari, vigile del fuoco con la passione per l’arte, una vena artistica che ha
dato vita a 24 pagine illustrate, le pagine di uno splendido calendario storico
da collezione.
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P E RC O R S O
Sanità
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
LA PET-THERAPY IN UNA RESIDENZA SOCIOSANITARIA PER ANZIANI
Si è tenuto a dicembre, presso la R.S.A. “Villa Ciocchetti” di Pietrasanta, il convegno che ha concluso il
progetto “Animali amici: la Pet Therapy in casa di riposo”, realizzato dall’associazione Croce Verde di
Pietrasanta, che gestisce la R.S.A., in collaborazione
con il Gruppo cino-tecnico LA VILMA che fa capo
alla Croce Verde di Forte dei Marmi. Il progetto è stato finanziato dal Centro Servizi Volontariato Toscana
(Cesvot) per il contenuto innovativo, in quanto per la
prima volta in Toscana si è sperimentato l’impiego
della Pet Therapy verso gli anziani.
Precisamente un anno fa (Percorso Sanità n. 2 Febbraio 2008) raccontavamo un’altra esperienza innovativa realizzata dalla R.S.A.Villa Ciocchetti (e
tutt’ora in corso): “L’animazione globale”. Con questo nuovo progetto, che è andato avanti tutto il 2008,
la Croce Verde di Pietrasanta ci dimostra ancora una
volta che la R.S.A. può essere un luogo di vita nel
senso più proprio, più ‘sociale’, e non un luogo di mera assistenza dove il personale ripete gli stessi atti di
giorno in giorno, di anno in anno, senza fantasia e con
sempre maggiore routine. La fantasia qui non manca,
ma non è l’unico ingrediente: le esperienze innovative
si possono realizzare se c’è alla base una Direzione
‘pensante’ cioè attenta ai bisogni degli ospiti e del
personale, una organizzazione basata sul lavoro
d’équipe, e del personale motivato, che comprende
l’importanza di impegnarsi in qualcosa di più oltre al
“tran tran” quotidiano (che va comunque fatto). Rispetto alla “Animazione Globale”, che coinvolge tutto il personale ma rimane interna alla R.S.A., il progetto “Pet Therapy” ha comportato l’attiva partecipazione di persone esterne (i volontari del Gruppo cinofilo) e, soprattutto, un nutrito gruppo di cani: puliti,
educati e simpatici l’uno più dell’altro. Sul rapporto
fra anziani e cani ci sarebbe molto da dire o, meglio,
da imparare. Per il momento, ci sembra già abbastanza fare un po’ di chiarezza su cos’è la Pet Therapy, riportando qui di seguito una sintesi dell’esperienza di
Villa Ciocchetti con l’articolo ricevuto dalla Direzione della R.S.A.
tutti gli operatori.
La sperimentazione della Pet Therapy (P.T.) nella
R.S.A. Villa Ciocchetti è stata da poco conclusa ed ha
tenuto impegnata la struttura durante tutto l’anno
2008, con un corso di formazione teorico-pratico per
pet-therapisti, finalizzato a verificare la validità
dell’uso degli animali in una casa di riposo per anziani.
Il progetto è stato attuato dal Centro cino-tecnico LA
VILMA di Forte dei Marmi con i propri istruttori ed i
propri cani.
COS’È LA PET THERAPY?
La Pet Therapy raggruppa una serie di attività che
prevedono l’utilizzo di un animale nella prevenzione
o nella terapia di particolari patologie di tipo fisico o
psichico, ma anche nel mantenimento della salute
mentale e fisica dell’uomo. È una ‘terapia’ innovativa
da inserire in un ramo della moderna medicina: la
ZOOANTROPOLOGIA, che si occupa del rapporto
degli uomini con gli animali e viceversa.
Pet Therapy non vuol dire prendere un animale con sé
od averlo semplicemente accanto.
L’animale è un cooterapeuta da affiancare alle terapie
tradizionali, farmacologiche o psicologiche.
Giovanna Fontanesi
Responsabile U.F. Strutture di Assistenza Sociale
La Croce Verde di Pietrasanta, sorta nel 1865, è la
Pubblica Assistenza più “vecchia d’Italia”, svolge attività di trasporto sanitario ordinario e di emergenza
con ambulanze attrezzate; trasporto sociale con pulmini ed autovetture. Dal 1905 si occupa di assistenza
agli anziani, gestendo direttamente una Casa di Riposo che dal 2001 si è trasformata in R.S.A., la Villa
Ciocchetti, divenendo un presidio residenziale per 42
anziani non autosufficienti ed un servizio di assistenza diurna per ulteriori 10 persone. È significativo che
proprio all’interno della P.A. più vecchia d’Italia sia
nata una residenza sanitaria assistenziale tra le più
moderne del territorio. La Direzione della R.S.A.,
nell’ottica di migliorare sempre più l’assistenza erogata, in questo progetto si è aperta alla sperimentazione di nuove tecniche di ‘terapie’ alternative, che avevano lo scopo primario di migliorare la qualità della
vita dei propri ospiti. Ciò è stato possibile per l’efficienza della segretaria della P.A., sempre alla ricerca
di tecniche nuove, al Cesvot che ha finanziato l’iniziativa all’interno dei progetti di formazione e d’innovazione e all’appoggio del servizio sociale della
A.S.L. 12 di Viareggio che ha ravvisato in queste sperimentazioni “pilota” la via verso una progressiva
umanizzazione delle residenze sanitarie assistenziali
della Versilia. L’animazione che abbiamo definito
‘globale’, in quanto vi partecipano tutti gli ospiti, indipendentemente dalle capacità cognitive e psicomotorie, è divenuta una metodica costante della struttura
e ciò per merito non solo delle animatrici ma anche di
La Pet Therapy è una vera e propria disciplina e deve
essere applicata dopo attenta valutazione, da esperti e
professionisti. Non è un’alternativa alle cure tradizionali o una panacea per ogni situazione morbosa.
La P.T. venne sperimentata nel 1944 dalla Croce Rossa in un centro di convalescenza per militari, ma il
primo scienziato che utilizzò gli animali a fini terapeutici fu il neuropsichiatra Boris Levinson, il quale
nel 1960, li usò per favorire la socializzazione di bambini con disturbi psichici.
La P.T.è stata ufficialmente riconosciuta in Italia nel
2003 con un decreto legislativo.
La P.T. si presenta sotto diverse forme:
- Attività assistita con gli animali (A.A.A.)
Le attività assistite con gli animali sono attività di tipo
ricreativo ed educativo che mirano a migliorare la
qualità della vita incrementando, per mezzo dell’animale, lo stato generale di benessere di alcune categorie di persone
La A.A.A. può essere sia attiva-diretta, sia attiva-indiretta. Nel primo caso si prevede il contatto fisico con
l’animale. Nel secondo caso solo l’osservazione.
- Terapia assistita con gli animali (T.T.A.)
Le terapie assistite con gli animali sono coterapie rivolte a persone con problemi fisici o psichici da affiancare ad altre cure.
Vengono adottate nelle scuole, nelle prigioni, nelle
R.S.A, nel recupero dei tossicodipendenti.
Le T.T.A. agiscono su una malattia che è stata diagnosticata seguendo un preciso protocollo terapeutico.
- Educazione assistita con animali (E.A.A.)
L’E.A.A. è una forma di educazione mediata dall’animale, di tipo prettamente ludico, costituita da incontri
che coinvolgono gli animali, appositamente preparati,
in contesti educativo-formativi.
Sono molti gli animali che vengono coinvolti nella
P.T.: conigli, criceti, uccelli, pesci, delfini, cavalli,
gatti e cani. L’utilizzo del cane è fortemente privilegiato, poiché esso possiede una grande capacità di relazionarsi con l’ambiente e con l’essere umano. Il
rapporto uomo-cane è basato su un tipo di comunicazione non verbale e reciproca. L’esperienza di Villa
Ciocchetti. Questo progetto sperimentale aveva due
finalità: formare figure professionali nel nuovo settore
della disabilità e sperimentare la validità degli interventi di A.A.A. su anziani disabili ospiti di una struttura socio-sanitaria.
La motivazione della sperimentazione è dovuta al bisogno di compensare il mutamento sociale degli ospiti, il mutamento fisiologico collegato all’avanzare
dell’età e le patologie complesse e di alleviare i disturbi psicologici che ne derivano.
Sono molteplici e varie le patologie degli ospiti di
Villa Ciocchetti: morbo di Alzheimer ed altre demenze, morbo di Parkinson, esiti da ictus, disturbi psichiatrici. Queste patologie sono irreversibili e inclini
al peggioramento. Gli obiettivi della sperimentazione
possono essere identificati in: obiettivi psicologici: ridurre l’ansia, il senso di solitudine, rieducare alla socializzazione e obiettivi cognitivo-sensoriali: stimolare la mente, favorire la comunicazione, migliorare
l’attenzione, la memoria e l’attività psicomotoria. Gli
anziani inseriti nell’attuazione della P.T. sono stati 15
e sono stati scelti perché, per età e patologie, sono un
campione rappresentativo di tutti gli ospiti della
R.S.A. e presentano, con gravità di livello differente,
disturbi della memoria a breve e a lungo termine, disorientamento spazio-temporale e caduta dei livelli di
attenzione. Inoltre alcuni di loro socializzano poco,
tendendo ad isolarsi dal gruppo e ad essere poco partecipi alle varie attività. La P.T. utilizzata all’interno
della R.S.A. è stata di tipo A.A.A., cioè di forma ludico- socializzante. La partecipazione degli ospiti ai vari incontri è stata monitorata mediante una scheda di
osservazione, nella quale venivano registrate le presenze, i livelli di attenzione, l’umore, il comportamento emotivo e la socializzazione.
Dai dati raccolti si desume che l’attività con gli animali è stata molto gradita, e sono stati raggiunti alcuni
degli obiettivi sia psicologici che cognitivo-sensoriali che il progetto voleva realizzare.
Gli istruttori del Centro cino-tecnico La Vilma confermano la validità di questa sperimentazione, non solo per la positiva partecipazione degli ospiti all’incontro con i cani, ma anche perché sono riusciti a far acquisire il brevetto di pet-therapisti volontari a ben 30
soggetti che provenivano anche da diverse località
della Toscana.
La Croce Verde, promotrice di questo progetto ritenuto innovativo a livello regionale, si augura, visti i risultati positivi, che la Pet Therapy venga utilizzata in
modo non solo sperimentale ma costante e non solo
nella propria R.S.A. ma anche in altre strutture del
territorio.
Il Direttore della R.S.A.
Villa Ciocchetti - Roberto Bertola
La Psicologa coordinatrice dell’ équipe
multiprofessionale - Ilda Vignolo
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
P E RC O R S O
Sanità
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AFFRONTARE LE SFIDE CHE LA SINDROME DI RETT PONE NEL
CAMPO CARDIO-RESPIRATORIO: LA FRÖSÖN DECLARATION
Estratto da un articolo pubblicato su The Lancet nel 2008
La RTT è una grave patologia
X-linked dello sviluppo neuropsichico, che colpisce circa
1:10.000 femmine. Il quadro
clinico di questa patologia è
dominato da sei sintomi cardine, secondari alla grave immaturità del cervello. Due di questi sintomi interessano le funzioni della corteccia cerebrale,
cioè il grave ritardo mentale e
l’epilessia. Il terzo sintomo
consiste nella presenza di segni extra-piramidali, come le
distonie, che concorrono all’instaurarsi di deformità articolari, di cui la più comune è la
scoliosi, come l’atrofia muscolare secondaria ed il deficit di
coordinazione del movimento.
Il quarto elemento è basato su
una disfunzione monoaminergica del tronco dell’encefalo,
che comporta disprassia, disturbi del sonno con frequenti
pisolini diurni, risvegli ed agitazione notturni. Il quinto elemento, ovvero un ritmo respiratorio anomalo in veglia, è
dovuto ad un’ inefficienza della rete neuronale inibitoria del
tronco dell’encefalo, a causa
dell’immaturità. Le anomalie
del ritmo respiratorio, accompagnate da altre disfunzioni
autonomiche, potrebbero spiegare il 25% di tutte le morti
improvvise che colpiscono le
pazienti Rett. Le irregolarità
respiratorie, conseguenti ad
una disfunzione del tronco, sono state descritte di seguito nel
dettaglio. Il sesto segno clinico
ritenuto parte delle disfunzioni
del tronco cerebrale nella RTT
è la disautonomia. In aggiunta
ai noti segni del sistema autonomico, quali l’alterata percezione del freddo e del dolore e
la cianosi dell’estremità, si sottolinea un generale disequilibrio simpatico-vagale in cui il
tono simpatico è normale, mentre quello parasimpatico è
estremamente basso e rimane
ai livelli in cui era in epoca neonatale per tutto l’arco della
vita.
La cronologia dell’incertezza
nella RTT
Le bambine con RTT nascono
apparentemente normali. Uno
sviluppo stentato nel primo e
nel secondo anno di vita può
tuttavia attirare l’attenzione
del medico, ma, in un primo
stadio della malattia senza
chiari segni fisici, spesso queste bambine sfuggono all’osservazione dei medici generali
e dei pediatri. Una descrizione
completa degli stadi clinici della RTT si trova in altri lavori.
Generalmente lo stadio della
regressione si colloca nel secondo anno di vita, ma può apparire più tardi fino al quinto
anno, ed è caratterizzato da
una esacerbazione dei disturbi
del tronco dell’encefalo. Il disequilibrio simpatico-vagale
da solo induce l’impressione
clinica erronea di un’iperattività del sistema simpatico nella
RTT. Il deficit di integrazione
degli input inibitori impedisce
l’appropriata regolazione delle
risposte cardiovascolari nei periodi di respirazione alterata,
con un rischio di accidenti cardiovascolari aumentato. Pertanto le caratteristiche di funzionalità del tronco dell’encefalo nella RTT sono uno dei
principali focus di attenzione
del clinico per tutto l’arco della
vita, a partire dall’infanzia. Ci
sono inoltre segni del coinvolgimento di altri organi per cause di ordine metabolico, in particolare lo squilibrio acido-base, secondario alle turbe cardiorespiratorie. Ciò tira in ballo più clinici di diverse specialità, come cardiologi, anestesisti, pneumologi, endocrinologi, nutrizionisti: è sempre più
evidente come la cura delle pazienti Rett debba essere plurispecialistica e richieda una collaborazione multidisciplinare
intergrata.
Strategie di trattamento nella RTT
Il primo punto fondamentale è
la diagnosi precoce per evitare
il prolungarsi del periodi di incertezza diagnostica. Per effettuare la diagnosi precoce è necessario sviluppare la consapevolezza degli operatori sanitari
e dei pediatri impegnati nelle
attività di screening.
Trattamento delle irregolarità respiratorie
La prima tappa della strategia
clinica è stabilire a quale fenotipo cardio-respiratorio appartiene la disritmia respiratoria.
La valutazione in tal senso richiede un appropriato iter diagnostico di neurofisiologia. È
molto importante comprendere
che nella RTT esiste un disturbo del meccanismo di controllo dell’ eliminazione della CO2
che può comportare sia l’alcalosi che l’acidosi respiratoria.
o, non sono state compiute
sufficienti esperienze in proposito.
Trattamento dell’agitazione
L’agitazione nella RTT è per la
gran parte conseguenza di una
attività simpatica incontrollata.
I sintomi tipici includono: tempi di attenzione molto brevi,
incremento di attività fisica, dilatazione pupillare, eccesso di
sudorazione, grida e crisi di
rabbia improvvise. Il trattamento deve prevedere l’identificazione delle situazioni o
eventi scatenanti e quindi il loro evitamento o rimozione.
Eventualmente è possibile ricorrere ad un time out con deprivazione sensoriale. I farmaci di scelta sono il Risperidone
o il Pipamperone per os a basse
dosi in due somministrazioni.
Trattamento dei disturbi del
sonno
Problemi di sonno e risvegli
notturni sono frequenti nei soggetti Rett. Il trattamento deve
includere la valutazione del ritmo circadiano o l’identificazione dei problemi all’addormentamento. Dovrebbe essere
anche considerata l’attivazione
dovuta alla disritmia respiratoria.
Trattamento dei parossismi
epilettici e non
Le problematiche epilettilogiche sono comuni nella RTT. In
ogni caso, le disfunzioni autonomiche possono far pensare a
crisi epilettiche atipiche. Il trattamento deve iniziare da una
chiara descrizione clinica delle
crisi, che è fondamentale per
una corretta diagnosi di epilessia. I sintomi di un’ attivazione
anormale del tronco includono
l’ammiccamento, le contrazioni della muscolatura faciale, i
vacant spells non epilettici (assenze atipiche senza corrispettivo EEG) con o senza cianosi,
crisi ipocapniche con tetania.
L’attività anomala del tronco
cerebrale può essere confermata soltanto con il monitoraggio
sincrono e simultaneo delle attività corticali e del tronco in
un appropriato setting neurofiosiologico.
Il trattamento dell’epilessia
nella RTT è indirizzato a ridurre l’eccitabilità neuronale in un
cervello immaturo e, nel contempo, a prevenire la diffusione delle crisi.
Nutrizione
Squilibri metabolici sono manifesti in numerosi organi nella
RTT, spesso di origine nutrizionale. Esiste un grande dispendio di energia dovuto all’
accentuata attività motoria, alla respirazione forzata, alle
manovre di Valsalva, all’ iperventilazione ed ipersudorazione. Il fabbisogno idrico ed
energetico può essere molto
più elevato rispetto a quanto
spesso erogato alle persone
Rett. È evidente che le pazienti
con respiro forzato e con manovre di Valsalva richiederanno un apporto energetico quotidiano maggiore di quello
usuale. Inoltre è pure evidente
che in questi soggetti c’è una
necessità aggiuntiva dovuta
all’incremento del catabolismo
e dell’attività dei sistemi di riparazione cellulare e del
DNA.
Il trattamento nutrizionale nella RTT deve prevedere la valutazione ed il calcolo dell’apporto giornaliero di cibo e delle richieste energetiche da parte di un nutrizionista.
Conclusioni
Un piano terapeutico integrato
ha una significativa ricaduta
sulla salute e sulla longevità
delle persone Rett. Un buon
trattamento richiede la collaborazione di molti differenti
specialisti coinvolti in un approccio il più possibile individualizzato. La Frösö Declaration sensibilizza sulla opportunità di comprendere le necessità nutrizionali e cardiorespiratorie di queste pazienti, al fine
di ricevere il più appropriato
ed efficace trattamento. I genitori richiedono continuamente
una modalità di trattamento di
questo tipo nelle loro interazioni con gli operatori sanitari
di qualunque livello assistenziale. Noi riteniamo infine che
alcuni aspetti del trattamento
della RTT siano ormai ben ol-
tre l’era aneddotica.
Traduzione a cura di Irene Baldi, Giorgio Pini e Simonetta
Monti.
Peter O. O. Julu, Ingegerd Witt
Engerström, Stig Hansen, Flora Apartopoulos, Bengt Engerström, Giorgio Pini, Robert S.
Delamont and Eric E. J. Smeets.
Gli autori sono un gruppo internazionale gruppo di medici
specialisti in diversi campi della medicina, che hanno in comune un’esperienza decennale
con pazienti affette da Sindrome di Rett (RTT) e che hanno
pertanto dovuto affrontare le
numerose problematiche cliniche che interessano questa tipologia di pazienti. Il gruppo
di studio si è immediatamente
reso conto dell’ assenza di strategie di cura condivise, in ragione soprattutto della scarsa
comprensione dei fenomeni
cardiovascolari nella Sindrome di Rett. Facendo riferimento al Centro Nazionale Svedese per la RTT, che ha sede in
Frösön, il gruppo ha riassunto
la propria esperienza clinica
nell’enunciazione di una strategia terapeutica pratica che
può essere applicata ad ogni livello dell’assistenza sanitaria.
PRECISAZIONE SU DOVE
TROVARE LA PILLOLA
DEL GIORNO DOPO
In riferimento all’articolo pubblicato nel numero di dicembre scorso, dal titolo: “La pillola del giorno dopo:
cos’è, dove si trova” riteniamo opportuno precisare che
per quanto riguarda la Versilia la ricetta medica si può richiedere presso:
Medici del Consultorio
Viareggio - Terminetto, piazza Buonconsiglio.
Telefono 0584.437534.
Dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13.
Lido di Camaiore, via Gigliotti. Telefono 0584.67876
Dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 18.
Medici di Medicina Generale
secondo i personali orari di ricevimento.
Guardia Medica (Continuità Assistenziale)
Dalle 10 del sabato alle 8 del lunedì mattina. Tutti i giorni
feriali dalle 20 alle 8. Tutti i giorni prefestivi e festivi h/24
fino alle 08.00 del giorno feriale.
Pronto Soccorso
Se non è stato possibile trovare la prescrizione in tempi
adeguati dai Medici sopra elencati.
Telefonando al 118
10
P E RC O R S O
LIBRO SUL LABORATORIO
ONCOLOGICO DELLA FARMACIA
Nuovo libro della casa editrice Selecta medica di Pavia. Titolo “Il Laboratorio Oncologico della farmacia: dall’allestimento dei farmaci antiblastici alla somministrazione”. Gli autori sono Lisa Manecchia, Gianna Masoni, Mario Corsi, Valentina Erra e Giorgio Di Marco. Il sommario propone: dalla preparazione di terapie antiblastiche nel Laboratorio Centralizzato di Farmacia alla somministrazione nei Reparti di Onco-ematologia. Le schede dei farmaci antiblastici: denominazione, dose, solubilizzazione, stabilità dopo diluizione, farmacologia, farmacocinetica ed effetti
collaterali e le corrette procedure di preparazione.
Sanità
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
ENTRATI & USCITI
Entrati Dicembre 2008:
1. Salvatori Luca - Dirigente Medico Radiodiagnostica
2. Gai Elisa - Dirigente Medico Accettazione e Pronto Soccorso
3. Belloli Stefania - Dirigente Medico Neurologia
4. Berti Caterina - Dirigente Medico Neurologia
5. Maestri Michelangelo - Dirigente Medico Neurologia
6. Aliboni Sara - Dirigente Medico Medicina Fisica e Riabilitazione
7. Pierini Gessica - Dirigente Medico Medicina Fisica e Riabilitazione
8. Ciaponi Massimo - Dirigente Medico Ostetricia e Ginecologia
9. Alberti Rita - Operatore Socio Sanitario
10. Grossi Paolo - Operatore Socio Sanitario
11. Binelli Antonella - Operatore Socio Sanitario
12. Carpanesi Mirella - Operatore Socio Sanitario
13. Chelini Sabrina - Operatore Socio Sanitario
14. Cortonesi Sonia - Collab. Prof. San. - Infermiere
15. Genovesi Barbara - Operatore Socio Sanitario
16. Genovesi Carlo - Operatore Socio Sanitario
17. Ilriti Leila - Collab. Prof. San. - Infermiere
18. Oggiano Eleonora - Operatore Socio Sanitario
19. Serratore Edna - Operatore Socio Sanitario
20. Spelta Marilla - Operatore Socio Sanitario
21. Micheletti Nicola - Operatore Socio Sanitario
22. Pierotti Jlenia - Operatore Socio Sanitario
Usciti Dicembre 2008:
1. Serinelli Augusto - Operatore Tecnico servizi vari
2. Bartolini Paola - Collab. Prof. San. - Infermiere
3. De Stefano Antonio - Dirigente Medico Chirurgia Générale
4. Lencioni Giuseppe - Collab. Prof. San. - Infermiere
5. Venturi Silvana - Collab. Prof. San. - Educatore Prof.le
6. Sighieri Mariliana - Operatore Socio Sanitario
7. Pucci Stefania - Operatore Socio Sanitario
8. Scaccetti Simonetta - Collab. Tecnico Prof.le Informatico
9. Dolfi Mirella - Assistente Amm.vo
10. Bandoni Grazia - Collab. Prof. Amm.vo
11. Galli Laura - Collab. Prof. Amm.vo
12. De Giorgi Antonio - Dirigente Medico Accettazione e Pronto Soccorso
13. Malatesta Milena - Collab. Prof. San. - Infermiere
14. Gualtieri Nicola - Collab. Prof. San. - Infermiere
15. Cioffi Diego - Collab. Prof. San. - Infermiere
16. Alfani Simone - Operatore Socio Sanitario
Rag. Cesare Guidi
Direttore U.O.C. Risorse Umane
LA PAURA ED I SUOI
MOLTEPLICI ASPETTI
LETTERA DI
RINGRAZIAMENTO
La famiglia Cortopassi e Guicciardi sente il dovere di ringraziare per la professionalità, la disponibilità e l’umanità dimostrata nei confronti di nostro figlio Alessandro,durante i suoi lunghi anni di malattia: tutto il personale del
presidio distrettuale ASL 12 di Pietrasanta.
La Dott.ssa Tomagnini Arianna e personale per le cure palliative. Il reparto
rianimazione dell’ospedale “Versilia”. Il reperto medicina dello stesso ospedale. Il medico di famiglia dottor Oreste Talini, il medico dell’endoscopia
Dott. Paolo Lucarini, l’otorinolaringoiatra Dott. Ghelardi, la psicologa Dott.
ssa Barbara Gemignani ed i fisioterapisti. Un ringraziamento di cuore alla zia
Barbara, a Garella strumentista della sala operatoria dell’ospedale “Versilia”
e a tutte le persone che ci sono state vicine.
È uscito il libro:“La paura ed i suoi molteplici aspetti” di Bani Alessandro
con il contributo di Marina Miniati, Mario Ghiozzi, Massimo Nencioni, Roberto Tamarri e con la prefazione del Prof. M. Di Fiorino.
L’esperienza emotiva della paura accompagna la vita quotidiana con aspetti talvolta di interesse dello psicologo, e,talvolta, con manifestazioni così
devastanti da costituire l’aspetto prevalente di quadri clinici di interesse
della medicina e della psichiatria.
Sebbene la paura venga sperimentata da ogni uomo indistintamente in tutte
le fasi della vita, i contenuti e le motivazioni possono essere diversi a seconda della percezione dello stimolo stressante e fobico, ed anche le soluzioni
da proporre a chi chiede di essere aiutato a superare le sue paure possono
essere molto diverse tra loro. Sono questi gli argomenti che l’Autore, assieme ad autorevoli Colleghi, affronta in un libro la cui struttura agile e sintetica, è mezzo utile, nell’intenzione dello stesso, per stimolare approfondimenti e soluzioni. Il libro è stato presentato presso l’ Auditorium dell’ Ospedale “Versilia” il 24 gennaio.
anno 10 numero 1 Gennaio 2009
Azienda U.S.L. 12 Versilia
Via Aurelia 335, 55043 Lido
di Camaiore (Lu)
C.F. P.I. 00523180461
* Centrale operativa Versilia
Soccorso tel. 118
* Centralino Azienda U.S.L.
tel. 0584/6051
* Centro unificato prenotazioni (C.U.P.) tel.
840011550
* U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
tel. 0584/6055287, tel.
0584/6055288, tel. 0584/
6059421 Numero verde tel.
800297211
* Portineria Direzione
Aziendale Villa Pergher
tel. 0584/6059517
fax 0584/67646
* Direzione Aziendale
Segreteria del Direttore Generale, Direttore Sanitario,
Direttore Amministrativo,
Direttore Servizi Sociali, Responsabile Staff. tel.
0584/6059515
* Coordinatore Sociale
Segreteria tel. 0584/6059647
Assicurazione qualità tel.
0584/6059571
Educazione alla salute
tel. 0584/6059260
Formazione
tel. 0584/6059252
tel. 0584/6059234
tel. 0584/6059237
tel. 0584/6059240
tel. 0584/6059212
Medico competente ex
D.L.626 tel. 0584/6055360
* Portineria Ospedale Versilia tel. 0584/6055347, fax.
0584/6055282
* Stanza Mortuaria tel. 0584
- 6055553 fino alle ore 24.00
oppure 0584 - 6055532 dalle
ore 22.00
* Vigili giurati (Securitas)
tel. 0584/6055623
* Cappella - Parroco
tel. 0584/6059781
*Progetti Informatici di
Area Vasta
tel. 0584/6059557
* Affari generali e legali
0584/6059646
Legale e contratti
tel. 0584/6059504,
tel. 0584/6059562,
fax. 0584/6059641
Convenzioni uniche nazionali tel. 0584/6059642
Protocollo tel. 0584/6059652
- 0584/6059651, fax.
0584/6059650 - Auditorium Ospedale Versilia tel.
0584/6059592 - Biblioteca
tel. 0584/6059591
P E RC O R S O
* Amministrazione contabile e
patrimoniale
Acquisti tel. 0584/6059459, fax
0584/6059501
Economato
tel. 0584/6059489
fax. 0584/6059493
Patrimonio
tel. 0584/6059467
Ragioneria tel. 0584/6059473
fax. 0584/6059468
* Controlli di gestione, tel.
0584/6059464
* Sistema informativo e tecnologie Informatiche tel. 0584/6059426,
tel. 0584/6059428 tel.
0584/6059567
* Gestione del personale
Concorsi tel. 0584/6059475
Gestione economica tel.
0584/6059451
Gestione previdenziale tel.
0584/6059454
Politiche incentivanti tel.
0584/6059521
Relazioni sindacali tel.
0584/6059477
Rilevazione e controllo orario
tel. 0584/6059438
Stato giuridico e matricolare
tel. 0584/6059481
* Nuove opere e manutenzione
immobili
tel. 0584/6059432
tel. 0584/6059433
* Tecnologie sanitarie e servizio prevenzione protezione
Ufficio tecnico
tel. 0584/6059432
fax. 0584/6059431
Servizio prevenzione e protezione tel. 0584/6059445, tel.
0584/6059444
* Analisi chimico-cliniche, Segreteria tel. 0584/6055356, tel.
0584/6055331, 0584/6055332
* Anatomia patologica, Segreteria tel. 0584/6055525, tel.
0584/6055526
* Anestesia e rianimazione,
Caposala tel. 0584/6055272
* Terapia del dolore
tel. 0584/6057171
* Assistenza infermieristica
ospedaliera
tel. 0584/6059414
fax. 0584/6059413
* Assistenza sociale, portineria sede Via Comparini Viareggio tel. 0584/385920, fax.
0584/385931, U.O. Strutture assistenza sociale tel. 0584/6059228
- 0584/6059209 - 0584/6059235
- fax 0584/6059245
* Cardiologia, Stazione infermieri tel. 0584/6059721
* Centro trasfusionale-Immunoematologia, reception tel.
0584/6055275
fax. 0584/6055367
Sanità
Numeri utili
* Chirurgia generale
Sala operatoria, Caposala tel.
0584/6055296
tel. 0584/6055297
Reparto 1 Caposala
tel. 0584/6058623
fax. 0584/6058762
Stazione infermieri 1
tel. 0584/6058630
Reparto 2 Caposala
tel. 0584/6058608
Stazione infermieri 2
tel. 0584/6058615
* Neurologia, accettazione tel.
0584/6059539
tel. 0584/6059543
* Day Hospital Chirurgico
Stazione infermieri
tel. 0584/6058725, Capo sala
tel. 0584/6058726
* Oncologia medica
Degenza: stazione infermieri
tel. 0584/6058677
Day Hospital: stazione infermieri tel. 0584/6058753
* Senologia, riferimento infermieristico
tel. 0584/6058618
* C.O.R.D. (Centro Oncologico
di Riferimento Dipartimentale) tel. 0584/6058673, fax.
0584/6058696
Unità cure palliative
tel. 0584/6058698
Coordinamento donazioni e
trapianti tel. 0584/6059400
* Dermatologia, segreteria tel.
0584/6058661,
Caposala tel. 0584/6058665
* Diabetologia, segreteria tel.
0584/6059631
* Direzione sanitaria ospedaliera, segreteria 0584/6059582
tel. 0584/6059583
Ufficio Rilascio Cartelle Cliniche, tel. 0584/6055286 solo per
informazioni
Sabato chiuso
* Emergenza-pronto soccorsoaccettazione, Caposala tel.
0584/6055260
fax. 0584/6055268
Stazione infermieri tel.
0584/6055370
* Neuropsichiatria infantile,
segreteria Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059236, ambulatorio
ospedale tel. 0584/6059528
* Oculistica, Caposala tel.
0584/6059739, stazione infermieri tel. 0584/6059737, tel.
0584/6059743
* Ortopedia,
segreteria 0584/6059704, Caposala tel. 0584/6059703, stazione
infermieri tel. 0584/6059701,
Day hospital stazione infermieri tel. 0584/6059706
* Ostetricia e ginecologia
Sala parto accettazione tel.
0584/6055337
Ostetricia Caposala tel.
0584/6059753
stazione infermieri tel.
0584/6059754
Ginecologia Caposala tel.
0584/6059733
stazione infermieri tel.
0584/6059729
* Riabilitazione funzionale
Ospedale Versilia
tel. 0584/6055307,
Tabarracci Viareggio tel.
0584/6056623, Seravezza tel.
0584/6056705
* Urologia, stazione infermieri
tel. 0584/6058646
Dipartimento Prevenzione
Sede Pietrasanta
Presidio “P. Lucchesi”, via
Martiri di S. Anna 12 - Segreteria tel. 0584/6058911-2-3-0
- fax 0584/6058864
* Igiene degli alimenti e della
nutrizione fax 0584/6058864
* Igiene e sanità pubblica fax
0584/6058864
* Sanità Pubblica Veterinaria
fax 0854/6058926
* Nuovi Insediamenti Produttivi (N.I.P.), segreteria tel.
0584/6058879
* Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro fax
0584/6058929, Numero verde
800/235303
Sede Viareggio
Presidio “G. Tabarracci”, via
Antonio Fratti 530
* Otorinolaringoiatria, Caposala tel. 0584/6058654, stazione
infermieri tel. 0584/6058659
* Medicina legale, segreteria tel. 0584/6059351 - fax
0584/6059355
* Pediatria, Caposala tel.
0584/6059764, stazione infermieri tel. 0584/6059767,
accettazione U.T.I.N. tel.
0584/6059756, Pronto soccorso
pediatrico tel. 0584/6059768
*Medicina dello sport, Segreteria tel. 0584/6059326 - fax
0584/6059325
* Poliambulatorio 1, Caposala
tel. 0584/6059603, reception
tel. 0584/6059602
* Farmaceutica, ufficio al pubblico tel. 0584/6059410, fax.
0584/6059420
Farmacia fax. 0584/6055515,
Laboratorio farmaceutico
fax. 0584/6055509
* Poliambulatorio 2, Caposala
tel. 0584/6059553
* Hospice, Caposala tel.
0584/6058701, stazione infermieri tel. 0584/6058700
* Psichiatria,
segreteria tel. 0584/6055239,
fax. 0584/6055237,
stazione infermieri tel.
0584/6055242
* Medicina generale 1, Caposala tel. 0584/6058748, stazione
infermieri tel. 0584/6058743,
tel. 0584/6058744
Day hospital, Caposala tel.
0584/6058761, accettazione
tel. 0584/6058754
11
* Preospedalizzazione
tel. 0584/6055335
fax 0584/6055389
* Medicina generale 2, Caposala tel. 0584/6058736, stazione
infermieri tel. 0584/6058731,
tel. 0584/6058732
* Psicologia, tel. 0584/6055358,
ambulatorio ospedale tel.
0584/6059551
Tabarracci Viareggio tel.
0584/6059342
Forte dei Marmi tel.
0584/85342
* Radiologia, segreteria - accettazione tel. 0584/6055216 - tel.
0584/6055217
* Nefrologia, Caposala tel.
0584/6058650, stazione infermieri tel. 0584/6058652
Dialisi Caposala tel. 0584/
6059596
reception tel. 0584/6059492
* Riabilitazione-Recupero e
rieducazione funzionale, segreteria tel. 0584/6059744
stazione infermieri tel.
0584/6059747, Centro ausili
tel. 0584/6055306
Unità funzionali
territoriali
* Attività consultoriali
Consultorio adolescenti Lido di
Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Viareggio
Terminetto tel. 0584/30829
Consultorio familiare Lido di
Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Querceta
tel. 0584/742194
Consultorio Nutrizionale
Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059339
* Disabilità, segreteria tel.
0584/385902
* Inclusione Sociale tel.
0584/385905
* Salute mentale adulti, segreteria tel. 0584/6055239
Centro salute mentale Camaiore tel. 0584/987712
Centro salute mentale Pietrasanta tel. 0584/738572
Centro salute mentale Viareggio tel. 0584/385925
* Salute mentale infanzia adolescenza, segreteria tel. 0584/6059236, fax.
0584/46202
* Sert (dipendenze, tossico
dipendenze ed alcolismo)
Viareggio tel. 0584/6056620
fax. 0584/46202
Centro Anti Fumo
tel. 0584/6056620
Distretto
Pietrasanta
tel. 0584/6058817
tel. 0584/6058818
tel. 0584/6058821
fax. 0584/6058822
Arni tel. 0584/789088
Forte dei Marmi
tel. 0584/83873
fax. 0584/83896
Querceta
tel. 0584/742194
tel. 0584/768395
fax. 0584/743333
Seravezza portineria tel.
0584/6056700
Ponte Stazzemese
tel. 0584/770023
ore 8 - 13 dal lunedì al
sabato
Camaiore
tel. 0584/6056413
tel. 0584/6056419
fax. 0584/6056420
Camaiore portineria
tel. 0584/6056400
Lido di Camaiore
tel. 0584/619108
Assistente Sociale
tel. 0584/617419
Consultorio
tel. 0584/67876
Massarosa
Ufficio Vaccinazioni tel.
0584/938234
Sportello Farmaceutico
tel. 0584/93020
Assistente Sociale
tel. 0584/939768
fax 0584/938346
Centro Diurno
Stiava tel. 0584/92540
Tabarracci Viareggio
Portineria
tel. 0584/6059211
Segreteria
tel. 0584-6059222
fax 0584-6059225
Formazione
fax. 0584/6059230
tel. 0584/6059233
tel. 0584/6059244
Radiologia
tel.0584/6059250
Segreteria
tel. 0584/ 6059216
fax 0584/6059254
Viareggio Terminetto
tel. 0584/437532
Torre del Lago
tel. 0584/350112
Nota: per ragioni tecniche l’elenco dei numeri
telefonici potrà essere
soggetto ad alcune successive variazioni, sarà
nostra cura provvedere
tempestivamente agli
aggiornamenti necessari; inoltre saremo grati a
tutti coloro che ci segnaleranno inesattezze.
* Comunicazione Multimediale tel.
0584/6059783