La letteratura italiana che attualmente noi studiamo è fondata

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La letteratura italiana che attualmente noi studiamo è fondata principalmente su due correnti
critiche letterarie:
- idealismo, il cui principale esponente fu Benedetto Croce, che si fondava sulla convinzione
che le opere letterarie fossero basate da idee pure, cioè intuizioni dell’autore stesso. Esso
riprendeva il concetto platonico dell’ispirazione divina che portava il poeta all’entusiasmo
(dal greco, en, dentro, thusiasmos, dio; avere dio dentro);
- stoicismo, la cui ideologia era totalmente opposta all’idealismo, ovvero: le opere letterarie
erano causate da fattori esterni. Il fenomeno fu descritto come eteronomo ( dal greco, eteros,
altro, nomos, legge; da altra legge)
La letteratura italiana così come è studiata prende inizio dal Medioevo a partire da Dante, Petrarca e
Boccaccio; esso non è un corrente letteraria bensì un periodo storico che va dal 476 d.C., anno della
caduta di Roma, al 1492, anno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. La
parola Medioevo venne coniata dagli Umanisti del ‘400/’500 per indicare un’età di mezzo in cui
economia e commercio regredirono e l’agricoltura si restrinse al fabbisogno personale (agricoltura
di sussistenza). Tale idea di media etas (età di mezzo) fu avvalorata dalla considerazione che
l’Umanesimo era il continuatore del mondo classico greco-romano; per cui il Medioevo altro non
era che un periodo intermedio tra due epoche di splendore. Tale tesi fu avvalorata ancor di più dagli
Illuministi del ‘700 che criticavano il Medioevo come un’età buia poiché regnava l’ignoranza e la
superstizione per una Chiesa che imponeva una sua visione della realtà senza che si potesse negarla
o discuterla.
Anche se in parte le critiche mosse erano ragionevoli, d’altra parte si hanno grandi passi avanti con
la creazione degli Stati moderni e delle lingue neolatine, l’abbandono del latino classico per quello
volgare continuamente influenzato dalle invasioni barbariche e dalle guerre. Si venne a creare il
monachesimo, che diede un gran contributo alla conservazione del patrimonio culturale latino e
delle opere classiche, grazie ad amanuensi e laboratori di scrittura (scriptoria) e, infine, si ebbe la
fondazione della Scolastica di San Tommaso che tentava un unione tra fede e ragione.
L’oscurità di quel periodo incombette quanto sul piano politico ed economico. L’unica istituzione in
grado di garantire ordine e giustizia fu la Chiesa, la sola capace a reggere un potere e un territorio
tanto vasto come quello del caduto Impero Romano d’Occidente. D’altronde, la Chiesa cattolica
impose in modo autoritario la sua visione el mondo:
- teocratica, Dio al centro della vita sociale e quotidiana;
- religiosa, Dio creatore del Cielo e della Terra e dell’Uomo, perfezione e bellezza assolute;
- trascendete, il fine ultimo era la vita eterna disprezzando qualunque cosa fosse umano e
terreno (ascetismo)
Di quest’ultimo concetto abbiamo fonti scritte: “ De contemptu mundi” ( “Il disprezzo del mondo”)
di papa Innocenzo III che sosteneva il disprezzo della bellezza terrena e della vita umana per
dedicarsi completamente alla ricerca Dio anche perché alla fine dell’esistenza l’essere umano
sarebbe diventato cibo per vermi. Tuttavia, bisogna dire che la Chiesa non era tanto coerente con la
sua visione del mondo, continuando a speculare nel denaro e a cercare nuove forme di profitto.
LETTERATURA ITALIANA
Idealismo: le opere letterarie
derivano da intuizioni dell’autore
Stoicismo: le opere letterarie
derivano da fattori esteri all’autore
Inizio della letteratura italiana con
il Medioevo (476 – 1492)
Agricoltura regredita alla
sussistenza per la sopravvivenza.
Politica e giustizia garantite dalla
Chiesa cattolica
Termina coniata dagli
Umanisti (400-500)
perché ritenuto un’età
buia tra due di splendore
(Umanesimo e mondo
classico)
Società fondata su
una visione
religiosa e
trascendete e
teocentrica
La cultura è strettamente legata alla visione religiosa del clero.
Nascita degli Sati nazionali, delle lingue neolatine, della
Scolastica e il tentativo di conciliare fede e ragione, del
monachesimo. Preservazione delle opere latine e classiche, uso del
latino popolare
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