scabbia paziente informativa

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OPUSCOLO INFORMATIVO PER IL PAZIENTE
LA SCABBIA
L’obiettivo di questo opuscolo
Questo opuscolo è stato pensato per fornire maggiori informazioni sulla scabbia. Esso
spiega che cos’è, da che cosa è causata, quali rimedi si possono adottare e dove si
possono reperire maggiori informazioni.
Che cos’è la scabbia?
La scabbia è una malattia della pelle abbastanza comune che causa molto prurito
provocata dagli acari della scabbia umana. Può colpire persone di qualsiasi età, ma è
più comune tra i giovani.
La scabbia può comparire anche durante la gravidanza, senza però alterarne il corso o
causare problemi al nascituro.
Quali sono le cause della scabbia?
Gli acari che causano la scabbia sono minuscoli parassiti a otto zampe, più piccoli di
una capocchia di spillo. Solitamente, si contrae attraverso un contatto prolungato cute
contro cute con un individuo già affetto dalla malattia e solo molto raramente attraverso
vestiti o lenzuola. Gli animali non ne sono portatori. Le persone affette da scabbia hanno
una media di circa una dozzina di acari adulti sulla pelle; in pochi casi se ne hanno di più.
Non è la scarsa igiene la causa della scabbia.
La scabbia è ereditaria?
No, ma data l’alta contagiosità, è normale che diversi membri della famiglia abbiano la
scabbia contemporaneamente.
Quali sono i sintomi della scabbia?
Il prurito è il sintomo primario della scabbia, che inizia generalmente circa un mese dopo
l’infestazione. Il prurito colpisce il corpo e gli arti, ma di solito risparmia la testa e il collo,
(tranne che nei neonati). Il prurito di solito si intensifica durante la notte. È abbastanza
comune che più persone di una stessa famiglia, partner e amici accusino il problema
nello stesso periodo.
Come si manifesta la scabbia?
L'eruzione della scabbia è data da un misto di erosioni e zone arrossate e squamose
che possono in seguito infettarsi e sviluppare piccole vescicole purulente. L’eruzione
pruriginosa copre gran parte della pelle, ma gli acari si trovano in prevalenza nelle zone
dove scavano, appena sotto la superficie della pelle, per depositare le uova (per
esempio, ai lati di dita e mani e attorno a polsi, caviglie, piedi, seni e genitali). I cunicoli
scavati dall’acaro della scabbia sono sottili linee grigiastre, ondulate e poco appariscenti,
lunghe fino a 1 cm. Gli acari adulti sono piccoli, lunghi solo 0,4 millimetri. Guardandoli
con la lente d’ingrandimento, sembrano puntini scuri situati nella parte meno squamosa
di un cunicolo.
Come si diagnostica la scabbia?
Di solito il medico è in grado di diagnosticare la scabbia sulla base della storia clinica e
del tipo di eruzione cutanea. Il modo migliore per confermare la diagnosi di scabbia è
prelevare con un ago un acaro dal suo cunicolo e osservarlo al microscopio. In
alternativa, si può raschiare una piccola parte di pelle dal cunicolo e osservarla per
confermare la presenza di acari e uova.
La scabbia può essere curata?
Se non trattata, la scabbia si protrae per mesi o anche anni, ma con il giusto trattamento
scompare rapidamente e completamente. È importante ricordare che, anche dopo
l’eliminazione degli acari, il prurito può continuare per un paio di settimane dopo la fine
del trattamento.
Come si deve trattare la scabbia?
Il trattamento della scabbia si divide in due fasi di uguale importanza:
1. Curare se stessi.
2. Assicurarsi che anche le persone con le quali entriamo in contatto non la contraggano.
Ciò significa che devono essere trattati tutti i membri della famiglia e le persone con cui
si abbiano rapporti sessuali, sia che presentino prurito o meno. Diversi preparati sono
efficaci per il trattamento della scabbia. È opportuno verificare che il preparato sia
specifico per il trattamento della scabbia (non per i pidocchi). Seguire attentamente le
istruzioni fornite con il trattamento, che si basano sui seguenti principi:
• Gli acari possono trovarsi ovunque sulla pelle, quindi il preparato deve essere applicato
su tutto il corpo, compreso cuoio capelluto, collo, viso e orecchie, sotto le unghie e sulle
piante dei piedi (non solo sulle parti pruriginose).
• Si sconsiglia di fare bagni o docce prima del trattamento.
• Il preparato deve essere lasciato agire per almeno dodici ore prima di essere
risciacquato.
• Quando ci si lava le mani, bisogna applicare nuovamente il preparato.
• Due trattamenti, a distanza di una settimana l’uno dall’altro, elimineranno gli acari nati
dalle uova in quel periodo.
• Lavare con frequenza la biancheria e capi di abbigliamento. I vestiti puliti e appesi
nell'armadio o piegati nei cassetti non costituiscono un problema.
I farmaci migliori e più sicuri durante la gravidanza sono:
Benzoato di benzile 25% lozione: applicare il benzoato di benzile 25%
lozione per tre giorni consecutivi, poi risciacquare. Riapplicare sulle mani ogni volta che
le si lava con sapone.
Crotamitone: applicare il crotamitone 10% pomata o lozione per 3-5 giorni
consecutivi, poi risciacquare. Riapplicare sulle mani ogni volta che le si lava con sapone.
Malatione 0,5% lozione: applicare il malatione 0,5% lozione, risciacquare
dopo 24 ore. Riapplicare sulle mani ogni volta che le si lava con sapone.
Permetrina 5% crema. La permetrina sembra più efficace, ma non vi sono
studi che ne dimostrino la sicurezza assoluta. Applicare permetrina 5% crema e
risciacquare dopo circa 12 ore. Riapplicare sulle mani ogni volta che le si lava con
sapone.
I trattamenti devono essere ripetuti dopo 7 giorni.
Si consiglia di evitare gli spray per non correre il rischio di respirare il farmaco.
La permetrina sembra più efficace, ma non vi sono studi che ne dimostrano la sicurezza
assoluta. Il benzoato di benzile, il malatione e il crotamitone sembrano meno efficaci, ma
sono considerati sicuri. Anche in questo caso, però, non vi sono studi certi.
Utilizzare antistaminici per trattare il prurito è considerato sicuro:
Non sedativi: Loratadina, Cetirizina
Sedativi: Clemastina, Dimetindene, (Des)clorfeniramina
Si possono anche fare brevi cicli di creme o pomate a base steroidea per trattare le
eruzioni cutanee pruriginose a seguito della scabbia. L’idrocortisone acetato 1% crema o
pomata e altri corticosteroidi lievi o moderati (uno o due tubetti piccoli) sono considerati
sicuri.
Che cosa si può fare?
Se si seguono le istruzioni fornite, si può eliminare completamente la scabbia. È inoltre
necessario assicurarsi che tutte le persone con le quali si è in stretto contatto, senza
eccezioni, si sottopongano al trattamento. Il loro trattamento deve iniziare
contemporaneamente al proprio e deve essere applicato altrettanto meticolosamente.
Se qualcuno con cui si è in stretto contatto evita il trattamento e non si cura, è tempo
perso per tutti. Purtroppo, infatti, è abbastanza comune contrarre nuovamente la scabbia.
Dove si possono trovare maggiori informazioni sulla scabbia?
Link utili a opuscoli informativi dettagliati:
www.emedicine.com/emerg/topic517.htm
http://www.aad.org/dermatology-a-to-z/diseases-and-treatments/q---t/scabies
http://www.bad.org.uk/site/871/Default.aspx
www.medinfo.co.uk/conditions/scabies.html
http://www.awmf.org/uploads/tx_szleitlinien/013-052.pdf
Libri
Schaefer, Spielmann, Vetter. Arzneiverordnung in Schwangerschaft und Stillzeit. 8ª
edizione, 2012 (Germania)
Schaefer, Peters, Miller: Drugs during pregnancy and lactation. 2ª edizione, 2007
(inglese) (3ª edizione in preparazione)
Briggs, Freeman, Yaffe. Drugs in pregnancy and lactation. 7ª edizione, 2005 (USA)
Nonostante gli sforzi fatti per garantire che le informazioni contenute in questo opuscolo siano
accurate, non ogni trattamento è adatto o efficace per ogni persona. Il vostro medico sarà in
grado di consigliarvi in modo più dettagliato. Le informazioni generali contenute in questo
opuscolo sono state adattate dall’opuscolo informativo fornito dall’Associazione Britannica dei
Dermatologi. I consigli o i trattamenti durante la gravidanza sono basati sui servizi di teratologia di
Germania, Olanda, Regno Unito e Stati Uniti.
Questo opuscolo è stato preparato dalla task force "malattia della pelle in gravidanza" della
EADV (Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia) e non riflette necessariamente il
parere ufficiale della EADV.
Aggiornato 26.05.2013
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