Capitolato speciale d`appalto - prescrizioni tecniche

COMPLESSO PATRIMONIALE DI VIA ROMA 5-7-9 - GORIZIA
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO
DELL'IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
E DI PREVENZIONE INCENDI
PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
PRESCRIZIONI TECNICHE
PROGETTISTA IMPIANTI MECCANICI:
DATA:
OTTOBRE 2016
PROGETTISTA PREVENZIONE INCENDI:
Ing. GIORGIO CISOTTO
Per. Ind. SERGIO BELLOCCHIO
Via Cavalleria, 6 - 33170 PORDENONE
Via Borgo Brossana, 36 - 33043 Cividale (UD)
Cell. 335-6444874 / e.mail: [email protected]
Cell. 338-6633233 / e.mail: [email protected]
PARTE * A * - IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
DESCRIZIONE DEI LAVORI
PARTE * B * - IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
SPECIFICHE TECNICHE
PARTE * C * - OPERE DI PREVENZIONE INCENDI
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
A)
OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto la realizzazione a regola d’arte degli interventi di adeguamento e miglioramento
dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi del complesso patrimoniale di Via Roma 5/7/9 a
Gorizia di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.
Tutti i lavori sono descritti dettagliatamente del presente Capitolato speciale d’appalto – Prescrizioni tecniche,
nell’Elenco prezzi unitari, negli altri elaborati contrattuali e nei seguenti disegni:
M-1
Planimetria piano terra e locali tecnici nell’interrato
M-2
Piano primo interrato – Reti a soffitto
M-3
Piano terra – Ventilconvettori
M-4
Piano terra – Reti a soffitto
M-5
Piano primo – Ventilconvettori
M-6
Piano primo – Reti a soffitto
M-7
Piano secondo – Ventilconvettori
M-8
Piano secondo reti a soffitto – Piano terzo ventilconvettori
M-9
Piano terzo reti a soffitto – Piano quarto ventilconvettori
M-10 piano quarto reti a soffitto – Piano quinto ventilconvettori
M-11 Copertura
M-12 Locali tecnici del piano interrato – Stato di fatto
M-13 Locali trattamento aria – Sistemi di umidificazione
M-14 Sottocentrale termica – Schema funzionale
M-15 Centrale frigorifera e torri evaporative – Schema funzionale
M-16 Caratteristiche apparecchiature
M-17 Quadri elettrici – Schemi funzionali
M-18 Controsoffitti e piante bonifica da amianto
M-19 Impianto ad aria – piani interrato, terra e primo
M-20 Impianto ad aria – piani secondo, terzo, quarto e quinto
ST
Struttura di supporto delle torri evaporative
PI-1
Opere di adeguamento antincendio – piano secondo interrato
PI-2
Opere di adeguamento antincendio – piano primo interrato
PI-3
Opere di adeguamento antincendio – piano terra
S-1
Opere di adeguamento strutturale antincendio – piano primo
S-2
Opere di adeguamento strutturale antincendio – piano primo interrato
S-3
Opere di adeguamento strutturale antincendio – piano secondo interrato
E-1
Opere di adeguamento elettrico antincendio – piano primo interrato
E-2
Opere di adeguamento elettrico antincendio – piano primo e secondo interrato
E-3
Opere di adeguamento elettrico antincendio – schemi quadri elettrici
Tutti i lavori saranno eseguiti a regola d’arte, seguendo le indicazioni degli elaborati di progetto e le
prescrizioni della normativa vigente, in modo da garantire la migliore qualità e sicurezza degli impianti.
Di seguito per Ditta dovrà intendersi la Ditta appaltatrice aggiudicataria del presente appalto.
B)
PRESCRIZIONI GENERALI
Le opere dovranno essere eseguite a regola d'arte, complete e funzionanti in ogni loro parte. Qualora
risultassero discordanze tra le prescrizioni del Capitolato, dell'Elenco prezzi unitari e degli elaborati grafici o
se per un qualunque motivo non fossero state considerate alcune parti di impianto e di opere in genere o tipi di
materiali, resta all'insindacabile giudizio della D.L. decidere il tipo e le dimensioni del lavoro stesso, senza che
per questo la Ditta possa pretendere compensi o indennizzi di qualsiasi natura e specie.
In generale in caso di discordanza avranno priorità gli elaborati grafici, poi il Capitolato, poi l’Elenco prezzi,
poi le Relazioni tecniche, poi la Relazione generale, poi altri elaborati contrattuali (escluso il computo metrico
estimativo). Per quanto riguarda invece le quantità, i tipi, etc. delle opere da eseguire, sarà sufficiente che vi
sia un’indicazione anche in uno solo degli elaborati contrattuali perché l’opera sia considerata compresa nel
prezzo a corpo di contratto .
Si precisa inoltre che il Computo metrico estimativo ha un valore puramente indicativo e non potrà essere
utilizzato per individuare caratteristiche dei materiali, per fare gli ordini, etc. Tutte le caratteristiche e
indicazioni progettuali sono riportate negli elaborati grafici, nel presente Capitolato speciale d’appalto con gli
pag. 1
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
eventuali suoi allegati, nell’Elenco prezzi unitari e negli altri elaborati contrattuali (escluso il computo metrico
estimativo).
Quanto risulta dal progetto esecutivo nella sua globalità definisce in modo sufficiente l'oggetto dell'appalto e
consente alle imprese concorrenti alla gara una idonea valutazione.
E' però evidente che nessuna rappresentazione grafica, né alcuna descrizione dettagliata può essere tanto
approfondita da:
• comprendere tutti gli innumerevoli elementi accessori che costituiscono le varie parti dell'opera;
• descrivere tutte le funzioni delle singole apparecchiature;
• precisare tutti i magisteri esecutivi delle varie categorie di opere.
Deve essere perciò ben chiaro che oggetto dell'appalto è la fornitura e la posa in opera di tutti i mezzi, anche
se non esplicitamente indicati, necessari per realizzare i fini indicati nel progetto e nelle singole parti dei vari
elaborati.
La qualità dei mezzi stessi deve corrispondere a quanto di più progredito il progresso tecnologico ha reso
disponibile per le opere dello stesso tipo. La ditta appaltatrice si impegna a verificare quanto indicato negli
elaborati di progetto.
Tutti gli articoli dell’Elenco prezzi unitari si devono intendere comprensivi di fornitura, posa in opera e di ogni
altro onere indicato negli elaborati di progetto o necessario a dare l’opera completa e funzionante, anche se
tutto questo non è indicato nella descrizione delle singole voci di Elenco prezzi.
La documentazione da fornire assieme e/o in precedenza (ma non successivamente) al materiale utilizzato nei
lavori aventi attinenza alla prevenzione incendi dovrà essere costituita almeno da:
- Certificato di prova rilasciato dal Laboratorio attestante la classe di resistenza al fuoco del campione
sottoposto ad esame;
- Certificato di omologazione in corso di validità rilasciato dal Ministero dell'interno;
- Dichiarazione di conformità rilasciata dal produttore attestante la conformità del materiale al prototipo
omologato;
- Dichiarazione rilasciata dalla Ditta installatrice che il materiale posto in opera corrisponde ai materiali
certificati ed omologati allegando gli estremi della fattura e/o bolla di accompagnamento;
- Dichiarazione del produttore e della Ditta installatrice del materiale attestante la classe di resistenza al
fuoco, quando tale resistenza sia determinata dall'applicazione della Circolare VVF 91/1961 per gli spessori
delle pareti, solai, rivestimenti, tipi e spessori di rivestimento.
Le modalità di messa in opera di tutti i materiali classificati saranno conformi alle disposizioni impartite dai
laboratori di prova che ne hanno consentito la certificazione e saranno dichiarate con apposita certificazione
da parte della ditta appaltatrice.
La documentazione da fornire assieme e/o in precedenza agli altri materiali ed apparecchiature utilizzati nel
presente appalto dovrà essere costituita almeno da (secondo quanto applicabile):
- Certificato attestante la conducibilità termica e la classe di resistenza al fuoco;
- Certificato attestante il rendimento termico;
- Certificato attestante le prestazioni termiche, di prevalenza, etc.;
- Certificato di omologazione ISPESL o Ministero dell’Interno o IMQ o Eurovent;
- Certificato di compatibilità elettromagnetica;
- Certficato CE.
I Certificati sopra prescritti dovranno essere stati rilasciati da un Laboratorio ufficialmente riconosciuto ed
autorizzato.
Prima della consegna delle opere alla Stazione appaltante e comunque non oltre un mese dopo l'ultimazione
dei lavori la Ditta dovrà fornire la seguente documentazione (tutta in lingua italiana):
1) nullaosta dei vari Enti preposti;
2) serie completa di disegni delle opere come eseguite, completi di piante, sezioni, schemi funzionali, etc., che
dovranno essere approvati dalla D.L. a garanzia della correttezza e fruibilità per un’adeguata
manutenzione successiva, il tutto in due copie su carta ed una copia su supporto informatico compatibile
con Autocad 2009 o precedente (in formato modificabile, non protetto);
3) due copie del manuale di conduzione e manutenzione degli impianti in lingua italiana contenente, a titolo
pag. 2
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
indicativo ma non limitativo: schede tecniche dei singoli materiali ed apparecchiature (con le relative norme
di installazione, messa in funzione, manutenzione), descrizioni specifiche funzionali, dati di targa e valori
di taratura delle apparecchiature principali, modalità di gestione (programmazione orari di funzionamento,
commutazione estate/inverno, etc.), programma di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti;
4) dichiarazione di conformità prevista dal D.M. 37/2008, completa di relazione, disegni, certificazioni, etc.
(n.4 copie di ciascun elaborato).
La suddetta documentazione dovrà essere prodotta in plichi separati per ciascuno dei quattro gruppi sopra
menzionati.
La consegna definitiva delle opere alla Stazione appaltante avverrà dopo l'ultimazione dei lavori e la fornitura
da parte della Ditta di tutta la suddetta documentazione.
Sarà comunque facoltà della Stazione appaltante di occupare l'edificio, o parte di esso, e di usare gli impianti
e le opere in genere prima del collaudo finale, restando comunque la Ditta unica responsabile delle opere
stesse. La suddetta facoltà potrà essere utilizzata dalla S.A. anche prima dell’ultimazione stessa dei lavori.
I collaudi definitivi degli impianti di riscaldamento e condizionamento saranno eseguiti durante le stagioni
appropriate quando si verifichino con buona approssimazione le condizioni di progetto e cioè entro la prima
stagione invernale e la prima stagione estiva dopo l'ultimazione dei lavori. Il collaudo avverrà comunque entro
12 mesi. Il collaudo delle opere di prevenzione incendi avverrà entro 6 mesi dall’ultimazione dei lavori.
Saranno a carico della Ditta appaltatrice, oltre a quanto precisato negli elaborati contrattuali, i seguenti oneri:
1) Spese inerenti alla stipulazione del contratto d'appalto ed alla sua registrazione, nonché inerenti ai
documenti necessari per la conduzione e contabilizzazione dei lavori (bolli per verbali, bolli e vidimazioni
per registri, etc.). La D.L. potrà chiedere alla Ditta, al momento della consegna dei lavori, la consegna di
un certo numero di marche da bollo necessarie per i documenti relativi alla conduzione dell’appalto,
numero stabilito secondo un preventivo approssimato e che sarà poi integrato se insufficiente oppure
restituito a fine lavori per la parte in eccesso.
2) Spese per occupazione di suolo pubblico.
3) Spese per verifiche, calcoli, progettazione costruttiva e disegni di cantiere delle opere appaltate e delle
eventuali modifiche che fossero richieste dalla D.L. in conseguenza a modifiche degli impianti o delle
strutture o delle opere in genere, comprese stampa e riproduzione di disegni e documenti che debbano
essere allegati al contratto o che necessitino per la denuncia delle opere e per la D.L.; tutti gli elaborati
relativi agli impianti ed alle altre opere dovranno essere firmati da un tecnico abilitato secondo le
disposizioni di legge.
4) Ponteggi di lavoro eseguiti in conformità alla normativa.
5) Fornitura e trasporto a piè d'opera di tutti i materiali occorrenti per l'esecuzione dei lavori, franchi da
ogni spesa di imballaggio, trasporto, dogana.
6) Montaggio dei materiali da parte di operai specializzati, aiuti e manovali.
7) Custodia ed eventuale immagazzinamento dei materiali in locali messi a disposizione dalla S.A. per
quanto possibile e predisposti e chiusi a cura e spese della Ditta oppure in box prefabbricati con oneri a
carico della Ditta appaltatrice.
8) Smontaggio e rimontaggio delle apparecchiature che possano compromettere, a giudizio insindacabile
della D.L., la buona esecuzione di altri lavori in corso.
9) Provvisorio smontaggio degli apparecchi e di altre parti degli impianti esistenti, eventuale trasporto di
essi in magazzini temporanei per proteggerli da deterioramenti di cantiere e dalle offese che potrebbero
arrecarvi altri lavori in corso nel cantiere, nonché chiusura temporanea con tappo a vite di qualsiasi
tubazione e successiva nuova posa in opera.
10) Protezione mediante teli di plastica, fasciature, coperture, malta, etc. degli arredi, degli apparecchi, delle
tubazioni e di tutte le parti degli impianti, che non sia agevole da togliere d'opera per difenderli da
sporcamento, rotture, guasti, manomissioni, etc., in modo che a lavoro ultimato il materiale sia
consegnato come nuovo. Inoltre protezione di tutte le pareti, verticali e orizzontali, in modo da non creare
danneggiamenti dovuti alle lavorazioni; in particolare protezione di tutti i pavimenti mediante teli di
plastica pesante oppure teli di tessuto non tessuto gommato su un lato (ad es. per i pavimenti con
moquette, etc.).
11) Indicazione tempestiva di tutte le opere murarie da eseguire, sia a carico della Ditta che della S.A.,
pag. 3
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
presentando se necessario dei disegni esecutivi quotati.
12) Integrazione, entro il termine stabilito dalla D.L., dell'allegato progetto definitivo-esecutivo con tutti quei
disegni di cantiere o di montaggio atti a definire completamente le opere ed a consentire il parallelo e
coordinato sviluppo di tutti gli altri lavori in corso nel cantiere. Tutti gli elaborati saranno sottoposti
all'esame ed all'approvazione della D.L., fermo restando comunque ogni responsabilità a carico
dell’Appaltatore.
13) Assistenze murarie per ogni opera, impianto, installazione, lavorazione, etc. incluse nel presente appalto
anche se non espressamente indicate nelle singole voci. Per maggiore chiarezza per assistenze murarie si
intendono tutte quelle lavorazioni edilizie da muratore, fabbro, lattoniere o altro e, in qualche caso, le
lavorazioni provvisionali da idraulico e/o elettricista, necessarie per la fornitura e messa in opera a regola
d'arte delle opere, degli impianti tecnologici, elettrici, meccanici, di sollevamento, etc. oggetto del
presente appalto. Più precisamente, ma non limitatamente, si intendono comprese nelle assistenze
murarie:
a) Esecuzione di fori, tracce, asole, scassi su pareti verticali ed orizzontali interne ed esterne di
qualunque natura, specie e spessore (comprese quelle in c.a.); nonché tutte le opere necessarie per tale
esecuzione, quali impalcature, murature di rifoglio a lesena, ferramenta di sostegno e di supporto a
tubazioni, canalizzazioni ed apparecchiature, rasature, rivestimenti, cassonature, portelli d'ispezione e
quant'altro necessario per sostenere, fornire e porre in opera a regola d'arte gli impianti stessi (sia per
quelli a vista che per quelli ad incasso).
b) Tutte le opere di ripristino dei fori, tracce, scassi, necessarie per riportare allo stato preesistente l'area
interessata dai lavori, compreso il rifacimento degli intonaci, la rasatura e la tinteggiatura dei muri.
c) Ripristino delle demolizioni eseguite (tamponamenti, rasatura e tinteggiature), mantenendo il grado di
resistenza al fuoco dei vari elementi interessati.
d) Scavi e reinterri per l’esecuzione di reti interrate, nonché il ripristino della finitura superficiale come
nella situazione originaria.
e) Fissaggio di controtelai, bocchette, mensole, supporti in genere, etc. con opportuni sistemi (viti, malta,
etc.).
f) Carpenteria e basamenti (in ferro, calcestruzzo, etc.) per la ripartizione adeguata dei carichi e per il
sostegno di apparecchiature, canali e tubazioni, etc. compreso il relativo fissaggio alle strutture ed al
pavimento (previa accettazione da parte della D.L. delle modalità di esecuzione).
g) Ripulitura dell'area oggetto dei lavori da tutti i materiali di risulta o di sfrido derivante dalle
lavorazioni.
h) Ogni altro onere di facchinaggio, ancoraggio o passaggio per dare l'opera eseguita a regola d'arte,
ultimata, collaudata e funzionante.
Le demolizioni, i fori, etc. che comportino rumore e /o vibrazioni, dovranno essere eseguite in periodi da
concordare preventivamente con la D.L. e la S.A al di fuori del normale orario di attività degli uffici
interessati dalle interferenze. Le rimozioni degli impianti che comportino l’interruzione delle
alimentazioni tecnologiche (acqua, riscaldamento, energia elettrica, etc.), dovranno essere eseguite in
periodi da concordare preventivamente con la D.L. e la S.A (in generale nei periodi notturno e festivo).
14) Prove e collaudi che la D.L. ordini di far eseguire, anche presso Istituti incaricati, sui materiali impiegati
o da impiegare in relazione a quanto prescritto circa l'accettazione dei materiali stessi.
15) Disegni di cantiere predisposti in tempo utile per non causare ritardi non solo ai lavori appaltati ma anche
alle altre opere in corso in cantiere, connesse o no ai lavori stessi.
16) Sorveglianza delle opere eseguite e dei materiali giacenti in cantiere sia di giorno che di notte col
personale necessario onde evitare danni o manomissioni anche da parte di altre Ditte che debbano
eseguire i lavori affidati alle medesime nei locali in cui le dette opere si trovano, tenendo sollevata la S.A.
da qualsiasi responsabilità o controversia in merito.
17) Sgombero, a lavoro ultimato, delle attrezzature e dei materiali residui, nonché pulizia accurata di tutti i
locali oggetto del presente appalto entro il termine stabilito dalla D.L. e comunque entro un mese
dall’ultimazione dei lavori. Particolare cura dovrà essere posta nella pulizia dei vetri, dei telai, dei
pavimenti, etc. Qualora la Ditta non vi ottemperasse, la S.A. provvederà d’ufficio con ritenuta delle spese
sostenute sulla liquidazione a saldo dei lavori.
18) Ogni e qualsiasi onere derivante dall'allontanamento dal cantiere di tutti i materiali di risulta, siano essi
provenienti da demolizioni, rimozioni, scavi, oppure dovuti a scarti di lavorazione oppure costituiti da
pag. 4
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
19)
20)
21)
22)
23)
24)
25)
26)
27)
28)
contenitori e/o imballaggi di materiale in genere di qualsiasi tipo e conformazione. Detti materiali, a
seconda delle loro caratteristiche chimico-fisiche, dovranno essere avviati e trasportati alle pubbliche
discariche di categoria correlata a ciascun tipo di materiale di risulta, regolarmente autorizzate dalle
competenti autorità sanitarie locali e regionali e reperite esclusivamente a cura e spese della Ditta
appaltatrice, cui però resta l'obbligo di tempestivo avviso alla Direzione Lavori dei siti prescelti.
Compreso il costo della discarica.
Controllo e predisposizione degli impianti nei giorni precedenti le visite di collaudo (prove preliminari,
collaudo finale) in modo che durante tali visite gli impianti siano perfettamente funzionanti.
Messa a disposizione della D.L. degli apparecchi e strumenti di controllo e misura e della necessaria
manodopera per le misure e verifiche in corso d'opera ed in fase di collaudo dei lavori eseguiti.
Mezzi d'opera e manovalanza di cantiere per scarico, immagazzinamento e trasporto nel luogo di
installazione di tutti i materiali, compreso il tiro in alto.
Fornitura al termine dei lavori dei disegni esecutivi riguardanti le opere eseguite e delle norme di
manutenzione e conduzione, come più sopra precisato; nonché istruzione di alcune persone indicate dalla
S.A. in modo da renderle capaci di provvedere alla conduzione ed all'ordinaria manutenzione degli
impianti (l'istruzione dovrà avvenire in un periodo di tempo intercorrente tra il Certificato di ultimazione
dei lavori ed il collaudo).
Tutti gli adempimenti e le spese nei confronti di Enti ed associazioni tecniche aventi il compito di
esercitare controlli di qualsiasi genere (ex ISPESL, VV.F., USL, ENEL, regione, comune, Ente
distributore del gas, etc.); in particolare le spese derivanti dallo svolgimento di tutte le pratiche per
ottenere le necessarie autorizzazioni municipali, regionali, governative, etc. (incluse le spese per la
presentazione del progetto e per le visite di collaudo da parte di tali Enti), permessi e quant'altro
occorrente perché venga concesso il libero esercizio delle opere eseguite, addossandosi l'onere delle
relative tasse, bolli e spese varie, nonché quello di eventuali multe per omissioni o ritardi. Sarà a carico
della Ditta anche quanto prescritto dalla normativa in merito alle opere strutturali (comunicazione e
denuncia delle opere strutturali con deposito degli elaborati presso la Direzione provinciale dei LL.PP.
della Regione, tasse e bolli, etc.). La S.A. si riserva di chiedere che l'espletamento delle pratiche di legge
avvenga prima dell'inizio dei lavori, in modo che eventuali varianti richieste da tali Enti possano essere
concordate tra la S.A. stessa e la Ditta, anche sotto il profilo economico, prima dell'inizio dei lavori.
L'Appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni emanate dagli Enti gestori o proprietari (Comune,
Telecom, Enel, etc.) anche se queste sono in contrasto con le prescrizioni progettuali. Detti oneri sono a
carico della Ditta esonerando la S.A. dalla richiesta di compensi aggiuntivi. E' inoltre obbligo ed onere
della Ditta contattare tutti gli Enti i cui sottoservizi interessino le aree interessate dai lavori al fine che gli
stessi Enti procedano al tracciamento in cantiere dei propri sottoservizi, dei quali la Ditta dovrà tenere
debita considerazione durante l'intera esecuzione dei lavori, dovendo provvedere a sua cura e spese per
ovviare ad eventuali danni e danneggiamenti da essa causati senza che nulla le venga riconosciuto.
La Stazione appaltante avrà la facoltà di concedere benestare alle ditte concessionarie di servizi (energia
elettrica, gas, telefonia, etc.) di eseguire eventuali ulteriori allacciamenti alle utenze e/o sostituire
allacciamenti obsoleti ovvero tratti di linea senza che la Ditta possa a questo titolo richiedere maggiori
compensi sia a titolo di risarcimento sia di fermo cantiere, fermo restando che alla stessa Ditta sarà
compensato a prezzi di Elenco prezzi l'onere dello scavo nonché l'eventuale assistenza alla ditta
concessionaria, rimanendo inteso altresì l'onere per la Ditta delle azioni attinenti la sicurezza (D.Lgs.
81/08 e successive modificazioni ed integrazioni) in caso di concomitanza di intervento sia da parte della
Ditta medesima che della ditta concessionaria, onere che troverà compenso con l'allibramento dei prezzi
di elenco afferenti lo scavo e l'assistenza.
Osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni varie degli operai
contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione, la tubercolosi e delle altre disposizioni in vigore o che
potranno intervenire nel corso dei lavori, come più sopra precisato.
Pulizia quotidiana dei locali oggetto dell’appalto e delle vie di transito del cantiere, col personale
necessario, da tutti i materiali di rifiuto delle proprie lavorazioni.
Libero accesso al cantiere e passaggio nello stesso e sulle opere eseguite o in corso di esecuzione alle
persone addette di qualunque altra Ditta alla quale siano stati affidati lavori non compresi nel presente
appalto, nonché a richiesta della D.L. In particolare su comunicazione della D.L. la Ditta dovrà
permettere nel proprio cantiere l’esecuzione dei lavori affidati ad altre Ditte, concedendo il deposito di
pag. 5
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
materiale ed attrezzature di tali Ditte, alle quali dovrà prestare le assistenze che venissero ordinate dalla
D.L. stessa e che saranno compensate con i prezzi di Elenco prezzi o con eventuali nuovi prezzi se
mancanti. Rimane inteso altresì che è a carico della Ditta l'onere delle azioni attinenti la sicurezza
(D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni ed integrazioni) in caso di concomitanza di intervento sia da
parte della Ditta medesima che di altre Ditte.
29) E’ a carico della Ditta durante l’esecuzione dei lavori l’onere relativo a tutte le opere provvisionali e
provvisorie atte a garantire l’accessibilità e la transitabilità nelle aree interessate dai lavori al personale
che ne abbia diritto (ad es. nei locali uffici, nel garage, etc.).
30) Fornitura e montaggio, comprese le pratiche necessarie, del cartello di cantiere contenente tutte le
indicazioni prescritte dalle norme vigenti (legge 19/3/90 n.51, Circolare M. LL.PP. 1/6/90 n.1729/UL,
etc.), delle dimensioni non inferiori a m 1,00 (larghezza) per m 2,00 (altezza), collocato in sito ben
visibile indicato dal Direttore dei Lavori.
31) Utenze provvisorie di energia elettrica, acqua e telefono (allacciamenti, installazione, linee, consumi,
smobilizzi, etc.).
32) Fornitura, montaggio, smontaggio, trasporto, etc. delle attrezzature di cantiere (gru, montacarichi,
ponteggi, trabattelli, scale, DPI, etc.) e coordinamento con quelle che eventualmente già operano nel
cantiere stesso e/o nelle sue vicinanze con l'assunzione di ogni necessaria provvidenza per l'esecuzione dei
lavori oggetto di appalto nei termini previsti nel presente Capitolato, restando la S.A. comunque
esonerata da ogni responsabilità od onere derivante da eventuale mancato o non completo coordinamento.
Restano a carico altresì della Ditta gli spostamenti delle attrezzature e/o degli impianti di cantiere in
relazione alle necessità di ultimazione di singole parti di fabbricato e di impianto e comunque alle
necessità di sviluppo dei lavori.
33) Osservanza dei regolamenti edilizi, di igiene e di polizia urbana per quanto attiene all'esercizio del
cantiere ed alla esecuzione dei lavori.
34) Predisposizione dell'impianto elettrico, in efficiente stato d'uso, per l'illuminazione del cantiere e per
l'illuminazione provvisoria di tutti i locali e spazi nei quali si eseguiranno i lavori, in modo tale da
assicurare una normale visibilità e percorribilità del complesso.
35) Diligente ed esatta esecuzione delle misurazioni, tracciamenti e rilievi che fossero richiesti dalla D.L.,
relativi alle opere oggetto dell'appalto da eseguirsi o già eseguite. È obbligo tassativo per la Ditta di
segnalare tempestivamente e per iscritto ogni discordanza rispetto ai disegni approvati dalla S.A. ed alle
prescrizioni contrattuali, che dovesse riscontrare durante l'esecuzione dei lavori. L'onere comprende
anche le misure, i disegni, le quantità ed ogni altro elemento necessario per la stesura della contabilità
durante i lavori e di quella finale; tutte le misure ed i rilievi verranno eseguiti dalla Ditta in
contraddittorio con la D.L. Saranno a carico della Ditta anche le fotografie richieste dalla D.L. e relative
ai lavori oggetto dell'appalto, fotografie da consegnare in formato digitale e in una copia stampata.
Il corrispettivo per tutti gli obblighi ed oneri sopra specificati è conglobato nel prezzo a corpo di contratto e
nei prezzi unitari di contratto da utilizzare nel caso di varianti.
Resta comunque inteso che la Ditta dovrà fornire gli impianti e le opere in genere complete in ogni loro parte e
perfettamente funzionanti senza che la S.A. debba sostenere alcun altro onere se non il prezzo a corpo indicato
nel contratto con le eventuali varianti autorizzate per iscritto dalla D.L.
C)
MODALITÀ DI ESECUZIONE
Nell’esecuzione dei lavori la Ditta dovrà tener presente la natura dell’edificio ed il fatto che esso è già esistente
e funzionante.
I lavori oggetto del presente appalto verranno eseguiti per fasi successive allo scopo di non interrompere i
servizi generali (riscaldamento, raffrescamento, etc.) necessari per lo svolgimento delle normali attività del
personale che occupa gli edifici e comunque tutte le attività in generale (ad es. manifestazioni nell’auditorium,
etc.).
La sequenza delle operazioni è descritta nel cronoprogramma allegato al progetto. Sarà però compito della
Ditta appaltatrice di definire nei dettagli la sequenza delle lavorazioni ed eventualmente di organizzare i lavori
con modalità diverse (anche in funzione delle stagioni più appropriate per l’esecuzione dei lavori stessi),
previa approvazione da parte della D.L., in modo però da permettere il conseguimento degli scopi previsti,
ossia la realizzazione dei lavori mantenendo operanti gli edifici, osservando le prescrizioni della normativa e
pag. 6
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
degli Enti preposti, rispettando i tempi contrattuali ed operando secondo le regole dell’arte. Il tutto sarà
riportato nel cronoprogramma che dovrà essere presentato dall’Appaltatore subito dopo la consegna dei
lavori.
La consegna dei lavori e l’inizio del tempo utile contrattuale avranno piena efficacia a partire dall’inizio della
prima fase (questa consegna dovrà quindi intendersi come consegna totale), anche se i lavori saranno eseguiti,
come già detto, per fasi successive. Non si applicheranno cioè le norme relative alle consegne parziali.
Le sospensioni, salvo quanto previsto nella parte amministrativa del Capitolato speciale d’appalto, potranno
essere ordinate anche per il passaggio tra una fase e l’altra dei lavori. A tale proposito l’Appaltatore dovrà
tener conto che per esigenze operative della S.A. e per il passaggio tra le fasi verranno ordinate delle
sospensioni dei lavori fino ad un massimo di 60 giorni solari anche non consecutivi. Le sospensioni dei termini
di cui al presente comma, concordate contrattualmente, non costituiscono sospensioni ai sensi dell'art. 82,
comma 1, del D.P.Reg 165/03 né degli articoli 22 e 23 del capitolato generale d'appalto (D.P.Reg. 166/03)
nonché delle altre norme applicabili.
Per ogni fase in tutti i locali non inclusi nella fase stessa gli eventuali lavori dovranno essere eseguiti senza
causare interruzioni all’attività degli uffici; la Ditta dovrà perciò adottare tutti gli accorgimenti necessari allo
scopo. In particolare eventuali lavori nelle zone utilizzate (corridoi, uffici, garage, etc.) dovranno essere
eseguiti tenendo conto delle esigenze operative del personale dell’edificio, in giornate e in orari da concordare
con la S.A. ed il personale stesso (tali giornate potranno anche essere il sabato e la domenica e gli orari
potranno essere anche al di fuori di quelli normali di lavoro della Ditta, compreso il periodo notturno, nonché
in periodi di intervento non continuativi); così pure per lavori che comportino la sospensione di servizi
necessari nelle zone utilizzate (sospensione di riscaldamento e raffrescamento, energia elettrica, acqua
sanitaria, etc.) e per lavori rumorosi.
Per quanto sopra richiesto, nella valutazione dei prezzi dei vari articoli (e quindi nel prezzo a corpo di
contratto) si è tenuto conto che il 20% del tempo totale della mano d'opera sarà eseguito fuori del normale
orario di lavoro.
Durante l'esecuzione dei lavori questi potranno venire interrotti per necessità di servizio dell'utenza. In tal caso
il personale della Ditta dovrà essere impiegato in altre aree precedentemente pianificate e senza costi
addizionali per la Stazione appaltante.
Le caratteristiche dimensionali dei locali e del fabbricato dovranno essere verificate da parte della Ditta prima
dell’esecuzione dei lavori.
Potrà essere necessario modificare in corso d’opera alcuni elementi di progetto per adeguarli alla situazione
reale, come ad esempio percorsi e posizioni di apparecchiature, canali, tubazioni, etc. in relazione ad esigenze
di altri lavori (strutture, impianti elettrici, etc.) o per il collegamento agli impianti già esistenti (tubazioni dei
fluidi primari, idriche, di scarico, canali d’aria, etc.).
Le posizioni esatte di tubazioni, apparecchiature, etc., anche se già indicate nei disegni di progetto, dovranno
essere preventivamente concordate con la D.L. in funzione delle implicazioni architettoniche, strutturali,
impiantistiche, estetiche e funzionali. Posizioni e caratteristiche delle apparecchiature, degli impianti e dei
materiali in genere dovranno essere conformi anche alla normativa vigente riguardante il superamento delle
barriere architettoniche.
La Ditta appaltatrice dovrà inoltre coordinare tutti i suoi lavori con gli altri in fase di esecuzione negli stessi
locali e spazi oggetto del presente appalto da parte di altre Ditte.
Per tutte le principali apparecchiature e materiali, nonché per ogni altra apparecchiatura e materiale richiesti
dalla D.L., la Ditta dovrà fornire le schede tecniche contenenti le caratteristiche funzionali e dimensionali e
quant’altro necessario ad individuare perfettamente l’apparecchiatura o il materiale sottomesso.
Tutti i materiali e le apparecchiature utilizzati nell'ambito del presente appalto dovranno comunque essere
della migliore qualità, ben lavorati e corrispondere perfettamente al servizio cui sono destinati. Qualora la
D.L. rifiuti dei materiali, anche se già posti in opera, perché essa a suo motivato giudizio li ritiene di qualità,
lavorazione o funzionamento non adatto alla perfetta riuscita delle opere e quindi non accettabili, la Ditta
dovrà sostituirli a sua cura e spese con altri che soddisfino le condizioni prescritte.
Di alcuni tipi di apparecchi o materiali, su richiesta della D.L., dovranno essere consegnati i campioni alla
pag. 7
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
S.A. per la preventiva autorizzazione all'impiego ed all'installazione. I campioni non accettati dovranno essere
immediatamente ritirati e sostituiti; i campioni accettati saranno invece depositati in cantiere e trattenuti fino
al collaudo.
In ogni caso la ditta terrà indenne la S.A. ed il D.L. da ogni maggiore onere o spesa necessaria per l’effettiva
realizzazione delle opere, per la loro funzionalità o per la loro rispondenza a norme vigenti, dipendente dai
materiali e componenti scelti e forniti dalla ditta, ancorché per gli stessi essa abbia ottenuto i prescritti pareri
ed approvazioni.
Si precisa infine che l’approvazione del D.L., data su quanto fornito dalla ditta (schede tecniche,
campionatura, etc.), non esimerà quest’ultima dal farsi totale carico di ogni onere derivante da eventuali non
conformità che emergessero successivamente alla fornitura od alla posa in opera, né esimerà la ditta stessa
dalle responsabilità connesse con manchevolezze o difetti che si dovessero manifestare successivamente anche
sui materiali approvati. L’approvazione definitiva avverrà solamente con il collaudo finale.
Le dimensioni delle apparecchiature, o delle singole parti in cui esse possono essere suddivise, dovranno essere
compatibili con gli spazi a disposizione per il trasporto e l’installazione delle apparecchiature stesse.
La distribuzione di canali, tubazioni e apparecchiature, sia nei locali tecnici che negli altri locali, riportata nei
disegni di progetto, ha carattere puramente indicativo. La Ditta dovrà rivedere tutte le posizioni ed i percorsi
in funzione degli ingombri reali delle apparecchiature proposte, tenendo conto anche degli spazi adeguati per
una facile manutenzione e sostituzione delle apparecchiature stesse. Prima dell’installazione la Ditta dovrà
presentare alla D.L. i disegni costruttivi quotati (piante, sezioni, etc.) per la preventiva approvazione.
Tutte le tubazioni verranno isolate termicamente come indicato negli elaborati di progetto. Saranno isolate
anche tutte le apparecchiature ed i pezzi speciali (pompe, valvolame, flange, etc.).
In corrispondenza di ogni attraversamento di pareti tagliafuoco (pareti verticali, solai, etc.) da parte degli
impianti (canali, tubazioni, reti elettriche, tubi di scarico, etc.) dovrà essere installata una serranda tagliafuoco
nei canali e nei tubi di scarico (in corrispondenza della parete) ed essere effettuata una sigillatura su tutti gli
impianti, secondo una metodologia preventivamente approvata dalla D.L., in modo da mantenere inalterata la
caratteristica REI delle pareti stesse. L’onere della sigillatura sarà compreso nel prezzo unitario dei singoli
impianti e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
La Ditta dovrà utilizzare i sistemi che riterrà più opportuni (teli di plastica, schermi, etc.) per evitare
qualunque danno al fabbricato ed a quanto in esso contenuto, alle opere già eseguite, nonché a persone e cose
in genere a causa di fuoriuscita d’acqua, saldature, lavorazioni in genere; tali sistemi di protezione dovranno
essere mantenuti sia durante i lavori che durante le prove degli impianti. Dovranno essere protetti
adeguatamente con teli di plastica di forte spessore tutti gli arredi nei locali in cui si stanno eseguendo dei
lavori in modo da evitare sporcamento, danni, etc. Tutto questo vale anche per i lavori da eseguire sulla
copertura.
Eventuali lavori di ripristino per danni causati nell’esecuzione del presente appalto saranno eseguiti a proprie
spese dalla Ditta appaltatrice oppure, a discrezione della D.L., potranno essere affidati anche ad altra Impresa
ma sempre con oneri a carico della Ditta esecutrice del presente appalto.
Nel prezzo a corpo di appalto saranno comprese, oltre alle nuove opere ed a quanto indicato negli elaborati di
progetto, anche la rimozione di tutti gli impianti non più riutilizzati (gruppo frigorifero, torri evaporative,
quadri e linee elettriche, elettropompe, valvolame, tubazioni, canali, isolamenti termici, etc.), l’esecuzione di
tracce e fori necessari per i nuovi impianti (sulle pareti verticali ed orizzontali interne ed esterne di qualunque
natura e specie, compreso il calcestruzzo armato) ed il successivo ripristino delle murature con ripresa
dell’intonaco dove necessario (comprese la rasatura e la tinteggiatura). Se necessario, le apparecchiature di
maggiore ingombro e peso (gruppo frigorifero, torri evaporative, etc.) potranno essere tagliate in parti meno
ingombranti e pesanti.
Nel prezzo a corpo di contratto e nei prezzi unitari si intenderanno perciò inclusi anche gli oneri per il
ripristino di apparecchiature e tubazioni eventualmente collegate ad altri impianti non compresi nel presente
appalto, lo svuotamento e la chiusura alle estremità di tutte le tubazioni sottotraccia che verranno abbandonate
(il taglio delle tubazioni dovrà essere eseguito a filo delle pareti), il caricamento ed il trasporto del materiale
rimosso fino alla pubblica discarica o in altro luogo indicato dalla D.L. compreso il costo della discarica
pag. 8
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
stessa, incluso inoltre ogni altro onere necessario (attrezzature, manodopera, recupero del freon, etc); eventuali
apparecchiature e materiali riutilizzabili dovranno essere rimossi con cura e immagazzinati in luogo messo a
disposizione dalla S.A., il tutto secondo le disposizioni della D.L. con oneri inclusi nel prezzo a corpo di
contratto.
Se necessario, la Ditta dovrà provvedere allo svuotamento degli impianti esistenti per la rimozione delle parti
non più utilizzate e successivamente dovrà ricaricare gli impianti verificando che non vi sia presenza d’aria
negli impianti stessi. Lo svuotamento dovrà preferibilmente essere localizzato e limitato il più possibile alle
zone di intervento; questo dovrà essere ottenuto utilizzando adatte apparecchiature e metodi. Il tutto sarà
compreso nel prezzo a corpo di contratto.
Prima delle rimozioni l’Appaltatore dovrà eseguire il rilievo costruttivo dei tubi nei locali tecnici in modo da
poter ripristinare correttamente la funzionalità di tutti i circuiti dopo la realizzazione dei nuovi impianti.
I locali dovranno essere consegnati alla S.A. perfettamente puliti. Dovranno inoltre essere predisposte
protezioni adeguate e porte di chiusura complete di serratura per le parti di fabbricato in cui si stiano
eseguendo lavori in modo che non sia permesso l’accesso (soprattutto fuori dell’orario di lavoro) alle persone
non autorizzate; il tutto sarà compreso nel prezzo a corpo di appalto.
Si richiama inoltre l’attenzione della Ditta sulle prescrizioni contenute negli elaborati di progetto forniti dalla
S.A. Esse dovranno essere attentamente valutate in fase di offerta e scrupolosamente osservate nell’esecuzione
dei lavori.
Gli oneri derivanti da tutto quanto sopra descritto dovranno essere valutati da parte della Ditta in fase di
offerta, perché essi si intendono compresi nel prezzo a corpo di appalto e non potranno costituire in alcun
modo motivo per varianti al prezzo di contratto.
pag. 9
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
COMPLESSO PATRIMONIALE DI VIA ROMA 5/7/9
A GORIZIA
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO
DELL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
E DI PREVENZIONE INCENDI
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
PARTE * A * - IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
DESCRIZIONE DEI LAVORI
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
INDICE PARTE * A *
IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE – DESCRIZIONE DEI LAVORI
1)
OGGETTO DELL’APPALTO ......................................................................................................... 1
2)
LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO .......................................................................................... 1
3)
SOTTOCENTRALE TERMICA ...................................................................................................... 2
4)
CENTRALE FRIGORIFERA E TORRI EVAPORATIVE ............................................................. 3
5)
ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI AD ARIA ........................................................................... 6
6)
IMPIANTO A VENTILCONVETTORI........................................................................................... 8
7)
REGOLAZIONE AUTOMATICA ..................................................................................................13
8)
IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO AGLI IMPIANTI MECCANICI ....................................13
9)
BONIFICA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO .............................................................15
10)
CONTROSOFFITTI ....................................................................................................................15
11)
INTONACO INTUMESCENTE REI SUGLI ELEMENTI METALLICI .................................16
12)
BONIFICA E IGIENIZZAZIONE DELL’IMPIANTO AD ARIA DEGLI UFFICI ..................17
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
1)
OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto la realizzazione a regola d’arte degli interventi di adeguamento e miglioramento
dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi del complesso patrimoniale di Via Roma 5/7/9 a
Gorizia di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.
La parte A del presente Capitolato comprende la descrizione dei lavori relativi all’impianto di climatizzazione
ed in particolare dei seguenti interventi:
- sottocentrale termica
- centrale frigorifera e torri evaporative
- sistema di umidificazione per le unità di trattamento aria
- impianto a ventilconvettori
- bonifica da amianto dei tubi posti nei controsoffitti e nei cavedi
- sanificazione dell’impianto ad aria degli uffici
2)
LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO
Dovranno essere rispettate tutte le leggi e norme aventi una qualunque relazione con i lavori oggetto
dell’appalto ed in particolare:
- legge 6/12/71 n.1083 - norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile
- D.M. 1/12/75 - norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione
- legge 10/5/76 n.319 - norme per la tutela delle acque dall’inquinamento
- D.P.R. 12/7/82 n.577 - approvazione del regolamento concernente l’espletamento dei servizi di prevenzione
e di vigilanza antincendi
- legge 7/12/84 n.818 - nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi,
modifica degli artt. 2 e 3 della legge 4/3/82 n.66 e norme integrative dell’ordinamento del corpo nazionale
dei Vigili del Fuoco
- D.M. 21/12/1990 n.443 – Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il
trattamento domestico di acque potabili
- legge 9/1/91 n.9 - norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali
idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali
- legge 6/1/91 n.10 - norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico nazionale in materia di uso razionale
di energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia
- D.P.C.M. 1/3/91 - limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno
- D.P.R. 26/8/93 n.412 - Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la
manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia in attuazione
dell’art.4 comma 4 della legge 9/1/91 n.10
- D.M. 13/12/93 - Approvazione dei modelli tipo per la compilazione della relazione tecnica di cui all’art.28
della legge 9/1/91 n.10 attestante la rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo
energetico degli edifici
- D.M. 6/8/94 - Recepimento norme UNI e rettifica del valore limite del fabbisogno energetico normalizzato
- legge 26/10/1995 n.447 – Legge quadro sull’inquinamento acustico
- D.M. 12/4/96 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione
e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi
- D.P.R. 24/7/96 n.503 - Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli
edifici, spazi e servizi pubblici
- D.P.R. 21/12/1999 n.551 – Regolamento recante modifiche al D.P.R. 26/8/1993 n.412 in materia di
progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici negli edifici ai fini del
contenimento dei consumi di energia
- Decreto Legislativo n. 192 del 19/8/2005 – Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento
energetico nell’edilizia
- Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 – Norme in materia ambientale
pag. 1
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
- Decreto Legislativo n. 311 del 29/12/2006 – Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo n.
192 del 19/8/2005 recante attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell’edilizia
- D.M. 14/1/2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC2008).
- D.Lgs. 9/4/2008 n. 81 - Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 90/269/CEE,
90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei
lavoratori sul luogo di lavoro
- D.M. 37/2008 - norme per la sicurezza degli impianti
- D.P.R. 2/4/2009 n. 59 – Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del D.Lvo
19/8/2005 n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia
- D.M. 26/6/2009 – Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
- D.P.R. 16/4/2013 n. 74 - Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio,
conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed
estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4,
comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.
- UNI 9182 – Impianti di alimentazione e distribuzione dell’acqua fredda e calda. Criteri di progettazione,
collaudo e gestione.
- UNI EN 13779 – Ventilazione degli edifici non residenziali. Requisiti di prestazione per i sistemi di
ventilazione e di climatizzazione.
- tutte le norme UNI e CEI applicabili al presente progetto
- tutte le leggi e le norme non menzionate nell’elenco ma relative ai lavori in oggetto
- tutte le modifiche ed integrazioni alle suddette leggi e norme
- tutte le eventuali leggi e norme entrate in vigore successivamente alla redazione del presente progetto anche
se in corso d’opera.
3)
SOTTOCENTRALE TERMICA
La sottocentrale termica è ubicata nel primo piano interrato (ex centrale termica).
Nella sottocentrale termica saranno rimossi tutti i materiali, le apparecchiature e le tubazioni non più
riutilizzate con il nuovo intervento (elettropompe, valvolame, regolazione automatica, quadro elettrico e linee
elettriche, tubazioni, isolamenti termici, etc.), eccetto soltanto dove riportato negli elaborati di progetto e dove
indicato dalla D.L. Tutto il materiale rimosso sarà trasportato alla pubblica discarica con oneri compresi nel
prezzo a corpo di contratto (incluso il costo della discarica). Saranno quindi compresi: taglio e rimozione di
apparecchiature e tubi, svuotamento degli impianti, caricamento e trasporto, ogni altro onere necessario.
Durante i lavori nella sottocentrale dovrà essere mantenuta la funzionalità del circuito ventilconvettori (in
regime di raffrescamento) e del circuito delle batterie di riscaldamento delle UTA. A tale scopo verranno
spostate nella centrale frigorifera una elettropompa esistente di ciascuno dei due circuiti, compresi il
valvolame e i collegamenti elettrici provvisori. I circuiti esistenti nella sottocentrale termica saranno collegati
provvisoriamente con le pompe mediante tubazioni in polietilene rigido ad alta densità PN 10 (isolate
termicamente) e inserimento di saracinesche flangiate; la pompa delle batterie sarà collegata direttamente al
circuito dello scambiatore di calore. I diametri dovranno corrispondere a quelli dei tubi esistenti. Compresi
staffaggi, accessori ed ogni altro onere necessario.
Saranno installate le nuove elettropompe sia per i nuovi circuiti sia per quelli esistenti (in tal caso le nuove
pompe dovranno avere caratteristiche prestazionali non inferiori alle esistenti). Ogni circuito sarà dotato di
due pompe, di cui una di riserva all’altra; lo scambio di funzionamento tra le pompe in caso di fuori servizio
di una di esse sarà automatico e comandato dai relè termici.
Ciascuno dei due circuiti dei radiatori sarà dotato di un complesso di regolazione automatica della
temperatura di mandata del tipo a compensazione esterna; esso farà variare la temperatura di mandata in
funzione della temperatura esterna secondo la retta di compensazione prefissata. Il circuito dei ventilconvettori
sarà invece regolato a punto fisso. Ogni circuito inoltre sarà completo di valvolame di intercettazione e
ritegno; dove necessario e dove indicato saranno installate valvole di taratura.
Dovranno essere ricollegati tutti i circuiti esistenti nelle varie posizioni in cui si trovano in modo da
ripristinare completamente il funzionamento degli impianti esistenti, anche se nei disegni tutto questo è
pag. 2
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
riportato solo parzialmente ed a titolo indicativo.
Tutte le tubazioni saranno isolate termicamente, come indicato negli elaborati di progetto. Saranno isolate
anche tutte le valvole, le elettropompe, le flange e i pezzi speciali; per le pompe l’isolamento è computato con
un proprio articolo dell’Elenco prezzi, mentre per il resto il costo è incluso nell’isolamento delle tubazioni.
Saranno sostituite tutte le apparecchiature di regolazione automatica: valvole motorizzate a tre vie, sonde,
regolatore a microprocessore RM-1, etc. Saranno di nuova installazione anche il quadro elettrico QE-SCT e le
linee elettriche a monte e a valle del quadro.
Il regolatore RM-1 sarà connesso con il regolatore RM-2 della centrale frigorifera tramite un cavo bus in
modo da poter colloquiare e trasmettere i dati tra loro e con il regolatore RM-3 delle torri evaporative. Il
regolatore RM-1 con protocollo Bacnet verrà poi collegato con un controllore di rete che a sua volta sarà
collegato con la rete bus esistente. Il tutto dovrà rendere perfettamente compatibile il nuovo sistema di
regolazione (RM-1, RM-2, RM-3) con il sistema di regolazione e supervisione Johnson esistente; sarà
compreso l’onere per la modifica e creazione di pagine grafiche relative ai regolatori RM-1/2/3 ed ai nuovi
ventilconvettori.
L’alimentazione dell’acqua fredda per il caricamento degli impianti sarà derivata direttamente dal collettore
generale dell’edificio con una nuova tubazione in polipropilene dal collettore stesso fino alla sottocentrale; qui
poi si dividerà nelle varie alimentazioni. Il nuovo allacciamento comprenderà: taglio del collettore, saldatura
del nuovo tubo, ripristino, isolamento termico, altro onere necessario.
Dalla nuova rete di acqua fredda si deriverà una tubazione per l’alimentazione dei bagni del piano terra e del
locale “ex bar” con modifica delle tubazioni esistenti dove necessario, comprendendo: taglio delle tubazioni,
rimozione di alcuni tratti di tubi, nuovi tratti di tubi per il ricollegamento delle tubazioni di distribuzione
esistenti, nuovo isolamento termico e ripristino dell'esistente, ogni altro onere necessario.
Nella sottocentrale verranno installati i sistemi di trattamento dell’acqua per l’impianto di riscaldamento e per
le torri evaporative.
Sarà realizzata anche una rete per lo scarico delle apparecchiature e degli impianti. La rete sarà in polietilene
rigido e verrà portata fino all’esterno della centrale per confluire nella rete delle acque meteoriche.
Verranno sostituiti tutti i vasi di espansione. Per quelli del circuito primario in sottocentrale e per il circuito
ventilconvettori è stato eseguito il dimensionamento, mentre per gli altri la capacità è stato ipotizzata in base
alle capacità dei vasi esistenti, poiché non si hanno a disposizione i calcoli effettuati al tempo della costruzione
dell’edificio; nell’ambito del presente appalto dovrà allora essere misurato il contenuto d’acqua di ogni singolo
circuito di riscaldamento e raffreddamento in modo poi da dimensionare correttamente tutti i vasi. La misura
verrà effettuata montando un contatore volumetrico adeguato provvisorio nel tubo di scarico e scaricando
singolarmente ogni circuito. Al termine delle misure tutti i circuiti saranno nuovamente riempiti e poi sfiatati.
Sarà compreso nel prezzo ogni altro onere necessario
Nella sottocentrale termica verranno inoltre montati il quadro elettrico QE-SCT a servizio della sottocentrale
stessa e le linee elettriche, l’impianto di illuminazione normale e di emergenza e la presa FM di servizio,
termometri, manometri, il regolatore a microprocessore RM-1 (compresa la modifica / integrazione delle
pagine grafiche), etc. Il tutto è indicato nei disegni di progetto, nel presente Capitolato e nell’Elenco prezzi
unitari.
Dovranno essere previsti tutti gli apparecchi e gli accessori richiesti dalla normativa vigente o comunque
necessari per dare la sottocentrale termica completa e funzionante. Tutti questi oneri saranno compresi nel
prezzo a corpo di contratto.
4)
CENTRALE FRIGORIFERA E TORRI EVAPORATIVE
La centrale frigorifera resta ubicata nel locale del primo piano interrato ove si trova attualmente. Le torri
evaporative saranno posizionate sulla copertura dell’edificio.
Nella centrale frigorifera e sulla copertura saranno rimossi tutti i materiali, le apparecchiature e le tubazioni
non più riutilizzate con il nuovo intervento (gruppo frigorifero Marelli, torri evaporative, elettropompe,
valvolame, regolazione automatica, quadro elettrico e linee elettriche, tubazioni, isolamenti termici, etc.),
eccetto dove riportato negli elaborati di progetto e dove indicato dalla D.L. Tutto il materiale rimosso sarà
trasportato alla pubblica discarica con oneri compresi nel prezzo a corpo di contratto (incluso il costo della
discarica). Saranno quindi compresi: taglio e rimozione di apparecchiature e tubi, svuotamento degli impianti,
pag. 3
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
caricamento e trasporto, ogni altro onere necessario (attrezzature, manodopera, recupero del freon, etc.).
Verrà installato un nuovo gruppo frigorifero, completo di elettropompa primaria e di serbatoio d’accumulo.
Saranno installate le nuove elettropompe sia per i nuovi circuiti sia per quelli esistenti (in tal caso le nuove
pompe dovranno avere caratteristiche prestazionali non inferiori alle esistenti). Ogni circuito sarà dotato di
due pompe, di cui una di riserva all’altra; lo scambio di funzionamento tra le pompe in caso di fuori servizio
di una di esse sarà automatico e comandato dai relè termici.
Verrà inoltre installato il nuovo circuito dell'acqua di torre. La nuova pompa sarà DAB CM-GE100-2050
uguale alle altre due pompe già installate.
Sarà modificato il circuito dell'acqua refrigerata del gruppo Trane di minore potenza in modo da realizzare la
nuova circuitazione indicata nei disegni di progetto.
Così pure saranno modificati i collegamenti delle pompe dell'acqua di torre in modo da ottenere lo schema
funzionale riportato nei disegni di progetto. In particolare saranno rimossi il defangatore e le quattro valvole
attualmente installate nel circuito delle torri, che poi saranno reinstallati nel circuito di riscaldamento,
comprendendo ogni onere per taglio di tubazioni, adattamenti di tubazioni, sfridi, accessori e quant'altro
necessario.
Saranno sostituite tutte le apparecchiature di regolazione automatica: valvole motorizzate a tre vie, sonde,
regolatore a microprocessore (compresa la modifica / integrazione delle pagine grafiche), etc.
L’alimentazione dell’acqua fredda per il caricamento degli impianti sarà derivata dalla nuova rete della
sottocentrale. Nella centrale frigorifera verrà installato il sistema di trattamento dell’acqua per l’impianto di
acqua refrigerata, mentre il sistema relativo alle torri evaporative sarà posto nella sottocentrale.
Sarà realizzata anche una rete per lo scarico delle apparecchiature e degli impianti. La rete sarà in polietilene
rigido e verrà portata fino all’esterno della centrale per confluire nella rete delle acque meteoriche.
Verranno installate le nuove torri evaporative e una struttura metallica di supporto per le nuove
apparecchiature. L’attuale grigliato di mascheramento delle torri verrà rimosso con cura e poi nuovamente
installato dopo il montaggio delle torri; esso dovrà essere parzialmente modificato e parzialmente ampliato in
modo da racchiudere completamente le torri. Sulla copertura sarà montato anche un pannello verticale per
l’attenuazione acustica laterale della rumorosità, fissato su una parete del vano corsa degli ascensori
(dimensioni: lunghezza pari alla parete del vano corsa ascensori e del cavedio, altezza pari a circa 50 cm oltre
l'altezza delle torri); sulla copertura e sotto le torri verrà posto un pacchetto per l’attenuazione acustica verso
il basso. Il tutto è indicato nei disegni di progetto e descritto nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato e
nell’Elenco prezzi unitari.
Sulla copertura dovrà essere adeguato l’impianto LPS (scariche atmosferiche) esistente in funzione della
nuova situazione mediante l’installazione di nuovi tondini in acciaio zincato o piattine di rame (caratteristiche
dimensionali uguali alle esistenti) adeguatamente ancorate alle strutture, alle apparecchiature e al pavimento,
posti sul perimetro delle apparecchiature. Verranno montate delle aste di captazione per la protezione delle
apparecchiature (due con altezza 8 m circa ed una sopra il locale macchine con altezza 5 m circa),
adeguatamente collegate all’impianto esistente e fissate con appositi accessori (treppiedi in calcestruzzo),
comprese le controventature. Sarà incluso nel prezzo il calcolo preliminare della protezione dalle scariche
atmosferiche firmato da un tecnico abilitato per confermare o modificare il dimensionamento di progetto in
funzione dei materiali e delle apparecchiature da installare realmente; saranno comprese anche la verifica
finale con eventuale adeguamento del calcolo e la consegna della Relazione tecnica di calcolo firmata da una
tecnico abilitato (tutto compreso nel prezzo a corpo di contratto). Saranno compresi inoltre: collegamenti di
terra ed equipotenziali di tutte le apparecchiature e i materiali metallici, supporti e fissaggi, collegamenti, ogni
altro onere necessario.
Per l’installazione della barriera acustica laterale sulla copertura sarà necessario spostare alcune
apparecchiature (lampade, aste, antenne, etc.) oltre a tubazioni varie fissate sulla parete del vano corsa
ascensori. Tali apparecchiature e tubazioni saranno rimosse provvisoriamente e poi nuovamente montate con
adeguamento alla nuova situazione. Compreso ogni onere necessario.
Al fine di realizzare le opere sulla copertura (rimozioni, nuove apparecchiature e tubazioni, struttura
metallica, etc.) senza utilizzare la copertura stessa quale zona provvisoria di appoggio e deposito dei materiali
verrà utilizzata un gru a torre; l’appaltatore dovrà evitare al massimo l’appoggio dei materiali sulla copertura
sia per non danneggiare l’impermeabilizzazione (in tal caso sarà suo onere il ripristino degli eventuali
danneggiamenti) sia soprattutto per non pesare sul solaio di cui non si conosce la portata. La gru verrà
montata nella zona indicata nei disegni di progetto. Le caratteristiche e gli oneri inclusi sono indicati nel
pag. 4
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
presente Capitolato e nell’Elenco prezzi.
Le tubazioni verticali di collegamento tra la centrale frigorifera e le torri (circuito dei condensatori, acqua
fredda, linee elettriche di potenza e bus) saranno poste all’interno dei due cavedi costituiti dai camini delle
caldaie, ora dismessi. A tale scopo i camini saranno demoliti alla base e sulla copertura (compresa la parte di
cavedio contenente tubi con isolamento in amianto) in modo da permettere la posa delle tubazioni; saranno poi
risistemati (sia i due “ex camini” sia il cavedio impianti) adattandoli alla nuova situazione. Le opere connesse
con il riutilizzo dei due camini per il passaggio delle tubazioni relative alle torri evaporative comprenderanno:
rottura a mano e con mezzi meccanici dei camini sia nella sottocentrale termica che sulla copertura in modo da
permettere l’inserimento delle tubazioni, distanziali ogni 3 m circa (anello attorno al tubo principale, anelli per
il passaggio degli altri tubi, distanziali, accessori: V. particolare nei disegni di progetto), ricostruzione e
ripristino delle parti rotte (utilizzando pannelli sandwich con doppia lamiera prevernicata tipo Monopanel o
altro sistema similare approvato dalla D.L.), adeguata protezione dei cavedi sulla copertura (compresa la
parte relativa al cavedio contenente i tubi bonificati) mediante ricostruzione della parte terminale superiore
(anche con pannello sandwich preverniciato con relative scossaline e sigillatura o sistema similare), adeguata
protezione dell'uscita delle tubazioni sul lato dei cavedi mediante fori sul pannello di chiusura con guarnizione
tra tubi e pannello, griglie di aerazione in basso nella sottocentrale e in alto sopra la copertura per ciascun
cavedio (per ottenere cavedi ventilati), basamento in sottocentrale termica con lo scopo di ripartire il peso delle
tubazioni su una grande area del pavimento e sulla parete portante e per supportare i cavedi, trasporto dei
materiali di risulta fino alla discarica e costo della discarica, ogni altro onere necessario.
Durante le operazioni di infilaggio dei tubi sulla copertura dovrà essere prevista una struttura provvisoria che
provveda all’imbragatura e al bloccaggio dei tubi durante la fase di giunzione con manicotto elettrico e la
successiva fase di completo raffreddamento. A tale struttura andrà fissato anche l’apposito allineatore da
montare in verticale.
Il basamento sarà costituito da un getto di cls C25/30 (spessore 12 cm e dimensione 150x150 cm circa)
armato con n. 3 reti elettrosaldate in acciaio tondo nervato B450C ø6 maglia 20x20, così disposte: n. 1 rete
superiore e n. 2 reti inferiori, tra loro sfalsate di 10 cm in una direzione e posizionate contrapposte in modo da
realizzare uno spessore complessivo di 3 diametri; armatura sul perimetro 3 forc. ø8 sviluppo 60 cm / lato e
2ø8 correnti perimetrali in acciaio B450C. Struttura di supporto dei tubi in carpenteria metallica verniciata
composta da elementi tubolari in acciaio S235H, adeguatamente fissata con flange di base al massetto e alle
pareti verticali portanti mediante tasselli (chimici o meccanici), con controventi in profili angolari e struttura
secondaria di imbragatura dei tubi, portata dal basamento a pavimento fino ai tubi a soffitto ed alle pareti dei
cavedi (per il sostegno di questi). Comprendendo anche: relazione tecnica di calcolo firmata da un tecnico
abilitato ed ogni altro onere necessario.
Prima dell’esecuzione del basamento dovrà essere eseguita una prova di carico sul solaio di pavimento della
sottocentrale nella zona dei cavedi e sul solaio all’esterno della sottocentrale (per il sostegno della colonna
FC1) allo scopo di verificarne la portata (V. descrizione nell’Elenco prezzi unitari). La prova potrà anche non
essere eseguita a discrezione della D.L.
Prima dell’inserimento delle tubazioni nei camini dovrà essere eseguita una videoispezione dei due camini
stessi con l’utilizzo di apposita strumentazione in grado di esaminare l’intera estensione del camino e fornire
una registrazione su supporto magnetico o informatico. La ditta esecutrice della video ispezione, specializzata
ed esperta del settore (quale cooperativa di spazzacamini o similare), rilascerà al termine una specifica
relazione tecnica nella quale verranno descritti dettagliatamente gli esiti dell’indagine (se camini rettilinei,
presenza di asperità, etc.) con particolare riferimento all’esecuzione dei lavori oggetto del presente appalto.
Nei tratti verticali dentro i cavedi le tubazioni del circuito dei condensatori e delle torri evaporative saranno in
polietilene rigido ad alta densità PN 16; saranno adeguatamente supportate sia alla base che alla sommità e
saranno dotate di distanziali intermedi in modo da evitare spostamenti orizzontali dei tubi all’interno dei
cavedi; lo stesso vale per le tubazioni dell’acqua fredda e per i tubi elettrici. Nel camino più piccolo sarà
inserito un tubo delle torri, mentre nel camino più grande saranno inseriti l’altro tubo delle torri, i due tubi
dell’acqua fredda e i due tubi elettrici.
Le tubazioni all’interno dei cavedi dovranno essere provate a tenuta subito dopo la loro posa e comunque
prima del collegamento al resto delle reti e prima di rimuovere la gru.
Le altre tubazioni saranno in acciaio nero per l’acqua refrigerata, in PE preisolate per il circuito delle torri
sulla copertura, in polietilene ad alta densità (PEAD) PN 16 per il circuito delle torri nei locali tecnici, in
polipropilene per l’acqua fredda. Il tutto secondo le indicazioni dei disegni di progetto.
pag. 5
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Tutte le tubazioni saranno isolate termicamente e anticondensa come indicato negli elaborati di progetto.
Saranno isolate anche tutte le valvole, le elettropompe, le flange e i pezzi speciali; per le pompe l’isolamento è
computato con un proprio articolo nell’Elenco prezzi, mentre per il resto il costo è incluso nell’isolamento
delle tubazioni. I tubi dell’acqua fredda sulla copertura saranno protetti con un termonastro fra tubo e guaina
isolante.
Verranno sostituiti tutti i vasi di espansione. Dopo aver misurato il contenuto d’acqua di ogni singolo circuito,
come descritto per la sottocentrale termica, i vasi potranno essere dimensionati correttamente.
Nella centrale frigorifera verranno inoltre montati il quadro elettrico QE-CF a servizio della centrale stessa e
le linee elettriche a monte e a valle, l’impianto di illuminazione normale e di emergenza, le prese FM tipo
UNEL e interbloccata, termometri, manometri, il regolatore a microprocessore RM-2 (compresa la modifica /
integrazione delle pagine grafiche), etc. Il tutto è indicato nei disegni di progetto, nel presente Capitolato e
nell’Elenco prezzi unitari.
Sulla copertura verranno montati il quadro elettrico QE-TE a servizio della centrale stessa e le linee elettriche
a monte e a valle, termometri, manometri, il regolatore a microprocessore RM-3 (compresa la modifica /
integrazione delle pagine grafiche), etc. Il tutto è indicato nei disegni di progetto, nel presente Capitolato e
nell’Elenco prezzi unitari.
Il regolatore RM-2 della centrale frigorifera sarà connesso con il regolatore RM-3 delle torri evaporative
tramite un cavo bus in modo da poter colloquiare e trasmettere i dati tra loro. Il regolatore M-2 sarà poi
connesso con il regolatore RM-1 con protocollo Bacnet, come più sopra descritto.
La regolazione automatica per i gruppi frigoriferi e le torri evaporative funzionerà come segue (tutte le
indicazioni riportate nella logica seguente andranno verificate nella fase di messa a punto degli impianti per
adattarle alla risposta dell’edificio-impianto non del tutto prevedibile in fase di progettazione):
- In base alla variazione della temperatura letta dalla sonda nel collettore di ritorno verrà dato il comando di
inserimento di uno, due o tre gruppi frigoriferi in successione (con rotazione periodica di precedenza e con
modifica della successione in caso di guasto di un gruppo). Ciascun gruppo poi funzionerà con
parzializzazione secondo la propria regolazione interna. La regolazione che comanda l’inserimento sarà di
tipo PID (proporzionale, integrale, derivativa) e terrà conto delle diverse potenze frigorifere dei tre gruppi.
Inoltre dovrà essere previsto un ritardo tra la partenza di un gruppo frigorifero e quella del gruppo
successivo.
La pompa di ciascun gruppo frigorifero si fermerà quando questo si fermerà; essa ripartirà quando verrà
dato il consenso al gruppo, ma questo entrerà in funzione con un certo ritardo rispetto alla pompa.
- L’inserimento di ciascun gruppo frigorifero dovrà avvenire con un ritardo di circa 10-15 minuti rispetto al
comando di inserimento proveniente dal regolatore RM-2.
- Ciascuno dei tre condensatori sarà dotato di valvola a farfalla motorizzata on-off nel tubo di ingresso e di
valvola di ritegno nel tubo di mandata alle torri. Quando un gruppo frigorifero si fermerà, si fermerà la
relativa pompa dell’evaporatore e si chiuderà la valvola a farfalla del condensatore. In conseguenza alla
diminuzione di portata dell’acqua, le pompe del circuito torri ridurranno la loro velocità mediante il proprio
inverter.
- La sonda di temperatura posta nella tubazione di ritorno delle torri verso i gruppi frigoriferi comanderà
l’inverter della torre stessa attraverso il regolatore RM-3; le torri funzioneranno in parallelo. Si può
ipotizzare la seguente sequenza: fino alla temperatura di ritorno di 26 °C circa le due torri funzioneranno
alla massima velocità, al di sotto di questa temperatura esse funzioneranno parzializzate (gli inverter
diminuiranno il numero di giri dei ventilatori) fino a fermare i ventilatori. Questi valori andranno verificati
durante il primo periodo di funzionamento degli impianti.
- Il regolatore RM-3 verrà impostato in modo che durante il periodo notturno gli inverter dei ventilatori non
possano superare un determinato numero di Hz (cioè di notte le torri verranno parzializzate).
Verranno inoltre previsti tutti gli apparecchi e gli accessori richiesti dalla normativa vigente o comunque
necessari per dare la centrale frigorifera e le torri evaporative complete e funzionanti. Tutti questi oneri
saranno compresi nel prezzo a corpo di contratto.
5)
ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI AD ARIA
L’edificio è attualmente dotato di quattro unità di trattamento aria (UTA). Una si trova nel locale attiguo alla
pag. 6
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
sottocentrale termica ed alla centrale frigorifera ed è al servizio degli uffici, le altre tre sono poste nel locale
tecnico sotto l'auditorium e sono al servizio di esso.
L'UTA degli uffici è del tipo ad aria primaria, quindi funziona con tutta aria esterna. Nel presente progetto
sono previsti i seguenti interventi:
- Sezionamento dei canali di mandata e ripresa dell'aria per il montaggio di serrande di taratura e per la
chiusura con lamiera cieca dei canali durante la bonifica da amianto e durante la sanificazione dell’impianto
ad aria. L’intervento andrà eseguito su ciascuno dei tre montanti di mandata e dei tre montanti di ripresa e
sarà diviso in due fasi (canali del corpo alto e canali del corpo basso) in modo che durante le operazioni di
bonifica non si abbia mandata e ripresa dell’aria nei locali interessati dalla bonifica stessa. Al termine delle
operazioni di bonifica di ciascuna fase la lamiera cieca verrà rimossa, sarà montata una serranda di taratura
ed i montanti verranno ricollegati alle reti principali. Saranno compresi: taglio del canale in funzione delle
dimensioni della serranda da montare, posa di una lamiera cieca con sigillatura, rimozione della lamiera al
termine della bonifica, predisposizione di quanto necessita per il montaggio della serranda di taratura e
montaggio di questa. Compreso ogni altro onere necessario.
- Modifica del sistema di umidificazione dell'aria per l’UTA degli uffici. Nell’UTA verrà rimosso l'attuale
sistema costituito da rampa ugelli, pompa, bacinella di raccolta, etc.; sarà poi montata una nuova sezione di
umidificazione, costituita da una sezione in acciaio inox spess. 10/10 mm con forma e dimensioni
compatibili con l'UTA in modo da poter essere inserita in essa in sostituzione della sezione rimossa. Il nuovo
sistema di umidificazione sarà costituito da: trattamento dell’acqua ad osmosi inversa, pompa di rilancio per
l’UTA, rampe di tubi dispersori inox all'interno dell’UTA ciascuna con una elettrovalvola on-off di
intercettazione, vasca di raccolta in acciaio inox, separatore di gocce, tubazioni per il collegamento
dell’acqua e per lo scarico, accessori di completamento. Il sistema potrà anche essere di tipo monoblocco
pre-assemblato.
Il software di controllo combinerà l'azione dell'inverter, che regola la velocità e quindi la portata della
pompa, a quella delle elettrovalvole di intercettazione in mandata, che attivano solo gli ugelli necessari,
consentendo al sistema di lavorare sempre alla pressione ottimale in un ampio intervallo di portata.
Saranno compresi nel prezzo a corpo di contratto anche il quadro elettrico QE-UTA-UFF, i collegamenti
elettrici a valle del quadro, l’alimentazione elettrica del quadro a partire dal QE-CF, l'adeguamento della
regolazione automatica con modifica del software e delle pagine grafiche (comprendendo ogni onere di
ingegnerizzazione, modifica / aggiunta di pagine grafiche nel sistema di supervisione, taratura, etc.) e
quant'altro necessario a dare l'impianto finito e perfettamente funzionante. L’intervento è meglio descritto
nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato, nei disegni di progetto e nell’Elenco prezzi unitari.
- Bonifica e igienizzazione dell’impianto ad aria. Dovrà essere bonificato tutto l’impianto ad aria a servizio
degli uffici, comprendendo: unità di trattamento aria, canalizzazioni, bocchette e diffusori, serrande
tagliafuoco e taratura, batterie, accessori, etc.
Posizioni e percorsi sono indicati nei disegni di progetto e comunque rilevabili sul posto. Le modalità di
lavorazione sono dettagliatamente riportate nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato speciale
d’appalto.
Saranno compresi nel prezzo unitario tutti gli oneri descritti nel Capitolato ed inoltre: apertura di varchi nelle
pareti per l’accesso ai tratti verticali delle condotte e successiva loro chiusura con ripristino della finitura
esterna della muratura, videoispezione, creazione di varchi nelle condotte, portine di ispezione per la
chiusura dei varchi, sostituzione dei condotti flessibili, materiali, manodopera qualificata, campionamenti,
relazione finale, compressore ed altre apparecchiature, ponteggi, trasporto del materiale alla discarica e
costo della discarica, pulizia finale dei locali, ogni altro onere necessario a dare il lavoro completo e finito a
regola d’arte.
La bonifica dell’impianto ad aria avverrà per fasi. Durante la bonifica i canali di mandata e di ripresa
relativi alla parte di fabbricato oggetto della bonifica stessa saranno intercettati come descritto più sopra per
la bonifica da amianto; al termine le canalizzazioni saranno ripristinate.
Le tre UTA dell'auditorium funzionano invece con parziale ricircolo; le quantità di aria esterna e di aria
ricircolata sono variabili e gestite dalla regolazione automatica esistente. Nel presente progetto sono previsti i
seguenti interventi:
- Installazione di un impianto di presa aria esterna. Attualmente l'aria esterna viene prelevata direttamente dal
locale tecnico, nel quale l'aria entra da vari passaggi (alcune piccole finestre, porta del locale, etc.), ma
pag. 7
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
senza controllo. Verrà quindi installata una canalizzazione che dall'esterno dell'edificio porti l'aria fino alle
tre UTA.
All'esterno in alto saranno montate tre nuove griglie di presa dell’aria. Le nuove canalizzazioni saranno in
lamiera zincata (spess. lamiera 10/10 mm); all’esterno dell’edificio il canale verrà verniciato con colore
simile alle strutture metalliche esistenti (corten) previo adeguato primer. Le griglie di presa aria esterna,
verniciate anch’esse con colore simile al corten previo adeguato primer, avranno le alette parapioggia e la
serranda di taratura.
Nel tratto principale della canalizzazione verrà installato un gruppo ventilante e su ciascuna delle tre
diramazioni per le UTA sarà montato un regolatore di portata d'aria motorizzato. I regolatori saranno a
portata variabile in modo da adeguare la portata di aria esterna alle richieste provenienti, attraverso il
regolatore RM-4, dalla regolazione esistente a confronto di entalpia delle tre UTA. Il gruppo ventilante sarà
costituito da: serranda motorizzata, filtro G4, ventilatore con inverter, silenziatore; l’inverter permetterà di
adeguare il funzionamento del ventilatore alla reale richiesta di aria esterna.
In corrispondenza del passaggio del canale tra l’esterno e l’interrato saranno modificati una finestra e la
bocca di lupo, comprendendo: rimozione della finestra, modifica del telaio e nuovo vetro per adattarli al
canale, guarnizione di tenuta attorno al canale (guarnizione flessibile), taglio e modifica della grata della
bocca di lupo per il passaggio del canale con gli adeguati ripristini, accessori, ogni altro onere necessario.
Per il passaggio del nuovo canale a soffitto del piano primo interrato dovranno essere eseguiti modifiche e
adattamenti di impianti esistenti, comprendendo: modifica e spostamento di canaline elettriche, modifica e
adattamento di alcuni tratti di canali esistenti con il relativo isolamento termico, altri adattamenti, accessori,
ogni altro onere necessario.
Il collegamento del nuovo canale di aria esterna a ciascuna delle tre unità di trattamento esistenti
comprenderà: cassone in lamiera zincata di raccordo tra i canali e le sezioni delle UTA, giunti antivibranti,
adattamento di flange e controflange, supporti, accessori, ogni altro onere necessario.
All’esterno dell’edificio nella zona della presa di aria esterna dell'auditorium sarà necessario spostare una
griglia di espulsione esistente. L’intervento comprenderà: rimozione della griglia esistente, smontaggio del
controsoffitto, nuova griglia con caratteristiche uguali all'esistente ma in una nuova posizione, modifica della
canalizzazione per il collegamento alla nuova griglia, rimontaggio del controsoffitto, spostamento della
lampada nella zona della presa aria esterna, accessori, ogni altro onere necessario.
- Modifica del sistema di umidificazione dell'aria per le UTA dell’auditorium e della sale mostre (l'UTA della
sala polivalente non ha l'umidificazione). In ciascuna UTA verrà rimosso l'attuale sistema costituito da
rampa ugelli, pompa, bacinella di raccolta, etc.; sarà poi montata una nuova sezione di umidificazione,
costituita da un elemento in acciaio inox spess. 10/10 mm con forma e dimensioni compatibili con l'UTA in
modo da poter essere inserita in essa in sostituzione dell'elemento rimosso. Il nuovo sistema di
umidificazione sarà costituito da: trattamento dell’acqua ad osmosi inversa, pompa di rilancio per ciascuna
delle due UTA, tubi dispersori all'interno delle UTA, vasche di raccolta in acciaio inox, separatori di gocce,
tubazioni per il collegamento dell’acqua e per lo scarico, accessori di completamento. Saranno compresi nel
prezzo a corpo di appalto anche i collegamenti elettrici, l'adeguamento della regolazione automatica esistente
con modifica del software e delle pagine grafiche (comprendendo ogni onere di ingegnerizzazione, modifica /
aggiunta di pagine grafiche nel sistema di supervisione, taratura, etc.) e quant'altro necessario a dare
l'impianto finito e perfettamente funzionante. L’intervento è meglio descritto nelle Specifiche tecniche del
presente Capitolato, nei disegni di progetto e nell’Elenco prezzi unitari.
Il software di controllo agirà come descritto più sopra per l’UTA degli uffici.
- Impianto elettrico relativo agli interventi per l’auditorium. Saranno compresi nel prezzo a corpo di contratto
il quadro elettrico QE-UTA-AUD, i collegamenti elettrici a valle del quadro, l’alimentazione elettrica del
quadro a partire dal quadro esistente nel locale tecnico dell’auditorium, l'adeguamento della regolazione
automatica con modifica del software e delle pagine grafiche (comprendendo ogni onere di
ingegnerizzazione, modifica / aggiunta di pagine grafiche nel sistema di supervisione, taratura, etc.) e
quant'altro necessario a dare l'impianto finito e perfettamente funzionante.
6)
IMPIANTO A VENTILCONVETTORI
Nel presente appalto sarà realizzato un nuovo impianto a ventilconvettori in sostituzione di quello esistente.
pag. 8
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Verranno eseguiti i seguenti interventi:
- Rimozione di tutti i ventilconvettori esistenti, ad incasso ed a vista, delle valvole di intercettazione, delle
valvole di regolazione (eccetto i servomotori), dei pannelli in legno di mascheramento (con selettore di
velocità), dei condotti metallici di raccordo con le griglie di mandata, delle griglie di mandata e ripresa, etc. I
pannelli in legno dovranno essere rimossi con cura per poterli riutilizzare in seguito (compresi il selettore di
velocità ed i collegamenti elettrici). I ventilconvettori da rimuovere si trovano in corrispondenza dei nuovi
ventilconvettori riportati nei disegni di progetto.
La D.L. si riserva di indicare quali eventuali bocchette di mandata e griglie di ripresa dovranno essere
riutilizzate.
- Rimozione di tutte le tubazioni (idriche e di scarico condensa) con il relativo isolamento termico, previo
scarico dell’impianto. Le tubazioni saranno rimosse nello scantinato, all’interno dei controsoffitti, dentro le
nicchie e dove le tubazioni sono accessibili. Alcune tubazioni nei controsoffitti sono isolate con materiale
contenente amianto e per la loro rimozione dovrà essere seguita la procedura descritta negli elaborati di
progetto. Tutto il materiale rimosso e non più riutilizzabile sarà portato fino alla discarica, compresi il costo
della discarica ed ogni altro onere necessario; eventuali apparecchiature e materiali riutilizzabili saranno
consegnati alla Stazione appaltante su indicazione della D.L. Tutti gli impianti elettrici e di regolazione
dovranno essere lasciati inalterati per il loro riutilizzo.
- Installazione delle nuove apparecchiature ad incasso nelle posizioni delle apparecchiature rimosse:
ventilconvettori ad incasso, bocchette di mandata e griglie di ripresa aria, condotti metallici di collegamento
alle bocchette di mandata aria, valvole di intercettazione, valvole di regolazione (con fissaggio del
servomotore esistente), etc. Collegamento delle nuove apparecchiature con le reti elettriche e di regolazione
esistenti. Le nuove valvole di regolazione dovranno avere l’accoppiamento M30 per passo filettato
compatibile con il servomotore esistente oppure in alternativa potrà essere sostituita la ghiera di fissaggio in
modo che il servomotore risulti compatibile con la valvola di regolazione; il tutto compreso nel prezzo a
corpo di contratto. I nuovi ventilconvettori dovranno avere una configurazione tale per cui non dovrà essere
necessaria alcuna modifica all’impianto elettrico e di regolazione, ossia dovrà essere sufficiente staccare i
cavi elettrici relativi dal motore del ventilconvettore esistente (tre velocità e comune) e poi ricollegarli alla
morsettiera del nuovo ventilconvettore; così pure sarà sufficiente rimontare il servomotore (ancora collegato
al rispettivo regolatore).
Sarà compreso nel prezzo delle bocchette e delle griglie anche l’onere per l’adeguamento dei fori nei pannelli
di legno.
La D.L. si riserva di indicare quali eventuali bocchette di mandata e griglie di ripresa esistenti dovranno
essere riutilizzate. In tal caso verrà detratto il relativo prezzo dedotto dall’Elenco prezzi unitari.
Per i ventilconvettori più grandi (FC-6 ed FC-7) sarà necessario spostare le apparecchiature elettriche e di
regolazione in parte sul fianco della nicchia e in parte all'interno del mobile a fianco. Saranno inclusi i
necessari adeguamenti delle linee elettriche ed ogni altro onere.
- Sostituzione di 20 servomotori per le valvole di regolazione dei ventilconvettori ad incasso; la D.L. in corso
d’opera deciderà dove effettuare la sostituzione. I servomotori saranno del tipo a tre punti a 24 V per
regolazione incrementale di tipo Johnson VA 7480-0001 o equivalente approvato compatibile con la
regolazione Johnson esistente.
- Installazione di nuovi ventilconvettori verticali a vista sia in sostituzione di quelli esistenti sia in posizioni in
cui non erano presenti dei mobiletti. Per ciascun ventilconvettore saranno previsti anche: valvola di
regolazione con servomotore, valvole di intercettazione, sonda di temperatura, selettore del set point,
selettore di velocità, regolatore a microprocessore, alimentazione elettrica con fusibili sezionabili,
trasformatore 230 V – 24 V, etc.
I nuovi ventilconvettori saranno tutti completi di mantello e piedini. Quelli della sala mostre, addossati a
pareti vetrate, avranno anche lo schienale e saranno dotati di vaschetta per la raccolta della condensa con
galleggiante per il comando della pompa di sollevamento (compresi i collegamenti).
- Rimontaggio dei pannelli in legno di mascheramento dei ventilconvettori in nicchia (dopo il completamento
dei lavori impiantistici) con i necessari adeguamenti.
- Alimentazione elettrica dei nuovi ventilconvettori a vista a partire dal quadro elettrico della zona di
competenza, comprendendo la fornitura e posa in opera di linee elettriche unipolari in posa tripolare
(bipolare + terra), tipo N07V-K non propaganti l'incendio, conformi alle norme CEI 20-22, a marchio IMQ,
tensione nominale (Uo/U) 450/750 V, sezione secondo necessità. E' compreso anche un interruttore
pag. 9
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
magnetotermico differenziale da montare in ciascun quadro di zona esistente.
- Collegamento di tutti i nuovi ventilconvettori con la rete bus esistente per il riporto dei segnali al sistema di
supervisione. Il collegamento consisterà in un nuovo cavo bus RS 485 di collegamento tra i vari
ventilconvettori della stessa zona, connessione del nuovo cavo con il cavo esistente mediante l’inserimento di
un modulo amplificatore tipo Johnson RP-9100-8401 o equivalente approvato compatibile con la
regolazione Johnson esistente (alimentazione 230 V, consumo 3 VA, contenitore in ABS e policarbonato, IP
30, completo di fusibili di protezione). Compreso il collegamento alla rete elettrica, incluso taglio e
collegamento con la rete bus esistente.
- Nuova rete di alimentazione dell’acqua ai ventilconvettori, con distribuzione a due tubi, con partenza dai
locali tecnici. La rete sarà posta a soffitto del primo piano interrato e nei controsoffitti di ciascun piano;
saranno previste due colonne principali, una all’esterno (FC1) ed una in un cavedio interno (FC2). La
distribuzione principale sarà in acciaio nero con giunzioni a saldare e in acciaio al carbonio con giunzioni a
pressare; queste tubazioni faranno capo a collettori complanari posti nei controsoffitti dei vari piani. Da
questi collettori partiranno le tubazioni secondarie di tipo multistrato con una derivazione per ciascun
ventilconvettore, che sarà portata fino a ogni ventilconvettore del piano soprastante (tubazione continua
senza giunzioni intermedie tra collettore e ventilconvettore). Tutte le tubazioni saranno isolate termicamente.
Sarà compreso l’onere per il collegamento delle nuove tubazioni al tratto di dorsale esistente nel piano primo
interrato.
Per la posa delle nuove tubazioni nel piano interrato sarà necessario spostare alcune apparecchiature e linee
elettriche. Saranno compresi: rimozione e spostamento di apparecchiature elettriche (corpi illuminanti, etc.),
spostamento e/o modifica di tubi e canaline elettriche, altri adattamenti, accessori, ogni altro onere
necessario.
La colonna FC1 sarà fissata alla parete portante ed a pavimento della bocca di lupo del piano primo
interrato su un adeguato basamento (getto di c.a. e struttura metallica), che servirà a distribuire il carico sul
solaio e sulla parete, secondo la descrizione riportata più sopra per i tubi delle torri evaporative e nell’Elenco
prezzi unitari. Le tubazioni montanti saranno autoportanti, ma dovranno essere fissate alla struttura
metallica dell’edificio in corrispondenza di ciascun piano (mediante imbragature in acciaio inox o altro
materiale fissate alle strutture con adeguata imbullonatura o saldatura e/o altre modalità, il tutto
preventivamente accettato dalla D.L. e compreso nel prezzo delle tubazioni); saranno compresi anche gli
staffaggi sismici (V. le specifiche tecniche del presente Capitolato). Sarà inoltre compreso anche il ponteggio
e quant’altro necessario all’installazione della colonna FC1, delle derivazioni, del valvolame e degli
accessori.
Il montaggio della colonna dei ventilconvettori FC1 comprenderà anche il taglio e/o la rimozione e/o la
modifica del pavimento del piano terra. Saranno inclusi: taglio, adattamenti, verniciatura uguale all'esistente,
caricamento e trasporto a discarica del materiale rimosso (incluso il costo della discarica), staffaggi,
imbragature, ponteggi ed ogni altro onere e magistero atti a dare l'opera completa, funzionante e finita anche
dal punto di vista murario ed estetico.
Prima dell’esecuzione del basamento dovrà essere eseguita una prova di carico sul solaio di pavimento della
bocca di lupo della sottocentrale allo scopo di verificarne la portata (V. descrizione nell’Elenco prezzi
unitari). La prova potrà anche non essere eseguita a discrezione della D.L.
Per l’ingresso nella sottocentrale delle tubazioni della colonna FC1 dovrà essere modificata una finestra,
comprendendo: taglio del telaio e rimozione delle lastre di vetro da attraversare con trasporto a discarica del
materiale rimosso; montaggio di nuovi vetri (con caratteristiche uguali a quelle del vetro rimosso) con
dimensioni adeguate al foro da chiudere tenendo conto delle tubazioni che entrano nel locale, compreso
l'adeguamento e/o rifacimento del telaio in ferro (uguale al telaio esistente della finestra); adeguata
protezione dalla pioggia della zona di passaggio delle tubazioni mediante scossaline, guarnizioni (anche
attorno alle tubazioni) o altro. Compreso ogni altro onere necessario a dare l'opera completa, funzionante e
finita anche dal punto di vista murario ed estetico.
Per l'entrata delle tubazioni dalla colonna esterna FC1 al controsoffitto degli uffici sarà necessario eseguire
alcune opere comprendendo: rimozione (operando dall'interno dei locali) del mobile in legno del piano
superiore e della parete esterna (pannello cieco e lastra di vetro da attraversare); tre fori nella parete esterna
(due tubi idrici con isolamento termico e uno scarico condensa) eseguiti con accuratezza con dimensioni di
poco superiori a quelle delle tubazioni; montaggio di un pannello cieco in alluminio (colore simile agli
elementi metallici esistenti) che racchiuda le tre tubazioni; posa di una guarnizione elastica attorno a
pag. 10
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
ciascuna tubazione in corrispondenza del pannello metallico, che assicuri la tenuta agli agenti atmosferici ed
assorba i piccoli movimenti delle tubazioni stesse; montaggio di un nuovo vetro (con caratteristiche uguali a
quelle del vetro rimosso) con dimensioni adeguate all'apertura rimasta (cioè le dimensioni precedenti meno il
pannello metallico), compreso l'adeguamento/completamento del telaio metallico (uguale al telaio esistente
della finestra); ripristino della parete e del mobile in legno; caricamento e trasporto a discarica del materiale
rimosso (incluso il costo della discarica). Saranno compresi i necessari ponteggi ed ogni altro onere e
magistero atti a dare l'opera completa, funzionante e finita anche dal punto di vista murario ed estetico.
Per il passaggio delle tubazioni a controsoffitto tra il corpo alto e il corpo basso degli uffici verranno
eseguite delle opere murarie consistenti in: rottura della parete e successivo ripristino, tubo flessibile
corazzato per ciascun tubo in acciaio, guarnizione elastica attorno al tubo di scarico della condensa, ogni
altro onere compreso.
- Nuova rete di scarico della condensa per ciascun ventilconvettore. Le tubazioni saranno in tubo di polietilene
rigido ad alta densità e saranno poste principalmente nei controsoffitti in parallelo a quelle dell’acqua.
Saranno previsti anche alcuni montanti, come indicato nei disegni di progetto. Le colonne poste a vista
all’esterno dell’edificio saranno in rame. In alcuni punti saranno montate pompe di sollevamento della
condensa (complete di alimentazione elettrica).
Ciascuna pompa per l’innalzamento della condensa sarà costituita da: un blocco pompa, due blocchi
rilevatori con galleggiante magnetico a 3 sensori di livello, valvola di non ritorno incorporata, allarme
incorporato, interruttore termico che interviene a 90 °C nel caso di funzionamento a secco. Dati tecnici
principali: alimentazione = 230V AC 50/60 Hz, portata massima = 5 litri/ora, pressione disponibile in
mandata = 50 m c.a. (aspirazione fino a 4 m). Conforme CE.
Ciascuna pompa sarà completa di linea elettrica di collegamento al quadro di zona più vicino, di interruttore
magnetotermico differenziale da montare nel quadro e di ogni altro onere necessario.
Nel primo piano interrato sarà necessario modificare alcune finestre in modo da permettere il passaggio delle
tubazioni di scarico della condensa. Saranno compresi: rimozione della lastra di vetro da attraversare e
trasporto a discarica del materiale rimosso, montaggio del nuovo vetro (con caratteristiche uguali a quelle
del vetro rimosso) con dimensioni adeguate al foro rimasto tenendo conto della tubazione di scarico,
adeguata protezione dalla pioggia della zona di passaggio della tubazione mediante guarnizione o altro.
Compreso ogni altro onere necessario a dare l'opera completa, funzionante e finita anche dal punto di vista
murario ed estetico.
- Per il passaggio delle tubazioni dal controsoffitto ai ventilconvettori del piano soprastante verranno eseguiti
nel solaio (costituito da lamiera zincata e massetto armato da circa 12 cm) tre fori per ciascun mobiletto, due
per l’acqua ed uno per lo scarico condensa. Saranno compresi: fori nel solaio con l'utilizzo di mezzi
meccanici adeguati (carotatrice, trapano, etc.) e di punte adeguate per forare la lamiera zincata e il massetto
armato, protezione dei locali dalla polvere, pulizia dei locali dopo il completamento dei fori, sigillatura
attorno ai tre tubi, ogni altro onere ed accessorio necessari.
Prima di eseguire i fori l’Appaltatore dovrà rimuovere l'intonaco intumescente presente sulle superfici
metalliche fino a portare al nudo la lamiera; dopo l’esecuzione dei fori e la posa dei tubi dovrà riportare
nello stato esistente il solaio mediante spruzzatura di 3 cm di materiale intumescente con le caratteristiche e
le modalità indicate nelle specifiche tecniche del presente Capitolato.
La posizione dei fori dovrà essere riportata nei disegni as-built e in quelli della prevenzione incendi.
Il tutto compreso nel prezzo unitario dei fori e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
- Al termine dell’esecuzione delle opere impiantistiche saranno rimontati i pannelli in legno di mascheramento
dei ventilconvettori.
Le valvole di regolazione dei ventilconvettori saranno in generale a due vie. Dove indicato nei disegni di
progetto saranno a tre vie (con 4 attacchi con bypass incorporato).
La regolazione automatica dei ventilconvettori avrà la seguente sequenza: la sonda di temperatura tramite il
regolatore farà aprire la valvola di regolazione, arrivata ad un’apertura di circa il 15% partirà il ventilatore,
poi la valvola continuerà ad aprire fino al 100%. Sequenza inversa in fase di chiusura. La velocità del
ventilatore sarà selezionabile tramite selettore manuale.
Le tubazioni della colonna FC1 di alimentazione dei ventilconvettori (colonna all’esterno dell’edificio) sarà
dotata di termonastro tra la sottocentrale termica e l’ingresso nei vari piani. Il termonastro sarà posto tra la
tubazione e l’isolamento termico e verrà alimentato elettricamente dal quadro QE-SCT della sottocentrale.
Quando la temperatura esterna sarà superiore ad un valore stabilito (temperatura sentita dalla sonda esterna
pag. 11
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
della sottocentrale), il regolatore RM-1 della sottocentrale toglierà corrente al termonastro tramite il
contattore.
Negli stacchi di derivazione dalla colonna FC1 per ciascun piano saranno montati dei raccordi flessibili
corazzati in acciaio inox allo scopo di assorbire le dilatazioni dei tubi montanti. Tutti gli stacchi (tratti fra la
colonna e il controsoffitto) saranno isolati come descritto per la colonna e saranno dotati di termonastro.
La colonna FC2 sarà posta all’interno di un cavedio già esistente in cui si trovano altre tubazioni. La posa
richiederà alcune altre opere: allargamento del foro alla base del cavedio nel piano interrato con rottura di una
parte della parete, rimozione di alcuni tratti di tubazioni e successivo rimontaggio al termine dei lavori,
rimozione della controparete del cavedio nei piani terra e primo, ripristino della parete nel piano interrato,
posa di una nuova controparete al termine dei lavori in cartongesso completa di tinteggiatura, schiumatura
REI attorno alle tue tubazioni idriche, collare antincendio REI nella tubazione di scarico, rimozione
provvisoria di un tubo di scarico e successivo riposizionamento, ogni altro onere necessario, nonché il
caricamento ed il trasporto del materiale rimosso alla pubblica discarica ed il costo della discarica stessa. La
controparete in cartongesso sarà costituita da una lastra di gesso dello spessore di 12,5 mm, completa di
struttura portante metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce, rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte,
tinteggiatura, sfridi, ogni altro onere ed accessorio. Prima del montaggio delle nuove tubazioni dovrà essere
eseguita la bonifica da amianto come descritto nel presente Capitolato.
Dove indicato nei disegni di progetto saranno eseguite delle mascherature in cartongesso delle tubazioni
verticali ed orizzontali (indicate con MV nei disegni). Le mascherature saranno costituite da una lastra di
gesso dello spessore di 12,5 mm, completa di struttura metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce,
rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte, tinteggiatura, sfridi, ogni altro onere ed accessorio.
Nell’ingresso del corpo basso al piano terra sono previsti due ventilconvettori addossati alle pareti del vano
scala che hanno il rivestimento in legno. Per portare l’alimentazione elettrica e il cavo bus dal controsoffitto a
ciascun ventilconvettore sarà necessario smontare il rivestimento in legno e poi rimontarlo. Saranno compresi:
smontaggio con cura del rivestimento in legno, accatastamento in luogo protetto, rimontaggio dopo il
completamento dei lavori impiantistici, riparazione di eventuali danneggiamenti, ogni altro onere necessario
per dare il lavoro finito e per ripristinare la situazione esistente.
Saranno in sostanza eseguite tutte le seguenti opere: smontaggio dei pannelli di mascheramento e loro
accatastamento per il successivo rimontaggio, scarico dell'impianto, taglio delle tubazioni, rimozione dei
ventilconvettori e dei loro accessori (cannotti, valvolame, griglie di mandata e ripresa, etc.), installazione dei
nuovi ventilconvettori e dei loro accessori (cannotti, valvolame, griglie di mandata e ripresa, etc.), posa delle
nuove tubazioni dell’acqua con il relativo isolamento termico, posa delle nuove tubazioni di scarico condensa
e dei relativi accessori, caricamento e sfiato dell'impianto, rimontaggio dei pannelli di mascheramento con i
necessari adeguamenti ed ogni altro onere necessario (attrezzature, manodopera, etc.), nonché il caricamento
ed il trasporto del materiale rimosso alla pubblica discarica o in luogo indicato dalla D.L. ed il costo della
discarica stessa, nonché tutte le altre opere di completamento necessarie per il perfetto funzionamento delle
nuove apparecchiature. Il tutto è dettagliatamente descritto nel presente Capitolato, nei disegni di progetto e
nell’Elenco prezzi unitari.
In corso d’opera la D.L. potrà decidere di non far installare alcuni ventilconvettori. Per quelli non installati
verrà detratto l’importo relativo (apparecchiature, tubazioni, isolamenti, collegamenti elettrici, regolazioni,
etc.) desumendolo dai disegni di progetto per le quantità e dall’Elenco prezzi per i prezzi unitari.
Poiché le caratteristiche prestazionali dei ventilconvettori proposti dall’Appaltatore potranno differire da
quelle indicate nei disegni di progetto (comunque la resa termica dei ventilconvettori da installare dovrà essere
non inferiore al fabbisogno termico indicato per i locali e non inferiore alla resa termica indicata negli
elaborati di progetto), sarà a carico dell’Appaltatore stesso di modificare l’associazione tra i modelli della
tabella di progetto dei ventilconvettori ed i modelli da installare in ciascun locale, nonché di modificare di
conseguenza il dimensionamento delle tubazioni in funzione delle nuove portate d’acqua. Il tutto dovrà
avvenire prima dell’inizio dei lavori relativi all’impianto a ventilconvettori e comunque in tempo utile per
ottenere la preventiva approvazione del D.L.
Al termine dei lavori di ciascuna fase l’Appaltatore dovrà effettuare la taratura degli impianti ed in particolare
di ogni regolatore di pressione differenziale.
Per i circuiti dei radiatori non sono stati previsti degli interventi. Verrà però eseguita una prova di tenuta a
pag. 12
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
pressione di ogni singolo circuito (uffici e auditorium) in modo da verificare lo stato delle tubazioni. La prova
comprenderà: intercettazione dei circuiti (il circuito generale dovrà essere suddiviso in alcuni sotto-circuiti),
messa in pressione di ciascun sotto-circuito (circa 6 bar misurati nella sottocentrale), verifica della pressione
per circa 48 ore, ripristino dei circuiti.
7)
REGOLAZIONE AUTOMATICA
Saranno compresi nell’appalto tutti i sistemi di regolazione automatica degli impianti previsti nel presente
appalto (regolatori, valvole, sonde, servomotori, accessori, etc.).
I sistemi sono descritti nei paragrafi relativi alle singole parti degli impianti, nelle Specifiche tecniche del
presente Capitolato, nei disegni di progetto e nell’Elenco prezzi unitari. Essi dovranno essere perfettamente
compatibili e collegati ai sistemi esistenti non oggetto del presente appalto ed in particolare con il sistema di
regolazione e supervisione Johnson già esistente.
In generale ogni locale tecnico oggetto di intervento sarà dotato di un regolatore a microprocessore, che gestirà
tutti i sistemi di regolazione presenti nel locale stesso.
Sarà compresa nell’appalto anche la creazione di pagine grafiche, come indicato nei paragrafi precedenti, nelle
Specifiche tecniche del presente Capitolato e nell’Elenco prezzi unitari.
8)
IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO AGLI IMPIANTI MECCANICI
Saranno compresi nell’appalto tutti i quadri elettrici relativi agli impianti meccanici (sottocentrale termica,
centrale frigorifera, torri evaporative, locale di trattamento aria degli uffici, locale di trattamento aria
dell’auditorium) e le linee elettriche a monte ed valle dei quadri; saranno inoltre comprese le alimentazioni ai
nuovi ventilconvettori ed alle pompe di sollevamento della condensa.
Ciascun quadro comprenderà le parti di potenza (comando e protezione), ausiliari e regolazioni, misure,
apparecchiature di regolazione automatica, nonché ogni altra apparecchiatura, accessorio e componente in
genere necessario a dare il quadro stesso completo secondo le necessità degli impianti da servire,
perfettamente funzionante e in conformità alla normativa vigente; il tutto sarà compreso nel prezzo unitario di
ciascun quadro elettrico, anche se gli elaborati di progetto non riportano tutto quanto sopra richiesto. Tutti i
componenti inoltre dovranno essere adeguati alle reali caratteristiche delle apparecchiature da servire (potenze,
assorbimenti, tensioni, etc.). Nel prezzo unitario del quadro sarà compreso l’onere per l’esecuzione dello
schema funzionale costruttivo comprensivo di apparecchiature, linee, accessori, interblocchi, etc. per le parti
di potenza, regolazione, ausiliari, etc.; lo schema dovrà essere presentato dalla Ditta per l’approvazione prima
dell’installazione.
Il quadro elettrico dovrà essere fornito in opera conformemente alle norme CEI 17/13 completo delle
certificazioni prescritte.
Le linee elettriche saranno eseguite in conformità alle specifiche del presente Capitolato ed alla normativa
vigente e comprenderanno il collegamento dai quadri elettrici a tutte le apparecchiature elettriche in genere
(gruppi frigoriferi, torri evaporative, umidificatori, elettropompe, etc.), agli elementi in campo (sonde
ambiente, sonde a canale, etc.), agli attuatori per serrande di taratura e tagliafuoco e per valvole, ai regolatori
a microprocessore, ai regolatori di portata, etc., nonché il collegamento equipotenziale e la messa a terra; il
tutto sarà incluso nel prezzo unitario delle linee stesse e quindi nel prezzo a corpo di contratto. Nel prezzo
unitario delle linee elettriche sarà compreso l’onere per il dimensionamento costruttivo di tutte le linee stesse
sulla base degli assorbimenti elettrici reali delle apparecchiature installate; il dimensionamento dovrà essere
presentato dalla Ditta per l’approvazione prima dell’installazione.
Tutti i segnali di allarme (pressostati, relè, interruttori automatici, etc.) saranno visualizzati su ciascun quadro
elettrico mediante spie luminose. Sarà inoltre previsto il riporto a distanza della segnalazione di allarme
(segnalazione unica per tutti gli allarmi di ciascun quadro elettrico) mediante un avvisatore ottico ed acustico
con tacitazione manuale del solo segnale acustico; tale avvisatore verrà installato in posizione da concordare
con la D.L. in corso d’opera (presumibilmente in una guardiola degli ingressi).
In particolare saranno incluse nel presente appalto le seguenti opere (V. anche il dis. M-17):
a) quadri elettrici QE-SCT, QE-CF, QE-TE, QE-UTA-UFF, QE-UTA-AUD;
b) linee elettriche a valle di ciascuno dei suddetti quadri fino ad ogni utenza prevista nei quadri stessi: linee di
pag. 13
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
c)
d)
e)
f)
g)
potenza e di regolazione (a 400-230 V, a bassa tensione e bus, etc.), incluse le linee bus di collegamento tra
i singoli regolatori RM;
linee di alimentazione di ciascuno dei suddetti quadri elettrici:
- alimentazione del QE-SCT a partire dal quadro generale del palazzo uffici (posto nel primo piano
interrato): linea posta parzialmente entro le canaline esistenti a soffitto del primo piano interrato e
parzialmente entro tubi e/o canaline nuove
- alimentazione del quadro QE-CF a partire dal quadro generale della cabina elettrica: aggiunta di nuove
corde da infilare nei tubi interrati esistenti, poi entro le canaline esistenti a soffitto del primo piano
interrato e parzialmente entro tubi e/o canaline nuove
- alimentazione del quadro QE-TE a partire dal QE-CF: linea posta entro tubi e/o canaline nella centrale
frigorifera, nella sottocentrale, entro il cavedio (ex camino), sopra la copertura
- alimentazione del quadro QE-UTA-UFF a partire dal QE-CF: linea posta entro tubi e/o canaline nella
centrale frigorifera e nel locale trattamento aria
- alimentazione del QE-UTA-AUD a partire dal quadro del locale trattamento aria auditorium: linea posta
entro tubi e/o canaline nel locale trattamento aria
interruttori automatici in scatola isolante con sganciatori termomagnetici da installare nel quadro generale
della cabina elettrica e nel quadro generale degli uffici nel primo piano interrato, esecuzione rimovibile.
Conformità alle norme: CEI EN 60947 e successive varianti. Tensione nominale: 400V +/-10%. Tensione
di isolamento: 690V c.a. Corrente nominale: come descritto nei tipi. Frequenza nominale: 50Hz.
Protezione: relè magnetotermico su tutti i poli.
Potere di interruzione in c.to c.to a 380/400V c.a. con cosfì 0,25:
- estremo (Icu), verificato con ciclo O-CO (sequenza di prova III) al valore nominale della Icu stessa;
- in servizio (Ics), verificato con ciclo O-CO-CO (sequenza di prova II) al valore nominale della Ics stessa.
Potere di chiusura in c.to c.to: 2 Icu a cosfì 0,3 per Icu fino a 16kA, 2,1 Icu a cosfì 0,25 per Icu fino a
50kA, 2,2 Icu a cosfì 0,2 per Icu oltre 65kA.
Tensione di prova: 3000 V c.a. a 50 Hz per 1 min. tra i poli e poli-massa nelle condizioni di interruttore
chiuso e aperto.
Tempo totale di interruzione: < 15 msec fino alla portata di 400A, < 20 msec oltre.
Caratteristiche costruttive:
- contenitore in vetro-poliestere, autoestinguente (UL94-VO);
- base fissa con attacchi anteriori o posteriori;
- meccanismo a scatto libero indipendente dalla manovra dell'operatore;
- organo di manovra con doppia posizione di riposo corrispondente alla posizione dei contatti e posizione
intermedia di sganciatore intervenuto;
- contatti protetti con materiale antiarco.
Indicazione indelebile e/o non asportabile della posizione di chiuso (I) e aperto (O) sul fronte. Tarature
precisate in sede di DL o nei disegni.
Grado di protezione: min. IP30 sul fronte e IP20 sui morsetti.
Saranno compresi tutti gli oneri necessari per l’installazione degli interruttori con gli inevitabili adattamenti
di quanto già esistente, la Dichiarazione di conformità ed ogni altro onere necessario.
Interruttori da installare:
- quadro generale della cabina elettrica: 4 x 630A, Icu = 65 kA, Ic s= Icu
- quadro generale degli uffici: 4 x 80A, Icu = 65 kA, Ic s= Icu per l’alimentazione del QE-SCT
interruttore magnetotermico differenzialo da installare nel quadro esistente nel locale di trattamento aria
dell’auditorium. Potere di interruzione Icn = 4,5 kA, secondo norma CEI EN 60898, modulare, compreso
montaggio a scatto su guida DIN o OMEGA entro un quadri di distribuzione esistente, inclusi
collegamenti, cablaggi, morsettiere, capicorda e siglatura sugli interruttori, adattamenti. Ogni altro onere
incluso;
alimentazione elettrica dei nuovi ventilconvettori a vista a partire dal quadro elettrico della zona di
competenza, comprendente (per ciascun quadro) un interruttore magnetotermico differenziale da installare
nel quadro di zona, linee elettriche fino ai ventilconvettori, condotti rigidi e flessibili, adattamenti;
impianto elettrico all'interno dei locali tecnici (sottocentrale, centrale frigorifera) per l'illuminazione
normale e di emergenza e per la presa di servizio, a partire dal relativo quadro elettrico. L'impianto sarà
costituito da:
pag. 14
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
- Corpi illuminanti stagni per illuminazione normale in numero e tipo in grado di raggiungere il livello di
illuminamento pari a 200 lux. Indicativamente saranno previste tre plafoniere da 2x58 W di tipo stagno
IP65.
- Corpi illuminanti per illuminazione di emergenza, con batteria autonoma, autonomia di un’ora, in numero
e tipo in grado di raggiungere il livello di illuminamento pari a 1 lux lungo la via d’esodo.
Indicativamente sarà prevista una plafoniera da 24 W.
- Presa FM di servizio UNEL 10/16 A e presa interbloccata 2Px16A CEE con fusibili.
- Linee elettriche con cavi N07V-K (per carichi di limitato amperaggio e dentro tubi e canaline di plastica)
oppure con cavi FG7O-R (per alimentazioni maggiori e/o dentro canaline metalliche), tubi rigidi e
flessibili e canaline, cassette di connessione e derivazione, cassette portafrutti, frutto per presa di
servizio, interruttore di accensione. L’impianto sarà del tipo a vista con grado di protezione minimo IP40.
- Ogni altro onere necessario per dare l'impianto elettrico completo, perfettamente funzionante e conforme
alla normativa vigente.
h) connessione del regolatore RM-1 con il regolatore RM-2 della centrale frigorifera tramite un cavo bus in
modo da poter colloquiare e trasmettere i dati tra loro e con il regolatore RM-3 delle torri evaporative. Il
regolatore RM-1 con protocollo Bacnet verrà poi collegato con un controllore di rete che a sua volta sarà
collegato con la rete bus esistente. Il tutto dovrà rendere perfettamente compatibile il nuovo sistema di
regolazione (RM-1, RM-2, RM-3) con il sistema di regolazione e supervisione Johnson esistente;
h) reti bus tra ciascuno dei quadri elettrici e da questi alle reti bus già esistenti: le nuove reti dovranno
permettere a ciascun regolatore RM dei quadri di comunicare sia con tutti gli altri regolatori sia con
l’apparecchiatura centralizzata di supervisione posta nel quarto piano;
i) collegamento dei ventilconvettori a vista con la rete bus esistente per il riporto dei segnali al sistema di
supervisione. Il collegamento consisterà in un nuovo cavo bus RS 485 di collegamento tra i vari
ventilconvettori della stessa zona, connessione del nuovo cavo con il cavo esistente mediante l’inserimento
di un modulo amplificatore tipo Johnson RP-9100-8401 o equivalente approvato compatibile con la
regolazione Johnson esistente.
La descrizione più precisa dei quadri elettrici, delle linee e delle opere elettriche in generale è riportata nei
disegni di progetto, nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato e nell’Elenco prezzi unitari.
9)
BONIFICA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
Nei controsoffitti dei piani dal terra al quarto alcuni tratti di tubazione sono dotati di isolamento termico
costituito da materiali che contengono fibre di amianto. Così pure in alcuni cavedi sono presenti tubazioni
isolate con materiale contenente amianto. Tutte queste tubazioni dovranno essere bonificate; saranno comprese
tutte le opere propedeutiche e conseguenti alla messa a vista delle tubazioni ed al successivo ripristino degli
impianti e delle finiture.
I lavori di bonifica saranno suddivisi in tre fasi corrispondenti a: tubazioni nei controsoffitti del corpo alto
(Via Roma, 7), tubazioni nel cavedio del corpo alto (Via Roma, 7), tubazioni nei controsoffitti e nei cavedi del
corpo basso (Via Roma, 9).
Sarà inoltre necessario rimuovere piccoli tratti di isolamento con amianto per poter procedere con le altre
opere di bonifica e/o di altro tipo (cavedi, etc.).
La procedura di bonifica è descritta dettagliatamente nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato.
Il tutto sarà comunque eseguito in conformità alle norme vigenti in materia di amianto ed alle prescrizioni
dell’Azienda sanitaria competente.
10) CONTROSOFFITTI
Saranno rimossi tutti i controsoffitti (pannelli e struttura) in tutti i locali di tutti i piani, ad eccezione solo del
quinto piano del corpo alto e del secondo piano del corpo basso. Le zone interessate dalla rimozione sono
riportate nei disegni di progetto.
Prima della rimozione dovranno essere adeguatamente pendinati in modo permanente tutti i corpi illuminanti e
le altre apparecchiature presenti nel controsoffitto in modo che essi siano supportati in modo autonomo senza
gravare sul controsoffitto stesso (onere compreso nel prezzo della rimozione). La pendinatura avverrà
pag. 15
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
mediante due cavetti di acciaio diam. 3 mm, ciascuno con terminale a Y e due ganci (quindi ogni corpo
illuminante ed ogni altra apparecchiatura saranno supportati in quattro punti). Compreso ogni accessorio di
fissaggio.
La rimozione dovrà essere effettuata con la massima cura e tutto il materiale rimosso andrà immagazzinato e
custodito in luogo protetto in modo che al termine dei lavori impiantistici il controsoffitto rimosso possa essere
nuovamente installato.
La rimozione dovrà essere coordinata con le operazioni di bonifica da amianto delle tubazioni perché i pannelli
e la struttura dei controsoffitti dovranno essere puliti in modo adeguato e così pure lo spazio soprastante.
L’onere della pulizia è incluso nel prezzo della bonifica e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
Dopo il completamento degli impianti e delle opere connesse tutti i controsoffitti saranno rimontati con lo
stesso disegno dell’esistente, con reintegrazione degli elementi andati persi o danneggiati nella rimozione
mediante impiego di materiali della medesima foggia, dimensioni e tonalità di quelli asportati. Nel prezzo
unitario della reinstallazione dei controsoffitti (e quindi nel prezzo a corpo di contratto) è compresa una quota
di nuovi controsoffitti (struttura e pannelli), uguali a quelli esistenti, in una quantità pari al 30% dei
controsoffitti rimossi per tener conto di eventuali danneggiamenti nella fase di rimozione.
Nella fase di rimontaggio dei controsoffitti dovrà essere montato un pendino ad ogni incrocio tra struttura
principale e secondaria, costituito da un cavetto in acciaio diam. 3 mm, completo di accessori per il fissaggio
al controsoffitto ed al solaio. Inoltre dovranno essere montati dei tiranti a 45° fissati sia alla struttura del
controsoffitto che al solaio, posti tra loro a 90°, completi di ogni accessorio; i tiranti dovranno essere previsti
in numero di almeno uno ogni 10 m² (sia in senso longitudinale che in senso trasversale rispetto alla stanza),
con un minimo di quattro per ogni stanza, posizionati generalmente vicino ai corpi illuminanti.
Durante i lavori la D.L. potrà indicare alcune zone (porzioni di locali e/o ambienti) in cui non rimuovere il
controsoffitto. La minore quantità di controsoffitti rimossi verrà detratta dal prezzo a corpo e sarà determinata
misurando le sole parti non rimosse moltiplicate per il prezzo unitario di E.P.
Sono compresi i necessari ponteggi ed ogni altro onere e magistero atti a dare l'opera eseguita a regola d'arte,
incluso l'onere per la movimentazione del materiale da effettuare a mano o con idonei mezzi meccanici, i teli di
protezione a pavimento, il carico sui mezzi di trasporto, il trasporto alla discarica in conformità alla normativa
e l'onere di discarica. Sono inoltre compresi gli oneri per l'esecuzione di quanto sopra indicato in presenza di
attrezzature ed arredi (di cui andrà effettuato il temporaneo spostamento ove necessario e/o un’adeguata
protezione mediante teli di plastica pesante), per tagli, sfridi, pulitura finale e quant'altro necessario per dare i
locali ripristinati a perfetta regola d'arte.
La rimozione e la successiva reinstallazione del controsoffitto avverranno per fasi, come descritto negli
elaborati di progetto.
In una zona del piano terra del corpo basso, indicata nei disegni, sarà montato un nuovo controsoffitto in
pannelli di fibra minerale con pendinatura e staffaggi sismici analoghi a quanto descritto per gli altri
controsoffitti da rimontare.
Nella fase di rimontaggio verranno eseguite anche delle mascherature di tubazioni con ribassamento del
controsoffitto. Tali mascherature saranno realizzate in parte con pannelli uguali a quelli presenti nello stesso
locale e in parte con cartongesso, oltre alla struttura di supporto, la pendinatura ed ogni altro onere necessario.
I pannelli saranno completi di struttura modulare metallica a vista verniciata in fabbrica e facilmente
smontabile, profilo perimetrale di finitura verniciato in fabbrica, filo zincato (diam. 3 mm) per tiranti di
sospensione dei profilati agganciati solidamente alla struttura. Il cartongesso avrà spessore 12 mm, struttura
portante metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce, rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte,
tinteggiatura. Verranno eseguite anche alcune mascherature in cartongesso delle tubazioni verticali ed
orizzontali (indicate con MV nei disegni), costituite da una lastra di gesso dello spessore di mm 12, completa
di struttura metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce, rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte,
tinteggiatura. Saranno comunque compresi gli sfridi ed ogni altro onere ed accessorio.
Al termine dei lavori l’Appaltatore dovrà presentare la dichiarazione di corretta posa in opera dei
controsoffitti includendo anche la pendinatura e gli staffaggi sismici.
11) INTONACO INTUMESCENTE REI SUGLI ELEMENTI METALLICI
Alcune lavorazioni previste nel presente appalto comportano interventi sui solai in lamiera grecata dei vari
pag. 16
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
piani e sulla struttura metallica dell’edificio. Tutti questi elementi metallici sono attualmente protetti mediante
un intonaco intumescente REI.
Sarà necessario ripristinare l’intonaco dopo ogni intervento che abbia comportato un’alterazione dell’intonaco
stesso.
In particolare si potranno avere due situazioni:
a) Interventi puntuali, quali ad es. pendinatura (controsoffitti, corpi illuminanti, tubazioni, etc.), staffaggi
sismici, etc. In questi casi gli interventi dovranno essere eseguiti con la massima cautela in modo da non
danneggiare l’intonaco esistente. In caso di piccoli danneggiamenti il ripristino potrà essere effettuato
mediante il prodotto indicato nelle specifiche tecniche del presente Capitolato applicato con una spatola
(del tipo da ritocchi).
b) Interventi di maggiore impatto, quali ad es. i fori per le tubazioni di alimentazione dei ventilconvettori,
danneggiamenti di cui al punto precedente ma di maggiore entità, etc. In questi casi sarà necessario
asportare tutto l’intonaco esistente nella zona danneggiata fino ad arrivare al vivo della lamiera e poi
applicare a spruzzo il prodotto indicato nelle specifiche tecniche del presente Capitolato con le modalità
prescritte.
Il tutto sarà compreso nei singoli prezzi unitari delle varie lavorazioni e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
12) BONIFICA E IGIENIZZAZIONE DELL’IMPIANTO AD ARIA DEGLI UFFICI
Dovrà essere bonificato e igienizzato tutto l’impianto ad aria a servizio degli uffici, comprendendo: unità di
trattamento aria, canalizzazioni, bocchette e diffusori, serrande tagliafuoco e taratura, batterie, accessori, etc.
Posizioni e percorsi sono indicati nei disegni di progetto e comunque rilevabili sul posto.
La descrizione dettagliata delle operazioni di bonifica è riportata nelle Specifiche tecniche del presente
Capitolato.
Saranno compresi nel prezzo a corpo di contratto tutti gli oneri sopra descritti ed inoltre: apertura di varchi
nelle pareti per l’accesso ai tratti verticali delle condotte e successiva loro chiusura con ripristino della finitura
esterna della muratura, videoispezione, creazione di varchi nelle condotte, portine di ispezione per la chiusura
dei varchi, sostituzione dei condotti flessibili, materiali, manodopera qualificata, relazione finale,
campionamenti, compressore ed altre apparecchiature, ponteggi, trasporto del materiale alla discarica e costo
della discarica, pulizia finale dei locali, ogni altro onere necessario a dare il lavoro completo e finito a regola
d’arte.
La bonifica e igienizzazione dell’impianto ad aria avverrà per fasi, che seguiranno le fasi previste per tutte le
altre lavorazioni incluse nel presente appalto.
Durante la bonifica i canali di mandata e di ripresa relativi alla parte di fabbricato oggetto della bonifica
stessa saranno intercettati come descritto più sopra per la bonifica da amianto; al termine le canalizzazioni
saranno ripristinate.
pag. 17
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
COMPLESSO PATRIMONIALE DI VIA ROMA 5/7/9
A GORIZIA
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO
DELL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
E DI PREVENZIONE INCENDI
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
PARTE * B * - IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
SPECIFICHE TECNICHE
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
INDICE PARTE * B *
1)
PREMESSA .................................................................................................................................. 1
2)
ELETTROPOMPA CENTRIFUGA MONOBLOCCO ELETTRONICA ................................ 1
3)
VASO DI ESPANSIONE CHIUSO A MEMBRANA ................................................................. 2
4)
REGOLAZIONE ELETTRONICA DIGITALE ........................................................................ 2
5)
REGOLAZIONE AUTOMATICA ELETTRICA ...................................................................... 6
6)
VALVOLAME ED ACCESSORI ................................................................................................ 7
7)
TUBAZIONI............................................................................................................................... 10
8)
ELETTROPOMPA PER INNALZAMENTO DELLA CONDENSA ...................................... 16
9)
STAFFAGGI SISMICI .............................................................................................................. 17
10)
ISOLAMENTO TERMICO DI TUBAZIONI, VALVOLAME ED APPARECCHIATURE
18
11)
VENTILCONVETTORE VERTICALE PER MONTAGGIO AD INCASSO .................... 19
12)
VENTILCONVETTORE VERTICALE PER MONTAGGIO A VISTA ............................ 20
13)
CAVO SCALDANTE (TERMONASTRO) ........................................................................... 21
14)
UNITA’ VENTILANTE ......................................................................................................... 22
15)
SISTEMA DI UMIDIFICAZIONE PER LE UTA ................................................................ 23
16)
APPARECCHI PER LA DISTRIBUZIONE DELL’ARIA................................................... 24
17)
SERRANDA DI TARATURA ................................................................................................ 25
18)
SERRANDA TAGLIAFUOCO .............................................................................................. 25
19)
REGOLATORE DI PORTATA ARIA VARIABILE ........................................................... 25
20)
CANALI PER L’ARIA........................................................................................................... 26
21)
ISOLAMENTO TERMICO DEI CANALI ........................................................................... 28
22)
GRUPPO FRIGORIFERO SCROLL CON CONDENSATORE AD ACQUA .................... 28
23)
TORRE EVAPORATIVA CENTRIFUGA ........................................................................... 30
pag. B-I
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
24)
BARRIERA ACUSTICA LATERALE.................................................................................. 32
25)
BARRIERA ACUSTICA VERSO IL BASSO ....................................................................... 32
26)
GRIGLIATO DI MASCHERAMENTO DELLE TORRI EVAPORATIVE ....................... 32
27)
STRUTTURA DI SUPPORTO DELLE TORRI EVAPORATIVE ...................................... 33
28)
QUADRI E LINEE ELETTRICHE....................................................................................... 33
29)
INVERTER............................................................................................................................. 37
30)
ACCUMULATORE PER ACQUA REFRIGERATA........................................................... 39
31)
DEFANGATORE ................................................................................................................... 40
32)
DISCONNETTORE IDRAULICO ........................................................................................ 40
33)
FILTRO AUTOPULENTE AUTOMATICO ........................................................................ 40
34)
GRUPPO DI DOSAGGIO PER IMPIANTI IN CIRCUITI CHIUSI ................................... 41
35)
ADDOLCITORE .................................................................................................................... 42
36)
TRATTAMENTO DELL’ACQUA DI UMIDIFICAZIONE ................................................ 43
37)
SISTEMA DI TRATTAMENTO ACQUA E REINTEGRO PER LE TORRI
EVAPORATIVE ................................................................................................................................ 43
38)
GRU A TORRE ...................................................................................................................... 45
39)
RIMOZIONE E SMALTIMENTO DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO .......... 46
40)
BONIFICA E IGIENIZZAZIONE DELL’IMPIANTO AD ARIA DEGLI UFFICI............ 55
41)
INTONACO INTUMESCENTE REI .................................................................................... 61
42)
CONTROSOFFITTATURA .................................................................................................. 62
43)
RIMOZIONI E DEMOLIZIONI ........................................................................................... 62
44)
VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI .............................................................................. 63
pag. B-2
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
1) PREMESSA
a) Le specifiche di seguito riportate hanno lo scopo di stabilire un livello di standard di qualità dal punto di
vista costruttivo e funzionale. Tale livello deve essere considerato come minimo e quindi tassativamente
rispettato sia in sede di offerta sia in fase di esecuzione dei lavori. Devono essere considerate parte
integrante del presente Capitolato anche le descrizioni di materiali ed apparecchiature contenute
nell’Elenco prezzi unitari.
b) Le specifiche hanno validità generale, pertanto esse descrivono le caratteristiche essenziali dei materiali e
delle apparecchiature. I dati funzionali (perdite di carico, potenze, etc.) sono riportati negli elaborati di
progetto.
c) Le caratteristiche prestazionali riportate negli elaborati di progetto devono essere considerate come
prescrizioni e quindi tassativamente rispettate. Pesi, assorbimenti elettrici, etc. dovranno essere considerati
come valori massimi da non superare, salvo approvazione della D.L. Le caratteristiche geometriche sono
invece riportate negli elaborati di progetto a puro titolo indicativo; esse dovranno essere verificate dalla
Ditta, che le potrà anche modificare, in modo da rispettare tutte le esigenze (spazi di funzionamento,
installazione, manutenzione, etc.).
d) Tutte le apparecchiature dovranno essere di tipo omologato dall’ISPESL o dal Ministero dell’Interno o
dall’IMQ o dall’Eurovent o da altro Istituto autorizzato; copia del certificato di omologazione dovrà essere
fornita alla D.L. da parte della Ditta. Tutte le apparecchiature ed i materiali dovranno essere dotati di
certificazione CE come prescritto dalla normativa vigente; ove tale certificazione non esista, la Ditta dovrà
dichiararne, sotto la propria responsabilità, la conformità alle norme di settore ed alla legislazione vigente
in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, tutela del consumatore e commerciabilità del prodotto (la
dichiarazione sostitutiva del marchio CE sarà accettata solo nei casi previsti dalla normativa).
e) La Ditta appaltatrice dovrà fornire i certificati, gli allegati obbligatori, le dichiarazioni di conformità, etc.
prescritti dalla normativa vigente e dovrà fornire i disegni degli impianti come eseguiti (disegni “as built”).
Tutta la documentazione dovrà essere disponibile e verificata nell’ispezione finale prima dell’accettazione
dell’opera.
f) Al termine dei lavori la Ditta dovrà presentare la Dichiarazione di conformità prevista dal D.M. 37/2008.
2) ELETTROPOMPA CENTRIFUGA MONOBLOCCO ELETTRONICA
Sarà costituita da corpo pompa e supporto motore in ghisa, girante in ghisa (in tecnopolimero B per le pompe
P-3 e P-4) staticamente e dinamicamente bilanciata, albero comune a motore e pompa in acciaio inox, tenuta
meccanica tenuta meccanica normalizzata secondo la DIN 24960 in Carbone/Grafite con anelli OR in EPDM, flange
e controflange di collegamento, bulloni, guarnizioni, dispositivi di spurgo e sfiato. Il motore elettrico sarà di
tipo asincrono protetto trifase a ventilazione esterna con classe di efficienza energetica IE2. Rotore montato su
cuscinetti a sfere sovradimensionati per garantire silenziosità e durata. Protezione termo-amperometrica
incorporata. Costruzione secondo normative CEI 2-3.
Compresi la struttura metallica verniciata di supporto e lo staffaggio adeguato alle dimensioni ed al peso della
pompa. Ogni coppia di pompe sarà collegata a due collettori di aspirazione e di mandata e ciascun collettore
sarà dotato di staffaggi sismici secondo le indicazioni del presente Capitolato; nel prezzo unitario di ogni
pompa sarà compreso anche l’onere per la quota parte di collettori e staffaggi.
Qualora le bocche della pompa siano di diametro diverso da valvole o tubazioni, saranno montati dei raccordi
tronco-conici flangiati (conicità non superiore al 15%) con diametro di estremità pari a quelli dei rispettivi
organi da collegare.
La pompa sarà dotata anche di giunti antivibranti (compresi nel prezzo unitario della pompa) sull’aspirazione
e sulla mandata costituiti da elementi di gomma cilindrica in materiale di caucciù elastico vulcanizzato
contenuti tra flange.
Se la pompa è prevista con più curve di funzionamento, la scelta dovrà essere fatta sulla curva intermedia.
Caratteristiche:
- Campo di temperatura del liquido: da -10°C a +140°C.
- Liquido pompato: pulito, libero da sostanze solide o abrasive, non viscoso, non aggressivo, non cristallizzato
pag. B-1
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
e chimicamente neutro, prossimo alle caratteristiche dell’acqua.
- Installazione: fissa orizzontale o verticale purché il motore sia posizionato sopra la pompa.
- Massima temperatura ambiente: +40°C.
- Massima pressione di esercizio: 16 bar.
Grado di protezione: IP 55.
- Classe di isolamento: F.
- Flangiatura di serie: PN 16.
La pompa sarà dotata di una unità di regolazione direttamente montata sul fondello dell'elettropompa
(inverter), concepita per la gestione di pompe da circolazione consentendo una semplice regolazione della
pressione differenziale e pressione costante e permettendo di adattare le prestazioni della pompa di circolazione
alle effettive richieste dell'impianto. Facilità di programmazione garantita dall'utilizzo di una interfaccia
intuitiva e da un display grafico. L’inverter dispone di una architettura a doppio microprocessore che
garantisce il massimo dell'efficienza ed affidabilità. Caratteristiche:
- Inverter autoventilato per pompe idrauliche da montare sul motore
- Display grafico OLED
- Tensione in ingresso 1 x 230V 50-60Hz o 3 x 400V 50-60Hz
- Tensione pompa 3 x 230V o 3 x 400V
- Frequenza nominale elettropompa 50-200 Hz
- Range di regolazione in funzione del sensore utilizzato
- Protezioni contro tensioni anomale
- Protezione amperometrica regolabile
- Connettività estesa
- Grado di protezione: IP55
- Corto circuito fra le fasi in uscita
- Protezione sovratemperatura
- Possibilità di creare sistemi gemellari dialoganti
3) VASO DI ESPANSIONE CHIUSO A MEMBRANA
Sarà in lamiera di acciaio verniciata a fuoco con membrana in gomma ad alta resistenza ed attacco per la
precarica di azoto. Il vaso sarà costruito e collaudato secondo la normativa ISPESL vigente e provvisto di
targa e certificato regolamentari.
La pressione massima di esercizio del vaso e quella di precarica dovranno essere adeguate alle caratteristiche
dell’impianto.
Saranno previsti anche i sostegni ed i supporti necessari all’installazione.
4) REGOLAZIONE ELETTRONICA DIGITALE
La regolazione elettronica DDC (controllo digitale diretto) sarà costituita secondo quanto indicato negli
elaborati di progetto ed in generale da: regolatori a microprocessore, sonde (temperatura, pressione, etc.),
valvole di regolazione, etc.
Il software necessario per il corretto funzionamento dei sistemi e la messa in marcia (con intervento di un
tecnico della Casa produttrice della regolazione) saranno compresi nel prezzo unitario dei singoli componenti.
Tutte le apparecchiature ed il software dovranno essere forniti da un’unica Casa costruttrice, salvo
approvazione specifica da parte del D.L. in base ad un apposito benestare scritto da parte del Costruttore dei
regolatori.
Negli elaborati di progetto sono descritti i sistemi e la logica della regolazione automatica; in tali elaborati
potranno anche non essere compresi tutti i componenti necessari. Resta perciò inteso che sarà a carico della
Ditta appaltatrice la fornitura in opera del sistema di regolazione completo di tutti i componenti e di tutti gli
accessori, anche se non esplicitamente indicati negli elaborati, necessari a dare la regolazione completa e
perfettamente funzionante nel rispetto della logica e della funzionalità richieste.
I sistemi di regolazione automatica descritti negli elaborati di progetto potranno anche essere modificati dalla
pag. B-2
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Ditta installatrice in funzione delle apparecchiature fornite dalla Casa produttrice scelta dalla Ditta nel rispetto
però dell’impostazione logica di progetto. Le modifiche dovranno essere preventivamente approvate dalla D.L.
Tutta la regolazione dovrà essere dotata di protocollo di comunicazione aperto:
- BACnet libero da royalties, con dispositivi dotati di marchio BTL (BACnet Testing Laboratory);
- LonWorks della società Echelon, in cui lo scambio dei dati avviene in conformità alle specifiche LonMark.
Tutto il sistema di regolazione automatica sarà protetto contro disturbi da radiofrequenze e non causerà
disturbi alle altre apparecchiature. La Ditta appaltatrice avrà l’obbligo di verificare, con oneri a proprio
carico, la correttezza e la funzionalità dei bus di comunicazione con particolare riferimento ad eventuali
possibili disturbi di comunicazione (armoniche, etc.) generati da apparecchiature (inverters, motori elettrici,
etc.) degli impianti meccanici e/o da apparecchi degli impianti elettrici in generale compresi o no nel presente
appalto.
In ogni caso tutti i sistemi di regolazione automatica previsti nel presente appalto dovranno essere
perfettamente compatibili e collegati ai sistemi esistenti non oggetto di intervento ed in particolare con il
sistema di supervisione Johnson già esistente
1. REGOLATORE DDC A MICROPROCESSORE ESPANDIBILE
Regolatore configurabile a microprocessore, protocollo di comunicazione Bacnet. Potrà essere usato sia come
unità autonoma, sia in accoppiamento ad altri regolatori simili, sia come elemento di un sistema di
supervisione con allacciamento mediante una linea di comunicazione seriale (tutte le funzioni di controllo
dovranno essere garantite indipendentemente dal funzionamento della comunicazione con il sistema di
supervisione).
Completo di: orologio programmabile, espansioni necessarie per raggiungere il numero e tipo di punti previsti
dal progetto nonché dei moduli di comunicazione, display per la visualizzazione delle variabili e degli allarmi,
tastiera, trasformatore incorporato, custodia, supporti di fissaggio, accessori, comprendendo nel prezzo
unitario il software e la messa in servizio.
Il regolatore sarà dotato di ingressi analogici e ingressi digitali. Gli ingressi analogici dovranno essere in grado
di accettare segnali provenienti da sonde attive (0-10 V cc, 0-20 mA, 4-20 mA) e da sonde passive (resistive);
gli ingressi digitali dovranno accettare contatti privi di tensione (on-off). A livello software dovrà essere
possibile definire i campi di lavoro dei vari ingressi in modo da permettere l’impiego di qualsiasi tipo di sonda
che abbia le caratteristiche sopra descritte.
Il regolatore sarà dotato poi di uscite analogiche e di uscite digitali. Le uscite analogiche dovranno essere in
grado di fornire segnali modulanti variabili nei seguenti campi: 0-10 V cc, 0-20 mA, 4-20 mA; le uscite
digitali dovranno poter essere configurate mediante software in funzione delle esigenze applicative per
comandare motori reversibili e utenze on-off.
Il regolatore potrà essere implementato mediante moduli di espansione. Ciascun modulo di espansione avrà
caratteristiche analoghe al regolatore e sarà configurabile mediante software; dovrà avere ingressi ed uscite
analogiche e ingressi e uscite digitali. I moduli di espansione dovranno essere completi di interfaccia (modulo
di comunicazione) con il regolatore espandibile.
Il regolatore a microprocessore potrà gestire fino a 120 punti e 24 loops di regolazione; questo potrà
eventualmente essere ottenuto anche con l’accoppiamento di due regolatori oppure di un regolatore e di una o
più espansioni (nel prezzo unitario gli eventuali due regolatori e le eventuali espansioni saranno considerati
come un’apparecchiatura unica).
Il regolatore dovrà essere dotato di display per la visualizzazione in loco delle variabili logiche, analogiche e
dei relativi allarmi. Dovranno in particolare essere visualizzabili le seguenti informazioni:
 indicazione del valore numerico degli ingressi ed uscite analogiche e di stato, on-off, degli ingressi e uscite
digitali
 indicazione dell’unità di misura
 indicazione del numero dell’ingresso analogico o digitale che si sta visualizzando
 indicazione a mezzo LED della variabile visualizzata (ingresso analogico, ingresso digitale, uscita, set-point
effettivo, regolazione in manuale, ingresso analogico in allarme).
Il regolatore sarà provvisto di una tastiera che dovrà permettere le seguenti operazioni:
 selezione degli ingressi analogici e digitali
 selezione dei moduli di uscita
pag. B-3
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
selezione di informazioni ausiliarie relative agli ingressi analogici, ai moduli di uscita ed al set-point effettivo
dei moduli di regolazione
 messa in manuale del modulo di regolazione
 aumento/diminuzione del valore della variabile selezionata (soglia di allarme, set-point effettivo, modulo
uscita).
Dovranno essere garantite almeno le seguenti funzioni:
 anelli di regolazione (P, PI, PID, on/off)
 attivazione anelli di regolazione in funzione di variabili logiche
 selezione di minima, di massima e di media
 confronto di entalpia
 ritaratura in funzione di una spezzata (almeno 5 segmenti)
 selezione di un ingresso analogico in funzione di stati logici
 formula di calcolo dotata di costanti onde permettere una maggior flessibilità di impiego
 temporizzazione di tipologia varia (ritardo all’apertura o chiusura con o senza memoria, ad impulso, con
ingresso di reset)
 relazioni logiche realizzabili mediante funzioni del tipo AND, OR, NOT
 scelta del regime di funzionamento e degli anelli di regolazione (comfort, occupato-non occupato, giornonotte) in funzione dello stato di variabili logiche
Il regolatore sarà completo di orologio programmabile interno.
Altre caratteristiche:
 trasformatore di isolamento incorporato
 possibilità di montaggio a parete o su barra DIN, a fronte quadro, a fronte quadro con indicatore o su quadro
con piastre modulari
 custodia in policarbonato mescolato con ABS
 tensione di alimentazione: 24 V ca 50-60 Hz
 potenza assorbita: 5 VA con indicatore, 3 VA senza indicatore

2. CONTROLLORE DI RETE
Controllore di rete per l'interfaccia tra il nuovo regolatore a microprocessore RM-1 con protocollo BACnet e il
sistema di regolazione e supervisione esistente Johnson, completo di una porta seriale dedicata al bus BACnet
MS/TP e una porta Ethernet. L'integrazione BACnet potrà avvenire attraverso porta seriale con protocollo
MS/TP o attraverso porta ethernet con protocollo BACnet over IP.
Tipo Johnson MS-NCE2560-0 o similare compatibile con il sistema Johnson esistente.
L'articolo comprenderà inoltre: attività di integrazione BACnet e generazione database (punti).
Saranno inclusi il collegamento del controllore con il regolatore RM-1 e con la rete bus esistente e quant'altro
necessario per dare il sistema completo, funzionante e perfettamente integrato con il sistema esistente.
3. SONDA DI TEMPERATURA
La sonda dovrà essere di tipo attivo (alimentazione 15 V cc dal regolatore) e generare un segnale variabile da
0 V a 10 V cc, che sia direttamente proporzionale alla variazione di temperatura. L’elemento sensibile sarà
PTC, il campo di misura sarà lineare oppure di tipo passivo con elemento sensibile NTC 10K, NTC 2,2K,
PTC, PT1000.
La sonda dovrà essere disponibile nei modelli per montaggio su tubazione, canale dell’aria, unità trattamento
aria, unità terminali, in ambiente o all’esterno. Avrà la custodia in materiale plastico (IP 30 per ambiente, IP
54 negli altri casi); i morsetti saranno ad innesto per sonde ambiente, a vite per gli altri tipi di applicazione.
4. SONDA DI PRESSIONE
Sonda di pressione aria per regolazione digitale, per la misura della portata d’aria.
Converte l’energia cinetica in pressione e viceversa. La differenza di pressione generata e misurata può essere
convertita, usando una funzione con radice quadrata, in un segnale proporzionale alla portata d’aria e quindi
rappresenta una misura di portata d’aria.
Per montaggio su canale o unità di trattamento, di tipo attivo, segnale variabile da 0 V a 10 V cc lineare,
campo di funzionamento adeguato alle escursioni della variabile controllata, con elemento sensibile a
pag. B-4
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
diaframma in gomma con camera/e in acciaio. Dimensioni e posizione della sonda dovranno essere adeguate
all’installazione specifica, il tutto secondo le indicazioni del produttore della sonda.
La custodia sarà in alluminio per la sonda di pressione, in materiale plastico per la sonda di pressione
differenziale, supporti di fissaggio, accessori.
5. VALVOLE SERVOCOMANDATE PER I VENTILCONVETTORI
Valvola di regolazione a 2 vie oppure (a parità di prezzo) a 3 vie e 4 attacchi con bypass incorporato,
accoppiamento M30 per passo filettato e comunque compatibile con il servocomando (esistente nel caso di
ventilconvettori ad incasso, nuovo nel caso di ventilconvettori a vista).
Servocomando elettrico sincrono reversibile, segnale di comando flottante (3 punti), forza 120 N, corsa max. 6
mm, consumo 2,7 VA, alimentazione 24 Vca, IP 40, led di visualizzazione funzionamento, per la valvola di
regolazione, tipo Johnson VA 7480-0001 o similare perfettamente compatibile con il sistema di regolazione e
supervisione esistente.
6. VALVOLE SERVOCOMANDATE
Saranno del tipo con otturatore a stelo, a due o tre vie. Avranno il corpo in ghisa nei modelli flangiati, con
stelo e otturatore in acciaio inox, con controflange e bulloni. Qualora siano prescritti corpi valvola con
attacchi filettati, dovranno essere previsti giunti smontabili a tre pezzi.
Dovranno essere del tipo adatto al fluido da regolare (acqua calda, refrigerata, etc.). La pressione nominale dei
corpi valvola dovrà essere adatta alle condizioni di impiego e comunque non inferiore a PN 10.
Tutte le valvole, se non altrimenti prescritto, dovranno essere modulanti, normalmente aperte o chiuse a
seconda della necessità; il servocomando sarà di tipo proporzionale, alimentazione a 24 V c.c. o c.a., grado di
protezione minimo IP42. Avranno tutte la possibilità dell’azionamento manuale. I servomotori e gli accessori
si intenderanno sempre compresi nel prezzo in opera delle singole valvole.
Nel caso i diametri delle valvole siano diversi da quelli delle tubazioni di raccordo o delle valvole di
intercettazione, saranno usati dei tronchetti conici di raccordo (filettati o flangiati analogamente alle valvole)
con angolo di conicità non superiore a 15°.
7. VALVOLE A FARFALLA SERVOCOMANDATE
Valvola in ghisa a farfalla, PN 16, di tipo wafer, con lente in ghisa sferoidale, anello di tenuta in gomma,
albero in acciaio inox e complete di flange, controflange, tiranti e bulloni.
Servocomando elettrico bidirezionale, 230 V, IP 65. Base di alluminio con pressacavi per il collegamento
elettrico e coperchio in alluminio pressofuso. Possibilità di azionamento manuale. Segnale di gestione del
servocomando proveniente dal regolatore a microprocessore; compresi gli accessori atti a permettere tale
gestione.
Incluso ogni altro onere necessario.
8. SERVOCOMANDI PER SERRANDE
Saranno del tipo a pistone, normalmente aperti o normalmente chiusi secondo le necessità, con
microinterruttori di fine corsa, sempre con molla di contrasto e ritorno automatico. Saranno completi di staffe
di supporto, levismi di collegamento, snodi e quanto altro necessario. La forza da essi sviluppabile dovrà
sempre essere tale da consentire agevolmente l’azionamento delle serrande ad essi accoppiate.
Modulazione 0-10 V. Caratteristiche: 24 V, 50 Hz, 16 Nm.
9. ACCESSORI
Tutte le apparecchiature dovranno essere complete di ogni accessorio di montaggio e sostegno. La posizione
delle apparecchiature in ambiente dovrà essere concordata con la D.L.; per le altre apparecchiature dovranno
essere scelte posizioni di facile accessibilità.
A completamento della regolazione automatica si intendono sempre comprese tutte le apparecchiature di
misura, di controllo e di sicurezza necessarie (termometri, manometri, pressostati differenziali, termostati
antigelo, flussostati, etc.).
10. CREAZIONE DI PAGINE GRAFICHE
pag. B-5
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Creazione di pagine grafiche su un'apparecchiatura Johnson già esistente relativamente ai regolatori RM-1,
RM-2, RM-3 ed RM-4 ed ai nuovi ventilconvettori. La pagine dovranno comprendere tutto quanto gestito dai
regolatori RM-1, RM-2, RM-3 ed RM-4 e dai nuovi ventilconvettori (regolazioni, allarmi, segnalazioni, orari,
etc.). Le pagine grafiche dovranno essere realizzate in modo del tutto simile a quelle già esistenti. Ogni onere
incluso (riporto al sistema di supervisione di tutti i punti, logiche di controllo coordinate con l'impianto
esistente, ingegnerizzazione, pagine grafiche, etc.).
11. TARATURA
Saranno a carico della Ditta installatrice, e comprese nel prezzo a corpo di contratto, la taratura e la messa a
punto di tutto il sistema di regolazione automatica e di ogni accessorio in modo da consegnare il tutto
perfettamente funzionante e rispondente alle funzioni cui è destinato.
La messa a punto dovrà essere eseguita da personale specializzato, inviato dalla Casa Costruttrice della
regolazione, rimanendo però la Ditta installatrice unica responsabile di fronte al Committente. In particolare a
fine lavori la Ditta dovrà consegnare una raccolta con la descrizione dettagliata di tutte le apparecchiature di
regolazione, gli schemi funzionali, le istruzioni per la messa a punto e la ritaratura.
Saranno quindi compresi nel prezzo a corpo di contratto anche: la supervisione all'installazione (almeno 2
visite in cantiere di un tecnico della Casa costruttrice delle apparecchiature di regolazione durante i lavori,
oltre all’intervento finale), la messa in servizio del sistema, il corso di istruzione del personale operatore.
5) REGOLAZIONE AUTOMATICA ELETTRICA
La regolazione elettrica sarà del tipo a due posizioni.
La tensione di alimentazione massima ammessa per la regolazione a due posizioni sarà di 220 V. L’impianto
di regolazione dovrà essere completo di tutti gli accessori necessari per il suo funzionamento e dovrà essere
perfettamente tarato.
1. TERMOSTATI
Potranno essere del tipo da ambiente, da canale o da tubazione.
I termostati a due posizioni dovranno avere contatti di portata sufficiente al servizio per i quali sono
predisposti.
I termostati ambiente dovranno essere completi di coperchio e di basetta; dove precisato verranno installati sul
mantello dell’apparecchiatura da comandare. I termostati da canale dovranno avere un bulbo con capillare di
lunghezza pari a circa 1,5 m. I termostati da tubazione saranno completi di pozzetto ad immersione. I
termostati da tubazione, se precisato, saranno del tipo a contatto; avranno protezione minima IP30, riarmo
automatico, custodia in acciaio laminato a freddo, coperchio in plastica ABS. I termostati di sicurezza saranno
a riarmo manuale.
La posizione dei termostati, se non precisata negli elaborati, verrà indicata dalla D.L.
La precisione dei termostati dovrà essere pari al 2% del campo.
2. UMIDOSTATI
Saranno del tipo da ambiente o da canale a doppio fascio di capillari per funzionamento a due posizioni. La
portata dei contatti dovrà essere sufficiente al comando delle apparecchiature collegate.
La precisione dovrà essere del 2% sul valore reale.
3. PRESSOSTATO
Sarà del tipo da tubazione, completo di pozzetto ad immersione.
Avrà campo di taratura da 0 a 1 bar oppure da 1 a 10 bar secondo necessità. Sarà dotato di un interruttore con
portata dei contatti di 15 A. Il grado di protezione sarà almeno IP54.
Il pressostato di sicurezza sarà a riarmo manuale.
4. FLUSSOSTATO
Sarà del tipo a paletta in acciaio inox a sezione variabile in funzione del diametro della tubazione, con
pag. B-6
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
isolamento tra lato fluido e lato contatti elettrici realizzato mediante soffietto plurilamellare in acciaio inox,
completo di involucro di materiale plastico con grado di protezione IP44.
Caratteristiche strutturali rispondenti alle condizioni del fluido controllato.
6) VALVOLAME ED ACCESSORI
1. PRESCRIZIONI GENERALI
Tutto il valvolame e gli accessori dovranno essere adatti alle pressioni ed alle temperature di esercizio.
Il valvolame flangiato dovrà essere completo di controflange, bulloni e guarnizioni. Per tutti i circuiti in cui è
prevista oltre all’intercettazione anche la necessità di effettuare una regolazione della portata, dovranno essere
installate valvole di taratura.
Le valvole e gli accessori dovranno essere installati in posizioni facilmente accessibili per l’azionamento e la
riparazione. Per quanto possibile le valvole d’intercettazione dovranno venire installate in modo da essere
azionabili dal livello del pavimento.
Qualora delle valvole filettate servano ad intercettare un’apparecchiatura per consentirne lo smontaggio, il
collegamento fra apparecchiatura e valvola dovrà avvenire mediante giunti a tre pezzi. In ogni caso, sia per
valvolame flangiato che filettato, qualora i diametri delle estremità delle valvole e quelli delle tubazioni in cui
esse vanno inserite o quelli delle apparecchiature da intercettare siano diversi, verranno usati dei tronchetti
conici di raccordo in tubo di acciaio (o di materiale adeguato) con conicità non superiore a 15 gradi.
Se necessario a causa dello spessore dell’isolamento termico o per altri motivi, le valvole dovranno essere
dotate di adeguata prolunga per l’organo di manovra (compresa nel prezzo della valvola).
2. VALVOLE DI INTERCETTAZIONE
Per fluidi a bassa temperatura: la pressione nominale sarà non inferiore a PN 10; potranno essere dei seguenti
tipi:
 Valvole filettate a sfera a passaggio totale con corpo in ottone o in ghisa, a due o tre vie, con tenuta in
PTFE, asta e ghiera in ottone, sfera in acciaio inox AISI 304 e leva di manovra. Attacchi per tubi in ferro,
polipropilene, multistrato, etc. secondo necessità.
 Saracinesche flangiate in ghisa a farfalla, PN 16, di tipo wafer, con lente in ghisa sferoidale, comando a
leva, anello di tenuta in gomma, albero in acciaio inox e complete di flange, controflange, tiranti e bulloni.
3. VALVOLE DI RITEGNO
Per fluidi a bassa temperatura:
 Valvole filettate di ritegno automatiche a molla con corpo in ottone, tipo Europa, compreso ogni
accessorio; attacchi filettati, PN 10.
 Valvole flangiate: valvola di ritegno a disco, attacchi flangiati, con molla in acciaio inox, corpo in ottone,
guarnizione, completa di controflange e bulloni, PN 16.
4. VALVOLE DI TARATURA
Dove necessario e dove richiesto verranno montate valvole di taratura per l’equilibramento dei circuiti
idraulici. Se non diversamente prescritto, per diametri superiori a 2” gli attacchi saranno flangiati.
Le valvole di taratura dovranno avere le seguenti caratteristiche: portare un indice di riferimento o un
quadrante graduato, dal quale sia facilmente rilevabile la posizione di taratura; poter essere facilmente
bloccate nella posizione prescelta senza possibilità di facile spostamento o manomissione; essere
accompagnate da diagrammi o tabelle editi dalla casa costruttrice che per ogni posizione di taratura forniscano
la caratteristica portata-perdita di carico della valvola; presentare in posizione di massima apertura una perdita
di carico molto bassa e comunque non superiore al 5% della prevalenza della pompa del circuito in cui è
inserita la valvola stessa.
Le valvole saranno provviste di attacchi per manometro differenziale di controllo completi di rubinetti di
fermo. L’Appaltatore dovrà fornire, in occasione delle varie prove (preliminari e finali), alla D.L. ed al
Collaudatore la strumentazione necessaria alla taratura (fornita dal produttore delle valvole di taratura) ed alla
verifica della taratura stessa.
pag. B-7
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
5. REGOLATORE DI PRESSIONE DIFFERENZIALE
Regolatore di pressione differenziale basato su un elemento a membrana integrato, costituito da valvola di
bilanciamento da montare nel tubo di ritorno, valvola partner da montare nel tubo di mandata e tubo capillare
di collegamento.
La valvola di bilanciamento avrà la possibilità di impostazione della regolazione differenziale (regolazione
lineare: 1 giro = 1 kPa o 1 giro = 2 kPa a seconda delle dimensioni). Campo delle pressioni differenziali
modificabile tramite sostituzione della molla senza dover scaricare l’impianto (per dimensioni DN 15-40).
Pressione differenziale regolabile tra 20 e 60 kPa. Possibilità di intercettare il flusso d’acqua tramite manopola
(senza alterare la taratura). Corpo valvola e cono in ottone, membrana e O-rings in EPDM. Funzione di
drenaggio (scarico dell’impianto). Temperature di lavoro da -10 a +120 °C; PN 16. Compreso l’isolamento
termico in gusci di poliuretano espanso EPP.
Valvola partner con corpo in ottone, membrana e O-rings in EPDM, due prese di pressione (per ottenere la
portata d’acqua). Pressione differenziale sulla valvola 10-250 kPa. Possibilità di intercettare il flusso d’acqua
tramite manopola (senza alterare la taratura). Temperature di lavoro da -10 a +120 °C; PN 20. Compreso
l’isolamento termico in gusci di poliuretano espanso EPP.
Tubo d’impulso lungo almeno 1,5 m (capillare) in rame da montare tra le due valvole.
Il dimensionamento finale del regolatore dovrà essere effettuato dal produttore del regolatore stesso e
consegnato preventivamente anche alla D.L.
Compresi gli accessori di completamento: codoli a saldare o filettati, dadi, rubinetto di scarico, adattatore, etc.
Sarà compreso nel prezzo unitario e quindi nel prezzo a corpo di contratto l’onere per la taratura di ogni
regolatore, che consisterà sostanzialmente nell’impostare la pressione differenziale in modo da ottenere la
portata d’acqua di progetto (che verrà ottenuta leggendo le pressioni nella valvola partner).
6. FILTRI PER TUBAZIONI
Saranno del tipo a y adatti per le temperature e le pressioni di esercizio dei fluidi a cui sono destinati.
L’elemento filtrante sarà in lamiera forata di acciaio inox (spessore non inferiore a 5/10 mm) con fori di
diametro non superiore a 6/10 mm. I coperchi saranno muniti di flangia o di tappo.
Per fluidi a bassa temperatura:
- attacchi filettati: corpo in bronzo, pressione nominale non inferiore a PN 10;
- attacchi flangiati: corpo in ghisa, pressione nominale non inferiore a PN 16.
7. RIDUTTORE DI PRESSIONE
Per circuiti di acqua il riduttore sarà del tipo con valvola monosede equilibrata e sarà costituito da corpo in
bronzo, filtro in acciaio inossidabile con magliatura da 0,16 mm, calotta in materiale sintetico di alta qualità,
interno della valvola in materiale sintetico resistente alle corrosioni ed intercambiabile, attacco per manometro
su entrambi i lati, due manometri. Le caratteristiche del riduttore dovranno essere adeguate alle pressioni del
fluido da controllare.
8. TERMOMETRI
Dovrà essere prevista l’installazione di termometri ovunque indicato o necessario e la loro ubicazione dovrà
consentire una facile lettura ad altezza d’uomo.
Saranno del tipo con elemento termostatico a riempimento di gas inerte, di alta precisione, classe 1, con grado
di protezione IP 55 e con quadrante di diametro almeno 10 cm.
La cassa e l'anello fermavetro saranno in acciaio inox AISI 304, dotato di robusto vetro, fissato a tenuta con
guarnizione in neoprene. Il quadrante sarà in alluminio con fondo bianco, con numeri litografati o comunque
indelebili. L'attacco a gambo (sempre in acciaio inox) dovrà essere, secondo quanto richiesto, sul lato
inferiore o posteriore del termometro e se necessario a snodo.
Dovranno essere usati generalmente i seguenti campi di misura:
da 0 a 120 °C per l’acqua calda
da -10 a 40 °C per l’acqua refrigerata e fredda
da 0 a 80 °C per l’acqua di torre
I campi comunque dovranno essere adatti al servizio cui i termometri sono destinati; la precisione di lettura
pag. B-8
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
sarà di 0,5 °C per acqua refrigerata e fredda, di 2 °C per gli altri fluidi.
Sulle tubazioni con isolamento termico dovranno essere previsti braccialetti portanti di supporto e tubi
estensibili. Tali dispositivi dovranno consentire uno spazio libero non inferiore allo spessore dell’isolamento;
essi dovranno altresì essere solidali con il termometro e gli accessori standard di montaggio del termometro
forniti dal costruttore.
I termometri per montaggio su tubazioni o canali saranno del tipo a bulbo rigido, completo di pozzetto rigido
da immergere nel tubo o canale ed attacco del bulbo al pozzetto mediante flangia o mediante manicotto
filettato. Quelli per montaggio sulle centrali di trattamento dell’aria (e sui canali se precisato) saranno del tipo
a bulbo e capillare corazzato in acciaio inox di adeguata lunghezza (e compensato per lunghezze superiori a 7
m).
Nel prezzo del termometro sarà sempre compreso il pozzetto, il quale dovrà essere di diametro adeguato al
bulbo (per garantire un corretto contatto con quest'ultimo) e ben immerso nel fluido. Per assicurare una buona
conducibilità termica l'intercapedine tra pozzetto e bulbo sarà riempita con materiale idoneo quale olio
diatermico, olio grafitato, polvere di alluminio o equivalente.
I termometri dovranno essere ubicati specificatamente, ma non limitatamente, sulle tubazioni di acqua
refrigerata ed acqua calda entranti ed uscenti dal refrigeratore e dalla caldaia, sulle mandate e ritorni di ogni
utenza, all’uscita di ciascuna sezione delle unità di trattamento aria e presso l’elemento sensibile di ogni
apparecchiatura automatica di controllo della temperatura che non comprenda integralmente un proprio
termometro.
9. MANOMETRI
I manometri dovranno essere installati dove indicato. Saranno previsti manometri differenziali per ciascuna
sezione di filtrazione e dove indicato.
I manometri dovranno essere a quadrante circolare (diametro minimo 100 mm) in ottone cromato, elemento
sensibile a molla Bourdon, ritarabili, omologato ISPESL o certificato CE, adatti a liquidi, vapore e gas non
corrosivi; saranno completi di rubinetto in bronzo a tre vie con flangetta di prova ISPESL diam. 40 mm,
attacco filettato 3/8" e ricciolo di rame, tubo sifone per uso con fluidi ad alta temperatura. La scala del
quadrante dovrà essere adatta alla funzione cui il manometro è destinato.
Cassa in acciaio inox, attacco e rubinetto in ottone, tubo sifone in rame.
I manometri dovranno essere installati in maniera da risultare accessibili e facilmente leggibili. Dovranno
essere collegati con tubi e pezzi speciali in rame con rubinetti di esclusione. Dove i manometri devono venire
installati su superfici isolate termicamente, dovranno essere forniti degli accessori portanti di supporto come
specificato alla voce termometri.
10. GIUNTI E SUPPORTI ANTIVIBRANTI
I giunti antivibranti dovranno essere installati sulle tubazioni di collegamento alle pompe, ai gruppi frigoriferi
ed alle torri di raffreddamento, e sui canali d’aria in corrispondenza della mandata e dell’aspirazione dei
ventilatori; saranno comunque previsti per tutte le macchine con elementi in moto. Per le tubazioni saranno
costituiti da elementi di gomma cilindrica in materiale di caucciù elastico vulcanizzato contenuti tra flange (il
materiale dovrà comunque essere adatto al fluido convogliato ed all’impiego previsto). Per i canali i giunti
saranno in materiale fonoisolante, come ad esempio neoprene e PVC (non tela olona), e ben sigillati.
I supporti dovranno essere calcolati a seconda della macchina che deve essere ammortizzata.
Il prezzo dei giunti e dei supporti sarà compreso nel prezzo delle apparecchiature su cui sono montati.
11. VALVOLE DI SFIATO ARIA
Gli sfiati d’aria dovranno essere muniti di valvola a galleggiante installata in maniera da chiudere quando
l’acqua entra nell’apparecchio. Gli sfiati d’aria dovranno corrispondere ai requisiti richiesti per gli scaricatori
di condensa del vapore, tranne che per il meccanismo della valvola che deve essere invertito in maniera da
chiudere quando l’acqua sale nella valvola.
Gli sfiati d’aria dovranno essere ubicati ovunque necessario o indicato e saranno compresi nel prezzo unitario
delle tubazioni e delle singole apparecchiature.
12. ACCESSORI VARI
pag. B-9
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Oltre alle apparecchiature descritte più sopra dovranno essere installati tutti quegli accessori atti a dare gli
impianti perfettamente funzionanti e rispondenti alla normativa vigente. In particolare verranno previste
valvole di sicurezza, rubinetti di scarico, barilotti anti colpo d’ariete, etc.
Verranno inoltre poste targhette indicatrici su tubazioni in partenza e ritorno dai collettori, su pompe, gruppi
frigoriferi, ventilatori, etc. Le targhette dovranno essere in alluminio o plexiglass con diciture incise ben
leggibili e definite in accordo con la D.L. Sulle tubazioni e dove possibile le targhette saranno fissate su
piastrine complete di tondino da saldare sui tubi, negli altri casi il fissaggio sarà fatto con viti; non sono
ammesse targhette autoadesive (con eccezione dei quadri elettrici, come descritto in un altro articolo).
Tali accessori potranno anche non comparire negli elaborati di progetto, ma sarà comunque a carico della
Ditta la loro installazione ove necessario con oneri compresi nei prezzi unitari dei componenti impiantistici.
7) TUBAZIONI
A seconda di quanto prescritto negli elaborati di progetto saranno usati i seguenti tipi di tubazioni:
1. TUBAZIONI IN ACCIAIO NERO
Saranno di tipo Mannesmann senza saldatura secondo le norme UNI EN10255 (serie media) per tubi gas e
UNI 7287 (spessori normali) per tubi bollitori.
Saranno protette con due mani di antiruggine di colore diverso. Le variazioni di sezione avverranno con
tronchetti conici con angolo di conicità non superiore a 15°. Le giunzioni saranno realizzate mediante
saldatura autogena all’arco elettrico o al cannello ossiacetilenico. Le diramazioni dovranno essere eseguite
mediante raccordi ad invito nel senso di circolazione del fluido. Le curve potranno essere ottenute con
piegatura del tubo (senza corrugamenti o stiramenti) per diametri esterni inferiori a 40 mm; per diametri
superiori saranno utilizzate curve stampate (raggio di curvatura non inferiore a 1,5 volte il diametro del tubo).
Per collegamenti che debbano essere facilmente smontati (ad es. unione tra tubi ed apparecchiature) o per
collegamenti a tubi di altro materiale verranno usati bocchettoni a tre pezzi o giunti a flange.
I tubi dovranno riportare una marcatura indelebile comprendente: nome o marchio del fabbricante, sigla S per
processo di fabbricazione senza saldatura, sigla M per serie media. Lo spazio tra due marcature non dovrà
essere maggiore di 1,5 m.
La Ditta dovrà inoltre fornire un attestato di conformità rilasciato dal fabbricante.
2. TUBAZIONI IN PE PREISOLATE
Le tubazioni saranno in PE 100 secondo DIN 8074/75. L’isolamento sarà in poliuretano schiumato a cellule
chiuse PUR con conducibilità termica massima di 0,027 W/mK. Il mantello esterno rigido sarà costituito da
uno strato di lamiera AlMg alluminio e doppia giunzione della copertura impermeabilizzata grazie
all’integrazione di poliamide. Temperature di utilizza da -40°C a +50°C.
Collegamento tra le barre mediante manicotto elettrosaldabile in PE 100. Il manicotto dovrà essere protetto
con muffola in alluminio riempita con schiuma poliuretanica (fornita dal costruttore dei tubi). Anche le curve
dovranno essere eseguite mediante il sistema delle muffole.
Tutti i componenti preisolati (curve, tee, etc.) dovranno avere caratteristiche uguali a quelle delle tubazioni
preisolate.
Saranno compresi i manicotti, le riduzioni, le curve, i raccordi con tubi di altro materiale e con il valvolame, i
pezzi speciali ed ogni altro onere necessario.
L’installazione dei tubi preisolati dovrà avvenire in stretto accordo con le istruzioni del Costruttore dei tubi.
3. TUBAZIONI IN ACCIAIO DOLCE A PRESSARE
Le tubazioni saranno a parete sottile in acciaio al carbonio Fe 320 secondo UNI 7947, galvanizzati sulla
superficie esterna (per diametri esterni fino a 54 mm ulteriormente protetti da uno strato compatto di
polipropilene), con tolleranze dimensionali nei limiti precisati dalle norme relative ai tubi di precisione UNI
7947. I raccordi saranno costituiti dal medesimo materiale delle tubazioni con identica finitura esterna
galvanizzata e dotati di o-ring di tenuta in gomma EPDM; l’assemblaggio avverrà tramite compressione
meccanica realizzata con apposita pinza elettroidraulica.
pag. B-10
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Spessore minimo delle tubazioni = 1,2 per diametri esterni fino a 18 mm e 1,5 mm per diametri esterni fino a
54 mm. Temperatura di esercizio per tubi galvanizzati con rivestimento in polipropilene = da –20 a +95 °C
(con punte ammissibili fino a +150 °C).
Tutti i componenti e gli accessori (tubi, raccordi, pezzi speciali, pinza elettroidraulica, etc.) dovranno essere
forniti dallo stesso Costruttore. L’installazione delle tubazioni dovrà comunque rispettare le indicazioni fornite
dalla normativa e dal Costruttore delle tubazioni stesse.
4. TUBAZIONI IN POLIETILENE AD ALTA DENSITÀ PER SCARICHI
Saranno fabbricate per estrusione; avranno densità di 0,95 kg/dm³, dilatazione termica lineare di 0,2 mm/m °C
circa, campo di applicazione da -20°C a +80°C con punte di temperatura fino a +100°C. Dovranno inoltre
essere in possesso del Marchio di conformità rilasciato dall’Istituto Italiano dei Plastici.
Raccorderia e giunzioni saranno del tipo a saldare. La saldatura potrà essere eseguita sia di testa con il sistema
a specchio sia mediante manicotti a resistenza elettrica. I pezzi speciali saranno fabbricati con inietto fusione
dello stesso materiale delle tubazioni. Tutte le curve, le braghe, etc. non dovranno presentare curve con angoli
superiori a 45° (rispetto ai flussi).
Per le colonne di scarico e di ventilazione dovrà essere previsto un manicotto di dilatazione ad ogni piano (e
comunque ogni 3-3,5 m circa) posto sopra la braga del piano ed un bracciale di scorrimento intermedio (che
consenta solo movimenti assiali); così pure per le diramazioni orizzontali il manicotto di dilatazione sarà
previsto ogni 3 m circa con bracciale di scorrimento intermedio. Per i collettori sub-orizzontali di scarico il
manicotto di dilatazione verrà previsto almeno ogni 6 m, montando però dei bracciali di scorrimento almeno
ogni 1,5 m circa. Per i collegamenti che debbano essere facilmente smontati (ad es. sifoni) verranno usati
giunti con tenuta ad anello O-ring e manicotto esterno avvitato.
Le tubazioni di scarico dovranno essere dotate di ispezioni munite di tappi a tenuta stagna in corrispondenza ai
cambiamenti di direzione e comunque almeno ogni 10÷12 metri di percorso, sia verticale che orizzontale. Le
ispezioni dovranno avere un diametro di apertura non inferiore a quello della tubazione su cui sono poste;
dovranno inoltre essere facilmente accessibili e con spazi sufficienti per poter operare con i normali attrezzi di
spurgo.
Il piede di ogni colonna di scarico sarà realizzata mediante due curve a 45° e un tronco interposto di lunghezza
non inferiore a due volte il diametro della colonna. L’unione di una colonna con la rete orizzontale dovrà
avvenire dopo un distanza dal piede della colonna non inferiore a 10 volte il diametro della colonna stessa.
Eventuali collegamenti a tubazioni di altro materiale (ghisa, ferro, PVC, etc.) avverranno con giunto a
bicchiere sulla tubazione di materiale diverso, con guarnizione in gomma a lamelle multiple o ad O-ring sulla
tubazione in polietilene; potranno essere usati altri sistemi previa accettazione da parte della D.L.
Dove necessario nell’attraversamento delle strutture tagliafuoco dovrà essere installato un tronchetto speciale
tagliafuoco in modo da non diminuire la classe di resistenza al fuoco della struttura attraversata. Il collare sarà
costituito da due semichiusure rettangolari ricoperte da una scatola in acciaio inossidabile, unite mediante le
chiusure laterali a scatto e un profilato a C. Il fissaggio della chiusura antincendio alla parete avverrà mediante
tasselli ad espansione e viti. All'interno di ciascuna delle due metà dell'apparecchio saranno posti un pacchetto
stagno all'acqua ed all'aria con strati isolanti ed una molla in acciaio inossidabile. In caso di incendio dopo il
fondersi della tubazione le molle chiuderanno la sezione del tubo e successivamente il materiale isolante
produrrà una schiuma che ostruirà completamente la sezione del tubo. Saranno compresi tutti gli oneri e gli
accessori necessari. Il tutto sarà compreso nel prezzo unitario delle tubazioni di scarico e quindi nel prezzo a
corpo di contratto.
La posa in opera dovrà rispettare scrupolosamente le istruzioni fornite dal costruttore delle tubazioni e
dell’isolamento acustico.
Sarà compreso nel prezzo unitario l’onere per il fissaggio a strutture verticali, cavedi, tracce, fori, etc. Saranno
in ogni caso compresi nel prezzo unitario gli oneri per fornitura e posa in opera dei pezzi speciali necessari per
la pulizia e l’ispezione future delle condotte e per tutti gli accessori e pezzi speciali atti a dare il lavoro finito a
regola d’arte.
5. TUBAZIONI IN POLIETILENE AD ALTA DENSITÀ PER FLUIDI IN PRESSIONE
Tubazioni in polietilene ad alta densità per fluidi alimentari in pressione, PN 16. Saranno conformi alle norme
UNI EN 12201, UNI EN 1622, UNI 10520, UNI 10521, UNI 15494; adatte per acqua potabile e fluidi
pag. B-11
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
alimentari secondo il D.M. 17/4/2004. Saranno contrassegnate dal marchio IIP dell’Istituto Italiano dei
Plastici e/o equivalente marchio europeo.
Le tubazioni saranno fabbricate per estrusione da un'azienda in possesso di Certificazione di Qualità
Aziendale in conformità alla norma ISO 9001:2000 e Certificazione del sistema di gestione ambientale in
conformità alla norma ISO 14001:1996, rilasciata da ente competente e accreditato, con materia prima avente
un valore di MRS (Minimum Required Strenght) pari a 10 MPa, certificato da un laboratorio che abbia a sua
volta certificazione EN 45000. Avranno una massa volumica a 23°C di 958 kg/m³, dilatazione termica lineare
di 0,13 mm/m K circa, campo di applicazione fino a +40°C. Avranno uno spessore tale da resistere a
sollecitazioni tangenziali unitarie non inferiori a 8 Mpa a 20 °C.
I tubi dovranno essere identificati con 8 bande coestruse di colore azzurro. I tubi dovranno inoltre essere
contrassegnati dal nome del produttore e/o nome commerciale del prodotto, il tipo di materiale, la normativa di
riferimento, devono indicare il diametro nominale, la pressione nominale di esercizio, l’SDR (rapporto tra
diametro esterno e spessore della parete) e lo spessore, il codice di materia prima e la data di produzione o
dovranno essere accompagnati da una certificazione del produttore del tubo che attesti la rispondenza dello
stesso alle norme vigenti.
I tubi potranno essere forniti sia in barre sia in rotoli e collaudati in conformità alle norme vigenti e sottoposti
a prove come specificato nel progetto di norma UNIPLAST E13.08.973.0
Raccorderia e giunzioni saranno del tipo a saldare mediante manicotti a resistenza elettrica. Per il
collegamento a tubazioni metalliche verranno usati giunti metallici a vite e manicotto fino a diametri di 110
mm e se la tubazione metallica è filettabile; negli altri casi verranno usate giunzioni a flange con interposizione
di guarnizioni. Le saldature dovranno essere eseguite da parte di un saldatore qualificato da un ente
certificatore (Istituto Italiano Saldatura o similare) in conformità alle norme UNI 10521 e UNI 9737. Dovrà
essere usata una macchina saldatrice completa di registrazione della saldatura, registrazione che dovrà essere
allegata alla Dichiarazione di conformità.
Sarà compresa la fornitura del materiale per le giunzioni e l’esecuzione delle medesime, i tagli e gli sfridi, i
raccordi con tubazioni di altro materiale e con il valvolame, l’esecuzione delle prove idrauliche come da
disposizioni vigenti, lavaggio, disinfezione ed ogni altro onere e magistero per dare l’opera completa a perfetta
regola d’arte.
Per il circuito delle torri evaporative all’interno dei cavedi la modalità di installazione potrà essere la seguente:
infilaggio della prima verga di tubazione e saldatura della seconda verga, saldatura della terza verga e così via.
Le verghe dovranno essere adeguatamente bloccate mediante apposito allineatore montato in verticale e fissato
su un’apposita struttura provvisoria in modo da mantenere perfettamente allineate le verghe durante sia la fase
di saldatura con manicotto elettrico sia la fase di completo raffreddamento. Durante l’operazione di infilaggio
le verghe dovranno essere sostenute da un cavo, che le faccia scendere progressivamente senza però che il peso
delle verghe stesse sia sostenuto dai manicotti elettrici.
Per il circuito di acqua fredda all’interno dei cavedi dovrà essere inserito un cavo guida durante la posa della
tubazione dotata di distanziali con anelli secondari in modo che il tubo dell’acqua in rotolo possa essere
infilato negli anelli stessi con l’aiuto di questo cavo guida.
Per le tubazioni installate nei locali tecnici lo staffaggio e la spaziatura dei supporti dovranno essere conformi
alle prescrizioni e/o indicazioni del produttore delle tubazioni.
Il tutto sarà compreso nel prezzo unitario delle tubazioni e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
L'installazione delle tubazioni dovrà rispettare le indicazioni fornite dalla normativa e dal Costruttore delle
tubazioni stesse.
6. TUBAZIONI IN POLIPROPILENE
Tubazioni in polipropilene copolimero random PPR, secondo le norme UNI 8318 e UNI 8321, PN 25 dopo 50
di esercizio a 20°C, adatte per acqua potabile e fluidi alimentari (dovrà essere fornito il Certificato di
potabilità per le tubazioni); saranno dotati di “Certificato della valutazione della migrazione” secondo EN 8521 con indicazione della soglia di odore e sapore residuo. Avranno densità di 0,895 g/cm³ circa, dilatazione
termica lineare di 0,15 mm/m °K circa, conduzione termica a 20°C di 0,22 W/m K, calore specifico di 2 kJ/kg
K, temperatura massima di esercizio di 95°C, rugosità interna di 0,007 rµ.
Raccorderia e giunzioni saranno del tipo a saldare (polifusione) ed avranno caratteristiche uguali a quelle dei
tubi. Saranno compresi: scarti, sfridi, raccordi con tubazioni di altro materiale e con il valvolame, pezzi
pag. B-12
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
speciali, materiali di consumo, accessori, supporti, etc.
Su ogni tubazione dovrà essere riportata la marcatura indicante almeno: la ditta costruttrice, il tipo di
materiale (PP-R 80), il diametro e lo spessore, le norme di riferimento, la data di produzione (giorno, mese,
anno) con rintracciabilità del lotto di produzione, la pressione nominale; la marcatura dovrà essere ripetuta ad
ogni metro circa.
L’installazione delle tubazioni dovrà rispettare le indicazioni fornite dalla normativa e dal Costruttore delle
tubazioni stesse.
7. TUBAZIONI MULTISTRATO
Tubazioni multistrato per riscaldamento e acqua refrigerata, costituite da tre strati: polietilene reticolato (PEXc o PE-Xb), strato adesivo, foglio di alluminio (spessore da 0,2 mm per diam. 12/16 mm fino a spessore 0,4
mm per diam. 26/32 mm) saldato testa a testa per tutta la lunghezza (saldatura TIG in atmosfera controllata),
strato adesivo, rivestimento in polietilene reticolato (PE-Xc o PE-Xb).
Grado di reticolazione non inferiore a quello previsto dalla EN579, conforme alle norme DIN e certificato di
omologazione DVGW. Conforme alle norme UNI EN ISO 21003 e UNI EN ISO 15875.
Pressione massima di esercizio PN 10, temperatura massima 90 °C, conducibilità termica 0,38 W/mK,
coefficiente di dilatazione termica 0,026 mm/mK. Il tubo dovrà riportare la marcatura ad ogni metro che
riporti le informazioni relative alle caratteristiche dimensionali e di impiego ed alla rintracciabilità del
prodotto.
Tutti i raccordi ed i pezzi speciali dovranno essere adatti al tubo multistrato e forniti dallo stesso produttore
del tubo. Collegamenti in bronzo tra multistrato e altro materiale.
Supporto per ciascun tubo mediante canaline semicilindriche ad incastro in acciaio zincato (compreso nel
prezzo unitario dei tubi e quindi nel prezzo a corpo di contratto). Le canaline saranno staffate al soffitto ogni 2
m massimo mediante collari e barre filettate come più sotto descritto.
Per quanto riguarda l’installazione delle tubazioni e dei loro accessori valgono le seguenti prescrizioni:
1. GENERALITÀ
Fabbricazione, montaggio e saldatura saranno conformi alla migliore tecnica. Tutte le tubazioni dovranno
seguire i percorsi indicati nei disegni ponendo particolare attenzione onde evitare interferenze con altre
tubazioni, condotti o apparecchiature; dovranno essere tagliate accuratamente nelle misure necessarie ed essere
poste in opera senza piegature o forzature, eccetto dove è indicata la curvatura a freddo.
Dovranno essere lasciati spazi adeguati attorno alle tubazioni in modo da permettere la saldatura delle
giunzioni e la posa dell’isolamento; saranno inoltre previsti accorgimenti o materiali per l’assorbimento delle
dilatazioni termiche. Le tubazioni non potranno essere coperte o isolate prima che siano stati effettuati i
controlli e le prove.
Durante le fasi di saldatura dei tubi dovranno essere usati accorgimenti adeguati per evitare danneggiamenti a
persone ed a cose.
Se non diversamente indicato, le tubazioni verticali correranno a piombo, diritte e parallele alle pareti. Non è
ammesso il sifonaggio delle linee, se non altrimenti indicato. I collegamenti delle tubazioni alle apparecchiature
dovranno essere tali da permettere l’assorbimento delle dilatazioni termiche e da non trasmettere le vibrazioni;
i tubi saranno adeguatamente supportati e fissati in modo che le apparecchiature non siano gravate da sforzi
dovuti al peso delle tubazioni o alle loro dilatazioni termiche. Le estremità aperte dei tubi saranno tappate o
coperte in modo che niente possa accidentalmente entrare nei tubi stessi. Nei depositi di cantiere le barre di
tubo in attesa di impiego dovranno essere protette dagli agenti atmosferici.
Se non diversamente indicato le tubazioni saranno posate con adeguata pendenza nella direzione del flusso.
Saranno previsti manicotti in ferro di adeguate dimensioni dove le tubazioni attraversano pareti, pavimenti e
soffitti. Essi saranno mantenuti saldamente nella loro posizione prima e durante la costruzione. Dovranno
avere lunghezza sufficiente per passare interamente attraverso la struttura evitando giunti in corrispondenza
della struttura stessa; lo spazio tra tubo o isolamento e manicotto (spazio non inferiore a 13 mm) sarà riempito
con materiale adeguato (isolante in fibra di vetro, schiuma autoespandente, etc.) e sigillato ad entrambe le
estremità in modo da non interrompere la continuità della parete ed eventualmente da non diminuire la classe di
resistenza al fuoco della struttura attraversata.
Nei punti alti delle reti di distribuzione e dove indicato saranno previsti degli sfiati d’aria, nei punti bassi e
pag. B-13
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
dove indicato dei rubinetti di scarico. Dove indicato o dove necessario saranno installati degli ammortizzatori
dei colpi d’ariete.
Le tubazioni installate in traccia, per le quali non sia previsto l’isolamento termico, dovranno essere protette
con avvolgimento di cartone cannettato o equivalente. Le tubazioni passanti in vista, per le quali non sia
previsto alcun tipo di rivestimento, dovranno essere verniciate con due mani di smalto resistente alle alte
temperature (di colore conforme alle prescrizioni della normativa o secondo le indicazioni della D.L.). Per le
tubazioni poste a pavimento e dotate di isolamento termico dovrà essere eseguita una protezione dall’incuria di
cantiere costituita da cartone catramato e sovrapposizione di malta di cemento (il tutto compreso nel prezzo
unitario delle tubazioni).
A posa ultimata delle tubazioni si procederà ad un accurato e prolungato lavaggio mediante acqua immessa a
notevole pressione per asportare dalle reti tutta la sporcizia che può essersi introdotta, gli eventuali residui di
trafilatura della ferriera ed i residui interni causati dalle saldature. Si procederà poi alla disinfezione delle
tubazioni dell’impianto idrico: le tubazioni saranno riempite con una soluzione contenente un minimo di 50
parti per milione di cloro commerciale e lasciate a riposo per un periodo minimo di 24 ore; la soluzione dovrà
poi essere asportata dall’impianto usando acqua pulita finché il contenuto residuo di cloro scenda fino ad un
massimo di 0,2 parti per milione.
2. SUPPORTI ED ANCORAGGI
I supporti dovranno essere dimensionati in relazione alle caratteristiche dell’installazione (numero e peso delle
tubazioni, temperatura di esercizio, struttura di appoggio, etc.); tutti i materiali costituenti i supporti dovranno
essere forniti da uno stesso Costruttore. I supporti in generale saranno costituiti da:
- mensola e/o profilato di supporto in acciaio zincato con asole, completi di relative piastre di base;
- slitta per lo scorrimento termico, in acciaio zincato, adatta per applicazioni pensili, in appoggio od a parete,
completa di due attacchi filettati per collari (un attacco se accettato dalla D.L.); insonorizzazione realizzata
mediante guida di scorrimento in materiale adeguato. Temperatura massima di esercizio fino a 130°C;
- barre filettate, organi di accoppiamento per barre filettate e adattatori a corpo esagonale, tutto in acciaio
zincato. Le dimensioni dovranno rendere possibile la posa dell’isolamento termico delle tubazioni;
- collare in acciaio zincato, adatto per tubi di qualsiasi materiale; sarà utilizzabile per ancoraggi pendenti, in
appoggio, a parete ed obliqui. Sarà composto da due semifascette provviste di snodo e di due viti di serraggio
(dal diametro 5” in su anche di due dadi esagonali). Una semifascetta sarà provvista di attacco per manicotto
con tre filettature (una a maschio esterna e due a femmina interne). Nella parte inferiore la fascetta sarà
provvista di un foro per l’alloggiamento degli elementi di collegamento che permettano la sospensione di altri
collari sottostanti.
- profilato tra tubo e fascetta per l’isolamento acustico e anticondensa, eseguito in gomma per temperature di
esercizio fino a +110°C;
- accessori di completamento.
Le guide ed i supporti saranno realizzati in modo da permettere un accurato allineamento dei tubi, da
controllare le distanze e da evitare piegamenti, oscillazioni e sforzi indotti.
I supporti saranno previsti dove necessario. La spaziatura massima tra due mensole di sostegno dovrà essere
conforme alle istruzioni del Costruttore dei supporti stessi oppure dovrà essere dimensionato dalla Ditta
installatrice (se richiesto dalla D.L. il dimensionamento dovrà essere firmato da un tecnico abilitato) e
comunque non dovrà essere superiore ai valori riportati nella seguente tabella:
Diametro nominale
Acciaio
Diametro DN Diam. Esterno
12
15
15
21
20
27
25
34
32
42
40
48
50
60
Tubazione orizzontale
(m)
Acciaio
2
2.4
2.7
2.7
3
3.4
Tubazione verticale
(m)
Acciaio
2.4
3
3
3
3.6
4.1
pag. B-14
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
65
80
100
125
150
200
76
89
114
140
165
219
3.7
3.7
4.1
4.4
4.8
5.1
4.4
4.4
4.9
5.3
5.7
6
In presenza di fasci di tubi con diametri tra loro diversi si adotterà la spaziatura relativa al tubo di minor
diametro, mentre la sezione della mensola dovrà essere tale da sostenere il peso di tutte le tubazioni. I supporti
saranno comunque previsti a non più di 50 cm da ogni cambio di direzione ed a non più di 1,5 m da ogni pezzo
speciale pesante e dalle apparecchiature (valvole, riduttori di pressione etc.).
Nei tratti di posa sopra la copertura piana la spaziatura massima sopra indicata dovrà intendersi dimezzata.
Per le tubazioni multistrato, in polietilene rigido ad alta densità e in polipropilene le caratteristiche degli
staffaggi e la loro spaziatura dovranno essere conformi alle indicazioni dei costruttori di tali tubazioni, previa
accettazione da parte della D.L
Potranno essere previsti anche altri tipi di supporti che dovranno però venire sottoposti alla preventiva
approvazione della D.L. Non verranno comunque accettati sostegni di ferro piatto saldati al tubo o catene.
Tutti gli staffaggi saranno posti in opera con le opere e gli accessori necessari (piastre e bulloni di fondazione,
ancoraggi a pavimenti e pareti, controventature, saldature, etc.).
Gli ancoraggi saranno previsti dove indicato o dove necessario e verranno eseguiti nella maniera più adatta per
far fronte alle spinte od ai carichi cui sono soggetti. Supporti, sospensioni ed ancoraggi non dovranno in alcun
modo danneggiare il fabbricato né durante l’installazione né durante il funzionamento degli impianti.
Gli staffaggi in genere saranno verniciati, se privi di finitura all’origine, con due mani di antiruggine e/o
verniciatura di colore diverso.
3. IDENTIFICAZIONE DELLE TUBAZIONI
Tutte le tubazioni dovranno portare dei segni di identificazione sia come direzione del flusso sia come servizio.
Verranno utilizzati a questo scopo targhette, nastri, colori e frecce. La spaziatura tra i segni di identificazione
sulle tubazioni non dovrà essere superiore a 15 metri.
Se le tubazioni sono isolate i segni di identificazione andranno posti sopra l’isolamento.
4. COLLETTORI PRINCIPALI
I collettori principali di distribuzione saranno previsti dove indicato nei disegni e dove la Ditta lo ritenga
necessario per il razionale funzionamento dell’impianto.
Saranno dello stesso materiale delle tubazioni che ad essi si collegano ed avranno uguali trattamento,
isolamento termico e rivestimento esterno. Ciascun collettore sarà dotato di termometro, manometro, sfiato
d’aria e rubinetto di scarico.
Nel prezzo unitario di ciascun collettore saranno compresi anche l’isolamento termico, il rivestimento esterno,
il rubinetto di scarico, i supporti e gli accessori.
Ciascun collettore dovrà avere sostegni fissati al pavimento dotati di selle a semicerchio saldate al collettore
oppure fissate tramite U-bolts. Inoltre dovranno essere previsti dei profili metallici fissati al pavimento ed alla
parete in modo da impedire gli spostamenti trasversali e longitudinali. Il tutto compreso nel prezzo unitario dei
collettori e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
5. COPPIA COLLETTORI DI DISTRIBUZIONE
Coppia collettori complanari di distribuzione in tubo di ferro nero, caratteristiche uguali a quelle dei tubi in
ferro nero, completi di: attacchi meccanici adeguati al tipo di tubazioni a cui verranno raccordati (principali e
di derivazione), isolamento termico in guaina flessibile a base di gomma sintetica (spess. 32 mm), rivestimento
in lamierino di alluminio o isogenopack (come per le tubazioni in ferro a cui sono collegati), valvole a sfera di
intercettazione nelle tubazioni principali, detentore per ciascuna derivazioni di ritorno, supporti per fissaggio al
solaio, accessori per il montaggio e di completamento.
6. STAFFAGGI SISMICI
Tutte le tubazioni dovranno essere complete di staffaggi sismici come descritto più avanti nel presente
Capitolato. In particolare:
- Reti di distribuzione idraulica: dovranno essere montati dei bracci di rinforzo a due vie laterali e longitudinali
pag. B-15
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
sui tubi, con interasse massimo rispettivamente di 12 m e 24 m, fissati al soffitto e alle pareti con
un’inclinazione non inferiore a 30° rispetto al tubo. Compresi collari e accessori di fissaggio.
- Nei locali tecnici dovranno essere montati giunti scanalati tipo Victaulic, anziché giunti saldati o filettati o a
flangia, tra apparecchiature e tubazioni di collegamento, tra tubi principali e tubi di distribuzione, etc. Tali
giunti saranno rigidi nelle tratte di tubazioni che compongono le linee principali; saranno flessibili negli
stacchi, nelle connessioni tra diverse porzioni di impianto e begli attraversamenti di giunti strutturali
dell’edificio.
- Tubazioni nei controsoffitti: dovranno essere previsti dei bracci di rinforzo a due vie laterali e longitudinali
fissati al soffitto con angolazione non inferiore a 30° rispetto al tubo.
- Tubi montanti per i ventilconvettori all’esterno dell’edificio: andranno fissati alla struttura metallica. In
corrispondenza dei primi piani (cioè per l’altezza del corpo basso) saranno previsti degli angolari ad L
saldati o imbullonati alla struttura orizzontale ad ogni piano (spess. 6 mm) ed a questi saranno fissati dei
rinforzi a 4 vie che inglobino il tubo impedendone i movimenti trasversali (sia in senso parallelo all’elemento
strutturale che in senso ortogonale); sarà invece possibile solo il movimento verticale in modo da permettere
la dilatazione del tubo. Al di sopra del corpo basso i tubi saranno fissati alla putrella verticale strutturale
mediante un adeguato supporto imbullonato alla putrella stessa e dotato di due collari che inglobino le
tubazioni rendendo possibile solo il movimento verticale in modo da permettere la dilatazione del tubo.
Il tutto dovrà essere completo di ogni accessorio, compreso il dimensionamento da parte di un tecnico abilitato,
e sarà incluso nel prezzo unitario delle tubazioni e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
7. COMPENSATORI DI DILATAZIONE
Le dilatazioni dei tubi per effetto della temperatura saranno assorbite, ove possibile, dalle curve e dal percorso
dei tubi stessi: i supporti ed i punti fissi dovranno essere previsti in questo senso.
Se necessario verranno inseriti dei compensatori di dilatazione plurilamellari a soffietto realizzati in acciaio
inox con giunti a saldare o a flangia. La pressione nominale sarà adeguata alle condizioni di temperatura e
pressione del fluido (acqua calda, etc.), ma comunque non inferiore a PN 10. Il tipo di compensatore (assiale,
angolare, etc.) sarà scelto in funzione del migliore assorbimento delle spinte meccaniche in modo che esso si
trovi a lavorare nelle condizioni di massima sicurezza.
Per la suddivisione in vari tratti delle dilatazioni termiche saranno realizzati opportuni punti fissi ancorati alle
strutture in modo da garantire una ripartizione omogenea delle dilatazioni tra i vari elementi di assorbimento.
Verranno usati anche slitte ed altri accessiru tali da guidare le tubazioni durante la dilatazione e ad evitarne lo
svergolamento.
8. RACCORDI FLESSIBILI CORAZZATI
Raccordi flessibili corazzati in acciaio inox, lunghezza di circa 50 cm o secondo necessità, costituiti da una
tubazione flessibile interna (soffietto in acciaio inox AISI 321) in materiale altamente resistente alla
temperatura ed alla corrosione, atto a sopportare pressioni superiori di almeno il 25% alla massima pressione
di esercizio valutata alla temperatura pure di esercizio. Il tubo sarà rivestito da una guaina in maglia di acciaio
inox AISI 304, intessuta a treccia. Le estremità saranno del tipo a vite e manicotto (complete di tutta la
raccorderia necessaria) oppure, a parità di prezzo e secondo quanto richiesto, a flangia (complete di
controflange, bulloni e guarnizioni) o con manicotti a saldare in acciaio al carbonio. Compresi l'isolamento
termico uguale a quello delle tubazioni a cui il raccordo è collegato ed ogni altro onere necessario.
9. CRITERI DI VALUTAZIONE
Le quantità delle tubazioni saranno sempre espresse in metri (suddivise per diametri) o in chilogrammi, a
seconda di quanto richiesto. In ogni caso le quantità dovranno essere riferite soltanto allo sviluppo in
lunghezza dei tubi (seguendo l’asse dei tubi stessi). Le maggiorazioni per quanto sopra indicato e/o necessario
(sfridi, scarti, supporti, mensolame, materiali di consumo, verniciatura antiruggine o a smalto, raccorderia,
pezzi speciali, etc.) saranno comprese nel prezzo unitario.
8) ELETTROPOMPA PER INNALZAMENTO DELLA CONDENSA
Pompa per innalzamento della condensa, costituita da: un blocco pompa, due blocchi rilevatori con
galleggiante magnetico a 3 sensori di livello, valvola di non ritorno incorporata, allarme incorporato, completa
di interruttore termico che interviene a 90 °C nel caso di funzionamento a secco.
pag. B-16
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Dati tecnici principali: alimentazione = 230V AC 50/60 Hz, portata massima = 5 litri/ora, pressione
disponibile in mandata = 50 m c.a. (aspirazione fino a 4 m). Conforme CE.
Completa di linea elettrica di collegamento al quadro di zona più vicino, interruttore magnetotermico
differenziale da montare nel quadro, ogni altro onere necessario.
9) STAFFAGGI SISMICI
Dovranno essere montati staffaggi sismici in modo da migliorare la situazione degli impianti e degli elementi
non strutturali dal punto di vista della resistenza antisismica.
A seconda delle situazioni saranno usati i seguenti tipi di staffaggio.
1. Torri evaporative: per ciascuna torre dovranno essere fissati alla struttura metallica di supporto delle torri
quattro angolari a L, uno per lato, con fazzoletto di rinforzo tra i due bracci (spess. 6 mm circa e altezza 30
cm circa), posti a 2 cm circa dalla torre, compresi accessori. Inoltre per ciascuna torre dovranno essere
montati quattro tiranti nei quattro angoli della parte alta, costituiti da cavi di acciaio antisismici diam. 6
mm circa, completi di accessori di fissaggio.
2. Gruppo frigorifero: dovranno essere fissati al pavimento quattro angolari a L, uno per lato, con fazzoletto
di rinforzo tra i due bracci (spess. 6 mm circa e altezza 30 cm circa), posti a 2 cm circa dal gruppo,
compresi accessori.
3. Collettori di distribuzione principali nei locali tecnici: ciascun collettore dovrà avere sostegni fissati al
pavimento dotati di selle a semicerchio saldate al collettore oppure fissate tramite U-bolts. Inoltre dovranno
essere previsti dei profili metallici fissati al pavimento ed alla parete in modo da impedire gli spostamenti
trasversali e longitudinali.
4. Pompe di circolazione: andranno bloccati i collettori di aspirazione e mandata delle pompe secondo quanto
descritto più sopra per i collettori di distribuzione.
5. Reti di distribuzione idraulica: dovranno essere montati dei bracci di rinforzo a due vie laterali e
longitudinali sui tubi, con interasse massimo rispettivamente di 12 m e 24 m, fissati al soffitto e alle pareti
con un’inclinazione non inferiore a 30° rispetto al tubo. Compresi collari e accessori di fissaggio.
Nei locali tecnici dovranno essere montati giunti scanalati tipo Victaulic, anziché giunti saldati o filettati o
a flangia, tra apparecchiature e tubazioni di collegamento, tra tubi principali e tubi di distribuzione, etc.
Tali giunti saranno rigidi nelle tratte di tubazioni che compongono le linee principali; saranno flessibili
negli stacchi, nelle connessioni tra diverse porzioni di impianto e begli attraversamenti di giunti strutturali
dell’edificio.
Per le tubazioni nei controsoffitti dovranno essere previsti dei bracci di rinforzo a due vie laterali e
longitudinali fissati al soffitto con angolazione non inferiore a 30° rispetto al tubo..
6. Tubi montanti per i ventilconvettori all’esterno dell’edificio: andranno fissati alla struttura metallica. In
corrispondenza dei primi piani (cioè per l’altezza del corpo basso) saranno previsti degli angolari ad L
saldati o imbullonati alla struttura orizzontale ad ogni piano (spess. 6 mm) ed a questi saranno fissati dei
rinforzi a 4 vie che inglobino il tubo impedendone i movimenti trasversali (sia in senso parallelo
all’elemento strutturale che in senso ortogonale); sarà invece possibile solo il movimento verticale in modo
da permettere la dilatazione del tubo. Al di sopra del corpo basso i tubi saranno fissati alla putrella
verticale strutturale mediante un adeguato supporto imbullonato alla putrella stessa e dotato di due collari
che inglobino le tubazioni rendendo possibile solo il movimento verticale in modo da permettere la
dilatazione del tubo. Il tutto completo di ogni accessorio.
7. Controsoffitti: dovrà essere montato un pendino ad ogni incrocio tra struttura principale e secondaria,
costituito da un cavetto in acciaio diam. 3 mm, completo di accessori per il fissaggio al controsoffitto ed al
solaio. Inoltre dovranno essere montati dei tiranti a 45° fissati sia alla struttura del controsoffitto che al
solaio, posti tra loro a 90°, completi di ogni accessorio; i tiranti dovranno essere previsti in numero di
almeno uno ogni 10 m² (sia in senso longitudinale che in senso trasversale rispetto alla stanza), con un
minimo di quattro per ogni stanza, posizionati generalmente vicino ai corpi illuminanti.
8. Corpi illuminanti: dovranno essere pendinati al solaio (senza quindi pesare sul controsoffitto) mediante due
cavetti di acciaio diam. 2 mm, ciascuno con terminale a Y e due ganci (quindi ogni corpo illuminante sarà
supportato in quattro punti). Completi di ogni accessorio di fissaggio.
pag. B-17
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Tutti gli staffaggi sopra descritti e/o altri da montare nel’ambito del presente appalto dovranno essere
dimensionati in accordo al D.M. 14/1/2008 ed alla norma NFPA 13 da un ingegnere abilitato, che dovrà
presentare un’apposita relazione firmata.
Ogni onere relativo a quanto sopra descritto sarà compreso nei prezzi unitari delle singole opere e quindi nel
prezzo a corpo di contratto.
10) ISOLAMENTO TERMICO DI TUBAZIONI, VALVOLAME ED APPARECCHIATURE
A seconda di quanto prescritto negli elaborati di progetto saranno usati i seguenti tipi di isolamenti termici.
1. COPPELLE IN LANA DI ROCCIA, preformate; dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- densità minima = 100 kg/m³
- conducibilità termica massima a 50°C = 0,040 W/ m K
- temperatura massima di utilizzo = 400°C
- assorbimento massimo di acqua = 1 kg/m²
- comportamento al fuoco = Euroclasse A1
Saranno poste in opera con nastro adesivo lungo le giunzioni ed avvolte con cartone ondulato e filo di ferro
zincato.
2. GUAINA FLESSIBILE A BASE DI GOMMA SINTETICA a cellule chiuse, estrusa e vulcanizzata,
esente da fluoro-cloro-idrocarburi, esente da polveri o fibre e con valori di zero ODP e GWP, con foglio
d’alluminio laminato; dovrà avere:
- conducibilità termica massima a 40°C = 0,037 W/ m K
- fattore di resistenza alla diffusione del vapore non inferiore a 7.000
- temperatura d’impiego = da - 200°C a +105°C
- Comportamento al fuoco: Classe BL-s1,d0
Non è richiesta nessuna barriera al vapore addizionale (caratteristica integrata nel materiale).
Sarà posto in opera per infilaggio oppure, dove questo non fosse possibile, mediante taglio longitudinale e
fissaggio con idoneo adesivo continuo (l’adesivo non deve essere applicato a punti o a strisce). Tutte le
giunzioni (longitudinali e tra i vari pezzi) saranno sigillate mediante collante e nastro adesivo, entrambi
della stessa casa produttrice dell’isolante.
Nel caso di tubazioni veicolanti fluidi freddi (acqua refrigerata, ecc.) in corrispondenza di tutti i punti di
staffaggio o ancoraggio dovranno essere utilizzati supporti coibentati per evitare ponti termici, prevenire la
formazione di condensa e mantenere costante il grado di coibentazione, con uno spessore di isolamento
omogeneo.
Se necessario per raggiungere gli spessori richiesti, l’isolamento sarà in doppio strato con generatrice e
giunti sfalsati. Per diametri superiori a 140 mm o nei casi in cui non sia possibile l’uso della guaina,
verranno utilizzate lastre sovrapposte dello stesso materiale, applicate con generatrice e giunti sfalsati con
le stesse modalità della guaina.
La posa in opera dovrà avvenire secondo le prescrizioni della Casa produttrice dell’isolamento e sotto il
controllo di un tecnico della Casa stessa.
Per quanto riguarda la posa in opera dell’isolamento termico e del rivestimento superficiale valgono le seguenti
prescrizioni:
A. GENERALITÀ
L’isolamento termico sarà posto in opera dopo che sono state rimosse eventuali incrostazioni e che le tubazioni
sono state provate a tenuta con esito positivo, pulite, asciugate e controllate.
I materiali isolanti saranno posti in opera puliti ed asciutti e protetti dall’acqua fino al completamento del
lavoro; non potranno essere usati materiali bagnati. L’isolamento dovrà essere installato con perizia avendo
cura che le superfici siano lisce e che i rivestimenti siano a perfetta tenuta e ben incollati longitudinalmente e
nei terminali. Non potranno essere usati spezzoni dove è possibile l’applicazione di materiali a tutta lunghezza.
Dovranno essere isolate anche tutte le apparecchiature e gli accessori (valvole, pompe, flange, pezzi speciali,
pag. B-18
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
etc.) usando dove possibile pezzi preformati o comunque altri accorgimenti (ad es. schiumatura in poliuretano
dell’apparecchio previo avvolgimento con foglio di plastica) che permettano la rimozione dell’apparecchiatura
senza danneggiare l’isolamento dell’apparecchiatura stessa e delle tubazioni adiacenti. Per le pompe
l’isolamento è computato con un proprio articolo nell’Elenco prezzi, mentre per il resto il costo è incluso
nell’isolamento delle tubazioni.
Dove è indicato che flange, valvole, etc. non siano isolate, l’isolamento dovrà terminare con collarini di
alluminio. Non dovranno essere coperte targhette o simili; attorno ad esse l’isolamento dovrà essere smussato.
Il rivestimento isolante dovrà essere continuo, cioè senza interruzioni in corrispondenza di appoggi, passaggi
attraverso muri e solette, etc.; saranno tuttavia previsti dei giunti per evitare rotture. Tali giunti saranno
protetti ed eseguiti in modo che attraverso essi non possano aversi infiltrazioni di umidità; si adotteranno adatti
mastici dei riempimento plastici e coperti con fasciatura di alluminio. Se per le curve devono essere usati
segmenti di isolamento, questi devono essere in numero non inferiore a tre.
B. RIVESTIMENTO ESTERNO
A seconda di quanto richiesto il rivestimento esterno potrà essere:
- Lamierino di alluminio da 6/10 mm calandrato, sagomato e fissato lungo la generatrice longitudinale
mediante viti autofilettanti in acciaio inox (almeno 6 viti per metro); le giunzioni fra tratti cilindrici avverrà
per sola sovrapposizione e ribordatura dei giunti. Curve, T, etc. saranno pure in lamierino di alluminio
eventualmente realizzati a settori (in numero non inferiore a tre); per valvole, pompe, etc. il rivestimento sarà
eseguito con il sistema a gusci di alluminio smontabili con clips. Per serbatoi, scambiatori, etc. il lamierino
potrà essere a settori fissati con viti autofilettanti.
- Lamierino di rame da 6/10 mm calandrato, sagomato e fissato lungo la generatrice longitudinale mediante
viti autofilettanti in materiale adatto al rame (almeno 6 viti per metro); le giunzioni fra tratti cilindrici
avverrà per sola sovrapposizione e ribordatura dei giunti. Curve, T, etc. saranno pure in lamierino di rame
eventualmente realizzati a settori (in numero non inferiore a tre).
- Foglio di PVC rigido tipo Isogenopack, spessore minimo di 0,3 mm, resistente agli urti, con superficie liscia
satinata di colore grigio chiaro, comportamento al fuoco classe 1, chiuso longitudinalmente mediante chiodi
plastici e completo di collarini di alluminio alle testate. Comprendendo: terminali, rivetti in plastica, nastro
autoadesivo ed ogni altro accessorio. Curve, T, valvolame, etc. saranno rivestiti con pezzi speciali
preformati.
C. CRITERIO DI VALUTAZIONE
L’isolamento termico completo di rivestimento esterno e il rivestimento saranno valutati a superficie per le
coppelle ed a lunghezza per le guaine. La valutazione delle superfici sarà effettuata moltiplicando la
circonferenza (circonferenza media per tratti a sezione variabile) per la lunghezza delle tubazioni; le lunghezze
saranno misurate con il criterio usato per le tubazioni. Le maggiorazioni per scarti, sfridi, materiali di
consumo, pezzi speciali, etc. dovranno essere comprese nel prezzo unitario. Nel caso di valvolame, pompe ed
altre apparecchiature isolate con il sistema sopra descritto l’importo sarà compreso nel prezzo unitario
dell’isolamento delle tubazioni relative; per scambiatori di calore, bollitori, autoclavi e simili l’isolamento e il
rivestimento saranno compresi nel prezzo unitario dell’apparecchiatura stessa.
11) VENTILCONVETTORE VERTICALE PER MONTAGGIO AD INCASSO
Sarà del tipo per riscaldamento e raffreddamento, per montaggio verticale ad incasso, costituito da:
- struttura portante in lamiera zincata di adeguato spessore. Nella parte posteriore sono presenti delle asole per
il fissaggio dell'apparecchio. Montato anteriormente è previsto un pannello di chiusura del gruppo ventilante;
- gruppo ventilante composto da uno o due ventilatori centrifughi a doppia aspirazione, motore elettrico a sei
velocità (di cui tre collegate) con condensatore permanentemente inserito e con accoppiamento diretto,
girante staticamente e dinamicamente bilanciata, supporti elastici ammortizzatori. Non dovrà essere
necessaria alcuna modifica all’impianto elettrico e di regolazione, ossia dovrà essere sufficiente staccare i
cavi elettrici relativi dal motore del ventilconvettore esistente (tre velocità e comune) e poi ricollegarli alla
morsettiera del nuovo ventilconvettore;
- batteria di scambio termico del tipo in tubo di rame disposti in file sfalsate per aumentare lo scambio termico
ed alettatura in alluminio a 3 ranghi bloccata mediante espansione meccanica dei tubi. I collettori sono
pag. B-19
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
corredati di sfiati per l'aria, fori per lo scarico acqua e l'alloggiamento per la sonda di temperatura dell'acqua
di alimentazione. Attacchi idraulici destri o sinistri, rubinetto di scarico, press. max esercizio = 6,0 bar;
- due valvole a sfera;
- valvolina di sfiato aria;
- filtro per l’aria di tipo rigenerabile in materiale acrilico con telaio in lamiera zincata;
- termostato di minima tarato a 40°C
- bacinella di raccolta condensa in materiale termoplastico con foro e attacco per lo scarico;
- valvola di regolazione a 2 vie oppure (a parità di prezzo) a 3 vie e 4 attacchi con bypass incorporato,
accoppiamento M30 per passo filettato compatibile con il servomotore esistente;
- piedini in lamiera zincata regolabili (costruiti su misura):
- cannotto in lamiera zincata per la mandata dell'aria, collegato alla bocchetta di mandata fissata al pannello
superiore in legno esistente, con flangia e guarnizione di tenuta (dimensione del cannotto pari in basso
all’attacco del ventilconvettore e in alto alla bocchetta di mandata dell’aria);
- collegamenti alle linee elettriche e di regolazione esistente: non dovrà essere necessaria alcuna modifica agli
impianti esistenti;
- attacchi idraulici ed elettrici nello stesso lato;
- supporti e opere di completamento necessarie.
La potenza termica da installare dovrà essere non inferiore al fabbisogno termico indicato per i locali e
comunque non inferiore alla potenza termica indicata negli elaborati di progetto.
Le caratteristiche del ventilconvettore saranno riferite sempre al funzionamento alla velocità media.
Il ventilconvettore dovrà essere dotato di certificazione Eurovent w sarà conforme alla Direttiva macchine
89/392 CEE e modifiche 91/368 CEE, 93/44 CEE, 93/68 CEE, alle Direttive bassa tensione 72/23 CEE e
Direttive compatibilità elettromagnetica EMC 89/36 CEE.
Dove richiesto, dovrà essere fornito il servocomando per la valvola di regolazione, elettrico sincrono
reversibile, segnale di comando flottante (3 punti), forza 120 N, corsa max. 6 mm, consumo 2,7 VA,
alimentazione 24 Vca, IP 40, led di visualizzazione funzionamento, tipo Johnson VA 7480-0001 o similare
perfettamente compatibile con il sistema di regolazione e supervisione esistente.
12) VENTILCONVETTORE VERTICALE PER MONTAGGIO A VISTA
Sarà del tipo per riscaldamento e raffreddamento, per montaggio verticale a parete a vista, costituito da:
- struttura portante in lamiera zincata di adeguato spessore. Nella parte posteriore sono presenti delle asole per
il fissaggio dell'apparecchio;
- mobile di copertura realizzato parte in lamiera di acciaio verniciata con polveri epossidiche per garantire alta
resistenza alla corrosione e parte in materiale termoplastico anti-UV per garantire resistenza ai raggi
ultravioletti. Nella parte superiore sono inserite le griglie per la diffusione dell'aria e lo sportellino per
accedere al pannello di controllo, entrambi in materiale termoplastico anti-UV;
- gruppo ventilante composto da uno o due ventilatori centrifughi a doppia aspirazione, motore elettrico a sei
velocità (di cui tre collegate) con condensatore permanentemente inserito e con accoppiamento diretto,
girante staticamente e dinamicamente bilanciata, supporti elastici ammortizzatori;
- batteria di scambio termico del tipo in tubo di rame disposti in file sfalsate per aumentare lo scambio termico
ed alettatura in alluminio a 3 ranghi bloccata mediante espansione meccanica dei tubi. I collettori sono
corredati di sfiati per l'aria, fori per lo scarico acqua e l'alloggiamento per la sonda di temperatura dell'acqua
di alimentazione. Attacchi idraulici destri o sinistri, rubinetto di scarico, press. max esercizio = 6,0 bar;
- due valvole a sfera;
- valvolina di sfiato aria;
- filtro per l’aria di tipo rigenerabile in materiale acrilico con telaio in lamiera zincata;
- termostato di minima tarato a 40°C
- bacinella di raccolta condensa in materiale termoplastico con foro e attacco per lo scarico;
- piedini in lamiera zincata regolabili (costruiti su misura):
- coppia di piedini di sostegno e mascheramento in materiale plastico anti-UV completi di viti di fissaggio;
- supporti e opere di completamento necessarie.
pag. B-20
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
La potenza termica da installare dovrà essere non inferiore al fabbisogno termico indicato per i locali e
comunque non inferiore alla potenza termica indicata negli elaborati di progetto.
Le caratteristiche del ventilconvettore saranno riferite sempre al funzionamento alla velocità media.
Il ventilconvettore dovrà essere dotato di certificazione Eurovent.
Il ventilconvettore dovrà essere dotato di certificazione Eurovent w sarà conforme alla Direttiva macchine
89/392 CEE e modifiche 91/368 CEE, 93/44 CEE, 93/68 CEE, alle Direttive bassa tensione 72/23 CEE e
Direttive compatibilità elettromagnetica EMC 89/36 CEE.
Dove richiesto, sarà previsto un pannello di chiusura posteriore (schienale) in lamiera preverniciata con
caratteristiche uguali a quelle della mantellatura.
Ciascun ventilconvettore sarà completo delle apparecchiature e degli accessori relativi all’alimentazione
elettrica ed alla regolazione automatica:
- cassetta di derivazione con fusibili sezionabili;
- trasformatore 230-24 V con fusibili di protezione a monte e a valle;
- regolatore digitale preconfigurato per unità terminali, due uscite incrementali, selettore del set point con
campo ±3 °C, comando on-off della velocità ventilatore, alimentazione 24 V ca, 50/60 Hz, potenza assorbita
5 VA, un RS485 per la supervisione, montaggio a bordo ventilconvettore o su guida DIN, IP 30, tipo
Johnson TC-9102-0556 o similare perfettamente compatibile con il sistema di supervisione esistente;
- sonda ambiente NTC con ritaratore ±3 °C, pulsanti e led di funzionamento, campo 0-40 °C, IP 30, custodia
in ABS e policarbonato, dimensioni 80x80x35 mm, montaggio sul fianco del ventilconvettore, tipo Johnson
TM-1160-0005 o similare perfettamente compatibile con il sistema di supervisione esistente;
- valvola di regolazione a 2 vie oppure (a parità di prezzo) a 3 vie e 4 attacchi con bypass incorporato,
accoppiamento M30 per passo filettato e comunque compatibile con il servocomando;
- servocomando elettrico sincrono reversibile, segnale di comando flottante (3 punti), forza 120 N, corsa max.
6 mm, consumo 2,7 VA, alimentazione 24 Vca, IP 40, led di visualizzazione funzionamento, per la valvola
di regolazione, tipo Johnson VA 7480-0001 o similare perfettamente compatibile con il sistema di
regolazione e supervisione esistente;
- selettore delle tre velocità del ventilatore;
- teleruttore per il comando on-off del ventilatore;
- collegamenti elettrici e di regolazione all’interno del ventilconvettore e collegamenti con le reti esterne;
- ingegnerizzazione, start up, programmazione;
- ogni altro onere ed accessorio necessari.
13) CAVO SCALDANTE (TERMONASTRO)
Cavo scaldante autoregolante, flessibile. Consisterà in:
- nucleo scaldante costituito da un polimero irradiato semiconduttore in grado di variare la potenza emessa in
funzione della temperatura delle tubazioni;
- due conduttori in rame stagnato con funzione di alimentazione del cavo;
- una guaina isolante in poliolefina (0,7 mm);
- una calza in rame stagnato come protezione meccanica e messa a terra del cavo;
- una guaina esterna in poliolefina.
Il cavo sarà fissato con apposito nastro adesivo sotto la tubazione oppure a spirale secondo il
dimensionamento effettuato in funzione del diametro del tubo e delle caratteristiche dell’isolamento termico
(dimensionamento a carico della Ditta installatrice). Il cavo potrà essere tagliato in qualsiasi lunghezza;
mediante appositi accessori un’estremità verrà collegata alla rete elettrica (220 V), l’altra sarà isolata
opportunamente. Nastro adesivo ed accessori saranno della stessa Casa produttrice del cavo. Saranno
compresi nel prezzo unitario del cavo scaldante: kit di collegamento (per alimentazione elettrica, giunzioni di
linea, giunzioni a T) completi di scatole ed accessori, passacavo per l’attraversamento dell’isolamento termico,
targhette autoadesive per l’indicazione della tracciatura (“cavo elettrico sotto traccia”), nastro adesivo di
alluminio per fissaggio, accessori.
Potenza elettrica emessa a +5°C = 10 W/m
pag. B-21
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
14) UNITA’ VENTILANTE
Unità ventilante a sezioni componibili (VT), idonea per l’installazione all’interno.
L'unità dovrà essere scomponibile e smontata in singole parti compatibili con gli spazi a disposizione per il
trasporto fino al posto di installazione; successivamente sarà rimontata da parte di tecnici inviati e/o
autorizzati per scritto dal costruttore delle unità ed al termine dell’installazione il costruttore delle unità
rilascerà una dichiarazione specifica di corretto funzionamento. L’unità dovrà inoltre essere dotata di sezioni
vuote in corrispondenza delle colonne (che impedirebbero l’ispezionabilità).
Tutti i fori di attraversamento dei pannelli (sonde, cavi elettrici, etc.) dovranno essere resi a tenuta d’aria
mediante passacavi, guarnizioni o similari (la sigillatura con silicone in generale non dovrà essere utilizzata).
Inoltre nessuna apparecchiatura (quadro elettrico, valvole, umidificatore, etc.) dovrà essere posta davanti ai
pannelli dell’UTA in modo da impedirne l’ispezionabilità o renderla difficoltosa.
Si intendono incluse nella fornitura della macchina le operazioni di verifiche funzionali, start-up, avviamento
operativo in cantiere.
Dovranno essere fornite le certificazioni di cui alla norma PREN 18-86 relative alla categoria L2 di tenuta,
alla classe F9 per i filtri, alla classe T2 per la trasmittanza dei pannelli, alla classe TB4 per i ponti termici. Le
unità inoltre dovranno avere la certificazione Eurovent.
La prova di tenuta dell’unità di trattamento aria sarà eseguita (dopo il rimontaggio in cantiere) secondo le
indicazioni della norma PREN 18-86 (relative alla categoria L2 di tenuta) con pressione di prova di 700 Pa
positiva e 400 Pa negativa. Verrà considerato il valore peggiore tra i due.
Unità conforme ai requisiti essenziali di sicurezza stabiliti dalle seguenti Direttive CE:
- 89/392/CE e successive modifiche, relativa alla sicurezza delle macchine
- 73/23/CE e successive modifiche, relativa alla sicurezza dei componenti elettrici.
Conformità alle seguenti norme: UNI EN 292, UNI EN 294, CEI EN 60204-1, UNI EN 56, UNI EN 1050,
UNI 10893, UNI EN ISO 374, ISO 3864.
Pannellature sandwich a doppia parete in lamiera di acciaio zincato pre-plastificato interna (spess. 8/10 mm) e
lamiera di acciaio zincato pre-plastificato esterna (spess. 8/10 mm), dello spessore complessivo di 46 mm con
interposto isolamento termoacustico in lana minerale a fibre orientate ed incollate della densità di 90 kg/m³,
provviste di scalino di compensazione al fine di ottenere una superficie completamente liscia all’interno della
macchina. Fissaggio dei pannelli con viti autofilettanti non ossidabili alloggiate in bussole in nylon dotate di
tappo di chiusura.
Basamento strutturale continuo sotto ogni sezione (altezza 100 mm) in acciaio zincato e verniciato con vernici
epossidiche effettuata dopo le lavorazioni di stampaggio, taglio, forometrie. Saranno previsti supporti
antivibranti sugli appoggi tra basamento e pavimento.
Carpenteria interna all’unità (escluso struttura sezioni ventilanti e controtelai filtri) in acciaio zincato.
Portine di ispezione in corrispondenza di ogni sezione dotate di maniglie; le portine saranno incernierate (non
sono accettati fissaggi con viti, pomelli avvitati, etc.). Ciascuna sezione dell’unità sarà dotata anche di oblò di
ispezione e di punto luce interno, se non diversamente stabilito dalla D.L.
Dovranno essere previste delle etichette adesive su ogni componente (filtro, ventilatore, silenziatore, etc.) con
riportato il nome del componente stesso.
La velocità dell’aria di attraversamento delle sezioni, se non diversamente precisato, non dovrà essere
superiore a 3,5 m/secondo.
L’unità ventilante sarà costituita dalle sezioni di seguito descritte:
1. Sezione di presa aria esterna con attacco laterale, completa di serranda ad alette controrotanti con perno
libero per il collegamento a servocomando e con battuta dotata di guarnizione per la perfetta tenuta a
serranda chiusa, nonché guarnizione di tenuta in PVC sulle alette. La sezione dovrà avere una lunghezza
tale da evitare l’ingombro della colonna (in corrispondenza della colonna andrà prevista una sezione vuota).
2. Sezione filtrante con filtro standard costituito da una struttura dello stesso tipo di quella dell’unità di
trattamento e provvista di portina d’ispezione a tenuta stagna, da celle filtranti facilmente estraibili disposte
in un piano normale al flusso dell’aria o ad angolo, attacco a monte ed a valle del filtro per l’eventuale
inserimento di un manometro differenziale. Le celle filtranti saranno costituite da un materassino di tipo
rigenerabile in fibra acrilica di forma ondulata trattenuto da due reti elettrosaldate in acciaio zincato a
maglia quadra e da un telaio in lamiera zincata. Classe G4 (UNI EN 779:2012), arrestanza media
pag. B-22
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
ponderale Em>=90%, spessore 48 mm;
I filtri dovranno essere installati su controtelai con inserimento frontale per una perfetta tenuta (e non su
binario), salvo diversa disposizione della D.L.
Il numero e le dimensioni delle celle filtranti dovranno consentire la loro estrazione dall’unità di trattamento
nello spazio di ispezione a disposizione.
3. Sezione ventilante composta da ventilatore senza coclea tipo PLUG FAN a singola aspirazione con girante
libera ad alta prestazione a pale rovesce, staticamente e dinamicamente equilibrata (bilanciatura statica e
dinamica dell’intero assieme motore/girante realizzata in accordo alla norma DIN ISO 1940; grado di
bilanciatura G6.3), direttamente accoppiata a motore elettrico trifase a 4 poli con grado di protezione IP
55, classe di isolamento F (secondo IEC 34-1) e termistore integrato. Sarà compreso il convertitore di
frequenza (inverter), almeno IP 54, completo di filtro antidisturbo e pannellino di interfaccia. Motore
conforme a IEC 60034-30:2008 – efficienza IE2.
Motore e ventilatore saranno fissati su una robusta struttura appoggiata su basamento in acciaio zincato
con interposti supporti antivibranti in gomma ad alta efficienza; raccordo antivibrante in tela olona tra
bocca di aspirazione del ventilatore ed involucro della sezione. Microinterruttore di sicurezza su portina di
ispezione. Rete di protezione antinfortunistica. Oblò di ispezione a doppio vetro in policarbonato resistente
ai raggi U.V. con guarnizione di tenuta. Lampada stagna con cablaggio elettrico e interruttore di manovra
all’esterno.
Completo di misuratore di pressione differenziale, collegato alle prese di pressione del ventilatore tramite
due tubicini, che permetterà al regolatore a microprocessore RM-4 di leggere la portata d’aria e gestirla
tramite l’inverter.
Collegamenti elettrici e sezionatore manuale a bordo macchina.
La sezione ventilante sarà conforme alla ErP 2013 e conseguente Regolamento attuativo (UE) N. 327/2011
in materia di efficienza energetica..
La potenza del motore dovrà essere superiore di almeno il 30% rispetto alla potenza calcolata in funzione
del fabbisogno previsto.
4. Silenziatore a coulisse, costituito da setti fonoassorbenti in fibra minerale, con film protettivo in melinex e
rete antisfaldamento, alloggiato entro telai portanti in alluminio.
Il silenziatore dovrà avere come minimo le seguenti caratteristiche di abbattimento complessivo (tenuto
conto anche della rigenerazione) per banda di ottava:
Hz 63
125
250
500
1000
2000
4000
db
9
16
30
44
49
49
31
Tali prestazioni dovranno essere rese con una perdita di carico, valutata alla portata di esercizio, non
superiore a 45 Pa, se non diversamente precisato.
Lunghezza = 1.500 mm.
Dovranno comunque essere previste anche adeguate sezioni di estremità ed intermedie necessarie ad un
corretto funzionamento; ad esempio per l’entrata del canale di aria esterna lateralmente servirà una sezione di
adeguate dimensioni, tra la sezione di aria esterna e il filtro sarà necessaria una sezione vuota in
corrispondenza del pilastro, etc.
I giunti antivibranti per i circuiti aeraulici saranno costituiti in acciaio zincato e tessuto di poliestere rivestito
in PVC autoestinguente (temp. massima di impiego = 80 °C).
La perdita di carico interna di tutta l’unità non dovrà essere superiore del 10% rispetto al valore indicato negli
elaborati di progetto.
Apparecchiatura conforme al secondo step di integrazione (2018) del Regolamento Europeo n. 1253-2014.
Tutto quanto sopra descritto sarà compreso nel prezzo unitario dell’unità stessa e quindi nel prezzo a corpo di
contratto.
15) SISTEMA DI UMIDIFICAZIONE PER LE UTA
Nuovo sistema di umidificazione delle unità di trattamento aria con rimozione di quello esistente. Saranno
compresi per ciascuna UTA:
A) Rimozione della sezione di umidificazione dell’unità di trattamento aria, inclusi: rampe ugelli,
pag. B-23
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
elettropompa, pacco evaporante, sezione dell'unità, tubazioni di raccordo, accessori, etc. Nell'articolo
saranno compresi: taglio di lamiere e tubazioni, asporto di apparecchiature e materiali, trasporto di tutto
quanto rimosso fino alla pubblica discarica ed il costo della discarica stessa, ogni altro onere necessario
(attrezzature, manodopera, etc.).
B) Nuova sezione di umidificazione da inserire nell’UTA e da collegare alle altre sezioni esistenti garantendo
la tenuta dell’aria delle UTA, includendo flange, bulloni, guarnizioni, adattamenti, etc. La sezione sarà
eseguita con pannellature sandwich a doppia parete: lamiera di acciaio inox AISI 304 interna (spess. 10/10
mm) e lamiera di acciaio zincato pre-plastificato esterna (spess. 8/10 mm), dello spessore complessivo di
46 mm con interposto isolamento termoacustico in lana minerale a fibre orientate ed incollate della densità
di 90 kg/m³. Comprese: flangiatura per il perfetto collegamento all'unità esistente, vasca di raccolta in
acciao AISI 304 con forte pendenza, etc.
C) Rampe di ugelli costituite da tubi dispersori in acciaio inossidabile (collegati tra loro mediante un collettore
in acciaio inox), costruiti in modo da permettere una adeguata distribuzione dell’acqua atomizzata
nell’unità di trattamento lungo tutta la sua sezione; la lunghezza dei dispersori dovrà essere adeguata alle
dimensioni dell’unità di trattamento. Il collegamento tra la pompa e le rampe dei dispersori verrà realizzato
mediante un tubo in gomma rinforzato del diametro di 40 mm circa. Elettrovalvola per cad. rampa.
D) Separatore di gocce a quattro pieghe in PVC ed umidostato di sicurezza.
E) Elettropompa centrifuga orizzontale elettronica a giri variabili, con bocca di aspirazione assiale e bocca di
mandata radiale per l’aspirazione dell’acqua osmotizzata e la spinta verso i tubi dispersori. Corpo pompa e
particolari a contatto con il liquido costruiti in materiale di acciaio inox. In uscita viene installato un
pressoflussostato per la gestione del funzionamento; tramite i sensori viene gestito l’avviamento e l’arresto
in base alla richiesta o meno da parte dell’utenza, in base alla presenza o meno del liquido da aspirare e
relativo riavviamento automatico. Sarà presente anche un riduttore di pressione e relativo manometro per il
settaggio delle pressioni / portate. Compresi supporti, collegamenti idraulici ed elettrici, accessori di
completamento.
Portata nominale = 2,5 m³/h, prevalenza = 320 kPa, attacchi = 1”, potenza = 0,80 kW, alimentazione =
220 V/50 Hz.
F) Bacinella di raccolta dell’acqua in acciaio inox AISI 304 installata nel fondo della sezione di
umidificazione e dotata di notevole pendenza, completa di scarico a sifone convogliato fino al punto di
raccolta più vicino (altezza utile del sifone pari alla pressione statica totale del ventilatore più il 20%).
G) Modifica del software del regolatore esistente dell'UTA per adeguarlo al nuovo sistema di umidificazione.
H) Tubazioni in polipropilene di collegamento tra il sistema di trattamento dell’acqua e la sezione di
umidificazione, nonché ogni altro onere ed accessorio atti a dare il nuovo umidificatore completo e
perfettamente funzionante.
16) APPARECCHI PER LA DISTRIBUZIONE DELL’ARIA
Nel prezzo unitario in opera si intenderanno sempre compresi: captatore, serranda, controtelaio ed ogni altro
accessorio necessario. La verniciatura sarà di colore a scelta della D.L.
- BOCCHETTA DI MANDATA PER VENTILCONVETTORI: sarà in alluminio estruso, con grigliato a
barre orizzontali fisse, completa di flangia per raccordo con il cannotto del ventilconvettore (a tenuta d’arai),
fissaggio con clips o a incastro nel mobile in legno, compreso adattamento del foro esistente nel pannello in
legno di fissaggio, ogni altro onere incluso.
- BOCCHETTA DI RIPRESA PER I VENTILCONVETTORI: sarà in alluminio estruso con un solo ordine
di alette inclinate fisse a 45°, fissaggio con clips o a incastro nel mobile in legno, compreso adattamento del
foro esistente nel pannello in legno di fissaggio, ogni altro onere incluso.
- GRIGLIA DI PRESA ARIA ESTERNA: sarà in acciaio zincato con verniciatura simile alle strutture
metalliche esistenti (tipo corten) previo adeguato primer. Sarà a semplice ordine di alette orizzontali fisse con
profilo antipioggia, completa di rete zincata antinsetto e di controtelaio a murare.
pag. B-24
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
17) SERRANDA DI TARATURA
Serranda per la regolazione della portata ad alette con movimento contrapposto, in acciaio zincato, costituita
da telaio con profilo ad U ed alette nervate, assi di rotazione alloggiati in boccole di nylon, levismi e staffature
per il comando manuale o servocomando. Nel caso di azionamento manuale la leva di manovra dovrà essere
facilmente bloccabile nella posizione prescelta e dovrà portare una graduazione dalla quale si possa facilmente
leggere il grado di apertura della serranda stessa. La serranda dovrà avere le stesse dimensioni del canale. In
posizione di chiusura e con differenza di pressione pari a quella di esercizio dovrà essere garantito un
trafilamento non superiore al 5% della portata con serranda completamente aperta. Nei casi in cui la serranda
debba assicurare la perfetta tenuta (serrande su presa aria esterna, etc.), la serranda sarà completa di
guarnizione sul bordo di chiusura e di tenuta laterale con bandella elastica in alluminio (trafilamento non
superiore a 0,5%).
18) SERRANDA TAGLIAFUOCO
Sarà in acciaio zincato a scatto automatico, completa di pala tagliafuoco in lastre refrattarie (spessore secondo
la resistenza richiesta), di indicatore esterno di scatto avvenuto, di microinterruttore per la segnalazione a
distanza della chiusura e l’arresto del ventilatore a scatto avvenuto, di flange e controflange per installazione a
canale od a parete e di portina d’ispezione.
Il riarmo avverrà mediante servomotore; questo sarà del tipo con ritorno a molla (chiude in mancanza di
corrente), funzionamento a 24 V, completo di indicatore meccanico esterno. I contatti per l’indicazione dello
stato di aperto o chiuso segnaleranno, tramite modulo indirizzabile, lo stato alla centrale di allarme incendio,
che comanderà anche la chiusura e l’apertura della serranda; il modulo indirizzabile avrà contatti di uscita da
3 A o maggiori e adeguati al carico induttivo del servomotore.
La serranda avrà forma e sezione uguali a quelle del canale; se questo non sarà possibile, il canale dovrà
essere portato alle dimensioni della serranda (con onere compreso nel prezzo della serranda).
Dovrà garantire una tenuta al fuoco pari a quella della struttura attraversata dal canale e sarà installata in
corrispondenza della struttura stessa. La serranda dovrà essere completa di certificazione secondo la norma
UNI EN 1366-2.
19) REGOLATORE DI PORTATA ARIA VARIABILE
Regolatore rettangolare a portata d'aria variabile con isolamento termico, silenziatore e servomotore, costituito
da:
- regolatore di portata: involucro in lamiera zincata sp. 10/10 mm, isolamento esterno in lana di vetro (spess.
50 mm), dispositivo a croce per la lettura effettiva della portata d'aria in alluminio estruso con camere di
rilevazione della pressione differenziale media, pale di regolazione in alluminio pesante a movimento
contrapposto con guarnizioni di tenuta, campo regolazione portata da 2 a 12 m/s, tenuta della pala classe 4
EN ISO 1751, tenuta dell'involucro classe C EN ISO 1751, pressione differenziale da 30 a 1.000 Pa, flange
di collegamento;
- silenziatore rettangolare con cassa in acciaio zincato, flange di accoppiamento preforate, setti in lana di vetro
con elevate caratteristiche fonoassorbenti rivestiti con velo vetro rinforzato antiabrasione, con nasi raggiati
per bassa perdita di carico e basso livello di rumore autogenerato;
- regolatore elettronico per la gestione della portata d'aria, pretarato in fabbrica ma con parametri modificabili
(senza costi aggiuntivi), alimentazione 24 V AC/DC, potenza assorbita 2,5 W - 5 VA, grado di protezione IP
54.
Segnali in entrata 0-10 V proporzionale linearmente tra le portate minima e massima preimpostate) ed in
uscita 0-10 V (feedback lineare al campo 0-100% della portata nominale). Il regolatore svolgerà anche la
funzione di comunicazione bus per diagnostica e modifica dei parametri;
- servomotore a 24 V AC, potenza assorbita 2,5 W, tempo di rotazione (90°) = 110-150 s, grado di protezione
IP 54, max. livello sonoro 35 dB(A);
- piastra di accoppiamento tra il regolatore e il silenziatore, rete equalizzatrice da montare all'ingresso, piastra
di adattamento per il collegamento del silenziatore a canali rettangolari e circolari, supporti, accessori.
pag. B-25
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Lunghezza regolatore portata = 400 mm. Lunghezza silenziatore: involucro = 1.200 mm – setti = 900 mm.
20) CANALI PER L’ARIA
Saranno costruiti in lamiera di acciaio zincato con sezione rettangolare.
I canali metallici dovranno essere costruiti secondo i dati contenuti nella seguente tabella:
materiale
acciaio zincato
dimensioni lato maggiore
canale
cm
fino a 75
da 76 a 110
da 111 a 200
oltre 200
spessore
lamiera
mm
8/10
10/10
12/10
15/10
peso unitario
kg/m²
7,0
8,5
10,0
12,5
Per la lamiera zincata lo spessore è quello al netto della zincatura; la zincatura, applicata con il metodo
sendzmir, dovrà essere di prima scelta conforme alla norma UNI 5753 categoria Z200 con finitura superficiale
a stellatura normale. La D.L. si riserva di far effettuare delle prove in laboratorio su campioni di lamiera con
ogni onere a carico della Ditta (compreso il costo dell’esame di laboratorio).
Le flange dovranno essere dello stesso materiale del canale.
I canali con lato maggiore fino a 75 cm avranno le giunzioni del tipo a flangia con angolari ad ogni 2 m max; i
canali maggiori avranno le giunzioni del tipo a flangia con angolari ad ogni 1 m max. Sistemi diversi di
giunzione dovranno essere preventivamente approvati dalla D.L.
Per quanto riguarda l’installazione dei canali e dei loro accessori valgono le seguenti prescrizioni:
A) GENERALITÀ’
I canali dovranno corrispondere alle dimensioni indicate nel disegno ed essere lisci all’interno con giunti
accuratamente rifiniti. I canali dovranno essere fermamente ancorati alle strutture con un sistema ritenuto
idoneo ed essere installati in maniera da risultare completamente esenti da vibrazioni in qualsiasi condizione di
esercizio.
I canali (sia a pié d’opera che in fase di montaggio) dovranno essere sempre protetti (soprattutto alle estremità
aperte) in modo da evitare l’entrata d’acqua, di sporcizia o altro.
Le curve dovranno essere realizzate con un raggio di curvatura pari ad una volta e mezza la larghezza del
canale. In tutte le curve (a 90° o meno, orizzontali o verticali o inclinate) dovranno essere montati dei
deflettori; essi dovranno essere in un numero minimo correlato al lato maggiore del canale: 2 fino a 60 cm, 3
fino a 100 cm, 4 fino a 150 cm, 5 fino a 200 cm, 6 oltre 200 cm. I deflettori dovranno essere costruiti e
premontati in officina e dovranno avere spessore doppio rispetto al canale in cui sono montati.
I giunti dovranno essere a tenuta d’aria e non vi dovranno essere segni di polvere per fughe d’aria sia sui giunti
dei condotti, sia nei punti di attacco dei diffusori e delle griglie.
Le sovrapposizioni dovranno essere realizzate nel senso del flusso dell’aria; bordi ed innesti saranno ribattuti
per rendere liscia la superficie interna dei canali. I cambi di direzione dovranno essere realizzati con un
rapporto di pendenza del 15% salvo diversa indicazione. Dovranno essere previste spigolature trasversali di
altezza sufficiente ad assicurare rigidità alla sezione del canale.
Per i canali esposti alla pioggia dovrà essere prevista una protezione aggiuntiva per ciascuna giunzione e/o
flangia. La protezione sarà costituita da un coprifilo ad U con due bordi laterali a 90°, fissato mediante rivetti
o viti autofilettanti in acciaio inox (non fissate al canale) e siliconatura.
I giunti antivibranti per il collegamento ad apparecchiature che possano generare vibrazioni saranno eseguiti in
acciaio zincato e tessuto di poliestere rivestito in PVC autoestinguente (temperatura massima di impiego = 80
°C).
B) PORTINE PER ISPEZIONE E PULIZIA
Dovranno essere previste delle portine di accesso per ispezione e pulizia vicino ad ogni serranda (tagliafuoco,
taratura, etc.), all’interno dei plenums, etc.; le portine dovranno rendere possibile la pulizia futura all’interno
pag. B-26
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
dei canali in tutti i tratti, pezzi speciali compresi. Ogni portina sarà posta sul lato verticale del canale ed avrà
dimensioni di circa 30 x 20 cm; le portine saranno in numero non inferiore a quanto prescritto dalla normativa
(UNI ENV 12097, etc.). Le portine saranno costituite da due piastre di lamiera zincata stampata con
isolamento interposto, saranno dotate di una controflangia da fissare al canale, una guarnizione perimetrale in
neoprene, due pomelli per il fissaggio, una dima autoadesiva per il taglio del canale. Le portine saranno
comprese nel prezzo unitario dei canali.
C) SUPPORTI ED ANCORAGGI
I canali saranno fissati a strutture in ferro, travi, pilastri, piastre, etc. mediante staffe e collari di adeguato
spessore in ferro zincato (in acciaio inox per canali in acciaio inox). Per i canali rettangolari i supporti saranno
costituiti da profilati metallici a C preforati posti sotto i canali e sospesi con tenditori regolabili a vite; saranno
fissati due angolari sul profilato a circa 3-4 mm dal canale. Dovrà essere sempre prevista l’interposizione di
spessori in gomma onde evitare la trasmissione di vibrazioni e rumorosità. Nei percorsi verticali i supporti
saranno costituiti da collari con l’interposizione di anelli in gomma o materiale analogo.
Non sono ammessi fissaggi che comportino la foratura della lamiera dei canali o presentino ostruzioni
all’interno dei canali stessi (salva preventiva approvazione della D.L.).
La distanza tra i supporti dipenderà dal peso, dal percorso e dalle caratteristiche dei canali; mediamente tale
distanza sarà di 2-4 metri. Il sistema di sospensione ed ancoraggio dovrà comunque essere preventivamente
approvato dalla D.L.
Qualora i canali passino attraverso pareti, divisori, pavimenti, etc., tra i canali e le strutture dovrà essere
prevista l’interposizione di uno spessore di materiale plastico o isolante.
D) TENUTA DEI CANALI
I canali dovranno avere una tenuta all’aria conforme alla norma UNI 10381-1, classe B. La pressione di prova
della tenuta sarà pari alla pressione statica disponibile dell’impianto maggiorata del 20% (pressione di prova
comunque non inferiore a 700 Pa). La massima perdita d’aria dovrà inoltre essere inferiore al 10% della
portata totale dell’impianto.
Il rispetto della tenuta prescritta sarà ottenuto anche sigillando con apposito mastice o simile tutte le giunzioni
delle lamiere, sia quelle longitudinali (lungo le aggraffature) che quelle fra un tronco e l’altro (in
corrispondenza di baionette o flange).
E) PROTEZIONE E PULIZIA DELLE CONDOTTE
Le condotte dovranno essere protette contro lo sporcamento sia esterno che interno di qualsiasi tipo sia in fase
di trasporto, che di immagazzinaggio in cantiere, che di posa in opera; dovranno essere altresì protette dopo la
posa in opera, fino alla consegna finale al Committente.
Con riferimento alla norma UNI ENV 12097 il livello di pulizia dovrà in genere essere quello intermedio.
Pertanto appena giunti in cantiere i condotti dovranno essere immagazzinati in luogo pulito e protetti con teli
di nylon ben fissati, così da impedire sporcamenti di qualsiasi tipo; da tale protezione i canali dovranno essere
tolti solo all’atto del montaggio.
Una volta eseguito il montaggio, tutte le aperture delle condotte (quelle per bocchette, griglie, diffusori; quelle
di testa di tronchi di canali e così via) dovranno essere immediatamente e nuovamente protette con nylon e
nastro adesivo, fissato in modo tale da non creare intralci o impedimenti alle lavorazioni di altre ditte. Anche
dopo il montaggio di bocchette, griglie e diffusori, questi dovranno pure essere protetti contro l’ingresso di
polvere o altro sporco e le protezioni saranno tolte temporaneamente solo per le prove e i collaudi e quindi
rimesse, per essere poi tolte definitivamente solo all’atto della consegna finale degli impianti al Committente.
L’immagazzinaggio in cantiere fino al momento della posa in opera dovrà avvenire lasciando integre tutte le
protezioni.
In ogni caso prima dell’avviamento dell’impianto le condotte dovranno essere sottoposte ad un’accurata
ispezione interna e a pulizia finale a secco.
F) CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione delle quantità dei canali verranno usati i criteri di seguito esposti.
Per i canali metallici verrà conteggiato solo lo sviluppo netto. Perciò gli oneri per sovrapposizioni, sfridi,
scarti, supporti, fascette stringitubo, manicotti di raccordo, materiali di tenuta e di consumo, etc. non verranno
conteggiati e di essi si dovrà tenere conto esclusivamente nel prezzo unitario; verranno applicate le sole
maggiorazioni indicate più avanti. I pesi riportati in precedenza si devono intendere nominali e da usare solo
per la valutazione delle quantità (essi quindi potranno essere diversi dal peso reale delle lamiere e dei
pag. B-27
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
manufatti).
Canali rettangolari metallici: saranno valutati a peso in chilogrammi ottenuto moltiplicando la superficie della
lamiera per i pesi unitari nominali indicati più sopra. La superficie di ogni tronco di canale sarà ottenuta
moltiplicando la somma delle lunghezze dei quattro lati per la lunghezza del tronco, questa misurata lungo
l’asse centrale del tronco stesso; la superficie ottenuta sarà poi aumentata di 0,15 m² per ogni metro di
lunghezza del tronco per tenere conto delle ribordature longitudinali e dei giunti. Le superfici con lati curvi
saranno assimilate a rettangoli in cui i lati curvi saranno sostituiti dall’asse centrale delle superficie stesse. I
tronchi a sezione variabile saranno valutati moltiplicando il perimetro medio per la lunghezza del tronco
misurata lungo l’asse centrale. I pezzi speciali (Tee, derivazioni, etc.) saranno valutati scomponendo i singoli
componenti del pezzo, assimilandoli a tratti elementari (rettilinei, curvi, a sezione variabile) e moltiplicando
sempre il perimetro medio per la lunghezza misurata lungo l’asse centrale. Per i canali flangiati si terrà conto
delle flange aumentando i pesi (risultanti da lamiera più ribordature e giunti) del 10% per i canali con flangia
ogni due metri o più, del 15% per quelli con flangia ogni 1,5 m circa e del 20% per quelli con flangia ogni
metro o meno.
21) ISOLAMENTO TERMICO DEI CANALI
Lastra flessibile in polietilene reticolato chimicamente, a celle chiuse, densità 28 kg/m³, adesivo, multistrato, finito
esternamente con un foglio di alluminio liscio. A prestazione migliorata.
- marcato CE (CPR), secondo lo standard Europeo (PEF) EN 14313
- Euroclasse B-s2,d0 – BL-s1,d0 (reazione al fuoco)
- gamma spessori: 3-16 mm
- classificato F1 per la tossicità e opacità dei fumi secondo la norma NF F 16-101
- resistente agli agenti atmosferici e utilizzabile anche in esterno
- conducibilità termica massima a 40°C = 0,043 W/ m °C
- fattore di resistenza alla diffusione del vapore non inferiore a 15.000
- temperatura d’impiego = da -80°C a +100°C
Le lastre saranno incollate alla lamiera e bloccate lungo tutte le ribordature; le giunzioni dell’isolamento
saranno protette con coprigiunto in lamierino o sigillante e nastro autoadesivo (sigillante e nastro saranno
forniti dalla stessa casa produttrice dell’isolamento). Assicurarsi che tutte le giunzioni siano chiuse
correttamente e sigillate in compressione; a tal scopo su tutte le giunzioni le lastre dovranno essere posizionate
con una sovrapposizione di 5-10 mm che, compressa in posizione, permetterà di evitare lacune nella continuità
del materiale.
Dovranno essere isolate anche le flange dei canali utilizzando fascette adesive con stringifascette metalliche o
altro sistema equivalente.
La posa in opera dovrà avvenire secondo le prescrizioni della Casa produttrice dell’isolamento e sotto il
controllo di un tecnico della Casa stessa.
L’isolamento termico sarà valutato a superficie. La valutazione sarà eseguita con criterio analogo a quello dei
canali; le maggiorazioni per scarti, sfridi, materiali di consumo, pezzi speciali, etc. dovranno essere comprese
nel prezzo unitario.
22) GRUPPO FRIGORIFERO SCROLL CON CONDENSATORE AD ACQUA
Refrigeratore di liquido ad alta efficienza, dotato di compressori scroll, funzionante con R410A,
insonorizzato, raffreddato ad acqua di torre. Conforme ai requisiti delle direttive CE per i macchinari e le
attrezzature elettromagnetiche e a pressione (direttiva 98/37/CE e successive modifiche), nonché alle
normative implementate a livello nazionale.
Classificato e certificato in conformità alle norme Eurovent.
Sarà costituito da:
- Compressori scroll ermetici, con azionamento diretto a 2900 rpm, motore ermetico raffreddato con gas di
aspirazione, sistema lubrificante centrifugo dell'olio incorporato. Completi di isolamento acustico.
- Evaporatore in acciaio inossidabile AISI 316 del tipo saldo-brasato, protetto con sistema di isolamento in
vinile a cellule chiuse, connessioni per l'acqua in entrata e in uscita (fattore di sporcamento = 0,0176 mq
pag. B-28
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
K/kW).
- Condensatore in acciaio inossidabile AISI 316 del tipo saldo-brasato (fattore di sporcamento = 0,044 mq
K/kW).
- Struttura dell'unità in profilato d'acciaio da 2,5 mm, involucro di supporto e pannelli elettrici in acciaio
galvanizzato dello spessore di 1 mm, completamente verniciato, con integrati punti di sollevamento
accessibili e idonei per la movimentazione. Verniciatura a polvere (colore bianco RAL 9002) applicata sulle
lamiere metalliche dell'involucro.
- Pannelli elettrici montati e collegati in fabbrica, dotati di sportelli che consentano il totale accesso.
Sezionatore generale bloccoporta, che riporta in maniera visibile verso l'esterno se l'unità risulta essere o
meno sotto tensione.
- Circuito di refrigerazione: due circuiti di refrigerazione con due compressori ciascuno. Per ogni circuito
frigorifero saranno previsti: trasduttori di pressione per alta e bassa pressione, filtro disidratatore sostituibile
sulla linea del liquido, vetro spia per il livello dell'olio e valvola di carico olio, una valvola di espansione
termostatica, presa di pressione su ogni linea del refrigerante, doppio pressostato per lato alta pressione,
carica operativa completa di R410A e di olio.
- Tubature impianto idraulico: connessioni alle tubazioni tipo Victaulic esterne all'involucro dell'unità.
Flussostato acqua refrigerata elettronico. Modulo idraulico montato all'interno del refrigeratore nel lato
evaporatore costituito da una pompa centrifuga singola e dal relativo valvolame.
- Pannello di controllo del tipo resistente agli agenti atmosferici, contenente gli avviatori, i collegamenti
elettrici di controllo e di potenza, montato sul refrigeratore. Comprenderà un trasformatore di alimentazione
con fusibile sul primario e secondario e due circuiti di controllo secondari. Alimentazione monofase a 230
Volt per i riscaldatori di protezione antigelo dell'evaporatore e circuito di controllo; collegamento monofase a
24 Volt per la parte elettronica del circuito di controllo. Portello del quadro di alimentazione bloccato dal
sezionatore generale.
- Comandi unità. Il pannello di controllo con microprocessore sarà montato e testato in fabbrica. Ritaratura
della temperatura dell'acqua di mandata in base alla temperatura dell'acqua di ritorno. Il dispositivo di
controllo dell'unità agirà automaticamente per evitare che l'unità si arresti a causa di anomalie di
funzionamento associate a una bassa temperatura del refrigerante dell'evaporatore, a un'alta temperatura di
condensazione e/o al sovraccarico del motore in un dato momento. Se persistono condizioni di funzionamento
anomale e si raggiunge la soglia di protezione, la macchina sarà arrestata. Il pannello prevederà l'arresto
protettivo dell'unità con ripristino manuale per le seguenti condizioni: bassa temperatura e pressione del
refrigerante dell’evaporatore, alta pressione del refrigerante del condensatore, guasti del sensore o
rilevamento di un guasto nel circuito, sovraccarico di corrente del motore, alta temperatura di scarico del
compressore, perdita di comunicazione tra il processore principale e il LLID, arresto di emergenza locale ed
esterno. Il pannello prevederà inoltre l'arresto protettivo dell'unità con ripristino automatico per le seguenti
condizioni: perdita di alimentazione, perdita di portata d’acqua del condensatore o dell’evaporatore. Quando
viene rilevato un guasto, il controllo visualizzerà i controlli diagnostici e i risultati.
- Display di controllo, montato in fabbrica sullo sportello del pannello di controllo. L'interfaccia operatore
sarà dotata di uno schermo a sfioramento a cristalli liquidi per l'inserimento di dati da parte dell'operatore e il
rilascio di informazioni. Tutte le impostazioni e i setpoint necessari saranno programmati in un dispositivo di
controllo con microprocessore tramite l'interfaccia operatore. Il dispositivo di controllo sarà in grado di
ricevere segnali da molteplici fonti di controllo simultaneamente e sarà possibile programmare l’ordine delle
fonti di controllo.
- Scheda relè, scheda comunicazione LON, set point esterno.
- Struttura di sostegno in profilati di acciaio collegata al basamento ed alle tubazioni tramite supporti e giunti
antivibranti.
Compreso il trasporto fino al luogo di installazione.
Tutte le apparecchiature e la strumentazione dovranno essere rispondenti alla normativa ISPESL; alla
macchina sarà allegata la relativa documentazione di collaudo.
Caratteristiche:
- due circuiti frigoriferi, quattro compressori, quattro gradini di parzializzazione
- acqua refrigerata prodotta a 7/12 °C
- acqua di raffreddamento del condensatore (acqua di torre) a 30/35 °C
pag. B-29
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
- struttura di sostegno in profilati di acciaio collegata al basamento ed alle tubazioni tramite supporti e giunti
antivibranti
- per altre caratteristiche: V. disegni di progetto
Dovranno essere fissati al pavimento quattro angolari a L, uno per lato del gruppo frigorifero, con fazzoletto
di rinforzo tra i due bracci (spess. 6 mm circa e altezza 30 cm circa), posti a 2 cm circa dal gruppo, compresi
accessori.
23) TORRE EVAPORATIVA CENTRIFUGA
Torre di raffreddamento in controcorrente, di tipo preassemblato in fabbrica, a tiraggio forzato, ventilatore
centrifugo e scarico aria verticale, conforme in tutti gli aspetti alle specifiche, tabelle e schemi.
Costruzione resistente alla corrosione: tutti i pannelli in acciaio (compreso anche il fondo di chiusura della
torre) e i componenti strutturali sono composti da acciaio zincato a bagno Z600 di forte spessore con
rivestimento dei bordi effettuato mediante composto protettivo ricco di zinco per galvanizzazione a freddo e
parte esterna protetta adeguatamente.
Il produttore della torre di raffreddamento dovrà avvalersi di un sistema di gestione certificato da un
funzionario accreditato, rispondente a requisiti delle normative ISO-9001:2000 a garanzia della costanza della
qualità dei prodotti e dei servizi. La garanzia del produttore per l’apparecchiatura sarà valida per un periodo
non inferiore a un anno a partire dal collaudo finale delle opere del presente appalto.
La torre sarà costituita da:
- Struttura: L’unità è costruita in acciaio zincato di forte spessore utilizzando flange a doppia piegatura per la
massima robustezza e rigidità e un'elevata affidabilità delle giunture a tenuta d'acqua. Il ventilatore e il
sistema di trasmissione del ventilatore, compreso il motore del ventilatore, è preassemblato e allineato in
fabbrica e collocato all'interno del flusso dell’aria secca in ingresso. La struttura sarà completa di profilati
adeguati alla base dei due lati lunghi.
- Supporti antivibranti costituiti da pannelli di neoprene con caratteristiche e spessore consigliati dal
costruttore della torre evaporativa (la trasmissione di vibrazioni verso la struttura di supporto dovrà essere
pressoché nulla).
- Sezione di scambio termico: La sezione di scambio termico è composta da una superficie di scambio, sistema
di distribuzione a spruzzo dell’acqua e da eliminatori di gocce per ottenere prestazioni termiche ottimali.
- Superficie di scambio: La superficie di scambio è costituita da materiale plastico autoestinguente ed è
resistente alla corrosione, al deterioramento, ai funghi o agli agenti biologici. La superficie di scambio è
prodotta e testata dal costruttore della torre di raffreddamento per garantire un’unica fonte responsabile e un
unico controllo del prodotto finale.
- Sistema di distribuzione acqua: L’acqua viene distribuita uniformemente sulla superficie di scambio
mediante un sistema di distribuzione acqua costituito da un collettore e bracci di spruzzo in plastica con
ugelli di spruzzo in plastica a bocca larga non intasabili. I bracci e gli ugelli di spruzzo sono tenuti in
posizione da guarnizioni in gomma a incastro, per una rapida rimozione dei singoli ugelli o dei bracci
completi per la pulizia o lo spurgo.
- Vasca dell’acqua fredda: La vasca dell’acqua fredda è provvista di filtri asportabili di grandi dimensioni con
aperture di passaggio di dimensioni inferiori rispetto a quelle degli ugelli del sistema di distribuzione acqua e
un dispositivo antivortice per evitare il trascinamento di aria. Il filtro e il dispositivo antivortice sono
composti dello stesso materiale della vasca per evitare la corrosione galvanica tra metalli diversi. Gli
accessori standard della vasca includono una valvola a solenoide di reintegroda 3/4”.
- Attacco supplementare per tubo equalizzatore e relativo tubo equalizzatore fino all’altra torre.
- Ventilatore: Il ventilatore è bilanciato dinamicamente, a pale ricurve in avanti, di tipo centrifugo, scelto per
fornire prestazioni termiche ottimali con minimi livelli di emissione sonora. La coclea del ventilatore presenta
un boccaglio per ottimizzare l’ingresso dell’aria e i comignoli di scarico rettangolari a quattro lati si
estendono all’interno della vasca per aumentare l’efficienza del ventilatore e impedire che l’acqua schizzi
entro lo stesso. Il ventilatore e l’albero sono supportati da cuscinetti per servizio pesante, autoallineanti,
rilubrificabili, con sedi in ghisa, progettati per una durata minima di 40.000 ore (280.000 ore di durata
media).
pag. B-30
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
- Motore del ventilatore: Motore per ventilatore totalmente chiuso, raffreddato ad aria (TEFC, Totally
Enclosed Fan Cooled), a gabbia di scoiattolo, con cuscinetti a sfere adatti per funzionamento in ambienti
esterni. IP 55. Motore maggiorato per ottenere la prevalenza statica necessaria a vincere le perdite di carico
nel lato aria sia della torre che dei silenziatori su aspirazione ed espulsione. Il motore sarà completo di
inverter per la variazione della velocità del motore.
- Eliminatori di gocce: Gli eliminatori sono costruiti in materiale plastico speciale e sono smontabili in sezioni
facilmente maneggiabili. Gli eliminatori hanno un minimo di tre cambiamenti nella direzione dell’aria.
- Silenziatori su aspirazione e su espulsione dell’aria, con setti fonoisolanti – fonoassorbenti. La struttura
portante del setto sarà costituita da mantello perimetrale in lamiera di alluminio con imbottitura interna
costituita da materassino composto da fibre sintetiche di poliestere (caratteristiche del prodotto: non assorbe
umidità, non marcisce, non imputridisce, resiste a microrganismi funghi e batteri, non invecchia, non
spolvera, non è attaccabile da insetti, resiste agli agenti chimici, è inodore). Grazie alla sua natura fisica e
chimica non necessita dell’emissione della scheda dati di sicurezza come previsto dal D. Leg. 16 luglio 1998
n° 285 Art. 9 riciclabilità pari al 100% Materiale completamente sanificabile a mezzo pulizia con
idropulitrice e quindi indistruttibile. Rete stirata in alluminio di protezione e contenimento dello spessore di
mm 1. I silenziatori dovranno garantire una rumorosità finale non superiore ai valori indicati negli elaborati
di progetto.
- Rete supplementare in entrata dell’aria (antivolatile).
- Accesso alla vasca: sono presenti portelli d’ispezione sul fianco della vasca per un agevole accesso al
sistema di reintegro dell’acqua e al filtro in aspirazione per la manutenzione di routine.
- Sonda di temperatura PTC per la protezione del ventilatore.
- Valvola a solenoide da 3/4” con campo di pressione 0,3-10 bar, 230 V, consumo di potenza 21 VA di attesa
e 44 VA di intervento, IP 65.
- Giunti antivibranti tra torre e tubazioni (circuito condensatori, acqua di reintegro, tubo di compensazione).
- Due livellostati per il controllo di livello acqua. Un livellostato elettronico comanderà la valvola a solenoide
di caricamento. Un livellostato di minima con scatola di protezione integrata fermerà il sistema e manderà un
segnale di allarme.
- Resistenza elettrica da 5 kW con termostati di comando e di sicurezza.
- Livelli di pressione sonora a 15 m con silenziatori su aspirazione e scarico in dB(A): 47 lato aspirazione, 48
schiena, 46 nei due fianchi, 42 lato scarico.
- Caratteristiche prestazionali:
- volume vasca = 579 litri (al troppopieno = 1.049 litri)
- range di pressione valvola di reintegro meccanica = da 1 a 4,5 bar
- perdita di carico totale lato acqua = 28 kPa
- evaporazione massima = 780 litri/h
- spurgo = 520 litri/h
- reintegro = 1.300 litri/h
- lunghezza silenziatori: in aspirazione = 1.545 mm – in scarico con plenum = 1.205 mm
- perdita di carico dei silenziatori (aspirazione e scarico) = 152 Pa
- altre caratteristiche: V. disegni di progetto
Saranno compresi nel prezzo unitario della torre evaporativa e quindi nel prezzo a corpo di contratto anche:
trasporto di tutti i materiali fino alla posizione di installazione (compresi mezzi di sollevamento,
movimentazione di carico-scarico, etc.), opere connesse con la posa in opera della torre (in particolare le opere
di fissaggio alla struttura metallica di supporto con modalità preventivamente accettate dalla D.L), quant’altro
necessario a dare la torre in opera perfettamente a regola d’arte.
Se la torre installata dall’appaltatore dovesse avere dimensioni diverse da quelle di progetto, sarà onere
dell’appaltatore stesso di provvedere a tutte le modifiche conseguenti necessarie (struttura portante, grigliato di
mascheramento, etc.), compresa la modifica del progetto strutturale che dovrà essere firmata da una tecnico
abilitato.
La torre evaporativa sarà inoltre completa di ogni altro accessorio d’uso ed atto al perfetto funzionamento.
Tutto quanto sopra descritto sarà compreso nel prezzo unitario di ciascuna torre evaporativa e quindi nel
prezzo a corpo di contratto.
pag. B-31
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
24) BARRIERA ACUSTICA LATERALE
Barriera acustica da montare sulla cabina dell'ascensore a fianco delle torri evaporative, lunghezza 7,5 m circa
(pari comunque alla lunghezza del vano corsa ascensori e del cavedio impianti), altezza 2,8 m circa (almeno
50 cm oltre le torri). Costituita da:
- lamiera grecata piena in acciaio zincato (verso il condominio), spess. 20/10 mm;
- lana minerale apprettata con velo vetro, spess. 100 mm, densità 200 kg/mc;
- lamiera forellata in acciaio zincato, spess. 10/10 mm
- struttura di supporto e fissaggio alla muratura, composta da n. 7 montanti IPE100 posti all’interasse
variabile da 100 a 140 cm, con profilo UPN100 di collegamento in sommità. Altre caratteristiche costruttive
come descritto per la struttura di supporto delle torri evaporative
- ponteggi e piani di lavoro da realizzare sulla copertura
- ogni altro onere ed accessorio.
25) BARRIERA ACUSTICA VERSO IL BASSO
Barriera acustica verso il basso da posare sulla copertura sotto le torri evaporative, costituita da:
- Doppio strato di pannelli tipo Eraclit o similare fonoisolanti e fonoassorbenti in lana di legno mineralizzata
con magnesite ad alta temperatura, conformi alla Norma UNI EN 13168, rispondenti inoltre alla Norma UNI
9714 M-A-I, reazione al fuoco B-s1,d0. I pannelli saranno in doppio strato sfalsati, spessore 35 mm per cad.
strato. Saranno appoggiati direttamente sulla copertura.
- Ulteriore doppio strato di pannelli Eraclit o similari nella zona centrale sotto le torri evaporative.
- Foglio di polietilene posato sui pannelli per impedire l'aggrappo del massetto sull'isolante.
- Massetto soprastante costituito da premiscelato tipo "Lecamix facile" o equivalente approvato, confezionato
in sacchi, premiscelato a base di argilla espansa speciale e leganti specifici, inerti naturali, cemento tipo
Portland ed additivi, densità a secco a 28 gg circa 950 kg/mc, Rck 20 MPa. Confezionamento e getto
secondo le indicazioni del produttore. Il massetto sarà armato con rete elettrosaldata in acciaio tondo nervato
B450C ø6 maglia 20x20, sovrapposizione min. n. 1 maglia completa, con cordolino di irrigidimento
perimetrale di larghezza min. 10 cm (estensione del getto oltre il limite dei pannelli tipo Eraclit) ed armato
con forc. ø8 sviluppo 60 cm / 40 cm e 2ø8 correnti perimetrali in acciaio B450C. Spessore medio della
caldana 6 cm. Con pendenze adeguate
- Lamierino in acciaio inox AISI 304, spess. 8/10 mm, posto nella zona centrale.
- Doppia guaina impermeabilizzante (spess. 5 + 5 mm) posta sopra il massetto e raccordata sia con la guaina
esistente sia con il lamierino inox in modo da dare una protezione continua e perfetta dall’infiltrazione
dell’acqua (guaina esterna con finitura simile all’esistente).
- Ogni altro onere necessario.
Dimensioni come da disegni di progetto.
26) GRIGLIATO DI MASCHERAMENTO DELLE TORRI EVAPORATIVE
Il grigliato esistente di mascheramento delle attuali torri evaporative verrà modificato in modo da poter
mascherare anche le nuove torri.
A questo scopo il grigliato verrà modificato: saranno spostati alcuni tratti, altri saranno aggiunti; quelli nuovi
dovranno essere uguali agli esistenti. In corrispondenza dei due silenziatori il grigliato verrà interrotto in modo
da evitare ostacoli all’ingresso dell’aria nei silenziatori stessi.
Il grigliato di mascheramento verrà fissato sulla copertura in modo del tutto simile all’esistente.
Saranno compresi nel prezzo unitario del grigliato e quindi nel prezzo a corpo di appalto i seguenti oneri:
taglio di parti di grigliato e rimontaggio in altre posizioni, nuovi tratti di grigliato uguali agli esistenti (forme,
dimensioni, materiali, finitura, etc.) e loro montaggio nel grigliato esistente, saldatura e verniciatura dove
necessario, montanti, dadi in cemento di fissaggio, ripresa dell’impermeabilizzazione ed ogni altro onere
necessario a dare il grigliato finito a regola d’arte.
pag. B-32
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
27) STRUTTURA DI SUPPORTO DELLE TORRI EVAPORATIVE
Fornitura e posa di carpenteria metallica composta da profili tipo HEA e UPN in acciaio S275 e piatti in
acciaio S355, realizzata mediante lavorazione di qualsiasi tipo di profilo o lamiera come indicato nei disegni di
progetto, compresi piastre, fazzoletti di irrigidimento ed elementi di giunzione, compresa fornitura e posa di
elementi di ancoraggio quali tirafondi e tasselli, eseguita sia in officina che in opera, mediante saldatura con
elettrodi di tipo omologato, e completa di ogni tipo di attacco e di giunzione, secondo forme dimensioni
spessori e prescrizioni indicate nei disegni esecutivi del progetto strutturale e in base alle indicazioni della DL,
da assemblare in opera mediante bullonatura con impiego di bulloni ad alta resistenza classe 8.8.
Tutti i profili e gli elementi in carpenteria metallica componenti le strutture saranno trattati mediante zincatura
a caldo.
Compresi apparecchi di appoggio costituiti da strato di neoprene non armato, sp. 10 mm, posti anche
lateralmente dove indicato.
Ogni struttura dovrà essere data in opera a qualsiasi altezza, compresi fornitura, trasporto, montaggi, tiro in
alto, ponteggi, mano d'opera anche specializzata, mezzi d'opera anche di tipo speciale (solo la gru è computata
a sé).
Compreso ogni onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte in base alle normative vigenti
e secondo progetto.
Tutto il materiale dovrà essere accompagnato da certificazione del fornitore che comprovi la provenienza e la
qualità del materiale usato; sarà inoltre compreso l'onere dell’esecuzione delle prove di laboratorio previste
dalle normative vigenti e secondo indicazioni della DL.
Sarà compreso l’onere per l’esecuzione dei fori di passaggio delle due travi principali della struttura di
sostegno delle torri evaporative attraverso il muro in c.a. sp. 20 cm circa del locale macchinari situato in
copertura. Compresi: demolizione nei tratti interessati di muri in c.a. divisori interni, ripristino degli stessi
muri e sigillatura previa interposizione di foglio di materiale compressibile (neoprene non armato o similare)
dello spessore di 10 mm attorno alle travi nei tratti di muro interessati.
Compresa la demolizione della pavimentazione e del massetto di sottofondo (fino al raggiungimento della
quota della soletta strutturale) da eseguire all’interno del locale macchinari in corrispondenza dell’impronta
delle flange di appoggio delle due travi principali, con successivo getto di ripristino fino alla quota della
pavimentazione da eseguire con impiego di malta cementizia antiritiro tipo “Emaco S55”.
Per ciascuna torre evaporativa dovranno essere fissati alla struttura metallica di supporto quattro angolari a L,
uno per lato, con fazzoletto di rinforzo tra i due bracci (spess. 6 mm circa e altezza 30 cm circa), posti a 2 cm
circa dalla torre, compresi accessori. Inoltre per ciascuna torre dovranno essere montati quattro tiranti nei
quattro angoli della parte alta, costituiti da cavi di acciaio antisismici diam. 6 mm circa, completi di accessori
di fissaggio alle strutture.
Ogni altro onere necessario a dare la struttura finita a perfetta regola d’arte.
28) QUADRI E LINEE ELETTRICHE
Faranno parte dell’appalto la fornitura e la posa in opera dei quadri elettrici e delle linee elettriche relativi agli
impianti previsti nell’appalto stesso.
Dovranno essere eseguite le linee di alimentazione di potenza delle apparecchiature (quadri elettrici, pompe,
gruppo frigorifero, torri evaporative, ventilatori, etc.), le linee di collegamento ad organi di controllo
(termostati, pressostati, etc.), le linee di collegamento ad apparecchiature di regolazione (elettrovalvole,
servomotori, sonde, etc.), le linee in arrivo o in partenza dai moduli di regolazione o analoghe, le linee di
segnalazione e di allarme, etc. La posa di tali linee dovrà avvenire con le modalità descritte più avanti; la loro
sezione non dovrà essere inferiore a 2,5 mm² (1,0 mm² per la regolazione).
Ciascun quadro elettrico dovrà contenere le apparecchiature di protezione, comando, controllo e segnalazione
necessarie al corretto funzionamento degli impianti. Sia il quadro che le linee dovranno essere costruiti e posti
in opera rispettando scrupolosamente la normativa vigente (CEI, USL, etc.) e quanto di seguito prescritto.
Altre indicazioni dimensionali, costruttive e funzionali relative ai quadri elettrici ed alle linee elettriche sono
riportate nel presente Capitolato, nei disegni di progetto e nell’Elenco prezzi unitari.
Ciascun quadro elettrico sarà di tipo a parete od a pavimento, composto da un armadio in lamiera di acciaio
pag. B-33
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
verniciato a fuoco (in acciaio inox per il QE-TE), eseguito secondo le norme CEI, grado minimo di protezione
IP 54 a porta chiusa e IP20 a frontale aperto (IP 65 per il QE-TE), contenente il sezionatore con comando
bloccoporta rinviato, l'interruttore generale con bobina di apertura, gli interruttori magnetotermici differenziali
per ciascun circuito, i telesalvamotori ed i commutatori per le apparecchiature, i relè, le lampade spia,
trasformatori per circuiti ausiliari e di regolazione, voltmetro, amperometro, morsettiera per attestazione cavi,
etc. (l'apertura del quadro deve poter avvenire solo ad alimentazione elettrica interrotta); gli interruttori
dovranno essere dotati di contatti ausiliari per la segnalazione a distanza di scatto avvenuto.
Il quadro sarà lucchettabile.
Ogni quadro sarà dimensionato per poter ospitare ampliamenti di almeno il 40% di apparecchiature e linee
interne.
Il quadro QE-TE avrà la carpenteria in acciaio inox, compresa la porta; questa sarà cieca senza alcuna
apparecchiatura, mentre le apparecchiature (interruttori, spie, etc.) saranno montate su un pannello interno.
Sopra il quadro verrà posto un tettuccio per la protezione dal sole e dalla pioggia in lamiera zincata con barre
di appoggio e adeguati fissaggi. Il quadro inoltre sarà sollevato dalla copertura di almeno 50 cm. Il quadro
dovrà avere la ventilazione forzata mediante ventilatore e griglie con alette parapioggia.
Tutti i quadri elettrici verranno fissati al pavimento ed alle pareti in modo da evitarne il ribaltamento.
Saranno compresi il cablaggio del quadro, realizzato con adeguati materiali non propaganti l’incendio e di
sezione adeguata ai carichi da alimentare, gli schemi di cablaggio e realizzazione, i collaudi, il calcolo della
sovratemperatura interna, la Dichiarazione di conformità, etc.
In ciascun quadro dovranno essere poste anche le apparecchiature del sistema di regolazione automatica
(regolatori, indicatori, orologio programmatore, etc.). Tali apparecchiature dovranno venire installate in modo
da rendere facile la lettura e la taratura. Per ogni quadro verrà previsto inoltre un avvisatore ottico e acustico
degli allarmi (con tacitazione manuale del segnale acustico) posto in posizione concordata con la D.L.
(presumibilmente nella guardiola del corpo basso).
Tutti gli interruttori, gli allarmi, etc. dovranno essere dotati di lampadine a led sul pannello frontale del quadro
in modo da indicare lo stato, le anomalie, etc. Dovrà essere previsto anche un tasto di prova di funzionamento
di tutti i led.
Frontalmente dovranno essere riportate, incise su targhette pantografate di tipo adesivo, tutte le scritte
necessarie ad individuare chiaramente le varie apparecchiature di comando e segnalazione delle singole utenze;
tali scritte dovranno essere definite in accordo con la D.L.
Gli interruttori, i sezionatori, i fusibili, i teleruttori, etc. saranno montati su pannelli metallici interni regolabili
in profondità. Tutti gli interruttori dovranno essere del tipo omnipolare.
I cablaggi degli ausiliari dovranno essere eseguiti con conduttore flessibile con grado di isolamento adeguato
alla tensione di esercizio del quadro (400 Vac), di sezione non inferiore a 1,5 mm². Dovranno essere dotati di
capicorda con targhetta indicatrice ed essere posti in canalette di PVC ampiamente dimensionate e comunque
disposti in maniera ordinata ed il più possibile simmetrica onde agevolare ogni azione successiva di intervento.
Tutti i conduttori in partenza o in arrivo al quadro dovranno essere collegati ad una morsettiera numerata del
tipo a vite di sezione adeguata (con minimo di 6 mm² per le morsettiere degli ausiliari e di 20 mm² per le
morsettiere di potenza).
Particolare cura dovrà essere osservata nella suddivisione equilibrata dei carichi sulle tre fasi.
Ciascuna linea in arrivo al quadro sarà provvista di interruttore generale. La corrente nominale di ciascun
interruttore generale sarà adeguata al numero ed alla potenza dei carichi alimentati; per i magnetotermici la
taratura dovrà essere tale da garantire le selettività delle protezioni. Il potere d’interruzione dovrà essere
adeguato alle correnti di cortocircuito più gravose possibili in relazione alla rete alla quale i quadri risultano
collegati.
Ciascuna linea in partenza sarà protetta da interruttori magnetotermici (o da fusibili secondo quanto prescritto)
e sarà sezionabile sul quadro. Dove siano previste due utenze di cui una di riserva all’altra ed in casi analoghi i
sezionatori dovranno essere di tipo tale da escludere la contemporanea alimentazione delle due linee. Ogni
quadro dovrà essere corredato di uno spazio sufficiente a inserire in futuro un interruttore che permetterà di
alimentare dei condensatori in grado di riportare il fattore di potenza entro i limiti richiesti dalle norme di legge
(il tutto compreso nel prezzo del quadro).
In caso di riavvio degli impianti dopo un’interruzione, la partenza dovrà essere sequenziale in modo da limitare
lo spunto. A tale scopo per ciascuna utenza consistente dovrà essere previsto un temporizzatore regolabile;
pag. B-34
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
sarà stabilito dalla D.L. quali utenze potranno eventualmente essere senza temporizzatore. Analogamente in
caso di caduta della rete elettrica le eventuali utenze privilegiate dovranno riavviarsi sequenzialmente, in modo
da evitare picchi di assorbimento ed in maniera compatibile con le apparecchiature servite (pompe, gruppi
frigoriferi, unità di trattamento aria, umidificatori, etc.); lo stesso dovrà avvenire al successivo ritorno della
rete elettrica.
Dovrà inoltre essere previsto un pulsante per la prova di funzionamento delle lampade di segnalazione.
Gli schemi unifilari dei quadri sono riportati nelle tavole di progetto. Gli schemi funzionali costruttivi
dovranno essere presentati dalla Ditta per l’approvazione della D.L. Nel prezzo unitario del quadro sarà
compreso l’onere per l’esecuzione dello schema funzionale costruttivo comprensivo di apparecchiature, linee,
accessori, interblocchi, etc. per le parti di potenza, regolazione, ausiliari, etc.
Se non diversamente indicato, la Ditta dovrà collegare i quadri, le tubazioni, i canali metallici, le
apparecchiature e tutte le altre parti metalliche alla sbarra di terra del quadro.
Dovranno inoltre essere eseguiti dei ponti di collegamento ogniqualvolta la presenza di giunzioni, staffe od
altri materiali isolanti possa pregiudicare la continuità elettrica delle condutture.
Se verranno affidati ad altra Ditta i collegamenti di terra ed equipotenziali, la Ditta esecutrice dei lavori
oggetto del presente appalto dovrà completare la mascheratura di tubazioni, canali, etc. solo dopo che siano
stati eseguiti tali collegamenti.
I motori elettrici, se non diversamente indicato, dovranno avere grado di protezione minima IP45 ed essere
avvolti con materiali isolanti in classe E. Per tutti i motori da alimentare (elettropompe, ventilatori, etc.) dovrà
essere prevista un’adeguata protezione magnetotermica-differenziale e termica con associati dei contattori di
potenza.
Per tutte le apparecchiature che potrebbero essere comandate manualmente (cadauna pompa, etc.), dovrà
essere previsto un selettore adeguato con posizioni “manuale - stop - automatico”. Ogni apparecchiatura o
gruppo di apparecchiature comandate da un orologio programmatore e/o un regolatore automatico dovrà poter
essere fatto funzionare mediante un inseritore manuale, bypassando quindi l’orologio e/o il regolatore
automatico. I collegamenti al selettore e/o all’inseritore manuale saranno fatti in modo da cortocircuitare solo
il dispositivo di comando automatico; in caso di posizionamento in "Manuale" tutti i dispositivi di sicurezza
(blocchi per alta e bassa pressione, alta temperatura, protezione termica per sovraccarico, etc.) saranno
sempre collegati al circuito di comando (cioè anche in posizione di “manuale” l’apparecchiatura sarà sempre
protetta dai propri apparecchi di protezione).
Tutte le potenze elettriche (e quindi le correnti e le sezioni dei cavi) riportate nelle tabelle delle apparecchiature
e nello schema unifilare dei quadri sono ricavate dalle caratteristiche di progetto delle varie utenze. Sarà a
carico della Ditta la verifica e l’eventuale adeguamento delle sezioni dei cavi e dei componenti elettrici in
funzione delle potenze reali installate con oneri compresi nei prezzi unitari di contratto.
I cavidotti saranno di tipo rigido o flessibile in PVC serie pesante; dovranno riportare il Marchio Italiano di
Qualità (IMQ) e dovranno essere del tipo normalmente usato nella realizzazione e nella pratica degli impianti
elettrici.
I cavidotti dovranno avere caratteristiche conformi alle norme CEI-UNEL.
Le curve dei tubi dovranno essere modellate direttamente per mezzo di adeguati utensili evitando riduzioni di
sezione interna, strozzature o rotture. Non dovranno essere eseguite curve consecutive formanti angoli
superiori a 90° senza l’interposizione di scatole di transito; la massima distanza tra due scatole di derivazione
o di transito non dovrà essere maggiore di 6 metri.
Il diametro interno dei tubi dovrà essere non inferiore a 1,5 volte il diametro della circonferenza del gruppo di
cavi e comunque non inferiore a 13 mm. Per i tubi rigidi la distanza tra due giunzioni non dovrà essere
superiore a 1,5 metri.
Dove è possibile i cavidotti saranno posati sottotraccia su pareti, soffitti e pavimenti; essi dovranno essere
posati a distanza di almeno 15 cm dai tubi per il trasporto di vapore, acqua calda o altri fluidi. I cavidotti
potranno essere posati a vista entro cavedi, cunicoli e spazi praticabili dove indicato e con l’approvazione del
Direttore dei Lavori.
In caso di percorsi a vista i tubi dovranno essere rigidi e installati paralleli o perpendicolari a soffitti, pareti ed
elementi strutturali, uniformemente distanziati sia nei percorsi diritti che in quelli curvi. Eventuali curve e
derivazioni dovranno essere realizzate con curvatubi. I tubi saranno tagliati mediante seghe o appostiti
pag. B-35
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
tagliatubi di tipo approvato e lisciati dopo la filettatura per rimuovere tutte le sbavature.
I tubi devono essere fissati saldamente alle scatole di derivazione, di giunzione e di infilaggio. Essi dovranno
essere giuntati mediante manicotti di tipo approvato; giunti di espansione dovranno essere impiegati
nell’attraversamento degli elementi strutturali del fabbricato.
Dovrà essere evitato che intonaci e sporcizia penetrino dentro tubi, scatole, raccorderie e apparecchiature
durante l’installazione. I tubi sotto traccia non dovranno presentare ostruzioni; nel caso ve ne fossero,
dovranno essere rimosse a spese della Ditta. I sistemi di tubazioni vuote saranno forniti, secondo quanto
indicato, completi di filo di tiraggio.
I tubi saranno sostenuti da collari a parete, mensole pendenti o cavalletti a soffitto. Gli attacchi saranno
realizzati mediante viti a legno o chiodi in presenza di legno, zanche su pareti di laterizio, viti di espansione su
cemento o mattoni, perni filettati o saldati o cavallotti bullonati su strutture metalliche; perni filettati con dado
e rondella potranno essere impiegati al posto di viti ad espansione e a legno, mentre collari ad U potranno
essere impiegati solo su tubi rigidi di acciaio. Mensole e collari per tubazioni non potranno essere saldate su
strutture di acciaio. Il carico applicato sugli organi di fissaggio dovrà essere uguale o inferiore al 25% del
carico di sicurezza. Gli organi di fissaggio su soffitti di cemento dovranno essere resistenti alle vibrazioni ed
agli urti. I fori non utilizzati dovranno essere riempiti.
In presenza di controsoffitto i tubi dovranno passare al di sopra di esso ma non appoggiarsi ai supporti del
controsoffitto stesso.
A seconda di quanto richiesto le cassette di connessione potranno essere dei seguenti tipi:
1) Le cassette ad incasso per condotti in PVC, ad eccezione di quelle a pavimento, saranno del tipo in resina
autoestinguente con foratura prestampata e coperchio di colore avorio in materiale plastico autoestinguente
fissato a mezzo di quattro viti cadmiate. Le cassette di derivazione saranno equipaggiate con morsettiera di
derivazione. Le dimensioni minime saranno conformi alle norme CEI ed in ogni caso non inferiori a
100x100x63 mm.
2) Le cassette per i condotti rigidi in PVC saranno del tipo in resina autoestinguente con foratura prestampata
e coperchio con fissaggio a mezzo di quattro viti cadmiate; avranno grado di protezione IP-54 e saranno
complete di pressatubi, salvo diversa disposizione da parte della D.L. Le cassette di derivazione a raccordi
terminali saranno utilizzabili per la connessione dei condotti. Le dimensioni minime saranno conformi alle
norme CEI ed in ogni caso non inferiori a 100x100x76 mm.
3) Le cassette porta-apparecchi saranno in alluminio pressofuso, con viti di terra per installazione a parete.
Saranno in alluminio pressofuso, tipo stagno IP-54, per installazione ad incasso o a parete come indicato
negli elaborati di progetto e verranno utilizzate sempre nei locali umidi; avranno porta-apparecchi metallici
fissati a mezzo di viti cadmiate. Le cassette avranno le caratteristiche costruttive e le dimensioni
raccomandate dal fabbricante dell’apparecchio da contenere. Tutte le cassette esterne avranno grado di
protezione IP-65.
Le cassette esposte saranno poste in opera fissate alle strutture a mezzo tasselli ad espansione e viti cadmiate e
sopra i controsoffitti e su strutture metalliche mediante staffe e/o sostegni in profilato di acciaio a "L" od a "T"
zincato a caldo di dimensioni e sagomature adeguate, fissati saldamente alle strutture.
Tutte le tubazioni e le cassette dovranno dare luogo a cavidotti aventi geometria simile alle strutture, installati
parallelamente ad esse oppure intersecanti perpendicolarmente le strutture stesse.
Dovranno inoltre consentire l’infilaggio e lo sfilaggio di conduttori o cavi in maniera facile anche dopo la loro
posa in opera.
I conduttori elettrici dovranno essere installati in tubazioni, condotti o cavedi. Tutte le linee saranno con cavi
N07V-K (per carichi di limitato amperaggio e dentro tubi e canaline di plastica) oppure con cavi FG7O-R (per
alimentazioni maggiori e/o dentro canaline metalliche e/o in posa all’esterno dell’edificio), tubi rigidi e
flessibili e canaline; i cavi comunque dovranno essere di tipologia conforme alle prescrizioni delle leggi e delle
norme vigenti. I cavi avranno una sezione trasversale non inferiore ai 2,5 mm² (1,0 mm² per la regolazione); i
conduttori usati per il comando a distanza dei circuiti dovranno avere sezione minima di 1,5 mm² e grado di
protezione 3. Tutti i conduttori sopra citati saranno in accordo con le Norme CEI.
Tutti i conduttori installati in tubazioni ed individualmente in condotti o cavedi dovranno avere un colore o
codice. L’identificazione dei conduttori dovrà essere prevista in ciascuna custodia e dove vengono effettuati
giunti, derivazioni e terminali. L’identificazione sarà data dal colore dell’isolamento oppure con collari di
pag. B-36
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
nylon colorati, piastrine e manicotti impressi a caldo. Tutti i punti terminali delle linee dei circuiti ed i
conduttori in genere dovranno essere chiaramente identificati per mezzo dei collari in plastica.
Il collegamento fra conduttori della sezione di 6 mm² ed inferiore dovrà essere eseguito con morsetti a
pressione del tipo isolato; per conduttori di sezione superiore con morsetti a pressione senza saldature. I
collegamenti nei quadri e nelle apparecchiature dovranno essere eseguiti con morsettiere di sezione adeguata di
tipo componibile, installate su barre DIN previa installazione di terminali a pressione preisolati nella parte
terminale dei conduttori.
Gli interruttori automatici dovranno essere completi di dispositivo di manovra con contatti, gruppo di apertura,
dispositivo di sgancio per ogni polo, il tutto racchiuso in custodia di materiale fenolico.
Il dispositivo di manovra dovrà essere ad apertura rapida ed interamente a scatto libero, così che i contatti non
possano essere tenuti chiusi durante il corto circuito. Il comando manuale degli interruttori dovrà aprire o
chiudere simultaneamente tutti i poli di un interruttore multipolare.
Gli interruttori dovranno essere costruiti con contatti duraturi in lega d’argento e camere di spegnimento
deionizzanti. Ogni interruttore dovrà avere un relè termomagnetico di intervento per ogni polo; esso dovrà
consistere in un termoelemento bimetallico ritardato per la protezione magnetica contro il cortocircuito
istantaneo. Gli elementi di intervento dovranno operare su una barra comune di intervento che aprirà tutti i poli
in caso di sovraccarico o cortocircuito su uno dei poli; l’interruttore dovrà indicare l’avvenuto intervento con
la posizione della leva tra "chiuso" e "aperto".
Tutti gli interruttori dovranno soddisfare i requisiti delle Norme CEI 17-5. Gli interruttori automatici
magnetotermici con o senza protezione differenziale dovranno essere di tipo modulare con unica leva. La curva
di intervento dovrà essere di caratteristiche adeguate al tipo di carico alimentato.
Se non diversamente indicato, gli interruttori differenziali avranno sensibilità di 30 mA.
Tutti gli interruttori dovranno essere dotati di contatti ausiliari per la segnalazione a distanza di scatto
avvenuto.
Tutte le segnalazioni di allarme dovranno essere riunite in un unico segnale da portare ad un avvisatore otticoacustico a distanza (posizione indicata negli elaborati di progetto e/o stabilita dalla D.L. in corso d’opera).
Gli interruttori, i pulsanti, le prese e gli organi di comando, se non altrimenti specificato, saranno del tipo
modulare, in materiale termoplastico resistente agli urti, con morsetti per il fissaggio dei conduttori del tipo a
vite con piastrina.
Le cassette per l’installazione ad incasso saranno in resina autoestinguente, equipaggiate con portapparecchi e
placche in alluminio anodizzato colore bronzo con fissaggio a viti.
Le prese saranno ad una tensione di 220 Volt e conformi allo Standard Europeo, complete di polo di terra;
dovranno essere installate a 30 cm da quota pavimento con grado di protezione IP21.
Gli interruttori ed i pulsanti di comando dovranno essere del tipo a bilanciere con lampada di localizzazione a
scarica 220 Volt.
Gli interruttori, le prese e gli organi di comando stagni, se non altrimenti specificato, saranno dotati degli stessi
apparecchi previsti, comprese scatole di metallo, per un voltaggio di 250 V; coperchi e/o flange stagne IP-54.
29) INVERTER
Convertitore di frequenza a transistor bipolari IGBT con sistema di modulazione VVC plus (Vector Voltage
Control) per la regolazione dei motori negli impianti meccanici HVAC.
Contenitore metallico in alluminio con protezione IP20 o IP54 e canale di dissipazione del calore posto sul
retro. Il variatore deve poter comandare il motore senza alterarne la temperatura normale d’esercizio. Il
convertitore di frequenza deve integrare, quale componente interno, i filtri contro l’emissione di radio disturbi
(RFI) secondo le normative EN55011-1A e EN55011-1B come da direttiva europea 89/336/EEC. Il prodotto
sarà marcato CE conformemente alle normative Low Voltage ed EMC.
Il fornitore deve dichiarare la massima distanza raggiungibile sia con cavo schermato, come non schermato,
garantendo il rispetto della normativa sulla compatibilità elettromagnetica EMC 89/336/EEC.
Il convertitore di frequenza deve essere equipaggiato di una induttanza antiarmonica sullo stadio intermedio in
corrente continua per la filtrazione delle armoniche propagabili in rete. Deve rispondere alle normative EN
pag. B-37
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
61000-3-2 e EN 61000-3-4 relative alle limitazioni delle emissioni di correnti armoniche.
Il convertitore di frequenza deve permettere il controllo del motore sino a 60 Hz quale massimo ammissibile,
fornendo perciò la coppia necessaria alla girante a questa velocità di rotazione.
Il convertitore di frequenza deve permettere il coordinamento di potenza, a monte, tramite un interruttore
automatico tarato per la massima corrente ammessa sul motore, ovvero 1,2 In, e non per valori maggiori. Il
convertitore di frequenza deve quindi avere una corrente nominale assorbita circa pari od inferiore a quella del
motore.
Il convertitore di frequenza deve essere in grado di sopportare commutazioni di carico in uscita senza subire
danni, viene ammesso solo il blocco funzionale temporaneo se seguito da tentativi di riavviamento automatico
Il convertitore di frequenza deve fornire i segnali d’allarme necessari all'invio a distanza delle informazioni di
avaria variatore ed allarme protezione termica. Le informazione saranno disponibili su n°2 uscite digitali
programmabili o n°2 uscite relè libere da potenziale. Dovranno anche essere disponibili 2 uscite analogiche, in
4 – 20 mA programmabili per la lettura di alcune grandezze fisiche (velocità motore o pressione regolata o
corrente assorbita dal motore o potenza istantanea assorbita dal motore).
Il convertitore di frequenza deve poter essere comandato da un sistema di supervisione, con segnale 0-10V
oppure 4 – 20 mA. Il software deve essere in grado di effettuare la comunicazione seriale per bus di campo
utilizzando i protocolli del sistema di regolazione automatica utilizzato negli impianti meccanici dell’appalto in
oggetto.
All’arresto dovrà prima essere dato via software all’inverter il comando di arresto e poi sarà tolta la corrente;
viceversa alla partenza.
Il convertitore di frequenza deve essere dotato di un regolatore PID integrato in grado di gestire
simultaneamente 2 retroazioni e 2 riferimenti. Deve poter eseguire operazioni di confronto tra i 2 segnali di
retroazione come somma, differenza, media, valore massimo, valore minimo ecc.
La programmazione del convertitore di frequenza deve avvenire per mezzo di tastiera con display alfanumerico
LCD retroilluminato, con un numero di righe e caratteri sufficiente alla descrizione dei parametri per esteso, in
almeno 9 lingue selezionabili, compresa quella italiana.
Deve essere possibile visualizzare simultaneamente sul display quattro grandezze fisiche, a scelta, relative al
funzionamento del convertitore di frequenza, o del motore, o dell'impianto.
Sul display deve essere possibile visualizzare i segnali di riferimento e retroazione espressi direttamente in
unità di misura ingegneristiche.
Il convertitore deve essere in grado di ridurre automaticamente la potenza erogata senza fermarsi e senza
andare in blocco se si dovesse verificare un eccessivo aumento della temperatura ambiente oppure la
mancanza di una fase di alimentazione (Auto-declassamento).
Dopo il ritorno dell’alimentazione elettrica successivo ad una interruzione di alimentazione stessa il
convertitore dovrà essere in grado di riposizionarsi automaticamente dove si trovava al momento
dell’interruzione senza alcun altro intervento esterno.
Il convertitore di frequenza deve essere in grado di allungare automaticamente i tempi di rampa di
accelerazione e/o decelerazione, se impostati erroneamente troppo corti.
Il convertitore deve prevedere la funzione automatica di riaggancio del ventilatore, nel caso la girante sia già in
rotazione naturale per effetto camino. Prima dell’avviamento del motore il convertitore deve alimentare il
motore con una frequenza sincrona al senso di rotazione momentaneo e riportare la macchina alla velocità
prestabilita con il giusto senso di rotazione. La sequenza non deve prevedere dispositivi esterni al variatore e
deve avvenire automaticamente.
Sia le morsettiere di potenza come quelle ausiliarie devono essere del tipo estraibile a "memoria di cablaggio"
Il convertitore di frequenza deve essere prodotto da linea certificata secondo lo standard BS 7750 relativo
all'impatto ambientale.
Il convertitore di frequenza dovrà essere in grado di erogare la corrente nominale in servizio continuo fino ad
una temperatura ambiente di 40°C per le versioni IP 54 e 45°C per quelle in IP 20.
Caratteristiche tecniche:
 Principio di regolazione: controllo vettoriale di tensione sensorless di tipo VVCPLUS
 Tensione di alimentazione: 3 x 380/460 V +/- 10%
 Frequenza di alimentazione: 50/60 Hz +/- 1%
pag. B-38
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
 Fattore di potenza reale: 0.90/1.0 al carico nominale
 Tensione di uscita: 0 - 100% della tensione di alimentazione
 Frequenza d’uscita: 0 - 1000 Hz con risoluzione +/- 0.003 Hz
 Commutazioni sull’uscita: illimitate
 Tempi di rampa: 1 – 3600 sec.
 Caratteristiche di coppia: variabile, adatto alle applicazioni HVAC e particolarmente dedicato alle pompe ed
agli elettroventilatori centrifughi, coppia massima 160% per 0.5 sec e 110% per 60 sec.
 Frequenza di commutazione: 3 - 14 kHz
 Protezioni implementate: cortocircuiti lato motore, guasti a terra lato motore, sovratemperatura convertitore
di frequenza, sovraccarico motore, mancanza fase motore, monitoraggio fasi di rete, sovratensione e
sottotensione del circuito intermedio.
 Standard EMC applicati: emissioni EN 50081-1/2, EN 61800-3, EN 55011, EN 55014
 Immunità EN 50082-2, EN 61000-4-2, IEC 1000-4-3, EN 61000-4-4, EN 61000-4-5, ENV 50140, ENV
50141, VDE 0160/1990.12
 Filtro RFI contro i radiodisturbi: integrato
 ambiente residenziale (EN 55011 – B1): fino a 50 m di cavo motore schermato
 ambiente industriale (EN 55011 – A1): fino 150 m di cavo motore schermato
 Filtro anti-armoniche lato rete: integrato, induttanze sul circuito intermedio
 Tastierino di programmazione LCP: display alfanumerico, retroilluminato, a quattro righe orizzontali,
remotabile 3 m.
 Programmazione: 4 set-up di programmazione differenti configurabili in 9 lingue.
 Ingressi digitali: 8 ingressi programmabili.
 Ingressi analogici: 2 ingressi in tensione (0-10 V, ris. 10 bit + segno) programmabili, 1 ingresso in corrente
(0 –20 mA, ris. 10 bit + segno) programmabile.
 Uscite: 2 uscite analogiche/digitali programmabili, 2 uscite relè programmabili (più quattro opzionali).
 Comunicazione seriale: RS 485, con protocollo di comunicazione adatto al collegamento con il sistema di
regolazione dell’impianto di condizionamento.
 Funzioni principali: start/stop, doppia rampa di accelerazione e di decelerazione, rampa di quick-stop,
velocità di jog, rampa di jog, funzione PID integrata con segnale di retroazione in tensione o corrente,
possibilità di gestire 2 segnali di retroazione contemporaneamente (in somma, differenza, minimo, massimo,
media), 38 unità di processo selezionabili, storico guasti con 10 eventi memorizzabili, contaore
funzionamento, contaore accensione, numero accensioni, numero surriscaldamenti, numero sovratensioni,
anello chiuso di velocità a due canali encoder, controllo di coppia ad anello aperto o chiuso di velocità.
 Grado di protezione: IP20 oppure IP 54.
 Opzioni disponibili: schede di comunicaz. Profibus (vel. 12 Mbaud), DeviceNet, Interbus-S, Modbus,
Cascade Controller multipompe. Induttanze di rete e lato motore, filtro LC.
 Temperatura di magazzinaggio/trasporto: min –25, Max +70 °C
 Temp. ambiente di funzionamento: min –10 °C, max +45 °C per IP20 e 40 °C per IP54
 Massima altitudine senza declassamento: 1000 m sul livello del mare
30) ACCUMULATORE PER ACQUA REFRIGERATA
Sarà in acciaio zincato a bagno caldo internamente ed esternamente, con fondi bombati, di forma cilindrica,
costruito in lamiera di spessore non inferiore a 4 mm; pressione massima di esercizio = 8 bar. Costruzione
secondo sistema di qualità ISO 9001. Il serbatoio di accumulo sarà completo di:
- attacchi per le varie tubazioni;
- attacco per sonda di regolazione temperatura
- attacco di scarico da 1" comprendente una valvola a sfera, un tubo con filtro, un imbuto di raccolta con
sifone e la tubazione di scarico convogliata alla fognatura più vicina;
- tubazione di alimentazione delle utenze posta nella parte bassa della parete laterale;
- piedi di appoggio;
pag. B-39
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
- fissaggio dei piedi di appoggio al pavimento mediante tasselli adeguati;
- isolamento termico in poliuretano espanso flessibile spessore 30 mm. coefficiente di conducibilità termica
0,038 W/mK. protezione anticondensa e finitura esterna in alluminio goffrato spessore 0,4 mm oppure come
descritto in altra sezione del presente Capitolato e/o in altri elaborati di progetto e comunque in conformità
alla normativa vigente;
- accessori (termometro, etc.).
Il serbatoio sarà fissato al pavimento in modo da evitare spostamenti in caso di terremoto.
Nel prezzo unitario del serbatoio saranno comunque compresi tutti gli accessori atti a dare il serbatoio stesso
completamente funzionante e rispondente alla normativa vigente (in particolare alla norma UNI 9182).
31) DEFANGATORE
Separatore di impurità (defangatore), costituito da un contenitore in acciaio verniciato con polveri epossidiche,
elemento interno in acciaio inox, tenute idrauliche in fibra non asbestos, tappo superiore in ottone, valvola di
scarico in ottone, PN 10. Il separatore avrà un’adeguata conformazione interna per cui le particelle di sporco
(fino a 5 micron) si depositeranno in una camera apposita; le particelle depositate non verranno trascinate dal
flusso dell’acqua. L’espulsione delle impurità raccolte avverrà aprendo il rubinetto di fondo (apertura e
chiusura rapidi), anche con impianto in funzione. I collegamenti con le tubazioni saranno flangiati.
Completo di isolamento termico esterno a guscio in schiuma poliuretanica espansa rigida o PE-X espanso a
cellule chiuse, spess. 60 mm, con pellicola esterna in alluminio grezzo goffrato, scarico e accessori.
Campo esercizio = 0-100 °C
Completo di scarico e accessori. Garanzia di tre anni.
Portata fino a 80 m³/h con perdita di carico di 2 kPa - DN 150 - PN 10
32) DISCONNETTORE IDRAULICO
Il disconnettore sarà a tre vie del tipo a zona di pressione ridotta controllabile ad azione positiva, conforme alla
norma UNI 9157.
Per diametri fino a 2" gli attacchi saranno filettati. Temperatura di esercizio massima = 65°C, pressione
massima di esercizio = 10 bar. Materiali: corpo e coperchio in bronzo (in ottone stampato a caldo per diametri
fino a 1 1/4"), valvole di ritegno equipaggiate con molle in acciaio inox AISI 304 e dotate di guaina
antifrizione in PETP sugli alberi di scorrimento, meccanismo di controllo della pressione differenziale a
diaframma dotato di membrana in NBR rinforzata con tessuto in nylon, attacchi di ingresso e uscita a
bocchettone.
Il disconnettore sarà completo di dispositivo di scarico, di tre rubinetti di misura (uno per ciascuna zona) e di
filtro a rete in acciaio inox estraibile.
Il disconnettore dovrà essere installato in posizione preferibilmente orizzontale e facilmente accessibile per test
e manutenzioni. Il dispositivo di scarico dovrà essere collegato ad una rete di scarico (lo scarico sarà a perdere
solo se espressamente previsto nel progetto o accettato dalla D.L.); dovrà essere lasciato uno spazio libero di
almeno 30 cm sotto il disconnettore (oltre allo spazio necessario per il tubo di scarico).
Ogni disconnettore dovrà essere corredato di certificato di conformità alla norma UNI 9157, di istruzioni per
l’utente e di istruzioni per l’esecuzione del controllo periodico sul dispositivo.
33) FILTRO AUTOPULENTE AUTOMATICO
Filtro autopulente automatico con lavaggio in controcorrente per acqua con temperatura massima di 30°C.
Conforme alla DIN 19632 e al DL 443 del 1990.
Il controlavaggio avviene mediante contemporanea pulizia della calza con spazzole e il risciacquo in
controcorrente eliminando allo scarico lo sporco. Per la versione automatica la pulizia avviene in modo
indipendente attraverso una regolazione d'esercizio con 4 possibili scadenze: giornaliera, settimanale, mensile e
bimestrale. Il controlavaggio è azionato da un motorino elettrico a 9 Volt; il sistema è dotato di una batteria
tampone per il completamento del controlavaggio in caso di mancanza dell’alimentazione elettrica.
pag. B-40
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
La calotta del filtro è in materiale sintetico Rilsan PN 16; la flangia è in ottone con codoli, il collegamento è
fisso per l’installazione su tubazioni orizzontali; la congiunzione filettata è conforme alla DIN 2999. La calza
è in acciaio inox; la capacità filtrante media è di 0,1 mm (min. 0,095- max. 0,125). La valvola di scarico in
ceramica garantisce una migliore resistenza all’usura. La calotta è predisposta con un calendario di
promemoria del lavaggio.
Collegamento allo scarico conforme alla DIN 1988. Portata 13 m³/h.
Perdita carico 0,2 bar. Diametro Attacchi 11/2". Lunghezza attacchi 252 mm.
34) GRUPPO DI DOSAGGIO PER IMPIANTI IN CIRCUITI CHIUSI
Il gruppo di dosaggio sarà di tipo automatico e completo di:
A) Contatore lancia-impulsi a turbina per acqua fredda con quadrante asciutto, 1 impulso per litro, raccordi
in-out filettati.
Contatore a getto unico, attacchi filettati. Cassa e testa in ottone. Temperatura lavoro: acqua fredda fino a
30° C. Cavo (RG58) lungo 2 m con connettore BNC. Contatto reed con 109 operazioni di chiusura. Max
tensione 250 VAC, 200 VDC. Max corrente 1,0 A. Max potenza 10 VA. Valore impulso: 1 impulso ogni
litro.
Press. max bar 16. Portata max mc/h 7. Portata nominale 3,5 mc/h. Lettura min 0,05 litri, lettura max
100000 mc.
Lunghezza attacchi 260 mm.
B) Pompa dosatrice multifunzione digitale a montaggio verticalee con microprocessore e display, controllo di
livello e spurgo manuale.
La pompa potrà funzionare in differenti modalità:
- constant: con frequenza costante in relazione ai valori di colpi ora o litri per ora impostati;
- divide/multiply: gli impulsi forniti da un contatore sono divisi/moltiplicati per il valore impostato;
- PPM/PERC: gli impulsi forniti determinano il dosaggio in funzione del valore di PPM o PERC;
- MLQ/BATCH: gli impulsi forniti determinano il dosaggio in funzione del valore MLQ (millilitri per
quintale) o BACH impostato;
- Volt /mA: la tensione o corrente fornita (tramite il segnale di ingresso) determina il dosaggio
proporzionale minimo e massimo (0÷10 VDC).
La regolazione del numero di impulsi è da 0 a 100% con linearità su valori compresi tra il 30% e il 100%.
Il display sul pannello mostra lo status delle attività della pompa.
La pompa è provvista di allarme di livello per fine prodotto con sonda collegata nell'apposito connettore
BNC, un contatto reed N.O. (10VA, 0,5A max.,230Vac max.), eccitato da un magnete posto all'interno di
un galleggiante. Con livello minimo la pompa si ferma e il LED di livello si accende.
Testata con valvola di sfiato per l’adescamento, qualora il liquido da dosare sia denso.
Alimentazione: 230VAC. Assorbimento medio 16 Watt. Max altezza tubo aspirazione 1,5 metri. Temp.
ambiente 0÷45°C. Temp.additivo: 50 °C. Installation Class: II. Rumore udibile: 74 dbA. Grado protezione
IP65. Connettore BNC per contatore o segnale esterno.
Materiale costruzione: Box: PPO. Corpo pompa: PVDF. Diaframma: PTFE. Sfere: CERAMICA. Tubo
aspirazione: PVC. Tubo mandata: PE. Corpo valvola: PVDF. O-ring: Viton. Giunto iniezione: PVDF
(molla HASTELLOY C276). Sonda livello e filtro di fondo: PVDF. Cavo sonda livello: PE.
Peso 2,2 kg
Numero iniezioni minuto max 180. Portata min. 22,2 cc/h, portata max 4 lt/h. cc per imp. 0,37.
Pressione max. 10 bar. Press. max bar 10.
Sonda livello minimo SI. Regolazione corsa pistone SI. Portata pompa 4 lt/h. Display SI. Collegamento
contatore SI.
C) Inibitore di corrosione per circuiti chiusi (confezione da 20 kg).
Prodotto contenente molibdato e silicati; utilizzato come inibitore di corrosione sia anodico che catodico,
per sistemi chiusi; indicato per acqua parzialmente addolcita. Prodotto multifunzionale in grado di
prevenire i fenomeni di sporcamento e quelli dovuti a incrostazioni nei circuiti di raffreddamento e possiede
proprietà disperdenti nelle aree con tendenza ad incrostazioni o a bassa velocità di flusso.
pag. B-41
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Vantaggi:
- non contiene nitriti e cromati
- non produce solfati che contribuiscono alla crescita di batteri
Proprietà specifiche:
- Aspetto: Liquido limpido di colore giallo
- Densità a 25°C: 1,03 ± 0,001
- pH a 25°C 12,8 ± 0,4
- Miscibilità in acqua: In tutte le proporzioni
D) Serbatoio di accumulo e diluizione di prodotti chimici, 100 litri circa. Permette l’applicazione diretta di
pompe dosatrici a funzionamento verticale, essendo dotato di appositi fori per il fissaggio della pompa sul
lato superiore del serbatoio.
Serbatoio in polietilene (PE) semitrasparente graduato per additivi. Con bocca di carico e indicatore visivo
di livello. Peso specifico fino a 1,4; temperatura da -40°C a +40°C. Aggressività del contenuto moderata.
La parte superiore è predisposta senza alcun supporto di sostegno per il fissaggio di:
- una pompa dosatrice
- una lancia di aspirazione
- agitatore di miscelazione manuale o automatico
- rubinetto carico acqua e attacco tubo spurgo pompa
- valvola di sfiato nella parte più alta del contenitore
- predisposizione nella parte inferiore per l'inserimento di un rubinetto di scarico (foro filettato cieco).
Tutti questi elementi rimarranno all'interno del perimetro del serbatoio, quindi il massimo ingombro è dato
dal diametro del contenitore. Tutti i fori sono ciechi in modo che i fissaggi rimangano isolati dal contenuto
del serbatoio.
Capacità litri 100.
Dimensioni: altezza = 640 mm, diametro = 460 mm, tappo = 140 mm.
E) Accessori di completamento: cartuccia filtro da 5 micron, collegamenti tra la pompa e la tubazione
dell’impianto da trattare, collegamenti elettrici, accessori di montaggio e di completamento.
35) ADDOLCITORE
Addolcitore automatico in doppia colonna.
Bombole a pressione in materiale plastico ECO PA completamente riciclabile al 100% con trattamento interno
in liner di protezione. Flangia in PVC completa di guarnizione per migliorare la tenuta tra la valvola e la
bombola. Bombole conformi alla Direttiva Europea 97/23/EC per recipienti a pressione (PED) e al D.M.
n.174 del 06/04/2004 per materiali idonei al contatto con acque destinate al consumo umano.
Due valvole elettroniche da 1”¼ con partenza della rigenerazione a tempo e a volume utilizzabile sia per
filtrazione che per addolcimento e una valvola da 1-1/4” per scambio bombole.
I parametri di funzionamento sono completamente programmabili in modo tale da ottimizzare il sistema sotto
tutti i punti di vista. Tutti i dati di funzionamento e lo storico del servizio vengono memorizzati in una
memoria non volatile e sono richiamabili in qualunque momento per un’analisi del sistema.
Valvola serie in materiale plastico (Noryl®), controllore elettronico per la gestione della partenza e del ciclo di
rigenerazione.
Valvola motorizzata a tre vie per funzionamento in doppia colonna alternato, diam. 1 1/4”.
Portata esercizio 7,7 m³/h e 1 bar di perdita di carico. Controlavaggio 7,3 m³/h e 1,70 bar di perdita di carico.
Attacco bombola: 2” ½ 8 NPSM, attacco salamoia ¼” NPT filetto maschio, connessione scarico ¾” NPT
maschio con porta gomma. By pass acqua greggia in fase di rigenerazione.
Timer programmatore elettronico programmabile. Diffusore sottovalvola. Diffusore di fondo e tubo da Ø 32.
Kit attacco in-out da 1-1/4”.
Resine scambiatrici di ioni di qualità alimentare monosferiche per ottimizzare il flusso dell’acqua e la capacità
scambiatrice, serbatoio salamoia con coperchio resistente in materiale plastico, valvola per la salamoia, tubo
aspirante.
Tensione di rete 220 V - 50 Hz, trasformatore 16 V.
pag. B-42
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Pressione massima 7 bar.
Valvola di miscelazione per la taratura del grado di addolcimento voluto.
Saranno abbinati due set di disinfezione in quanto l’addolcitore va usato su acqua potabile.
Litri salamoia 200x2. Litri resine 75x2. Capacità ciclica 420x2. Pressione max 7 bar. Portata nominale 4
m³/h. Diametro Attacchi 1-1/4"
Collegamenti con tubi flessibili. Prima carica compresa.
Manometro a quadrante, rubinetti di presa per analisi acqua, collegamenti elettrici, accessori di
completamento.
36)
TRATTAMENTO DELL’ACQUA DI UMIDIFICAZIONE
Il sistema di produzione dell’acqua osmotizzata per l’umidificatore sarà costituito da:
1) Filtro micrometrico a calza autopulente per acqua con temperatura fino a 30°C conforme alla DIN 19632 e
al DL 443/1990. La calotta del filtro è in materiale sintetico Rilsan; la flangia è in ottone fissa (orizzontale)
con collegamento in-out con codoli filetto maschio. La congiunzione filettata è conforme alla DIN 2999; la
calza è in acciaio inox. Capacità filtrante media di 0,1 mm (min. 0,095- max 0,125). Pressione operativa
minima 2 bar, massima 16 bar.
2) Dosatore di polifosfati, funzionante secondo un principio idrodinamico basato sull'effetto Venturi: un disco
diaframma, posto all'interno di una tubazione rettilinea, con una apertura di diametro inferiore a quello
della tubazione, crea una differenza di pressione tra monte e valle del diaframma, proporzionale al flusso
dell'acqua che lo attraversa. Alla caratteristica miscelazione di polifosfati è stato aggiunto un nucleo
ultracompatto a rilascio prolungato, che permette una maggiore autonomia della ricarica (ogni ricarica ha
una autonomia di circa 40 m³). Testa in composto di plastica; l'unico componente in ottone è l'attacco
Venturi. Doppia possibilità di ruotare l'attacco Venturi per ottenere un collegamento sia orizzontale che
verticale, ma anche un collegamento dritto o a parete; Dosatore dotato di valvolina di sfiato, by-pass per
agevolare la ricarica. In dotazione una prima ricarica. Temperatura max 45 °C. Portata max. 1,5 m³/h.
Attacchi 1/2 - 1/2”.
3) Apparecchio ad osmosi inversa, progettato e realizzato per produrre acqua a bassissimo contenuto salino.
Sistema ad osmosi inversa compatto, in box chiuso, con filtro accessibile dall'esterno, porta frontale,
coperchio superiore apribile, pompa interna. E' dotato di elettronica dedicata per la regolazione ed il
controllo delle funzionalità di: contaore e contalitri, allarme esaurimento filtri con riserva e blocco
dell'erogazione, allarme di mancanza acqua dalla rete idrica, allarme anti allagamento con blocco
automatico, flussaggio automatico delle membrane temporizzato in caso di prolungata inattività,
regolazione e visualizzazione della salinità del permeato accessibile all'utente, elettrovalvola di bypass
automatica per riempimento iniziale vasca di lavaggio. Prefiltrazione interna con cartuccia Profine carbon
block. Kit installazione con tubi e raccordi incluso.
Caratteristiche prestazionali e dimensionali:
a) UTA uffici: Portata = 120 l/h a 15°C. Lunghezza cm 300, profondità cm 445, altezza cm 695.
b) UTA auditorium e sala mostre: Portata = 240 l/h a 15°C. Lunghezza cm 500, profondità cm 500,
altezza cm 630.
4) Serbatoio di accumulo e rilancio, in polietilene, con tappo di chiusura, capacità 250 litri, completo di
galleggiante idraulico. Diametro 720 mm, altezza 1.000 mm.
5) Accessori di completamento: valvole, tubi, supporti, etc.
Filtro, osmotizzatore, serbatoio e accessori sono compresi in un unico prezzo unitario e quindi nel prezzo a
corpo di contratto. Saranno forniti da uno stesso produttore.
37) SISTEMA DI TRATTAMENTO ACQUA E REINTEGRO PER LE TORRI EVAPORATIVE
Il sistema automatico di spurgo (per il controllo della concentrazione salina nell'acqua di raffreddamento) e di
trattamento acqua per le torri evaporative sarà costituito da:
A) Sistema di monitoraggio e gestione della salinità dell’acqua di torre. Il principio fondamentale si basa sul
controllo continuo della conducibilità dell’acqua del circuito. Al raggiungimento di una concentrazione
pag. B-43
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
salina prevista ed impostata dall’operatore in funzione dell’acqua di reintegro il sistema agisce sulla valvola
di scarico favorendone lo spurgo e di conseguenza l’abbassamento ed il rientro nei valori ottimali,
riducendo significativamente i fenomeni incrostanti a carico del circuito di raffreddamento.
Regolatore di conducibilità con microprocessore preassemblato in pannello per applicazione per torre
evaporativa. Il sistema, installato in by pass sulla mandata della pompa della torre, misura in continuo la
conducibilità dell'acqua e al superamento del valore preinstallato blocca il dosaggio di biocida e apre la
valvola di spurgo automatico. L'acqua analizzata può essere reimmessa direttamente in torre o portata allo
scarico.
Elemento monoblocco composto da uno strumento di misura della conducibilità e da due pompe dosatrici.
Scatola IP 65 in polipropilene caricato a vetro, regolatore digitale di conducibilità a isteresi selezionabile
con sonda e manifold; questo avrà passaggi interni da 3/4", completo di porta sonda a deflusso, valvola
motorizzata da 3/4" per spurgo, due punti di iniezione direttamente sul manifold, sonda di conducibilità e
collegamenti elettrici e idraulici interni.
Compreso quant’altro necessario per l’installazione ed i perfetto funzionamento.
B) Contatore lancia-impulsi a turbina per acqua fredda con quadrante asciutto, 1 impulso per litro, raccordi
in-out filettati.
Contatore a getto unico, attacchi filettati. Cassa e testa in ottone. Temperatura lavoro: acqua fredda fino a
30° C. Cavo (RG58) lungo 2 m con connettore BNC. Contatto reed con 109 operazioni di chiusura. Max
tensione 250 VAC, 200 VDC. Max corrente 1,0 A. Max potenza 10 VA. Valore impulso: 1 impulso ogni
litro.
Press. max bar 16. Portata max 7 m³/h. Portata nominale 3,5 m³/h. Lettura min 0,05 litri, lettura max
100000 m³.
Lunghezza attacchi 260 mm.
C) Due serbatoi di accumulo e diluizione di prodotti chimici, 100 litri circa cad.
Serbatoio in polietilene (PE) semitrasparente graduato per additivi. Con bocca di carico e indicatore visivo
di livello. Peso specifico fino a 1,4; temperatura da -40°C a +40°C. Aggressività del contenuto moderata.
La parte superiore è predisposta senza alcun supporto di sostegno per il fissaggio di:
- una pompa dosatrice
- una lancia di aspirazione
- agitatore di miscelazione manuale o automatico
- rubinetto carico acqua e attacco tubo spurgo pompa
- valvola di sfiato nella parte più alta del contenitore
- predisposizione nella parte inferiore per l'inserimento di un rubinetto di scarico (foro filettato cieco).
Tutti questi elementi rimarranno all'interno del perimetro del serbatoio, quindi il massimo ingombro è dato
dal diametro del contenitore. Tutti i fori sono ciechi in modo che i fissaggi rimangano isolati dal contenuto
del serbatoio.
Capacità litri 100.
Dimensioni: altezza = 640 mm, diametro = 460 mm, tappo = 140 mm.
D) Disperdente e inibitore di incrostazioni e corrosioni (20 kg).
Prodotto organico multifunzionale a base di fosfonati, disperdenti polimerici specifici ed inibitore di
corrosione per ferro rame e sue leghe.
Usato per la prevenzione di incrostazioni inorganiche sulle superfici di scambio e corrosioni sulle
metallurgie presenti in circuito.
Vantaggi:
- I derivati del fosforo prevengono le incrostazioni, influenzando la crescita cristallina di cationi quali
calcio e magnesio; in tal modo viene garantita una superficie di scambio più libera e, di conseguenza, il
massimo coefficiente di trasferimento termico.
- I disperdenti polimerici mantengono in sospensione particelle o precipitati, quali sali di Ca e Mg e ossidi
di ferro.
- È un inibitore specifico della corrosione del rame.
Proprietà specifiche:
- Aspetto: liquido trasparente incolore
- Densità a 25°C: 1,047 ± 0,006
pag. B-44
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
- pH nello stato in cui viene fornito il prodotto, a 25°C:4,2 ± 0,6
- Miscibilità in acqua: in tutte le proporzioni
Dosaggio: dipende dalle proprietà del circuito e dell'acqua da sottoporre a trattamento nonchè dalle velocità
di flusso e temperature. In genere la dose adeguata è di circa 60 ppm.
E) Biocida ossidante a base di bromo stabilizzato utilizzato per la prevenzione della crescita microbiologica e
per il controllo della “Legionella” (20 kg).
Per consentire ad una formulazione biocida di conservare la sua efficacia in modo da prevenire
proliferazioni microbiche in un circuito idraulico, occorre osservare un rigoroso trattamento quotidiano di
manutenzione.
Vantaggi :
- Ha un ampio raggio d'azione: agisce infatti contro batteri, funghi microscopici, alghe e protozoi.
- E’ efficace contro la Legionella.
- È efficace in circuiti con brevi tempi di contatto.
Proprietà specifiche:
- Aspetto: liquido trasparente di colore variabile dal giallo all'arancione
- Densità a 25°C: 1,33 ± 0,04
- pH nello stato in cui viene fornito il prodotto, a 25°C: 13,0 ± 0,6
- Miscibilità in acqua: in tutte le proporzioni
Dosaggio: dipende dal livello e dal tipo di contaminazione ed è determinato anche dalla quantità di cloro
richiesta nell'acqua da sottoporre a trattamento. Il prodotto deve essere dosato in modo continuo mediante
una pompa dosatrice. Dosaggio consigliato compreso tra 20 e 30 ppm.
F) Kit analisi ipt Molibdeno 10 ppm tit.
Le anali sull’acqua sono caratterizzate dall’estrema comodità, rapidità e precisione. Le seguenti analisi
vengono effettuate mediante "titolazione" : Acidità, Alcalinità p ed m, Alcalinità caldaie, Anidride
carbonica, Anioni forti, Calcio, Cloruri, Durezza, Durezza caldaie, Durezza precipitata (per
dimostrazioni), solfito (per i cloruri esiste anche un metodo colorimetrico). La titolazione è semplice,
veloce, sufficientemente precisa ed economica: basta immettere 5 ml di campione nella provetta, aggiungere
un indicatore e titolare contando le gocce di titolante fino al cambiamento di colore della soluzione. Le
gocce di titolante consumate corrispondono al valore cercato.
CE ed il relativo certificato delle specifiche.
G) Accessori di completamento: collegamenti tra le due pompe e le tubazioni dell’impianto di acqua di torre,
collegamenti elettrici, accessori di montaggio e di completamento.
38) GRU A TORRE
Nolo di gru a torre con altezza sotto gancio di 35 m, sbraccio 45 m, portata di punta 1.850 kg, portata
massima 2.500 kg, portata minima 2.120 kg con sbraccio di 40 m (portata comunque non inferiore al peso
massimo da sollevare in corrispondenza dello sbraccio massimo necessario), ad azionamento elettrico.
Comprese verifiche periodiche e lubrificante; compreso operatore con patentino abilitato all’utilizzo.
Postazione di base su carro a croce con zavorre di base.
Saranno inclusi tutti gli oneri necessari: trasporto e consegna gru e zavorre con autosnodato sia dal
noleggiatore al cantiere sia dal cantiere al noleggiatore, montaggio e smontaggio compresa la relativa
assistenza tecnica, autogru idonea con operatore per il montaggio e lo smontaggio (carico, scarico,
assemblaggio, montaggio/smontaggio della gru), individuazione di eventuali servizi sotterranei, verifica della
consistenza del terreno, base di appoggio per gru con platea di cemento armato compresa una relazione di
calcolo firmata da un tecnico abilitato (oppure base con adeguate piastre in ferro se nella relazione di calcolo
viene dichiarato che queste sono adeguate alla situazione), tasse di transito e occupazione di suolo pubblico
(comprese le pratiche autorizzative necessarie), allacciamenti elettrici a norma e impianto di dispersione a terra
con relativa denuncia INAIL (compresa pratica di legge firmata da un tecnico abilitato), ogni altro onere
necessario.
Saranno inoltre compresi la rimozione della platea in c.a. (o delle piastre di base) e il ripristino dello stato dei
luoghi, includendo: taglio della platea, caricamento e trasporto alla pubblica discarica e costo della discarica,
pag. B-45
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
rifacimento dell’asfalto, ripristino di cordonate e scalini ed ogni altro onere necessario a riportare tutto nel
pristino stato.
L’Appaltatore dovrà servirsi di personale qualificato abilitato all’utilizzo della gru.
La gru dovrà essere noleggiata per il tempo minimo necessario ad eseguire i lavori sulla copertura (rimozioni,
installazione di struttura e apparecchiature, infilaggio tubi dentro i camini, parapetti, etc.).
39) RIMOZIONE E SMALTIMENTO DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
A) PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI
- Legge 29 maggio 1974 n. 256 “Classificazione e disciplina dell’imballaggio e dell’etichettatura delle
sostanze e dei preparati pericolosi “ o normativa attualmente in vigore
- D.Lgs. n. 22 del 05 febbraio 1997 “ Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE
sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio
- Decreto Legislativo 15 Agosto 1991 n. 277; “ Attuazione delle Direttive CEE in materia di protezione dei
lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro “ ;
specificatamente riferito a quanto contenuto nel Cap. III° : “ protezione dei lavoratori contro i rischi connessi
all’esposizione ad amianto durante il lavoro”
- Legge 27 marzo 1992 n. 257 - artt. 6 comma 3 - 12 comma 2 (Normative e metodologie tecniche per la
valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la modifica di materiali contenenti amianto presenti
nelle strutture edilizie)
- Decreto Ministeriale 6 settembre 1994, in particolare i punti 5 “Misure di Sicurezza da rispettare durante gli
interventi di bonifica” e 6 “Criteri per la certificazione per la restituibilità di ambienti bonificati”
- Decreto Legislativo n. 626 del 19 Settembre 1994 “ Attuazione delle direttive CEE 83/391, 89/654, 89/655,
89/656, 90/269, 90/270, 90/394, 90/679 riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei
lavoratori sul luogo di lavoro”
- Decreto Legislativo n. 114 del 17 marzo 1995, “ Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di
prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’ambiente causato dall’amianto “, in particolare per quanto
riguarda l’art. 2, inerente ai valori limite negli effluenti liquidi dalle attività di bonifica e l’allegato A inerente
ai criteri da rispettare nella scelta del metodo di misura per le emissioni in atmosfera
- DM 14 maggio 1996, “Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli
per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lettera f), della legge 27 marzo 1992, n. 257,
recante: Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto”
- Decreto legislativo n. 493 del 14 Agosto 1996, “ Attuazione della Direttiva 92/58/CEE concernente le
prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro”
- DM 18 marzo 2003, n°101, “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio
nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell'articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93”
- D.Lgs n°257 del 25 luglio 2006, “Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei
lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro”
- D.Lgs. 9/4/2008 n. 81 - Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 90/269/CEE,
90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei
lavoratori sul luogo di lavoro
- tutte le leggi e le norme non menzionate nell’elenco ma relative ai lavori in oggetto
- tutte le modifiche ed integrazioni alle suddette leggi e norme
- tutte le eventuali leggi e norme entrate in vigore successivamente alla redazione del presente progetto anche
se in corso d’opera.
B) DISPOSIZIONI GENERALI
Nell’esecuzione delle opere di bonifica da amianto la Ditta dovrà attenersi scrupolosamente alle prescrizioni
contenute nelle normative di riferimento, alle prescrizioni dell’Ente di vigilanza ed alle indicazioni degli
elaborati contrattuali.
I lavori di bonifica saranno suddivisi in tre fasi corrispondenti a: tubazioni nei controsoffitti del corpo alto (Via
Roma, 7), tubazioni nel cavedio del corpo alto (Via Roma, 7), tubazioni nei controsoffitti e nei cavedi del
pag. B-46
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
corpo basso (Via Roma, 9).
La pianificazione di tutto l’intervento di bonifica dovrà essere predisposta dalla Ditta appena sottoscritto il
Verbale di consegna dei lavori e sottoposta alla preventiva approvazione della D.L. e dell’Ente di vigilanza.
Prima delle operazioni di bonifica (controsoffitti e cavedi) dovrà essere messo in sicurezza l’impianto elettrico
dei locali principalmente provvedendo a togliere l’alimentazione ai circuiti presenti nei locali di bonifica
oppure proteggendo adeguatamente le linee che siano impossibili da disattivare. Sarà di conseguenza previsto
un impianto provvisorio di illuminazione normale e di emergenza. Ogni onere sarà compreso nel prezzo della
bonifica e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
Prima delle operazioni di bonifica inoltre (controsoffitti e cavedi) dovrà essere intercettato l’impianto ad aria
relativo alla parte di fabbricato oggetto di bonifica. L’intercettazione avverrà sezionando i canali di mandata e
ripresa dell’aria e chiudendoli con una lamiera cieca. Al termine di ciascuna fase di bonifica i canali saranno
ripristinati (rimozione delle lamiere cieche e ricongiunzione con le altre canalizzazioni).
Tutte le operazioni di bonifica, anche se non riportate nelle descrizioni che seguono, dovranno rispettare le
prescrizioni dell’Ente di vigilanza e della normativa vigente (in particolare il D.M. 6/9/1994 e s.m.i.). Ogni
onere prescritto dall’Ente e dalla normativa sarà compreso nel prezzo a corpo di contratto.
Oggetto del lavoro è sostanzialmente la bonifica dei rivestimenti termici delle tubazioni presenti nei corpi alto e
basso (Via Roma 7 e 9) degli uffici (eccetto solo nei piani interrati). Sarà compreso nel prezzo unitario e
quindi nel prezzo a corpo di contratto ogni onere necessario, nessuno escluso: piani di lavoro, campionamenti,
pulizia dei controsoffitti, rimozione dei rivestimenti in loco, rimozione di tratti di tubazioni complete di
rivestimento e loro trasporto all’interno della cabina di scoibentazione, scoibentazione dei rivestimenti termici,
caricamento e trasporto di tutto il materiale fino alla discarica, costi della discarica, accessori di qualunque
tipo, ogni altro onere necessario.
Le procedure di bonifica descritte di seguito si riferiscono sia alla bonifica delle tubazioni poste nei
controsoffitti sia alle tubazioni poste dentro i cavedi.
C) BONIFICA CON IL SISTEMA GLOVE BAGS E RIMOZIONE DI SPEZZONI DI TUBAZIONE
In generale le tubazioni verranno rimosse tagliando spezzoni di circa 2 m; questi spezzoni saranno portati nella
cabina di scoibentazione predisposta nel primo piano interrato (o in altra zona messa a disposizione dalla
Stazione appaltante). Allo scopo di permettere il taglio ogni 2 m circa saranno eseguite delle limitate bonifiche
(circa 20 cm ad entrambe le estremità degli spezzoni da tagliare) mediante il sistema del glove bag.
Parte delle tubazioni invece, dove non è possibile la rimozione come sopra indicato, saranno bonificate sul
posto mediante il sistema del glove bag.
Preparazione e presentazione del Piano di Lavoro e di Sicurezza (art. 256 D.Lgs. 81/08) alla A.S.S. n. 2
Isontina di Gorizia di competenza territoriale, Dipartimento di Prevenzione Servizio S.P.I.S.A.L.
Per ogni locale contenente tubazioni da bonificare:
a) Delimitazione delle aree circostanti mediante apposite barriere segnaletiche e cartellonistica indicante il
divieto di accesso ed il tipo di lavorazioni in corso di esecuzione.
b) Spostamento di arredi e/o loro protezione con teli in polietilene di forte spessore, in modo da evitare che
eventuali polveri possano depositarsi sugli stessi durante le fasi di smontaggio dei controsoffitti. I teli
rimossi dopo la bonifica dovranno essere portati in discarica con le modalità prescritte (è vietato il loro
riutilizzo).
c) Approntamento delle aree lavori mediante realizzo di confinamenti solo statici, realizzati con appositi teli in
polietilene autoestinguente di forte spessore tenuti in posto con nastri adesivi e biadesivi. I teli dovranno
essere posti a pavimento e sulle pareti, dovranno essere confinate anche le parti alte delle pareti tra i locali
(dove mancano i pannelli di separazione tra i locali sopra il controsoffitto), dovranno essere confinate le
porte e gli ascensori, dovranno essere tappati tutti i terminali dell’impianto ad aria; il confinamento statico
cioè dovrà essere completo e applicato a tutte le superfici (eccetto solo il solaio verso il piano soprastante).
I teli rimossi dopo la bonifica dovranno essere portati in discarica con le modalità prescritte (è vietato il
loro riutilizzo).
d) Rimozione di tutti i controsoffitti per permettere l’accesso alle tubazioni; successiva pulizia ed aspirazione
delle polveri presenti sui pannelli e sulla struttura dei controsoffitti nonché all’interno dei controsoffitti
stessi mediante aspirapolveri dotate di filtro assoluto (gli oneri della sola rimozione dei controsoffitti sono
esclusi dai prezzi della bonifica perché inclusi in un apposito prezzo unitario, mentre inclusi nella bonifica
pag. B-47
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
sono gli oneri di pulizia dei pannelli e di tutto il controsoffitto; tutti gli oneri sono comunque compresi nel
prezzo a corpo di contratto).
e) Trattamento di tutte le superfici coibenti delle tubazioni con prodotto fissativo trasparente e successiva
applicazione di telo in polietilene debitamente sigillato con nastri adesivi.
f) Esecuzione di interventi con glove bags, ogni 2,0 m lineari circa di tubazione, per tratti di circa 20 cm alle
due estremità degli spezzoni di tubo in modo da liberare la sottostante tubazione metallica dal coibente e
permettere il taglio meccanico della stessa.
g) Taglio delle “barre” di tubazione da 2 m circa e loro trasporto all’interno di un’apposita zona confinata
statica e dinamica, appositamente realizzata in un’area messa a disposizione nel primo piano interrato (o in
altra zona) dalla Stazione appaltante per la bonifica fuori opera delle tubazioni (separazione dell’amianto
dai tubi). Il trasporto dei materiali dalla zona di rimozione fino alla cabina di scoibentazione e/o alla zona
di stoccaggio avverrà attraverso percorsi (principalmente attraverso le scale) che dovranno essere interdetti
al passaggio delle persone. Le testate dei tubi che restano dovranno essere ben sigillate fino al momento
della loro rimozione.
h) Monitoraggi ambientali giornalieri in corso d’opera (M.O.C.F.) per ciascun locale e/o su prescrizioni del
Servizio S.P.I.S.A.L. a carico dell’appaltatore.
i) Monitoraggi finali S.E.M.. per ogni locale per la restituzione delle aree bonificate eseguiti da Tecnici della
A.S.S. di competenza territoriale, ai sensi del D.M.S. del 06/09/94. Gli oneri dei monitoraggi saranno a
carico dell’Appaltatore. L’operazione di restituibilità avverrà per ciascun piano per il corpo alto e per
ciascun mezzo piano per il corpo basso.
l) Trasporto e smaltimento dei materiali rimossi alle discariche e/o ai centri di stoccaggio autorizzato con
codice di avviamento rifiuto CER 17.06.01 (materiali isolanti contenenti amianto). Trasporto e smaltimento
alle discariche apposite per i vari materiali rimossi non contenenti amianto.
m) Certificazione di avvenuto smaltimento e chiusura della pratica con A.S.S. n. 2 e A.R.P.A.V di competenza
territoriale.
D) BONIFICA FUORI OPERA DELLE TUBAZIONI (CABINA DI SCOIBENTAZIONE)
Preliminarmente dovrà essere predisposto il Piano di lavoro (D.L.vo 277/91 art. 34), specifico per i lavori da
eseguire, che verrà presentato all’Organo di vigilanza (A.S.S.).
Le opere di bonifica dovranno poi seguire sostanzialmente la seguente sequenza:
a) Delimitazione dell’area interessata con strutture meccanicamente solide (tavolato, etc.); la delimitazione
andrà eseguita dove il perimetro del cantiere non è costituito da pareti esistenti che possano fungere esse
stesse da delimitazione Le unità di decontaminazione poste in zone in cui ci sia passaggio di persone
estranee al cantiere, andranno anch’esse protette con strutture meccanicamente solide (tavolato, etc.).
Il cantiere dovrà essere adeguatamente confinato al fine di impedire l'accesso ai non addetti ai lavori. Tale
confinamento dovrà essere realizzato con "reti da cantiere " nelle zone esterne al cantiere, rafforzate nelle
zone accessibili al pubblico e/o al personale degli uffici e/o ad altri operatori con zone "filtro" e pareti
mobili in legno. L'accesso al cantiere andrà realizzato con un cancello di entrata chiuso a chiave. Tale
confinamento dovrà essere installato all'inizio del cantiere e permanere fino alla sua dismissione.
b) Fornitura e posizionamento della cartellonistica adeguata per la segnalazione delle vie alternative (per le
persone estranee al cantiere) e della cartellonistica richiesta dalla normativa e dalla Stazione appaltante; la
cartellonistica dovrà essere costituita da pannelli indicatori di materiale consistente e con scritte
chiaramente leggibili e non deteriorabili.
c) Posa di telo in polietilene a doppio strato a confinamento delle strutture perimetrali allo scopo di isolare
tutto il volume oggetto di decontaminazione.
d) Installazione di una uscita di sicurezza opportunamente segnalata.
e) Installazione dei box di decontaminazione a 4 stadi (UDP, UDM), completi di adeguati passaggi per l’aria
aspirata dalle apparecchiature di estrazione dell’aria dall’interno delle aree di lavoro (la velocità del flusso
d'aria di entrata attraverso le UDP/UDM dovrà essere di almeno 1,5 m/sec). Ogni box sarà dotato di doccia
a recupero e filtraggio totale delle acque di risulta.
f) Installazione di box di decontaminazione per uscita materiali bonificati e/o confezionati, a due stadi. Ogni
box sarà dotato di doccia a recupero e filtraggio totale delle acque di risulta.
g) Formazione dell’impianto elettrico di cantiere, che potrà essere derivato da quello dell’edificio, restando
pag. B-48
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
però onere della Ditta di garantire l’efficienza e la continuità dell’alimentazione elettrica anche in situazioni
di emergenza (gruppo di continuità e/o gruppo elettrogeno). Predisposizione dell’impianto idrico con docce,
etc.
h) Installazione di box o delimitazione di una zona esterna recintata e protetta con porta chiusa a chiave per lo
stoccaggio provvisorio dei big-bags contenenti il materiale di risulta e dei glove-bags (a discrezione
dell’Organo di Vigilanza si potrà ovviare alla installazione del box con l’utilizzo di un vano debitamente
approntato) confinante o vicina all’area di lavoro e facilmente raggiungibile.
i) Posizionamento e messa in funzione delle apparecchiature di estrazione dell’aria dall’interno dell’area di
lavoro, per la sua filtrazione, per una portata d’aria complessiva di almeno 5 ricambi d’aria/ora. Dovrà
essere previsto un estrattore di riserva. Il numero degli estrattori sarà quello necessario in funzione delle
caratteristiche della cabina di scoibentazione (dimensioni e forma) e secondo le richieste dell’Organo di
vigilanza. Gli estrattori saranno posizionati all’interno della cabina e l’aria dovrà essere espulsa all’esterno
dell’edificio mediante condotti flessibili corrugati adeguati.
j) Posizionamento di un gruppo elettrogeno ad intervento automatico per garantire il funzionamento degli
estrattori anche in caso di calo di tensione o black out.
k) Raccolta, confezionamento e smaltimento del materiale rimosso in conformità alle prescrizioni di legge ed
alle indicazioni dell’Ente di controllo.
l) Completamento della posa del telo in polietilene a doppio strato a confinamento delle strutture perimetrali in
modo da isolare tutto il volume oggetto di decontaminazione, compreso il soffitto.
m) Al completamento del confinamento si procederà alla verifica con l’organo Ispettivo Competente
(S.P.I.S.A.L. o altri) per eventuali modifiche e/o integrazioni dell’area di lavoro con la relativa prova di
tenuta delle sigillature (prova fumo), corretto posizionamento degli estrattori con prova degli stessi, delle
vie di fuga e degli impianti di estrazione e di emergenza. Ogni onere a carico dall’appaltatore.
n) Irrorazione con liquido incapsulante penetrante di tutte le coibentazioni.
o) Rimozione manuale della coibentazione dalle tubazioni con l’utilizzo di raschietti, spazzole, picchetti, ecc. e
di tutti quei mezzi che consentano minore dispersione di fibre in ambiente.
p) Confezionamento del materiale di risulta in appositi sacchi in polietilene nei modi previsti dalla legge
vigente.
q) Pulizia ad umido delle superfici scoibentate così da asportare ogni fibra residua.
r) Uscita materiali di risulta amiantifera attraverso l’UDM.
s) Pulizia finale di tutta la cabina con particolare attenzione all’aspirazione con aspiratore a filtro assoluto.
Le operazioni sopra descritte sono riferite ad ogni ciclo di bonifica, corrispondente approssimativamente al
materiale rimosso da ciascun piano o metà piano dell’edificio; tuttavia l’Appaltatore potrà proporre dei cicli di
bonifica comprendenti maggiore quantità di materiale rimosso, proposta che sarà valutata e potrà essere
approvata dalla D.L. e dall’Organo Ispettivo Competente. Al termine della bonifica di tutto il materiale di tutti
i piani saranno effettuate le seguenti operazioni:
a) Rimozione del primo telo in polietilene con insaccamento dello stesso in appositi sacchi big-bag con idonea
etichettatura.
b) Ispezione visiva da parte dell’Organo Ispettivo Competente (S.P.I.S.A.L. o altri) e posizionamento pompe
per il campionamento d’aria all’interno dell’area di lavoro per verificarne l’avvenuta bonifica in
metodologia SEM (con oneri a carico dell’Appaltatore) per il rilascio del Certificato di restituibilità.
c) Rimozione del secondo telo in polietilene (dopo aver ottenuto il Certificato di restituibilità) con smontaggio
di tutti gli impianti di cantiere (elettrico, idrico, di estrazione dell’aria), dei box di decontaminazione e di
tutte le opere provvisionali.
d) Pulizia accurata di pavimenti, pareti e soffitti dopo la restituzione e lo sgombero del cantiere.
e) Trasporto del materiale stoccato nel deposito provvisorio e poi in discarica autorizzata.
Sarà necessario che siano previste squadre di lavoro composte da almeno tre persone, di cui due addetti alle
lavorazioni all’interno della cabina di scoibentazione ed una all’esterno per eventuali necessità di controllo
degli estrattori, sorveglianza confinamento e barriere, soccorso ed altre necessità degli operatori all’interno.
Durante le fasi di bonifica dovrà essere eseguito il monitoraggio dell’area di lavoro da parte di un tecnico, che
rispetti i requisiti di cui all'art. 5 del D.M. 14/5/1996 secondo i criteri definiti dall'allegato V del DLgs 277/91
e dal D.M. 6/9/94, monitoraggio che indicativamente avrà le seguenti frequenze minimali (eventualmente
anche con più frequenza se necessario o richiesto dall’Organo di vigilanza) per ciascun ciclo di bonifica e con
pag. B-49
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
ogni onere a carico della Ditta appaltatrice:
- controllo analitico giornaliero di personale, barriere esterne e uscita UDP;
- controllo analitico a giorni alterni all’uscita degli estrattori a partire dal primo giorno di bonifica.
I periodi temporali di rilevamento/monitoraggio sono indicativi e potranno essere maggiorati dagli Organi di
Vigilanza. Il costo totale per tutta la durata dell’appalto relativo ai monitoraggi è da intendersi compreso nel
prezzo a corpo di contratto (manodopera, attrezzature, analisi di laboratorio, etc.).
E) QUANTITA’ DI MATERIALE COMPRESO NELLA BONIFICA DEI TUBI NEI CONTROSOFFITTI
Il lavoro di bonifica da amianto dell’isolamento termico delle tubazioni nei controsoffitti comprenderà le zone
riportate nei disegni di progetto e/o rilevabili sul posto nei piani terra, primo, secondo, terzo e quarto,
comprese le zone controsoffittate del piano terra all’esterno dell’edificio (porticati).
Le quantità approssimative di tubi da bonificare sono riportate di seguito. Queste quantità devono comunque
intendersi di larga massima e vengono riportate solo per dare un’idea dell’entità del lavoro da eseguire; esse
andranno verificate preventivamente dalla Ditta. Tutta la bonifica sarà compresa nel prezzo unitario e quindi
nel prezzo a corpo di contratto (anche se le quantità di tubazioni da bonificare fossero superiori a quelle
indicate):
- piano terra = 75 m
- piano primo = 185 m
- piano secondo = 35 m
- piano terzo = 30 m
- piano quarto = 40 m
Le tubazioni hanno vari diametri (massimo 5”). Il rivestimento delle tubazioni è costituito da un materiale
contenente amianto con spessore massimo di circa 5 cm.
I fluidi all’interno dei tubi da bonificare sono: acqua refrigerata, acqua di riscaldamento, acqua fredda
sanitaria e similari.
F) BONIFICA DA AMIANTO DEI TUBI POSTI DENTRO I CAVEDI
Nel presente appalto saranno compresi i lavori di bonifica delle tubazioni presenti in alcuni cavedi e dotate di
isolamento termico contenente fibre di amianto. Il lavoro comprenderà anche tutte le opere propedeutiche e
conseguenti alla messa a vista delle tubazioni ed al successivo ripristino degli impianti e delle finiture.
In dettaglio gli interventi saranno i seguenti (le sigle dei cavedi fanno riferimento ai disegni di progetto):
1) Cavedio C1 del corpo alto.
L’intervento dovrà essere eseguito nel periodo di riscaldamento, quando le torri evaporative non saranno in
funzione. Quindi il presente intervento non sarà contemporaneo a quello della bonifica delle tubazioni nei
controsoffitti.
L’intervento comprenderà:
- Demolizione della parete di separazione tra il cavedio e il bagno e/o altri locali e/o l’esterno per tutta
l’altezza dell’edificio (dal piano primo interrato fino alla parte sporgente sopra la copertura, estremità
comprese), caricamento del materiale rimosso e trasporto a discarica. La demolizione dovrà avvenire con
accortezza in modo da limitare al massimo la caduta di materiale dentro il cavedio ed in modo soprattutto
da non danneggiare le parti contenenti amianto.
- Smontaggio del controsoffitto nella zona antistante il cavedio (larghezza del cavedio per profondità di
circa 1,5 m). La rimozione dovrà essere effettuata con la massima cura e tutto il materiale rimosso andrà
immagazzinato e custodito in luogo protetto in modo che al termine dei lavori di bonifica e impiantistici il
controsoffitto rimosso possa essere nuovamente installato.
- Rimozione di alcune tubazioni prive di isolamento con amianto che impediscono le successive
lavorazioni: tubi zincati diam. 2 1/2” e 1”, tubi in acciaio nero diam. 2 1/2”, tubi in polietilene DN 110 e
DN 90, etc. La demolizione dovrà avvenire con accortezza in modo da non danneggiare le parti contenenti
amianto.
- Rimozione dei fasci di tubazioni isolati con materiale contenente amianto, eseguita secondo le procedure
più sopra descritte per le tubazioni nei controsoffitti (glove bags, cabina di scoibentazione, procedure,
campionamenti, restituibilità, etc.). Le tubazioni hanno vari diametri (massimo 5”). Il rivestimento delle
tubazioni è costituito da un materiale contenente amianto con spessore massimo di circa 5 cm.
pag. B-50
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
I fluidi all’interno dei tubi da bonificare sono: acqua dei ventilconvettori, acqua dei radiatori, acqua
fredda, acqua di torre evaporativa e similari.
- Nuove tubazioni in sostituzione di quelle rimosse in precedenza, eseguite in tubo di acciaio al carbonio a
pressare per il circuito radiatori, tubi in polipropilene per i circuiti di acqua fredda, tubi in polietilene ad
alta densità per reti di scarico, etc. I nuovi tubi dovranno avere diametro interno non inferiore a quello dei
tubi rimossi e dovranno essere completi di isolamento termico con materiale e spessori indicati nei disegni
(tipologia “negli ambienti riscaldati”). Saranno compresi anche collegamenti alle derivazioni, staffaggi,
sfiati, accessori.
- Chiusura del cavedio, per ciascun piano, eseguita in due parti: un pannello da pavimento a controsoffitto
ed una botola di ispezione sopra il controsoffitto larga quanto il cavedio (dove il controsoffitto non c’è, la
botola avrà un’altezza di 40 cm circa). Il pannello sarà costituito da due lastre di cartongesso da 12,5 mm
cad. del tipo per ambienti umidi, posto in opera su telai metallici (comprendendo: lastre, telai metallici
con montanti a C e guide a pavimento e soffitto ad U, viti e tasselli di fissaggio, bande armate,
formazione dei giunti, protezione delle guide a pavimento con cartone catramato o foglio in polietilene,
stuccatura e rasatura dei giunti, nastro microforato, stucco, tinteggiatura, formazione di spallette, spigoli,
riseghe, tagli, sfridi, ponteggi e quant’altro necessario). La botola di ispezione sarà apribile a cerniera e
verrà realizzata in lamiera di acciaio preverniciato (compresi telaio in lamiera d'acciaio zincata di forte
spessore, assistenze murarie, ponteggi, mostrine, coprifili, quant’altro necessario). Compresi accessori ed
ogni altro onere necessario.
- Rimontaggio del controsoffitto secondo le indicazioni già riportate negli elaborati contrattuali.
2) Cavedio C2 del corpo basso.
L’intervento verrà eseguito contemporaneamente a quello della bonifica delle tubazioni nei controsoffitti.
L’intervento comprenderà:
- Demolizione della parete di separazione tra il cavedio e l’antibagno e/o altri locali per tutta l’altezza
dell’edificio (dal piano primo interrato fino al secondo piano), caricamento del materiale rimosso e
trasporto a discarica. La demolizione dovrà avvenire con accortezza in modo da limitare al massimo la
caduta di materiale dentro il cavedio ed in modo soprattutto da non danneggiare le parti contenenti
amianto.
- Smontaggio del controsoffitto nella zona antistante il cavedio (larghezza del cavedio per profondità di
circa 1,5 m). La rimozione dovrà essere effettuata con la massima cura e tutto il materiale rimosso andrà
immagazzinato e custodito in luogo protetto in modo che al termine dei lavori di bonifica e impiantistici il
controsoffitto rimosso possa essere nuovamente installato.
- Rimozione di alcune tubazioni prive di isolamento con amianto che impediscono le successive
lavorazioni: tubi in polietilene DN 110 e DN 90, etc. La demolizione dovrà avvenire con accortezza in
modo da non danneggiare le parti contenenti amianto.
- Rimozione dei fasci di tubazioni isolati con materiale contenente amianto, eseguita secondo le procedure
più sopra descritte per le tubazioni nei controsoffitti (glove bags, cabina di scoibentazione, procedure,
campionamenti, restituibilità, etc.). Le tubazioni hanno vari diametri (massimo 5”). Il rivestimento delle
tubazioni è costituito da un materiale contenente amianto con spessore massimo di circa 5 cm.
I fluidi all’interno dei tubi da bonificare sono: acqua dei ventilconvettori, acqua dei radiatori e similari.
- Nuove tubazioni in sostituzione di quelle rimosse in precedenza, eseguite in tubo di acciaio al carbonio a
pressare per il circuito radiatori, tubi in polipropilene per i circuiti di acqua fredda, tubi in polietilene ad
alta densità per reti di scarico, etc. I nuovi tubi dovranno avere diametro interno non inferiore a quello dei
tubi rimossi e dovranno essere completi di isolamento termico con materiale e spessori indicati nei disegni
(tipologia “negli ambienti riscaldati”). Saranno compresi anche collegamenti alle derivazioni, staffaggi,
sfiati, accessori.
- Chiusura del cavedio, per ciascun piano, eseguita in due parti: un pannello da pavimento a controsoffitto
ed una botola di ispezione sopra il controsoffitto larga quanto il cavedio. Il pannello sarà costituito da due
lastre di cartongesso da 12,5 mm cad. del tipo per ambienti umidi, posto in opera su telai metallici
(comprendendo: lastre, telai metallici con montanti a C e guide a pavimento e soffitto ad U, viti e tasselli
di fissaggio, bande armate, formazione dei giunti, protezione delle guide a pavimento con cartone
catramato o foglio in polietilene, stuccatura e rasatura dei giunti, nastro microforato, stucco,
tinteggiatura, formazione di spallette, spigoli, riseghe, tagli, sfridi, ponteggi e quant’altro necessario). La
pag. B-51
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
botola di ispezione sarà apribile a cerniera e verrà realizzata in lamiera di acciaio preverniciato (compresi
telaio in lamiera d'acciaio zincata di forte spessore, assistenze murarie, ponteggi, mostrine, coprifili,
quant’altro necessario). Compresi accessori ed ogni altro onere necessario.
- Rimontaggio del controsoffitto secondo le indicazioni già riportate negli elaborati contrattuali.
3) Cavedi C3-C4-C5 del corpo basso (due vani scala).
L’intervento verrà eseguito contemporaneamente a quello della bonifica delle tubazioni nei controsoffitti.
L’intervento comprenderà:
- Smontaggio con cura del rivestimento in legno per tutta l’altezza del vano scala (dal primo interrato al
secondo piano) e di una parte di controsoffitto e accatastamento in luogo protetto per il successivo
rimontaggio.
- Scarico degli impianti (ventilconvettori, radiatori, pannelli radianti, antincendio,etc.), rimozione dei
radiatori, taglio e rimozione delle tubazioni prive di amianto ma che impediscono l’accesso alle tubazioni
con amianto (tubi zincati diam. 2 1/2”, tubi in acciaio nero diam. 2 1/2”, etc.).
- Rimozione delle tubazioni isolate con materiale contenente amianto, eseguita secondo le procedure più
sopra descritte per le tubazioni nei controsoffitti (glove bags, cabina di scoibentazione, procedure,
campionamenti, restituibilità, etc.). Le tubazioni hanno vari diametri (massimo 2 1/2”). Il rivestimento
delle tubazioni è costituito da un materiale contenente amianto con spessore massimo di circa 5 cm.
I fluidi all’interno dei tubi da bonificare sono: acqua dei ventilconvettori, acqua dei radiatori e similari.
- Nuove tubazioni in sostituzione sia di quelle con amianto sia di quelle senza amianto rimosse in
precedenza, eseguite in tubo di acciaio al carbonio a pressare per il circuito radiatori, tubi in acciaio
zincato per la rete antincendio, tubi in polipropilene per l’acqua fredda, etc. I nuovi tubi dovranno avere
diametro interno non inferiore a quello dei tubi rimossi e dovranno essere completi di isolamento termico
con materiale e spessori indicati nei disegni (tipologia “negli ambienti riscaldati”). Saranno compresi
anche collegamenti alle derivazioni, staffaggi, sfiati, accessori.
- Rimontaggio del rivestimento in legno dopo il completamento dei lavori impiantistici con gli adeguamenti
necessari e con la riparazione di eventuali danneggiamenti.
- Ogni altro onere necessario per dare il lavoro finito e per ripristinare la situazione esistente.
4) Cavedio C6 del corpo basso.
L’intervento verrà eseguito contemporaneamente a quello della bonifica delle tubazioni nei controsoffitti.
L’intervento comprenderà:
- Smontaggio con cura dei pannelli di chiusura del cavedio e accatastamento in luogo protetto per il
successivo rimontaggio e spostamento degli scaffali in modo da avere accesso al cavedio in tutti i piani
(dal primo interrato fino al secondo piano).
- Scarico degli impianti (ventilconvettori, radiatori, pannelli radianti, etc.), rimozione dei radiatori, taglio e
rimozione delle tubazioni prive di amianto ma che impediscono l’accesso alle tubazioni con amianto (tubi
zincati diam. 2 1/2”, tubi in acciaio nero diam. 2 1/2”, tubi in polietilene DN 110 e DN 90, etc. per
pannelli radianti, scarichi, radiatori, antincendio, etc.).
- Rimozione delle tubazioni isolate con materiale contenente amianto, eseguita secondo le procedure più
sopra descritte per le tubazioni nei controsoffitti (glove bags, cabina di scoibentazione, procedure,
campionamenti, restituibilità, etc.). Le tubazioni hanno vari diametri (massimo 2 1/2”). Il rivestimento
delle tubazioni è costituito da un materiale contenente amianto con spessore massimo di circa 5 cm.
I fluidi all’interno dei tubi da bonificare sono: acqua dei ventilconvettori, acqua dei radiatori e similari.
- Nuove tubazioni in sostituzione sia di quelle con amianto sia di quelle senza amianto rimosse in
precedenza, aventi uguali materiale, isolamento termico e diametro, compresi collegamenti alle
derivazioni, rimontaggio dei radiatori e loro collegamento, staffaggi, sfiati, accessori. La rete dei
ventilconvettori, descritta in altre parti del presente Capitolato e nei disegni di progetto, sarà di nuova
installazione con caratteristiche descritte nel Capitolato e nei disegni.
- Rimontaggio dei pannelli di chiusura del cavedio dopo il completamento dei lavori impiantistici con gli
adeguamenti necessari e con la riparazione di eventuali danneggiamenti.
- Ogni altro onere necessario per dare il lavoro finito e per ripristinare la situazione esistente.
La metodologia di intervento e tutti gli oneri compresi nell’appalto (e quindi a carico dell’Appaltatore) sono
riportati nei paragrafi precedenti e successivi.
Saranno sempre compresi i ponteggi, il carico e trasporto alle discariche dei materiali rimossi e non riutilizzati,
pag. B-52
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
il costo delle discariche (l’Appaltatore dovrà presentare la dichiarazione di ricevuta da parte delle discariche)
ed ogni altro onere necessario a dare il lavoro completo e finito a regola d’arte. Inclusa anche un’accurata
pulizia di tutte le superfici, vetri compresi.
G) RIMOZIONE DI RIVESTIMENTI TERMICI DI TUBAZIONI IN TRATTI BREVI
La rimozione di rivestimenti termici contenenti amianto in brevi tratti riguarda in particolare il collegamento
delle tubazioni di derivazioni dei ventilconvettori ai tubi di mandata e ritorno del circuito principale esistente.
La rimozione verrà eseguita, previo imbibimento delle superfici da rimuovere con appretto specifico, con
l'utilizzo di glove-bags; saranno compresi: redazione del piano di lavoro da presentare all'A.S.S. competente
per territorio, rimozione del rivestimento termico, trasporto a discarica all'interno di big-bags con camicia in
PVC ed indennità di discarica, dispositivi di protezione, esami di monitoraggio ambiente sia in sede preventiva
che all'atto della restituzione degli ambienti bonificati ed ogni altro onere necessario.
H) ONERI A CARICO DELLA DITTA APPALTATRICE
Nei prezzi unitari della bonifica e quindi nel prezzo a corpo di contratto saranno inoltre compresi per tutta la
durata dell’appalto (per cad. locale, per la cabina di scoibentazione per cad. ciclo di bonifica, per cad. fase,
per ciascun cavedio, etc.):
1. Acquisto e/o nolo e trasporto in loco di tutte le attrezzature necessarie all’esecuzione dell’opera (saldatrici,
trapani, flessibili, etc.) nonché la relativa custodia in box o aree di cantiere protette a cura della Ditta.
2. Acquisto e/o nolo e trasporto in loco di gruppi elettrogeni supersilenziati (con attivazione automatica in
caso di caduta di tensione), alimentati a benzina e/o gasolio, per alimentazione di saldatrici, trapani,
flessibili, estrattori d’aria e qualsiasi attrezzatura elettrica necessaria all’esecuzione delle opere oggetto
dell’appalto, compreso carburante, lubrificante ed ogni altro onere per il funzionamento, per tutto il tempo
d’impiego.
3. Acquisto e/o nolo di trabattelli leggeri in alluminio su ruote, dimensioni minime 1,00 x 2,00 m, compreso
trasporto in loco, montaggio e smontaggio, con adeguate protezioni anticontaminazione.
4. Acquisto e/o nolo e trasporto in loco di idropulitrici a bassa pressione, per la pulizia di superfici delicate,
complete di tubi in gomma, raccordi, mescolatore a comando, lancia al tungsteno, apparecchiatura di
regolazione continua della pressione e interfono per due operatori, per tutto il tempo di impiego, compreso
il consumo degli attrezzi, a pressione variabile a partire da 0,5 bar.
5. Acquisto e/o nolo e trasporto in loco di unità di decontaminazione separate per personale (UDP) e materiali
(UDM), che dovranno essere assemblabili a moduli, anche non in asse, compresa manodopera per
assemblaggio e allacciamenti idrici, di scarico ed elettrici nei punti indicati e/o dove necessario, provviste di
almeno tre aree quali spogliatoio, locale doccia con acqua calda e fredda, locale equipaggiamento e di una
unità di filtraggio acqua a doppio stadio (finale 5 micron) oltre a tutto quanto richiesto dal D.Lgs. 277/91,
compreso serbatoio di alimentazione idrica della doccia (serbatoio dotato di serpentino elettrico
scaldacqua).
6. Acquisto e/o nolo di estrattori d’aria (nel numero necessario), compresi trasporto in loco, installazione e
allacciamenti elettrici, in grado di fornire almeno 5 ricambi d’aria/ora, dotati di pre-filtro classe EU3 e di
filtro assoluto classe filtrante EU 13 - 99,99%, completi di ogni accessorio per il funzionamento, compreso
il trasporto in loco. Ciascun estrattore sarà provvisto di contaore, manometro differenziale ed avvisatore
acustico e ottico di pre-intasamento, intasamento o di eventuale rottura del filtro, spia di segnalazione
avaria del motore. Tutti gli estrattori, compresi quelli di riserva, dovranno essere collegati al gruppo
elettrogeno, che si attiverà automaticamente in caso di caduta di tensione.
7. Condotti flessibili corrugati adeguati, di tipo non collassabile, compresi accessori.
8. Fornitura di nebulizzatori manuali a zaino, predisposti con lancia, agitatore e serbatoio anatomico in
polietilene della capacità di litri 20 circa.
9. Fornitura di fissativo trasparente per fibre di amianto, composto da emulsione copolimera acrilica a base
acquosa, penetrante e fissante per le fibre aerodisperse, di colore vario, fornito puro da diluire per utilizzo
con nebulizzatore.
10. Fornitura di filtri assoluti HEPA, con efficienza 99,99%, per estrattori d’aria.
11. Fornitura di prefiltri per estrattori d’aria.
12. Fornitura e posa di teli in polietilene spessore 20/10 mm per confinamento ambienti, di tipo ignifugo o
pag. B-53
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
autoestinguente. Il confinamento verrà realizzato con doppio telo alle pareti, soffitto e pavimento; i teli
dovranno essere separati tra loro per almeno 4-5 cm con listelli di legno in modo da facilitare la rimozione
del telo più interno ed essere ben fissati per evitare la deformazione eccessiva in fase di lavorazione. I teli
a pavimento dovranno risalire lungo le pareti per almeno 50 cm in modo da creare una sorta di catino; in
fase di lavorazione dovrà essere steso un ulteriore telo a pavimento per velocizzare le fasi di pulizia.
13. Fornitura e posa di sacchi in polietilene spessore 15/10 mm, 80 x 120 cm.
14. Fornitura di Big-Bags, muniti di certificazione di qualità ISO 9002, omologati ONU, con fondo piatto e
chiusura a caramella, completi di sacco interno in PE, dimensioni 9 x 90 x 120 cm, portata 1.000 kg.
15. Fornitura e posa di Glove-Bags, orizzontali e verticali, in polietilene trasparente, spessore 150 micron, per
tubazioni con diametro max 25 cm, provvisti di area di lavoro orizzontale di almeno 105 cm, completi di
set guanti in latex a 5 dita, bocchetta per l’inserimento aspirapolvere ed innaffiatore, sacchetto attrezzi, di
ogni dimensione.
16. Fornitura di D.P.I. muniti di marcature e certificazioni conformi alla legislazione vigente specifici per tutte
le attività di bonifica oggetto dell’appalto, quali ad esempio: tuta monouso in Tyvek Pro-Tech cucita
dotata di cappuccio ed elastico a polsi e caviglie, calzari monouso in Tyvek Pro-Tech dotati di suola in
PVC, mascherina monouso dotata di filtro classe FFP3, etc.
17. Acquisto e/o nolo, compresi l’installazione e lo smontaggio al termine dei lavori, di quadri di distribuzione
elettrica di cantiere, costituiti da box in materiale plastico con sportelli e chiusura con chiave triangolare,
grado di protezione IP55, posti su telaio di supporto mobile in tubolare metallico verniciato in giallo
antinfortunistico, con tetto di protezione e piastra di fissaggio quadro. L’alimentazione elettrica potrà
essere derivata dalla rete dell’edificio, ma sarà onere della Ditta di garantire l’efficienza e la continuità
dell’alimentazione elettrica anche in situazioni di emergenza.
Il quadro tipo si comporrà almeno di:
- interruttore magnetotermico generale;
- 2 prese interbloccate stagne 32A – 380V e interruttore automatico tipo C6kA, IP55;
- 5 prese interbloccate stagne 16A – 220V e interruttore automatico tipo C6kA, IP55;
- 1 prese stagne 16A – 24V protetta con trasformatore di sicurezza, IP44;
- spia di segnalazione presenza rete;
- pulsante di sgancio.
18. Acquisto e/o nolo di aspiratori per polveri e liquidi con potenza non inferiore a 2 kW e capacità serbatoio
non inferiore a lt. 40, dotati di filtro assoluto, completi di ogni accessorio per il funzionamento, compreso
il trasporto in loco.
19. Acquisto e/o nolo di unità di filtraggio acque, a triplo stadio filtrante composte da prefiltro in acciaio da
220µ , filtro da 20µ e filtro da 5µ, impianto elettrico con grado di protezione IP55, complete di ogni
accessorio per il funzionamento, compreso il trasporto in loco.
20. Prelievi e analisi campioni di aria mediante esami MOCF, per monitoraggio ambientale su fibre asbestiche,
compresi personale specializzato, strumentazione e materiali di consumo necessari per il campionamento,
analisi effettuate da un Laboratorio abilitato, incluso il costo del Laboratorio. Tutto eseguito con
procedure e frequenza secondo quanto più sopra riportato e comunque secondo indicazioni legislative
vigenti e disposizioni ritenute necessarie dal competente organo di vigilanza (SPSAL o altri).
21. Prelievi e analisi dei campioni di aria mediante esami SEM per il monitoraggio ambientale finale su fibre
asbestiche atti al rilascio dei Certificati di Restituibilità dei locali da parte dell’organo di vigilanza
preposto.
22. Richiesta agli organi di vigilanza (S.P.I.S.A.L. o altri) del sopralluogo previsto per l’ottenimento
dell’autorizzazione alla restituibilità delle aree bonificate e l’acquisizione del Certificato di Restituibilità
delle aree bonificate.
La Ditta appaltatrice dovrà assumere direttamente gli oneri derivanti dal monitoraggio ambientale durante i
lavori di bonifica.
La Ditta appaltatrice notificherà immediatamente alla Stazione appaltante il termine di ciascuna operazione di
bonifica a mezzo di comunicazione scritta. Contestualmente avrà l’onere di chiedere agli organi di vigilanza
(S.P.I.S.A.L. o altri) il sopralluogo previsto per l’ottenimento del Certificato di Restituibilità delle aree
bonificate.
Qualora all’atto del sopralluogo finale le aree non risultassero opportunamente bonificate e quindi non venisse
pag. B-54
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
rilasciato il Certificato di restituibilità, saranno posti a carico della Ditta appaltatrice anche tutti i costi
derivanti dalla ripetizione delle analisi al fine dell’ottenimento del Certificato di Restituibilità, nonché tutti gli
oneri ed eventuali opere richieste dagli Organi di Vigilanza o comunque necessarie all’ottenimento del
Certificato stesso.
Tutto quanto sopra indicato si riferisce a ciascun locale oggetto di bonifica, a ciascuna fase, a ciascun cavedio,
alla cabina di scoibentazione, etc.
Il Piano di lavoro generale per tutti gli interventi dovrà essere presentato all’Organo competente per
l’approvazione preventiva.
40) BONIFICA E IGIENIZZAZIONE DELL’IMPIANTO AD ARIA DEGLI UFFICI
Dovrà essere bonificato tutto l’impianto ad aria a servizio degli uffici, comprendendo: unità di trattamento
aria, canalizzazioni, bocchette e diffusori, serrande tagliafuoco e taratura, batterie, accessori, etc.
Posizioni e percorsi sono indicati nei disegni di progetto e comunque rilevabili sul posto.
Quanto descritto nel par. A “Bonifica delle condotte aerauliche” deve intendersi valere anche per la bonifica
delle altre apparecchiature indicate nei successivi paragrafi (batterie, serrande, unità trattamento aria, etc.).
A) BONIFICA E IGIENIZZAZIONE DELLE CONDOTTE AERAULICHE
Il sistema di bonifica (intesa come pulizia e sanificazione) viene eseguito ad aria compressa e deve seguire le
procedure indicate nelle “Linee guida per il controllo della legionellosi” (G.U. n. 103 del 05/05/2000).
La pulizia della superficie interna delle condotte deve essere effettuata ad aria compressa da introdurre nelle
condotte attraverso aperture di piccole dimensioni. I varchi d’accesso debbono essere predisposti seguendo la
procedura indicata di seguito.
L’appaltatore deve procedere alla rimozione di ogni tipo di deposito dalle superfici interne delle condotte lungo
tutto il loro sviluppo e cioè dalla parte superiore, inferiore e dai lati delle condotte rettangolari e dall’intera
circonferenza nelle condotte circolari.
Nella scelta dell’apparecchiatura vanno tenute presenti le seguenti prescrizioni:
 l’utilizzazione del solo aspiratore, sia pure di elevata capacità e potenza, non è considerata sufficiente;
 apparecchiature pneumatiche sono approvate solo a condizione che:
 siano in grado di fornire al dispositivo pneumatico o alla testina un volume d’aria compressa in uscita di
almeno 2.700 litri al minuto, con una pressione fino a 20 bar e una portata di aria di almeno 51 Nm3/h,
allo scopo di consentire la potenza di taglio necessaria al distacco dei depositi dalle superfici interne delle
condotte;
 il dispositivo pneumatico o la testina siano in grado di avanzare seguendo a stretto contatto il profilo della
superficie interna delle condotte, indipendentemente dalla loro configurazione, e siano facilmente
manovrabili e controllabili, anche in presenza di dispositivi montati in linea all’interno della condotta;
 il sistema risponda ai requisiti indicati nelle “Linee Guida per il controllo della Legionellosi” (G.U. n. 103
del 05/05/2000);
 il dispositivo pneumatico o la testina siano utilizzabili anche per distribuire soluzioni igienizzanti,
nebulizzate o non, all’interno delle condotte, in modo che aderiscano completamente ed in modo uniforme
sulla superficie interna, senza comportare l’apertura di ulteriori varchi d’accesso;
 il dispositivo pneumatico o la testina siano in grado di operare con la medesima efficacia su canali
principali, derivazioni, ascendenti e discendenti, senza comportare l’apertura di ulteriori varchi d’accesso
e garantendo in tal modo l’integrità dell’impianto;
 il dispositivo pneumatico possa lavorare efficacemente all’interno delle condotte per tratti orizzontali fino
a 25-30 m;
 il dispositivo pneumatico possa lavorare efficacemente in tratti verticali di condotte per tratti fino a 8-10
m;
 l’aria immessa in condotta attraverso la testina deve essere di alta qualità e filtrata sia in componente
acqua che in componente olio e particolato. Detta filtrazione deve essere effettuata a valle del sistema di
trasporto dell’aria compressa e perciò in prossimità dell’utilizzo della stessa. Il circuito di immissione aria
in condotta, quindi, deve essere dotato di almeno 2 filtri acqua ad alta efficienza ed almeno 1 filtro olio ad
pag. B-55
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
alta efficienza.
Laddove le dimensione e la struttura delle condotte siano adeguate a sostenere il peso di un operatore, possono
essere utilizzati strumenti manuali ed aspiratori. Nel caso in cui l’operatore si inserisca all’interno della
condotta, tale operazione deve essere effettuata in osservanza della normativa vigente in materia di sicurezza.
Sarà necessario provvedere all’apertura di fori in condotta. La posizione di questi fori sarà individuata
mediante videoispezione delle condotte I fori dovranno essere di limitate dimensioni e sufficienti
all’inserimento della testina e all’allontanamento del particolato distaccato a mezzo aspirazione. Dette porte di
accesso dovranno seguire le necessità del sistema di bonifica in ordine alla distanza ed alla grandezza senza
l’effettuazione di fori non utili o di dimensioni troppo ingombranti. Sarà necessario prevedere la chiusura dei
varchi effettuati con portine di accesso che rispondano alla norma tecnica UNI EN 12097:2007 in materia di
isolamento termico, isolamento acustico e prevenzione incendi; le portine avranno comunque le caratteristiche
descritte nel presente Capitolato. Tutti i varchi utilizzati per l’accesso in condotta (compresi fori lasciati liberi
da diffusori, bocchette, griglie, etc.) dovranno essere liberati da viti sporgenti o altre strutture taglienti come
previsto dalla norma UNI EN 12097:2007.
L’apparecchiatura usata per la raccolta dei depositi deve essere trasportabile e di dimensioni tali da consentire
l’accesso agevole nelle aree d’intervento.
Il sistema di raccolta dei depositi asportati deve essere a ciclo chiuso, compatto ed a perfetta tenuta, dotato di
componenti adeguati alla raccolta ed al trattamento del materiale distaccato dalle pareti interne delle condotte,
senza spargimenti di alcun genere ed entità.
Il sistema di raccolta deve essere dotato di quattro stadi di filtrazione dell’aria proveniente dalle condotte e
quindi così composto: n. 1 cassa di decantazione per il particolato di grosse dimensioni, n. 2 filtri al 30%, n. 1
filtro al 90% e l’ultimo stadio deve essere equipaggiato con filtro assoluto HEPA (minimo H13) con efficienza
del 99,9999 % a 0,12 micron.
Il sistema d’aspirazione deve avere una capacità di almeno mc/h 4.800 calcolata secondo la norma UNI
10531, con una pressione idrostatica negativa di almeno 880 Pa calcolata in conformità alla norma UNI
10531.
Durante l’intervento di pulizia su condotte con aperture è necessario predisporne la chiusura temporanea,
utilizzando nastri metallici o di polietilene, allo scopo di prevenire caduta di polvere e depositi negli ambienti.
Tutte le precauzioni e le misure necessarie debbono essere prese per evitare o controllare nel modo più efficace
odori sgradevoli persistenti o vapori dannosi eventualmente generati durante il trattamento di pulizia.
I residui rimossi durante il trattamento di pulizia debbono essere convogliati, raccolti e selezionati all’interno
del sistema di aspirazione e raccolta, secondo la loro consistenza e natura, nonché smaltiti in osservanza della
normativa vigente in materia di smaltimento dei rifiuti, il tutto a carico dell’Appaltatore compreso l’onere dello
smaltimento. Ogni precauzione deve essere presa per evitare che i residui rimossi possano disperdersi
all’esterno del sistema di raccolta e convogliamento a ciclo chiuso.
Durante le operazioni di bonifica dell’impianto dovranno essere realizzate le verifiche sistematiche di chiusura
ed apertura/riarmo delle serrande tagliafuoco e di eventuali accessori alla prevenzione incendi nonché di
chiusura e riapertura delle serrande di taratura. Nell’eventualità di cattivo funzionamento, sia delle serrande
tagliafuoco che delle serrande di taratura, legato alla mancanza di lubrificazione, il problema andrà risolto
immediatamente. In caso di altri problemi essi devono essere segnalati immediatamente alla D.L. che prenderà
gli opportuni provvedimenti.
Durante le attività di bonifica dovranno essere sostituiti i condotti flessibili installati con altri condotti flessibili
aventi caratteristiche costruttive simili ai condotti esistenti (però in classe al fuoco 0) e diametro uguale. Se
operativamente non possibile, particolare attenzione andrà posta nella bonifica igienica di questi condotti in
quanto corrugati.
Deve essere applicato un agente disinfettante sulle superfici di tutte le condotte metalliche e non metalliche
(escluso coibentazione interna), sia di mandata che di ripresa, dopo il trattamento di pulizia. Le modalità di
preparazione e di applicazione del prodotto debbono essere quelle indicate dal produttore. La semplice
nebulizzazione con apparecchiature tradizionali non è considerata sufficiente alla completa ed efficace
igienizzazione delle condotte. La tecnica di applicazione della sostanza igienizzante deve essere portata a
conoscenza del responsabile della manutenzione, prima dell’applicazione.
La sanificazione delle condotte di mandata e/o ricircolo compresi stacchi, curve, raccordi macchina e
derivazioni costituenti l’impianto di climatizzazione – condizionamento - riscaldamento si esegue mediante la
pag. B-56
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
nebulizzazione di battericida ad ampio spettro, attraverso la testina, miscelando l’igienizzante con l’aria
compressa. Il prodotto santificante deve essere attivo contro germi gram-positivi, gram-negativi, acido
resistenti (come ad es. il Mycobacterium Tubercolosis) e contro virus e miceti in genere. Deve essere
specificatamente attivo contro virus lipofili come HIV, HBV, HCV, dell’influenza, dell’herpes, del vaiolo.
Deve risultare attivo anche contro virus senza lipidi. I principi germicidi devono essere: o-benzil-p-clorofenolo,
p-ter-amifenolo, o-fenilfenolo. Visti i limiti fisici, l’utilizzo delle lampade UV non è considerato idoneo e
sufficiente. Il prodotto sanificante deve essere preventivamente approvato dalla D.L.
B) PULIZIA E IGIENIZZAZIONE DI BOCCHETTE, DIFFUSORI, ETC.
Comprenderà lo smontaggio e l’immediato confino in idoneo contenitore per il trasporto verso luogo idoneo
alla manutenzione. Questa comprenderà il lavaggio con prodotto non corrosivo, l’asciugatura e la disinfezione
di bocchette, diffusori, griglie, etc., completi di serranda di taratura ed altri organi accessori. Al termine della
bonifica sarà compreso l’onere per il riposizionamento delle apparecchiature e per la loro taratura finale.
C) PULIZIA ED IGIENIZZAZIONE BATTERIE DI POST-RISCALDO
Saranno compresi: esecuzione di fori di accesso; aspirazione tratto di condotto e alette della batteria di
scambio; nebulizzazione di prodotto specifico non corrosivo applicato direttamente sui pacchi alettati delle
batterie in modo da ottenere il completo scioglimento di depositi di grasso, polveri, smog etc. (successivamente
la batteria verrà sciacquata con lo stesso procedimento e al fine dell’igienizzazione verrà spruzzato idoneo
prodotto). I residui di acqua e/o sostanze pulenti dovranno essere completamente rimossi dall’interno della
canalizzazione. I fori da aprire in condotta dovranno essere di dimensioni congrue all’effettuazione delle
operazioni di bonifica degli accessori all’impianto. Sarà necessario prevedere la chiusura dei varchi eseguiti
con portine di accesso che rispondano alla norma tecnica UNI EN 12097:2007 in materia di isolamento
termico, isolamento acustico e prevenzione incendi. Tutti i varchi utilizzati per l’accesso in condotta (compresi
fori lasciati liberi da diffusori, bocchette, griglie, etc.) dovranno essere liberati da viti sporgenti o altre
strutture taglienti come previsto dalla norma UNI EN 12097:2007.
Se la batteria di scambio risulta particolarmente sporca ed imbrattata, la stessa dovrà essere rimossa e pulita
più approfonditamente con l’utilizzo di idropulitrice a caldo. Successivamente andrà reinstallata correttamente
ed andrà effettuata una prova di funzionamento
D) PULIZIA ED IGIENIZZAZIONE SERRANDE DI TARATURA
Saranno compresi: esecuzione di fori di accesso; aspirazione tratto di condotto e pale serranda; pulizia con
panno e prodotti pulenti appositi della stessa; sanificazione completa; verifica di funzionamento. I fori da
aprire in condotta dovranno essere di dimensioni congrue all’effettuazione delle operazioni di bonifica degli
accessori all’impianto. Sarà necessario prevedere la chiusura dei varchi eseguiti con portine di accesso che
rispondano alla norma tecnica UNI EN 12097:2007 in materia di isolamento termico, isolamento acustico e
prevenzione incendi. Tutti i varchi utilizzati per l’accesso in condotta (compresi fori lasciati liberi da diffusori,
bocchette, griglie, etc.) dovranno essere liberati da viti sporgenti o altre strutture taglienti come previsto dalla
norma UNI EN 12097:2007.
E) PULIZIA ED IGIENIZZAZIONE SERRANDE TAGLIAFUOCO
Saranno compresi: esecuzione di fori di accesso; aspirazione tratto di condotto e pala serranda; pulizia con
panno e prodotti pulenti appositi della stessa; sanificazione completa; verifica di funzionamento alla
chiusura/riapertura. I fori da aprire in condotta dovranno essere di dimensioni congrue all’effettuazione delle
operazioni di bonifica degli accessori all’impianto. Sarà necessario prevedere la chiusura dei varchi eseguiti
con portine di accesso che rispondano alla norma tecnica UNI EN 12097:2007 in materia di isolamento
termico, isolamento acustico e prevenzione incendi. Tutti i varchi utilizzati per l’accesso in condotta (compresi
fori lasciati liberi da diffusori, bocchette, griglie, etc.) dovranno essere liberati da viti sporgenti o altre
strutture taglienti come previsto dalla norma UNI EN 12097:2007.
Effettuazione fori di accesso se non presenti. Aspirazione tratto di condotto e pala serranda. Pulizia con panno
e prodotti pulenti appositi della stessa. Verifica di funzionamento alla chiusura/riapertura.
pag. B-57
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
F) PULIZIA ED IGIENIZZAZIONE UNITA’ DI TRATTAMENTO ARIA
L’unità di trattamento aria va accuratamente pulita e sanificata su tutte le superfici interne attraverso l’utilizzo
di idonee attrezzature, di idonei prodotti pulenti ed idonei prodotti sanificanti. La pulizia dovrà avvenire
avendo cura di proteggere gli impianti elettrici e gli elementi che potrebbero deteriorarsi a contatto con acqua e
sostanze chimiche. Particolare cura dovrà essere posta nella pulizia e sanificazione della vasca di
umidificazione con l’asportazione per quanto possibile di calcare ed altri residui. Cura ed attenzione va posta
anche nel lavaggio e sanificazione delle batterie di scambio al fine di non piegare o rompere le alette (lamelle)
di cui sono composte.
Al termine delle operazioni di pulizia e sanificazione nelle vasche di raccolta condensa dovranno essere
immesse idonee tavolette battericide atte a mantenere pulita e sanificata le vasche da limo e colonie
microbiologiche in genere
G) CAMPIONAMENTO GRAVIMETRICO
Campionamento ed analisi per essiccazione e pesatura per prova gravimetrica del particolato depositato in
condotta secondo specifiche delle “Linee guida di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di
climatizzazione” (G.U. 256 del 3 novembre 2006). Il test deve essere effettuato con l’aspirazione di aria
mediante l’utilizzo di campionatore tarato annualmente con capacità di almeno 15 lt/min. La sezione di prova
della superficie di condotta deve essere pari a n. 2 tratti di condotta di cm 2 x cm 25. La dima di riferimento
deve essere realizzata con spessore di mm 0,38. La membrana utilizzata dovrà essere realizzata in MCE ed
avere porosità di micron 0,8 e un diametro di mm 37. La pesatura dovrà essere libera da umidità residua non
congrua (pre-essiccazione prima dell’utilizzo della membrana e post-essiccazione dopo l’effettuazione del
campione). Per i parametri di riferimento si deve tenere presente quanto indicato nelle linee guida sopra citate.
I campionamenti dovranno essere eseguiti almeno uno per il piano interrato, uno per ogni piano del corpo alto
e due per ogni piano del corpo basso.
H) CAMPIONAMENTO MUFFE LIEVITI BATTERI TOTALE
Campionamento ed analisi per conta totale per contatto su superficie interna condotte per carica totale muffe,
lieviti e batteri del particolato depositato in condotta secondo specifiche delle “Linee - Guida per la tutela e la
promozione della salute negli ambienti confinati” (G.U. 276 del 27 novembre 2001). Il test deve essere
effettuato con l’aspirazione di aria mediante l’utilizzo di campionatore tarato annualmente con capacità di
almeno 15 lt/min. La sezione di prova della superficie di condotta deve essere pari a n. 2 tratti di condotta di
cm 2 x cm 25. La dima di riferimento deve essere realizzata con spessore di mm 0,38. La membrana utilizzata
dovrà essere realizzata in MCE ed avere porosità di micron 0,45 e un diametro di mm 50. Dovrà essere
sottoposta a pesatura pre e post utilizzo. Per i parametri di riferimento si deve tenere presente quanto indicato
nelle linee guida sopra citate.
I campionamenti dovranno essere eseguiti almeno uno per il piano interrato, uno per ogni piano del corpo alto
e due per ogni piano del corpo basso.
I) CAMPIONAMENTO LEGIONELLA
Campionamento ed analisi tipicizzazione presenza legionella su acqua per verifica carica totale batteri per
determinazione rischio “legionella” secondo specifiche delle “Linee guida per la prevenzione e il controllo della
legionellosii” (G.U. 103 del 5 maggio 2000 e rivalutazione del 2015). Per i parametri di riferimento si deve
tenere presente quanto indicato nelle linee guida sopra citate.
Il campionamenti dovrà essere eseguito all’interno dell’unità di trattamento aria.
L) PERSONALE ADDETTO ALLE ATTIVITA’ DI BONIFICA
Tutte le lavorazioni dovranno essere eseguite da squadra di lavoro formata alle attività specifiche, ai rischi
connessi alla manutenzione ed all’utilizzo delle attrezzature e delle sostanze chimiche di pulizia e
sanificazione. La squadra di lavoro deve essere coordinata da un capo-squadra munito di abilitazione
certificata da attestato di categoria A come previsto dalle “Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici
di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione” (G.U. 03/11/2006). Gli altri tecnici della squadra
di lavoro devono essere formati specificatamente come previsto dallo stesso documento almeno per la
categoria B o avere sufficiente esperienza tecnica nella realizzazione e manutenzione di impianti di
pag. B-58
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
climatizzazione. Tutte le qualifiche devono essere provate mediante specifiche certificazioni.
La formazione del personale verrà certificata da Enti accreditati ed abbraccerà tutte le attività ed i risvolti delle
operazioni di monitoraggio e manutenzione: lettura delle schede dei dati di sicurezza dei prodotti chimici,
conoscenze di base di microbiologia e di igiene, lettura critica delle norme tecniche, realizzazione fisica delle
operazioni di manutenzione, utilizzo corretto dei DPI, procedura di presa in carico degli impianti postcollaudo, risvolti legali delle operazioni di manutenzione, etc.
M) RELAZIONE FINALE
A conclusione dell'intervento di bonifica dovrà essere realizzata una relazione tecnica - valutazione del rischio
redatta da un tecnico di Categoria A abilitato ai sensi delle “Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici
di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione” (G.U. 03/11/2006) e della “Procedura operativa
per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria” (Linee guida
07/02/2013) le cui caratteristiche minime devono essere le seguenti:
 identificazione generale dati cliente, commessa, ditta appaltatrice, data campionamenti, etc.
 identificazione impianti manutenzionati secondo la denominazione corrente
 identificazione modalità di funzionamento di ogni singolo impianto per tipologia di apparecchiature ed ara
trattata
 identificazione attrezzature utilizzate
 identificazione giorni di bonifica per singolo impianto
 valutazione tecnica del sistema aeraulico e unità di trattamento aria bonificato dal punto di vista dello
sporcamento
 valutazione sulla situazione tecnica di serrande tagliafuoco e serrande di taratura
 riferimenti normativi utilizzati per il lavoro di bonifica
 consigli utili per l’eventuale miglioramento dell’efficienza dell’impianto o del miglioramento della
rispondenza alle norme dell’impianto
 valutazione del rischio (ai sensi del DLgs 81/2008) generale dell’impianto aeraulico
 piano di manutenzione completo di riferimenti temporali e di quantità
 DVD con filmato titolato pre/post bonifica
 schede tecniche prodotti pulenti e sanificanti utilizzati
 schede dei dati di sicurezza dei prodotti pulenti e sanificanti utilizzati
 rapporti di prova per campionamenti di verifica microbiologica e gravimentrica
 Pianta con disposizione e tipologia delle portine di accesso installate
La relazione tecnica ed i report finali verranno consegnati entro 30 gg dalla fine delle operazioni di bonifica e
di verifica in campo.
N) GENERALITA’
1) Scopo dell’intervento:
a) Bonifica della superficie delle condotte aria compresi accessori come previsto da
- “Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” (G.U. 103 del 05/05/2000)
- “Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” (Accordo conferenza stato regioni e
province autonome di Trento e Bolzano - 7 maggio 2015)
- “Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva degli impianti di
Climatizzazione” (G.U. n.256 del 3/11/2006)
- Testo unico sicurezza (D.Lgs 81/2008)
- Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di
trattamento aria (Accordo stato regioni e province autonome di Trento e Bolzano del 7/2/2013)
b) Verifica situazione microbiologica post intervento di bonifica come da indicazioni di “Linee guida per la
tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati” (G.U. 276 del 27/11/2001)
c) Verifica gravimetrica post intervento di bonifica come da indicazioni di “Linee guida per la definizione
di protocolli tecnici di manutenzione predittiva degli impianti di climatizzazione” (G.U. N.256 DEL
03/11/2006)
d) Verifiche tecniche generali degli impianti aeraulici
pag. B-59
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
e) Verifica funzionale serrande tagliafuoco e serrande taratura
f) Valutazione del rischio
g) Predisposizione degli impianti aeraulici alle operazioni di monitoraggio e manutenzione con portine di
accesso alle condotte rispondenti a quanto previsto da UNI EN 12097:2007 come previsto da:
- “Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” (G.U. 103 del 05/05/2000)
- “Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva degli impianti di
Climatizzazione” (G.U. n.256 del 3/11/2006)
2) Parti di impianto incluse nell’appalto: unità di trattamento aria, condotte di mandata, condotte di ripresa,
condotte di espulsione, condotte di presa aria esterna, diffusori/bocchette di mandata, griglie/bocchette di
ripresa/valvole di ventilazione, serrande tagliafuoco e di taratura, batterie, etc.
3) Modalità di intervento:
a) Operazioni propedeutiche all’avvio del cantiere:
- consegna documentazione richiesta per accreditamento operatori;
- consegna copia documentazione richiesta per validazione fornitore relativa alla ditta esecutrice della
bonifica (copia DURC, visura CCIAA, assicurazione RC, etc.).
b) Preparazione cantiere:
- studio a disegno e a rilievo effettuato durante la video ispezione della posizione più adatta per accedere
alle condotte al fine di effettuare la pulizia nel miglior modo possibile evitando sprechi di tempo ed
eventuali punti morti non bonificati;
- copertura con teli delle attrezzature sensibili alla polvere quali computer, arredi, etc.;
- smontaggio degli accessori per la diffusione e/o ripresa dell’aria (bocchette di mandata, diffusori,
griglie di ripresa, etc.);
- copertura varchi creati dall’asportazione degli accessori con adesivo apposito;
- creazione di varchi d’accesso in prossimità di batterie di postriscaldo, serrande tagliafuoco, serrande
di taratura, etc. presenti all’interno delle condotte aria al fine di effettuarne la bonifica;
- creazione di varchi d’accesso di adeguate dimensioni alle condotte in presenza di tratte lunghe oltre 30
m senza la presenza di alcun altro accesso.
c) Intervento di bonifica:
- Intervento di bonifica delle condotte aria basato sull’azione di una serie di testine ad aria compressa,
diverse in funzione dell'impiego specifico, che avanzano spontaneamente all'interno delle condotte, con
un raggio d'azione efficace fino a 25/30 m in orizzontale e fino a 8/10 m in verticale. La particolare
geometria dei fori lungo il perimetro interno delle testine imprime inoltre una spinta centrifuga che
mantiene le testine in costante contatto con le pareti interne delle condotte, mentre avanzano al loro
interno, indipendentemente dalla forma, dalla sezione e dal tipo di materiale. Grazie a tale peculiarità
le testine agiscono come un coltello d'aria che stacca depositi e sostanze contaminanti.
- La raccolta del materiale asportato e la depurazione dell'aria utilizzata avviene attraverso
un'apparecchiatura filtrante a ciclo chiuso a quattro stadi, l'ultimo dei quali, quello assoluto (ULPA),
garantisce una filtrazione del 99,99% fino al particolato delle dimensioni di 0,12 micron, trattenendo
batteri e virus presenti all'interno delle condotte. Il materiale di risulta verrà smaltito dalla ditta
esecutrice della bonifica.
- Dopo la pulizia verrà nebulizzato un battericida ad ampio spettro al fine di inibire la crescita di
microrganismi.
- Pulizia ed igienizzazione di ogni singolo accessorio per la diffusione e/o ripresa dell’aria;
- Pulizia ed igienizzazione di batterie di post-riscaldo, serrande tagliafuoco, serrande di taratura, etc.
poste all’interno delle condotte;
- Pulizia e sanificazione interna dell’unità di trattamento aria, comprese batterie di scambio termico,
vasche raccogli condensa/umidificazione, giranti ventilatori, sezione di umidificazione, etc.
- Effettuazione campionamento gravimetrico e microbiologico muffe-lieviti-batteri totale su superficie
condotta e campionamento legionella nell’unità di trattamento aria.
d) Sistemazione cantiere:
- asportazione del nastro precedentemente utilizzato per la copertura dei varchi;
- ri-posizionamento degli accessori alla diffusione;
- pulizia finale ambienti attraverso l’asportazione dei teli utilizzati a copertura delle apparecchiature e
pag. B-60
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
dell’arredo;
- chiusura varchi in prossimità delle batterie di post-riscaldo,serrande tagliafuoco, serrande di taratura,
etc.;
- chiusura varchi creati in presenza di tratte di condotte di oltre 30 m.
e) Smaltimento rifiuti
Lo smaltimento dei rifiuti prodotti verrà effettuato dalla ditta esecutrice della bonifica in pieno rispetto
delle normative vigenti in materia.
f) Documentazione rilasciata:
- Attestato di effettuazione del servizio;
- Relazione tecnica finale redatta e firmata da tecnico abilitato di Categoria A in base a “Linee Guida
per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva (G.U. n 253 del 03/11/2006)” e da
Responsabile Tecnico abilitato per la 37/2008 (per l’abilitazione alla manutenzione straordinaria degli
impianti di climatizzazione) comprendente la seguente documentazione:
o Relazione tecnica cartacea con indicazioni in merito alle operazioni svolte, alle attrezzature
utilizzate, alle particolarità riscontrate e ai consigli per una corretta gestione della manutenzione
soprattutto igienica dell’impianto nel tempo.
o Valutazione del Rischio.
o DVD con filmato di quanto rilevato in condotta a testimonianza del servizio svolto.
o Rapporti di prova di laboratorio certificato per le cariche microbiologiche, le prove gravimetriche e
la prova legionella.
Saranno compresi nel prezzo a corpo di contratto tutti gli oneri sopra descritti ed inoltre: apertura di varchi
nelle pareti per l’accesso ai tratti verticali delle condotte e successiva loro chiusura con ripristino della finitura
esterna della muratura, videoispezione, creazione di varchi nelle condotte, portine di ispezione per la chiusura
dei varchi, sostituzione dei condotti flessibili, materiali, manodopera qualificata, relazione finale,
campionamenti, compressore ed altre apparecchiature, ponteggi, trasporto del materiale alla discarica e costo
della discarica, pulizia finale dei locali, ogni altro onere necessario a dare il lavoro completo e finito a regola
d’arte.
La bonifica dell’impianto ad aria avverrà per fasi, che seguiranno le fasi previste per tutte le altre lavorazioni
incluse nel presente appalto. Prima di ogni fase verranno intercettate le canalizzazioni in corrispondenza dei
montanti nel piano primo interrato in modo che le lavorazioni non vadano ad interferire con la parte di
impianto non compreso nella fase.
41) INTONACO INTUMESCENTE REI
Intonaco premiscelato leggero a base gesso per la protezione al fuoco di elementi in acciaio, calcestruzzo,
lamiera grecata e legno, qualificato secondo le norme della serie EN e in possesso della marcatura CE. Andrà
applicato mediante spruzzatura uniforme delle superfici da proteggere.
Composizione: leganti idraulici, vermiculite, additivi speciali.
Il supporto da proteggere dovrà essere adeguatamente preparato in conformità alle indicazioni riportate nei
rapporti di classificazione. Le superfici dovranno essere pulite, senza tracce di polvere, olio o grasso. Prima
dell’applicazione del protettivo le solette miste profilate in acciaio saranno trattate con appropriato
aggrappante applicato con un rullo e/o pennello su tutte le parti delle lamiere profilate in acciaio da
proteggere; l’aggrappante dovrà essere applicato in uno strato sottile e continuo.
L’intonaco protettivo dovrà essere applicato dopo qualche minuto, una volta che l’aggrappante avrà fatto
presa. Il prodotto andrà spruzzato direttamente sulle lamiere profilate in acciaio seguendo i perimetri con una
spruzzatrice. Per uno spessore massimo di 20/25 mm si applica in un unico strato; in caso di spessore
maggiore deve essere applicato un secondo strato alcune ore dopo la prima applicazione di 20/25 mm, fino al
raggiungimento dello spessore richiesto.
Durante l’applicazione lo spessore del protettivo sarà continuamente controllato con un ago calibrato. Una
volta raggiunto lo spessore richiesto, l’intonaco protettivo verrà lasciato essiccare senza nessuna rifinitura.
L’applicazione comunque dovrà seguire strettamente le indicazioni del produttore dell’intonaco.
Peso specifico in opera = 360 kg/m³. Consumo pratico = 4 kg/m² per ogni cm di spessore.
pag. B-61
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Reazione al fuoco in Euroclasse A1. Al termine dei lavori l’Appaltatore dovrà fornire le certificazioni e le
dichiarazioni firmate previste dalla normativa di prevenzione incendi.
Spessore da applicare = 3 cm.
Marca Promat, tipo Promaspray P300 o similare approvato.
42) CONTROSOFFITTATURA
Controsoffittatura decorativa fonoassorbente costituita da:
- pannelli in fibra minerale, incombustibili (reazione al fuoco classe 1) e fonoassorbenti, modulo 600x600
mm, spess. 15 mm;
- struttura modulare metallica a vista o nascosta, verniciata in fabbrica, facilmente smontabile;
- profilo perimetrale di finitura verniciato in fabbrica (nel caso di struttura in vista);
- pendinatura costituita da un pendino ad ogni incrocio tra struttura principale e secondaria, in cavetto di
acciaio diam. 3 mm, completo di accessori per il fissaggio al controsoffitto ed al solaio. Inoltre dovranno
essere montati dei tiranti a 45° fissati sia alla struttura del controsoffitto che al solaio, posti tra loro a 90°,
completi di ogni accessorio; i tiranti dovranno essere previsti in numero di almeno uno ogni 10 m² (sia in
senso longitudinale che in senso trasversale rispetto alla stanza), con un minimo di quattro per ogni stanza,
posizionati generalmente vicino ai corpi illuminanti;
- ripristino dell'intonaco intumescente REI con caratteristiche e modalità descritte nel Capitolato.
Saranno compresi nel prezzo unitario e quindi nel prezzo a corpo di contratto la fornitura dei materiali e delle
attrezzature necessarie, la manodopera, i disegni per l’installazione, i tracciamenti in cantiere, montaggio di
profili perimetrali, fenditure, profili portanti, distanziali, traversini e pannelli, gli impianti e gli accessori per la
posa dei controsoffitti in osservanza al presente Capitolato ed agli elaborati di progetto. Sarà compreso anche
l'onere per la predisposizione dell'installazione di apparecchiature degli impianti (corpi illuminanti, etc.), per
fuori squadra, sfridi, etc.
L’Appaltatore dovrà verificare tutte le misure in cantiere. Essa sarà quindi responsabile delle dimensioni dei
locali per quanto riguarda l'ordine dei materiali e la posa in opera dei controsoffitti completi di accessori.
I controsoffitti piani saranno misurati in base alla superficie della loro proiezione orizzontale, valutata tra i fili
finiti delle murature. Non si terrà conto di fori presenti se di superficie inferiore a 1,0 m².
Ogni altro onere incluso.
43) RIMOZIONI E DEMOLIZIONI
Nell’appalto saranno compresi la manodopera e l'attrezzatura necessarie alla demolizione, rimozione, recupero
e trasporto alla discarica dei materiali indicati negli elaborati di progetto: centrale frigorifera (gruppo
frigorifero, pompe, valvolame, tubazioni, quadro elettrico e linee elettriche, regolazioni, etc.), torri evaporative
con tubazioni ed accessori, impianto a ventilconvettori (ventilconvettori, tubazioni, valvolame, accessori, etc.)
e quant’altro non più riutilizzabile nell’ambito dei lavori compresi nel presente appalto. La D.L. indicherà
quali apparecchiature e materiali dovranno essere rimossi e consegnati alla S.A. per il riutilizzo in altre parti.
Saranno compresi anche lo sgombero, la pulizia, l'accatastamento dei materiali di risulta nell'ambito del
cantiere o il loro caricamento su autocarro secondo le disposizioni della D.L., il trasporto alla discarica ed il
costo della discarica stessa.
Nel caso di demolizione parziale di strutture portanti e non la Ditta dovrà provvedere al puntellamento delle
strutture esistenti in modo da garantire la sicurezza del personale e del fabbricato, essendo essa sola
responsabile per ogni incidente o danno.
Le operazioni di rimozione di materiali da recuperare dovranno essere eseguite in modo che i materiali stessi
non subiscano danni. Tutti i materiali recuperati ma destinati a non essere reinstallati nell'ambito del presente
appalto, dovranno essere trasportati fino al luogo indicato dalla D.L.
Le opere danneggiate durante le operazioni di rimozione dovranno essere ripristinate alle condizioni originali a
spese della Ditta. Demolizioni parziali, fori per impianti, tracce per tubazioni, etc. dovranno essere eseguite in
modo da ripristinare le strutture interessate alle condizioni che consentano il recupero e la funzione della
struttura stessa senza ulteriori oneri aggiuntivi.
pag. B-62
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
44) VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI
Durante l’esecuzione dei lavori ed in modo che risultino completate all’atto dell’ultimazione dei lavori stessi
saranno effettuate le verifiche e prove preliminari seguenti:
a) una prova preliminare intesa ad accertare che la fornitura dei materiali costituenti gli impianti
quantitativamente e qualitativamente corrisponda alle prescrizioni contrattuali;
b) una prova idraulica a freddo di tutte le condutture prima dell’applicazione dell’isolamento e della chiusura
delle tracce. Tale prova dovrà essere eseguita ad una pressione di 1,5 volte superiore alla pressione
massima di esercizio con un minimo di 6 bar, mantenendo tale pressione per almeno 24 ore (per i gas
medicali e tecnici la pressione di prova non dovrà essere inferiore alla pressione massima di taratura della
valvola di sicurezza a monte dell’impianto). Si intende positivo l’esito della prova quando non si verifichino
fughe o deformazioni permanenti.
Durante la prova alle tubazioni dovranno essere collegati apparecchi ed accessori aventi un valore PN
compatibile con le pressioni di prova; in caso contrario gli elementi non compatibili andranno
provvisoriamente scollegati. L’onere per lo scollegamento ed il successivo ricollegamento, nonché per
prove eseguite per singole porzioni di reti sarà compreso nel prezzo a corpo di appalto.
Le tubazioni poste all’interno dei cavedi ed all’esterno dell’edificio dovranno essere provate a tenuta subito
dopo la loro installazione e comunque prima che vengano rimosse la gru ed i ponteggi.
c) una prova preliminare della circolazione dell’acqua calda e/o refrigerata (dopo aver effettuato quella di cui
alla lettera precedente) ad una temperatura nel generatore o nel gruppo frigorifero uguale a quella di
regime. Si ritiene positivo l’esito della prova quando l’acqua arrivi alla temperatura prescritta a tutte le
utenze. La prova dovrà essere preceduta dal bilanciamento dei circuiti dell’acqua (effettuato con l’uso di
apparecchiatura fornita dal produttore delle valvole di taratura, apparecchiatura da usare anche nelle fasi di
collaudo), dalla taratura e messa a punto della regolazione automatica, etc.;
d) una prova preliminare di tenuta a caldo e di dilatazione (90°C per impianti ad acqua calda) per controllare
gli effetti del riscaldamento sull’impianto e sulle apparecchiature. L’ispezione dovrà iniziare quando nella
rete e negli apparecchi utilizzatori si sia raggiunto lo stato di regime alla suindicata temperatura massima.
Si ritiene positivo il risultato della prova quando le dilatazioni non abbiano dato luogo a fughe o
deformazioni permanenti ed il sistema di espansione contenga a sufficienza tutta la variazione di volume
dell’acqua dell’impianto;
e) la verifica preliminare intesa ad accertare che il montaggio di tutti i componenti ed apparecchi sia stato
accuratamente eseguito, che la tenuta dei raccordi di apparecchi e prese con le condutture sia perfetta e che
il funzionamento di ciascuna parte in ogni singolo apparecchio o componente sia regolare e corrispondente
ai dati di progetto. I condizionatori locali (ventilconvettori, etc.) saranno fatti funzionare con il proprio
filtro durante la prova, ma esso sarà lavato o sostituito se necessario prima della consegna degli impianti
alla S.A.; il lavaggio e l’eventuale sostituzione saranno a carico della Ditta.
La D.L. si riserva comunque la facoltà di far eseguire quelle altre prove e verifiche che riterrà opportune.
Tutte le verifiche e prove di cui sopra saranno eseguite in contraddittorio tra la D.L. e la Ditta e di esse e dei
risultati ottenuti verrà compilato un regolare verbale. La Ditta avrà l’onere di fornire le apparecchiature,
l’attrezzatura e la manodopera necessarie per l’esecuzione delle verifiche e prove sopra descritte.
Tutte le verifiche e prove di cui sopra andranno eseguite prima del rientro del personale nel corpo alto e prima
del rientro nel corpo basso.
Ogni onere conseguente alle verifiche e prove si intende compreso nei prezzi unitari e quindi nel prezzo a corpo
di contratto.
pag. B-63
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
COMPLESSO PATRIMONIALE DI VIA ROMA 5/7/9
A GORIZIA
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO
DELL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
E DI PREVENZIONE INCENDI
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
PARTE * C * - OPERE DI PREVENZIONE INCENDI
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
COMPLESSO PATRIMONIALE DI VIA ROMA 5/7/9
A GORIZIA
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO
DELL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
E DI PREVENZIONE INCENDI
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
PARTE * C * - IMPIANTO ANTINCENDIO
DESCRIZIONE DEI LAVORI
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
INDICE PARTE * C *
INDICE
1.
OGGETTO DELL’APPALTO ......................................................................................................... 2
2.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI ............................................................................ 2
3.
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO ...................................................................................... 5
1)
MATERIALI UTILIZZATI .............................................................................................................19
4.
OPERE COMPRESE NEL PROGETTO ESECUTIVO ................................................................23
5.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA ALL’APPALTATORE ........................................................24
6.
VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI............................................................................25
7.
OPERE E SPECIFICHE TECNICHE APPARECCHIATURE E COMPONENTI ......................27
8)
MODALITÀ DI ESECUZIONE ......................................................................................................27
9)
STAFFAGGI SISMICI.....................................................................................................................27
pag. C - 1
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
1.
OGGETTO DELL’APPALTO
L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione di tutti i lavori e forniture necessarie al completamento
delle opere relative all’adeguamento di prevenzione incendi del complesso immobiliare di proprietà
della Regione Friuli Venezia Giulia con sede a Gorizia al fine di pervenire all’ottenimento del
certificato di prevenzione incendi.
Gli interventi di seguito descritte fanno riferimento al progetto approvato dal Comando Provinciale dei
Vigili del Fuoco in data 31 agosto 2009 protocollo n. 8837 e deroga per l’utilizzo delle autorimesse
rilasciato dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco il 16 settembre 2009 protocollo 6323L'esecuzione delle opere è regolata dalle disposizioni del seguente documento e dalle indicazioni
contenute negli elaborati grafici del progetto esecutivo.
L'esecuzione di tutti i lavori dovrà essere condotta con la massima precisione, in conformità agli
elaborati ed alle prescrizioni fornite, applicando tutte le buone norme e le migliori pratiche della tecnica
costruttiva ed attenendosi alle disposizioni relative alla prevenzione degli infortuni in vigore all'atto
dell’esecuzione dei lavori.
In ottemperanza a quanto richiesto nell'art.7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990
n.46, recante norme per la sicurezza degli impianti, l'esecutore, alla conclusione dei lavori, è tenuto a
consegnare una copia della dichiarazione di conformità, redatta in base a quanto prescritto nel DPR 20
febbraio 1992 n.447 così come modificato con DM n. 37 del 22 gennaio 2008.
I lavori, le opere e le prestazioni descritte s’intendono comprensive di tutte quelle minuterie,
accorgimenti, accessori, finiture, ritocchi, verniciature ecc., che lo spirito della descrizione ed il buon
senso interpretativo fanno ritenere inclusi anche se non espressamente citati.
Tutti i lavori sono descritti dettagliatamente di seguito nelle specifiche tecniche del presente capitolato,
nell’elenco prezzi unitari e nei seguenti elaborati grafici
PI-1
Planimetria secondo interrato – opere di adeguamento antincendio – Impianti idraulici
PI-2
Planimetria primo interrato – opere di adeguamento antincendio – Impianti idraulici
PI-3
Planimetria piano terra – opere di adeguamento antincendio – Impianti Idraulici
S-1
Planimetria piano primo – opere di adeguamento antincendio – strutture
S-2
Planimetria primo interrato – opere di adeguamento antincendio – strutture
S-3
Planimetria secondo interrato – opere di adeguamento antincendio – strutture
E-1
Planimetria primo interrato – opere di adeguamento antincendio – Impianti elettrici
E-2
Planimetria primo e secondo interrato – opere di adeguamento antincendio – Impianti
elettrici
QEGBT Quadro elettrico generale
QEV
Quadro elettrico impianto ventilatori di estrazione
QEGU
Quadro elettrico vano tecnico autorimessa primo interrato
2.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI
Le principali fonti legislative che regolano la progettazione e la realizzazione degli impianti meccanici e
di benessere ambientale, sono le seguenti:

Linee guida di prevenzione incendi da applicarsi ai depositi di materiali combustibili individuati ai punti
20, 43, 46, 55, 58 e 62 dell’elenco allegato al D.M. 16 febbraio 1982.

Lettera circolare n. P707/4188
Regola tecnica di prevenzione incendi per l’installazione di motori a combustione interna accoppiati a
macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice a servizio di attività civili, industriali agricole,
artigianali commerciali e di servizi

Decreto Ministeriale 19 agosto 1986
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio
dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo.
pag. C - 2
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi

Decreto Ministeriale 28 aprile 2005
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio
degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi.

Decreto Ministeriale 1 febbraio 1986
Norme di sicurezza antincendio per la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili.
 DPR n° 547 del 27.04.1955
Prevenzione degli infortuni sul lavoro.
 Legge n°186 del 01.03.1968
Materiali ed apparecchiature per installazioni elettriche.
 Legge n°46 del 05.03.1990 così come modificata con DM n. 37 del 22 gennaio 2008
Norme per la sicurezza degli impianti.
 D.Lgs. 626 del 19.09.1994 così come modificato con DL n. 81 del 2008, integrato con la Legge 7
luglio 2009 n. 88 e Decreto Legislativo del 3 agosto 2009 n. 106
Sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.
 UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio
sistemi automatici a sprinkler – Progettazione, installazione e manutenzione
 Legge 1 Marzo 1968 n.186
Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed
impianti elettrici ed elettronici;
 D.M. 22 Gennaio 2008 n.37
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera “a” della
Legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di
installazione degli impianti all’interno degli edific;
 Legge 18 Ottobre 1977 n.791
Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (N.73/23/CEE) relativa alle garanzie di
sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di
tensione.;
 D. L. n. 81/2008
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro (G.U. n. 101 del 30 aprile 2008);
 Norma CEI 11-17:
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo;
 Norma CEI EN 60947-2:
Apparecchiature a bassa tensione, parte seconda, interruttori automatici;
 Norma CEI EN 60947-3:
Apparecchiature a bassa tensione, parte terza, interruttori di manovra – sezionatori e unità combinate con
fusibili;
 Norma CEI EN 60439-1:
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri b.t.);
 Norma CEI 20-40:
Guida per l’uso di cavi a bassa tensione;
 Norma CEI EN 60898-1:
Interruttori automatici per la protezione da sovracorrenti per impianti domestici e similari;
 Norma CEI EN 60669-1/A1:
Apparecchi di comando non automatici per installazione fissa per uso domestico o similare;
 Norma CEI EN 61008-1:
Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e
pag. C - 3
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
similari;
 Norma CEI EN 61009-1:
Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari;
 Norma CEI 23-32:
Sistemi di canali in materiale plastico isolante e loro accessori ad uso porta cavi e porta apparecchi per
soffitto e parete;
 Norma CEI EN 50086-1/-2:
Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche;
 Norma CEI 23-51:
Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per
uso domestico e similare;
 Norma CEI 64-8 VI Edizione:
Norme generali per gli impianti elettrici;
 Norma CEI 64-14:
Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori.
Si precisa che l’elenco di cui sopra ha carattere esemplificativo e non tassativo dovendosi comunque
rispettare ogni normativa vigente al momento dell’esecuzione del lavoro o della prestazione inerente sia
gli aspetti della sicurezza che quelli costruttivi degli impianti e dei componenti relativi alle opere di cui
trattasi.
pag. C - 4
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
3.
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO
Premessa
Il progetto esecutivo ha per oggetto lavori di adeguamento di attività soggette a controllo di prevenzione
incendi di cui al D.M. 16 febbraio 1982, così come poi sostituito dal Decreto del Presidente della Repubblica n.
151 del 1° agosto 2011.
I lavori di adeguamento verranno realizzati presso il Complesso Patrimoniale di via Roma n.5, 7 e 9 a Gorizia,
per conto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale patrimonio e servizi generali –
con sede in Corso Cavour n.1 a Trieste.
Gli interventi previsti in progetto prevedono l’esecuzione di opere:

idrauliche;

elettriche;

edili.
Opere idrauliche
Le opere idrauliche comprenderanno sommariamente quanto di seguito descritto:
 realizzazione di impianto di spegnimento automatico nell’autorimessa;
 realizzazione di nuova impianto di pressurizzazione idrica antincendio a servizio della rete
sprinkler;
 impianto di estrazione forzata autorimessa;
Materiali e componenti:
Attacchi per autopompe
L’impianto è composto da n° 1 (uno) attacco per le autopompe dei vigili del fuoco conforme alla
UNI9490 esistente a servizio della rete idranti del fabbricato e uno di nuova installazione , che
consentira di alimentare l’impianto in condizioni di emergenza.
Il gruppo per l’attacco delle autopompe sarà installato in prossimità dell’accesso carraio di via Rotta, e
sarà collegato immediatamente a valle del collettore generale tra il gruppo di pressurizzazione e le
stazioni di controllo e allarme.
L’apparato è segnalato con un idoneo cartello per la segnalazione dell’attacco.
Stazione di controllo
Le stazioni di controllo saranno due, installate al primo e secondo piano interrato essenzialmente
composte da:
a)
una valvola principale di intercettazione;
b)
una valvola di controllo e allarme;
c)
una campana idraulica di allarme;
a)
una valvola principale di scarico;
b)
le apparecchiature di prova;
due manometri
La stazione di controllo è del tipo a umido, il diametro della stazione di controllo è DN100, la valvola
principale di intercettazione è installata sulla diramazione principale della condotta di alimentazione
impianto.
Immediatamente a valle della valvola di intercettazione e prima di qualsiasi altra diramazione sarà
posizionata la valvola di controllo e allarme, alla quale sarà collegata la campana idraulica di allarme,
la valvola di scarico i manometri e la condotta di scarico e prova.
Tubazioni
Le tubazioni saranno installate a vista e avranno caratteristiche dimensionali non minori di quanto previsto al
punto 17 e seguenti della norma UNI EN 12845. In particolare non verranno installate tubazioni con diametro
inferiore a DN25, saranno installate fuori terra e saranno di acciaio non legato conformi alla norma EN 10255
pag. C - 5
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
ex. UNI 8863 con pressione minima non inferiore a PN10.
L’installazione delle tubazioni di distribuzione principale saranno ancorate alle strutture dei fabbricati a mezzo
di adeguati sostegni, e avranno la pendenza necessaria a garantire il completo svuotamento di tutto l’impianto
Sostegni
I sostegni delle tubazioni garantiranno la stabilità del sistema nelle più severe condizioni di esercizio
ragionevolmente prevedibili. In particolare i sostegni saranno in grado di assorbire gli sforzi assiali e
trasversali in fase di scarica; tutti i materiali utilizzati per i sostegni dovranno essere incombustibili, non
saranno saldati alle tubazioni ne avvitati ai raccordi delle stesse.
Ogni tronco di tubazione sarà supportato da un sostegno e la distanza tra due sostegni sarà non maggiore di
quattro metri per le tubazioni con diametro inferiore a Dn65.
Erogatori
Verranno installati erogatori conformi a quanto previsto al capitolo 14 della norma UNI EN 12845; in
particolare verranno installati erogatori di tipo convenzionale con il diffusore installato verso il basso (CU)
diametro DN20 coefficiente di efflusso pari a K = 80 temperatura di intervento 68° C con colore rosso del
liquido nel bulbo.
Per i dettagli riguardanti le altezze di installazione degli erogatori, la superficie specifica di installazione, le
distanze dalle pareti perimetrali si rimanda alle tavole grafiche progettuali.
Gruppo di pressurizzazione
Il gruppo di pressurizzazione sarà di nuova installazione ad uso esclusivo dell’impianto sprinkler in
conformità alla normativa UNI EN 12845.
La scelta del gruppo di pressurizzazione è stata effettuata tenendo conto delle richieste di portata e
prevalenza dell’impianto sprinkler precedentemente indicate.
Il gruppo selezionato è il seguente:
Portata:
68 m3/h
Prevalenza:
75 m CA
Il gruppo individuato con le necessarie caratteristiche di portata e prevalenza è un gruppo di
pressurizzazione DAB modello 1KDN 50-250/250 completo di misuratore di portata e prova settimanale,
alimentazione elettrica 3 x 400 V con potenza nominale delle elettropompe 1 x 30KW.
Considerando la quota di installazione del gruppo di pressurizzazione rispetto alla tubazione di pesca dalla
vasca di accumulo il sistema è dotato di serbatoio di innesco così come illustrato negli allegati schemi ed in
conformità a quanto prescritto dalla norma UNI di riferimento.
Stazione pompe
Il gruppo di pressurizzazione a servizio cdell’impianto sprinkler sarà installato in un locale esistente in
prossimità della riserva idrica antincendio, e da questa separata da una parete in calcestruzzo.
Il vano pompe è ricavato in un locale sottostante alla rampa di accesso all’autorimessa e il cui accesso è in
prossimità dell’accesso carraio di via Rotta e l’accesso al suddetto locale è garantito con ogni tempo.
Tale locale sarà separato dai restanti locali tramite elementi verticali e orizzontali con una resistenza al
fuoco non inferiore a REI 120 e avrà una parete confinante con spazio scoperto.
Nella stazione di pompaggio sarà mantenuta una temperatura non minore di + 10 °C e sarà assicurata la
necessaria ventilazione per il raffreddamento dei motori.
Inoltre nel locale pompe sarà installato un sistema di illuminazione di emergenza oltre al normale impianto
pag. C - 6
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
di illuminazione.
L’accesso alla stazione di pompaggio non sarà consentito a persone non autorizzate.
L’alimentazione elettrica del gruppo di pompaggio sarà garantita con l’utilizzo di un gruppo elettrogeno
esistente.
L’impianto di ventilazione forzata entrerà in funzione solo in caso che uno dei qualsiasi rilevatori di fumo e
calore esistenti all’interno dell’autorimessa rilevi una situazione di allarme.
L’impianto sarà anche dotato di una nuova centralina di rilevazione di CO, in modo che nel non si formino
eventuali accumuli di gas all’interno di uno dei locali facenti parte dell’autorimessa al primo o al secondo
piano interrato.
Nella centrale termica esistente è previsto lo spostamento di tre gruppi di pompaggio per permettere la
realizzazione della nuova porta di accesso alla centrale termica
pag. C - 7
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Opere elettriche
L’alimentazione elettrica dello stabile avviene in media tensione da parte di ENEL. La cabina di
trasformazione MT/BT è già esistente.
L’energia all’impianto di media tensione dell’utente, viene fornita dall’Ente fornitore in Media Tensione
(20kV) tramite una linea in cavo interrata a tre fasi con neutro isolato/compensato; la tensione trasformata al
lato bassa tensione del trasformatore è pari a 0,4kV a 50Hz.
Il sistema di distribuzione a valle dei due trasformatori in parallelo è di tipo TN-S a 5 conduttori (3F+N+T)
con il conduttore di protezione distribuito separatamente dal conduttore di neutro ed il centro stella dei
trasformatori di tensione collegati direttamente a terra.
I due trasformatori sono del tipo a secco (isolamento in resina), di potenza pari a 315kVA ciascuno, completi
di box con grado di protezione pari ad IP31.
La corrente di cortocircuito massima trifase prevista sul quadro elettrico generale in cabina di trasformazione è
stata considerata pari a 16KA.
La Norma di riferimento adottata ai fini del dimensionamento del potere d’interruzione degli interruttori dei
vari quadri elettrici è la CEI EN 60947-2 Icn vista la potenza elevata in gioco.
DEFINIZIONE DELLE AREE SOGGETTE AD INTERVENTO
Dal progetto di costruzione degli edifici si evince la presenza delle seguenti aree soggette al presente
intervento:





Cabina di trasformazione;
Autorimessa al I° interrato;
Autorimessa al II° interrato;
Vano tecnico al I° interrato;
Area esterna all’autorimessa.
CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
Cabina di trasformazione
Questo locale non presenta accumulo di materiale combustibile, la struttura è in calcestruzzo e mattoni e non vi
è mai al suo interno un numero elevato di persone; alla luce di quanto appena enunciato il locale viene
considerato di tipo ordinario ed il grado di protezione minimo richiesto per gli impianti MT/BT è pari ad
IP2X.
Autorimessa
L’autorimessa, vista la capacità di parcamento e le indicazioni ricevute dal tecnico che segue la pratica di
prevenzione incendi, viene considerata ambiente a maggior rischio in caso d’incendio ed il grado di protezione
minimo richiesto per tutti inuovi impianti elettrici è pari ad almeno IP4X (secondo la Norma CEI 64-8 par. 7).
Alla luce delle precedenti considerazioni l’autorimessa è stata classificata come segue:

luogo “a maggior rischio in caso d’incendio” di tipo “C”, cioè luogo con presenza di materiale
infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito (Norma CEI 64-8
par. 7).
Di seguito vengono riassunti i requisiti generali dell’impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso
d’incendio:

i componenti elettrici devono essere limitati a quelli strettamente necessari;

gli apparecchi d’illuminazione con lampade ad alogeni od alogenuri devono avere uno schermo di
protezione;
pag. C - 8
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi









gli apparecchi d’illuminazione che sviluppano calore devono essere installati lontano da materiali
combustibili (0,5 m per apparecchi fino a 100W, 0,8 m per apparecchi da 100W a 300W, 1 m per
apparecchi da 300W a 500W);
gli apparecchi d’illuminazione installati al di sotto dei 2,5 m di altezza, devono avere una protezione
meccanica delle lampade;
le condutture elettriche devono essere tali da non causare l’innesco e/o la propagazione di incendi;
i dispositivi di protezione contro il sovraccarico devono essere posti all’inizio dei circuiti;
i dispositivi di protezione di tipo differenziale, quando necessari, devono avere una corrente
differenziale Idn<=0,3A;
i cavi utilizzabili devono essere del tipo “non propagante la fiamma” in conformità con la Norma
CEI 20-35;
dev’essere presente un pulsante di sgancio dell’interruttore generale in grado di togliere tensione
contemporaneamente a tutte le parti elettriche dell’impianto presenti e/o transitanti all’interno dello
stabile;
dev’essere presente un impianto d’illuminazione di sicurezza (emergenza).
in aggiunta a ciò:
dev’essere presente un sistema d’allarme ad azionamento automatico, nell’eventualità di carico
d’incendio superiore a 30kG/mq.
Nel nostro caso le condutture elettriche sono di tipo “c”, cioè condutture senza particolari requisiti, che possono
innescare e propagare l’incendio, in quanto trattasi di linee elettriche tesate all’interno di tubazioni/canali in
materiale isolante/ferroso posate a vista. Tutti i nuovi conduttori elettrici previsti sono del tipo “non propaganti
l’incendio e/o la fiamma a bassa emissione di gas tossici e corrosivi”. Le linee elettriche terminali risulteranno
sempre protette attraverso interruttori M.T.D. con Idn <=0,3A.
Relativamente ai luoghi “marci” di tipo “C” vi sono delle prescrizioni aggiuntive di seguito riassunte:

Luoghi di tipo “C”: all’interno di questi luoghi è richiesto un grado di protezione pari ad almeno
IP4X per i componenti degli impianti elettrici, per i motori elettrici, per le parti attive degli
apparecchi d’illuminazione e per alcune tipologie di condutture elettriche.
All’interno di luoghi “marci” di tipo “C”, il grado di protezione IP4X non si applica a:
- interruttori di comando del circuito luce e dispositivi similari;
- interruttori automatici di corrente nominale fino a 16A e potere di cortocircuito fino a 3000A
- prese a spina di uso domestico e similare.
Tutti i nuovi impianti elettrici dell’autorimessa verranno realizzati in esecuzione a vista, le linee elettriche
verranno poste entro nuove tubazioni in PVC autoestinguente e/o canali in PVC/metallo completi di scatole di
derivazione ed accessori in grado di garantire il grado di protezione minimo previsto.
Una considerazione importante va fatta in merito alla valutazione del pericolo d’esplosione all’interno
dell’autorimessa: per limiti d’incarico, attualmente non è stata fatta alcuna classificazione delle varie aree
potenzialmente pericolose quindi ci si è limitati alla verifica del grado di protezione IP solamente in relazione
al rischio d’incendio. La classificazione Atex delle potenziali aree a pericolo d’esplosione sarà oggetto di
altro incarico professionale che il Committente si riserva di affidare. Nell’eventualità che al termine della
classificazione Atex vengano individuate zone a pericolo di esplosione (Zone 20/21/22 e/o 0-1-2) parte dei
componenti elettrici proposti nel presente progetto, potranno/dovranno essere sostituiti con altri aventi
caratteristiche tali da poter essere installati in Zona 21 e/o Zona 22 e/o Zona 1 e/o Zona 2.
Locale accessorio all’autorimessa (vano tecnico I° interrato)
All’interno di tale locale non vi saranno particolari accumuli di materiale combustibile/infiammabile, non vi
sarà la presenza di un numero elevato di persone contemporaneamente e la struttura portante è stata realizzata
in materiale non combustibile/infiammabile. Visto quanto appena enunciato l’ambiente viene considerato di
tipo ordinario ed il grado di protezione minimo previsto è pari ad IP2X. Il vano tecnico risulta essere
compartimentato rispetto all’autorimessa.
I nuovi impianti elettrici verranno realizzati in esecuzione a vista. Verranno utilizzate tubazioni di tipo rigido
autoestinguente e/o canali in acciaio zincato completi di accessori tali da garantire il grado di protezione
minimo richiesto. Nel punto di uscita del nuovo canale in acciaio zincato verso l’autorimessa, verranno
installati degli appositi sacchetti tagliafiamma in modo da ricostituire il corretto isolamento REI richiesto.
pag. C - 9
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Locale pompe antincendio
Questo locale non presenta accumulo di materiale combustibile, la struttura è in calcestruzzo e mattoni e non vi
è mai al suo interno un numero elevato di persone; alla luce di quanto appena enunciato il locale viene
considerato di tipo ordinario ed il grado di protezione minimo richiesto per gli impianti elettrici è pari ad
almeno IP55 visto l’elevato tasso di umidità potenzialmente presente.
Area esterna
Vista l’esposizione dei vari impianti elettrici alle intemperie, il grado di protezione minimo previsto per le
varie apparecchiature utilizzate è pari ad IP44 se installate a parete ed IP65/IP67 se installate a pavimento e/o
incassate/interrate a pavimento.
DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE DA REALIZZARE
I nuovi impianti elettrici previsti dal presente progetto verranno realizzati a servizio dell’autorimessa interrata
dello stabile. L’autorimessa si sviluppa su due piani (I° interrato e II° interrato) e viene utilizzata dai
dipendenti del Complesso Patrimoniale Regionale.
A seguito dell’adeguamento degli impianti alla pratica di prevenzione incendi seguita da altro tecnico
incaricato, verrà installato un nuovo gruppo di pressurizzazione per il nuovo impianto di estinzione incendi a
sprinkler all’interno dell’autorimessa. Tale gruppo di pressurizzazione verrà posizionato nel vano tecnico
assieme al gruppo di pressurizzazione già esistente e dedicato all’impianto di estinzione incendi dello stabile.
L’alimentazione elettrica del nuovo gruppo di pressurizzazione verrà derivata immediatamente a valle del
trasformatore da 315kVa esistente in cabina di trasformazione e sempre in funzione (il secondo trasformatore
viene collegato in parallelo solamente durante il periodo estivo quando è in funzione l’impianto di
climatizzazione). A protezione di tale linea elettrica verrà installato un nuovo interruttore M.T.D. con
caratteristiche e taratura adeguata. Al fine di poter tesare la linea elettrica di alimentazione del nuovo gruppo
di pressurizzazione, verrà installata una nuova canaletta in acciaio zincato a partire dal quadro elettrico
generale di bassa tensione esistente in cabina di trasformazione fino a raggiungere il vano tecnico con i gruppi
di pressurizzazione. Il gruppo di pressurizzazione esistente a servizio dell’impianto antincendio già presente
viene alimentato in emergenza da un gruppo elettrogeno la cui entrata in funzione è interbloccata
elettricamente con l’alimentazione da rete. Il motore del nuovo gruppo di pressurizzazione per l’impianto a
sprinkler non è stato connesso al gruppo elettrogeno per il seguente motivo:
 all’avviamento, potrebbe richiedere una corrente di spunto (anche con avviamento
elettromeccanico stella-triangolo) pari quasi alla corrente nominale del gruppo elettrogeno
e nell’eventualità che sia l’impianto a sprinkler che l’impianto antincendio generale
dovessero funzionare assieme, il gruppo elettrogeno potrebbe non garantire
l’alimentazione di entrambi i sistemi.
Il nuovo gruppo di pressurizzazione sarà dotato di un pannello dotato di segnalazioni ottico/acustica per la
ripetizione a remoto del segnale di allarme (impianto di estinzione in funzione). Tale pannello verrà
posizionato all’interno della reception (locale costantemente presidiato), di modo che l’allarme venga rilevato
immediatamente da personale qualificato. Il collegamento tra il quadro elettrico di automazione/distribuzione
nuovo gruppo di pressurizzazione ed il pannello remoto verrà realizzato in cavo tipo FG7(O)R 16x1,5MMQ
tesato entro canali/tubazioni già esistenti.
All’interno dell’autorimessa (I° e II° interrato) verrà installato un nuovo impianto di rivelazione di CO
(monossido di carbonio). Tale impianto sarà costituito da una centrale di sistema, da una serie di rivelatori
opportunamente posizionati all’interno dell’autorimessa, da una serie di concentratori di zona e di alimentatori
supplementari per l’alimentazione elettrica dei rivelatori. La centrale di sistema verrà alimentata a partire dal
quadro elettrico generale degli uffici posto in apposito vano tecnico compartimentato al I° interrato
dell’autorimessa. Il collegamento tra la centrale ed i concentratori in campo avverrà attraverso un cavo seriale
tipo RS485. Il collegamento tra i concentratori ed i rivelatori e tra gli alimentatori supplementari ed i
concentratori avverrà in cavo schermato di sezione adeguata (vedi tavole grafiche di progetto). I cavi elettrici di
sistema verranno tesati all’interno di nuovi canali in acciaio zincato e/o all’interno di nuove tubazioni in PVC
autoestinguente completi di accessori.
pag. C - 10
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
A servizio dell’autorimessa è stato altresì previsto un impianto di estrazione di fumo (impianto di sicurezza)
e/o CO (monossido di carbonio). Tale impianto sarà costituito da due ventilatori di estrazione (uno per piano)
alimentati elettricamente. In cabina di trasformazione, immediatamente a valle del trasformatore da 315kVa
esistente e sempre in funzione (il secondo trasformatore viene collegato in parallelo solamente durante il
periodo estivo quando è in funzione l’impianto di climatizzazione), verrà installato un nuovo interruttore
M.T.D., con caratteristiche e tarature adeguati, posto a protezione della linea elettrica di alimentazione del
nuovo quadro elettrico di distribuzione/automazione dei due ventilatori; il quadro elettrico di
distribuzione/automazione verrà posizionato all’interno di apposito vano tecnico compartimentato nel I°
interrato dell’autorimessa. La linea elettrica di alimentazione del nuovo quadro elettrico di
distribuzione/automazione dell’impianto di estrazione verrà realizzata in cavo tipo FTG10(O)M1 resistente al
fuoco per almeno 90 minuti in quanto transitante all’interno di ambiente a maggior rischio in caso d’incendio.
Il quadro elettrico di distribuzione/automazione dell’impianto di estrazione fumo/CO conterrà tutte le
apparecchiature necessarie all’avviamento dei due ventilatori d’estrazione (avviamento elettromeccanico stellatriangolo come richiesto dal tecnico che segue la pratica di prevenzione incendi). Il comando d’avviamento
verrà trasmesso a partire dalla centrale di rivelazione fumo/incendio esistente e/o dalla centrale di rivelazione
CO di nuova installazione attraverso contatti di allarme predisposti. I cavi di alimentazione dei due ventilatori
saranno di tipo FTG10(O)M1 resistente al fuoco per almeno 90 minuti in quanto transitanti all’interno di
ambiente a maggior rischio in caso d’incendio ed i quanto devono garantire il funzionamento dell’impianto di
sicurezza il più a lungo possibile. Immediatamente all’esterno dell’autorimessa, lato rampa di accesso, verrà
installato un nuovo pulsante di sgancio per l’impianto di estrazione fumo/CO al fine di permettere l’eventuale
ingresso dei VVFF in sicurezza, potendo togliere tensione a tale impianto che risulterà alimentato da monte
dell’interruttore generale degli impianti elettrici posto in cabina di trasformazione. Il quadro elettrico di
automazione/distribuzione dell’impianto di estrazione fumo/CO non è stato connesso al gruppo elettrogeno per
il seguente motivo:

all’avviamento, i due ventilatori potrebbero richiedere una corrente di spunto (anche con
avviamento elettromeccanico stella-triangolo) molto vicina in valore alla corrente
nominale del gruppo elettrogeno e nell’eventualità che sia l’impianto a sprinkler che
l’impianto antincendio generale e l’impianto di estrazione dovessero partire/funzionare
assieme, il gruppo elettrogeno potrebbe non garantire l’alimentazione di entrambi i
sistemi.
Autorimessa e cabina di trasformazione
Il nuovo quadro elettrico di distribuzione/automazione denominato “QEV” sarà del tipo a cassetta per
installazione a parete. Il quadro elettrico sarà costituito da una carpenteria metallica IP55 completa di porta
cieca, di dimensioni adeguate a contenere tutte le apparecchiature necessarie alla realizzazione delle varie
protezioni ed automazioni (vedi schemi quadri elettrici e particolari d’installazione).
Tutte le nuove protezioni da sovraccarico e contro i contatti indiretti saranno coordinate in selettività ed
installate all'origine dei circuiti.
Le modifiche/ampliamenti dei quadri elettrici esistenti dovranno essere realizzate a regola d’arte e dovranno
essere sottoposte a tutte le verifiche richieste dalla Norma CEI 23-51 da parte del costruttore; il nuovo quadro
elettrico dovrà presentare all’esterno una targhetta identificativa contenente i parametri elettrici ed il nome del
costruttore ed all’interno copia dello schema elettrico, del manuale d’uso ed eventuali certificati di collaudo. Le
apparecchiature installate nei quadri saranno di tipo modulare e/o scatolato con un potere d’interruzione, ove
previsto, sempre maggiore o uguale a 6kA.
Tutte le nuove linee elettriche in partenza dai vari quadri elettrici saranno protette contro i sovraccarichi e
contro i contatti diretti/indiretti mediante interruttori magnetotermici e differenziali istantanei/selettivi a
medio-alta sensibilità, protetti contro gli scatti intempestivi, che garantiscono lo sgancio sia per correnti di
guasto di tipo alternato sinusoidale differenziale che per correnti unidirezionali differenziali pulsanti,
assicurando nel contempo un livello di sicurezza ed una continuità di servizio ottimali nelle installazioni con
linee disturbate da correnti di scarica generate da sovratensioni atmosferiche.
L’impianto elettrico verrà realizzato in esecuzione entro canali portacavi zincati e forati fissati a parete e/o
tubazioni in PVC autoestinguente completo di accessori; la distribuzione sarà di tipo radiale o misto. I circuiti
di sistemi diversi avranno le loro tubazioni separate oppure, se su canale portacavi verranno isolati tramite
apposito separatore.
pag. C - 11
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Le linee elettriche dorsali di alimentazione all’interno delle varie zone saranno costituite da cavi
FTG10(O)M1/FG7(O)R/FG7R/FROR/N07V-K non propaganti la fiamma e l’incendio, di sezioni adeguate,
posati entro le canalizzazioni precedentemente descritte. Tutte le giunzioni dovranno essere realizzate entro le
apposite cassette di derivazione.
I conduttori di protezione verranno distribuiti a partire dai collettori installati nei quadri elettrici interessati dal
presente intervento e collegati all’impianto di dispersione attraverso il conduttore di terra in corda N07V-K
1X35MMQ GV.
DIMENSIONAMENTO DELLE CONDUTTURE
DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI
Il dimensionamento dei conduttori di fase è stato realizzato tenendo conto dei seguenti fattori:
 corrente d’impiego (Ib) che può fluire nel circuito durante il funzionamento ordinario;
 portata in regime permanente della conduttura (Iz) cioè la massima corrente che la conduttura può
sopportare senza pregiudicare la durata della sua vita;
 modalità di posa dei conduttori previste dalla norma CEI 64-8 (interrata, in canale, in cunicolo, in tubi
protettivi, in passerella, ecc…);
 temperatura ambientale o del suolo se posa interrata;






natura del suolo se posa interrata;
tipo di posa (fasci o strati e loro numero);
tipo di conduttore (nudo, unipolare senza guaina, unipolare con guaina, multipolare);
tipo d’isolamento (PVC, EPR);
caduta di tensione tra l’origine dell’installazione ed il punto di utilizzazione;
corrente di cortocircuito presunta su i quadri elettrici.
Il conduttore di fase può essere identificato da uno qualsiasi dei colori unificati di seguito elencati: nero,
marrone, grigio, arancione, rosa, rosso, turchese, violetto, bianco; si consiglia, comunque, di mantenere il
colore nero, marrone oppure grigio per le linee dorsali di alimentazione.
Per il dimensionamento delle sezioni del conduttore di neutro e del conduttore di protezione (PE), si applicano
le seguenti condizioni:
a) Conduttore di neutro
Deve avere la stessa sezione del conduttore di fase nei circuiti monofasi a due fili qualunque sia la sezione dei
conduttori e nei circuiti polifasi quando la dimensione dei conduttori di fase sia inferiore od uguale a 16mmq
se in rame e 25mmq se in alluminio.
Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase abbiano una sezione superiore a 16mmq se in rame e 25mmq se in
alluminio, il conduttore di neutro può avere una sezione inferiore a quella dei conduttori di fase solamente se la
corrente massima non sia superiore alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore
di neutro e che la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16mmq se in rame od a 25mmq se in
alluminio.
Il conduttore di neutro deve essere sempre identificato da un colore blu chiaro.
b) Conduttore di protezione PE
In generale, utilizzando il metodo semplificato (quello adiabatico porterebbe ad ottenere sezioni del conduttore
di protezione PE ancora inferiori), otteniamo che la sezione del conduttore di protezione deve essere la stessa di
quella di fase per una sezione fino a 16mmq, deve essere almeno pari a 16mmq per sezioni del conduttore di
fase pari a 25-35mmq e può essere pari alla metà della sezione di fase in caso di sezioni di quest’ultima
superiori a 35mmq.
Il conduttore di protezione PE deve essere sempre identificato da un colore giallo-verde, non deve mai essere
interrotto dai dispositivi di protezione e sezionamento, deve essere sempre collegato in parallelo alle varie
masse, deve essere posato in prossimità dei conduttori di fase senza interposizione di materiale ferromagnetico.
Il conduttore di protezione che svolge contemporaneamente la funzione di neutro, viene definito PEN e nel
caso di conduttori in rame sottostà alle stesse condizioni del PE.
CADUTA DI TENSIONE
La norma CEI 64-8 raccomanda una caduta di tensione tra l’origine dell’impianto elettrico e qualunque
apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4% della tensione nominale dell’impianto.
La caduta di tensione provoca perdite in linea causando una cattiva ottimizzazione dell’impianto di
pag. C - 12
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
trasmissione dell’energia elettrica.
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO IL SOVRACCARICO ED IL CORTOCIRCUITO
I dispositivi di protezione devono essere in grado d’interrompere automaticamente l’alimentazione
quando si verifica un sovraccarico o un cortocircuito in modo tale da garantire che nel conduttore non si
verifichino temperature pericolose che potrebbero danneggiarne la funzionalità. Le
apparecchiature preposte alla protezione da sovraccarico e cortocircuito sono gli interruttori
automatici magnetotermici e i portafusibili che devono essere installati sempre a monte della conduttura da
proteggere e non sono necessari per i primi tre metri dall’origine della conduttura purché questa sia realizzata
in modo da ridurre al minimo il pericolo di cortocircuito.
Dimensionamento delle apparecchiature contro il sovraccarico.
Nel dimensionamento delle apparecchiature contro il sovraccarico si deve tenere conto delle
seguenti due relazioni:
a) Ib  In  Iz
b) If  1,45 Iz
dove
a)
Ib = corrente d’impiego della conduttura;
Iz = portata in regime permanente della conduttura;
In = corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione;
If = corrente che assicura l’effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale
in condizioni definite.
b)
nel caso d’interruttori automatici non è necessaria alcuna verifica in quanto la corrente di funzionamento è
rispettivamente 1,45In per interruttori ad uso domestico conformi alla norma CEI 23-3 e 1,3In per interruttori
per uso industriale conformi alla norma CEI EN 60947-2; la verifica è invece necessaria nel caso in cui la
protezione adottata sia un fusibile.
L’interruttore automatico da adottare dovrà avere una corrente nominale superiore alla corrente d’impiego
della conduttura al quale verrà associata una conduttura di portata adeguata.
Calcolo della corrente di cortocircuito (Icc)
La determinazione della corrente di cortocircuito è necessaria per poter poi scegliere i poteri d’interruzione e
chiusura degli interruttori, per verificare la tenuta elettrodinamica dei punti critici dell’impianto, per verificare
la tenuta termica dei cavi e per determinare la regolazione dei relè di protezione.
I dispositivi di protezione adottati, dovranno avere un potere d’interruzione uguale o superiore alla corrente di
cortocircuito presunta o comunicata dall’ente fornitore e dovranno essere installate a monte sulla linea (CEI
64-8 art. 6.3.02) essendo in grado d’interrompere le correnti provocate da un cortocircuito in un punto
qualsiasi del circuito in un tempo inferiore a quello che porta i conduttori
alla temperatura limite ammissibile seconda la seguente formula:
I2 t  K2 S2 per il cortocircuito ad inizio linea
dove
I2 t = energia specifica lasciata passare dall’interruttore
K = costante caratteristica dei cavi che dipende sia dal materiale conduttore che dal
tipo d’isolante (115 per i conduttori in rame isolati in PVC e 143 per i conduttori
in rame isolati in gomma etilenpropilenica)
S = sezione del cavo in mm2
Per il calcolo della Icc a fondo linea si usa la seguente formula (Norma CEI 64-8 art. 6.3.02.b):
Icc min= 0,8xUxS
pag. C - 13
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
1,5xpx2L
dove
Icc = corrente di cortocircuito;
0,8 = fattore che tiene conto del presumibile abbassamento della tensione;
U = tensione in V;
S = sezione della conduttura in MMQ;
1,5 = fattore che tiene conto dell’aumento della temperatura durante il cortocircuito;
p = resistività a 20°C del materiale;
L = lunghezza della conduttura in MT.
5.4
PROTEZIONE DELLA PERSONA CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Le parti attive di un circuito devono essere completamente ricoperte con isolamento che ne impedisca il
contatto diretto con le persone e possa essere rimosso solo mediante distruzione, che sia in grado di resistere
agli sforzi meccanici, termici ed elettrici a cui può essere soggetto nell’esercizio. Vernici, lacche, smalti e
simili da soli non sono in genere considerati idonei.
Nel caso in cui non sia presente un isolamento sufficiente, le parti attive devono essere racchiuse entro
involucri o poste dietro barriere che assicurino almeno il grado di protezione IPXXB o IPXXD nel caso di
superfici superiori di involucri o barriere orizzontali se a portata di mano.
Gli involucri e le barriere devono essere fissate saldamente ed avere una sufficiente stabilità e durata nel tempo.
Quando sia necessario avere accesso alle parti attive di un circuito, per ragioni d’esercizio, è comunque
necessario farlo seguendo le disposizioni di seguito elencate:
a)
b)
c)
uso di un attrezzo o di una chiave azionati da personale addestrato;
sezionamento delle parti attive mediante apertura con interblocco;
interposizione di una barriera intermedia con grado di protezione di almeno IPXXB che impedisca il
contatto con le parti attive e sia rimovibile solo con l’uso di una chiave o di un attrezzo.
PROTEZIONE DELLA PERSONA CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
La condizione necessaria affinché un dispositivo di protezione intervenga in caso di contatti indiretti in un
impianto è la seguente:
“Un dispositivo di protezione deve interrompere automaticamente l’alimentazione al circuito od al
componente elettrico, che lo stesso dispositivo protegge contro i contatti indiretti, in modo che, in caso di
guasto, nel circuito o nel componente elettrico, tra una parte attiva ed una massa o un conduttore di
protezione, non possa persistere, per una durata sufficiente a causare rischi di effetti fisiologici dannosi in
una persona in contatto con parti simultaneamente accessibili, una tensione di contatto presunta superiore a
50V valore efficace in c.a.”.
Al fine di ottenere la succitata condizione, devono essere collegati al collettore o nodo principale di
terra le seguenti parti:






i conduttori di protezione;
i conduttori equipotenziali principali;
il conduttore di terra;
i tubi alimentanti servizi dell’edificio quali acqua, gas, ecc..;
parti strutturali metalliche dell’edificio e canalizzazioni del riscaldamento centrale;
le armature principali del cemento armato utilizzate nella costruzione dell’edificio, ove possibile.
Il valore della resistenza di terra (sistemi TT)/impedenza dell’anello di guasto (sistemi TN) deve permettere
l’apertura dei dispositivi di protezione adottati in ogni condizione di guasto.
In particolare dovranno essere sempre rispettate le seguenti relazioni:
1) Ra  50/Ia (sistemi TT)
dove “Ra” è la resistenza di terra ammessa (dispersore+conduttori di protezione), “Ia” la corrente che provoca
l’interruzione automatica del dispositivo di protezione mentre “50” indica il valore in Volt della tensione di
passo e contatto ammessa.
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
pag. C - 14
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
2) Zs Ia  Uo (sistemi TN)
dove “Zs” è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende sorgente-conduttore attivo fino al punto di
guasto-conduttore di protezione tra punto di guasto e sorgente, “Ia” la corrente che provoca l’interruzione
automatica del dispositivo di protezione entro il tempo definito (abitualmente 0,4 secondi) mentre Uo è la
tensione nominale in c.a. (valore efficace tra fase e terra).
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
Al fine di rendere più funzionale la protezione dai contatti indiretti, devono essere collegati al collettore o nodo
principale di terra le seguenti parti:

i conduttori di protezione;

i conduttori equipotenziali principali;

il conduttore di terra;

i tubi alimentanti servizi dell’edificio quali acqua, gas, ecc..;

parti strutturali metalliche dell’edificio e canalizzazioni del riscaldamento centrale;

le armature principali del cemento armato utilizzate nella costruzione dell’edificio, ove possibile.
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
La verifica della protezione dalle scariche atmosferiche dirette dello stabile non è stata effettuata per limiti
d’incarico.
In fase progettuale si è provveduto ad indicare l’installazione di limitatori di sovratensione a resistenza non
lineare (SPD) in Classe I-II e Classe III sulle varie linee elettriche di energia, al fine di realizzare una
selettività e quindi un impianto integrativo di protezione contro le scariche atmosferiche ed ottemperare a
quanto disposto dalle norme tecniche vigenti in materia.
IMPIANTO DI TERRA
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di messa a terra è costituito dalle seguenti parti:

dispersore di terra che comprende gli elementi metallici (dispersori verticale ed orizzontale) che
realizzano il contatto intimo ed il collegamento elettrico con il terreno;

conduttore di terra che realizza il collegamento tra il dispersore di terra ed i vari collettori di terra e
dev’essere comunque in grado di resistere alla corrosione e di sopportare eventuali sforzi meccanici;

collettore di terra al quale arriva il conduttore di terra non in intimo contatto con il terreno e ripartono i
conduttori di protezione che collegano a terra le masse ed i conduttori equipotenziali che collegano le
masse estranee;

conduttore di protezione che partendo dal collettore di terra, realizza la distribuzione all’interno delle
varie unità e può far parte o meno della stessa conduttura di alimentazione, ;

conduttore equipotenziale principale che realizza l’equipotenzialità fra le masse e le masse estranee, i
tubi metallici anche di impianti diversi, le parti strutturali metalliche dell’edificio quali i ferri
d’armatura e le armature del cemento armato e la rete elettrosaldata dei pavimenti quando possibile.
Gli elementi che costituiscono il dispersore di terra possono essere:

dispersori intenzionali o artificiali (tubi, profilati, tondini, ecc… per i quali le norme fissano delle
dimensioni minime)

dispersori di fatto o naturali (ferri delle fondazioni in cemento armato che costituiscono una grande
superficie disperdente con bassi valori di resistenza verso terra). Tutti i corpi metallici in intimo contatto
col terreno o tramite calcestruzzo possono essere collegati all’impianto di terra cercando di evitare
fenomeni di corrosione.

Gli elementi costituenti il dispersore non possono essere sottratti all’azione corrosiva del terreno e
quindi occorre adottare i seguenti accorgimenti:

utilizzare metalli resistenti alla corrosione (rame, acciaio inox, ecc…);

rivestire con adeguata protezione i metalli più attaccabili (ferro ramato, ferro zincato, ecc…);

aumentare le sezioni dei metalli costituenti il dispersore per garantire comunque vita sufficiente anche
in caso di corrosione;

adottare opportuni accorgimenti atti a limitare le corrosioni chimiche ed elettrochimiche.
pag. C - 15
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi



I materiali principalmente utilizzati per i dispersori degli impianti di terra sono il rame, l’acciaio
zincato a caldo o rivestito di rame ed il rame stagnato; l’alluminio non dev’essere utilizzato in quanto si
ossida in modo isolante impedendo la dispersione della corrente.
Per limitare i fenomeni di corrosione è bene impiegare, negli accoppiamenti, metalli omogenei,
possibilmente vicini nella scala di nobiltà. L’ordine di nobiltà tra i metalli più comuni è nell’ordine:
stagno, rame, ottone, bronzo, acciaio annegato nel calcestruzzo, acciaio dolce, piombo, alluminio e
zinco. Soprattutto nelle giunzioni senza saldatura è necessario limitare le coppie elettrolitiche
utilizzando morsetti e conduttori dello stesso metallo e proteggere le giunzioni dall’umidità rivestendole
con nastri vulcanizzanti. In alternativa a morsetti e conduttori dello stesso metallo, si possono utilizzare
componenti in ottone e/o in speciali leghe anticorrosione.
Il conduttore di protezione (PE-PEN) serve a realizzare il collegamento delle masse con l’impianto di
terra. Unitamente all’interruttore automatico garantisce la protezione dai contatti indiretti e deve essere
dimensionato, come pure il conduttore di terra ed equipotenziale, sia per sopportare le sollecitazioni
termiche dovute alla corrente di guasto verso terra sia per sopportare eventuali sollecitazioni
meccaniche. Il dimensionamento può essere effettuato, con un metodo semplificato, in funzione della
sezione del conduttore di fase o in modo adiabatico che conduce a sezioni notevolmente inferiori rispetto
a quelle ottenute col metodo semplificato.
Sezione minima del conduttore di protezione (mm2)
Sezione
di fase
(mm2)
Cu
Al
PE
PEN
PE
PEN
SF
SF
SF
SF
16
16
16
25
SF/2
SF/2
SF/2
SF/2
– Sezioni minime dei conduttori di protezione
Il dimensionamento dei conduttori di terra è principalmente legato alla resistenza meccanica del
conduttore. La corrente di guasto, infatti, che in condizioni di normale funzionamento è zero, è quasi sempre
sopportabile da conduttori di terra che rispettino le sezioni minime stabilite dalle Norme.
Protetti meccanicamente
Non protetti
meccanicamente
Sezione
conduttore di
fase
Sezione minima
conduttore di terra
16 mm2 se in rame
Protetto contro la
corrosione
16 mm2 se in ferro
zincato (secondo
Norma CEI 7-6 o con
rivestimento
equivalente)
(In ambienti non
particolarmente
aggressivi dal punto di
vista chimico il rame e il
ferro zincato si
considerano protetti
contro la corrosione)
Non protetto
contro la
corrosione
Sezione minima
conduttore di
terra
25 mm2 se in rame
50mm2 se in ferro zincato (secondo la Norma CEI 7-6 o con
rivestimento equivalente)
pag. C - 16
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
– Sezioni minime dei conduttori di terra
I conduttori equipotenziali servono a collegare fra di loro parti che normalmente si trovano al potenziale di
terra garantendo quindi l’equipotenzialità fra l’impianto di terra e le masse estranee e consentendo di ridurre la
resistenza complessiva dell’impianto di terra. Non essendo conduttori attivi e non dovendo sopportare gravose
correnti di guasto il loro dimensionamento non segue regole legate alla portata ma alla resistenza meccanica
del collegamento. Le Norme prescrivono le sezioni minime che devono essere rispettata per questi conduttori
distinguendo tra conduttori equipotenziali principali (EQP) e supplementari (EQS). Sono detti principali se
collegano le masse estranee al nodo o collettore principale di terra, sono detti supplementari negli altri casi.
Conduttori
equipotenziali
Sezione del
conduttore di
protezione
principale PE
Sezione del
conduttore
equipotenziale
(mm2)
2
(mm )
Principale EQP
di sezione minore (1)
Supplementare EQS:

collegamento massamassa
della sezione del corrispondente
conduttore PE

collegamento massamassa estranea
In ogni caso la sezione del conduttore EQS
deve essere:

mm2 se protetto meccanicamente

mm2 se non protetto meccanicamente
(1) Quando le due masse appartengono a circuiti con sezioni dei
conduttori di protezione molto diverse, sul conduttore EQS
(dimensionato in base alla sezione del conduttore di protezione minore),
potrebbero verificarsi correnti di guasto tali da sollecitare termicamente
in modo eccessivo il conduttore stesso. In questo caso è opportuno
aumentare la sezione del conduttore EQS sulla base della corrente di
guasto effettiva.
– Sezioni minime dei conduttori equipotenziali
I conduttori di terra, equipotenziali e di protezione se costituiti da cavi unipolari o
anime di cavi multipolari, devono essere contraddistinti da isolante di colore
giallo/verde. Per i conduttori nudi non sono prescritti colori o contrassegni. Nel caso
in cui fosse necessario distinguerli da altri conduttori si devono impiegare fascette di
colore giallo/verde o il segno grafico indicato nella figura qui di seguito indicata.
pag. C - 17
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
– Simbolo di terra di protezione
Protezione dai contatti indiretti
Il valore della resistenza di terra deve permettere l’apertura dei dispositivi di protezione adottati in ogni
condizione di guasto.
Per la protezione dai contatti indiretti con interruzione automatica dell’alimentazione, dovrà essere sempre
rispettata la seguente relazione:
1) Ra  50/Ia (sistemi TT)
dove “Ra” è la resistenza di terra ammessa (dispersore+conduttori di protezione), “Ia” la corrente che provoca
l’interruzione automatica del dispositivo di protezione mentre “50” indica il valore in Volt della tensione di
passo e contatto ammessa.
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
2) Zs Ia  Uo (sistemi TN)
dove “Zs” è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende sorgente-conduttore attivo fino al punto di
guasto-conduttore di protezione tra punto di guasto e sorgente, “Ia” la corrente che provoca l’interruzione
automatica del dispositivo di protezione entro il tempo definito (abitualmente 0,4 secondi) mentre Uo è la
tensione nominale in c.a. (valore efficace tra fase e terra).
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
Tipologie di dispersori
I dispersori a picchetto possono essere di forma cilindrica oppure realizzati con profilati di acciaio zincato a
caldo. Con i dispersori cilindrici, essendo costituiti da una serie di tubi o tondini suddivisi in tratti di circa 1,5
m raccordabili per mezzo di filettature, è possibile ottenere con discreta facilità profondità di infissione
notevoli. Quando la profondità di posa non è elevata si possono utilizzare i profilati d’acciaio zincato a caldo.
I dispersori a piastra sono impiegati nei terreni rocciosi dove è particolarmente difficile infiggere dispersori a
picchetto o in profilato. Sono abitualmente posate verticalmente più raramente, quando è necessario trattare il
terreno con apposite soluzioni, la posa avviene in modo orizzontale. Attorno alla piastra deve essere stipato
terreno di riporto eventualmente anche con l’ausilio di opportuni vibratori.
Il dispersore ad anello si ottiene collegando ad anello conduttori nudi (nastri o corde) posati direttamente nel
terreno ad una profondità di almeno 0,6 m. Dal dispersore ad anello deriva anche il dispersore a maglia
ottenuto collegando corde di rame o di acciaio zincato interrate almeno 0,5 m eventualmente integrato con
picchetti. Le giunzioni fra i vari componenti il dispersore devono essere effettuate con saldatura forte autogena
oppure con appositi morsetti in grado di assicurare un buon contatto elettrico e di sopportare eventuali sforzi
meccanici. Deve anche essere garantita la protezione contro la corrosione.
STRUTTURA DELL’IMPIANTO DI TERRA
Gli impianti di terra, indipendentemente dal modo e dal luogo di installazione presentano numerose
caratteristiche comuni. In figura è rappresentata una tipica struttura di impianto di terra per un edificio.
pag. C - 18
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
DA Dispersore intenzionale
DN Dispersore di fatto
CT Conduttore di terra
principale
EQP Condutt. equipotenz.
EQS Conduttore equipotenziale supplementare PE Conduttore di protezione
MT Collettore (o nodo) principale di terra
M Masse
ME Massa estranea
DESCRIZIONE SOMMARIA IMPIANTO DI TERRA
Il fabbricato in questione è già dotato d’impianto di terra. L’impianto di terra dovrà essere debitamente
verificato dalla Ditta installatrice dei nuovi impianti la quale dovrà compilare l’apposito verbale da allegare
alla dichiarazione di conformità.
Tutte le tubazioni/canalizzazioni metalliche in ingresso all’autorimessa dovranno essere collegate al collettore
principale di terra tramite un conduttore di rame isolato tipo N07V-K di colore giallo-verde, avente sezione
minima di 6MMQ.
Lo scopo principale dei collegamenti equipotenziali è quello di porre tutte le tubazioni e tutte le parti che
potrebbero avere delle dispersioni verso terra, allo stesso potenziale del conduttore di terra.
L’impianto di terra deve essere realizzato in modo da poter permettere le verifiche periodiche di efficienza.
1)
MATERIALI UTILIZZATI
Per la realizzazione degli impianti previsti da questo progetto dovranno essere impiegati materiali idonei
all’ambiente in cui vengono installati; devono comunque essere rispondenti alle relative norme CEI, alle
tabelle di unificazione CEI-UNEL ove previste ed alla Legge 18-10-1977 n.791.
Tutti i materiali devono altresì essere provvisti di marchio IMQ.
TUBAZIONI
Il diametro interno dei tubi dovrà essere sempre pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al
fascio dei cavi in esso contenuti al fine di permettere una buona facilità di sfilaggio, con un minimo di 16mm.
Il tracciato dei tubi dovrà essere studiato in modo da consentire un andamento rettilineo orizzontale (con
minima pendenza per favorire lo scarico di eventuali condense) o verticale. Durante le operazioni di posa delle
tubazioni dovranno essere adottate tutte le precauzioni al fine di evitare schiacciamenti od ostruzioni, in
particolare se posate a pavimento dovranno essere ricoperte immediatamente da un massello in malta e se
posate in tracce a parete dovranno essere ricoperte con malta cementizia; in ogni caso le estremità (imbocchi)
delle tubazione dovranno essere sempre chiuse onde evitare l’ingresso di calcinacci che potrebbero impedire il
passaggio dei futuri conduttori.
pag. C - 19
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Lungo il percorso delle tubazioni, dovranno essere interposte delle cassette di derivazione o rompitratta di
dimensioni sufficienti a contenere i conduttori per le eventuali giunzioni ed i relativi morsetti.
I circuiti appartenenti a sistemi diversi, anche se facenti parte dello stesso impianto, saranno protetti dall’inizio
alla fine da tubazioni diverse. Quando verranno utilizzate scatole di derivazione in comune per circuiti diversi
sarà opportuno segregare elettricamente e meccanicamente le parti in questione mediante setti in materiale
isolante.

Tubi per posa a vista
I tubi per posa a vista dovranno essere in PVC di tipo isolante rigido, serie pesante, provvisti di marchio
IMQ, piegabili a freddo, colore grigio chiaro RAL 7035, autoestinguenti, rispondenti alla norma CEI 2314; le cassette di derivazione o rompitratta dovranno essere in PVC autoestinguente, con pareti e
coperchio lisci, fissaggio del coperchio tramite viti e dotate di marchio IMQ. Il tutto dovrà avere un
grado di protezione minimo pari a IP4X.
CANALI METALLICI
La sezione interna utile dei canali portacavi deve essere pari ad almeno il doppio della sezione occupata dai
cavi in essa contenuti.
I canali portacavi metallici dovranno essere del tipo in lamiera zincata a fuoco e forata con alette sagomate a
bordi ripiegati e dovranno essere dimensionati in modo tale da mantenere il raggio medio delle curve almeno
6-8 volte il diametro esterno del cavo più grosso; dovranno essere comunque valutati anche i vari diagrammi di
carico indicati dalle Ditte costruttrici, verificando lo sfruttamento del canale con carichi nettamente inferiori a
quelli massimi indicati.
Durante la posa dovranno essere utilizzati accessori quali curve piane, curve salita e discesa, derivazioni a “T”,
derivazioni sghembe, riduzioni, ecc…, staffe di supporto in acciaio zincato, eventuali sospensioni con attacchi
a plafone, giunti, bulloneria per l’accoppiamento degli elementi aventi collegamento del tipo ad incastro.
Il tutto dovrà garantire un grado di protezione del canale pari a IP20 con coperchio installato.
Il canale dovrà essere rispondente alla norma CEI 23-31 e provvisto di marchio IMQ.
CAVI
Per la realizzazione delle linee di alimentazione dei vari circuiti/carichi, dovranno essere usati dei cavi idonei
rispondenti alla norma CEI 20-22 cioè del tipo non propagante l’incendio.
Tutti i cavi utilizzati dovranno sempre avere un’adeguata protezione meccanica a seconda dell’ambiente in cui
vengono installati e comunque la protezione dev’essere del tipo di non propagazione dell’incendio; le risalite
dei cavi devono essere protette contro la possibilità di danneggiamenti meccanici fino ad una altezza di 2,5
metri dal piano di calpestio.
Condutture appartenenti a sistemi diversi, anche all’interno dello stesso locale, dovranno essere poste
all’interno di tubazioni diverse; è ammessa la promiscuità nel caso in cui i conduttori siano tutti isolati
adeguatamente rispetto alla tensione maggiore presente nella tubazione.
Tipologie di cavo
In particolare i tipi di cavo impiegato potranno essere i seguenti:
FG7OR 0,6/1kV o FG7R 0,6/1kV: cavi con isolamento in gomma EPR e guaina esterna in PVC speciale, non
propaganti l’incendio e la fiamma, a contenuta emissione di gas corrosivi, con conduttore in rame, adeguati
alla posa entro tubazioni o canalizzazioni interrate e non, su passerelle metalliche e per l’allacciamento dei
quadri elettrici di distribuzione alla consegna dell’Ente erogatore di energia;
N1VV-K – FROR: cavi con isolamento in PVC e guaina esterna in PVC, non propaganti l’incendio e la
fiamma, con conduttore in rame, adeguati alla posa entro tubazioni o canalizzazioni interrate e non e su
passerelle metalliche;
N07V-K: conduttori in rame, con isolamento in PVC, non propaganti l’incendio e la fiamma, adeguati alla
posa entro tubazioni in esecuzione a vista e sottointonaco (per tratti di linee di forza motrice e luce, per le
calate sulle prese a spina) e per il cablaggio interno dei quadri elettrici.
FG7(O)R 0,6/1kV o FG7R 0,6/1kV: cavi con isolamento in gomma EPR e guaina esterna in PVC speciale, non
propaganti l’incendio e la fiamma, con conduttore in rame, adeguati alla posa entro tubazioni o canalizzazioni
interrate e non, su passerelle metalliche e per l’allacciamento dei quadri elettrici di distribuzione alla consegna
dell’Ente erogatore di energia;
pag. C - 20
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Cavo di collegamento tipo Pirelli FTG10(O)M1 RF31-22, adatto all’installazione in qualsiasi tipo di locale
interno, per impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza nei confronti degli incendi, composto da
conduttori in rame rosso flessibile con guaina termoplastica speciale di qualità M1 di colore azzurro,
marchiatura CEI 20-22-III CEI 20-35 CEI 20-36 CEI 20-37 e CEI 20-38.
Cavi speciali per i vari impianti previsti (cavi descritti nelle specifiche sezioni della presente relazione tecnica).
7.4
QUADRI PREFABBRICATI IN METALLO E CENTRALINI IN PVC
Tutti i quadri prefabbricati ed i centralini in PVC impiegati nella realizzazione delle opere devono essere
pienamente rispondenti alle relative norme di riferimento.
Tutti i quadri elettrici dovranno essere costruiti in forma “1”, cioè senza nessuna separazione, salvo dove
diversamente specificato, dovranno essere corredati da targhe d’identificazione e da targhe con su indicati i
parametri elettrici ed il grado di protezione se superiore a IP2X.
Le dimensioni eventualmente indicate sulle tavole di progetto sono puramente indicative; nel dimensionamento
del quadro si dovrà comunque prevedere una riserva, pari ad almeno il 30% dei moduli impiegati, per
eventuali ampliamenti con nuove apparecchiature; si dovrà effettuare la verifica termica per lo smaltimento del
calore (norma CEI 17-43), la prova di cortocircuito (norma CEI 17-52) nonché la verifica della resistenza
d’isolamento con prova tra circuiti e masse.
Nei quadri elettrici verranno installate le apparecchiature per la protezione ed il sezionamento delle linee
montanti nonché i comandi dei circuiti elettrici. Al termine del cablaggio, il quadro dovrà essere sottoposto
alle prove individuali previste dalla norma CEI 17-13/1.
Ogni quadro elettrico dovrà essere sempre provvisto del proprio schema elettrico di cablaggio.
I quadri in materiale isolante in Classe II ed autoestinguenti secondo le norme CEI 50-11, dovranno essere
costituiti da una scatola da incasso con relativo coperchio con portella oppure da una cassetta da parete in
materiale isolante parimenti completa di porta piena o trasparente con cerniere e serratura a chiave.
I quadri in lamiera d’acciaio elettrozincata dovranno essere conformi alla norma CEI EN 60439-1 e dovranno
essere costituiti da una cassetta o da un armadio completi di montanti, fianchi, fondo, pannelli frontali,
pannelli di fondo per il fissaggio di eventuali interruttori scatolati, pannelli di fondo con guida omega per
l’eventuale fissaggio d’interruttori modulari e porta trasparente o piena incernierata sulla struttura. I quadri
dovranno essere verniciati internamente ed esternamente con polveri termoindurenti a base di resine
epossidiche per una maggiore resistenza nel tempo.
La tensione d’impiego e d’isolamento dovrà essere pari a 1000V, la corrente nominale fino a 630A per le
cassette e fino a 3200A per gli armadi.
Il grado di protezione verrà scelto in base all’ambiente d’installazione e dovrà essere comunque possibile
spaziare tra il grado IP20 al grado IP55.
Nel caso delle cassette, queste verranno installate ad una altezza da terra pari a 1500mm circa, facendo sempre
attenzione ad avere una altezza massima dell’interruttore generale pari a 1900mm.
APPARECCHIATURE PER QUADRI ELETTRICI
Le apparecchiature per quadri elettrici sono descritte sulle tavole di progetto nelle loro caratteristiche specifiche
quali la corrente nominale, il numero di poli, la curva d’intervento, il potere d’interruzione, le correnti
d’intervento degli sganciatori differenziali.
Gli interruttori automatici avranno un potere d’interruzione non inferiore a 4,5kA alla tensione nominale di
400V.
Gli interruttori modulari dovranno essere del tipo per fissaggio su guida omega.
Tutti gli interruttori impiegati devono essere idonei al sezionamento, avere adeguate caratteristiche di
resistenza al calore anormale, una tensione d’isolamento di 500V (interruttori modulari), adeguata resistenza
allo shock meccanico ed alle vibrazioni secondo le prescrizioni delle norme relative.
Tutti gli interruttori differenziali impiegati devono essere del tipo non sensibile alle sovratensioni transitorie.
LIMITATORI DI SOVRATENSIONE
I limitatori (scaricatori) di sovratensione saranno del tipo SPD con segnalazione ottica della funzionalità, con
corrente di scarica 15KA per polo (forma d’onda 8/20 µS), per reti 230/400V, di classe II.
Dovranno essere adatti a scaricare correnti di fulminazione indirette o correnti transitorie causate da manovre
nelle reti B.T..
La tipologia di limitatori di sovratensione utilizzati sarà quella per linee di alimentazione interrate e sprovviste
d’impianto parafulmine; nell’eventualità di linee di alimentazione aeree o di presenza di parafulmine, i
limitatori di sovratensione dovranno avere caratteristiche diverse (dovranno essere di classe I).
pag. C - 21
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
I limitatori di sovratensione dovranno essere installati sul quadro elettrico generale e sugli eventuali
sottoquadri, ove previsti, solamente se posizionati ad una distanza superiore ai 20 metri, per garantire un
corretto funzionamento ed una corretta selettività. Per migliorare ulteriormente la selettività dei limitatori ed
ottimizzare la protezione, in futuro potrà essere presa in considerazione la possibilità d’installare degli ulteriori
limitatori di sovratensione di classe III specifici per i vari utilizzatori terminali presenti (linee telefoniche, linee
dati, impianti via radio con presenza di antenne, impianti di telecomunicazione in genere ed alimentazioni
monofase). Questi ultimi scaricatori dovranno essere installati il più vicino possibile ai carichi da proteggere e
comunque ad una distanza di almeno 5 metri dagli SPD di classe II o classe I.
pag. C - 22
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Opere edili
Le opere edili consisteranno nella realizzazione di pareti resistenti al fuoco, vani filtro, scale metalliche,
riqualificazioni di pareti e l’installazione di porte resistenti al fuoco. Oltre alle opere precedentemente
descritte, saranno necessarie anche le seguenti lavorazioni:

formazione fori a parete e pavimento per il passaggio delle tubazioni impianto sprinkler, per
l’installazione del gruppo autopompa dei vigili del fuoco e per il passaggio dei canali di estrazione
dell’autorimessa.

ripristino fori, intonaci e tinteggiature.

rimozione e riposizionamento di tutto il mobilio presente negli archivi e necessario per la
riqualificazione delle pareti
Marche e case costruttrici di riferimento
I materiali, la posa in opera ed in generale tutti gli impianti previsti nel progetto esecutivo dovranno
presentare le caratteristiche descritte nel presente documento e negli elaborati, ferma restando
l'osservanza di Leggi, Norme tecniche e circolari.
La progettazione degli impianti in oggetto è stata elaborata utilizzando come riferimento le
caratteristiche tecniche, funzionali e dimensionali dei prodotti e delle apparecchiature di seguito
elencate.
La ditta è libera di offrire prodotti ed apparecchiature diverse da quelle elencate purché di pari
caratteristiche tecnico/funzionali e che comunque saranno soggette ad approvazione della Direzione
Lavori che potrà accettarle o rifiutarle qualora non le ritenga tecnicamente adeguate.
Principali componenti ed apparecchiature previste in progetto:
Gruppo di pressurizzazione
DAB o equivalente
Valvola di allarme
TYCO o equivalente
Ugelli sprinkler
TYCO o equivalente
Ventilatori d’estrazione
FLAKT WOODS o equivalente
Bocchette
Tubazioni in acciaio
Porte tagliafuoco
4.
VOLTA o equivalente
DALMINE o equivalente
NINZ o equivalente
OPERE COMPRESE NEL PROGETTO ESECUTIVO
Le opere comprese nel progetto esecutivo saranno essenzialmente le seguenti:
1.
Posizionamento nuovo gruppo di pressurizzazione antincendio, collegamento alla vasca esistente
2.
Nuove linea di distribuzione dal vano pompe antincendio alle campane idrauliche
3.
Reti di distribuzione impianto sprinkler
4.
Impianto di estrazione autorimesse
5.
Realizzazione di compartimentazioni e riqualificazioni pareti esistenti
pag. C - 23
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
6.
opere elettriche di alimentazione alle nuove apparecchiature elettriche e modifiche ai quadri
elettrici esistenti
Le opere dovranno essere realizzate utilizzando le specifiche e le apparecchiature descritte nel capitolo
“Opere e specifiche tecniche apparecchiature e componenti”.
5.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA ALL’APPALTATORE
L'Appaltatore dovrà fornire la documentazione tecnica “as built”, i manuali d’uso e
manutenzione, completi di tutti gli impianti eseguiti.
Dovranno essere pertanto aggiornati i disegni di progetto ogni volta che verranno apportate delle
modifiche, sia che siano richieste dalla Direzione Lavori, sia che si rendano necessarie per
esigenze di installazione. In questo caso dovranno essere riportate tutte le indicazioni, i
riferimenti e le quote necessarie e dovranno essere aggiunti tutti gli schemi di collegamento e le
planimetrie, come indicato nel presente capitolato speciale d’appalto e comunque tali da dare
una visione esauriente e chiara dell'impianto, così come sarà a montaggi ultimati, al fine di
permetterne la manutenzione senza ulteriori rilievi.
Il progetto esecutivo da allegare alla dichiarazione di conformità da parte della ditta installatrice,
e per il quale non è previsto alcun onere aggiuntivo, dovrà essere conforme alla buona tecnica
professionale.
Le unità di misura utilizzate saranno esclusivamente quelle del Sistema Metrico Internazionale.
I disegni verranno eseguiti nei formati UNI 963 serie A.
I segni grafici utilizzati per la stesura dei disegni e degli schemi di principio saranno quelli
previsti dalle edizioni più recenti delle Norme UNI.
Gli schemi funzionali conterranno tutti i riferimenti e le indicazioni necessari ad una facile lettura
degli stessi ed alla individuazione dei vari componenti installati.
L‘impresa installatrice dovrà consegnare la relazione tecnica di conformità degli impianti alle
Norme ed alle Leggi vigenti, firmata dal Legale rappresentante della Società e da un Tecnico
iscritto all'Albo professionale di competenza.
La documentazione tecnica dovrà essere fornita in quattro copie e su supporto informatico.
pag. C - 24
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
6.
VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI
Collaudo preliminare materiali
La rispondenza alle specifiche del Capitolato Speciale d’Appalto – parte tecnica ed alle norme
richiamate è obbligatoria per tutti i materiali di fornitura dell'Appaltatore compresi gli accessori.
La verifica di tale rispondenza sarà eseguita prima della messa in opera dei materiali stessi e sarà
cura dell'Appaltatore richiedere tempestivamente l'intervento di un incaricato del Committente.
L'esito favorevole del collaudo preliminare non implicherà l’immediata accettazione dei materiali.
Questa accettazione avverrà solo ad impianto montato e collaudato in opera con risultato
positivo.
Le prove eventualmente richieste sui materiali saranno quelle di "accettazione" previste dalle
Norme UNI ad essi applicabili.
Verifiche e collaudi
Per le verifiche in corso d’opera e per quelle ad ultimazione dei lavori, la Ditta Appaltatrice è tenuta a
mettere a disposizione apparecchiature e strumenti di misura ed a fornire l’adatta mano d’opera e
assistenza senza poter perciò pretendere compensi non esplicitamente specificati. Le verifiche e le prove
preliminari saranno eseguite dalla Direzione Lavori in contraddittorio con la Ditta, e di esse e dei
risultati ottenuti di redigerà regolare verbale.
A giudizio insindacabile della Direzione Lavori potranno venir prescritte alcune o tutte le prove
richiamate nei successivi articoli, al fine di garantire la funzionalità degli impianti ed il rispetto delle
vigenti norme di legge. Si intende che, nonostante l’esito delle verifiche e prove preliminari suddette sia
positivo, la Ditta assuntrice rimane responsabile delle deficienze che abbiano a riscontrarsi in seguito,
anche dopo il Collaudo definitivo, e fino al termine della garanzie.
Le verifiche degli impianti realizzati saranno eseguite secondo quanto previsto dalle seguenti norme:

UNI EN12845: installazioni fisse antincendio – Sistemi automatici a sprinkler.
Progettazione, installazione e manutenzione.
La verifica e le prove preliminari di cui appresso si devono effettuare durante l'esecuzione delle opere ed
in modo che esse risultino completate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori:
 verifica preliminare intesa ad accettare che la fornitura del materiale costituente l'impianto,
quantitativamente e qualitativamente, corrisponda alle prescrizioni contrattuali;
 prova idraulica a freddo se possibile mano a mano che si esegue l’impianto ed in ogni caso ad
impianto ultimato.
Collaudo funzionale
Considerata la peculiarità dell’intervento, il collaudo dovrà essere effettuato entro e non oltre 1 mese
dalla data di ultimazione dei lavori secondo le modalità prescritte al capitolo 19 della norma UNI EN
12845
Inoltre
Prova di tenuta idraulica reti di distribuzione
Dopo aver collegato tutte le apparecchiature e dopo aver riempito d'acqua i circuiti, si sottoporrà a
pressione la rete o parte di essa a mezzo di una pompa idraulica munita di manometro inserita in un
punto qualunque del circuito.
Tutte le tubazioni in prova, complete delle valvole e dei rubinetti di intercettazione mantenuti in
posizione "aperta", saranno provate ad una pressione non minore di 15 bar o in alternativa ad una
pag. C - 25
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
pressione pari ad una volta e mezza la pressione massima di esercizio dell'impianto ma comunque non
inferiore a 12 bar.
La pressione di prova sarà letta sul manometro inserito sulle tubazioni di distribuzione.
La prova sarà giudicata positiva se l'impianto, mantenuto al valore della pressione stabilita per 2 ore
consecutive, non accuserà perdite.
Prove di funzionamento
A conclusione del montaggio di tutti i componenti previsti, si dovrà provvedere alla verifica del corretto
funzionamento di ciascun apparecchio installato.
Le prove di funzionamento dovranno essere effettuate nel rispetto delle prescrizioni date dal costruttore.
Livelli di rumore ammissibili
Negli ambienti, il livello di rumore durante il funzionamento degli impianti non dovrà superare il valore
prescritto dalle vigenti specifiche norme ed eventuali alle prescrizioni progettuali.
Messa in servizio degli impianti
Oltre ai collaudi di cui ai precedenti punti sarà richiesta, quale prova finale di accettazione, la messa in
servizio e conseguente verifica del corretto funzionamento dell’impianto, secondo le modalità e
funzionalità indicate dalla Direzione Lavori.
Documentazione
Entro trenta giorni dall’ultimazione dei lavori la Ditta esecutrice dovrà fornire alla Direzione Lavori:

dichiarazione di conformità degli impianti eseguiti ai sensi dell'art.13 della legge
05/03/90 n.46 così come modificato con DM n 37 del 22 gennaio 2008. Le dichiarazioni
dovranno riportare chiaramente le varie per tipologia impiantistiche e più
precisamente:



rete di distribuzione dell’impianto idrico antincendio;
impianto elettrico;
dichiarazioni di corretta posa in opera di tutto il materiale attinente alle riqualificazioni di
pareti classificate ai fini della resistenza al fuoco.
Le dichiarazioni dovranno essere complete della documentazione prevista e più precisamente:
 relazione descrittiva delle opere realizzate contenente l’elenco dettagliato dei materiali
utilizzati con riportati inoltre tutti gli estremi delle certificazioni o omologazioni;
 eventuali schemi aggiornati;
 copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico – professionali;
 copia certificazione dei materiali o elenco con indicati i riferimenti omologativi di ciascun
componente;
 certificati di garanzia e manuali d'uso per tutte le apparecchiature installate;
 manuale d’uso e manutenzione degli impianti realizzati.
Tale documentazione servirà così anche per le verifiche, l’esercizio e la manutenzione
dell’impianto.
La documentazione di cui sopra sarà consegnata alla D.L. in n.4 copie originali.
I disegni e la documentazione di cui sopra si intendono parte integrante della fornitura e
dovranno essere consegnati entro la data del collaudo tecnico; in caso contrario l’impianto
verrà considerato come non collaudato.
pag. C - 26
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
7. OPERE E SPECIFICHE TECNICHE APPARECCHIATURE E COMPONENTI
L’installazione di singolo elemento e componente dovrà essere effettuata in conformità alle modalità ed
alle specifiche tecniche di seguito riportate rispettando le caratteristiche prestazionali e dimensionali
indicate negli schemi planimetrici allegati. Oltre a ciò si dovrà tener conto delle disposizioni della D.L.
comprendendo ogni altro onere necessario a dare l’opera compiuta a regola d’arte anche se non
espressamente indicato o prescritto.
In tal senso si precisa che per gli staffaggi, ancoraggi, fissaggi e basamenti dovranno essere
tassativamente adottate tutte le misure necessarie alla riduzione della trasmissione sia del rumore che
delle vibrazioni al fine di garantire il rispetto delle vigenti norme in materia di requisiti acustici dei
fabbricati ad uso civile.
8) MODALITÀ DI ESECUZIONE
I lavori oggetto del presente appalto verranno eseguiti per fasi successive allo scopo di non interrompere
i servizi generali (riscaldamento, raffrescamento, etc.) necessari per lo svolgimento delle normali
attività del personale che occupa gli edifici e comunque tutte le attività in generale (ad es.
manifestazioni nell’auditorium, etc.).
La sequenza delle operazioni è descritta nel cronoprogramma allegato al progetto. Sarà però compito
della Ditta appaltatrice di definire nei dettagli la sequenza delle lavorazioni ed eventualmente di
organizzare i lavori con modalità diverse (anche in funzione delle stagioni più appropriate per
l’esecuzione dei lavori stessi), previa approvazione da parte della D.L., in modo però da permettere il
conseguimento degli scopi previsti, ossia la realizzazione dei lavori mantenendo operanti gli edifici,
osservando le prescrizioni della normativa e degli Enti preposti, rispettando i tempi contrattuali ed
operando secondo le regole dell’arte. Il tutto sarà riportato nel cronoprogramma che dovrà essere
presentato dall’Appaltatore subito dopo la consegna dei lavori.
Per ogni fase in tutti i locali non inclusi nella fase stessa i lavori saranno eseguiti senza causare
interruzioni all’attività degli uffici; la Ditta adotterà quindi tutti gli accorgimenti necessari allo scopo.
In particolare eventuali lavori nelle zone utilizzate (corridoi, uffici, garage, etc.) saranno eseguiti
tenendo conto delle esigenze operative del personale dell’edificio, in giornate e in orari da concordare
con la Stazione appaltante ed il personale stesso (tali giornate potranno anche essere il sabato e la
domenica e gli orari potranno essere anche al di fuori di quelli normali di lavoro della Ditta, compreso il
periodo notturno, nonché in periodi di intervento non continuativi); così pure per lavori che comportino
la sospensione di servizi necessari nelle zone utilizzate (sospensione di riscaldamento e raffrescamento,
energia elettrica, acqua sanitaria, etc.) e per lavori rumorosi.
9) STAFFAGGI SISMICI
Dovranno essere montati staffaggi sismici in modo da migliorare la situazione degli impianti e degli
elementi non strutturali dal punto di vista della resistenza antisismica.
Reti di distribuzione idraulica: dovranno essere montati dei bracci di rinforzo a due vie laterali e
longitudinali sui tubi, con interasse massimo rispettivamente di 12 m e 24 m, fissati al soffitto e alle
pareti con un’inclinazione non inferiore a 30° rispetto al tubo. Compresi collari e accessori di fissaggio.
Tutti gli staffaggi sopra descritti e/o altri da montare nel’ambito del presente appalto dovranno essere
dimensionati in accordo al D.M. 14/1/2008 ed alla norma NFPA 13 da un ingegnere abilitato, che dovrà
presentare un’apposita relazione firmata.
Ogni onere relativo a quanto sopra descritto sarà compreso nei prezzi unitari delle singole opere e
quindi nel prezzo a corpo di contratto
pag. C - 27