Aspino a Città del Messico XVII Conferenza Internazionale sull’AIDS Da Firenze 1991 ad Amsterdam 1992, a Berlino1993, a Yokohama 1994, a Vancouver 1996, a Ginevra 1998, a Durban 2000, a Barcellona 2002, a Bangkok 2004, a Toronto 2006 e nel 2008 a Città del Messico (25.000.000 di abitanti) per partecipare alla XVII Conferenza Internazionale sull’AIDS. Siamo giunti a destinazione il 1° Agosto alle ore 22.00, ospiti dell’albergo “Sheraton Hotel Centro Historico – Mexico City - Viale Juarez N° 70” con stanza al 25° piano, per cui eravamo a circa 2200 metri d’altezza sul livello del mare. L’impegnativa giornata di viaggio ci ha conciliato il sonno. La mattina alla sveglia, aprendo le tende della finestra, abbiamo scoperto un meraviglioso panorama della città con un’alba e un’aurora spettacolari che, con le nostre reminiscenze del liceo classico, ci hanno fatto venire in mente la meravigliosa descrizione fatta dal Poeta Epico-Greco Omero (vissuto tra l’VIII e il VII Secolo a.C. e autore anche di altre opere) nei primi versi del V libro dell’Odissea: ’Ηὼς δ’ ἐχ λεχέων παρ’ ἀγαυοῡ Τιθωνοῑο ὄρνυθ’, ἳν’ ἀθανάτοισι φόως φέροι ἠδὲ βροτοῑσιν (l’Aurora dal letto staccandosi dal glorioso Titone, balzò per portare luce agli immortali e ai mortali). Questo era un segnale importante che noi abbiamo colto in pieno perché ci informava che avremo trovato una città meravigliosa, direi “Fantasmagorica”, unica al mondo perché così viene descritta da tutti coloro che hanno avuto la fortuna come noi di visitarla. Come da tradizione la Cerimonia Inaugurale nelle Conferenze Internazionali è sempre preceduta da marce e cortei che chiedono soluzioni, in genere in maniera corretta, come è accaduto anche a Città del Messico. Il Corteo che ha percorso per centinaia e centinaia di metri il lunghissimo Viale Juarez, ha accomunato le rappresentanze di numerosi Paesi di tutto il mondo, anche i più piccoli; tutti avevano nei loro striscioni, ma anche nei loro visi e nei loro cuori scolpita questa frase importante che poi ha caratterizzato tutta la Conferenza: “Azione globale, ora, agire subito, tutti insieme”. Questi sono stati i presupposti che hanno messo in guardia tutti i partecipanti: sarà una Conferenza ricca di umanità e di sorprese, anche per i vari interventi, ma soprattutto volta ad affrontare i problemi più gravi che affliggono il mondo intero e che riguardano la fame, la siccità, la malaria, la tubercolosi, l’AIDS ed in particolare la mancanza di fondi nonostante dopo la Conferenza di Bangkok e di Toronto siano piovuti molti dollari, non sono sufficienti. • Felipe Calderón Hinojosa, Presidente del Messico, che ha dato il via alla Conferenza con la Cerimonia Inaugurale che ha preso il via alle ore 19.00 del 3 Agosto presso l’Auditorium Nazionale. Visto il mugugnare dell’Auditorium e lo sventolare di striscioni con scritte stimolanti, il Presidente ha subito annunciato che, oltre alla distribuzione gratuita di preservativi per maschi e femmine (questi ultimi di costo più elevato), darà il via libera alla distribuzione dei farmaci generici. Anche se piccolo, questo è un passo in avanti nella lotta contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone Sieropositive. “Obiettivo di questa conferma Mondiale” ha detto il Presidente “è, non solo combattere il Virus, ma l’omofobia e la discriminazione, queste ultime procurano un danno sociale grave tanto quello prodotto dal virus stesso” di qui le iniziative promosse recentemente in Messico. Quest’anno il Presidente ha stanziato 300 milioni di dollari per le campagne di PREVENZIONE e di educazione che hanno permesso di distribuire più di 32 milioni di preservativi, è in vista del Progetto (obiettivo 2010) garantire l’accesso ai farmaci a tutta la popolazione in occasione del bicentenario dell’indipendenza del Messico, anzi, si corregge il Presidente e dice “oggi, questa sera aprirò la via libera alla distribuzione dei farmaci antiretrovirali generici”; ha inoltre fatto notare che molte industrie che forniscono i farmaci antiretrovirali, fanno dei prezzi diversi per alcune Nazioni del Centro America per esempio il farmaco Kaletra viene venduto in Brasile per 90 dollari, in Venezuela per 45 dollari e, cosa assurda, in Messico 455 dollari. • Ban Ki-moon, il Segretario Generale dell’ONU, ha sottolineato che la lotta contro l’AIDS dura ormai da quasi 30 anni e purtroppo stiamo andando incontro ad una carenza economica, se si considera poi che i farmaci per l’HIV funzionano, quindi dando aspettative di decine di anni ai pazienti malati, le richieste e le risorse economiche si stanno esaurendo, la maggior parte dei Paesi del Mondo ha ancora molta strada da fare per raggiungere l’obiettivo globale dell’accesso alle cure previsto dall’ONU per il 2010, ha aggiunto poi “la maggior parte dei Paesi hanno una lunga strada da percorrere prima di rendere effettiva la PREVENZIONE e realizzare così l’obiettivo fissato nel 2005 dalle Nazioni Unite. In molti Paesi lo stigma contro le persone Sieropositive rimane una grande sfida. Un terzo dei Paesi non ha ancora leggi per proteggere le persone che vivono con il Virus HIV e nella maggior parte dei Paesi sono ancora legali forme di discriminazione contro le donne, gli omosessuali, la prostituzione, la tossicodipendenza e le minoranze etniche, tutto questo deve cambiare”. A nostro avviso non si può trascurare l’Omofobia che, vista in una delle sue accezioni (quella discriminatoria), comprende tutti quei comportamenti riconducibili al sessismo che ledono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento in genere, rientrano in questa definizione le discriminazioni sul posto di lavoro, nelle istituzioni, nella cultura, negli atti di violenza fisica e psicologica (percosse, insulti e maltrattamenti) questa definizione può essere considerata più pertinente al costrutto di Omofobia in senso stretto (fonte Wikipedia). • Margaret Chan, Direttrice Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha detto: “la lotta contro l’AIDS ha raggiunto certamente il momento più difficile, ma non dobbiamo abbassare la guardia, l’epidemia potrebbe riservare brutte sorprese”. • Peter Piot Direttore Esecutivo del programma sull’AIDS (UNAIDS) ha detto “un fatto è certo, per la prima volta abbiamo l’evidenza empirica che la nostra brillante coalizione è in grado di spostare montagne, questo ci incoraggia, ma non possiamo dichiarare la vittoria e non cadere nell’illusione che l’epidemia possa finire in breve tempo”; citando Bob Marley e alla fine quasi cantando, ha invitato ad alzarsi, a difendere i propri diritti e a non rinunciare alla lotta. • Mony Pen, attivista impegnata nella difesa dei diritti delle persone Sieropositive, ha lanciato un appello per sconfiggere in ogni Paese lo stigma nei confronti delle persone colpite dal Virus HIV. • Festus Gotebanye Mogae, l’ex Presidente del Botswana, ha detto: “bisogna impegnarsi in prima persona per rendere possibili le acquisizioni dei farmaci in grado di salvare la vita dei portatori di HIV”. • María Teresa Fernández Vice Presidente della Spagna ha detto “è indispensabile un impegno globale contro ogni forma di disuguaglianza sanitaria, a cominciare dalla pari opportunità di accesso alle cure e ai sistemi sanitari per tutte le persone colpite dal Virus HIV”. • Denzil Douglas, Primo Ministro di “San Cristóbal y Nieves”, sostiene che dall’unione di intenti nasce la forza per difenderci dall’AIDS. • Keren Dunaway Gonzales ha preso poi la parola, la piccola dodicenne honduregna sieropositiva che dirige un giornale rivolto ai giovani sieropositivi della sua età e distribuito ogni due mesi con gli aggiornamenti. Una lunga ovazione ha commosso il pubblico di oltre 20000 presenti, ma in particolare la giovane e coraggiosa fanciulla. • PREVENZIONE e terapia farmacologica. Numerosi argomenti previsti dalla Cerimonia Inaugurale hanno coinvolto migliaia di studiosi che nelle loro relazioni, quasi fossero tutti d’accordo, hanno sostenuto che la battaglia da affrontare subito contro l’AIDS parte dalla “PREVENZIONE”: con l’uso dei profilattici, ma anche dei farmaci antiretrovirali e delle sostanze che prendono il posto dei vecchi Microbicidi. I farmaci oggi in uso in tutto il mondo con azione antiretrovirale sono tanti e funzionano tutti. Uno dei Trial Clinici, presentato alla XVII Conferenza Internazionale sull’AIDS a Città del Messico, riguarda il “Tmc 120” che viene utilizzato con un anello vaginale, quindi funge da contraccettivo, garantendo l’effetto protettivo dall’infezione da HIV anche per tre mesi (così sostiene l’Infettivologo dell’Università di Milano Massimo Galli). Gli altri due farmaci: il “Tenovir” e il “Maraviroc”, si usano di volta in volta prima del rapporto sessuale. “Il Maraviroc”, ha commentato Galli, “è interessante: normalmente viene somministrato per via orale ai pazienti e funziona bloccando il CCR5 un recettore che si trova sulla superficie dei linfociti e che favorisce l’ingresso del virus in queste cellule, ma il CCR5 si trova anche nella superficie dei Macrofagi, le prime cellule che il Virus infetta quando entra nell’organismo. Bloccando quindi questo recettore proprio sulla porta d’ingresso del Virus con un farmaco ad azione locale può essere utile (vedi Corriere della Sera del 6 Agosto 2008). Ancora oggi sono in corso in tutto il mondo sperimentazioni con farmaci antiretrovirali. • I Vaccini. La preparazione del Vaccino per la Prevenzione dell’AIDS è lontana. Nella Conferenza Internazionale di Vancouver del 1996 ci fu uno scetticismo da parte di alcuni rispettabili studiosi (che consigliavano di spendere le risorse per la ricerca di nuovi farmaci), ma per altri (vedi LUC MONTAGNIER) bisognava insistere nello studio per la loro preparazione. Sempre sui Vaccini ricordiamo le dichiarazioni rilasciate alla Conferenza di Barcellona (2002) da ROBERT GALLO: “chi pensa di poter avere al più presto i Vaccini è un illuso”. Anche ANTHONY FAUCI in maniera categorica avverte: “i Vaccini non prima dei 10 anni”, così la pensa anche il Virologo Italiano FERDINANDO DIANZANI. Erano 30 allora nel mondo i Vaccini in sperimentazione e c’era tra gli Esperti anche BARBARA ENSOLI dell’Istituto Superiore di Sanità che faceva ben sperare ma dichiarava che nei laboratori italiani c’erano delle difficoltà. Nella Conferenza di Bangkok del 2004 i sostenitori dei Vaccini si schiariscono un po’ le idee per la positiva iniziativa Internazionale proposta da BILL e MELINDA GATES (anche perché incoraggiata dal G8) che consigliava di riunire gli studiosi impegnati alla ricerca di un Vaccino anti-AIDS. • Global Village. Ho avuto la fortuna di visitare e studiare con attenzione tre edizioni del Global Village: quello di Bangkok, quello di Toronto e, non ultimo, quello di Città del Messico. Naturalmente quello di Bangkok, essendo una novità per un Congresso Mondiale, ci ha colpito soprattutto per la possibilità a tutti di accedere alla Conferenza, ma in particolare al Global Village a cui hanno aderito individui di tutte le età, in particolare i bambini delle Scuole Primarie che hanno gradito moltissimo il libretto di Aspino e lo hanno dimostrato con segni d’affetto, non solo ci ringraziavano con un sorriso grande “così”, ma leggevano il libretto (scritto in lingua inglese) facendo i commenti e chiedendoci spiegazioni. C’era di tutto, dalla storica musica del Siam a quella più moderna suonata con vecchi strumenti caratteristici della Tailandia. E’ stata una grande festa e noi ci siamo trovati coinvolti e ci è rimasta nel cuore. Per la seconda volta abbiamo avuto il piacere di visitare e vivere l’atmosfera del Global Village a Toronto: è vero, c’è un po’ di differenza tra questo e quello di Bangkok, a Toronto era organizzato secondo aree tematiche. C’erano l’area degli Aborigeni/Indigeni, degli Africani, dei bambini, delle donne, dei Sieropositivi, delle prostitute, dei Gay, dei detenuti, dei consumatori di sostanze illegali, ma anche le aree multi-religiose e quelle delle terapie non convenzionali, come la medicina indigena. La strutturazione voluta dagli organizzatori ha favorito e permesso una concreta socializzazione tra le varie comunità. Pittoresche scenografie hanno contornato le discussioni sui temi della salute, dell’igiene, della PREVENZIONE e discriminazione, sottolineando che il diritto della sessualità deve essere vissuto come un diritto al piacere e quindi al benessere. • Città del Messico. Sede della XVII Conferenza Internazionale sull’AIDS, tenutasi dal 5 all’8 Agosto u.s. come tutti sapete. Non poteva non riservare, una città così “Fantasmagorica”, un Global Village che, oltre a rispecchiare le caratteristiche del Messico, ha riunito come a Toronto le rappresentanze di tante Associazioni di tutto il mondo, alcune delle quali in teatri ben predisposti attraverso gli spettacoli hanno anche lanciato utili ed interessanti messaggi, ma tutti hanno lasciato intendere che se si vuole abbattere l’AIDS bisogna “prendere il toro per le corna”, curando tutti i Sieropositivi senza discriminazioni o cercando di giustificare, con termini talvolta complessi (vedi Omofobia), eventuali difficoltà. Non esistono difficoltà se si vuole vincere la guerra contro un povero Virus, ormai bombardato in tutto il mondo da tanti farmaci efficaci che danno anche aspettative di 40 anni. Sta per morire, diamogli l’ultima stoccata, agendo uniti e con idee chiare. • In conclusione, tirando le somme, è emerso quanto era stato già detto nel 2006 a Toronto, ma anche a Bangkok e confermato all’unanimità dagli Studiosi riuniti a Città del Messico. Si deve lavorare in armonia; tutte le ricerche per i rimedi contro il Virus (compresi i Vaccini) devono essere controllate in modo da stabilire protocolli e indirizzi con obiettivi uguali per tutti, ma riguardanti in particolare la PREVENZIONE (dal 1991 l’A.S.P.A. sta dando e ha dato un simpatico contributo nel mondo durante tutte le Conferenze Internazionali sull’AIDS a cui ha partecipato, ha sempre distribuito migliaia di copie del libretto di Aspino scritto in lingua inglese e in Sardegna sono stati raggiunti brillanti risultati, l’AIDS è stazionaria ma non bisogna abbassare la guardia) e l’organizzazione di incontri per redare poi tutta una serie di informazioni che scaturiranno dalle interviste e dalle risposte dei partecipanti a questo tipo di Conferenze Informative. • Il Sociale: è nostra abitudine, quando ci rechiamo alle Conferenze Internazionali sull’AIDS, trovare degli spazi per visitare le città (senza trascurare la Conferenza), così abbiamo fatto anche a Città del Messico, andando ad incontrare l’Ambasciatore d’Italia in Messico a cui abbiamo consegnato un volume della Città di Cagliari inviatogli dal Sindaco del Capoluogo della Sardegna. S.E. Dr. Felice Scauso, Ambasciatore d’Italia in Messico, ci ha ricevuto subito ed è stato entusiasta perché gli abbiamo consegnato alcune copie del libretto di Aspino che ha apprezzato moltissimo, è senz’altro un degno rappresentante dell’Italia anche perché deve gestire la sua missione in una delle più belle e grandi città del mondo. Città del Messico (19.311.365 abitanti al 2005) in questo periodo come tutto il mondo sta attraversando un momento difficile, ma i Messicani hanno qualcosa in comune con i Sardi: sono orgogliosi e disposti a lavorare e se quel lavoro non va bene, ne cercano o ne inventano un altro e così via. Abbiamo cercato e trovato una guida valida, Luigi Alvarez (tour conductor), che conosce bene la lingua Inglese, Francese e Italiana, ma soprattutto conosce molto bene la storia del Messico e della Città del Messico. Ci ha accompagnato all’Ambasciata Italiana dove abbiamo incontrato l’Ambasciatore d’Italia in Messico, ci ha poi portato in giro per la città e così abbiamo potuto visitare almeno una parte di questa enorme città e vedere delle cose meravigliose. Siamo partiti dal Viale Juarez e abbiamo constatato quello che si dice dei Messicani e cioè si danno da fare, per guadagnarsi la giornata fanno di tutto! Abbiamo visitato “El Palacio de Bellas Artes”, abbiamo visto tanti Monumenti e anche la bellissima Città Universitaria con una moderna Biblioteca. Abbiamo visitato, penso, il miglior negozio di Città del Messico che ha un assortimento spaventoso di articoli che provengono dall’artigianato locale. Da buoni Sardi e quindi buon gustai, specie se provenienti dal Rione de Bidda Noa, abbiamo deciso di visitare anche se rapidamente uno dei migliori mercati della città (ce ne sono diversi), come potete vedere dalle fotografie: nella prima c’è Gabriella con alcuni commercianti, nella seconda con due Messicane un Messicano e la nostra guida Luigi Alvarez. Essendo Cattolici in un Paese in cui l’80% della popolazione è Cattolica, con Gabriella, abbiamo deciso di andare a visitare il Santuario della Madonna di Guadalupe, Patrona del Messico; è tutto meraviglioso, c’è anche una gigantesca statua di Papa Giovanni Paolo II che si è recato più volte a Guadalupe. Dietro la statua del Papa c’è anche il Papamobile, con cui Giovanni Paolo II circolava per Guadalupe e che ha donato poi ai Messicani. Non si può sottacere il rispetto e l’affetto che hanno moltissimi Messicani, ma anche gli abitanti di molte Nazioni Americane nei riguardi della Vergine Madonna di Guadalupe per la quale viene organizzata, il 12 Dicembre di ogni anno, una meravigliosa festa.