Culture fedi e identità giovanili

MICRO PROGETTO
Culture fedi e identità giovanili
CULTURE FEDI E IDENTITÀ GIOVANILI
Suscitare la solidarietà nella cultura
MICRO PROGETTO
Culture fedi e identità giovanili
Motivazioni dell’intervento e finalità
1.
Alcuni processi hanno dato una svolta al ruolo della religione, deprivatizzandone la sfera e la modalità
esperienziale. Il senso esistenziale, per una quota ancora maggioritaria di giovani, è quotidianamente
intessuto di un sentimento religioso che, tuttavia, non si dispiega esclusivamente lungo le linee direttrici
fondamentali dell'istituzione religiosa cattolica. Anzi, il consenso generale al "cattolicesimo romano" è
appannaggio di un gruppo limitato di giovani che, pur tuttavia, non sono refrattari all'affermazione di rilievi
critici e a rimarcare la dissonanza diserti comportamenti e discorsi istituzionali rispetto alle proprie
elaborazioni.
Il pluralismo religioso si riferisce da un lato, alle diverse condizioni in cui si esprime, all'interno del
cattolicesimo italiano, il sentimento religioso giovanile, attraversando sia lo spazio pubblico della religione
sia investendo la dimensione privata.
Ci troviamo in un contesto locale in cui convivono e si combinano forme culturali e stili di vita tradizionali e
moderni; accanto a forme di persistenza di un religioso tradizionale, convivono comportamenti innovativi
che interessano sia la sfera pubblica (l'istituzione religiosa; l'associazionismo, ecc) che quella privata (il
soggetto, le sue relazioni, l'ambito familiare); accanto ad una religiosità più latente e implicita vissuta nei
momenti rituali della vita o topici, è presente una diffusa disaffezione nei confronti del religioso istituzionale.
Si tratterà di capire cosa lo causa, come si sedimenta, quali esperienze ne agevolano l'origine e il suo
riprodursi. Infine l'atteggiamento agnostico, ateo: in questo caso si tratta di capire quali percorsi di vita ne
facilitano la sua produzione e la sua consistenza.
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2.
Elaborare una proposta formativa significativa;
Conoscere e saper utilizzare i linguaggi dei giovani;
Attrezzarsi come educatori per saper leggere la complessa realtà giovanile;
Tradurre in stili di vita i contenuti dei percorsi formativi che spesso restano solo a livello cognitivo;
Aiutare i giovani a manifestare una più matura identità personale, imparando a fare delle scelte di
vita, più durature e significative;
Contribuire, con percorsi adeguati, a sviluppare atteggiamenti di accoglienza e a sapersi rapportare
verso gli altri senza pregiudizi di razza, nazionalità e credo religioso, superando le barriere socioculturali;
Far comprendere che il messaggio religioso può essere vissuto nelle diverse dimensioni in cui si
articola la cultura umana (filosofica, letteraria, storica, artistica, musicale, teatrale, mass mediale);
Analisi del contesto
Il micro-progetto prende avvio dalla necessità di ripensare e riformulare le teorie della secolarizzazione alla
luce proprio delle nuove compenetrazioni fra la sfera pubblica e quella privata in cui è importante capire il
percorso soggettivo che il giovane compie dalla famiglia alla società e dentro questo percorso come è stato
rappresentato, vissuto ed esperito il sentimento, la pratica e l'esperienza religiosa.
Pur salvando, il nucleo della teoria della secolarizzazione, ossia l'idea della differenziazione fra sfera religiosa
e sfera secolare (Stato, economia, scienza), l'impostazione di una indagine sul senso e il significato della
religione nell'esperienza giovanile deve partire da questa differenziazione e dal fatto che essa non
necessariamente implica l’emarginazione e la privatizzazione della religione ma, semmai, richiede di
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ripensare in un senso più generale, il modo in cui cambiano i confini fra queste due differenti sfere e i
possibili ruoli strutturali che la religione può svolgere all'interno di queste sfere. Detto in termini diversi
occorre ripensare alla dicotomia tradizione-modernità e a quella pubblico-privato.
Per raggiungere gli obiettivi si porrà in essere un’azione culturale ed educativa che fornisca agli educatori
una serie di strumenti adeguati:
 sondaggio elaborato da esperti, con domande chiare e precise, da somministrare a un campione
rappresentativo e/o utilizzo di ricerche già effettuate sul territorio per far emergere se esiste ancora
uno spazio per il sacro nella vita dei giovani, se la dimensione religiosa è ritenuta importante per la
costruzione della propria identità e se essa influisce sulle scelte di ogni giorno;
 verificare se la proposta formativa che viene offerta ai giovani è adeguata e significativa.
3.
Obiettivi
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4.
Far emergere l’idea del concetto di sacro presente nella cultura giovanile;
Conoscere le religioni e le forme di agnosticismo presenti sul territorio;
Aiutare i giovani ad avere stima di sé e a sentirsi protagonisti della propria vita e del proprio tempo;
Comprendere i meccanismi che stanno alla base dei processi decisionali (autonomia e libertà);
Educare i giovani a comprendere in maniera autentica il concetto di libertà e ad avere rispetto delle
opinioni altrui;
Suscitare un’etica dell’ospitalità ed essere in grado di saper cogliere il bello dell’altro;
Saper analizzare i principali modelli comportamentali a cui fanno riferimento i nostri giovani;
Abilitare i giovani a riflettere e a porsi domande per dare risposte al bisogno di senso;
Valorizzare esercizi di responsabilità civile;
Acquisire conoscenze e competenze per la verifica dei movimenti e aggregazioni ideologiche che
operano e creano cultura nell’ambito della vita, dell’ecologia, dell’etica, della mondialità.
Destinatari
Il micro-progetto si rivolge a tutti i soggetti coinvolti nell’educazione dei giovani 14-18 anni. Genitori –
Insegnanti – Educatori - Agenzie educative presenti sul territorio – Istituzioni che si preoccupano di
politiche giovanili e servizi sociali – Gruppi etnici presenti sul territorio
5.
Azioni
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Laboratori di comunicazione educativa (filmografia, teatro, musica grafico-pittorico…)
Concorso a tema con modalità varie
Attività di cineforum sul tema : “Noi e il diverso. Accoglienza o rifiuto?”
Test sull’influenza dei messaggi subliminali con l’apporto di esperti della comunicazione
Far conoscere altre forme di consumo come quello equo solidale
Uso critico e riflessivo dei mass media
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6.
Tavola rotonda sul disagio giovanile
Itinerari artistico-religiosi-musicali per cogliere la presenza della dimensione religiosa
Percorsi interdisciplinari (religione-filosofia-scienze) su temi come: la solidarietà e il dono di sé;
vivere occasioni di solidarietà e di amicizia; suscitare la solidarietà nella cultura; costruire la
solidarietà nella società
Proporre un periodo di digiuno dalla televisione e dal cellulare proponendo una passeggiata in un
luogo che consenta di ammirare le bellezze naturali
Monitoraggio
Seguire la modificazione dei comportamenti in itinere rispetto alla situazione di partenza (ripetendo la stessa
indagine in tempi diversi) utilizzando il Diagramma di Tomas Gordon (cfr. il libro “Insegnanti Efficaci”)
Feedback di verifica della ricaduta educativa del micro-progetto.