SISTEMA ENDOCRINO

ipotalamo

ipofisi

tiroide

paratiroidi

corteccia surrenale

midollare surrenale e paragangli

pancreas endocrino

chemocettori

timo

epifisi

sistema neuroendocrino diffuso

gonadi

placenta
Meccanismi patogenetici generali delle patologie delle ghiandole endocrine

Ipofunzione endocrina primaria, la gh. non produce più ormoni per patologie proprie della
ghiandola
La secrezione ormonale può essere alterata a causa di tre meccanismi principali:

○
ipoplasia congenita della ghiandola
○
da distruzione delle cellule secretorie
○
difetto biochimico congenito nella sintesi di un ormone, di solito su base enzimatica
Ipofunzione endocrina secondaria, conseguente a:
○

Iperfunzione endocrina primaria
○

carenza di ormoni trofici che stimolano la gh.
neoplastica, di solito. La parte neoplastica continua a produrre ormoni ma non risponde ai
meccanismi di feedback negativi
Iperfunzione endocrina secondaria
○
ipersecrezione di ormoni trofici
○
a processi patologici in altri organi, per es. ipocalcemia → stimola le paratiroidi a produrre PTH

Endocrinopatie iatrogene, es. cortisone e ormoni usati come farmaci

Anomala degradazione ormonale, es. in conseguenza ad epatopatie

Endocrinopatie per mancata risposta delle cellule bersaglio, manca il feedback negativo
IPOFISI
Organo centrale del sistema endocrino.
Ha una stretta dipendenza dall’ipotalamo con il quale forma l’asse ipotalamo-ipofisi elemento anatomofunzionale di collegamento tra il SNC e l’ipofisi stessa.
La ghiandola è formata da:
1

Adenoipofisi

Pars intermedia

Neuroipofisi, che è una vera e propria evaginazione del tessuto nervoso centrale essendo formata
da assoni di origine ipotalamica e da cellule neurogliali.
Ciascuno degli ormoni dell’ipofisi anteriore è regolato da uno o più ormoni ipotalamici chiamati ormoni o
fattori liberatori ed inibitori.
Tipi cellulari che compongono l’ipofisi
Adenoipofisi: le cellule sono disposte in ammassi e cordoni in stretta connessione con i capillari sanguigni;
in relazione alla loro affinità per i coloranti istologici sono state classificate in:

cromofile
○
○

acidofile che producono:
■
GH: ormone somatotropo (STH)
■
PRL: prolattina o ormone luteotropo (sono circa il 20% e aumentano con la gravidanza)
basofile che secernono:
■
ACTH: l’ormone adenocorticotropo
■
TSH : tireotropina (che sono circa il 5%)
■
FSH e LH: gonadotropine (nei maschi ICSH ovvero ormone che stimola le cellule
interstiziali).
cromofobe, .di piccole dimensioni e molto numerose, contengono scarsi granuli e non si colorano né
con i coloranti acidi né con quelli basici.
Pars intermedia: secerne l’ormone melanocito stimolante MSH.
Neuroipofisi: produce dei granuli che contengono la vasopressina (ADH) e l’ossitocina.
ALTERAZIONI DELLO SVILUPPO
Ipofisi accessorie

nella mucosa faringea (ipofisi craniofaringea), cavallo e gatto

si presenta come formazioni cistiche che possono trasformarsi in neoplasie
Ipoplasia e aplasia

bovini, suini

ereditaria (Guernsey e Jersey), associata ad altre anomalie endocrine e del SNC

In vitelli o agnelli nati da madri con forte intossicazione da vitamina A o Veratrum californicum
Cisti ipofisarie
○
Cisti del dotto craniofaringeo
il dotto cranio-faringeo distale è una struttura embrionale che scompare alla nascita. Resti del dotto
possono provocare l’insorgenza di formazioni cistiche che, in caso di rottura, determinano flogosi
locale con successiva fibrosi che può comprimere:

Ipofisi → diabete insipido e obesità

Chiasma ottico → difficoltà visiva .
○
Cisti derivate dall’ipofisi faringea che derivano dall'ipofisi accessoria craniofarinfea
○
Cisti derivate dalla mancata differenziazione dell’ectoderma orofaringeo della tasca di
Rathke. Nanismo ipofisario
■
2
che doveva dare origine alle cellule ormonosecernenti dell'adenoipofisi
■
questo porta alla formazione di cisti multiloculari nella sella turcica
■
e provoca nanismo ipofisario (panipopituitarismo giovanile), nanismo armonico
■
Pastore tedesco (gene autosomico
recessivo), i primi sintomi si manifestano
a circa due mesi di età per la scarsa
crescita e la permanenza della livrea da
cuccioli.
Disturbi di circolo

iperemia passiva

emorragie per vasculopatie
Alterazioni regressive

atrofia senile

atrofia da
neoplasie)

necrosi (epatite virale del cane, peste suina)
compressione
(cisti,
ascessi,
Illustrazione 1: Panipopituitarismo giovanile
Ipertrofia e iperplasia

fisiologica (gravidanza, lattazione)

secondario (ipotiroidismo, ecc)
PROCESSI INFIAMMATORI DELL’IPOFISI (IPOFISITI)


Patogenesi:
○
ematogena di agenti infettivi (embolie settiche), rare
○
per continuità da processi infiammatori limitrofi (meningite, encefalite, sinusiti, faringiti), più
frequenti
Frequenza
○


non rara (nel 7% dei bovini regolarmente macellati; fibrosi diffusa nel 22%, indice di un
processo infiammatorio cronicizzato)
Sindrome da ascesso ipofisario: infiammazioni di tipo purulento a carico dell'ipofisi che si possono
avere in seguito a complicazione di meningoencefalite acuta, da infezioni del setto nasale o lesioni
alle corna, nei bovini (e nei suini), da Arcanobacterium pyogenes,
○
Mycoplasma arginini (pecora e capra); Corynebacterium pseudotubercolosis (agnelli);
Arcanobacterium pyogenes (suino)
○
listeriosi nella pecora (microascessi)
○
ascessi ipofisari nel cavallo
ipofisite piogranulomatosa actinobacillare, empiema della sella turcica, per estensione da lesioni
di cavità nasali, dei polmoni e dell’orecchio medio (nei bovini)
Adenoipofisite linfocitaria

Nel cane, associata ad atrofia delle ghiandole sebacee, con blefarite, dermatite, cute rugosa e secca
per effetto di un'adenite sebacea cronica

Nelle bovine affette da malattia della Jena (ipofisite prob. immunomediata: autoanticorpi anti-ipofisi
nell’80% dei soggetti affetti): rallentato accrescimento delle ossa del treno posteriore
Ormoni ipofisari sono responsabili anche della produzione della melanina e del tropismo cutaneo e dell'
accrescimento del pelo anche per i rapporti stretti che esistono tra ipofisi ed ipotalamo dove si trovano i
centri termoregolatori → alterazioni nell'accrescimento del pelo:
3

ipertricosi ipofisaria postaftosa delle vacche (c.d. vacche pelose) si può osservare un’ipofisite a
focolai multipli prevalentemente linfocitari situati di preferenza nella parte anteriore della ghiandola.
Adenoipofisite emorragico-necrotizzante

epatite di Rubarth del cane

peste suina
Altre cause di ipofisiti:

Toxoplasmosi

tubercolosi (bovini, suini)

migrazioni di larve di parassiti.
NEOPLASIE DELL’IPOFISI
Frequenti nei piccoli animali e nei cavalli, più frequenti quelle primarie

Adenomi e carcinomi, nella maggior parte dei casi sono ormonosecernenti, soprattutto ACTH

craniofaringiomi

teratomi

neoplasie mesenchimali

neoplasie secondarie metastatiche

effetti endocrini (ipo/iperfunzione)

compressione, soprattutto dell'ipotalamo
Di solito sono molto vascolarizzate → colore rosso scuro
Adenomi e carcinomi ipofisari

Molto più frequenti gli adenomi, spt nel cane

Fattore di rischio: disfunzioni endocrine

Molto comune nei ratti e topi di laboratorio

Nel cavallo (irsutismo)

adenomi cromofobi, acidofili e basofili

ormono-secernenti / non-ormono-attivi
I carcinomi, più rari, si accrescono più velocemente rispetto agli adenomi e non sono ormonoattivi: più una
neoplasia è benigna più è differenziata e quindi è più facile che mantenga le attività proprie del tipo cellulare;
più è maligna meno è differenziata e più facilmente perderà le sue attività
Adenoma corticotropo dell’adenoipofisi (adenoma secernente ACTH)
4

secernente ACTH (sindrome da eccesso di cortisolo: malattia di Cushing)

cane (Boxer, Boston terrier, Barboncino), gatto, cavallo

cellule cromofobe grandi o piccole, ben differenziate, con rare mitosi,e secondo la disposizione di
queste, possono essere di tipo diffuso o sinusoidale, positive per ACTH ed MSH
Adenoma della pars intermedia
Non è chiaro se derivi veramente dalla parte intermedia

Può essere ormono-attivo (ACTH) o no

cavallo, cane

cellule in cordoni o nidi attorno ai capillari o a setti di tessuto connettivo; grandi, talvolta formano
strutture follicolari con colloide densa e acidofila; in altre aree strutture a palizzata attorno ai vasi.

poliuria, polidipsia, iperfagia, sonnolenza, ipertermia intermittente e irsutismo, probabilmente dovuto
a:
○
compressione sull’ipotalamo
○
secrezione dei peptidi derivati dalla propiolipomelanocortina (MSH, beta-END)
• Adenoma cromofobo dell’adenoipofisi (non ormonoattivo)
– cane, nel gatto, nel vitello
– ipopituitarismo e disturbi neurologici
• Adenoma acidofilo dell’adenoipofisi
– Raro, gatto, bovino, coniglio, pecora, capra
– produce GH o PRL
– assottigliamento delle ossa del cranio, iperplasia delle paratiroidi, nefrite cronica, osteodistrofia fibrosa,
atrofia muscolare, diabete mellito
• Adenoma basofilo dell’adenoipofisi
– il più raro, può produrre TSH (gozzo)
• Carcinomi
– più rari dei corrispondenti adenomi
• Craniofaringioma
– benigno, deriva dalla tasca di Rathke, panipopituitarismo e nanismo, atrofia delle ghiandole endocrine
• Metastasi
– carcinomi, TVT, melanomi
IPOFUNZIONE IPOFISARIA
• Ipofunzione adenoipofisaria (panipopituitarismo)
– congenita: nanismo ipofisario
• armonico: carenza di GH
• disarmonico: carenza di TSH
– acquisita: morbo di Simmonds (cachessia ipofisaria)
• dimagrimento e anoressia, atrofie diffuse, anelasticità cutanea, ipotermia, ipotensione, steatosi del fegato,
oliguria, anuria, cachessia fino alla morte
• Ipofunzione neuroipofisaria
5
– Sindrome adiposo-genitale (distrofia di Babinski-Froelich), obesità ed ipogonadismo, rara negli
animali, per neoplasie sellari
– Diabete insipido. Insufficiente secrezione di ADH, si osserva soprattutto in bovini, equini e cani, poliuria,
e polidipsia, secchezza della cute e delle mucose, alopecia e diminuzione della salivazione, con disturbi
della termoregolazione, alterazioni della psiche, disturbi dell'appetito, se coesistono lesioni ipotalamiche.
IPERFUNZIONE IPOFISARIA
• GIGANTISMO IPOFISARIO
– iperproduzione di GH nel periodo pre-pubere, esagerata e rapida crescita in lunghezza dello scheletro, con
rallentata ossificazione; astenia ed ipogenitalismo
– stato segnalato nel cane, associato a diabete insipido e a sindrome adiposo-genitale.
• ACROMEGALIA
– ipersecrezione di GH post-puberale, aumento del sistema scheletrico, che non potendosi sviluppare in
lunghezza, si deforma soprattutto nelle estremità
– sviluppo eccessivo dei tessuti molli, macroglossia, frequenti disturbi sessuali
• SINDROME DI CUSHING.
• IPERFUNZIONE IPOFISARIA SECONDARIA A PATOLOGIE INTERCORRENTI
– encefalopatia epatica
– scrapie
SURRENALI


Corticale (origine mesodermica)
○
zona glomerulare o arciforme, cellule colonnari, secrezione di mineralcorticoidi (spt
ALDOSTERONE).
○
zona fascicolata, il 70% della corticale, glucocorticoidi (spt CORTISOLO).
○
zona reticolare, steroidi sessuali (spt ANDROGENI).
Midollare (deriva dall’ectoderma delle creste neurali):
○
cellule gangliari simpatiche cromaffini (feocromociti): catecolamine,
Sono 2 gh. in 1, sia dal punto di vista istologico che embriologico, sono cell. completamente diverse.
Processi regressivi
Atrofia della corticale

Idiopatica

Senile

Da inibizione iatrogena, se l'animale è sottoposto ad un trattamento protratto con corticosteroidi si
osserva una progressiva atrofia della corticale, motivo per cui non si sospendono mai bruscamente
queste terapie ma si cala progressivamente la dose per dare tempo alla gh. di riattivarsi
Steatosi

nella corticale, cane, gatto, cavallo

mioglobinuria parossistica, brucellosi, obesità, gestazione.
Amiloidosi

6
della corticale, rientra nelle forme sistemiche secondarie, uno degli organi in cui si vede più
frequentemente (insieme a fegato, reni, linfonodi e milza)
Illustrazione 3: Corticale
giallo-arancione
e
aumentata di volume
per l'amiloidosi
Illustrazione 2: Sostanza amiloide,
acidofila amorfa nell'interstizio che
determina atrofia da compressione
sulle cell. secernenti e quindi
insufficienza
Pigmentazioni

melanosi nella capsula e nella zona glomerulare nei ruminant

lipofuscinosi nella zona sub-capsulare di bovini di razza Frisona o Ayrshire

emosiderosi per emorragie locali, anemia infettiva equina, emosiderosi generalizzata

porfirosi
Cisti

bovini, cani ed equini

da emorragie o forme colliquative locali
Calcificazioni

frequente nei gatti adulti (30%),causa è sconosciuta.
Necrosi ed emorragie
Fenomeni di tipo emorragico sono tipicamente associati a setticemia, conseguente a grave indebolimento
delle pareti vascolari, un po' in tutti gli organi. Conferma di un decesso per stato tossico-setticemico è il
riscontro di gravi emorragie a livello di surrenali, fino alla necrosi colliquativa-emorragica (responsabile del
crollo del metabolismo che si ha nello shock setticemico; non c'è più produzione di cortisolo importante per
contrastare gli effetti dell'infiammazione)
Non ci sono però lesioni patognomoniche.

Rammollimento, colliquazione, infarcimento emorragico

apatia, anoressia, vomito, diarrea, collasso circolatorio periferico, miastenia ed ipotermia

per processi tossico-infettivi setticemici

○
feti bovini abortiti per IBR (herpesvirus)
○
salmonellosi acuta nei cavalli adulti (Salmonella tyhimurium)
○
setticemie da coliformi e da streptococchi negli animali giovani
○
setticemia emorragica nei bovini
○
morbo coitale maligno del cavallo e carbonchio ematico dei ruminanti (Infarti emorragici)
○
Rift Valley fever
Da microarterite in corso di insuff. renale cronica
PROCESSI INFIAMMATORI (surrenaliti o adrenaliti o epinefriti)

SURRENALITI ACUTE
7
○

SURRENALITI APOSTEMATOSE
○


in corso di malattie acute setticemiche
di solito di origine embolica con formazione di ascessi
SURRENALITI INTERSTIZIALI (forme croniche)
○
infiltrati linfoplasmocitari o linfoistiocitari
○
malattia di Aujeszky, afta, PMWS, LES, pemfigo, rogna demodettica
SURRENALITI GRANULOMATOSE
○
TBC, uomo, bovini, suini e carnivori
○
da miceti nel cane e nel gatto (Histoplasma capsulatum, Coccidioides immitis e Cryptococcus
neoformans)
IPERTROFIA E IPERPLASIA
Le cell. che compongono le gh. vengono considerate STABILI, cioè non vanno incontro a continua
proliferazione (al contrario della cute), ma in condizioni di necessità possono acquisire attività rigenerativa
andando incontro sia ad ipertrofia che ad iperplasia.
Le cell. LABILI vanno incontro solo ad iperplasia cioè aumentano di numero
Le cell. PERENNI, in cui non è possibile la rigenerazione (come i neuroni e le cell. muscolari), vanno
incontro, se stimolate, solo ad ipertrofia cioè aumentano di V
Ipertrofia della corticale

FISIOLOGICA : quando c'è richiesta maggiore di ormoni surrenalici
○

COMPENSATORIA
○

gravidanza, lattazione, estro, castrazione, cisti ovariche, pseudo-ermafrodismo
ablazione di una surrenale
IN CORSO DI:
○
adenoma corticotropo dell’ipofisi
○
pielonefrite nel bovino
○
chetosi primaria del bovino
○
malattie tossico-infettive
○
tubercolosi
Iperplasia della corticale

NODULARE: molto frequente nel CANE, CAVALLI e GATTI anziani.

DIFFUSA: aumento uniforme, di solito bilaterale, in risposta ad una ipersecrezione autonoma di
ACTH per un adenoma corticotropo ipofisario.
Iperplasia della midollare

in bovini macellati nel quadro di disendocrinie generali

possono precedere lo sviluppo di feocromocitomi nel bovino (paragangliosi)
NEOPLASIE

8
Della corticale
○
Adenoma/carcinoma corticosurrenalico
○
Mielolipoma (lipoma = perché c'è una componente di tess. adiposo), ectopie di midollo osseo
che possono accrescersi nelle surrenali; quando c'è attivazione dell'emopoiesi extramidollare
vengono coinvolte anche queste gh., quindi non è strano che si possano formare anche tumori
di questo tipo
○

Linfoma, in corso di malattia linfomatosa generalizzata
Della midollare
○
Feocromocitoma
○
Neuroblastoma
○
Ganglioneuroma
Di solito si distinguono solo a livello istologico o con l'immunoistochimica
Tumori della corticale delle surrenali
ADENOMA

cani anziani, cavalli, bovini, capre e pecore. Incidenza maggiore negli arieti castrati rispetto a quelli
interi.

MACRO: noduli singoli anche voluminosi, ben delimitati, di colore rosso o giallastro (elevato
contenuto lipidico)

MICRO:cellule ben differenziate in nidi o trabecole separate da spazi vascolari. Citoplasma acidofilo
e vacuolizzato per la presenza di lipidi.

Possono essere ormonosecernenti, di solito corticosteroidi
CARCINOMA DELLA CORTICALE

E’ più raro dell’adenoma,

bovini e cani anziani

Solo alcuni sono ormono-secernenti con produzione di cortisolo.

rari casi di carcinomi secernenti aldosterone causa di grave ipopotassiemia

MACRO: voluminosi colore giallo ocra o bruno-rosso, tendono ad invadere tutta la ghiandola e i
tessuti circostanti, nel 60% dei casi la vena cava posteriore

MICRO

○
cellule grandi, poliedriche
○
citoplasma vacuolizzato per la ricchezza di lipidi,
○
nucleo vescicoloso e nucleolo prominente
○
Suddivise in lobuli e nidi da uno stroma fibrovascolare.
METASTASI: frequenti; fegato, polmoni, reni e linf. Meseraici, tramite l'invasione della vena cava
caudale
Tumori della midollare del surrene
FEOCROMOCITOMA

dalle cellule cromaffini della midollare delle surrenali o
dei paragangli simpatici

Più frequenti nei bovini e nei cani, rari negli altri animali
domestici.

feocromocitoma maligno: infiltrante e metastatizzante
(polmoni, linfonodi regionali, fegato), di solito sono
benigni e si accrescono lentamente

talvolta ormono-secernenti, provocano:
9
○

Aritmie, tachicardia, ipertensione, ipertrofia cardiaca, sclerosi delle arteriole, collasso
cardiocircolatorio.
Colore di solito rosso scuro
IPOCORTICOSURRENALISMO

insufficiente produzione di glicocorticoidi e/o mineralcorticoidi, raro

anoressia, vomito, diarrea e ottundimento del sensorio

carenza di aldosterone: iponatremia, iperpotassemia, ipotensione, deficit della gittata sistolica e
shock ipovolemico

Mal bronzino (iperpigmentazione cutanea).

PRIMITIVO o MORBO DI ADDISON

○
deficienza sia di glicocorticoidi che di mineralcorticoidi
○
Nel CANE, atrofia idiopatica bilaterale della corticale delle surrenali, con surrenalite linfocitaria
prob. immunomediata
○
idiopatico,sclerosi, neoplasie, ascessi, necrosi
SECONDARIO
○
deficienza di ACTH ipofisario e quindi di glicocorticoidi
○
la secrezione di aldosterone rimane inalterata
IPERCORTICOSURRENALISMO

Eccesso di mineralcorticoidi (sindrome di Conn)

Eccesso di glicocorticoidi (sindrome di Cushing) soprattutto nel cane.

Eccesso di androgeni (sindrome adreno-genitale).

Nel cane il 15% dei casi è dovuto a tumore delle surrenali, nel restante 85% dei casi la sindrome
risale ad una lesione ipofisaria (sia anteriore che intermedia), idem nel gatto.
Cushing primario: neoplasia (o iperplasia nodulare, rara) ormonosecernente della surrenale → produzione
di cortisolo
Cushing secondario: tumore dell'ipofisi che produce ACTH → iperplasia della surrenale che produce
cortisolo
Cushing iatrofeno: conseguente all'assunzione di cortisonici → atrofia della corticale
Sindrome paraneoplastica: neoplasia differenziata in modo anomalo può produrre polipeptidi con azione
ormonosimile (di solito: PTH, ACTH, insulina) es. tumore primitivo del polmone
Disturbi del metabolismo

Rallentamento del metabolismo proteico

Attivazione del metabolismo glucidico

Deposito di grassi
IPERCORTICOSURRENALISMO
Metabolismo glucidico
10
Metabolismo lipidico
Metabolismo proteico
Iperglicemia protratta
Polifagia, obesità, distribuzione
atipica del grasso sottocutaneo
Assottigliamento, ipotonicità della
cute, scarsa cicatrizzazione,
fragilità vascolare, muscoli flaccidi
Diabete mellito
TIROIDE

Follicoli

cellule follicolari

○
colloide (tireoglobulina)
○
TSH
○
T3 e T4
cellule parafollicolari (cellule C)
○

Alterazioni postmortali
○


calcitonina
rapida autolisi
Alterazioni di sviluppo
○
aplasia/ipoplasia
○
tiroidi accessorie
○
cisti d. tireoglosso
Atrofia
○
senile
○
da insufficienza ipofisaria
○
compressione
○
sclerotica

Corpora amilacea

Amiloidosi

Pigmentazioni
○

Necrosi
○


lipofuscinosi
ischemica
Calcificazioni
○
mineralizzazione della colloide
○
distrofica
Metaplasia
○
ossea (senile)
○
squamosa (ipovit. A)
IPERTROFIA / IPERPLASIA
11
GOZZO o STRUMA
GOZZO = Aumento di V della tiroide

Semplice oppure associato ad altre patologie

diffuso o nodulare

simmetrico o asimmetrico

acquisito o congenito

associato o no ad ipo/ipertiroidismo

associato o no a carenza di iodio nella dieta
Classificazione del gozzo
Da un punto di vista anatomo-patologico:


Gozzo diffuso aumento importante ed uniforme di tutta la tiroide
○
parenchimatoso
○
colloide
Gozzo nodulare aumento non uniforme dovuto alla crescita di noduli nel tess. tiroideo
Patogenesi del gozzo parenchimatoso diffuso:
Dieta carente di iodio
Composti gozzigeni che
Difetto enzimatico nella biosintesi
interferiscono con la tiroxinogenesi
degli ormoni tiroidei
Carenza di ormoni tiroidei
Ipersecrezione di TSH
Iperstimolazione della tiroide
Aumento di volume e numero delle
cellule follicolari
GOZZO PARENCHIMATOSO
DIFFUSO
GOZZO PARENCHIMATOSO DIFFUSO

Associato ad ipotiroidismo

carenza di iodio

composti gozzigeni
○
piante (tutte le brassicacee, trifoglio bianco, cavolo)
■
○
farmaci (resorcinolo, fenilbutazone, sulfamidici)
■
○
tiocianati che competono con gli ioduri (raro)
inibiscono la sintesi della tirosina
tireostatici (metiltiouracile, tiouracile, propiltiouracile, feniltiouracile, metimazolo) → usati per la
terapia dell'ipertiroidismo e come frode: ipotiroidismo = ritenzione idrica → aumento di peso
■
bloccano l’ossidazione dello iodio
IPERPLASIA ED IPERTROFIA TSH INDOTTA NELLE CELLULE FOLLICOLARI
12

epitelio follicolare da cubico a cilidrico

aree di pluristratificazione

gemme epiteliali iperplastiche con aspetti papillari

lume follicolare ridotto e con contorni irregolari
GOZZO PARENCHIMATOSO CONGENITO

Congenito ma non ereditario

per carenza di iodio protratta nella madre per tutta la gravidanza

associato a distocie, ritenzione placentare, mixedema, alopecie, edema laringeo

suinetti, agnelli, vitelli

gozzo parenchimatoso microfollicolare
○
numerosi follicoli piccoli e irregolari
○
privi di colloide
○
epitelio batiprismatico
○
proliferazioni papillari endoluminali
Gozzo parenchimatoso congenito da eccesso di iodio

Puledri nati da cavalle alimentate con alghe marine secche (eccesso di iodio)

iperplasia tiroidea con gozzo evidente

livelli ematici di iodio più elevati del normale

○
concentrazione placentare nel feto
○
lattazione
interferenza (saturazione) con la sintesi di ormoni tiroidei
○
abbassamento del livello di tiroxina
○
secrezione compensatoria di TSH
○
iperplasia della tiroide
GOZZO COLLOIDE


fase involutiva del gozzo parenchimatoso diffuso negli animali giovani e negli adulti
○
dopo che quantità sufficienti di iodio sono state aggiunte alla dieta in animali con gozzo
parenchimatoso da deficienza di iodio
○
in animali vecchi quando la richiesta di tirosina è diminuita
Le cellule follicolari iperplastiche continuano a produrre colloide, ma l'endocitosi della colloide è
ridotta a causa della diminuzione di TSH ipofisario in risposta a valori ematici normali di tirosina e
triiodotironina.
13

Tiroide ingrossata, molle, anche cistica

follicoli ectasici, con ristagno di colloide ed epitelio piatto

accumulo di colloide, uniforme e ipereosinofila

rivestimento epiteliale molto basso e talvolta endoteliforme,
senza vacuoli di endocitosi

accumulo di colloide uniforme ed ipereosinofila

rivestimento epiteliale molto basso e talvolta epiteliforme,
senza vaculo di endocitosi

atrofia da compressione anche dello stroma interfollicolare

fusione dei follicoli per rottura dei setti interfollicolari che
origina cavità cistiche (gozzo colloide cistico)
Gozzo nodulare (gozzo adenomatoso)

iperplasia nodulare tipica degli animali anziani (bovini, cavalli, cani, gatti)

ipertrofia bilaterale con noduli distinti,
○
singoli o multipli, dimensioni variabili, deformanti, sporgenti, ben demarcati, non capsulati
○
I lobi colpiti sono moderatamente ingrossati e con contorni irregolari

endocrinologicamente inattivo oppure attivo (ipertiroidismo)

reperto accidentale alla necroscopia

non deve essere confuso con neoplasie (lesione similneoplastica)

aspetto istologico del gozzo nodulare:

○
alternarsi di aree di gozzo parenchimatoso e colloide
○
masserelle solide di cellule epiteliali iperplastiche
○
proiezioni papillari intraluminali
○
altri follicoli involuti e pieni di colloide densa e acidofila
differenziazione rispetto ad adenomi:
○
non sono capsulati
○
non provocano compressione del parenchima adiacente
○
sono multipli
Gozzo disormonogenetico ereditario


incapacità congenita sintesi adeguata ormone tiroideo
○
alterazione nella sintesi delle tireoglobulina, mentre la captazione dello iodio è normale
○
difetto nell'RNAm della tireoglobulina (trascrizione aberrante)
○
difetto nel trasporto di RNAm dal nucleo al reticolo endoplasmatico
carattere ereditario autosomico recessivo:
○
14
pecore (Corriedale, Dorset Horn, Merino, Romney Marsh), bovini (Afrikander) e capre
(Saanen, olandesi), cani (Schnauzer giganti)

sintomi: grave ipotiroidismo (crescita subnormale, mixedema, alopecia, debolezza, letargia, morte

macro: aumento di volume simmetrico

micro: iperplasia diffusa delle cellule follicolari, follicoli collassati per mancanza di colloide (marcata
endocitosi)
PROCESSI INFIAMMATORI (tiroiditi)

Poco frequenti, in bovini, cani e cavalli

TIROIDITI SEMPLICI: processi flogistici aspecifici
○
traumi, compressioni, contusioni, ferite, setticemie
○
aumento di volume, iperemia, infiltrazione di mononucleati

TIROIDITI PURULENTE (ascessuali o flemmonose)

STRUMITE gozzo infiammatorio processo infiammatorio che si è instaurato sul gozzo

TIROIDITI CRONICHE: atrofia sclerotica

TIROIDITI LINFOCITARIE: autoimmuni. Determinano atrofia e quindi insufficineza tiroidea

TIROIDITI SPECIFICHE GRANULOMATOSE
○
tubercolosi miliare, nel suino
○
tiroidite actinogranulomatosa nel bovino
○
tiroidite granulomatosa da Nocardia asteroides nel cane
Tiroiditi autoimmuni

La tiroide è frequente bersaglio di malattie autoimmuni perché ricca di strutture a carattere
antigenico, potenziale bersaglio di una reazione immunitaria:
○
tireoglobulina, antigene secondo della colloide (CA2), T3, T4, antigeni microsomiali
(intracitoplasmatici, membrana lipoproteica delle vescicole microsomiali), recettori per il TSH,
altri antigeni di membrana

NON sono antigeni segregati (la tireoglobulina era ritenuta tale):

predisposizione: difetto genetico nei linfociti T soppressori (che non inibirebbero l'azione dei linfociti
T autoreattivi)

causa "scatenante”: infezioni virali o batteriche o tiroiditi da cause ignote, che attivano una reazione
linfocitaria, non adeguatamente modulata dai linfociti Ts (effetto citotossico diretto ed anticorpo
dipendente)

Nell'uomo: tiroidite di Hashimoto

Nel Cane : TIROIDITE LINFOCITARIA

Danese, Setter irlandese, Old English sheep dog, Borzoi

gatto, capra

produzione di autoanticorpi anti-tireoglobulina nel 48 al 59% dei cani con ipotiroidismo (anche anti
T3, T4 e Ag microsomiali)

MACRO: poco apparente (lieve aumento o diminuzione di volume)

MICRO: infiltrato linfocitario diffuso o multifocale, con anche plasmacellule e macrofagi che distrugge
il parenchima

aggregazione dei linfociti in centri linfoidi con centro germinativo

evoluzione in sclerosi con ipertrofia compensatoria dei rimanenti follicoli

possibile l’evoluzione in adenocarcinomi

difficile da diagnosticare: nella fase iniziale acuta, quando ci sarebbe un lieve aumento di V della
tiroide, passa generalmente inosservata, quando cronicizza l'infiltrazione di linfociti nell'interstizio da
atrofia da compressione nel tessuto tiroideo, per cui dal punto di vista clinico, macroscopico e
palpatorio non di apprezza niente di particolare
NEOPLASIE DELLA TIROIDE
15

Più comuni nel cane (0,8- 8,7% di tutte le neoplasie), soprattutto carcinomi

meno nel gatto (soprattutto adenomi) e ancor meno nel cavallo (nel cavallo sono più frequenti le
iperplasie rispetto alle neoplasie)

rare nei bovini, ovini e suini

aumenta il rischio con l’età (cani: 9-10 anni, gatti: 12-15)

razze canine più predisposte: Beagle, Pastore delle Shetland, Old English sheep dog, Boxer, Cairn
terrier e Golden retriever.

Ormonosecernenti e non

Adenomi, carcinomi più frequenti

neoplasie del residuo del dotto tireoglosso

neoplasie delle cellule parafollicolari (cellule C) e tumori ultimobranchiali
Adenomi tiroidei

Neoplasie ben circoscritte
○
proliferazione ghiandolare distrettuale
○
separata dal restante parenchima tiroideo da una capsula (a differenza dei noduli iperplastici)

Possono derivare da preesistenti iperplasie multinodulari

comuni in gatti, anche cavalli, cani

spesso riscontro necroscopico occasionale

colore biancastro o bruno-rossiccio, a superficie liscia

talvolta aree cistiche o necrotiche o emorragiche

follicolare (macro o microfollicolare)

○
cistico
○
trabecolare (o embrionale)
○
ossifilo (acidofili o di Hurtle).
Papillare
Carcinomi tiroidei

Nel cane sono molto più frequenti degli adenomi rari nelle altre specie

considerevole ingrossamento di uno o di entrambi i lobi

scarsamente capsulati

spesso altamente aggressivi: (anche se hanno un aspetto ben differenziato che potrebbe suggerire
un basso grado di malignità)

○
invasione delle strutture adiacenti (trachea, muscoli, esofago, laringe, nervi, ecc)
○
anche estensione fino al torace
○
metastasi ai linfonodi regionali (retrofaringei, cervicali profondi, mandibolari)
○
metastasi ai polmoni ed in altre sedi
anche in tessuto tiroideo ectopico (mediastino, cuore, lingua) a livello del dotto tireoglosso


elevata cellularità, pleomorfismo cellulare

follicolare

papillare
16
Illustrazione
4:
Carcinoma
tiroideo con metastasi polmonari

solido

indifferenziato

a cellule giganti

misto maligno

spesso forme miste solido-follicolari
Neoplasie delle cellule parafollicolari (cellule C)

In cane, cavallo, pecora

Più frequenti nei tori

Nell’uomo: carcinoma midollare (più frequente nella donna)

può essere associato ad altre neoplasie endocrine (neoplasia endocrina multipla) es.
Feocromocitoma, adenoma delle paratiroidi, adenoma dell’ipofisi (uomo, toro): neoplasia familiare a
trasmissione autosomica dominante

possibile ruolo eziopatogenetico di una dieta ipercalcemica

spesso ormonosecernenti (calcitonina): (promuove la mineralizzazione del tess. osseo)
○
ipocalcemia, osteosclerosi vertebrale, osteoartrosi

ADENOMI: piccoli (max 3 cm), ben delimitati

CARCINOMI: multinodulari, anche voluminosi, con deposito di sostanza amiloide

TUMORI ULTIMOBRANCHIALI: neoplasia di cellule “fetali” con caratteri follicolari e parafollicolari
IPOTIROIDISMO

IPOTIROIDISMO PRIMARIO

ipotiroidismo congenito

○
da difetto congenito di sviluppo della tiroide
○
da difetto ereditario nella biosintesi di ormoni tiroidei
ipotiroidismo acquisito
○
primitivo idiopatico (atrofia follicolare idiopatica)
○
da tiroidite cronica (tiroiditi autoimmuni)
○
da distruzione della ghiandola causata da tumori
○
da carenza o eccesso di iodio
○
da sostanze gozzigene o da farmaci
○
da asportazione chirurgica della tiroide

IPOTIROIDISMO SECONDARIO

di origine ipofisaria

di origine ipotalamica
Disturbi funzionali nell'ipotiroidismo

NEI NEONATI E NEI CUCCIOLI (GOZZO CONGENITO):

cretinismo (rallentato sviluppo del SNC)

mixedema (ridotta distruzione di glicosaminoglicani)

nanismo ipotiroideo (ritardata ossificazione encondrale)

NEGLI ANIMALI ADULTI
17

ipercheratosi ed iperpigmentazione cutanea (acanthosis nigricans), alopecie simmetriche

mixedema, obesità, azospermia, anestro, perdita della libido

anemia normocitica e normocromica (� sintesi di Hb, � assorbimento intestinale di Fe e folati)

ipercolesterolemia (� metabolismo dei lipidi): aterosclerosi vascolare, lipidosi glomerulare

neuropatie periferiche e miopatie
Ipertiroidismo

NELL’UOMO

iperplasia primitiva della tiroide o morbo di Graves-Basedow

nodulo iperfunzionante (cd. adenoma tossico)

NEL CANE

predisposizione genetica razza pechinese

NEL GATTO

animale in cui si osserva più frequentemente (età 10-18 anni)

iperplasia follicolare nodulare o un adenoma o carcinoma

polifagia, polidipsia, poliuria, diarrea,vomito saltuario, iperattività, convulsioni, depressione e
anoressia, tachicardia, cardiomegalia per l'ipertrofia del ventricolo sinistro
PARATIROIDI

4 piccole ghiandole (2 nel suino)

cellule principali:
○
chiare
○
scure

cellule ossifile

cellule transizionali

producono paratormone (PTH): ipercalcemizzante
ALTERAZIONI DI SVILUPPO

aplasia

paratiroidi accessorie

cisti paratiroidee
ALTERAZIONI REGRESSIVE

atrofia (senile, da compressione, per ipercalcemia cronica da altre cause come intossicazione
cronica da vit. D)

pigmentazioni patologiche

Asportazione accidentale delle paratiroidi insieme alla tiroide (da correggere farmacologicamente)
DISTURBI DI CIRCOLO

emorragie (leptospirosi, stricnina)
INFIAMMAZIONI

18
paratiroidite linfocitaria (immunomediata)
PROCESSI IPERPLASTICI

iperplasia diffusa
○

secondaria a insufficienze renali
(iperparatiroidismo nutrizionale)
croniche,
carenza
di
calcio,
eccesso
di
fosforo
iperplasia nodulare
○
primaria, singoli noduli non capsulati, simili ad adenomi
NEOPLASIE

rare

adenomi e carcinomi

responsabili di iperparatiroidismo primario
IPERPARATIROIDISMO
PRIMARIO
 iperplasia primaria (idiopatica)
○

iperplasia nodulare: singoli noduli non capsulati, simili ad adenomi
adenomi e carcinomi ormonoattivi
rari
SECONDARIO
ad ipocalcemia/iperfosfatemia indotta da cause diverse:
○


insufficienza renale cronica
○
il filtro glomerulare trattiene il fosforo
○
ipovitaminosi D
nutrizionale
○
carenza di Calcio e/o vit. D
○
eccesso di fosfati e/o ossalati (chelanti del Ca), soprattutto negli erbivori
○
malassorbimento intestinale
PSEUDOIPERPARATIROIDISMO
Più frequente nel cane


Sindrome paraneoplastica
○
tumore delle gh. perianali
○
linfoma
demineralizzazione generalizzata dello scheletro
○

mineralizzazione dei tessuti molli
○

fratture multiple, riassorbimento subperiostale, perdita della lamina dura intorno ai denti con
caduta dei denti, diminuzione generalizzata della densità ossea
calcificazioni metastasiche soprattutto nei tess. in cui di ha l'eliminazione di valenze acide che
facilitano la precipitazione dei sali di Ca (parete dello stomaco, polmoni, reni, intima dei grossi
vasi dove c'è molta elastina)
osteodistrofia fibrosa
○
iperostosi soprattutto facciale per un'intensa proliferazione di osteoblasti e deposito di osteoide
scarsamente mineralizzata e tessuto fibroso (mandibola di gomma)
19
IPOPARATIROIDISMO


PRIMARIO
○
idiopatico (genetico, sindrome di De George)
○
funzionale (nei cuccioli nati da madri con iperparatiroidismo)
SECONDARIO
○
processi infettivi (cimurro),
○
atrofia da compressione o da ipercalcemia protratta,
○
ablazione chirurgica totale o parziale (spesso accidentale),
○
invasione da neoplasie primarie o metastasiche nella regione cervicale,
○
radiazioni ionizzanti, traumatismi

Sintomatologia acuta: ipocalcemia: tetania

Sintomatologia cronica: alopecia, secchezza della pelle, fragilità delle unghie e dei denti, prurito,
cataratta mono o bilaterale, alterazioni della conduzione cardiaca, iperestesia nervosa.

Nei giovani disturbi nello sviluppo delle ossa e dei denti.
IPERPLASIE E TUMORI
IPERPLASIA per ipossia cronica (anche permanenza ad alte quote)
NEOPLASIE (chemodectomi o paragangliomi non cromaffini)

cani (maschi con più di 8 anni), gatti, bovini, pecore.

razze brachicefale più predisposte delle altre all’insorgenza di questi tumori (Bulldog, Boxer Boston
terrier)

rischio 10 volte superiore nei soggetti che vivono ad alte quote

non secernenti, disturbi clinici perché occupano spazio

chemodectomi dei corpi aortici (TUMORI DELLA BASE DEL CUORE)

20
■
compressione sugli atri e/o la vena cava,
■
scompenso cardiaco
■
dispnea, cianosi, tosse, difficoltà alla deglutizione, vomito, idrotorace, idropericardio, ascite,
edema del tessuto sottocutaneo della testa e del collo, congestione passiva del fegato
○
colore biancastro, multilobulari, in sezione aree emorragico-necrotiche, tendono a circondare i
tronchi vasali maggiori alla base del cuore
○
i carcinomi infiltrano la parete dell’arteria polmonare e formano delle proiezioni papillari nel lume
o invadono pericardio o atrio cardiaco
○
metastasi rare (polmone e fegato)
tumori dei corpi carotidei:
○
presso la biforcazione della carotide comune nell’area cervicale craniale
○
masse unilaterali, a lenta crescita.
■
adenomi ben capsulati, rotondeggianti, piccoli (1 - 4 cm), superficie liscia, biancastri, duri,
appaiono molto vascolarizzati, strettamente adesi all’avventizia della carotide.
■
tumori maligni dei corpi carotidei sono più grandi (fino a 12 cm) di diametro),
degenerazione cistica ed emorragie, invasivi; metastasi nel 30% dei casi (polmoni, linfonodi,
pancreas, rene e fegato);
■
deviazione dorso-laterale della trachea
Quadro istologico dei chemodectomi (corpi carotidei ed aortici)

cellule cuboidali o poliedriche ravvicinate

suddivise in lobuli da trabecole connettivali disposte con regolarità attorno ai capillari

citoplasma debolmente acidofilo, finemente granulare e vacuolato

frequenti aree di necrosi

cristalli di colesterolo
PANCREAS ENDOCRINO
ISOLE DI LANGERHANS:
 cellule α (A) secernono il glucagone (iperglicemizzante)

cellule β (B) producono insulina (ipoglicemizzante, fovorendo l’utilizzazione del glucosio)

cellule C: solo nella cavia

cellule D (δ) somatostatina, inibisce la secrezione sia dell'insulina che del glucagone

cellule F o D2 producono il polipeptide pancreatico (PP) che inibisce la contrazione della
cistifellea e la secrezione enzimatica del pancreas
Insufficienza del pancreas endocrino: DIABETE MELLITO

Insufficiente secrezione di insulina da parte delle cellule β (ipoinsulinismo)
○
iperglicemia e glicosuria, acidosi

diabete di tipo I (insulino dipendente) (distruzione di più dell’80% delle cellule β)

diabete di tipo II (non-insulino dipendente - controllabile con la dieta) (10-50%)

in patologia animale sono soprattutto del tipo I

PRIMARIO: insuliti autoimmuni, intossicazioni, amiloidosi, base genetica, pancreatiti croniche, afta,
parvovirus, BVD

SECONDARIO: ad altre endocrinopatie (ipercorticismo, ipertiroidismo)
Lesioni sistemiche secondarie al diabete:

Cataratta

Steatosi epatica

infezioni secondarie

Neuropatia diabetica (anche del SNA: atonia gastrointestinale, alterazioni del ritmo cardiaco,
ipertensione)

Microangiopatie (retinopatia diabetica, aneurismi, aterosclerosi)

Nefropatia diabetica: glomerulosclerosi diffusa o nodulare (noduli scleroialinosici)
Iperfunzione del pancreas endocrino: IPERINSULINISMO

abbassamento della glicemia: debolezza, vomito, tremori, convulsioni

i sintomi recedono rapidamente dopo iniezione di glucosio.

ipertrofia delle isole di Langerhans

○
nel cavallo nell’adenoma cromofobo della pars intermedia dell’ipofisi,
○
neoplasia/iperplasia delle isole di Langerhans nei cavalli anziani
○
sperimentalmente nel suino dopo resezione chirurgica parziale
neoplasie isole pancreatiche (insulinomi o tumori a cellule β).
21

cani gatti bovini furetti, anziani

generalmente ormonoattivi

adenomi (piccoli, sferoidali, delimitati, grigiogiallognoli)

Carcinomi (voluminosi, infiltranti, lobulati, metastasi)
Molto più rari: glucagonomi – gastrinomi
Raramente secernenti gastrina, secretina, glucagone, somatostatina, ecc.
22