c La fondazione del mon do medievale in Europa À La carta ci mostra una profonda novità: sul bacino del Mediterraneo non si affacciano più territori appartenenti a una sola civiltà. L’unità che l’impero romano aveva realizzato si è infranta. La storia dell’VIII secolo ha vari protagonisti: gli arabi, che stanno consolidando i loro vastissimi domini; l’impero di Bisanzio, erede e continuatore dell’antico impero romano; gli slavi e altri popoli che si presentano sullo scenario europeo, e che troviamo ancora oggi, insieme con tutti gli altri, a formare l’Europa contemporanea. In Europa occidentale, solo il regno franco sopravvisse di tutti i regni romano-germanici formatisi dopo la caduta dell’impero romano. L’esercito di Carlo Magno non conosceva rivali. Solo i musulmani e i baschi riuscirono a fermarlo in battaglia, impedendogli di conquistare tutta la Spagna. Ma molti altri popoli europei dovettero accettare la sua supremazia: i bretoni in Francia, i sassoni e i bavari in Germania, i frisi in Olanda, gli slavi in Cekia. In Italia Carlo Magno sconfisse facilmente i longobardi del centro e del nord a Pavia, nel 774, ma non riuscì a sottomettere i longobardi dell’Italia meridionale e i bizantini. i V i c h i n g h O C I T O IC T L A N M A R E D E L N O R D L J u t i T M A Angli N O Sa o ss ni B AR A Frisi Aquisgrana Br et no Re A Parigi on i Loira Dan u D E I Bavari i v a l S R E G N O bi o M F R A N C H I U n g a r i Pavia Venezia Longobardi ng o Sardegna A CO Costantinopoli Tessalonica M A R T I R R E N O M R A I M P E R O Atene M A R I O N I O Sicilia B I Z A N T I N O EO Tunisi A Nicea EG Fez M U S U L M TI di Palermo D O M I N I IA R M ar R M r i B u l g a Antiochia I Eufrate Rodi Kairouan N O N E R O R Lo Cordova b D A R I A Roma A P i M ch Barcellona R C io nub Da C r o a t i A DOMINI MUSULMANI A i A v a r S B as REGNI CRISTIANI Roda no T E I C N O U M Baghdad Ti gr i Cipro E D Creta I T E R R A Damasco N E golfo Persico O Barqa A Alessandria r a b i Il Cairo Arabi M AR Regno dei franchi Nilo Impero bizantino R O SS O 86 87 PER STUDIARE LA STORIA U N I T À c La fondazione del mondo medievale in Europa o TESTO BASE b Il regno franco IL LE Vassalli XI secolo Erano guerrieri o signori che siglavano patti personali con il re. Durante una cerimonia, detta dell’“omaggio”, il vassallo pronunciava il giuramento di fedeltà: si dichiarava “uomo di fiducia” del suo signore e gli prometteva il suo aiuto militare. Come ricompensa otteneva terre, villaggi, città o vescovadi. La concessione veniva chiamata “feudo” o “beneficio”. PUNTO DI PARTENZA Per circa due secoli (VIII e IX secolo) il regno dei franchi fu la potenza più temibile d’Europa. Il suo re più celebre, Carlo Magno, era straordinariamente capace nel convincere i nobili a seguirlo nelle sue imprese, abile nel prepararle e valoroso in battaglia. I nobili, dal canto loro, lo aiutavano volentieri, perché sapevano che il re era generoso nel ridistribuire il bottino delle vittorie. La splendida corte di Aquisgrana Carlo Magno aveva un grande modello: Teodorico, il re APPROFONDIMENTO ostrogoto che aveva governato felicemente su popoli di diversa stirpe, italici e germanici. Per imitarlo, Carlo Magno fece costruire nel suo palazzo la cappella reale A PAGINA 127 ispirandosi alle chiese di Ravenna e radunò tutti i sapienti del tempo alla corte di Aquisgrana, l’odierna Aachen, una cittadina tedesca al confine con la Francia e il Belgio. Questi formarono la Schola palatina, un’istituzione che promosse riforme fondamentali: fece riaprire nei monasteri le scuole (erano state chiuse alla fine del VI secolo), sollecitò i monaci a ricopiare i libri antichi, stabilì misure e pesi uguali per tutte le terre del regno. d X secolo PA R O L E D E L L A S T O R I A L’organizzazione dei territori conquistati Quando Carlo conquistava un territorio, premiava i signori alleati, affidando loro un feudo, cioè una proprietà terriera strappata ai vinti o presa dai possedimenti ecclesiastici dei territori conquistati. Questa concessione veniva chiamata beneficio. I signori che la ricevevano diventavano, così, suoi vassalli. Essi sapevano che la concessione era temporanea e il feudo doveva essere restituito al re o alla Chiesa, ma ciò accadeva di rado. Infatti, il feudatario, dopo qualche tempo, cominciava a considerare il feudo come una sua proprietà e lo aggiungeva ai suoi possedimenti. I guerrieri più meritevoli venivano ricompensati con il titolo di “conte” . Un conte aveva il compito di rappresentare il re, assicurare la difesa e amministrare la giustizia in una regione ampia. In essa vi erano sia terre di sua proprietà sia città indiIl regno dei Merovingi APPROFONDIMENTO c A PAGINA 120 L’impero di Carlo Magno LA CAPPELLA PALATINA VIII secolo IX secolo A sinistra, la Cappella Palatina (cioè “del Palazzo”), che era la chiesa della residenza carolingia ad Aquisgrana. In questa cappella, nella quale si trovava il trono imperiale, Carlo fu seppellito alla sua morte. Nella pagina a fianco, una miniatura che si trova in una Bibbia del IX secolo: vi è raffigurato Alcuino da York, un famoso uomo di cultura della corte carolingia, mentre presenta a Carlo e alla sua corte l’edizione della Bibbia da lui curata per ordine dello stesso imperatore. Colora sulla linea del tempo i secoli in cui il regno dei franchi fu la potenza più temibile d’Europa. 88 Colonia Reims Aquisgrana Treviri Parigi S L AV I OCEANO Strasburgo marca U N G A R I d’Austria AT L A N T I C O Augusta Poitiers marca del Friuli regni cristiani Lione A R A B I Pavia marca di Catalogna AVA R I Roma Marsiglia Territorio dei franchi nel 481 (avvento di Clodoveo) Territorio conquistato sino alla morte di Clodoveo (511) Territorio conquistato alla caduta del dominio romano nella Gallia (486) Successive conquiste dei Merovingi mar Mediterraneo 89 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE U N I T À c La fondazione del mondo medievale in Europa o Mappa concettuale e sintesi E U R O PA V I I I SECOLO Completa il testo, che descrive la mappa riassuntiva dell’unità. All’inizio del IX secolo l’Occidente vide nascere un nuovo impero: nell’800 infatti ……………………. , re dei franchi, si fece incoronare ……………………………. dal Organizzazione dei territori in contee e marche papa. Questa incoronazione provocò però una grave ……………………. fra la Chiesa di Rinascita culturale Roma e quella di Bisanzio. Carlo Magno aveva conquistato un vasto territorio, che IMPERO DI CARLO MAGNO aveva organizzato creando dei rapporti di vassallaggio con i guerrieri più fedeli. A essi concedeva un feudo e li nominava …………… o …............…………. , con l’incaDivisione fra Chiesa cattolica e Chiesa bizantina Divisione dell’impero rico di difendere il territorio, di rappresentare il re e di amministrare la giustizia. L’impero di Carlo Magno ebbe però vita breve. Venne diviso in ………….. regni che per duecento anni dovettero affrontare nuove e I M P O RTA N Z A DELLA CHIESA terribili ………….......….......................................... . Mancanza di un forte potere centrale Invasioni Mancando un potere centrale che potesse difendere le popolazioni, ogni città imparò a organizzarsi da sola, sotto la guida dei ………………… , mentre i discendenti dei conti e dei marchesi incominciarono a considerarsi indipendenti e a lasciare in eredità Autonomia di conti e marchesi il ……………. ai propri discendenti. Nel X secolo avvennero alcune trasformazioni: in agricoltura vennero introdotte delle IMPERO DEGLI OTTONI Rapporti positivi MASSIMO SPLENDORE D E L L’ I M P E R O DI BISANZIO ………………………… ; il Mediterraneo incominciò a essere solcato dalle flotte delle città ………………….. italiane; ………………….. di Sassonia ricostituì un impero che aveva il suo centro non più in Francia, ma in Germania e combatté contro le popolazioni che minacciavano l’Europa. Mentre l’impero sassone si espandeva e l’impero bizantino raggiungeva il massimo splendore, in Europa nasceva un’altra potenza, quella dei ……………………………. . Sviluppo delle città mercantili italiane Fondazione di un ducato in Normandia Innovazioni agricole Normanni Questa popolazione, che proveniva dalla Scandinavia, fra il X e l’XI secolo fondò il ducato di Normandia e da qui partì alla conquista sia dell’……………...............….....…. sia dell’Italia ………………………. . E U R O PA X 104 SECOLO Conquistano l’Inghilterra Conquistano il sud Italia Un altro gruppo di normanni si diresse dal Baltico verso l’Europa orientale, dove fondò il ducato di Rus, che darà il nome alla Russia. 105 PER VEDERE DA VICINO U N I T À c La fondazione del mondo medievale in Europa APPROFONDIMENTO 1 LA VITA QUOTIDIANA NELLE CURTES MEDIEVALI La curtis, il castello, la città vescovile A lato, questa miniatura che orna le pagine di un manoscritto rappresenta tre personaggi intenti a vendemmiare. Nella pagina a fianco, in alto, delle contadine mietono il grano e lo raccolgono: le donne aiutavano spesso gli uomini nel duro lavoro dei campi. In basso, ancora un particolare tratto da una miniatura: in un momento della vivace vita dei mercati medievali, il pescivendolo propone la sua merce e ne vanta la qualità davanti ai clienti che, possiamo immaginare, contrattano sul prezzo. Com’era fatta la curtis La pastorizia Anche provvedere al bestiame era un’attività collettiva. I ragazzi e i pastori della curtis portavano ogni giorno gli animali a pascolare nei terreni incolti e nella boscaglia che circondava l’insediamento. Gli uomini allevavano bovini, ovini e suini. Se la curtis era di un signore ambizioso o del re, si allevavano anche equini: i cavalli, infatti, erano i “carri armati” del Medioevo e quindi era importantissimo allevarli, anche se molto costoso. Mansi dominici Mansi massarici Mansi allodiali Il territorio della curtis era diviso in campi, detti mansi. C’erano i mansi appartenenti al signore, o dominici, coltivati da suoi servi e i cui prodotti servivano a mantenere la sua famiglia. C’erano, poi, i mansi massarici: appartenevano anch’essi al signore, che però li affidava a famiglie di contadini che li coltivavano, vivevano dei frutti del loro lavoro e versavano al signore una specie di affitto in denaro o in natura. Infine, c’erano i mansi allodiali, di proprietà di contadini liberi che vivevano fuori della curtis. Questi tre tipi di mansi erano sparsi in tutto il territorio: in questo modo, quando ogni anno si decideva quale parte della curtis sarebbe stata coltivata e quale sarebbe stata lasciata a riposo, ogni famiglia di contadini aveva dei campi nella zona coltivata e poteva garantirsi il raccolto per quell’anno. ■ La struttura della società medievale Città e campagne Nell’VIII secolo, all’epoca di Carlo Magno, nel regno franco si stava formando una società molto diversa da quella dell’impero romano. In questa nuova società gli uomini vivevano quasi esclusivamente nelle campagne, in villaggi oppure nelle curtes e nei castelli: alcuni però continuavano ad abitare nelle città, che erano governate dai vescovi. ■ La curtis Le campagne al tempo di Carlo Magno Nelle campagne europee, al tempo di Carlo Magno, vi erano molte aziende agrarie più o meno grandi. Queste aziende in Francia e in Germania venivano chiamate ville, in Italia curtes, in Inghilterra manor. Le curtes, spesso, erano un’evoluzione delle antiche ville romane. Nelle campagne vi erano anche piccoli villaggi indipendenti, insediamenti agricoli sparsi di famiglie contadine che vivevano isolate e, infine, terre lavorate dai contadini che abitavano nelle città. 112 La curtis e i suoi abitanti Ogni curtis aveva un edificio centrale, destinato all’abitazione del signore e circondato dalle case di legno dei contadini. Le famiglie che lavoravano nella curtis potevano essere sia libere sia schiave. Quelle libere tenevano per sé il ricavato del loro lavoro e davano al signore solo una parte del raccolto. Le famiglie schiave gli consegnavano tutto il raccolto e, in cambio, il signore dava loro ciò che serviva per sopravvivere. ■ Le tecniche agricole e i commerci La rotazione biennale La coltivazione era collettiva. Si decideva insieme quale parte del territorio coltivare con cereali o legumi e quale lasciare a riposo. Il terreno che i contadini lasciavano a riposo si rigenerava e l’anno successivo dava un buon raccolto. Questa tecnica agricola si chiamava rotazione biennale. Nonostante le tecniche utilizzate dai contadini, le rese agricole rimasero molto basse. Per ogni chicco di grano seminato se ne raccoglievano appena tre! La caccia e la raccolta Nel paesaggio medievale i boschi occupavano un’area maggiore rispetto all’epoca romana. Nel bosco si praticava l’allevamento, soprattutto quello dei maiali. Si cacciavano cinghiali, cervi, daini, caprioli e orsi. Grazie alla caccia e all’allevamento, i contadini potevano consumare un’elevata quantità di carne. Nel bosco gli uomini raccoglievano frutti spontanei e ricavavano il legname, un materiale fondamentale per riscaldarsi, cucinare e costruire case e attrezzi. I frutti dei boschi, delle aree incolte e del lavoro agricolo permettevano un’alimentazione sufficiente. Ma quando sopraggiungeva una carestia, la vita dei villaggi diventava durissima. Commerci e mercanti Presso le città, di solito fuori dalle mura, si svolgevano mercati periodici. In queste occasioni, dalla curtis partiva un piccolo gruppo di dipendenti per vendere le eccedenze, cioè quella parte del raccolto che non serviva agli abitanti della curtis per sopravvivere. Le eccedenze non erano abbondanti, ma erano sufficienti per acquistare strumenti di lavoro, metalli e tessuti. Ogni tanto passavano per la curtis mercanti che venivano da terre lontanissime. Essi vendevano vini profumati, stoffe intessute di fili d’oro e d’argento, gioielli, sale e armi. Il signore contrattava a lungo il prezzo e impegnava buona parte della produzione della curtis 113