Lezione 13 Il genoma degli organelli • Lynch: The origins of Genome Architecture Capitolo 11 Endosimbiosi Eubatterio → Una linea eucariote → internalizzazione in eucariote internalizzazione di cianobatterio precursore di cloroplasti → diversificazione degli eucarioti Ospite Dimensioni Endosimbionte In accrescimento Verso la miniaturizzazione (in animali) Migrazione di geni nel genoma del nucleo Cambiamenti nel codice genetico Introni Maturazione con Self-splicing introns in alcune linee spliceosomi Evoluti in modo molto diverso in piante ed animali Mitocondri cloroplasti Genomi leggeri ed efficienti Genomi ricchi di DNA non codificante Alto tasso di mutazione Basso tasso di mutazione Mitocondri: formazione e stabilizzazione Il progenitore comune di tutti gli eucarioti conteneva organelli simili a mitocondri • Più o meno tutti gli eucarioti esistenti hanno mitocondri •Quelli che non li hanno più mostrano i segni di una precedente presenza Moderne analisi filogenetiche suggeriscono l’origine da -proteobatteri Evento molto antico → molte speculazioni sui possibili vantaggi Per forza vantaggi selettivi? No, potrebbe essere stato, ad esempio, questo ordine di eventi: Endosimbiosi → acquisizione di un gene nucleare → l’endosimbionte diventa necessario da parte dell’endosimbionte Mitocondri: formazione e stabilizzazione Proposte spiegazioni “adattative” Acquisizione di energia Oxygen scavenging (protezione da eventuali danni ossidativi) O2 O2 O ATP 2 OrgCarbon O O2 O2 2 O2 Problema: trasporto dell’ATP all’esterno? Acquisizione di idrogeno. Primo ospite: metanogeno che ottiene H come scarto dell’endosimbionte dalla fermentazione di substrati organici H OC Produzione di ATP insorta successivamente Acquisizione di fotosintati: il progenitore dei mt sarebbe stato autotrofo (batterio rosso) fotosintetico in anaerobiosi OC CO2 I pochi eucarioti senza mitocondri hanno degli Ipotesi: evoluzione mt in primitiva anaerobiosi. idrogenosomi (processamento anaerobico del Poi si alza l’O2 e si rilassa la selezione→ perdita fotosintesi glucosio = CO2, H, acetato, un po’ di ATP) Mitocondri: formazione e stabilizzazione Comunque sia andata…un punto chiave nella stabilizzazione del mt nella cellula ospite è stato il trasferimento di geni al genoma nucleare Fase iniziale di duplicazione genica! I dati suggeriscono una migrazione massiccia e antica di geni Esempi: Lievito: 850 prodotti di geni nucleari sono importati come proteine nel mt Invertebrati: circa 2000 Vertebrati: circa 4000 Non tutti, ma molti di questi geni hanno avuto origine da trasferimenti di geni mt → nucleo Mitocondri: formazione e stabilizzazione Barriere da superare: 1. 2. 3. Il gene deve essere trasferito intero Deve trovarsi affiancato da siti di legame per fattori di trascrizione La proteina prodotta deve poter essere destinata all’mt Per risolvere il 3: sequenze all’N terminale di localizzazione mt + Tendenza alla traduzione di questi geni su ribosomi localizzati sulla membrana mt invece che nel citoplasma IMPORTANTE: la coevoluzione è testimoniata anche dal fatto che il 15% delle proteine codificate dal nucleo e destinate all’mt ha origine nucleare e non ha omologie in procarioti Origine dei cloroplasti Antenato comune dei vegetali → colonizzato da un cianobatterio → plastidi 20% geni di piante terrestri di origine plastidiale 1000-4000 proteine prodotte nel nucleo dirette al cloroplasto Mentre i mitocondri vengono ereditati verticalmente, i plastidi si sono diffusi nel mondo vegetale grazie a numerosi trasferimenti orizzontali Contenuto genomico ed organizzazione L’espansione del genoma degli organelli è solo debolmente associata con l’aumento del numero di geni , come nel genoma nucleare Contenuto genomico ed organizzazione Ma non c’è relazione Dimensioni genoma mt – dimensioni genoma ospite Esempio mt animali miniaturizzati non si spiega solo con l’aumento mt piante gonfiati di complessità degli ospiti Genoma mitocondri animali Genoma mitocondri piante Dimensioni: 14-20 Kb 180-1600 kb 13 geni codificanti proteine 29-59 geni codificanti proteine 22 geni per tRNA Set completo di tRNA 2 geni per rRNA Set completo di rRNA 90-95% codificante >90% non codificante Geni parzialmente sovrapposti No introni (poche eccezioni) 20-30 introni (gruppo I e II) Ambiente genetico popolazionistico All’aumentare delle dimensioni degli organismi tende a diminuire la dimensione effettiva Questo modello non si estende agli organelli: perché? Influenza dell’ambiente genetico popolazionistico sull’evoluzione del genoma: (Ne µ) Relationship between mutation rate, drift and diversity diversity Greater effective population size (less drift) drift Re-establish mutation/drift equilibrium drift Lower mutation rate drift higher diversity drift Re-establish mutation/drift equilibrium lower diversity drift Ambiente genetico popolazionistico Mutazione Elevati tassi di mutazione nei mitocondri sono dovuti a -generazione di radicali liberi dell’ossigeno da metabolismo respiratorio -frequenti replicazione del DNA: maggior numero di potenziali mutazioni -più copie genomiche: se c’è mutazione si può avere conversione genica DNA pol (codificata dal nucleo) ha un tasso di errore molte volte inferiore a quella del nucleo, ma non ci sono proteine che riparano il DNA Vertebrati Tasso mt 19x nucleare Invertebrati Tasso mt 8x nucleare Piante: tassi di mutazione molto bassi! Ambiente genetico popolazionistico Ricombinazione Eteroplasmia: presenza nella stessa cellula di mtDNA di diversa origine (originati da mutazione o da rari casi di passaggio di mt paterni) Si osserva sperimentalmente che l’eteroplasmia diventa omoplasmia in poche generazioni (distruzione molecole diverse? Differenti tassi riproduttivi?) Poche chances per la ricombinazione (sebbene queste molecole siano in grado di ricombinare, si vede in cellule somatiche) Dimensione effettiva influenzata solo dal tipo principale di molecola Nei funghi l’ereditarietà è biparentale e la ricombinazione avviene Ambiente genetico popolazionistico Dimensione effettiva In genere si considera 1/4 di quella degli autosomi nucleari ogni coppia ha 4 copie di geni nucleari 3 copie di cromosoma X 1 copia di Y e 2 copie di mtDNA di cui UNA SOLA EREDITATA autosomi autosomi La regola 1:4 vale se c’è uguale sex ratio e se la selezione opera nello stesso modo sul nucleo e sul mt… Esiste variabilità in diversi taxa e la regola 1:4 non viene sempre rispettata Pressione mutazionale e diversificazione s numero medio di differenze per sito fra due sequenze prese a caso in una specie (o popolazione, o gruppo di individui) s = 2Ne Piante: s un ordine di grandezza inferiore: Risultato della depressione del tasso di mutazione negli organelli vegetali Stesso s in invertebrati e vertebrati * Invertebrati vertebrati ↓ Ne ↓Ne *da confrontare con la review alla fine della lezione La cremagliera di Muller e il mitocondrio Ipotesi pensata per spiegare il vantaggio della riproduzione sessuale: In organismi asessuali le mutazioni si accumulano in maniera irreversibile (o reversibile solo in caso di retromutazioni) AABB AaBB AABb Aa AAbB AABB AABB AaBB Bb AABb AaBb AaBB AABB Più o meno irreversibile declino nella fitness AaBb La cremagliera di Muller e il mitocondrio Come evitare la cremagliera? Alto tasso riproduttivo anche durante la vita della cellula ↓ Alta variabilità genetica ↓ Possibilità per la selezione di scegliere le varianti migliori Tuttavia si nota un accumulo di varianti deleterie: -patologie umane dovute a varianti attorno al 5% di frequenza -Comparazione tra geni presenti nel nucleo e negli organelli (es tRNA e rRNA) mostrano alta conservazione nel primo caso e accumulo di mutazioni nel secondo alcune delle quali abbassano l’efficienza (vedi tRNA bovino per Phe e Ser) -Calcoli appropriati dimostrano come non sia una minore pressione selettiva, ma la combinazione di una potenziale pressione selettiva come quella nucleare unita a dimensioni effettive minori a decretare la minore efficienza della selezione -Infine…la selezione è efficace solo se agisce sulle femmine Germ-line and somatic mtDNA mutations are hypothesized to act together to shape our history and our health. Germ-line mtDNA mutations: a variety of degenerative diseases. tRNAc' mutation at nucleotide pair (np) 4336 has been observed in 5% of Alzheimer disease and Parkinson disease patients and may contribute to the multifactorial etiology of these diseases. MTND6 at np 14459 whose clinical presentations range from adult-onset blindness to pediatric dystonia and basal ganglial degeneration. To the inherited mutations are added somatic mtDNA mutations which accumulate in random arrays within stable'tissues. These mutations provide a molecular clock that measures our age and may cause a progressive decline in tissue energy output that could precipitate the onset of degenerative diseases in individuals harboring inherited deleterious mutations. Rosenblum lecture 10 Rosenblum lecture 10 Rosenblum lecture 10 Rosenblum lecture 10 Rosenblum lecture 10 Rosenblum lecture 10 Bazin et al. (2006, Science): lista di mtDNA animali Deriva genetica Dimensioni popolazione Variabilità genetica Variabilità genetica Variabilità genetica Variabilità genetica Predizioni della teoria neutrale: Selective sweep Dimensioni popolazione Dimensioni popolazione Bazin conclude che il mancato aumento di variabilità nelle popolazioni grandi sia il risultato di selezione Variabilità genetica Bazin et al. (2006, Science): lista di mtDNA animali Dimensioni popolazione Bazin conclude che il mancato aumento di variabilità nelle popolazioni grandi sia il risultato di selezione Se questo è vero (draft elimina l’effetto della dimensione della popolazione) ↓ Cerchiamo segnali di selezione positiva in popolazioni con dimensioni effettive grandi! Invertebrati: grandi dimensioni effettive Vertebrati: piccole dimensioni effettive Test: Ka/Ks: In generale < 1 indicando selezione purificante MA Riduzione del polimorfismo per genetic draft Selezione positiva Invertebrati > vertebrati = più fissazioni aminoacidiche Rilassamento selettivo McDonald-Kreitman Stesse conclusioni: selezione positiva più accentuata in specie con grandi Ne Non tutti trovano questi risultati: Paland and Lynch confrontano Daphnie sessuali ed asessuali. La asessualità comporta ↓Ne ↓ efficienza della selezione Nelle popolazioni asessuali si trova ↑ Ka/Ks: se qui dove la selezione è rilassata c’è un maggiore tasso di mutazioni aminoacidiche queste devono essere deleterie per la maggioranza (non è indice adattativo!) Perché Bazin trova il contrario? 1. Forse gli studi precedenti non includevano sufficienti ed equilibrati campioni 2. Forse c’è un problema di indice di neutralità scelto per l’analisi e di geni analizzati Positive selection Se y=0 (sequenze molto conservate) NI = 0 Tolti dai box gli esempi in cui NI = 0 (e-h prodotti possibili di piccole Ne o selezione purificante) si perde il segnale di selezione positiva