ANALISI E SINTESI DI MOTORI A RILUTTANZA COMMUTATA Paolo DI BARBA, Maria Evelina MOGNASCHI, Najmeh REZAEI Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione, Università degli Studi, 27100 Pavia INTRODUZIONE I motori a riluttanza commutata – introdotti negli anni Settanta del secolo scorso, agli albori dei convertitori elettronici – sono recentemente tornati in auge per una serie di aspetti vantaggiosi, quali ad esempio il basso costo dei materiali dovuto all’assenza di magneti permanenti e l’elevato rendimento energetico, reso possibile dallo sfruttamento di materiali a polvere magnetica rispetto all’impiego del nucleo laminato tradizionale. La ricerca riguarda una classe di motori trifase a riluttanza commutata, caratterizzati dal nucleo in materiale magnetico sinterizzato (polvere di ferro dolce). L’analisi di campo è basata sul modello ad elementi finiti della sezione trasversale del motore, mentre la sintesi ottima della geometria è impostata secondo la teoria degli ottimi di Pareto, in maniera tale da identificare il luogo delle soluzioni di compromesso ottimo fra coppia statica e perdite nel nucleo magnetico. MODELLO DEL MOTORE E ANALISI DI CAMPO La sezione trasversale del motore in esame, caratterizzato da un rapporto di 12/8, potenza nominale di 450 W, velocità di 14,000 rpm e tensione di alimentazione di 230 V a 50 Hz, è mostrata in Fig.1. Il motore considerato, le cui dimensioni sono mostrate in Tab. 1, può essere impiegato come azionamento di un elettrodomestico. L’utilizzo di materiale magnetico sinterizzato con bassa cifra di perdita, per realizzare statore e rotore, ha reso possibile una migliore prestazione del motore in termini di rendimento energetico [1]. Data la struttura a quattro poli, è stato sviluppato un modello monofase con ia ≠ 0, ib = 0, ic = 0 (Fig.1). Ciascuna fase comprende quattro avvolgimenti; in particolare, la fase “a” è alimentata da corrente unidirezionale di valore costante e pari a 1 A. Il modello ad elementi finiti della sezione trasversale è stato sviluppato con il codice MagNet di Infolytica; in particolare, l’andamento della coppia statica e delle perdite nel nucleo magnetico al variare della posizione rotorica sono mostrate in Fig.2. Tab. 1. Dati geometrici del motore a riluttanza commutata Valore Simbolo Parametro Valore Simbolo 70 Raggio interno rotore 26.5 Raggio esterno statore RSO RIR mm mm 41.75 Altezza del polo di statore 15.25 RSI hs Raggio interno statore mm mm Spessore carcassa statorica 13 Raggio albero 8 mm Rsh BIT mm 0.25 Angolo esterno polo statore 15.14 Ampiezza traferro AG α mm deg 41.5 Angolo interno polo statore 12.58 ROR β Raggio esterno rotore mm deg 11 Numero di spire Larghezza dente rotore TW 140 N mm avvolgimento di fase Parametro PROBLEMA INVERSO: SINTESI OTTIMA DELLA GEOMETRIA La dimensioni geometriche del motore sono incognite nel problema di sintesi della geometria. Nello specifico, il raggio esterno di rotore ROR , il raggio interno di rotore RIR , lo spessore radiale della carcassa statorica BIT e l’altezza del polo di statore hs sono stati scelti come variabili di progetto. Inoltre il diametro del motore è vincolato a non eccedere la misura di 140 mm. Il problema inverso si può così formulare: assegnate le proprietà del materiale (curva di magnetizzazione e curva di perdita del nucleo), identificare la famiglia di geometrie ottime che massimizzano la coppia statica e, simultaneamente, minimizzano le perdite nel nucleo, soddisfacendo i vincoli del problema. Pertanto vengono presi in esame un spazio di ricerca quadridimensionale ed uno spazio obiettivo bidimensionale, rispettivamente. 10 T orque T ot al Los s es To rq u e (N m ) , To ta l L o ss es (W) × 10 +1 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 r oto r p o si tio n in d e g re e Fig. 1. Geometria, variabili di progetto, linee di flusso in funzione della posizione di rotore ROR-RIR =15mm Fig. 2. Coppia statica e perdite nel nucleo RISULTATI La Fig. 3 mostra un’approssimazione numerica dello spazio degli obiettivi. Si nota che il luogo delle soluzioni non dominate, contraddistinte dal simbolo circolare, mostra variazioni estese rispetto ad entrambi gli obiettivi. In particolare, la dipendenza della coppia e delle perdite nel nucleo dalla differenza dei raggi di rotore è mostrata in Fig. 4. 70 9 Torque Total Losses 65 8 Maximum Torque (Nm) Maximum Total Losses (W × 10+1) MaximumTotal Losses [W] 60 55 50 45 40 35 30 7 6 5 4 3 25 20 4 4.5 5 5.5 6 6.5 7 7.5 8 8.5 2 10 9 Maximum Torque [Nm] 15 Rotor Fig. 3. Spazio degli obiettivi al variare di tutte le quattro variabili di progetto: prototipo (triangolo), soluzioni non dominate (cerchio) 20 out - Rotor in 25 (mm) Fig. 4. Andamento della coppia e delle perdite nel nucleo al variare dei soli raggi rotorici CONCLUSIONE I risultati mostrano che il problema di sintesi ottima della geometria è ben posto ed è possibile identificare soluzioni che migliorano sia la coppia che le perdite nel nucleo: ne viene che la scelta finale viene fatta nell’ambito di soluzioni progettuali di compromesso ottimo. BIBLIOGRAFIA [1] B. Jankowski, D. Kapelski, M. Karbowiak, M. Przybylski, B. Ślusarek, Analysis of Static Characteristics of a Switched Reluctance Motor, Lecture Notes in Electrical Engineering, Springer 2015, pp. 289-394.