Il Collegio navale e... il Teatro dei misteri

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BRINDISINI LA MIA GENTE
Il Collegio navale e... il Teatro dei misteri
Gianfranco Perri Il Collegio Navale di Brindisi. Inaugurato da Mussolini il 28 Ottobre 1937
Nikola Poli E ditemi voi, ...questo capolavoro di edificio che una volta era il fiore all'occhiello di Brindisi che fine farà? La stessa fine di tutti gli altri?
Enrico Sierra Questi delitti non pagano mai. E' uno dei ricordi del mio passato, della mia gioventu'. Ha ospitsato i cari amici giuliani, non dimenticando Antonio Varisco generale dei carabinieri morto per la patria. E' un ricordo anche di svaghi, partite di calcio, di basket. E poi, ...come la torre dell'orologio, il parco delle rimebranze, ...: il vento dell'incapacita' e dell'indifferenza li ha spazzati via. Noi che viviamo fuori e ricordiamo sempre quegli anni passati, quando sentiamo parlare di questi delitti soffriamo, e tanto anche. Perché amiamo Brindisi come voi altri che vivete a Brindisi. Cosimo Guercia Enrico hai tutte le tue ragioni, ma con questa pagina sei sempre presente a Brindisi. Roberto Guadalupi Nikó, perchè dici "che fine farà"? Pensiamo alla "fine che ha fatto"! Gianni Tanzarella Secondo me ormai non è più recuperabile, tra la non curanza delle istituzioni e il vandalismo di certi Brindisini, è stato deturpato in modo irreparabile, un'altro pezzo di storia che scompare. Mario Carlucci Questo come tanti altri! Nel cortile interno, dove una volta c'era l'albero maestro, io metterei la statua del nostro sindaco. Roberto Guadalupi Un unico filo lega insieme il Collegio Navale all'Estoril! Acquistati con i soldi del Comune e lasciati a marcire ancora di più nell'incuria! Poi qualche consigliere o assessore ha da ridire sulla costruzione di un palazzetto dello sport adeguato alle necessità della città! Raffaele Mauro Roberto, nessun acquisto da parte del Comune, il collegio è proprietà regionale. Ora é stato affidato al Comune ed alla Provincia per 99 anni, la Provincia ha ceduto il suo diritto al Comune in cambio di alcuni terreni al Paradiso dove costruirà scuole. Per quanto attiene alla possibile destinazione di Tommaseo ed Estoril (per il quale è stato pagato solo il diritto demaniale), bisogna andare al PUG, dove tutti cittadini ed associazioni sono coinvolti e possono dire la loro. Certo non partecipando e non dicendo cosa vogliamo da questa città, daremo sempre ragione ai "soliti noti". Gianni Tanzarella Sono d´accordissimo con te Roberto, ma meglio lasciar perdere, sarebbe troppo lungo il discorso. Cosimo Guercia E pensare che e stato ideato da un gran architetto. Il Comune, credo di aver letto tempo fa, voleva fare un polo universitario, ma come tutte le cose non se ne parlato piu'. Appropiamoci della nostra cittá. Nikola Poli Amici miei, la struttura se pur cadente esiste ancora, c'è da sperare in un restauro almeno, se rimarrà un rudere come l'Estoril 64 allora ¨Addio Sogni di Gloria¨. Anche il cantante Sergio Endrigo ha frequentato questo collegio, e per quanto mi riguarda nel suo salone di rappresentanza, quante serate ho svolto con il mio gruppo musicale i Liceu, .ricordo ancora i cadetti della scuola con la loro bella divisa all'ingresso vicino alle due ancore (una trovasi alla Lega Navale). Ora, ogni volta che passo vicino mi viene lo sconforto, o altro! Giuseppe Laforgia In quel collegio ci ho ballato con le feste organizzate dagli studenti del mio istituto per geometri (ricordo Patti Pravo e Wess) e ci ho giocato a calcio con i ragazzi della Brindisi Sport, in tornei di ogni genere, è un peccato la fine che ha fatto. Annarita Spagnolo Mi ricordo il bellissimo planetario, orgoglio del collegio, visitato da tutte le classi degli istituti superiori che studiavano Geografia astronomica. Raffaele Mauro Annarì il plantetario bellissimo c'è ancora all'istituto Nautico, grazie ad Abele Carruezzo ed alla sua passione. Fanno anche corsi di astronomia per il pubblico. Annarita Spagnolo Meno male, era un peccato perdere un simile gioiello. Gianfranco Perri Nikó, quel libro la cui copertina hai pubblicato sará ancora reperibile che tu sappia? Grazie. Nikola Poli Mah! Non lo so, non è cosa di mò, avevo conservato questa foto per mio ricordo personale, ho anche insegnato in quell'Istitto prima di trasferirci dove siamo adesso, forse l'avrò presa in qualche angolo dell´archivio, e chi si ricorda, bella però no? L'ho messa apposta! Gianfranco Perri Grazie Nikó, proveró a vedere se ne estite ancora qualche copia da qualche parte. Signorile Cosimo Per colpa della politica tutte le cose belle del Sud emigrano al Nord. E questo è uno dei tanti che da Brindisi è andato a Livorno. Franco Profico Cosimo Signorile, ascola, non serve scaricare la responsabilità delle cose che non vanno, sulla politica. Chi permise che diventasse la base operativa del contrabando ? A Brindisi lo sapevamo tutti che il "Nautico" era diventata la base operativa del contrabbando. Forse in questo la politica di quel tempo sbagliò: non solo ad averlo permesso, ma forse anche ad averlo tacitamente autorizzato. Nikola Poli Comunque parliamo di adesso, ormai ne sono passate di acque sotto i ponti, spero soltanto che lo possano utilizzare almeno come Museo del Mare, visto che abbiamo tutte le carte in regola fin dai tempi dei Fenici, Romani, la I Crociata, ecc. ecc. Questo è un mio pensiero, sarà utopia, ma alla fine che cosa posso dire ancora: ai posteri l'ardua sentenza! Giancarlo Cafiero Non dimenticate che affianco esiste ancora un anfiteatro romano sepolto sotto la terra che andrebbe resuscitato! Cosimo Guercia Gianá, peró e' ancora da verificare se se il teatro e' romano. Nikola Poli Sì Cosimo, è romano. Su delle foto fatte dall'aereo negli anni 40' si nota benissimo! Già Federico II utilizzò quei massi per il suo Castello e qualche pietra sono convinto che si trova in qualche villa patronale! E vi dirò di piú: alcuni miei amici che hanno comprato delle case in via Lata hanno dovuto sospendere i lavori per ritrovamento di reperti romani per intervento dei beni culturali, infatti tutte le ville patrizie erano lì nel punto più alto di Brundisium. Di fatto, via De Flagilla e soprattutto via Amena (affianco al bar Ausonia) erano scoli di acqua che andava a finire a mare, ¨mena l'acqua & altre cose¨. E poi, erchè la casa di Virgilio non la potrebbero aprire al pubblico invece di tenersela stretta stretta con tanto di menefreghismo verso il prossimo? Sono disgustato di tutto questo. Ma dove vivo? Dove sono nato? Chi sono i miei concittadini? Da quale pianeta vengono? Ah dimenticavo l'ennesima strxxxxta, la chiusura dei soli due Corsi che abbiamo! Cosimo Guercia Niko'a Brindisi dove scavi scavi trovi reperti, la maggior parte dei ritrovamenti non si sanno, vedi per esempio in via Torpisana dove stanno facendo il sottopasso, e se non sbaglio il quella zona ci dovrebbe essere delle terme romane. Nikola Poli Cosimì Se trovo quella foto dove si vede benissimo l'anfiteatro poi la metto qui, sicuramente ovrei averla da qualche parte. Cosimo Guercia D'accordo Niko', peró ho messo un link con delle foto dove si evidenzia il teatro, lo hai visto? Nikola Poli Ah lo hai già fatto tu ? OK benissimo! Meno male va! Ma la foto che ho io forse ti manca, fammela trovare e poi la metto sul post, dammi il tempo di trovarla, ciao! COoimo Guercia Va bene Niko', cosí avremo un documento in piu' da far conoscere. Nikola Poli
Sulla sinistra in basso si può notare la calotta dell'anfiteatro romano
Nikola Poli Al centro del piazzale si nota il pennone dell'albero della nave tipo Americo Vespucci dove gli allievi facevano esercitazioni marinaresche. Adesso é tutto una rovina. Fabio Riccardi Ecco la solita storia, ci voleva un bel restauro! Nikola Poli Ma certo, però prima ci vorrebbe un pò di cultura iniettata a questi emeriti ciarlatani da 4 soldi! Fabio Riccardi Però tenere un anfiteatro in quel modo, mi sembra esagerato! Che ricchezza nascosta per la città. Nikola Poli Sono tante le cose nascoste che dovrebbero essere valorizzate, ma in questa città si pensa ad altro, addirittura si pensa anche a come far sparire tutte le navi dal porto, chiudono gli unici due Corsi della città per creare i parcheggi. Comunque questo è un mio sfogo personale e per quanto mi riguarda denoto soltanto squallore! Fabio Riccardi Sul sito http://www.brindisiweb.it/storia/collegio_navale.asp ci sono cose interessanti e tante bellissime foto. Nikola Poli
Anfiteatro romano sotterrato adiacente al Collegio Navale
Nikola Poli Questo è l'Anfiteatro dietro al Collegio Nicoló Tommaseo con un ingrandimento della foto che ne evidenzia le caratteristiche romane! E i beni culturali cosa fanno in merito?
Paola Crescenzo Pazzesco! Nikola Poli Ma sai Paola quante rappresentazioni teatrali tipo tragedie che i Romani ne andavano pazzi si sarebbero potute organizzare? Abbiamo ed "avevamo" tanti posti belli, comunque sono fiducioso nel buon senso dei futuri amministratori. Sperando che siano giovani e con un bagaglio di cultura appresso! buona giornata Paola! Paola Crescenzo Quel posto è un gioiello della città, ma da decenni è martoriato, speriamo bene! Cosimo Guercia Nikó, sul link che ho inserito ci trovi anche un articolo del G.A.B. su questo problema. Peró non si muove nulla, dovrebbero essere i beni culturali giustamente come scrivi a interessarsi, ma finche' dipendiamo da Bari non si muovera' mai niente. Con il rifacimento di piazza Vittoria sono uscite degli importanti reperti archeologici e' li hanno fatti coprire cosi' come in altri posti della citta'. Lucy Brandi Non sapevo dell'esistenza di questo anfiteatro. Cosimo Guercia Carissima Lucy, abbiamo tante bellezze a Brindisi, ma aime' sono sconosciute alla maggior parte dei brindisini. Nikola Poli E´vero, non ti devi meravigliare Lucy, è sempre la solita musica purtroppo! Ciao anche a te, Nik! Lucy Brandi Recuperiamo tommaseo e anfiteatro. Nikola Poli Se fossi sindaco lo avrei già fatto, ...se fossi foco avrei già bruciato il lato B degli amministratori! (Nicola Cecco Angiolieri). Gianfranco Perri Come ha giá ripétutamente scritto Cosimo, vi invito ad aprire la Pagina Fb che si chiama ¨Il teatro dei misteri¨ e vi incontrerete tanti elementi certamente interessanti su questo tema. Inizio a trascrivervi una buona introduzione al tema pubblicata dal G.A.B.. Gruppo Archeo Brindisi Addossato ad una cavità naturale prospiciente lo specchio d’acqua è presente una struttura che in molti hanno identificato come un teatro romano, mentre altri pensano si tratti di un imitazione da far risalire al ventennio fascista. Il gruppo archeologico ha effettuato alcune ricerche raccogliendo testimonianze contrastanti e pertanto, non potendo affermare con certezza l’esistenza ne tanto meno negarla, ci limitiamo a riportare qui di seguito una serie di dati raccolti che presumibilmente lasciano propendere per la prima ipotesi. A prescindere che se si tratti di teatro romano o di “teatro fascista” o che sia un'altra tipologia di manufatto una cosa è certa: E’ dovere morale di chi di competenza effettuare dei saggi ufficiali al fine di verificare di cosa si tratti. Anche se si dovesse trattare di un teatro o altra opera anche se recente comunque risulterebbe proficuo per il bene della citta’ metterla in luce.
Alcune testimonianze scritte dicono che prima della costruzione del Collegio Navale , vi era una villa in stile eclettico risalente alla fine dell’’800 di proprietà della famiglia Dionisi. Nelle foto aeree dell’epoca, si nota che dove sorge il teatro c’è un richiamo della sua forma a semicerchio. In un documento che parla dello scavo da effettuare per la costruzione del Collegio, si puó leggere: ¨Qualunque oggetto si rinvenisse in occasione dei lavori e che avesse valore storico, archeologico, artistico ed altro qualsiasi, rimarrà di proprietà dell’ OPN. S. Oltre all’adempimento degli obblighi derivanti dalla legge speciale sulle antichità, l’impresa appaltatrice sarà tenuta, appena avvenuto il rinvenimento, a darne partecipazione per lettera raccomandata alla Sovrintendenza delle Belle Arti.¨ Ma come noto purtroppo molti documenti riguardanti la costruzione del collegio andarono persi durante il secondo conflitto mondiale. Questo comunque mette in evidenza che l’area era gia identificata di interesse archeologico. Nel libro ”Il Collegio Navale Niccolò Tommaseo 1934‐1977 dalla progettazione al disuso”, pubblicato nel 1994 dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Brindisi, alla sua pag. 19 si parla dell’ampliamento del Collegio da parte dello stesso G. Minnucci e si fa un accenno riguardo al teatro dicendo: "In generale, la sistemazione esterna è riveduta giacchè l’introduzione del nuovo braccio a pettine con a termine la palestra, fa traslare verso l’interno (lungomare) l’intero campo sportivo, il cui spazio è metaforicamente bloccato tra la rimessa per le imbarcazioni sulla banchina ed un teatro all’aperto". Da queste parole si evince che sia la rimessa delle barche (non piú esistente) che il teatro, non furono progettate dall’Architetto G. Minnucci. Nel libro "Il quartiere Cappuccini di Brindisi" il professor M. Catanzaro riporta scritto: "Un teatro esisteva in Brindisi in prossimità del quartiere Casale. Esso, adiacente il Collegio Navale Tommaseo, sul costone digradante il detto Collegio e l'attuale Via Vespucci, si poteva ammirare fino alla metà degli anni '30 di questo secolo. Poi inspiegabilmente, fu ricoperto da terrone e su di esso furono piantati degli alberi. Resta dubbia l'epoca dell'edificazione di quest'opera, comunque la fattura e la struttura, come si può rilevare dalle fotografie, avevano le caratteristiche degli antichi teatri romani. Molto probabilmente doveva far parte di una antica villa già diruta agli inizi del XIX secolo. In essa dimorò per qualche tempo, come ci racconta lo stesso autore, il viaggiatore francese Antonie L. Castellan. E'quanto strano che nessuno degli storiografi locali ci abbia mai parlato di questo antico teatro. La stessa sorte toccò all'Anfiteatro posto nel rione cappuccini a 200 passi da Porta Mesagne." Alcune testimonianze verbali dicono che chi ha potuto vedere questo teatro prima che fosse coperto da terra lo ricorda come un rudere composto da gradoni in pietra e mai utilizzato dai collegiali per le rappresentazioni teatrali, anche perché lo stesso collegio aveva al suo interno un teatro. Il Collegio Nicoló Tommaseo in una foito degli anni 50 - www.brindisiweb.com Cosimo Guercia E' molto interessante quanto riportato dal Gruppo Archeo Brindisi, e sono d'accordo che chi e' di competenza intervenga, cosi' come lo avete citato. Marcello Gaballo La segnalazione è molto importante. E via con un'altra battaglia! Antonio Mingolla L'ho già detto in precedenza in un altro tag, questo teatro ha una panoramica stupenda (porto e Castello Svevo) non avrebbe bisogno di scenografia, peccato che è stato coperto, sarebbe qualcosa di unico nel suo genere. Immaginate cosa sarebbe la rappresentazione dell'Aida o di altri spettacoli teatrali, soprattutto d'estate! Stefano Albanese Sarebbe una grande cosa che venisse alla luce e valorizzato, tuttavia va recuperata tutta la zona circostante compreso lo stesso Colleggio Navale Tommaseo. Giacomo Carito L'antica villa era quella della famiglia Dionisi, demolita per dar luogo al Collegio Navale. Il teatro imita quelli romani, ma non è romano. Era a vista quando operava Camassa che pure dava la caccia a ogni sasso che potesse sia pur lontamente sembrasse romano. Danny Fossil Hunter Vitale Concordo, si potrebbe recuperare a prescindere! Effettivamente al Camassa non sarebbe sfuggita una struttura romana cosi' importante, magari potrebbe essere anche una struttura appartenente alla vecchia villa! Antonio Mingolla Tempo fa lessi dei documenti riguardo la descrizione completa di come era fatta la villa Dionisi, era riportato ogni singolo elemento che la componeva c'era scritto tutto, addirittura anche come erano fatte le porte e gli infissi della villa (materiale usato, decorazione, ecc.), quanti alberi c'erano, che materiale di costruzione usarono, ecc., ma del teatro o di qualsiasi struttura a forma semicircolare non c'era traccia. Danny Fossil Hunter Vitale Se la descrizione che ha letto Antonio dice che non appartiene alla villa, il Minnucci dice che l'ha trovato di intralcio e quindi non dovrebbe essere neanche facsista. Camassa non lo ha nominato, quindi non dovrebbe essere romano, che ci resta? Antonio Mingolla Ahhahahaha fra poco sarà oggetto di discussione su Misteri, prossimamente su Italia 1. Stefano Albanese Magari, fosse un testimonianza degli alieni si creerebbe un interesse incredibile da parte di tutti. Marcello Gaballo Giusto Stefano! Farebbe più notizia un alieno di un reperto archeologico di 2000 anni fa. Il fatto è che siamo tutti proiettati al futuro! Mario Carlucci Io a riguardo vorrei sentire l'avvocato Marcello Cafiero che tanti anni fa aprì una lunga discussione sempre su questo famoso anfiteatro. Ma è mai possibile che non andiamo mai in fondo alle cose? Poi qualcuno mi ha detto, non so se risponde a verità, che su quell' anfiteatro ci sono molti reperti trovati a a San Pietro degli Schiavoni. Se è vero perchè si trovano in quel posto? Alberto Chiavarini Visto la distanza dal cetro cittadino e quindi fuori le mura e la sproporzione per l' importanza che Brindisi aveva in quel periodo, io escluderei il periodo romano. Giancarlo Cafiero Mi permetto ricordare che i Romani costruivano dei piccoli anfiteatri nei pressi del mare, per studiare eventuali strategie navali, non essendo molto bravi nella guerra navale. Meglio se potevano osservare dallalto, e il sito del piccolo anfiteatro si presta molto a questa bisogna. Comunque, non sto affermando che è Rromano, si dovrebbe fare un sondaggio. Marco Martinese E' appunto per questi motivi che nella rubrica "Gocce" parlai solo del teatro nei pressi di "Porta Napoli" (l'unico documentato e raccontato) anche se, incuriositi ed affascinati all'idea, da ragazzi facemmo dei sopralluoghi anche al Casale. Giuseppe Tafuri Non ricordo se lo avete già fatto notare in altri post, ma si nota in altre foto che sui gradoni c'è della vegetazione, anche nelle immagini che ritraggono il collegio appena costruito. Sembra quindi che questo ''teatro'' sia stato ritrovato, ripulito e poi risotterrato. Già negli anni '50 pare che non si vedesse più. Antonio Mingolla Io sapevo che venne sotterrato già prima che scoppiasse la guerra. Antonio Mingolla Prima della costruzione del Collegio Navale - il cerchio rosso é il sito del teatro
Pierluigi De Castro C'è da tenere presente che la cavea del teatro non fu toccata per la costruzione della strada, ma riempita di terra per formare uno slargo quanto la parte laterale del Collegio, e poi piantarci eucalipti e piante basse. Se confrontate la pianta di Danny con un poco di fantasia vi accirgete che è propio plausibile la sua origine.
Pino Spina Bene, un'altra discussione interessante, arricchita da un velo di suspence, ma guardando le fotografie la cosa che maggiormente mi fa riflettere e anche vergognare è come sia stato possibile lasciare andare in malora una struttura come il Collegio navale.
Cosimo Guercia Caro Pino sono d'accordo con te, era la mentalita' dei vecchi amministratori che tutto cio' che era vecchio si doveva abbatterlo. Gianfranco Perri Ancor peggio: tutto ciò fatto dal precedente regime, bisognava cancellarlo, in beffa alla storia ed alle incancellabili radici dei nostri padri!
Pino Spina Non so praticamente nulla sulla funzionalità, sulla validità dell'insegnamento, sul tipo di formazione dispensata dal Collegio navale. Nel 1973 era ancora sede dell'Istituto Nautico, che era frequentato ed era in condizioni diciamo "malandate". L'abbandono e il degrado, che incominciano non molti anni dopo, credo che sia dovuto non tanto alla noncuranza di tutto quello che fa la storia di una comunità, ma piuttosto perchè il manufatto non si prestava ad un ritorno economico immediato, non si poteva avere un finaziamento su cui fare la cresta, e quindi non poteva importare a nessuno, nessuno di coloro che nella nostra città hanno fatto e disfatto. A fronte di tanta pochezza se il Collegio fosse stato abbandonato perchè simbolo del passato regime fascista, almeno ce ne potremmo fare una ragione, invece le motivazioni sono, a mio parere, per nulla ideologiche e molto pragmatiche. Anna Maria Zuccaro No, scusatemi, ma abbiamo un anfiteatro nel Tommaseo? Non ci posso credere! Ma dov´é esattamente? E´ accessibile? E´di epoca romana? La storia di questo teatro è misteriosa e mi sta affascinando. Possibile che non abbiamo qualche ultra 90enne a brindisi che abbia qualche ricordo in proposito, visto che il libro del professor Catanzaro dice che si poteva 'ammirare' fino alla metà degli anni '30? Giuseppe Summa Ricordo che negli anni settanta ho visto parte dell'anfiteatro: dal terreno fuoriuscivano particolari del manufatto. Antonio Mingolla Anna Maria non è un anfiteatro, ma un teatro, l'anfiteatro sarebbe tutto circolare come il colosseo. Bagnulo Mino Ma non sarebbe bello se lo riportassero alla luce? La Fenice Si, ma per farci cosa? Meglio che resti dov´è fin quando non verranno tempi migliori in cui valorizzarlo. Anna Maria Zuccaro E´ un dovere riportarlo alla luce, sono sbalordita! Perchè non si è mai saputo niente? Eppure non è cosa da poco. Dove posso vedere materiale che lo riguarda? Danny Fossil Hunter Vitale Non ti preoccupare La Fenice (ma quale e' il tuo nome?), se continuiamo di questo passo ne passano anche 20 di anni. Comunque pur rispettando il tuo punto di vista, io la penso diversamente e ritengo che il manufatto debba essere messo alla luce. Tony Bianco Spero solo che chi di dovere faccia un gesto d'amore, rimetterlo alla luce del sole! Elvis Politi Non sempre tutto ciò che è "sotto" deve essere portato in luce. L'anfiteatro di Lecce ne è una prova dato che è visibile solo un quarto. Credo che la cosa più importante ora da fare è portar su la storia dell'edificio. Antonio Mingolla La Fenice sono d'accordo con te quando dici che il teatro potrebbe cadere in stato di abbandono, ma quando si parla di riportarlo alla luce è giusto per studiare è fare un saggio per capire l'epoca e se esiste ancora, poi il resto si vedrà. Stefano Albanese Comunque La Fenice, poche chiacchere noi vogliamo che nostra storia venga conosciuta e i nostri monumenti vengano trovati, valorizzati e tutelati. Avevo gia' postato questo che ho appena scritto e qualche manina forse si e' divertita a togliere il commento. Antonio Mingolla Sarà che sto teatro è strano, ...ma tanto strano, che genera spettri che cancellano i commenti. Non è che è un teatro fantasma ahahahahahahha! Stefano Albanese Puo' essere, sara' che forse e' una magia extraterrestre? Mario Carlucci Lo chiameremo il teatro dei misteri, perchè ogni tanto se ne parla e dopo un po va a finire nel dimenticatoio. Chi non ricorda la famosa discussione fatta dall'avvocato Marcello Cafiero e riportata sui locali quotidiani, si parlò per un mese e poi tutto finí, speriamo che anche adesso non cali ancora una volta il sipario. Danny Fossil Hunter Vitale A questo punto per evitare che la discussione muoia con il post, proporrei di creare un gruppo di discussione nel quale confrontarci, esprimere le proprie ipotesi e raccogliere informazioni. Stefano Albanese Danny suggerirei una pagina, visto che molti di noi hanno gia' raggiunto il limite massimo di adesione ai vari gruppi. Nel rettangolo i resti di una stuttura che sembrerebbe la scena del teatro
Danny Fossil Hunter Vitale E' perfettamente in linea, e poi le dimensioni sono in proporzione. Antonio Mingolla Eh! Compà Danny, da na vita che sto riflettendo quel tratto. Chi sa se non è veramente la scena! Ci sono delle parti posteriori alla scena che hanno pianta quadrata dette basiliche, così mi sembrano, ma potrei anche sbagliarmi. Danny Fossil Hunter Vitale Si è naturale le nostre rimangono ipotesi. Comunqye un altro fattore da prendere in considerazione è l'orientamento del teatro rispetto al sole. Antonio Mingolla Si esatto Danny non è da sottovalutare, potrebbe essere che il teatro non fu posizionato li a caso, se fosse romano e ripeto (sempre se di teatro romano si tratta) l'avrebbero posizionato in un modo tale che la luce colpisse in modo ottimale la scena durante le ore della giornata. Danny Fossil Hunter Vitale Quindi, se non vado errato, si trova nella posizione idonea. Antonio Mingolla Credo proprio di si. Cosimo Guercia L'anfiteatro è un edificio pubblico dell'antichità classica (associato particolarmente all'antica Roma) usato per i giochi gladiatori e per le venationes. A prescindere dalla funzione, la differenza esteriore tra un anfiteatro e un teatro romano è che l'anfiteatro è di forma ellittica mentre il teatro è semicircolare e dotato di una scena sul lato piatto. Giuseppe Tafuri Comunque nella parte antistante mi dissero che tempo fa c'erano anche delle colonne in acqua. Danny Fossil Hunter Vitale Si Giuseppe, ne ho sentito parlare anche io, se non ricordo male c'è anche una litografia. Danny Fossil Hunter Vitale Alcune colonne romane si trovano nella parte superiore, vicino la forestale , ma molto probabilmente furono fatte trasportare li da un architetto del passato che sparse i ruderi romani per tutta brindisi! Magari erano proprio quelle che si trovavano in mare,.visto che le colonne peresntano dei fori . Giuseppe Tafuri Si le ho viste, trattasi di colonne rudentate (che presentano delle scanalature riempite fino a un terzo di altezza dalla base con una modanatura a bastoncino), datarle mi è difficile, potrebbero anche essere repubblicane. Pierluigi De Castro Tenete anche presente che si facevano delle battaglie navali come sport e per addestramento dei militi, per cui lo specchio di mare subito dopo il palcoscenico era l'ideale per quegli spettacoli. Giuseppe Tafuri Si solitamente però costruivano dei bacini appositi, erano chiamate navalia proelia , ma essi sono conosciuti con l’equivalente termine greco naumachia, che venne ad indicare al tempo stesso lo spettacolo ed il sito costruito allo scopo. Danny Fossil Hunter Vitale Infatti pensate che il Colosseo veniva riempito di acqua, con non pochi sprechi di energie e di risorse, mentre qui a Brindisi le battaglie si potevano rappresentare nel porto senza alcuno sforzo godendo di uno scenario unico, naturalmente sempre se di teatro romano si tratta! 
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