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MILANO FINANZA
Salute
TELEMEDICINA
II
Personal
14 Luglio 2007
Monitoraggio a distanza dei parametri vitali,
collegamento via internet con il medico curante
e persino defibrillazione cardiaca telecontrollata
Specialisti on demand
di Cristina Cimato
C
he ci si trovi in mezzo al mare
per una crociera, in cima a
una montagna durante una
vacanza all’insegna del trekking o
in visita a una città d’arte, poco importa. Grazie ai servizi di telemedicina il medico curante o uno specialista sono in grado di dare assistenza ai pazienti anche da remoto.Pensati soprattutto per chi soffre di problemi cardiaci, i servizi di monitoraggio a distanza si avvalgono di
piccoli strumenti portatili da indossare o applicare sulla cute che si caratterizzano per facilità di utilizzo,
memorizzazione e trasmissione dei
dati in automatico alle centrali di
teleconsulto dove vengono validati
da medici specialisti.
Senza patemi d’animo
Elettrocardiogramma,indici di coagulazione, parametri respiratori,
ossimetria, misurazione della pressione sono solo alcune delle informazioni che possono essere condivise con un’équipe di specialisti ovunque ci si trovi. La società Telbios ha
messo a punto una serie di servizi
per il monitoraggio dei parametri
vitali, fornisce le apparecchiature
necessarie alla registrazione dei dati e dispone di un centro dove rispondono operatori specializzati e
cardiologi del San Raffaele di Milano,che è uno degli azionisti della società. Il centro si occupa della ricezione, monitoraggio, refertazione e
archiviazione dei dati clinici e delle
immagini diagnostiche. Il costo dei servizi varia da 1
a 2 euro al giorno, a
seconda dei parametri da controllare e della
frequenza dei
monitoraggi.
Tra le novità che verranno lanciate
entro la fine dell’anno, una nuova
versione di Armband, il bracciale
elettronico dell’azienda americana
BodyMedia che, grazie alla presenza di sensori e di un microcomputer,
rileva ed elabora alcuni parametri
fisiologici come il dispendio
energetico, gli equivalenti
metabolici (capacità di
compiere esercizio fisico), il numero di passi
effettuati. Ora questo stesso strumento verrà
utilizzato
anche per
il monitoraggio dei
pazienti affetti da obesità e
diabete grazie alla
presenza di équipe di dietologi, endocrinologi, diabetologi ed esperti
della nutrizione a disposizione dei
pazienti. La trasmissione dei dati
dal bracciale avviene via internet.
Gli elettrocardiografi e gli altri
strumenti che misurano i parametri vitali comunicano attraverso un
apparecchio telefonico normale o
un cellulare. Pensati specificatamente per chi viaggia, i servizi di
assistenza di Net for care, società
che fa capo al Gruppo Filo diretto,
permettono di avere on-line la propria cartella clinica,ma anche di ottenere un teleconsulto con specialisti che si trovano in strutture ospedaliere lontane grazie alla condivisione della cartella clinica con un
ampio network di medici. Il costo
del servizio di consulto, se svincolato da un contratto di assicurazione,
è però molto caro e varia da
500 a 1.000 euro a seconda della prestazione specialistica richiesta.
Una soluzione utile per
chi si muove
e vuole essere sempre
rintracciabile verrà offerta da Elsag e
verrà presentata alla prossima
edizione di
Medmatic@,
l’Expoforum sulla
salute elettronica che avrà luogo a
Vicenza il prossimo ottobre. Si tratta di un dispositivo simile a un palmare che può essere attaccato alla
cintura e che registra in modo continuativo un range di frequenza cardiaca, di temperatura corporea e di
movimento. L’apparecchio, che sarà
disponibile dal prossimo anno, trasmette via Gprs o Gsm a una centrale operativa in grado di allertare
i soccorsi o di chiamare l’utente per
verificarne la situazione clinica.
L’allarme può essere dato anche volontariamente dalla persona in difficoltà premendo un pulsante. Il dispositivo in questo caso comunica
via Gsm con l’assistenza.
Il cardiologo sempre
vicino anche in crociera
Presso il Centro cardiologico Monzino,dove da alcuni anni si effettuano monitoraggi dei pazienti da remoto, sarà testato fra qualche mese
un nuovo strumento in grado di monitorare otto parametri e trasmettere i dati alla centrale operativa di
telecardiologia, dove gli specialisti
possono sapere sempre come sta il
paziente. «Questo dispositivo è un
cerotto grande come un pacchetto
di sigarette con il quale si può
effettuare un Ecg, controllare
la temperatura corporea, verificare la saturimetria e fare
un’analisi di alcuni parametri
respiratori», spiega
Gianluca Polvari, responsabile della tele-
cardiologia dell’ospedale milanese,
«inizialmente il sistema verrà utilizzato con gli stessi pazienti (un
centinaio) che abbiamo in cura e
che monitoriamo a distanza grazie
a un dispositivo simile a un telefono
portatile che si appoggia al corpo e
registra i dati». Presso il Monzino
era già stato testato uno strumento
simile a un orologio che rileva la frequenza cardiaca, la temperatura
corporea e anche il cambiamento
posturale. «Questo dato è importantissimo perché rileva una caduta, quindi un
possibile malore e, grazie al monitoraggio
della temperatura,
anche da quanto
tempo la persona è
svenuta». Per chi si
reca in vacanza e
vuole stare tranquillo anche se non
è in una situazione
critica, il centro può
fornire un miniholter,
ovvero un apparecchio
che registra frequenza
cardiaca e pressione,che dura due settimane o un mese con
l’indicazione di utilizzarlo se il paziente non si sente bene. Il costo dei
servizi per i pazienti che si trovano
al di fuori della Lombardia o che
non rientrano nelle classi a rischio è
di circa 250 euro all’anno. Non sempre a bordo delle navi di linea che
collegano il continente con le isole o
sulle imbarcazioni da crociera sono
disponibili una strumentazione
adeguata e medici specialisti. Di
recente è stata testata e collaudata
una strumentazione che garantisce assistenza laddove c’è
carenza di medici e app a r e c c h i a t u r e.
«Abbiamo messo
a punto Telecardio sea
project, un
sistema in
grado non
solo di registrare, memorizzare e trasmettere Ecg, saturazione di ossigeno nel sangue e pressione arteriosa, ma anche di praticare defibrillazione e stimolazione
elettrica cardiaca transcutanea»,
commenta Nicolò Di Giovanni, direttore dell’Unità coronarica dell’Ospedale di Mazara del Vallo Ausl 9
Trapani, «perché in casi di emergenza grave, quali un’aritmia maligna che complica un infarto, pochi
minuti possono essere fondamentali per salvare una persona». Il sistema,che è in grado di connettersi con
l’ospedale attraverso una linea fissa, la rete Gsm oppure con il satellite, è stato testato a bordo di un peschereccio e di una nave di linea e
installato sulle isole della provincia
di Trapani. «L’aspetto più interessante è quello di dare la possibilità
ai laici addestrati di gestire, senza
aiuto di un medico o di un infermiere, un’emergenza cardiaca in località isolate quali una nave o un’isola», aggiunge Di Giovanni, «alla
centrale è sempre presente un cardiologo in grado di
confermare il referto e consigliare un’immediata terapia in attesa di attivare i soccorsi». Il sistema sarà presto
installato a bordo delle navi di linea
che collegano la terraferma con le
Egadi e Pantelleria e in futuro anche a bordo delle navi da crociera.
(riproduzione riservata)
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