CRATAEGUS OXYACANTHA (Biancospino) – giovani getti «Importante medicamento del sistema cardiovascolare, manifesta azione sedativa cardiaca, anti-ipertensiva e anti-spasmodica… efficace regolatore dell’attività cardiaca in grado di migliorare l’irrorazione coronaria, in quanto possiede un tropismo elettivo per i vasi coronarici. Può essere considerato il medicamento delle aritmie funzionali (tachicardia extrasistoli, eretismo cardiaco in genere)… il gemmoderivato è dotato di una migliore attività cardiovascolare rispetto alle altre parti della pianta (foglie e fiori)… senza essere accompagnato da effetti secondari. Nell’insufficienza cardiaca dell’anziano (cuore affaticato e accelerato) rinforza l’attività del miocardio… rallentando il ritmo e aumentando la forza contrattile del cuore. Il gemmoderivato di Biancospino può risultare utile come coadiuvante nell’angina pectoris e nelle sequele dell’infarto miocardico. A livello pressorio possiede, secondo Tètan, un’azione di tipo by-pass: in un soggetto ipoteso favorisce l’innalzamento pressorio, mentre nell’iperteso lo diminuisce, comportandosi così da normo-tensore. Grazie all’azione di tipo sedativo-ansiolitico è particolarmente utile nelle forme di eretismo cardiaco accompagnate da angoscia e come ansiolitico e blando anti-depressivo nei disturbi del sonno… manifesta proprietà riequilibranti neuro-vegetative e miglioramento della circolazione cerebrale, può aiutare perciò a migliorare i processi mnemonici e le funzioni cognitive… per contrastare le tendenze bulimiche in soggetti con problemi nel controllo dell’alimentazione. Le sue indicazioni cliniche pertanto sono: eretismo cardiaco; ipertensione; spasmi coronarici; angina pectoris; cuore senile; insufficienza cardiaca in fase iniziale; stress; ansietà; insonnia»1. «Le principali indicazioni cliniche del gemmoderivato Crataegus sono: favorisce la longevità; attività citostimolante generale; disturbi circolatori da obesità; disturbi della menopausa (palpitazioni, insonnia, acufeni, vertigini); asma con dispnea (non allergica); insonnia; ansietà; cardioeretismo a base ansiosa o basedowiana; miocardite, miocardosi, endocardite; sclerosi coronarica; fibrosi del miocardio; sequele di infarto miocardico; insufficienza cardiaca; angina pectoris; senso di angoscia e oppressione nella regione cardiaca; alterazioni del ritmo cardiaco (aritmia extrasistolica, palpitazioni, ecc.); cuore adiposo; cuore senile; ipertensione arteriosa, con alterazione della frequenza cardiaca…»2. 1 2 Enrica Campanini, Manuale pratico di gemmoterapia, Tecniche Nuove Ferdinando Piterà, Compendio di gemmoterapia clinica, Ed. De Ferrari. 42