IL SECONDO PARADOSSO DI ZENONE una performance artistica

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IL
SECONDO
PARADOSSO
DI
ZENONE
una performance artistica di Elisabetta Consonni
a cura di Connecting Cultures
nell’ambito di Dencity
in collaborazione con MuseoLab6
e MUMI Ecomuseo Milano Sud
Quartiere Solari - Savona - Tortona
Domenica 15 maggio 2016
ore 15.00
IL
SECONDO
PARADOSSO
DI
ZENONE
è una performance partecipata in slow motion ideata dalla coreografa Elisabetta Consonni e curata da
Connecting Cultures, in collaborazione con MuseoLab6
e MUMI Ecomuseo Milano Sud e col patrocinio del Comune di Milano - Consiglio di Zona 6, che il 15 maggio,
dalle 15.00, coinvolgerà tutto il quartiere Solari-SavonaTortona in un pomeriggio all’insegna della mobilità dolce.
Parte del progetto Dencity, finanziato da Fondazione
Cariplo, la parata lenta è concepita per conoscere meglio la città, le sue risorse e le sue contraddizioni.
Diversi gruppi, associazioni, realtà di quartiere e della città
hanno aderito all’iniziativa, contribuendo sia alla realizzazione della performance, attraverso dei laboratori di “educazione alla lentezza”, che alla promozione dell’evento.
Un gruppo di astronauti si muoverà a rallentatore
lungo le vie del quartiere e accompagnerà lo spettatore
in una dimensione nuova e diversa del vivere la città. Il
percorso, che permetterà ai partecipanti di riscoprire
la relazione tra il proprio corpo e gli spazi abitati quotidianamente, partirà dal Parco Solari per poi svilupparsi
lungo alcune vie del quartiere, con alcune pause in punti
specifici in cui sarà possibile svolgere delle pratiche legate alla lentezza o assistere ad alcune performance.
© Foto di Lodovico Lindemann
“Il Secondo Paradosso di Zenone, attraverso un’azione
coreografica collettiva, sarà l’occasione per allontanarsi
dai ritmi contemporanei preferendo la lentezza e le sue
risorse per abitare la città in una modalità non convenzionale. Insieme verificheremo che la lentezza non è un limite
quando permette di guadagnare in profondità, riflessività
e qualità delle relazioni. Con l’augurio che l’esperimento
di un giorno possa poi diventare pratica quotidiana”
(cit. Elisabetta Consonni).
La parata lenta è un invito a godere e scoprire la propria
città, non solo in termini di movimento, ma soprattutto
di percezione e di riappropriazione dei propri spazi di vita
quotidiana. Grazie alla sua dimensione di esperienza reale
e fisica, la performance può concretamente operare nella
vita del quartiere, contribuendo sul piano emotivo a consolidare percezioni e nuove abitudini per le famiglie, gli
abitanti e i cittadini in generale che fruiscono di questo
“pezzo” di città e a rafforzare la consapevolezza verso le
trasformazioni in atto.
Un video d’artista, oltre a documentare la performance e
la sua realizzazione con narrazioni e interviste ai protagonisti del progetto, sarà in grado di restituire al quartiere
e alla città l’immagine di un’opera collettiva, partecipata,
costruita attraverso il contributo di associazioni di vario
tipo, scuole e attività commerciali che animano il quartiere.
LABORATORI DI EDUCAZIONE
ALLA LENTEZZA
In preparazione all’evento del 15 maggio sono stati
attivati alcuni laboratori gratuiti nei quali sarà possibile
sperimentare le modalità di vivere il quartiere in lentezza.
I laboratori sono aperti a tutti, sia residenti che non, e
si svolgeranno presso tre diverse sedi:
Laboratori presso
Scuole Bergognone-Foppette-Carlo Porta
Martedì 26 aprile, dalle 17.00 alle 19.00 (Palestra
Scuola di via Foppette 1)
Martedì 3 maggio, dalle 17.00 alle 19.00 (in esterno)
Martedì 10 maggio, dalle 17.00 alle 19.00 (in esterno)
Sabato 14 maggio, prova finale in esterno
Laboratori presso l’Arcobalenodanza, via Solari 6
Sabato 30 aprile, dalle 15.00 alle 18.00
Domenica 8 maggio, dalle 10.30 alle 13.30
Mercoledì 11 maggio, dalle 18.00 alle 20.00
Sabato 14 maggio, prova finale in esterno
Laboratori presso Primo Quartiere Operaio Società
Umanitaria, Ex Panetteria, via Solari 40
Tutti i Mercoledì dalle 14.30 alle 17.00, con le signore
del “Mercoledì del te”
COLLABORAZIONI
Tra le collaborazioni che hanno permesso la realizzazione
dell’evento, sia nella fase progettuale che di comunicazione,
si intende ringraziare in particolar modo:
Per i laboratori di “educazione alla lentezza”:
• i residenti del Primo Quartiere Operario Società
Umanitaria, in particolare il gruppo di signore del
“Mercoledì del te”, presso lo spazio Abitare/Ex Panetteria
di via Solari 40. In particolare si ringraziano le compagnie
malviste che, grazie al sostegno di Non Riservato, hanno
attivato una serie di laboratori teatrali volti all’attivazione
della partecipazione e della creazione di un senso di
comunità attiva. Non Riservato è un network fondato
nel 2014 e composto da 23 organizzazioni che della
creatività hanno fatto un mestiere e che in modi originali,
imprevedibili e sorprendenti contribuiscono a definire
un’immagine di Milano più conviviale. Il network Non
Riservato è aperto a chi – privati cittadini, associazioni,
professionisti, imprese, istituzioni – ne condivida la
filosofia e gli obiettivi. www.nonriservato.net
• L’ Associazione “Genitori IC Loria - Bergognone,
Foppette, Carlo Porta”.
• La Scuola Arcobalenodanza di via Solari 6.
Per la realizzazione degli abiti da astronauta della parata:
Cooperativa Sociale Alice, che gestisce laboratori di
sartoria dal 1992 presso il carcere di San Vittore per dare
la possibilità alle donne in libertà ristretta di partecipare a
percorsi di inserimento lavorativo e migliorare le proprie
2
relazioni sociali. Nel 2011 la Cooperativa Sociale Alice ha
inaugurato il punto vendita della SARTORIA SAN VITTORE,
situato in via Gaudenzio Ferrari 3 a Milano.
Per l’ideazione e la realizzazione dei dispositivi di
rallentamento:
li studenti del Corso di Antropologia Estetica
g
dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, tenuto
dal professore Ivan Bargna, che insieme ai curatori
e all’artista hanno collaborato alla creazione di una
rete di soggetti e di interlocutori all’interno quartiere
Solari-Tortona. In particolare: Francine Filiè, Lodovico
Lindemann, Daniela Morandini e Monique Romanelli.
Per la conduzione della parata insieme ad Elisabetta
Consonni:
le performers Annamaria Ajmone, Alessandra Bordino,
Sara Catellani, Alice Guazzotti.
Per la collaborazione, promozione e partecipazione
in quartiere:
ssociazione Tortona Area Lab
A
BASE
Bistrot del Tempo Ritrovato
Fondazione Gianfranco Ferré
Forum della Città Mondo
Gelateria Orsi
Museolab6 e MUMI (Ecomuseo Milano Sud Milano)
Onalim blog
Per le riprese e progetto video:
Gaetano Corica, Camilla Sacerdoti
P
R
O
G
R
A
M
M
A
h 15.00
Partenza da Parco Solari
Azione: Percorsi esperienziali per il pubblico in collaborazione con il Bistrot del Tempo Ritrovato
h.15.15 - 15.30
Stazione 1
Via Valparaiso-Via Cola di Rienzo-Giardino Muccioli
Azioni e giochi di rallentamento
h. 15.30 - 16.00
Stazione 2
Primo quartiere Operaio Società Umanitaria di via Solari 40
Azione coreografica con abitanti del quartiere
h. 16.00 - 16.30
Stazione 3
Via Stendhal
Azioni e giochi di rallentamento
+ esposizione progetto studenti di Antropologia Estetica
dell’università Bicocca di Milano
h. 16.30 - 17.00
Stazione 4
Via Tortona-Piazza delle Culture
Coreografia lungo via Tortona
e all’interno del complesso ex Ansaldo
in collaborazione con BASE
h. 17.15
Arrivo in Piazza delle Culture
Chiusura performance
Scuola Bergognone
UMANITARIA
ARCOBALENODANZA
via stendhal
via solari
via tortona
MUDEC
3
BASE
piazza delle culture
parco solari
via valparaiso
via cola di rienzo
IL
SECONDO
PARADOSSO
DI
ZENONE
Comunicazione: Chiara Lattuada
[email protected]
// tel. 02 89181326
un progetto
partner locali
a cura di
in collaborazione con
col patrocinio di
col sostegno di
Progetto grafico: 46xy studio
www.46xy.it
Connecting Cultures
è un’agenzia di ricerca non profit con sede a Milano, fondata nel 2001 da Anna
Detheridge, critica e teorica delle arti visive. Parte da una definizione inclusiva della
cultura e da un approccio metodologico fondato sulla ricerca azione e lavora con
artisti, architetti, performer e il pubblico con obiettivi interdisciplinari e interculturali
tesi alle seguenti finalità: favorire una consapevolezza collettiva delle risorse e delle
potenzialità del locale; offrire opportunità per scambi interculturali; progettare e
realizzare nuove ecologie urbane; agire da catalizzatori verso un cambiamento e
un futuro sostenibili. Tra le attività: realizza corsi di formazione interdisciplinari e
mostre sperimentali. Cura progetti pubblici che accompagnano la rigenerazione del
territorio e la formazione in vari ambiti. Nel 2015 ha ideato la mostra Fashion as
Social Energy (www.fashionasocialenergy.org) ospitata a Palazzo Morando dal 29
maggio fino al 30 agosto 2015 nell’ambito di Expo in Città.
www.connectingcultures.info
media partner
costumi a cura di
parte del progetto
con
INFO e CONTATTI
Responsabile Progetto: Laura Riva
[email protected]
// tel. 0289181326
Elisabetta Consonni
Coreografa e performer, dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso
l’Università degli Studi di Bologna (2004), frequenta la London Contemporary Dance School
(2004-2005). Si trasferisce in Olanda fino al 2009 per approfondire indipendentemente lo studio
nell’ambito danza contemporanea e delle arti performative. Il suo primo lavoro come coreografa
Maquillage è presentato in vari festival in Belgio, Olanda e Italia. Il lavoro successivo Fotoritocco
è vincitore del concorso “PresenteFuturo” del Teatro Libero di Palermo (2012). Il lavoro in corso
“Plutone” vince il concorso “Palco Aperto” al Pim Off a Milano. Nel 2013, con il progetto di ricerca
tra linguaggio coreografico e architettura Ergonomica, viene selezionata per una residenza di 6 mesi
nel Centrum Kultury di Lublin (Polonia), per il programma “Creative Cast Away” di Etre, promosso
da Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo. Successivamente il progetto si trasforma in un
network europeo di nove istituzioni operanti tra arti performative e architettura. Il progetto verrà
lanciato tramite il simposio “Spazio Ergonomico” all’interno della Biennale Danza 2016.
Sempre interessata alla declinazione delle dinamiche performative nello spazio urbano realizza
l’azione Chi va piano (Quarto Oggiaro-Triennale di Milano, 2013) in collaborazione con Connecting
Cultures.
Nel suo lavoro intende declinare il linguaggio coreografico a diverse situazioni sociali, confrontarlo
con diversi media e scoprirne usi e dimensioni performative altre. Collabora con artisti di differenti
discipline. Con Raoul de Jong e Gianluca Fratantonio cura le coreografie del progetto editoriale
“Baby it’s you” (Rotterdam 2009); cura le coreografie del programma televisivo Iedereen kan
Dansen per VPRO tv (Olanda 2011) e quelle dell’evento di apertura della Biennale di Architettura
di Rotterdam (2012-2014) per lo studio di architettura ZUS (2012). Prende parte al progetto
DIRT-ideaswithnofuture di Gianluca Fratantonio (2010-2012). Per l’ artista Giovanna Ricotta è
assistente alla performance e coreografa di Fai la cosa giusta e Falene. Con la web tv Pronti al
Peggio cura le coreografie dell’evento Sono in Lista presso la Fondazione Pomodoro di Milano
(2010). E’ assistente alla coreografia in 10 tracce per la fine del mondo di Riccardo Buscarini
(2012). Per la Compagnia Virgilio Sieni è assistente artistica dei progetti per la Fondazione Teatro
Grande di Brescia (2015-2016) e per Atlante del Gesto presso Fondazione Prada (2015).
Nel giugno 2016 realizzerà il progetto Abbastanza spazio per la più tenera delle attenzioni per la
Biennale Danza di Venezia.
www.elisabettaconsonni.com www.ergonomicaproject.wordpress.com
Connecting Cultures
via Giorgio Merula 62, 20142 Milano
www.connectingcultures.info
è una performance artistica partecipata all’interno del quartiere SolariSavona-Tortona, sostenuta da Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto
Dencity. he intende promuovere un sistema culturale integrato di Zona 6,
reinterpretando e restituendo in chiave artistica e creativa le sue risorse
territoriali, con l'intento di formulare un’offerta culturale innovativa per
Milano
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