Protesi mobile totale

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Anno scolastico 2012/13
Protesi mobile totale
Cos’è e come si realizza
Luca Porru
V^ B odo
Istituto professionale “Galileo Galilei”
Oristano
Protesi mobile totale
La protesi mobile totale è un dispositivo che ha la funzione di ristabilire
completamente le funzioni masticatorie, poiché utilizzato per bocche totalmente
edentule. È costituito da una struttura in resina, e i denti utilizzati possono essere in
ceramica, che attribuiscono notevoli proprietà estetiche.
In seguito alla caduta totale dei denti e alla vecchiaia, le ossa mascellari e
mandibolari subiscono nel tempo un riassorbimento osseo, che comporta delle
modificazioni alla struttura della cavità orale. Il riassorbimento non è uniforme e
dello stesso tipo in tutta la cavità orale, ma risulta differente, a seconda si parli di
mascellare o mandibolare. Per quanto riguarda l’arcata superiore il riassorbimento è
di tipo centripeto, perciò l’arcata si restringe. Nell’inferiore, al contrario, il
riassorbimento è centrifugo che porta ad una cresta alveolare più bassa.
Per determinare la classe di edentulia, viene utilizzata la classificazione di
Ackermann, secondo il rapporto che intercorre tra la papilla incisale e il fornice
vestibolare inferiore.
La classificazione comprende :
I Classe : è il normale rapporto, e si verifica quando la papilla incisale cade
perpendicolarmente al fornice vestibolare inferiore.
II Classe : si ha quando l’asse della papilla incisale cade vestibolarmente al fornice
vestibolare inferiore .
III Classe : si ha quando l’asse della papilla incisale cade sulla cresta.
Procedimento di costruzione :
Il clinico prende la prima impronta di entrambe le arcate del paziente con
dell’alginato e le invia al tecnico assieme alla prescrizione medica, che svilupperà i
modelli in gesso. Su questi costruisce i portaimpronta individuali in resina fotopolimerizzante e li rimanda al clinico per la presa della seconda impronta, in
elastomero. Le impronte vengono rimandate al tecnico che svilupperà nuovamente i
modelli con gesso di III Classe, su cui verrà realizzata una placca base in resina o
base-plate ed un vallo occlusale in cera, le cui dimensioni saranno diverse a seconda
dell’arcata (2,2 cm il superiore e 1,8 cm l’inferiore).
Vengono scaricati i frenuli ed il pavimento linguale nel modello inferiore, mentre nel
modello superiore viene segnato il post-dam, cioè la linea di confine tra palato duro
e quello molle. Viene inviato il manufatto al clinico che, dopo averlo posizionato
nella bocca del paziente, rileva :
-Linea del sorriso (che indica dove dev’essere il margine degli incisivi superiori).
-Dimensione verticale (indica l’apertura della bocca di quel paziente in condizioni di
equilibrio neuromuscolare).
-Larghezza dei denti.
-Piano occlusale (è il piano orizzontale su cui poggiano i denti superiori, sappiamo
che deve essere parallelo al piano ci Camper, per cui il dentista manipola i valli in
cera in modo che risultino paralleli, sul piano frontale alla linea bipupillare, mentre
sul piano sagittale alla linea che unisce il trago alla spina nasale. Per far questo viene
usato uno strumento chiamato piano di Fox).
-Colore e forma dei denti.
Tutte queste informazioni, insieme al manufatto vengono spediti al tecnico che
procederà con il montaggio in articolatore AVM con gesso di II Classe.
Successivamente si prosegue con il montaggio dei denti, eliminando piccole parti del
vallo occlusale e inserendo i denti scelti dal clinico, partendo dagli anteriori fino agli
ultimi molari. Vi sono però dei criteri fondamentali da rispettare per questo
montaggio :
Curva di Wilson : permette lo svincolo delle cuspidi dei denti antagonisti nei
movimenti di lateralità.
Curva di Spee : permette invece lo svincolo delle cuspidi principalmente in
movimenti di protrusione.
Overjet : distanza orizzontale che intercorre tra i margini incisali degli incisivi
centrali superiori e inferiori.
Overbite : distanza verticale che intercorre tra i margini incisali degli incisivi
centrali superiori e inferiori.
Area di Pound : va dalla linea mesiale del canino fino al lato linguale e a quello
vestibolare del trigono. Viene usata per posizionare i denti posteriori, è anche
detta area di non interferenza, poiché sia la lingua che i muscoli delle guance non
interferiscono.
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Terminato questo si procede con la tecnica del molaggio selettivo, utilizzando la
carta d’occlusione per rilevare gli eventuali pre-contatti che andranno limati con
apposite frese. Il lavoro viene quindi inviato nuovamente al clinico per un ulteriore
prova estetico-funzionale.
Una volta restituito, dopo aver isolato i denti, il tecnico mette il modello con il
manufatto all’interno di una muffola appositamente isolata con la vasellina. La parte
di muffola dove verrà adagiato il manufatto viene riempita di gesso, eliminando i
sottosquadri. Viene inoltre posto del gesso extra-duro nei denti per eliminare degli
eventuali microspostamenti. Quindi viene fissata la seconda parte della muffola con
le viti e riempita di gesso.
Viene successivamente messa sotto pressione a 50 bar per circa 2 ore, al termine del
quale si mette a bollire fino al totale scioglimento della cera. La muffola viene poi
aperta e sgrassata, praticando dei fori sulla parte inferiore dei denti, per aumentarne
la successiva ritenzione con la resina.
Il tecnico quindi zeppa la resina e mette la muffola nuovamente sotto pressione per
eliminare la resina in eccesso. Infine viene fissata ad una staffa e immersa in una
pentola con acqua bollente per qualche ora. Sarebbe consigliabile effettuare la
cottura nel pomeriggio e aprire la muffola la mattina successiva, lasciandola tutta la
notte a raffreddare.
Ultimata la polimerizzazione, la protesi viene liberata dal gesso, rifinita con frese
apposite, lucidata con la pomice e pasta lucidante, e infine disinfettata. La protesi è
quindi pronta per essere consegnata al clinico che la posizionerà nella bocca del
paziente.
Plaster
The plaster is a substance derived from natural mineral gypsum, is used to perform
many jobs in the lab and is considered one the most important dental materials.
They are classified into four types :
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Type 1 plaster : is also called “Plaster of Paris”, it's a soft plaster, mainly used for
impressions.
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Type 2 plaster : is also a plaster used for study models, for mount in articulator.
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Type 3 plaster : is also called “dental stone” and is a hard plaster. It's used as a
model material.
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Type 4 plaster : improved stone or extra-hard plaster, is an modified plaster and
it presents great compressive strenght.
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