56 MARKETING & GESTIONE EVITARE LE commodity Erika Mallarini* Le strategie e gli strumenti per uscire dalla Commodity Trap, ovvero dalle insidie della banalizzazione del servizio farmaceutico ci sono, sono codificate e strutturate, e tanti sono i soggetti che collaborano con la farmacia che stanno cercando di concretizzarle, il successo sta nell’avere il coraggio di applicarle. TEMA FARMACIA - Gennaio 2016 R ichard D’Aveni. Aver incontrato quest’uomo per me è stato illuminante (lo so c’è chi si emoziona per Brad Pitt, ma io sono un’aziendalista genovese). Richard è uno dei massimi esperti di strategia di marketing al mondo. Thinker 50, la più importante classifica in questo campo, lo ha segnalato insieme a personalità come Steve Jobs, Bill Gateas, Philip Kotler come uno dei più importanti pensatori. E quando l’ho sentito parlare della commodity trap, a me è sembrato che parlasse delle farmacie: “la vostra impresa sta migliorando il valore dei prodotti, ma al tempo stesso diminuendo il prezzo per rimanere al passo con la concorrenza? Non siete più in grado di difendere un premium price per i vostri servizi? Vi sentite che sarete costretti ad abbassare la qualità per adeguarvi al calo di prezzi nel vostro settore? Se la risposte a una di queste domande è sì, la vostra azienda è caduta in una commodity trap: un’insidiosa forma di ipercompetizione che è in grado non solo di spazzar via la vostra attività, ma anche di distruggere interi settori e mercati.” Ammettete di aver sentito il brivido anche voi come me?! D’Aveni sostiene che nei contesti caratterizzati da ipercompetizione, come MARKETING & GESTIONE 57 INSIDIE della trap IN 5 MOSSE appunto il settore della distribuzione e del retail del farmaco, gli orientamenti strategici di tipo tradizionale, orientati o all’efficienza e alla convenienza, o alla differenziazione e al servizio, non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza delle imprese e il mantenimento della redditività (Figura 1). In tali contesti occorre operare uno spostamento della frontiera del valore, agendo contestualmente su convenienza e servizio. Efficienza, servizio e differenziazione Le aziende che agiscono su una sola dimensione vengono scelte dal consumatore finale solo in base alle preferenze dello stesso, ma in realtà si equiparano come valore aggiunto complessivo. Al contrario, agire al contempo su ambedue le dimensioni, consente di aumentare il valore aggiunto creato per il consumatore e, quindi, di spostare la cosiddetta frontiera del valore stesso, creando una zona d’ombra sui competitor, la cui scelta diventa pertanto di valore nettamente inferiore nelle percezioni dei clienti, indipendentemente dalle curve di preferenze degli stessi (Figura 2). In termini strategici per la farmacia, ciò vuol dire costruire condotte in grado di coniugare l’ormai indifferibile orientamento all’efficienza con l’orientamento al servizio e alla differenziazione rispetto agli altri esercizi, indispensabile a caratterizzarla quale unica struttura integrata nelle rete dell’assistenza sanitaria. Cambiamento dell’ambiente istituzionale Evoluzione concorrenza Cambiamento del mercato e degli assetti competitivi *Responsabile di OCPS Bocconi, Osservatorio sui Consumi Privati in Sanità e Coordinatore dei corsi SDA Bocconi Marketing Management della farmacia e Management per la Farmacia Le aziende che agiscono su una sola dimensione vengono scelte dal consumatore finale solo in base alle preferenze dello stesso, ma in realtà si equiparano come valore aggiunto complessivo Orientamento all’efficienza (â costi) Pressione competitiva Reazioni delle imprese Figura 1. Strategie tradizionali in risposta all’incremento della competizione Orientamento al valore aggiunto (á differenziazione) TEMA FARMACIA - Gennaio 2016 58 MARKETING & GESTIONE Efficienza Tempo t-1 Tempo t Attuale Figura 2. La frontiera del valore Futuro Area di oscuramento Inerzia = Svantaggio competitivo Valore aggiunto Le cinque strategie CINQUE SONO LE STRATEGIE MANAGERIALI CHE CONSENTONO NON SOLO DI CONIUGARE, MA ANCHE DI RAFFORZARE L’ORIENTAMENTO ALL’EFFICIENZA E L’ORIENTAMENTO ALLA DIFFERENZIAZIONE TEMA FARMACIA - Gennaio 2016 Cinque sono le strategie manageriali che consentono non solo di coniugare, ma anche di rafforzare l’orientamento all’efficienza e l’orientamento alla differenziazione (Figura 3): ■■ rigore metodologico, che costituisce la risposta all’incertezza; ■■ innovazione, per fronteggiare il dinamismo; ■■ glocalization e customer solutions, per rispondere alla diversificazione delle esigenze; ■■ coopetition & networking (coopetition verticale e orizzontale) per fronteggiare le pressioni sui margini; ■■ trust management, per fidelizzare il cittadino a fronte della crescente competizione. Il rigore metodologico è lo strumento necessario a fronteggiare la complessità dell’ambiente: tenendo conto dell’ipercompetizione e del dinamismo del mercato, adottare un attendibile e qualificato rigore metodologico nelle attività di analisi condotte sui clienti, sui fornitori e sui concorrenti consente di definire corrette stra- tegie di crescita, relazionali e dimensionali, senza disperdere inutilmente risorse [efficienza]. Inoltre l’approccio rigoroso sotto il profilo metodologico garantisce la necessaria coerenza nell’utilizzo delle leve di marketing e del retailing mix rispetto alle attese del cliente, al fine di poter comunicare un forte posizionamento distintivo rispetto ai competitor [differenziazione]. L’innovazione è la capacità di creare nuovi spazi di mercato, soddisfare continuamente il cliente, gestire proattivamente il futuro. Grazie all’innovazione è possibile da un lato ridurre costi e tempi attraverso nuove tecnologie e strumenti [efficienza], dall’altro creare nuovi servizi e realizzare un approccio customer based [differenziazione]. La progettazione di customer solution implica focalizzarsi sul bisogno del cliente differenziando l’offerta [differenziazione] e riducendo i tempi e i costi che questi sostiene [efficienza]. In particolare, superare la tradizionale logica di sviluppo dell’offerta per settori attraverso lo sviluppo di un’offerta in category desease oriented, ovvero orientata su patologie e disturbi (patologie cardiovascolari, metaboliche, menopausa, gra- MARKETING & GESTIONE 59 Diversificazione nelle esigenze Glocalization & Customer Solution INNOVAZIONE Dinamismo Pressione sui margini Incertezza Coopetition & Networking RIGORE METODOLOGICO Figura 3. Le cinque strategie che coniugano efficienza e differenziazione Trust Management Competizione vidanza, etc.) consente alla farmacia di differenziarsi dagli altri esercizi, oltre che di accrescere le vendite di pro-dotti complementari, anche nel settore etico, pur mantenendo l’appropriatezza dell’offerta. Il costrutto di glocal, sintesi tra strategia globale e strategia locale, è l’approccio che mira a creare nuovo valore concentrando le funzioni sensibili alla dimensione (es. acquisti) per razionalizzare e ridurre i costi [efficienza], adattando però a livello locale lo store management (es. selezione dell’assortimento), per rafforzare il concetto di prossimità e vicinanza alle esigenze specifiche del proprio mercato di riferimento [differenziazione]. Il concetto di glocalization implica necessariamente l’aggregazione delle farmacie in gruppo (grouping), ovvero l’associazione orizzontale o networking tra farmacie, reale o virtuale a seconda che sia una condivisione di proprietà dei punti di vendita o un contratto più o meno formalizzato di aggregazione. In tale modo gli stakeholder intesi come prevalentemente come aziende farmaceutiche, ma anche come soggetti istituzionali, possono richiedere al network di farmacie di sviluppare progetti con le competenze a livello nazionale o regionale, possibili solo attraverso la concentrazione di finizioni, come ad esempio il marketing, ma che siano costruiti e personalizzati sulla base delle specifiche esigenze locali. Allo stesso modo i clienti possono trovare nelle farmacie aderenti al network prezzi competitivi, possibili solo attraverso la concentrazione degli acquisti a livello di gruppo, e un servizio specializzato sulle esigenze locali e personalizzato. Diversi sono, infatti, le evidenze che dimostrano come l’impresa locale, affiliata però in un grande gruppo, sia quella che garantisce la maggiore redditività economica e finanziaria. La coopetition, innovativa evoluzione nelle relazioni distributive, costituisce la sintesi tra i tradizionali concetti di competizione e collaborazione: un’azienda orientata alla coopetition attiva progetti o processi in partnership con i sui concorrenti tradizionali nella filiera di distribuzione per generare più efficienza, ma anche per creare valore a vantaggio del cliente/cittadino attraverso l’organizzazione di servizi integrati [differenziazione]. La coopetition è un concetto più complesso e avanzato della partnership, in quanto integra dimensione economica e sociale del contenuto della relazione tra i due partner (mentre la partnership prevede uno scambio di tipo sociale), e l’interazione tra le parti è al contempo competitiva e collaborativa (mentre nella partnership è solo collaborativa). L’innovatività del costrutto e la sua complessità richiedono una trattazione a parte, nel paragrafo successivo. Il trust management, infine, ovvero l’insieme degli strumenti per costruire, mantenere, rafforzare i rapporti di fiducia nel settore, sia tra farmacia e cittadino sia tra farmacia e industria farmaceutica, costituisce il fondamento per rispondere all’ipercompetizione. Le strategie e gli strumenti per uscire dalla Commodity Trap, ovvero dalle insidie della banalizzazione del servizio farmaceutico ci sono, sono codificate e strutturate, e tanti sono i soggetti che collaborano con la farmacia che stanno cercando di concretizzarle, il successo sta nell’avere il coraggio di applicarle. © RIPRODUZIONE RISERVATA TEMA FARMACIA - Gennaio 2016