Banco Farmaceutico e detraibilità fiscale

Venezia Mestre, 16 febbraio 2011
COMUNICATO STAMPA
Banco Farmaceutico e detraibilità fiscale
Prendendo spunto dalla richiesta di un residente di Mestre (lettera al Direttore pubblicata dal Gazzettino di
Venezia in data 15 febbraio 2011) che avrebbe voluto detrarre il medicinale donato come se fosse stato acquistato
per sé, Federfarma Veneto in collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus chiarisce quanto
segue per evitare qualsiasi possibile fraintendimento.
Detraibilità fiscale. È possibile quando il farmaco viene acquistato per se stessi: su preventiva richiesta del
paziente il farmacista sottopone al visore ottico della cassa, la tessera sanitaria magnetica che consente
l’apposizione automatica del codice fiscale sullo scontrino; in assenza della tessera sanitaria il paziente può
comunicare direttamente il suo codice fiscale al farmacista affinché lo stesso sia riportato sullo scontrino fiscale.
Nel caso della raccolta del Banco Farmaceutico (svoltasi quest’anno sabato 12 febbraio) il medicinale viene
acquistato, invece, per soggetti terzi, ovvero le persone bisognose. Lo scontrino fiscale, inoltre, non viene
consegnato al donatore, che invece deposita personalmente il farmaco da lui scelto nel contenitore della
postazione dei volontari (i quali registrano tutte le confezioni, al fine di avere un esatto computo non solo dei
medicinali ricevuti, ma anche della loro tipologia). Lo scontrino non può essere consegnato al donatore perché per
legge deve sempre seguire la merce acquistata non l’acquirente.
Gli scontrini fiscali dei farmaci donati che fine fanno? Gli scontrini fiscali, uniti al coupon del Banco
Farmaceutico, rimangono in farmacia fino alla loro consegna da parte dei responsabili della Fondazione Banco
Farmaceutico Onlus agli enti socio assistenziali del territorio. Il singolo scontrino verrà poi consegnato dagli enti
alla persona bisognosa che andrà a ritirare in farmacia il medicale di cui ha bisogno. Tutto ciò anche al fine di
operare la corretta conservazione del farmaco che trova nella farmacia il suo sito ideale fino all’assunzione da
parte del paziente. Esistono anche strutture benefiche dotate di ambulatori professionali, gestiti da personale
medico ed infermieristico, che possono distribuire direttamente i medicinali ai soggetti più bisognosi.
«Premettendo che anche i farmaci donati nella Giornata di Raccolta seguono la normativa nazionale in materia di
donazioni, è giusto che le persone chiedano tutte le informazioni in merito a tutte le donazioni effettuate perché ci
rendiamo contro che il denaro è particolarmente prezioso in questo momento – dice Matteo Vanzan coordinatore
per il Veneto della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus -. Ringrazio quindi il signore di Mestre, innanzitutto
perché ha donato in favore delle persone meno abbienti e poi per averci offerto la possibilità di chiarire ancora una
volta alcuni passaggi fondamentali della trasparenza di questa grande operazione benefica».
«Il rapporto fiduciario che si crea in farmacia, confermato da tutti i sondaggi nazionali, “impone”
professionalmente e moralmente al farmacista la massima trasparenza e a maggior ragione in un’operazione come
il Banco Farmaceutico – dice Marco Bacchini, presidente di Federfarma Veneto, l’Unione dei titolari di farmacia
-. Il successo di questa giornata di raccolta nasce soprattutto dalla fiducia e dalla certezza che i farmaci donati
arrivino effettivamente alle persone bisognose. Per questo è importante che il cittadino conosca tutti i meccanismi
della raccolta anche quelli legati all’aspetto fiscale».
Contatti per i giornalisti: Matteo Vanzan 338 5473422; Marco Bacchini 346 4297501
Ufficio stampa Federfarma Veneto
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