Seconda settimana 1 a. lapidis: lapis, pietra; comitis: comes, compagno; custodis: custos, guardiano; aestatis: aestas, estate; auctoritatis: auctoritas, autorità; equitis: eques, cavaliere; peditis: pedes, fante; b. vocis: vox, voce; ducis: dux, comandante; legis: lex, legge; lucis: lux, luce; victricis: victrix, vincitrice; c. opis: ops, risorse; principis: princeps, principe; d. magnitudinis: magnitudo, grandezza; regionis: regio, regione; ordinis: ordo, ordine; flaminis: flamen, flamine/soffio; sermonis: sermo, discorso; e. erroris: error, l’errare; exulis: exul, esule; fratris: frater, fratello; laboris: labor, fatica; matris: mater, madre 2 1. nom./acc./voc. pl. neutro; 2. nom./acc./voc. pl. neutro dei sostantivi che al nominativo escono in -al, -ar, -e; 3. genitivo plurale; 4. -e /-i 3 sostantivi della 3a decl.: collium, sidera, iuris, cupido; a. collium: gen. pl. m. da collis, -is «dei colli»; b. sidera: nom., acc., voc. pl. neutro da sidus, sideris «le stelle»; c. horis: dat., abl. pl. da hora, -ae «alle ore», «dalle ore»; d. proelia: nom., acc.,voc. pl. neutro da proelium, -ii «le battaglie»; e. iuris: gen. sing. n. da ius, iuris «del diritto»; f. cupido: nom. sing. m. da cupido, cupidinis «il desiderio» 4 a. rete, alle/con le reti; b. mare, dei mari; c. calcar, al/con lo sprone; d. lacunar, i soffitti a cassettoni; e. altare, l’altare, o altare; f. monile, i gioielli, o gioielli; g. exemplar, alla/con la copia; h. tribunal, dei tribunali 5 a. le accuse ingiuste, o accuse ingiuste; b. con la primavera fredda; c. un patto giusto, o patto giusto; d. delle buone azioni; e. di un alto grido; f. all’antica usanza; g. un discorso degno; h. con/ai lunghi discorsi; i. per la vecchiaia onesta; l. alla bella pace; m. di cuore freddo; n. delle nuvole bianche 6 humili: dat./abl. sing. m. f. n., humilis, -e; dulcem: acc. sing. m. f., dulcis, -e; celebri: dat./abl. sing., celeber, celebris, -e; clementis: gen. sing. m. f. n., clemens; facilia: nom./ acc./voc. pl. n., facilis, -e; mollium: gen. pl. m. f. n., mollis, -e; salubribus: dat./abl. pl., saluber, salubris, -e; felices: nom. pl. m. f., felix; fortia: nom./ acc./voc. pl. n., fortis, -e; ingentem: acc. sing. m. f., ingens 7 a. acri hieme = nel freddo inverno; b. alacres operae = gli operai zelanti, o zelanti operai; c. ingentia munera = i grandi doni, o grandi doni; d. opus turpe = una turpe azione, o azione turpe; e. memoriae acris = di memoria pronta; f. ex celebri templo = dal tempio frequentato; g. ad brevem aetatem = per la breve età; h. mense Septembri = nel mese di settembre; i. cum omnibus hominibus = con tutti gli uomini; l. inter concordes cives = tra i cittadini concordi; m. salubria loca = luoghi salutari, o luoghi salutari; n. ante bella civilia = prima delle guerre civili 8 1. La paura mette le ali ai piedi. 2. C’erano i figli dei senatori, c’erano le ambascerie delle città, c’erano i luogotenenti di Cesare. 3. Cesare fissa in Belgio l’accampamento invernale delle legioni. 4. I nemici cercano il momento e l’occasione della frode e dell’inganno. 9 1. Il pretore Rufo colloca il suo palco vicino al seggio del pretore urbano. 2. Il pastore serio riunisce le pecore nell’ovile perché è notte. 3. Nelle acque del mare e dei fiumi i pescatori con le reti catturano abbondanza di pesci. 4. Nella reggia i soffitti delle sale sono ornate d’oro dagli ingegnosi artisti. 10 Giove, ormai giovanetto, getta giù dal cielo il padre Saturno e restituisce la vita ai fratelli e alle sorelle. Con l’aiuto dei fratelli, Giove poi combatte una dura guerra contro Saturno e i Titani; ne esce vincitore. Allora Saturno è gettato nel buio Tartaro e il figlio ottiene il comando di tutto il mondo. Il potere viene diviso: è attribuito a Nettuno il regno del mare, a Plutone la sede degli Inferi, a Giove invece il cielo. La terra è possesso comune. Sotto la dominazione di Giove gli uomini vivono l’età argentea. Allora per la prima volta i campi sono coltivati dagli uomini. 11 aedes, -is = tempio / aedes, -ium = casa; finis, -is = fine / fines, -ium = confini, territorio; carcer, -ĕris = carcere / carceres, -um = cancelli; pars, partis = parte / partes, -ium = partito 12 a. cum viris = con gli uomini; apud vires = presso le forze; sub viribus = sotto le forze; viri = dell’uomo, gli uomini, o uomini; in viro = nell’uomo; in vi = nella forza; per vires = attraverso le forze; propter viros = a causa degli uomini; ad virum = verso l’uomo; b. Iovis = di Giove; cum Iove = con Giove; per Iovem = per mezzo di Giove 13 1. Le voci degli uccelli dilettano dall’alto albero i pastori e i cacciatori. 2. Il sole disperde una moltitudine di nuvole cineree. 3. Ai contadini e ai poeti, ai fanciulli e alle fanciulle erano note la furbizia delle volpi, la velocità dei pesci, la mitezza delle pecore. 4. Il negativo vaticinio dell’indovino terrorizza i padri e le madri. 5. La goccia scava la pietra: così dice il proverbio. 6. Il sangue degli uccelli annuncia la sconfitta ai soldati preoccupati. 7. Sia con le penne degli uccelli sia con il veleno le maghe chiamano le donne all’amore. 14 Emilio Lepido era ancora un fanciullo tra i soldati romani, ma con coraggio salva un cittadino e combatte da solo contro nemici agguerriti. E una statua ornata della bolla d’oro e cinta della toga pretesta secondo l’usanza dei nobili conferma l’azione memorabile del ragazzo; la statua è eretta sul Campidoglio. Lepido dunque anticipa il tempo e l’età e riceve dal combattimento una duplice lode. Le armi nemiche, le spade, i giavellotti, il rumore dei cavalli sono soliti intimorire i giovani anche forti e coraggiosi. Ma del giovane Emilio tanto grande era il valore: porta via le spoglie dei nemici e merita la corona civica. 15 maneo a. manebamini; b. manebas; c. manebantur; d. manebamus; capio e. capiebam; f. capiebar; g. capiebamur; h. capiebatis; duco i. ducebant; l. ducebaris; m. ducebamur; n. ducebat 16 a. ind. impf. att. 1a pl., eramus; b. ind. impf. att. 2a pl., vocabatis; c. ind. impf. pass. 3a pl., vocabantur; d. ind. impf. att. 1a sing., vocabam; e. ind. impf. att. 2a sing., tu guidavi; f. ind. impf. pass. 3a sing., era guidato; g. ind. impf. pass. 2a pl., voi eravate guidati; h. ind. impf. att. 3a pl., essi guidavano 17 maneo a. manebimini; b. manebis; c. manebuntur; d. manebimus; capio e. capiam; f. capiar; g. capiemur; h. capient; duco i. ducent; l. ducēris; m. ducemur; n. ducetis 18 a. ind. fut. att. 1a pl., erimus; b. ind. fut. att. 2a pl., eritis; c. ind. fut. att. 1a sing., io guiderò; d. ind. fut. pass. 3a sing., egli sarà guidato; e. ind. fut. pass. 1a pl., noi saremo chiamati; f. ind. fut. pass. 2a sing., tu sarai ammonito; g. ind. fut. pass. 3a pl., vocabuntur; h. ind. fut. att. 2a pl., vocabitis; i. ind. fut. att. 3a pl., regent 19 a. donaberis; b. manebamini; c. orabatis; d. tacebimus; e. pugnabamus; f. erimus; g. es; h. videbant; i. esse; l. videri; m. capiebant; n. capientur; o. tolli; p. tollent 20 a. explebitur, ind. fut. pass. 3a sing., egli sarà completato; b. explebam, ind. impf. att. 1a sing., io completavo; c. tu sarai chiamato, ind. fut. pass. 2a sing., appellaberis; d. voi avviserete, ind. fut. att. 2a pl., monebitis; e. tacebunt, ind. fut. att. 3a pl., essi taceranno; f. tacebant, ind. impf. att. 3a pl., essi tacevano; g. tacebimus, ind. fut. att. 1a pl., noi taceremo; h. tacebam, ind. impf. att. 1a sing., io tacevo; i. tacetis, ind. pres. att. 2a pl., voi tacete; l. egli tace, ind. pres. att. 3a sing., tacet; m. egli tacerà, ind. fut. att. 3a sing., tacebit; n. tacebis, ind. fut. att. 2a sing., tu tacerai; o. essi saranno dati, ind. fut. pass. 3a pl., dabuntur; p. noi chiameremo, ind. fut. att. 1a pl., appellabimus; q. tacebitis, ind. fut. att. 2a pl., voi tacerete; r. monebuntur, ind. fut. pass. 3a pl., essi saranno avvisati; s. monebas, ind. impf. att. 2a sing., tu avvisavi; t. monebor, ind. fut. pass. 1a sing., io sarò avvisato; u. monebimini, ind. fut. pass. 2a pl., voi sarete avvisati; v. monebamini, ind. impf. pass. 2a pl., voi eravate avvisati 21 1. I barbagianni dilanieranno i galli e li uccideranno, con il sangue e le viscere del toro evocheranno dagli inferi i fantasmi degli uomini. 2. Preferirò una morte onesta a una vita vergognosa. 3. Oggi ci sarà nelle città un’aria insalubre e talvolta pestifera. 4. Il principe Augusto offriva al popolo Romano lo spettacolo del combattimento navale e le gare equestri. 5. Il Campidoglio era come un domicilio nobile e terreno degli dèi. 6. Gli inizi saranno difficili. 22 Gli Ebrei combattevano contro i Filistei. Un Filisteo di nome Golia, uomo di eccezionale forza, avanzava da solo e provocava al combattimento con pesanti offese gli Ebrei. Il Filisteo prende la corazza e copre le spalle con uno scudo d’oro: in questo modo atterriva tutti i soldati. David, un ebreo piccolo ma coraggioso, per l’ira si offre spontaneamente per lo scontro. David si avvicinava a Golia e aggiungeva poche parole: «Tu combatterai con la spada, con l’asta e con lo scudo; io invece combatterò con l’aiuto del Signore.» Allora David lanciava una pietra con la fionda: il nemico è colpito con grande forza e cade vergognosamente. Alla fine David toglieva la spada e tagliava la testa al nemico. 23 1. Syracusis Catinam veniebant. 2. Venit in urbem rure. 3. Romae vitam agebat. 4. Pervenit Capua Fundos. 5. Adpropinquamus Agrigentum. 6. Semper est domi. 7. Migrabant in oppidum Agrigentum. 8. Vivit in Latio. 9. Saepe Athenas venitis. 24 1. Tiberio dunque contro il suo volere rimarrà a Rodi. 2. Caligola spesso allestiva spettacoli, sia in Gallia a Lione i giochi misti, sia in Sicilia a Siracusa i giochi cittadini. 3. Gli assassini si dirigeranno a Siracusa verso la folla contenta per la libertà. 4. Una parte dei soldati ritornava in patria. 5. Agamennone e Menelao, figli di Atreo, si dirigevano nell’isola di Itaca da Ulisse. 6. Ritornerò con grande gioia dalla città di Cartagine. 7. Le matrone con i servi vivevano a Roma. 8. Ad Atene fiorivano le arti. 25 1. ottimi alunni, PS; 2. infidi e traditori, PO; 3. un nido, PO; 4. vice presidente, PS 26 1. Messalla proclamava comandante Cassio. 2. Catone per sua eloquenza era considerato potente e brillante. 3. Credo eterni gli dèi. 4. Contro Annibale sarà scelto come generale Quinto Fabio. 5. I cavalieri dopo il combattimento ritornavano in patria vincitori. 6. I nemici mandavano ad Atene come ambasciatore per la pace il figlio del capitano. 7. Ennio, famosissimo poeta, chiamava santi i poeti. 8. I Romani nomineranno dittatore Cincinnato. 9. Fin dalla prima adolescenza Persio aveva come amici il poeta Cesio Basso e Calpurnio Statura. 27 a. oro: orans; oratus, -a, -um; b. trado: tradens; traditus, -a, -um; c. sentio: sentiens; sensus, -a, -um; d. maneo: manens; mansus, -a, -um 28 singolare: petens, petentis, petenti, petentem, petens, petente/petenti; plurale: petentes, petentium, petentibus, petentes, petentes, petentibus 29 singolare: tribunus putans, tribuni putantis, tribuno putanti, tribunum putantem, tribune putans, tribuno putante; plurale: tribuni putantes, tribunorum putantium, tribunis putantibus, tribunos putantes, tribuni putantes, tribunis putantibus 30 singolare: captus, capti, capto, captum, capte, capto; plurale: capti, captorum, captis, captos, capti, captis 31 singolare: vis culta, roboris culti, robori culti, vim cultam, vis culta, vi culta; plurale: vires cultae, virium cultarum, viribus cultis, vires cultas, vires cultae, viribus cultis 32 a. dei fanciulli che lodano; b. dei fanciulli che sono stati lodati; c. il console che avverte; d. il console avvertito; e. con la fanciulla che obbedisce; f. con le fanciulle che sono state rimproverate; g. del popolo che è stato vinto, i popoli vinti 33 1. Lentulo sebbene sconvolto riconosceva la sua insegna. PC 2. L’amante (PS) adirato (PA) dice molte parole cattive. 3. Timoleonte ricostruisce le mura abbattute delle città e i templi abbandonati. PA 4. La mancanza di viveri tormenta gli assedianti e gli assediati. PS 5. I fanciulli spartani non piangono, benché dilaniati dal dolore delle sferzate. PC 6. Serse dopo essere stato vinto due volte in terra prepara una battaglia navale. PC 34 1. I cani, perfino se dormono, sentono i minimi rumori. 2. Ciro offendeva i nemici poiché fuggivano. 3. I soldati Romani non onoravano gli alleati, sebbene fossero morti a difesa della libertà di Roma. 4. I ragazzi, mentre (poiché) giocano con grande chiasso a palla in giardino, svegliano i genitori che dormono. 5. La volpe poiché era costretta dalla fame in un’alta vigna cercava di prendere l’uva saltando con tutte le forze. 6. Io sottometto al potere del popolo romano le popolazioni dei Pannoni dopo che sono state vinte da Tiberio Nerone, allora mio legato. 7. La verità, sebbene soffocata, emerge. 8. I Galli quando sono stati vinti (se…) sono soliti tacere, quando vincono (sono soliti) cantare. 35 Traduzioni errate: a. concludendo la battaglia; b. di voi che cantate; c. dalla città che avrà distrutto; d. la fanciulla che giocava 36 a. diventando bianco il cielo, quando il cielo biancheggia; b. gridando tutti, mentre tutti gridano; c. arati i campi, poiché i campi sono stati arati; d. incendiata la città, dopo che la città fu incendiata; e. presa Troia e distrutta, sebbene Troia fosse stata presa e distrutta; f. sopraggiungendo le tenebre, quando sopraggiungono le tenebre; g. espulsi i Germani, qualora i Germani siano stati espulsi; h. uccisi i congiurati, sebbene i congiurati siano stati uccisi; i. vinti i nemici, dopo che i nemici furono vinti 37 1. Dopo aver tenuto il discorso, Cesare scioglie l’assemblea. 2. Gli Svevi tornavano in patria, dopo che fu dichiarato il combattimento al di là del Reno. 3. Regnante Romulo, domi militiaeque crudelia facinora gerebantur. 4. Pisone era mandato come questore nella Spagna Citeriore, per ordine di Crasso. 5. Fabio, udito dapprima il grido di quelli che erano impauriti, poi vista da lontano una folla sconvolta, piangeva. 6. Con l’aiuto degli dèi, se noi vigiliamo e provvediamo al futuro, con il consenso del popolo romano, saremo senza dubbio liberi. (Cic.) 7. Caesar, finitimo agro explorato, auxiliis coactis, in hostes impetum facit. 8. Sotto il consolato di Gneo Pompeo e di Marco Crasso, i Germani combattevano contro i Romani con una grande moltitudine di uomini. 38 Respinto dagli Spartani, Pirro si dirige ad Argo. Lì, poiché desiderava espugnare Antigono assediato in città, mentre combatteva valorosamente, è ucciso da un sasso gettato giù dalle mura. Quando fu consegnato il capo ad Antigono, i combattenti piangevano, ma il re nella vittoria si comportava in modo moderato e rimandava nel (suo) regno il figlio di Pirro, Eleno. Pirro aveva una grande conoscenza dell’arte militare e quando combatteva con Lisimaco, Demetrio, Antigono e con molti altri re non veniva mai vinto. Poiché la patria era resa grande dalla capacità e passione di Pirro, il nome del re era conosciuto in tutto il mondo. 39 a. ad (sub) vesperum; b. prima luce; c. vere; d. intempesta nocte 40 tempo continuato: 1. triduum ac tres noctes, Sulla rocca Apollo piangeva per tre giorni e tre notti; 2. per tot annos, Annibale combatte da solo per tanti anni contro tanti soldati; tempo determinato: 3. decem annis, Una sola città è espugnata a stento in dieci anni da Agamennone; 4. media nocte, Nel cuore della notte il re stringe il patto con i fedeli cittadini. 41 tum = allora; deind = poi; iam = ormai; diu = a lungo; olim = una volta; mox = presto; semper = sempre; saepe = spesso; postea = in seguito; antea = prima; denique = infine; tunc = allora; nonnumquam = talvolta; umquam = mai; paulo post = poco dopo; numquam = mai 42 1. Annibale, mentre cerca di scalare le mura, è colpito gravemente da un giavellotto nella coscia. 2. Mentre veniva combattuta in Numidia la guerra contro Giugurta, i consoli Romani erano battuti vicino al fiume Rodano. 3. Mentre la ragazza e il ragazzo si baciano (si danno baci tra loro), i genitori sorridono. 4. Alessandro, mentre risoluto combatteva tra i primi, era ferito da una freccia. 43 1. Anche i nemici guardavano con ammirazione le virtù del generale romano. (Cum introduce il complemento di modo.) 2. Quando in primavera il comandante portava fuori dall’accampamento invernale le legioni, la guerra era imminente. (Cum ha valore temporale) 3. Il centauro Chirone viveva con grande saggezza e accortezza ed era maestro di molti nobili giovani. (Cum introduce il complemento di modo.) 4. Annibale ormai era vicino, quando all’improvviso le legioni dei Romani e le truppe ausiliarie degli alleati fanno l’assalto. (Cum ha valore temporale) 44 1. Mentre gli operai costruivano l’altare, le matrone preparavano corone per gli dèi. 2. Quando i pirati navigano verso l’isola, gli abitanti hanno paura. 3. La fanciulla, quando era rimproverata dalla maestra, piangeva. 4. Quando le navi ondeggiano, i pirati temono le onde. 5. Prima che tu parli del delitto, io aggiungerò poche cose. 6. Quando la battaglia era imminente, le truppe erano incoraggiate dal comandante. 7. Quasi nell’ora undicesima (alle ore 17), Milone iniziava lo scontro con Clodio. 8. Sul far dell’alba la moltitudine dei nemici si avvicina all’accampamento e inizia il combattimento con i nostri cavalieri. 45 Saturno era il dio delle piantagioni e inoltre era il signore e l’antico re dell’Italia. Profugo dal regno del cielo infatti veniva in Italia e si nascondeva nel Lazio; poi Giano accoglieva come alleato Saturno e gli donava il regno. Nel Lazio il re Saturno mitigava i costumi crudeli degli uomini. Tutti, allora, vivevano con grandissima felicità: gli alberi spontaneamente porgevano agli uomini i frutti, le querce producevano il miele, le pecore offrivano le mammelle piene di latte. Allora non esistevano i soldati, né l’ira né le guerre crudeli. Davvero era l’età dell’oro. 46 Germanico, figlio dell’imperatore Tiberio, era gravemente ammalato. Il giovane Germanico riteneva Pisone autore dell’avvelenamento. Pisone infatti non rispettava gli ordini di Germanico e non amava il giovane. Una volta erano (furono) trovate nel pavimento e nelle pareti della casa resti di corpi umani, poesie e formule magiche e il nome di Germanico scolpito su tavole di piombo, ceneri e altri malefici. Con tali malefici le anime venivano consacrate agli dèi infernali. Guida all’analisi 1. dell’imperatore; 2. complemento predicativo dell’oggetto; 3. colebatur; coltivo, venero, abito; 5. complemento di mezzo. 47 Ercole era figlio di Giove e di Alcmena, non dea, ma donna mortale. Ercole, quando era uomo (adulto), era giudicato da tutti forte; quando era ancora un fanciullo piccolo, Giunone, la regina degli dèi, cercava di uccidere Ercole per odio verso Alcmena. Così mandava due serpenti. Gli animali a mezzanotte giungevano nella casa di Alcmena. Lì Ercole con suo fratello dormiva, non nel letto, ma su un grande scudo. Già i serpenti si avvicinavano, già muovevano il grande scudo. Allora il fratello di Ercole, per la paura attanagliante, a gran voce chiamava la madre, ma Ercole immediatamente uccideva i serpenti con le (sue forti) mani. Guida all’analisi 1. si tratta di un’apposizione del complemento di specificazione Alcmenae; 2. complemento d’agente; 3. è un aggettivo della 2a classe; 4. acer 48 Solone era tenuto in grande venerazione presso gli Ateniesi: e infatti con straordinaria saggezza amministrava Atene e dava nuove leggi. Così risolveva le discordie dei cittadini e restituiva alla cittadinanza la concordia. Dopo lasciava la città, navigava alla volta dell’Egitto e di Cipro e dopo lunghi viaggi attraverso le città dell’Asia faceva ritorno in patria. Nel frattempo, Pisistrato, cittadino ricco e astuto, desiderando il dominio di Atene spesso con parole ingannevoli chiedeva delle guardie del corpo. Ma Solone, per il grande amore per la libertà della patria, era solito avvertire il popolo riguardo agli occulti piani di Pisistrato e dire ai cittadini: «Se Pisistrato otterrà le guardie del corpo, istituirà la tirannide». Ma gli Ateniesi, immemori dei consigli di Solone, esaudivano le preghiere di Pisistrato. Così Pisistrato, insieme a pochi compagni presa la rocca con l’inganno, istituiva ad Atene la tirannide. Guida all’analisi 1. Solon, veneratio, Atheniensis, lex, civis, civitas, urbs, iter, corpus, custos, libertas, amor, tyrannis, prex, arx; 2. capta arce; 3. complemento di modo; 4. iter, itinerario; 5. accusativo; 6. peto, is, petivi, petitum, petere; significati: «chiedere» + a/ab della persona alla quale si chiede e + accusativo della cosa chiesta; peto + nome di luogo significa «dirigersi»; peto + il nome di una carica politica significa «aspirare a»; peto + un nome ostile significa «assalire».