CS Dream in a Landscape1 - Centro Arti Visive Pescheria

"AREA Open Project"
presenta
Paolo Tofani e Paolo Tarsi
Dream in a Landscape
promotori&organizzatori
Associazione Culturale Alis non tarsis
Mercoledì 24 settembre 2014 ore 21.15
Il concerto, che celebra il finissage della mostra personale di Marco Tirelli dal titolo Osservatorio
(a cura di Ludovico Pratesi), si inserisce nell’ambito della rassegna Contemporary Jukebox e
prevede l’esecuzione di musiche di Marcel Duchamp, John Cage, Paolo Tofani, Jacob ter Veldhuis e
Paolo Tarsi nei due spazi del museo pesarese, la Chiesa del Suffragio e il Loggiato.
Il nuovo progetto AREA Open Project prosegue idealmente la dimensione aperta della formazione
già intrapresa in Maledetti (Maudits), album del 1976 dove troviamo musicisti come Steve Lacy o
Paul Lytton, in un percorso che vede Paolo Tofani abbracciare sempre più la musica
contemporanea. La serata sarà l’occasione infatti per presentare in anteprima brani tratti dal
nuovo album di Paolo Tarsi dal titolo Furniture music for new primitives registrato insieme al
grande chitarrista degli AREA e alcuni tra i più significativi musicisti dell’attuale scena sperimentale
della musica rock, elettronica e contemporanea, di cui è prevista l’uscita nei prossimi mesi per
l’etichetta RaRa Records. In particolare, poi, si potrà ascoltare una versione di Erratum Musical,
composizione di Marcel Duchamp del 1913, realizzata in una rilettura – si tratta di una vera e
propria reinvenzione del testo originale – ad opera dei due musicisti.
Paolo Tarsi, pianoforte, organo Hammond
Paolo Tofani, chitarra elettrica, Trikanta Veena, elettronica
Paolo Tofani comincia a suonare la chitarra come autodidatta ed inizialmente si esibisce suonando Rock & Roll nei
locali da ballo di Firenze. Dopo l’ingresso nella formazione beat livornese de I Samurai, inizia i suoi tour in Italia ai quali
si aggiunge anche un tour di tre mesi in Inghilterra, dove conosce la musica di Chet Atkins ed affina la sua tecnica del
finger picking. Il successo della tournée internazionale lo spinge a provare altre vie professionali e lascia I Samurai per
far parte dei Califfi di Franco Boldrini, dove inizia la sua esperienza pop, blues e rock ottenendo un buon successo
commerciale partecipando sempre con I Califfi a Un disco per l’estate, Festivalbar e Cantagiro. Sempre negli anni ’60
incide alcuni 45 giri per la Nuova Enigmistica Tascabile con lo pseudonimo Danny. Sposa una donna inglese, Rowena, e
decide di lasciare l’Italia per tornare in Inghilterra, sentendo opprimente l’ambiente discografico italiano. Riprende a
comporre registrando pezzi in uno studio improvvisato nel salotto della casa dei suoceri a Londra e successivamente
nel 1975 pubblica nell’album Electric Frankenstein per la Cramps Records i pezzi realizzati in questo studio. Nel 1971
incontra Muff Winwood, fratello di Steve Winwood dei Traffic, che lo chiama per un’audizione alla Island Records, dove
suona la chitarra, la tastiera ed il flauto sulle tracce registrate a casa. Inizia ad esibirsi regolarmente a Londra al
Greyhound Pub ed in altri locali; ha anche modo di frequentare i locali di riferimento per i musicisti del tempo, come
The Speak-Easy dove si potevano incontrare artisti come i Beatles o i Rolling Stones. Inizia anche ad interessarsi alla
musica elettronica e frequenta la EMS (Electronic Music Studios) di Peter Zinovieff, che produceva piccoli sintetizzatori
usati anche da artisti del livello dei Pink Floyd. Nel 1972 con questi sintetizzatori registra il 45 giri strumentale The Land
of the Magic Wizard/Moon Walk. Torna in Italia nel 1973 su indicazione del manager della PFM, a Londra per
registrare la versione inglese del loro disco, che lo invita ad entrare negli Area: con questo gruppo raggiunge l’apice
della popolarità ed è sua la celebre introduzione di Luglio, agosto, settembre (nero) del primo album Arbeit Macht Frei.
Lasciati gli Area nel 1977, la ricerca spirituale lo porta a diventare monaco. Continua anche la ricerca nell’applicazione
di sintetizzatori alla sua chitarra elettrica e nella costruzione di prototipi di chitarre personalizzate fino a realizzare la
Trikanta Veena, che attualmente utilizza. Nel 2007 riprende la vita mondana e ricomincia ad accettare gli inviti di
diversi organizzatori dei concerti, seminari, incontri tematici. In agosto del 2009 succede un breve incontro con altri
musicisti del gruppo AREA: Patrizio Fariselli e Ares Tavolazzi. L’incontro ha dato spunto a una serie di nuovi concerti di
superstiti degli AREA. Il pubblico applaude, li vogliono, li chiamano. La formula dei concerti non intende richiamare il
vecchio gruppo, è più interessante far conoscere al pubblico ciò che ogni artista ha imparato in questi lunghi anni.
Paolo Tofani splende come al solito nel “campo tecnologico”, dando un tocco speciale al concerto.
Paolo Tarsi
Pianista, organista, musicologo e compositore, dal 2010 fa parte del gruppo Argo con cui prende parte alla
pubblicazione di una serie di romanzi collettivi (nel tempo collaborano con Argo personalità quali Edoardo Sanguineti,
Marina Abramovic, i Wu Ming, Michela Murgia, Erri De Luca, Aldo Nove, Paolo Nori, Antonio Rezza e Flavia Mastrella,
etc.). Suoi studi sono apparsi su riviste specialistiche e rivolgono particolare attenzione alla musica del secondo
Novecento, ai rapporti tra musica e altre forme d’arte e all’influenza esercitata dalle avanguardie colte sui linguaggi
pop. Collabora inoltre con “Il Giornale della Musica”, "Alfabeta2", “Artribune” e “Arte Contemporanea”, ha tenuto
conferenze e curato programmi radiofonici di musica jazz e contemporanea in Italia e all’estero.
Scrive musiche per mostre di Paolo Cotani, Mario Giacomelli e Andy Warhol, collaborando in seguito con il Teatro
Everest di Firenze, l’artista Tullio Pericoli, musei e gallerie d’arte quali Ono Arte Contemporanea di Bologna e il MAXXI
di Roma, dove ha partecipato a una perfomance di “Pendulum Music” di Steve Reich. Nel 2013 compone la colonna
sonora originale per il film “Das 7. Leben”, del regista tedesco Thomas Schlossherr, presentato alla filmArche di Berlino.
Ha curato la musica originale e la sonorizzazione live durante la proiezione dei lavori del progetto Giovane Fotografia
Italiana #02 presentato da GAI e Fotografia Europea in collaborazione con Acusmatiq 8.0 e Mediterranea 16 “Errors
Allowed”, la Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo e, successivamente, la performance musicale
durante la presentazione parigina delle riviste "Argo" e "Alfabeta2", dove sono state eseguite sue composizioni
accanto a brani di Erik Satie, John Cage e Fausto Romitelli. Specializzatosi presso il Conservatorio della Svizzera Italiana
di Lugano, successivamente si è avvicinato alla composizione di colonne sonore per il cinema studiando con il Premio
Oscar Luis Bacalov.
Dal 2014 è direttore artistico del festival di musica contemporanea “Contemporary Jukebox”. Attualmente sta
lavorando ad un progetto di rivisitazione in chiave elettronica dei brani Dream e In a landscape di John Cage con il duo
Fauve! Gegen a Rhino di cui uscirà a novembre il disco per l'etichetta Trovarobato Parade.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di: Comune di Pesaro, Bertozzini costruzioni, Gamba
manifatture 1918, Ifi-Arredi Bar Gelaterie Pasticcerie, Isopak Adriatica Spa, Banca dell’Adriatico,
gruppo Amici in Pescheria, gli sponsor tecnici Hotel Alexander Museum, Il Pesaro.it e Costantini.
Con il Patrocinio di
Comune di Pesaro
Regione Marche
Partner Istituzionale
Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive
Partner tecnico
Santori Pianoforti
Info
Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive
Corso XI Settembre, 184_Pesaro
Mercoledì 24 settembre 2014 ore 21.15
ingresso libero
info_ 0721-387651/653
www.centroartivisivepescheria.it
fondazione pescheria-centro arti visive corso XI settembre, 184_uffici e posta via Cavour, 5 61121 pesaro
tel 0721.387651 fax 0721.387652 www.centroartivisivepescheria.it