Relazione ASL Milano 2

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CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO
PER LA LOMBARDIA
Relazione sulla Gestione
dell’Azienda Sanitaria Locale “Milano 2”
Consigliere Antonio Caruso
Relazione al Consiglio Regionale
(ai sensi dell’art. 3, legge 14 gennaio 1994 n. 20
e dell’art. 7 della legge 5 giugno 2003, n. 131)
Hanno collaborato all’elaborazione della relazione:
Maria Grazia Mei, Rita Gasparo, Marco Magenga
con il supporto di: Francesca Brescia
2
RELAZIONE SULLA GESTIONE
DELL’ASL MILANO 2
(anno 2003)
Premessa ..................................................................................................... 6
L’Organizzazione dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2 .....................................10
La struttura ............................................................................................10
I Distretti .................................................................................15
I Dipartimenti ...........................................................................20
Il personale ............................................................................................52
Consistenza e composizione .......................................................52
La programmazione delle assunzioni ...........................................55
Il piano delle assunzioni nel 2003................................................57
Gli aspetti economico-finanziari ......................................................................62
Il sistema contabile delle ASL ....................................................................62
Il bilancio di esercizio delle ASL. ................................................................62
La riclassificazione e l’analisi del bilancio. ...................................................64
Lo stato patrimoniale.................................................................64
Il conto economico ....................................................................67
Il bilancio riclassificato dell’ASL Milano 2.....................................................68
Indici di liquidità .......................................................................71
Indici di struttura finanziaria.......................................................72
Indici di solidità patrimoniale ......................................................75
Indici del conto economico .........................................................78
La composizione della spesa .....................................................................81
La programmazione aziendale ........................................................................87
Il quadro normativo .................................................................................87
Le fonti ....................................................................................87
Gli atti della programmazione regionale .......................................89
Gli strumenti della programmazione aziendale.............................................91
L’atto di organizzazione e funzionamento aziendale .......................91
Il Piano Strategico Triennale.......................................................92
Gli atti aziendali dell’ASL Milano 2..............................................................93
3
Il Piano Strategico Triennale.......................................................93
Il Piano di Organizzazione e Funzionamento Aziendale ...................94
Il quadro programmatico dell’ASL Milano 2 .................................................94
Gli obiettivi aziendali d’interesse regionale per il 2003 ...................94
Gli indirizzi strategici della Direzione Generale ..............................97
Il budget 2003 e l’attuazione degli obiettivi specifici ......................98
Lo stato di attuazione della programmazione 2003 .................................... 133
Il sistema di programmazione e controllo ...................................................... 150
Il controllo interno ................................................................................. 150
Il controllo di gestione e i suoi strumenti.................................... 150
a) Il budget ........................................................................ 151
b) La contabilità analitica ..................................................... 154
c) Il sistema di reporting ...................................................... 158
Il controllo della qualità ........................................................... 161
La valutazione del personale dirigenziale.................................... 164
Il controllo di regolarità amministrativa e contabile .................................... 169
Il controllo strategico ............................................................................. 172
L’erogazione delle prestazioni sanitarie.......................................................... 174
L’organizzazione del servizio sul territorio ................................................. 174
La medicina di base ............................................................................... 187
L’assistenza ospedaliera: offerta e domanda ............................................. 199
Capacità di attrazione, indice di fuga e prestazioni per cittadini residenti ...... 257
L’attività di controllo sul sistema sanitario...................................................... 281
Il controllo sulle prestazioni erogate......................................................... 282
Il controllo dei ricoveri ............................................................. 282
Il controllo delle prestazioni ambulatoriali .................................. 286
La verifica periodica dei requisiti di accreditamento.................................... 287
Il controllo dei laboratori.......................................................... 288
Il controllo delle strutture ospedaliere........................................ 288
Il servizio ispettivo per il controllo interno................................................. 289
La verifica dei tempi di attesa. ................................................................ 290
Conclusioni ................................................................................................ 313
Allegati...................................................................................................... 319
Glossario ................................................................................................... 320
4
5
PREMESSA
Con la delibera 9/2003, la Sezione regionale di controllo per la Lombardia,
nell’adunanza del 19 novembre 2003, ha approvato il programma di controllo
successivo sulla gestione, da svolgere nel 2004, concernente, tra l’altro, la gestione
dei servizi attinenti alla sanità e la gestione dell’Azienda sanitaria locale “Milano 2”.
Con la successiva ordinanza 9/2003 del Presidente, in data 2 dicembre, le
relative indagini sono state affidate allo stesso Magistrato istruttore, il quale ha
stabilito di condurle separatamente, richiedendo la collaborazione rispettivamente
degli uffici regionali e di quelli dell’ASL Milano 2, e di concluderle con due distinte
relazioni, da inviare entrambe al Presidente del Consiglio regionale, ai sensi dell’art.
3, commi 5 e 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20.
Infatti la relazione sull’ASL va intesa come una verifica in concreto del
funzionamento del Sistema sanitario regionale e dello stato di attuazione della
normativa, statale e regionale, del settore.
La presente relazione riporta la sintesi dell’indagine effettuata nel corso del
2004 relativamente alla gestione dell’Azienda sanitaria locale Milano 2 e le
valutazioni conclusive.
Trattandosi del primo anno in cui è stata presa in esame la gestione di una
singola Azienda, si è cercato, ove possibile, di raccogliere una serie storica di dati
per poter effettuare confronti con gli anni precedenti, ovvero di confrontare gli
elementi acquisiti dall’ASL Milano 2 con quelli forniti dalla Direzione generale sanità
sul complesso delle Aziende.
L’indagine è stata condotta principalmente sugli atti acquisiti dalla
Direzione amministrativa dell’ASL Milano 2, cui è stata richiesta, con nota n.
2051 del 12 maggio 2004, la seguente documentazione:
1.
piano di organizzazione e funzionamento aziendale;
2.
piano strategico triennale a partire dal 2002;
3.
organigramma dell’Azienda e delle sue articolazioni;
4.
relazione del Direttore Generale anno 2003;
5.
verbali del collegio sindacale anni 2002 e 2003;
6.
eventuali regolamenti, emanati ai sensi del punto 4 della delibera della Giunta
regionale 8 agosto 2003, n. 7/14049, concernenti:
7
•
disciplina degli acquisti di beni e servizi;
•
formazione del bilancio aziendale;
•
criteri per la tenuta della contabilità aziendale;
•
libera professione;
7.
piano annuale di formazione professionale;
8.
relazione sugli esiti delle valutazioni periodiche del personale e dei dirigenti;
9.
report trimestrali sulla gestione del personale, con indicazione del numero
medio dei dipendenti in servizio e del relativo costo;
10.
nota esplicativa del piano delle assunzioni per il 2003 e 2004;
11.
eventuale regolamento per l’attribuzione delle posizioni organizzative;
12.
contratti collettivi integrativi aziendali per gli anni 2002-2003, ove conclusi;
13.
budget degli investimenti ai sensi della L.R. 32/2002;
14.
piano dei conti e rendiconti trimestrali e relativa certificazione anno 2003 e
2004;
15.
bilanci d’esercizio ripartiti nel conto economico, stato patrimoniale e nota
integrativa anno 2003;
16.
bilancio pluriennale di previsione a partire dal 2003;
17.
bilancio
preconsuntivo
2004
e
relazione
di
accompagnamento,
contestualmente all’inoltro all’Amministrazione regionale;
18.
bilancio preventivo economico 2002, 2003 e 2004;
19.
eventuali piani di rientro dei disavanzi;
20.
documenti elaborati ai sensi dei paragrafi 6.3.4 e 6.3.5 della citata DGR n.
7/14049 relativamente al 2003 e 2004;
Inoltre si tratta di un settore che, dal punto di vista contabile, economico
ed organizzativo, pur presentando affinità con le imprese di produzione di servizi,
se ne differenzia sia per la tipologia dei servizi offerti, sia per l’ambito in cui tali
servizi sono scambiati.
Inoltre è in corso la trasformazione, avviata con il Piano sociosanitario
regionale 2002-2004, che da aziende che svolgono attività mista, di erogazione e
acquisto di prestazioni sanitarie, ha attribuito alle ASL la caratteristica di enti di
programmazione, acquisto e controllo dei soggetti, pubblici e privati, operanti
nel settore.
8
La Sezione pertanto si è occupata innanzitutto dell’organizzazione
dell’ASL Milano2, quindi della consistenza del personale nel periodo 2001-2003 e
della programmazione delle assunzioni.
Sono poi stati esaminati gli aspetti finanziari della gestione aziendale.
L’analisi economico finanziaria dell’ASL Milano 2 negli esercizi di riferimento
è stata condotta sui bilanci riclassificati secondo criteri finanziari, sui quali
sono stati calcolati i valori di alcuni indicatori, comparati poi in ragione d’anno, con
riferimento ai predetti esercizi, e in rapporto a valori ideali di riferimento, in modo
da verificarne eventuali scostamenti.
E’ stata altresì esaminata la composizione della spesa dell’ASL, ripartita
nelle varie voci di costo, che è stata confrontata con i dati regionali e quelli delle
altre Aziende.
Si
è
trattato
quindi
della
programmazione
aziendale,
con
approfondimenti sull’attuazione degli obiettivi specifici.
E’ stato quindi illustrato ampiamente il sistema di programmazione e
controllo e il suo funzionamento.
Ampio spazio è stato dato quindi all’erogazione delle prestazioni
sanitarie nell’ambito del territorio di riferimento, con approfondimenti sulla
medicina di base, sull’assistenza ospedaliera, sulla capacità di attrazione, l’indice di
fuga e le prestazioni per cittadini residenti nel territorio dell’ASL.
Infine, come già segnalato nella relazione sulla gestione del Servizio
sanitario regionale, si osserva che in alcune tabelle sono stati indicati dati provvisori
in quanto non sono stati resi disponibili dall’ISTAT i dati sulla popolazione al 1°
gennaio 2003.
9
L’ORGANIZZAZIONE DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE MILANO 2
La struttura
Le linee guida inerenti l’assetto organizzativo delle ASL sono state
formulate, con la D.G.R. 34726 del 20/2/98, così come previsto dall’art. 8 della già
citata l.r. 31/97. Tali indicazioni si pongono l’obiettivo di delineare un quadro di
riferimento comune su tutto il territorio regionale nel rispetto delle specifiche
autonomie e peculiarità aziendali. Infatti, se è compito dei Direttori generali delle
varie aziende elaborare il piano di organizzazione, lo stesso deve essere sottoposto
all’approvazione della Direzione generale Sanità della Regione che come previsto
dalla D.G.R. 34437 del 4.2.98, svolge funzione di coordinamento
La D.G.R. n.14049/2003, inoltre, contiene le direttive per la realizzazione
del Piano di Organizazione e Funzionamento Aziendale (P.O.F.A.), che deve
definire gli assetti organizzativi dell’Azienda e particolarmente:
•
organigramma;
•
articolazioni organizzative;
•
individuazione dei distretti;
•
individuazione dei presidi;
•
individuazione dei dipartimenti;
•
definizione dei servizi;
•
definizione delle unità operative;
•
definizione dei settori funzionali;
•
caratteristiche generali delle attività da svolgere.
I documenti dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2, da cui si evince il
recepimento di tali direttive e, quindi, l’organizzazione sono:
•
Il Piano di Organizzazione e Funzionamento Aziendale (P.O.F.A.), adottato
con delibera n° 8 del Direttore Generale il 19 gennaio 2004, e approvato
dalla Giunta regionale con DGR 17187 del 16 aprile 2004 con i relativi
allegati:
10
1. organigramma delle strutture complesse
2. organigrammma completo del Dipartimento ASSI
3. organigramma fino a livello delle struture semplici
4. funzionigramma Aziendale composto da 29 schede relative alla
descrizione
delle
funzioni
e
dell’organizzazione
delle
Strutture
Complesse dell’Azienda: Dipartimenti Servizi e Distretti.
•
Il primo provvedimento attuativo del P.O.F.A. adottato con deliberazione n°
142 del Direttore Generale il 25 marzo 2004 e pubblicato all’Albo Pretorio
dell’Asl Provincia di Milano 2.
Dal P.O.F.A. si ricavano:
A) Principi Generali dell’organizzazione e del funzionamento dell’Asl (art.
11 del P.O.F.A.): l’organizzazione e il funzionamento dell’azienda, nonché l’attività
delle articolazioni organizzative aziendali, sono informati ai seguenti criteri:
a)
autonomia e responsabilità professionale
b)
autocontrollo
c)
flessibilità
d)
sistematicità informativa
e)
tempestività
f)
trasparenza
g)
rispetto della privacy
h)
efficacia e appropriatezza interna ed esterna
i)
efficienza tecnologica e comportamentale
j)
qualità delle prestazioni
k)
economicità
l)
sicurezza nei processi di lavoro
m)
cultura della manutenzione e del servizio
n)
inoffensività del servizio
11
o)
diversificazione dei servizi e differenziazione delle linee di produzione,
in funzione delle analisi della “domanda” di salute
p)
separazione delle responsabilità di tutela e di commitenza da quelle
di produzione, dei servizi sanitari
q)
attribuzione dei livelli decisionali coerenti con i livelli di responsabilità
r)
collegamento operativo con le altre aziende sanitarie ed ospedaliere
regionali, con le altre organizzazioni sanitarie e con il volontariato.
B) L’articolazione in Strutture Organizzative, che possono essere
Complesse o Semplici (art. 12 POFA):
•
le Strutture Complesse esercitano funzioni aziendali di rilevanza strategica
rispetto alla mission aziendale, con complessità e specializzazione delle
materie trattate, rilevanza delle risorse economiche assegnate, capacità
produttiva e di attività non di routine, autonomia e responsabilità,
interdisciplinarità, sistemi di relazioni e di servizi sul territorio;
•
le Strutture Semplici sono definite in base alle caratteristiche delle funzioni
della struttura organizzativa di appartenenza e all’esigenza di massimizzare
l’efficacia e l’efficienza delle attività e delle funzioni a cui sono preposte
risorse professionali e organizzative.
Nel prospetto che segue è riportato l’organigramma delle strutture
complesse dell’ASL Milano 2.
12
Legame Strutturale
Legame Contrattuale
Strutture
ASL MilanoDue
ORGANIGRAMMA delle strutture complesse
Complesse
Dipartimento
Dipartimento
Prevenzione
Prevenzione
Medica
Medica
Risorse Umane
e Finanziarie
Igiene e Sanità
Pubblica
Dipartimento
Dipartimento
Prevenzione
Prevenzione
Veterinaria
Veterinaria
Dipartimento
Dipartimento
Cure
Cure
Primarie
Primarie
Dipartimento
Dipartimento
Programmazione
Programmazione
Acquisto e Controllo
Acquisto e Controllo
Dipartimento
Dipartimento
ASSI
ASSI
Vigilanza e
Accreditamento
Servizio Assist.
Farmaceutica
Sanità
Animale
Azienda Sanitaria Locale della
Provincia di Milano 2
Controllo
Consumi e NOC
Prevenzione
Ambienti Lavoro
Disabili
Servizio Assist.
Medica di base
Igiene Alimenti
Animali
Anziani
Collegio Sindacale
Igiene
Alimenti
Approvvigionamenti
e Logistica
Medicina
Prev. Comunità
Servizio Assist.
Protesica
Igiene
Allevamenti
Accreditamento
e Contratti
Dipendenze
Convenzioni e
Famiglia
supporto amm.vo
DIREZIONE STRATEGICA
Area distrettuale 1
Conferenza dei Sindaci
Distretto
Distretto
Paullo
Paullo
Affari Generali
e Protocollo
Distretto
Distretto
S.S.Giuliano
Giuliano
Area distrettuale 2
Distretto
Distretto
Cernusco
Cernusco
Distretto
Distretto
Pioltello
Pioltello
Distretto
Distretto
Melzo
Melzo
Area distrettuale 3
Distretto
Distretto
Binasco
Binasco
Distretto
Distretto
Rozzano
Rozzano
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia
13
Come appare dal grafico, l’ASL Mi 2, conformemente alla normativa
regionale, ha un duplice modello organizzativo a matrice orizzontale/verticale e
territoriale/funzionale.
Al distretto è attribuito il ruolo della tutela del diritto alla salute del
cittadino ed in particolare di sovraintendere al sistema socio-sanitario attraverso il
governo della domanda, il controllo e la vigilanza sull’offerta sanitaria e sociosanitaria, nonché, attraverso il coordinamento e l’integrazione sul territorio, il
governo delle attività gestite dirtettamente dai dipartimenti dell’ASL.
Ai servizi dipartimentali e degli uffici in staff è attribuito il ruolo di
presidiare
i
processi
ed
esercitare
le
amministrative.
14
funzioni
sanitarie,
socio-sanitarie
e
I Distretti
Il Distretto è una Struttura Complessa con autonomia tecnico-funzionale
che garantisce le cure primarie ai residenti e assicura i livelli essenziali di
assistenza. La gestione del Distretto è posta in capo a un responsabile, che
risponde al Direttore Generale dell’ASL.
I Distretti sono definiti con delibera separata del Direttore Generale, su
parere della Conferenza dei Sindaci, come previsto dall’art. 6, comma 7, della l.r.
31/97.
Attualmente, come evidenziato nella seguente tabella, il territorio di
competenza dell’Asl Mi 2 è ripartito in sette Distretti Socio-Sanitari, articolati in
presidi, unità operative che si configurano come strutture semplici (art. 13
P.O.F.A.), in base a criteri di omogeineità territoriale, storica e culturale.
15
ASL Milano 2- Ripartizione per Distretto dei Presidi e dei Comuni
Distretto
n.1
Paullo
Presidi
Paullo Peschiera Borromeo
S. Giuliano M.se Melegnano
S. Donato M.se
n.2
San Giuliano
Milanese
n.3
Pioltello
n.4
Cernusco
Sul Naviglio
n.5
Melzo
n. 6
Binasco,
n.7
Rozzano
Pioltello Segrate Vimodrone
Cernusco S/N
Cassina de’ Pecchi
Gorgonzola
Comuni di appartenenza per
territorio
Mediglia – Pantigliate – Paullo –
Peschiera Borromeo – Tribiano.
Carpiano – Cerro al Lambro –
Colturano – Dresano – Melegnano –
San Donato M.se – San Giuliano M.se
– San Zenone al Lambro – Vizzolo
Predabissi.
Pioltello – Rodano – Segrate,
Vimodrone.
Bellinzago – Bussero – Cambiago,
Carugate – Cassina de Pecchi –
Cernusco sul Naviglio – Gessate,
Gorgonzola – Pessano con Bornago.
Cassano D’Adda – Inzago – Liscate –
Melzo - Pozzuolo Martesana –
Truccazzano – Vignate – Settala
Melzo
Cassano d’Adda
Binasco
Lacchiarella
Pieve Emanuele
Binasco – Casarile – Lacchiarella –
Noviglio - Pieve Emanuele – Vernate
- Zibido San Giacomo.
Rozzano – Locate di Triulzi –
Opera
Locate di Triulzi – Basiglio – Opera Rozzano.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
16
ASL Milano 2 - Ripartizione territoriale dei distretti
Area distrettuale 1
Area distrettuale 2
Area distrettuale 3
Area distrettuale 4
Area distrettuale 5
Area distrettuale 6
Area distrettuale 7
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
17
Distretti Veterinari
I Distretti Veterinari sono strutture semplici, individuate nei distretti di
Rozzano (corrispondente ai distretti socio-sanitari di Binasco, Paullo, Rozzano e San
Giuliano) e di Melzo (corrispondente ai distretti socio-sanitari di Cernusco, Melzo e
Pioltello).
ASL Milano 2- Distretti Veterinari
Distretto
Veterinario
Distretti di appartenenza per territorio
Rozzano
Binasco, Paullo, Rozzano, San Giuliano
Melzo
Cernusco s/N, Melzo, Pioltello
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
Le Aree distrettuali
Conformemente all’art. 24 del P.O.F.A., le Aree distrettuali raggruppano i
Distretti ai fini dell’integrazione della medicina di famiglia con le strutture dell’Asl.
All’interno dell’Asl Mi 2 sono istituite tre Aree distrettuali:
•
Area 1: Distretti 1 e 2;
•
Area 2: Distretti 3, 4 e 5;
•
Area 3: Distretti 6 e 7;
Di seguito è riportato un prospetto riassuntivo, tratto dal Funzionigramma
aziendale allegato al P.O.F.A., nel quale sono indicate le funzioni e i compiti propri
del Distretto socio-sanitario.
18
DISTRETTO
Struttura complessa
Funzioni
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
E’ la dimensione organizzativa che assicura i Livelli essenziali
di assistenza sanitari e socio sanitari ed è il contesto
territoriale delle cure primarie nel quale i MMG e PLS
provvedono al governo clinico della domanda.
Sovraintende al funzionamento del sisitema sanitario, socio
sanitario e, in sistematica collaborazione con i MMG e PLS,
governa la domanda ai fini della qualità, della tempestività e
dell’economicità dei servizi e delle prestazioni.
E’ il riferimento diretto dei Sindaci e dell’Assemblea
distrettuale dei sindaci.
E’ il riferimento dei cittadini ai fini della pubblica tutela e delle
relazioni con il pubblico.
Ha l’accesso a tutte le strutture pubbliche e private
accreditate o convenzionate presso le quali si erogano servizi
e prestazioni a favore dei cittadini residenti nei Comuni del
distretto di competenza.
Ha competenza in materia di applicazione di sanzioni
amministrative ai sensi della L.R. n. 11/2003, così come
stabilito nel regolamento aziendale.
Gerarchico: Direttore Sanitario.
Funzionale: Supporto alla Direzione Strategica, Dipartimenti,
servizi e unità operative della ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
19
I Dipartimenti
Nell’Asl Mi 2 le attività socio-sanitarie e socio-assistenziali, ai sensi
dell’art. 8, comma 2, della l.r. 31/97, sono ordinate per funzioni in 5
Dipartimenti istituiti dall’art. 13, comma 8, del P.O.F.A.:
•
Dipartimento di Prevenzione Medica;
•
Dipartimento di Prevenzione Veterinaria;
•
Dipartimento delle Cure Primarie;
•
Dipartimento di Programmazione, Aquisto e Controllo (PAC);
•
Dipartimento per le Attività Socio-Sanitarie Integrate (ASSI);
I Dipartimenti sono Strutture Complesse che hanno autonomia
organizzativa, autonomia finanziaria, in quanto gestiscono un budget
assegnato dalla Direzione Generale, e autonomia tecnico/funzionale, nel
rispetto delle regole del Piano di Organizzazione dell’Asl.
Sono
suddivisi,
in
base
alle
funzioni
di
pianificazione,
programmazione, valutazione e controllo, in Servizi (Strutture Complesse) e
Unità Operative (Strutture Semplici), come di seguito elencate:
20
Dipartimenti
Strutture Complesse
Dipartimento
Servizio
Struttura Complessa
Unità Operativa
Struttura Semplice
Igiene degli ambienti
confinati e contesto urbano
Medicina legale
Igiene e Sanità Pubblica
ISP Melegnano
ISP Melzo
ISP Rozzano
Osservatorio
Epidemiologico
Dipartimento di Prevenzione
Medica
Medicina Preventiva di Comunità ed
Epidemiologia
Medicina sportiva
Età Evolutiva
Malattie Cronicodegenerative
Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
IAN di Melegnano
IAN di Melzo
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti
di Lavoro
Sanità Animale
Prevenzione Veterinaria
Igiene Alimenti di Origine Animale
Igiene degli Allevamenti e delle
Produzioni Zootecniche
PSAL di Melegnano
PSAL di Rozzano
PSAL di Gorgonzola
Rozzano - per i distretti di
Binasco e Rozzano
Melzo - per i distretti di
Cernusco s/N Melzo
Pioltello
Melegnano - per i distretti
di Paullo San Giuliano M.se
Rozzano - per i distretti di
Binasco e Rozzano
Melzo - per i distretti di
Cernusco s/N Melzo
Pioltello
Melegnano - per i distretti
di Paullo San Giuliano M.se
Rozzano - per i distretti di
Binasco e Rozzano
Melzo - per i distretti di
Cernusco s/N Melzo
Pioltello
Melegnano - per i distretti
di Paullo San Giuliano M.se
Assistenza Farmaceutica
Medicina di Base
Cure Primarie
Assistenza Protesica
Convenzioni e Supporto Amministrativo
Programmazione Acquisto e
Controllo PAC
Controllo Consumi e Noc
Accreditamento e Contratti
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
21
DIPARTIMENTO A.S.S.I.
DIPARTIMENTO
SERVIZIO
Strutture Complesse
UNITA’ OPERATIVA
Struttura Semplice
Cure domiciliari/ADI
Territoriale delle dipendenze
Programmazione Coordinamento Qualità
Territoriale alcologia
Territoriale tossicodipendenze
Sert di Vizzola Predabissi
Sert di Rozzano
Sert Carcere di Opera
Consultori Familiari
Famiglia
Interventi ad alta Integrazione
A.S.S.I.
Assistenza Socio-Sanitaria
Integrata
Interventi Territoriali
Anziani
Inserimenti Lavorativi
Disabili
Concessione Provvidenze Economiche
agli Invalidi
Vigilanza e Accreditamento
Autorizzazione Accreditamento e Qualità
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
Segue l’organigramma del Dipartimento A.S.S.I.
22
ASL Milano 2 - Organigramma generale del dipartimento A.S.S.I.
DIREZIONE SOCIALE
UFFICIO
PROGRAMMAZIONE
UFFICIO SEGRETRIA ASSI
(Ufficio)
E CONTROLLO
(in staff)
COMITATO
DIREZIONE
DIPARTIMENTO
DI
DIPARTIMENTO
U. O. GESTIONE
RISORSE ASSI (U.O. semplice)
COORD.
INTERISTIT.
UFFICI PIANO
U. O. TERRITORIALE ASSI
NORD
(U.O. semplice)
UNITA’ FUNZIONALE
P.A.C. ASSI
DIPARTIMENTO
TECNICO
FUNZIONALE
DIPENDENZE
U. O. TERRITORIALE ASSI
CENTRO
(U.O. semplice)
SERVIZIO
TERRITORIALE
DIPENDENZE
(Struttura complessa)
U.O. Cure
domiciliari/Adi
(U. O. semplice)
Ufficio Coordinamento
équipe territoriale Adi
U.O. Programmazione,
coordinamento e qualità
(U.O. semplice)
U. O. TERRITORIALE ASSI SUD
(U.O. semplice)
Ufficio di supporto
tecnico/amministrativo
Ufficio Monitoraggio
e verifica progettuale
U.O. SerT – sede di
Rozzano
(U.O. semplice)
U.O.Territoriale.
Tossicodipendenze
(U.O. semplice)
U.O. SerT - sede
Carcere di Opera
(U.O. semplice)
U.O. Territoriale
Alcologia
(U.O. semplice)
U.O. SerT – sede di
Vizzolo Predabissi
(U.O. semplice)
SERVIZIO FAMIGLIA
(Struttura complessa)
U.O Consultori
Familiari
(U.O. semplice)
U.O interventi ad alta
integrazione
(U.O. semplice)
SERVIZIO ANZIANI
(Struttura complessa)
Ufficio di supporto
tecnico/amministrativo
Ufficio Monitoraggio e
verifica progettuale
23
U.O. Interventi
Territoriali
(U.O. semplice)
Ufficio Programmazione
e coordinamento
SERVIZIO
DISABILI
(Struttura complessa)
U.O. Inserimenti
Lavorativi
(U.O. semplice)
U.O. Conc. Provv.
Economiche agli Invalidi
(U.O. semplice)
Ufficio Programmazione
e coordinamento
Ufficio Coordinamento
Strutture a gestione diretta
SERVIZIO
VIGILANZA E
ACCREDITAMENTO
(Struttura complessa)
Ufficio
Programmazione e
coordinamento
U.O.
Autorizzazioni,
accreditamento e
qualità
(U.O. semplice)
Di
seguito
per
ogni
dipartimento
si
illustreranno
le
funzioni,
l’organizzazione, le principali linee di attività e le relative responsabilità.
Dipartimento di Prevenzione Medica
SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBLICA
Struttura Complessa
Prevenzione e tutela della salute della popolazione,
attraverso l’individuazione e la rimozione delle cause di
Funzioni
nocività e malattia in tutte le realtà in cui la salute
pubblica è sottoposta a rischi di origine ambientale,
alimentare e lavorativa, sportiva
Assicura le attività di competenza nei distretti; il piano di
Responsabilità
monitoraggio e controllo per l’anno successivo
5 Unità Organizzative (Strutture Semplici) U.O. di Melzo,
Organizzazione
Melegnano, Rozzano e U.O. Igiene degli ambienti confinati
e contesto urbano e U.O. Medicina Legale
Prevenzione e profilassi malattie infettive;
Profilassi tubercolosi;
Profilassi internazionale; vigilanza sulle attrezzature
Compiti Principali
sportive ludiche;
Accertamenti igienico sanitari negli ambienti di vita,
sulle comunità, sugli edifici;
tutela la qualità delle acque per il consumo umano e di
balneazione;
Gerarchico: Direttore Dipartimento di Prevenzione Medica.
Rapporti Interfunzionali
Funzionale: Comitato di Dipartimento e Presidi di Distretto
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
SERVIZIO MEDICINA PREVENTIVA DELLE COMUNITA’ ED EPIDEMIOLOGIA
Struttura Complessa
Prevenzione e tutela della salute della popolazione,
attraverso l’individuazione e la rimozione delle cause di
Funzioni
nocività e malattia in tutte le realtà in cui la salute
pubblica è sottoposta a rischi di origine ambientale,
alimentare e lavorativa, sportiva
Assicura le attività di competenza nei distretti. Adotta il
Responsabilità
piano di monitoraggio e controllo per l’anno successivo
U.O. Osservatorio Epidemiologico; U.O. Medicina dello
Organizzazione
Sport; U.O. Età Evolutiva; U.O. Malattie
cronico/degenerative.
Elabora i dati epidemiologici, descrive la distribuzione
delle malattie, definisce le priorità di intervento sanitario;
Compiti Principali
Coordina le attività per gli interventi a favore degli alunni
portatori di handicap;
Promuove stili di vita secondo i programmi regionali.
Gerarchico: Comitato di Dipartimento e Presidi di
Distretto.
Rapporti Interfunzionali
Funzionale: Comitato di dipartimento e i Presidi di
Distretto.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
24
controllo per la Lombardia.
SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE
Struttura Complessa
Prevenzione e tutela della salute della popolazione,
attraverso l’individuazione e la rimozione delle cause di
Funzioni
nocività e malattia in tutte le realtà in cui la salute
pubblica è sottoposta a rischi di origine ambientale,
alimentare e lavorativa, sportiva.
Assicura le attività di competenza nei distretti. Adotta il
Responsabilità
piano di monitoraggio e controllo per l’anno successivo
U.O.
IAN di Melegnano
Organizzazione
U.O. IAN di Melzo
Vigilanza sulle bevande e sugli alimenti e sulle imprese
che le producono;
Prevenzione nelle intossicazione da funghi;
Attività di Consulenza e controllo proprie dell’Ispettorato
Micologico
Compiti Principali
Tenuta dei Registri per le attività dei prodotti fitosanitari;
Pareri tecnici relativi ai Regolamenti Comunali di Igiene;
Informazione ed educazione sanitaria sull’igiene degli
alimenti;
Interventi sulla ristorazione collettiva
Gerarchico:Direttore Dipartimento di Prevenzione Medica.
Funzionale:Comitato di dipartimento, Presidi di Distretto e
Rapporti Interfunzionali
il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria in particolare
per l’igiene degli alimenti e della nutrizione
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
25
PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Struttura Complessa
Funzioni
Responsabilità
Organizzazione
Compiti
Rapporti
Assicura l’attività di prevenzione collettiva e di tutela della salute della
popolazione attraverso azioni volte ad individuare e rimuovere le cause di
nocività e malattia di origine umana, in tutte le realtà in cui la salute pubblica è
sottoposta a rischi di origine ambientale, alimentare, sportiva, secondo la
normativa vigente.
Assicura il funzionamento delle attività di competenza dei distretti dell’ASL.
Adottano entro i termini dell’adozione del budget, il piano di monitoraggio e
controllo di competenza per l’anno successivo.
U.O. di Melegnano, Gorgonzola e Rozzano.
Controlla lo stato di salute dei lavoratori e i fattori di rischio e di pericolosità negli
ambienti di lavoro;
Verifica la compatibilità dei piani urbanistici e dei progetti di insediamento
industriale con le esigenze di tutela dell’ambiente di lavoro e la difesa della
salute dei lavoratori;
Predispone mappe di rischio per il territorio regionale;
Esercita funzioni di vigilanza e ispezione;
Vigila sulle macchine, impianti, e mezzi di protezione prodotti, installati o
utilizzati nel territorio di competenza dell’Asl.
Controlla la produzione, detenzione, commercio e impiego dei gas tossici e delle
altre sostanze pericolose.
Controlla l’idoneità dei locali e delle attrezzature per il commercio ed il deposito
di sostanze radioattive e degli apparecchi generatori di radiazioni ionizzanti.
Controlla la radioattività ambientale.
Effettua la vigilanza programmata sulle norme di prevenzione infortuni.
Gerarchico: Direttore Dipartimento di Prevenzione Medica.
Funzionale: Comitato di Diaprtimento e i Presidi di Distretto.
Interfunzionali
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
26
Dipartimento di Prevenzione Veterinario
SERVIZIO IGIENE ALLEVAMENTI E PRODUZIONE ZOOTECNICA
Struttura complessa
Funzione
Prevenzione e tutela della salute della popolazione,
attraverso l’individuazione e la rimozione delle cause di
nocività e malattia in tutte le realtà in cui la salute pubblica
è sottoposta a rischi di origine animale.
Responsabilità
Assicura le attività di competenza nei distretti. Adotta il
piano di monitoraggio e controllo per l’anno successivo
Organizzazione
Unità Operative di Gorgonzola, Melzo e Rozzano.
Vigila sul benessere animale;
Vigila sulla distribuzione e utilizzazione dei farmaci
veterinari;
Vigila sulle attività di produzione e distribuzione del latte;
Compiti
Vigila
sull’utilizzo
di
avanzi
animali
destinati
all’alimentazione del bestiame;
Controlla la sperimentazione sugli animali;
Assicura l’educazione sanitaria.
Gerarchico: Direttore di Dipartimento di Prevenzione
Veterinario
Rapporti
Funzionale: Comitato di Dipartimento, Presidi di Distretto e
Interfunzionali
il Dipartimento di Prevenzione Medica in particolare per
l’igiene degli Alimenti
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia
27
SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Struttura Complessa
Prevenzione e tutela della salute della popolazione,
attraverso l’individuazione e la rimozione delle cause di
nocività e malattia in tutte le realtà in cui la salute
pubblica è sottoposta a rischi di origine animale.
Funzioni
Responsabilità
Organizzazione
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Assicura le attività di competenza nei distretti. Adotta il
piano di monitoraggio e controllo per l’anno successivo.
Unità Operative di Gorgonzola, Melzo e Rozzano.
Controlla gli impianti di produzione commercializzazione
e somministrazione degli alimenti di origine animale;
controlla le carni, il latte, le uova, e prodotti ittici;
Vigila sulla raccolta, trasformazione e risanamento dei
rifiuti della lavorazione degli alimenti di origine animale;
Assicura l’educazione sanitaria ed alimentare.
Gerarchico: Direttore di Dipartimento di Prevenzione
Veterinario
Funzionale: Comitato di Dipartimento, Presidi di Distretto
e il Dipartimento di Prevenzione Medica in particolare per
l’igiene degli alimenti
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti
Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
28
SERVIZIO DI SANITÀ ANIMALE
Struttura complessa
Funzioni
Prevenzione e tutela della salute della popolazione,
attraverso l’individuazione e la rimozione delle cause di
nocività e malattia in tutte le realtà in cui la salute pubblica
è sottoposta a rischi di origine animale.
Responsabilità
Assicura le attività di competenza nei distretti. Adotta il
piano di monitoraggio e controllo per l’anno successivo.
Organizzazione
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Unità Operative di Gorgonzola, Melzo e Rozzano.
Svolge attività di profilassi delle malattie infettive e
parassitarie degli animali;
Controlla il randagismo e l’igiene urbana veterinaria;
Svolge attività di identificazione degli animali e degli
allevamenti;
Controlla la fauna terrestre ed acquatica anche nelle aree
protette;
Vigila sui trattamenti immunizzanti, sulle inoculazioni
diagnostiche e sulla esecuzione di piani volontari di
profilassi di malattie infettive e parassitarie;
Controlla l’ eliminazione e/o riutilizzazione degli animali
morti o abbattuti;
Emana provvedimenti autorizzativi.
Assicura l’educazione sanitaria per quanto di propria
competenza.
Gerarchico: Direttore di Dipartimento di Prevenzione
Veterinario.
Funzionale: Comitato di Dipartimento, Presidi di distretto e
il Dipartimento di Prevenzione Medica in particolare per
l’igiene degli alimenti.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
29
Dipartimento delle Cure Primarie
SERVIZIO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA PROTESICA
Struttura Complessa
Dirette ad assicurare l’assistenzza protesica non
ospedaliera
Assicura le attività dei Distretti, adotta il budget e il
piano di monitoraggio e controllo per l’anno successivo.
Responsabilità
In raccordo con i Dipartimenti PAC e ASSI supporta i
Distretti per l’assistenza domiciliare e per l’aspetto sociosanitario
Erogazione di assistenza protesica per l’aspetto sanitario
e degli ausili.
Verifica dell’appropriatezza delle prescrizioni medico
Compiti
specialistiche.
Commissione di Prima Istanza per il riconoscimento
dell’invalidità civile.
Gestione e controllo degli stati di Inabilità al lavoro
Gerarchico: Direttore Dipartimento Cure Primarie
Rapporti
Funzionale: Comitato di Dipartimento, presidi di Distretto
Interfunzionali
e Dipartimento di PAC e ASSI
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
Funzioni
SERVIZIO DI ASSISTENZA MEDICA DI BASE
Struttura Complessa
Funzioni
Attività dirette ad assicurare l’assistenza medica primaria
30
Assicura l’attività di competenza nei distretti dell’ASL. Il
dipartimento e i servizi adottano, entro i termini il budget il
piano di monitoraggio e controllo per l’anno successivo. Il
Responsabilità
dipartimento e i servizi, in raccordo con il dipartimento PAC,
supportano i distretti nel governo della domanda e si
raccordano con il dipartimento ASSI per gli aspetti relativi
all’assistenza domiciliare e per gli aspetti di integrazione
socio-sanitaria.
Definisce gli ambiti territoriali di medicina generale, pediatrica
e di guardia medica con relativa fissazione del numero dei
medici iscrivibili, e definisce gli orari di medicina dei servizi
nei vari presidi.
Svolge attività di gestione economica e giuridica del
personale convenzionato esterno; controlla i requisiti per le
convenzioni degli studi professionali, e di congruità delle
prestazioni erogate
Tiene e aggiorna gli elenchi dei cittadini iscritti, scelta e
revoca del medico di fiducia, cura i rapporti con i comuni e il
settore Informatico della Regione.
Garantisce assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero e
degli stranieri in Italia, il trasferimento per cure all’estero
Compiti
presso centri di altissima specializzazione, cura i rapporti con
i Centri Regionali di Riferimento.
Rilascia gli attestati di esenzione ticket, rinnovi e duplicati,
cura i collegamenti con i centri autorizzativi periferici, medici,
prescrittori e servizio farmaceutico.
Esamina ed approva i programmi di assistenza programmata
domiciliare in favore dei soggetti non ambulabili.
Esamina le proposte e le eventuali autorizzazioni per
l’erogazione gratuita di presidi, prodotti dietetici
Garantisce assistenza ai nefropatici, assistenza indiretta per
prestazioni usufruite in Italia e all’estero e i rimborsi .
Cura dei rapporti, collaborazione e controllo dei medici di
base, pediatri di libera scelta, medici della medicina dei
servizi e di guardia medica.
Gerarchico: Direttore Dipartiemnto Cure Primarie
Rapporti
Funzionale: Comitato Dipartimento, presidi di Distretto e
Interfunzionali
Dipartimento di PAC e ASSI
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
31
SERVIZIO DI ASSISTENZA FARMACEUTICA
Struttura Complessa
Dirette ad assicurare l’assistenzza farmaceutica attraverso
le Farmacie pubbliche e private convenzionate e la sua
razionalizzazione per il contenimento della spesa
nell’ambito terrritoriale.
Assicura le attività dei Distretti, adotta il budget e il piano
Responsabilità
di monitoraggio e controllo per l’anno successivo. In
raccordo con i Dipartimenti PAC e ASSI supporta i Distretti
per l’assistenza domiciliare e per l’aspetto socio-sanitario.
Elabora il piano di informazione scientifica e di educazione
sul farmaco
Svolge documentazione e informazione sui farmaci per gli
operatori e i cittadini
Esegue vigilanza sul Farmaco rischi/benefici attraverso gli
operatori sanitari
Stima l’incidenza e la rilevanza clinica delle reazioni
Compiti
avverse ai farmaci
Sorveglia la corretta applicazione delle convenzioni
nazionali per l’assistenza farmaceutica
Compie
studi
epidemiologici
delle
prescrizioni
farmaceutiche anche al fine di una razionalizzazione della
spesa farmaceutica
Attività di istruttoria sulle farmacie – regola l’apertura delle
farmacie dispensari farmaceutici e farmacie succursali.
Gerarchico: Direttore Dipartimento Cure Primarie
Rapporti
Funzionale: Comitato di Dipartimento, presidi di Distretto e
Interfunzionali
Dipartimento diPAC e ASSI
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
Funzioni
32
SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONVENZIONI
Struttura Complessa
Funzioni
Amministrative e di supporto al dipartimento Cure Primarie.
Assicura le attività dei Distretti, adotta il budget e il piano
di monitoraggio e controllo per l’anno successivo. In
Responsabilità
raccordo con i Dipartimenti PAC e ASSI supporta i Distretti
per l’assistenza domiciliare e per l’aspetto socio-sanitario.
Cura le attività amministrative relative:
•
alla rilevazione degli ambiti territoriali di scelta
della Medicina Generale della Pediatria e
l’individuazione delle ore carenti di attività di
medicina di base, pediatria di libera scelta,
continuità assistenziale, medicina dei servizi ed
attività territoriale programmata
•
alla gesione del rapporto economico/giuridico con
le cattegorie sanitarie convenzionate e con i
Compiti
medici fiscali
•
all’iscrizione al S.S.N. scelta e revoca medico di
base, ai ricettari , rimborsi per spese di trasporto
dializzati, visite mediche occasionali, dialisi in
località turistiche, dialisi domiciliari, prestazioni
agli invalidi di guerra,
assistenza sanitaria ai
cittadini italiani all’estero e agli stranieri in Italia ,
all’esenzione del tiket
Assicura il supporto amministrativo/giuridico alla gestione
del Servizio di Assistenza Medica di Base e dei Distretti.
Gerarchico: Direttore Dipartimento Cure Primarie
Rapporti
Funzionale: Comitato di Dipartimento, presidi di Distretto
Interfunzionali
Dipartimento di PAC e ASSI.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
33
Dipartimento Programmazione, Acquisto e Controllo
SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTRATTI
Struttura Complessa
Funzioni
Responsabilità
Amministrative e di supporto all’interno del Dipartimento.
Supporta i Distretti nello svolgimento delle funzioni, in
raccordo con il Dip. Cure Primarie. Supporta i Direttori di
Distretto nella vigilanza e nel mantenimento dei requisiti
da parte delle strutture accreditate insieme all’Avvocatura
Aziendale. Adotta il piano di monitoraggio e il budget
aziendale per l’anno successivo. Predispone con i Direttori
di Distretto il piano di monitoraggio e controllo della
permanenza dei requisiti di accreditamento delle strutture
sanitarie accreditate.
Predispone i contratti per gli accreditamenti delle
Strutture pubbliche e Private;
Controlla la documentazione
e liquida le strutture
Compiti
accreditate;
Predispone per l’invio in Regione della documentazione
dei flussi informativi;
Amministrazione di supporto al Dipartimento;
Gerarchico: Direttore Dipartimento Programmazione,
Rapporti
aquisto e controllo.
Interfunzionali
Funzionale: Comitato di Dipartimento, presidi di Distretto
e Dipartiemtno di Cure Primarie e ASSI
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
SERVIZIO DI ACCREDITAMENTO, PROGRAMMAZIONE E NUCLEO OPERATIVO DI CONTROLLO
Struttura Complessa
Funzioni
Svolge attività di Programmazione, Acquisto e Controllo
delle prestazioni ospedaliere e specialistiche e collabora
all’accreditamento. Attività di vigilanza sulle prestazioni,
sulla loro codifica e sulla regolarità dei flussi informativi.
34
Supporta i Distretti nello svolgimento delle funzioni, in
raccordo con il Dip. Cure Primarie. Supporta i Direttori di
Distretto nella vigilanza e nel mantenimento dei requisiti
da parte delle strutture accreditate insieme all’Avvocatura
Responsabilità
Aziendale. Adotta il piano di monitoraggio e il budget
aziendale per l’anno successivo. Predispone con i Direttori
di Distretto il piano di monitoraggio e controllo della
permanenza dei requisiti di accreditamento delle strutture
sanitarie accreditate.
Vigila sulle strutture pubbliche e private accreditate;
Supporto della domanda;
Controlli ricoveri, ambulatori farmaceutici psichiatrici;
Vigila sulla conservazione dei requisiti di accreditamento;
Compiti
Applica la l.r. 11/2003;
Controlla l’autocertificazione quadrimestrale;
Verifica le nuove richieste di accreditamento;
Verifica il rispetto dei tempi di attesa nell’attività di
ricovero e ambulatoriare;
Gerarchico: Direttore Dipartimento Programmazione,
Rapporti
aquisto e controllo
Interfunzionali
Funzionale: Comitato di Dipartimento, presidi di Distretto
e Dipartiemtno di Cure Primarie e ASSI
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
35
Dipartimento per le Attività Socio-Sanitarie Integrate (A.S.S.I.)
Struttura Complessa
Funzioni
Articolazione della Struttura
Assicura i Livelli Essenziali di Assistenza Socio-Sanitaria.
garantisce l’integrazione tra i livelli essenziali di natura sanitaria e
le prestazioni erogate dagli enti locali e da altri soggetti titolari.
Gestisce attività di riabilitazione e prevenzione; garantisce la libera
scelta del cittadino. Esercita la funzione di acquisto e controllo
degli erogatori dell’area socio-sanitaria e socio-assistenziale. Si
accorda con il Dipartimento PAC Aziendale.
Dipartimento Tecnico Funzionale Dipendenze
Unità Operative Complesse:
Servizio territoriale delle Dipendenze
Servizio Famiglia
Servizio Anzziani
Servizio Disabili
Servizio Vigilanza e Accreditamento.
Unità Operative Semplici
Gestione Risorse ASSI
3 - U.O. Territoriali ASSI
PAC ASSI = Unità Funzionale
Uffici
Ufficio Segreteria Assi
Ufficio Pianificazione, Programmazione e Controllo (staff
del Direttore).
All’interno dell’Azienda il Dipartimento si rapporta con i
Responsabili delle altre strutture dipartimentali ed i Direttori di
distretto. All’interno del Dipartimento si relaziona con i Servizi e i
Rapporti
Responsabili di U.O. Territoriali ASSI. Verso l’esterno intrattiene
Interfunzionali
rapporti con le Unità di offerta, con le organizzazioni pubbliche e
private operanti nel settore socio sanitario, con particolare
riferimento agli Uffici di piano.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
SERVIZIO TERRITORIALE DELLE DIPENDENZE
Struttura Complessa
Funzioni
Amministrative e di supporto all’interno del Dipartimento.
36
Responsabilità
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Supporta i Distretti nello svolgimento delle funzioni, in
raccordo con il Dip. Cure Primarie.
Supporta i Direttori di Distretto nella vigilanza e nel
mantenimento dei requisiti da parte delle strutture
accreditate insieme all’Avvocatura Aziendale.
Adotta il piano di monitoraggio e il budget aziendale per
l’anno successivo. Predispone con i Direttori di Distretto il
piano di monitoraggio e controllo della permanenza dei
requisiti di accreditamento delle strutture sanitarie
accreditate.
Predispone i contratti per gli accreditamenti delle Strutture
pubbliche e Private
Controlla la documentazione
e liquida le strutture
accreditate
Predispone per l’invio in Regione della documentazion e dei
flussi informativi
Amministrazione di supporto al Dipartimento
Gerarchico:
Direttore
Dipartimento
Programmazione,
aquisto e controllo
Funzionale: Comitato di Dipartimento, presidi di Distretto e
Dipartiemtno di Cure Primarie e ASSI.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
SERVIZIO FAMIGLIA
Struttura Complessa del Dipartimento ASSI
Funzioni
Organizzazione
Assicura i Livelli Essenziali di Assistenza nell’ambito sociosanitario rivolto alle famiglie, garantendo l’integrazione con
le prestazioni erogate dagli enti locali
Unità Operative Semplici:
U.O. Consultori familiari
U.O. Interventi ad alta integrazione
Uffici:
Ufficio di Supporto Tecnico/amministrativo
Ufficio Monitoraggio e Verifica Progettuale
37
Gestisce attraverso i Consultori, con particolare riguardo, le
attività rivolte alle famiglie e ai singoli componenti. Assicura
Compiti
la libera scelta del cittadino per quanto riguarda l’offerta dei
servizi sul territorio. Mette in atto la programmazione degli
interventi rivolti alle famiglie integrando i servizi
Il Servizio si rapporta con la Direzione del Dipartimento Assi
per il coordinamento e la programmazione degli interventi.
All’interno della Asl si relaziona, per gli aspetti di
Rapporti
competenza, con i Direttori di distretto e i Responsabili delle
Interfunzionali
U.O. Territoriali Assi. Verso l’esterno intrattiene rapporti con
le Unità d’offerta, con le organizzazioni pubbliche e private
operanti nel settore dei servizi rivolti alla famiglia.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
SERVIZIO ANZIANI
Struttura Complessa del Dipartimento ASSI
Assicura i Livelli Essenziali di Assistenza nell’ambito dei
servizi rivolti agli anziani garantendo l’integrazione con le
prestazioni erogate dagli enti locali
Unità Operative Semplici:
U.O. Interventi Territoriale.
Organizzazione
Uffici:
Ufficio Programmazione e coordinamento.
Gestisce le specifiche attività rivolte alla prevenzione dei
rischi connessi alla perdita dell’autonomia funzionale,
all’assistenza, alla cura e alla riabilitazione degli anziani.
Assicura la libera scelta del cittadino all’interno delle
Compiti
unità d’offerta della rete dei servizi territoriali. Attua la
programmazione degli interventi territoriali rivolti alla
popolazione anziana, in un’ottica di integrazione tra i
servizi.
Il Servizio si rapporta con la Direzione del Dipartimento
Assi per il coordinamento e la programmazione degli
interventi. All’interno della Asl si relaziona, per gli aspetti
Rapporti
di competenza, con i Direttori di distretto e i Responsabili
Interfunzionali
delle U.O. Territoriali Assi. Verso l’esterno intrattiene
rapporti con le Unità d’offerta, con le organizzazioni
pubbliche e private operanti nel settore dei servizi rivolti
alla terza età.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia
Funzioni
38
SERVIZIO DISABILI
Struttura Complessa del Dipartimento ASSI
Assicura i Livelli Essenziali di Assistenza nell’ambito dei
servizi rivolti ai disabili garantendo l’integrazione con le
prestazioni erogate dagli enti locali
Unità Operative Semplici:
U.O. Interventi lavorativi
U.O. Concessioni provvidenze economiche agli invalidi
Organizzazione
Uffici:
Ufficio Programmazione e coordinamento
Ufficio Coordinamento struttura e gestione diretta
Gestisce le specifiche attività, servizi e prestazioni fornite
ai cittadini disabili. Garantisce la parità nell’accesso degli
utenti ai servizi presenti nella Asl. Assicura la libera
scelta del cittadino all’interno delle unità d’offerta della
rete dei servizi territoriali. Attua la programmazione degli
Compiti
interventi territoriali rivolti alla popolazione anziana, in
un’ottica di integrazione tra i servizi territoriali.
Garantisce, attraverso la specifica U.O., lo svolgimento
tempestivo delle procedure per la concessione delle
provvidenze economiche agli invalidi civili aventi diritto.
Il Servizio si rapporta con la Direzione del Dipartimento
Assi per il coordinamento e la programmazione degli
interventi. All’interno della Asl si relaziona, per gli aspetti
Rapporti
di competenza, con i Direttori di distretto e i Responsabili
Interfunzionali
delle U.O. Territoriali Assi. Verso l’esterno intrattiene
rapporti con le Unità d’offerta, con le organizzazioni
pubbliche e private operanti nel settore dei servizi rivolti
al settore disabili.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia
Funzioni
39
SERVIZIO VIGILANZA E ACCREDITAMENTO
Struttura Complessa del Dipartimento ASSI
Funzioni
Organizzazione
Assicura, attraverso una costante azione di verifica, la
presenza, nell’ambito dei servizi socio sanitari operanti sul
territorio, dei requisiti necessari per l’erogazione dei livelli
essenziali di assistenza socio sanitaria, garantendo
l’integrazione con i livelli essenziali di natura sanitaria e con
le prestazioni erogate dagli enti locali e da altri soggetti
titolati.
Unità Operative Semplici:
U.O. Autorizzazioni, accreditamento e qualità
Uffici:
Ufficio Programmazione e coordinamento
Gestisce il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento delle
strutture socio sanitarie e socio assistenziali e la vigilanza
sul rispetto, da parte delle strutture, dei requisiti (standard)
previsti da leggi nazionali e regionali. Esprime il parere
vincolante per l’accreditamento delle strutture socio
Compiti
sanitarie. Assicura, anche attraverso un’azione di tipo
consulenziale, la libera scelta del cittadino all’interno delle
unità d’offerta della rete dei servizi socio sanitari territoriali.
Attua la programmazione dei servizi socio sanitari, necessari
per soddisfare i bisogni della popolazione.
Il Servizio si rapporta con la Direzione del Dipartimento Assi
per il coordinamento e la programmazione degli interventi.
All’interno della Asl si relaziona, per gli aspetti di
Rapporti
competenza, con i Direttori di distretto e i Responsabili delle
Interfunzionali
U.O. Territoriali Assi. Verso l’esterno intrattiene rapporti con
le Unità d’offerta, con le organizzazioni pubbliche e private
operanti nel settore dei servizi rivolti al settore disabili.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del
controllo per la Lombardia.
Segue uno schema delle strutture di staff e di supporto amministrativo alla
Direzione Strategica dell’ASL Mi2. In relazione a ciascuna singola struttura è
successivamente riportato il prospetto riassuntivo delle funzioni e dei compiti svolti,
come individuati sul funzionigramma aziendale allegato al POFA.
40
ASL Milano 2 - Strutture di staff e di supporto amministrativo alla direzione strategica
U.O.RELAZIONI CON
IL PUBBLICO
(Struttura Semplice)
U.O. di Segreteria della
Direzione Strategica
(Struttura Semplice)
DIREZIONE
STRATEGICA
RISORSE UMANE E
FINANZIARIE
(Struttura Complessa)
U.O. SICUREZZA NEI
LUOGHI AZIENDALI,
TECNICO E
MANUTENZIONI PER LA
SICUREZZA
(Stuttura semplice)
APPROVVIGIONAMENTI E
LOGISTICA
(Struttura Complessa)
Servizio Sistema
Informativo Budget e
Controllo di Gestione
AA.GG. e Logistica
(Struttura Complessa)
(Struttura Semplice)
(Stuttura semplice)
U.O. Avvocatura e
Legale
(Struttura Semplice)
Ufficio Educazione
Sanitaria e
Formazione
(Struttura Semplice)
41
(Struttura
Complessa)
Ufficio Telematica
(Struttura Complessa)
U.O. Medico Competente
7 Distretti
Seguono i prospetti riassuntivi delle strutture di staff e di supporto
amministrativo alla Direzione Strategica dell’ASL Mi2. In relazione a ciascuna
singola struttura sono riportati le funzioni e i compiti svolti, come individuati sul
funzionigramma aziendale allegato al POFA.
42
Strutture di Staff e di Supporto Amministrativo alla Direzione Strategica
SERVIZIO RISORSE UMANE E FINANZIARIE
Struttura Complessa in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Rapporti Interfunzionali
Gestisce il Sistema Contabile Redige il Bilancio. Amministra il Personale per l’aspetto
giuridico,economico e previdenziale.
Procedure relative all’assunzione del personale.
Gestisce il rapporto di lavoro sotto l’aspetto giuridico, economico, assistenziale e previdenziale.
Supporta la Direzione nella regolamentazione dell’attività libero-professionale del personale
dipendente.
Supporta e cura in collaborazione con l’Avvocatura aziendale gli aspetti disciplinari del personale
dipendente.
Attua ed applica i CCNL e i contratti integrativi aziendali
Collabora all’attuazione del sistema di valutazione del personale dipendente, nonchè gli aspetti
regolamentari della libera-professione.
Predispone in stretto raccordo con la Direzione Amministrativa, il bilancio pluriennale di
previsione, il bilancio preventivo economico ed il bilancio di esercizio.
Collabora per la compiuta realizzazione del controllo di gestione, della contabilità per Centri di
Costo, della gestione per Budget.
Provvede per la caratterizzazione del bilancio come strumento effettivo di “governo” e di
“programmazione” delle risorse, e non solo di gestione contabile delle stesse.
Svolgere le funzioni relative al bilancio, in termini di competenza, cassa e conto consuntivo.
Esercita la vigilanza nei rapporti con il tesoriere.
Verifica, mediante attività comparate dei costi dei rendimenti e dei risultati, la corretta e
economica gestione delle risorse attribuite, anche ai fini della individuazione delle responsabilità
del personale dirigenziale, nonché di altro personale responsabile.
Verifica, altresì, le realizzazione di programmi o dei progetti affidati a ciascun dirigente in
relazione agli obiettivi dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica,
amministrativa e sanitaria.
Gerarchico: Direttore Amministrativo
Funzionale: Supporto Amministraativo contabile ai Dipartimenti, Servizi e Unità Operative della
ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
43
APPROVVIGIONAMENTO E LOGISTICA
Struttura Complessa in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Contribuisce alla formulazione di strategie per l’acquisizione di beni e
servizi necessari al funzionamento e allo sviluppo della Azienda
Predispone procedure per la fornitura di beni e servizi dell’azienda.
Propone capitolati generali e speciali di appalto.
Predispone procedure bandi di gara a licitazione privata ed appalto concorso
secondo le normative comunitarie.
Stipula contratti per le suddette forniture.
Osservatorio prezzi.
Riscontra le fatture dei fornitori e predispone eventuali atti deliberativi.
Gerarchico: Direttore Amministrativo.
Rapporti
Interfunzionali
Funzionale: Supporto Amministraativo contabile ai Dipartimenti, Servizi e
Unità Operative della ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
44
AFFARI GENERALI E PROTOCOLLO
Struttura Complessa in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Coordina tutte le atività amministrative a livello centrale e periferico, con
particolare riferimento all’applicazione di indirizzi normativi e
procedurali, alla definizione di modelli e protocolli operativi, al
monitoraggio delle funzioni amministrative.
Cura il protocollo della corrispondenza in E/U
Sovrintende e cura la tenuta degli archivi aziendali
Cura la raccolta e la spedizione dei flussi informativi con il Ministero e la
Regione.
Provvede alla gestione della convenzione con il Ministero della Difesa
per la gestione degli obiettori di coscienza.
Cura gli aspetti organizzativi e supporta quale segreteria la conferenza
dei Sindaci ed il Consiglio di rappresentanza.
Coordina l’attività degli autisti/fattorini e supporta la segreteria della
Commissione ispettiva sulle Farmacie.
Collabora ed integra le attività di supporto amministrativo di cui la
Direzione aziendale necessita per i compiti di istituto
Gerarchico: Direttore Amministrativo
Funzionale: Supporto amministrativo contabile ai dipartimenti, servizi e
Unità Operative della ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
45
U.O. SICUREZZA NEI LUOGHI AZIENDALLI, TECNICO E MANUTENZIONI PER LA SICUREZZA
Struttura Semplice in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Assicura negli ambienti di vita e di lavoro aziendali gli aspetti della sicurezza
in ottemperanza delle indicazioni previste dalla normativa.
Cura la manutenzione del patrimonio mobiliare e immobiliare dell’Azienda,
ivi compreso quello tecnologico costituito da impianti ed apparecchiature
scientifiche da eseguire, nonché i relativi contratti di manutenzione.
Gestisce i contratti di manutenzione di apparecchiature ed impianti e provvede
a predisporre le proposte di deliberazione per la liquidazione.
Gestisce e liquida gli interventi di manutenzione di apparecchiature ed
impianti non coperti da contratto di manutenzione.
Predispone capitolati speciali di appalto, elaborati tecnici e quant’altro
occorrente per consentire le procedure di appalto delle opere e delle
manutenzioni dei beni immobili.
Cura la tenuta degli inventari dei beni immobili.
Effettua le operazioni di stima, perizie tecniche e progettazione di nuove
costruzioni ed impianti, ove non affidati a professionisti esterni, vigila sulla
esecuzione di progetti ed opere affidati a tecnici esterni.
Attua le norme antinfortunistiche in base alle direttive del Dipartimento di
Prevenzione e Igiene Ambientale, competente in via di principio, per tutto ciò
che riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro (L. n.
626/94, L. n. 64/90 e L. n.815/84).
Verifica e liquidazione delle fatture relative alle varie utenze dell’azienda Asl
(ENEL, Gas, Telecom).
Provvede ad ogni altro adempimento anche di carattere amministrativo
collegato alla gestione tecnica del patrimonio immobiliare
Gerarchico: Direttore Amministrativo.
Funzionale: Supporto Amministraativo contabile ai Dipartimenti, Servizi e
Unità Operative della ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la
Lombardia.
46
UFFICIO TELEMATICA
Struttura organizzativa non dirigenziale in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Gestisce il Sistema Informatico in collaborazione con lo staff direzionale
Compiti
Monitoraggio dell’intero sistema informatico
Sviluppo dell’intero sistema informatico in collaborazione con lo staff
direzionale ed i vari Dipartimenti
Collabora con i Centri di Responsabilità per l’individuazione degli ambienti
Valuta le necessità informatiche per la conseguente assegnazione
Rapporti
Interfunzionali
Gerarchico: Direttore Amministrativo
Funzionale: Supporto ai Dipartimenti, Servizi e Unità Operative della ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO, BUDGET E CONTROLLO DI GESTIONE
Posizione professionale in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Supporto alle varie articolazioni aziendalli attraverso la contabilità
analitica e il processo di budget e il controllo della domanda.
47
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Dispone la raccolta e l’elaborazione dei dati di costo per centro di
responsabilità e li trasforma in report periodici .
Collabora all’analisi ed alla valutazione dei dati epidemiologici e alla
determinazione della spesa sanitaria attraverso l’integrazione delle
banche dati e dei flussi informativi.
Cura il processo di budget aziendale.
Predispone reports per la valutazione e l’analisi per il controllo della
domanda e dei consumi sanitari.
Gerarchico: Direttore Sanitario
Funzionale: Supporto alla Direzione Strategica, ai Dipartimenti, Servizi
e Unità Operative della ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la
Lombardia.
48
U.O. AVVOCATURA E LEGALE
Struttura Semplice in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Assicura la rappresentanza processuale e l’attività di supporto giuridico e
legale alle strutture aziendali.
Rappresenta in giudizio l’ASL e si occupa dell’attività extra-giudiziaria.
Cura la redazione di pareri
Cura la predispone di atti per la Direzione strategica
Fornisce assistenza giuridica e legale ai Dipartimenti, ai Servizi e alle Unità
Operative dell’ASL
Collabora con il Servizio Risorse umane e finanziarie nei procedimenti
disciplinari a cui è sottoposto il personale dipendente.
Collabora con il Dipartimento PAC nella gestione del procedimento
connesso alle sanzioni amministrative ex L.R. n.11/2003.
Gerarchico: Direttore Amministrativo.
Funzionale: Supporto ai Dipartimenti, Servizi e Unità Operative della ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
49
U. O. DI SEGRETERIA DELLA DIREZIONE STRATEGICA
Struttura Semplice in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Coordina i rapporti tra la Direzione Aziendale e le articolazioni interne
assicurando l’operatività delle Direzioni.
Supporta la Direzione nella predisposizione dei progetti, dei documenti
strategici e degli atti amministrativi non attribuiti ad altri Servizi
aziendali.
Cura la stesura degli atti
Supporta la dirigenza aziendale appositamente individuata nella adozione
dei provvedimenti, assicurando la congruenza e l’unitarietà del processo.
Assicura un supporto qualificato all’Alta Direzione e gestisce gli aspetti e
le informazioni trasversali all’organizzazione
Gerarchico: Direttore Amministrativo.
Funzionale: Supporto amministraativo ai Dipartimenti, Servizi e Unità
Operative dell’ASL
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
Unità Operativa Relazioni con il Pubblico
Struttura Semplice in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Facilita e favorisce l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e informa
sulle attività aziendali e le modalità di erogazione.
Compiti
Raccoglie le istanze dei cittadini e ne cura l’evasione attraverso i servizi
e dipartimenti.
Verifica la soddisfazione dei cittadini sulla qualità dei servizi sanitari.
Rapporti
Interfunzionali
Gerarchico:Direttore Sanitario.
Funzionale: Supporto ai Dipartimenti, Servizi e Unità Operative
dell’ASL.
50
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia
Ufficio di Educazione Sanitaria e Formazione
Struttura organizzativa non dirigenziale in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Coordina le attività di educazione sanitaria svolte dai Dipartimenti.
Supporto alla Direzione Strategicae ai Dipartimenti per l’organizzazione dei
corsi di formazione.
Referente per le regioni in materia di Educazione sanitaria e Fomazione.
Armonizzazione della programmazione.
Promozione della revisione crititca dei Progetti di Educazione Sanitaria.
Gerarchico: Direttore Sanitario.
Funzionale: Supporto alla Direzione Strategica e ai Dipartimenti.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la Lombardia.
Unità Operativa Medico Competente
Struttura Semplice in staff alla Direzione Strategica
Funzioni
Compiti
Rapporti
Interfunzionali
Assicura l’adempimento previsto dalla L. n. 626/94 in merito agli
aspetti sanitari della sicurezza negli ambienti di lavoro dell’ASL.
Collabora alla elaborazione della mappa dei rischi.
Visite periodiche, su protocolli concordati con la Direzione Sanitaria
degli operatori esposti a rischio.
Formula protocolli e gestisce gli episodi di avvenuta esposizione a
rischio.
Organizza corsi di primo soccorso.
Collabora con il Servizio risorse Umane e finanziarie per la gestione
dei casi di infortunio sul lavoro e di malattia professionale.
Gerarchico: Direttore Sanitario
Funzionale: Supporto alla Direzione Strategica, ai Dipartimenti,
servizi e unità operative dell’ASL.
- Fonte: P.O.F.A. Direzione Generale ASL Milano 2. Elaborazione Corte dei conti Sezione regionale del controllo per la
Lombardia
51
Il personale
Consistenza e composizione
La tabella seguente evidenzia la consistenza del personale negli anni dal
1999 al 2003, ripartito in base alle mansioni svolte.
Sulla base dei dati in essa riportati si riscontra una netta flessione della
dotazione organica effettiva a partire dal 2001. Dalle 819 unità del 2000 si è passati
a 795 unità nel 2001, a 647 unità nel 2002 sino a 628 unità nel 2003.
Ciò in linea con l’attuale processo di razionalizzazione delle risorse umane e
di contenimento delle nuove assunzioni di cui alle recenti disposizioni normative in
materia di personale, illustrate nella relazione sul Servizio Sanitario Regionale anno
2003.
52
ASL Milano 2 – Ripartizione del Personale
Aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere
Sanitario
Amministrativo
Tecnico
Professionale
Contrattisti (*)
TOTALE
1999
474
225
89
3
0
791
2000
493
229
92
5
0
819
2001
476
224
91
4
0
795
2002
396
188
61
2
0
647
2003
385
181
58
4
0
628
(*) per personale "Contrattisti" si intende quel personale a tempo indeterminato al quale viene applicato un contratto di tipo privatistico,
rilevato nel Conto Annuale.
Fonte: Direzione ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione regionale di Controllo per la Lombardia
Note: Il personale è stato conteggiato secondo i criteri del Conto Annuale
Nella
tabella
seguente
sono
indicate
più
in
dettaglio
le
singole
professionalità del personale dell’azienda e le relative riduzioni di unità ad esse
collegate.
In particolare, nel 2003 i dipendenti dell’ASL Milano 2 sono 628, 19 unità in
meno rispetto allo scorso anno.
Appare significativa l’incidenza esercitata sul dato complessivo dalla
riduzione del personale amministrativo (- 6) e infermieristico (-8).
53
ASL Milano 2 - Dipendenti ASL
DIPENDENTI
n. dip.
1998
n. dip.
1999
n. dip. 2000
n. dip.
2001
n. dip.
2002
n. dip.
2003
Diff.
03/02
212
217
215
210
174
166
-8
PERSONALE TECNICO SANITARIO
2
2
2
2
0
0
0
PERSONALE VIGIL. ISPEZIONE
52
58
67
68
56
55
-1
PERSONALE DELLA RIABILITAZIONE
38
40
38
37
24
24
0
ASSISTENTI SOCIALI
44
43
44
44
37
34
-3
PERSONALE AMMINISTRATIVO
188
215
219
213
178
172
-6
PERSONALE RUOLO TECNICO
57
46
48
47
24
24
0
TOTALE COMPARTO NON
DIRIGENZIALE
593
621
633
621
493
475
-18
DIRIGENZA MEDICA VETERINARIA
113
110
113
111
100
97
-3
DIRIGENZA SANITARIA
48
47
58
48
42
43
1
DIRIGENZA PROFESSIONALE
TECNICA
4
3
5
4
2
4
2
DIRIGENZA AMMINISTRATIVA
10
10
10
11
10
9
-1
TOTALE
768
791
819
795
647
628
-19
PERSONALE INFERMIERISTICO
Fonte: Direzione Generale ASL. Elaborazione: Corte dei conti - Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia
Note: Il personale è stato conteggiato secondo i criteri del Conto Annuale
L’andamento della consistenza del personale consolidatosi nell’ultimo
triennio, pertanto, segna un’inversione di tendenza nel rapporto tra i dipendenti e la
popolazione residente.
54
Dalla tabella seguente emerge che tale rapporto è in costante aumento se
si fa eccezione per l’esercizio 2000.
Rapporto dipendenti ASL Milano 2/ popolazione
Anno
Popolazione
Dipendenti **
Rapporto popolazione
dipendenti
1999*
504.116
791
637,31
2000*
504.012
819
615,40
2001*
510.234
795
641,80
2002*
510.223
647
788,60
2003*
520.316
628
828,53
*popolazione al 1° gennaio.
**Comprensivi anche delle strutture equiparate pubbliche.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
La programmazione delle assunzioni
Nell’ottica del percorso di razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse umane
e
del
contenimento
provvedimento
del
delle
Direttore
assunzioni,
Generale
deliberazione n. 130 del 18 marzo 2004.
55
assume
dell’Asl
un
in
ruolo
parola,
determinante
emanato
con
il
la
Con tale provvedimento si è data attuazione alle disposizioni di legge sulla
programmazione di impiego delle risorse umane a breve e medio termine, secondo
le indicazioni della circolare regionale del 31 luglio 2003.
In particolare sono stati approvati il piano delle assunzioni anno 2003 ed il
programma triennale fabbisogni anni 2003-2005.
Con riferimento a quest’ultima, nelle premesse della deliberazione citata è
stato
raccolto
l’invito
della
Regione
di
operare
un’analisi
dei
processi
di
riorganizzazione del personale per gli anni del triennio considerato, tenuto conto
dell’obiettivo economico del mantenimento del livello dei costi.
Si riporta di seguito il dato numerico dei fabbisogni stimato per il triennio
2003-2005, comprensivo di tutte le tipologie di rapporto di lavoro in atto.
Tipologia di rapporto di lavoro
2003
tempo indeterminato
606
2004
615
2005
623
tempo det.ex art. 15 septies D. Lgs n. 229/99
5
5
8
Co.co.co.
31
25
17
Rapporti libero professionali
65
62
59
Totale unità di personale
707
707
707
Fonte: deliberazione del Direttore Generale n. 130/04.
Il totale delle unità previste per i tre anni sopra indicati rispetta l’indicatore
Asl, fissato dalla regione quale parametro di realizzazione di uno degli obiettivi
aziendali di interesse regionale, più ampiamente trattato nel successivo capitolo
sulla programmazione aziendale.
Tale indicatore, il rapporto dipendenti – popolazione assistita rispetto al
dato medio regionale del 2002, pari all’1,50%, si attesta infatti all’1,36%
(707/520.000 abitanti).
Per quanto attiene alla compatibilità economica della spesa, infine, la
delibera in esame specifica che, all’incremento del costo del personale strutturato
per gli anni 2004/2005, corrisponderà una diminuzione di pari importo del costo per
consulenze imputato alla voce beni e servizi.
56
L’indicazione della spesa per il personale scaturente dalla rilevazione degli
effettivi
fabbisogni,
pertanto,
risponde
ai
principi
di
evidenza,
certezza
e
prevedibilità definiti dall’art. 8 del D. Lgs. n. 165/01.
Con riferimento alla pianificazione annuale (art. 4, l.r. 26/01), per l’anno
2003 la dotazione organica risulta pari a 606 unità, cioè 21 unità in meno rispetto
al personale in servizio al 29.9.2002, data di riferimento iniziale del percorso di
razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse umane.
Tale dato numerico, scomposto per macroclassi profili /aree contrattuali
nella tabella sulla rideterminazione della dotazione organica, allegata alla delibera
n. 130, soddisfa il parametro regionale della riduzione della spesa del personale
dell’1% rispetto al 2002, più avanti trattato.
Ambedue i piani della programmazione del personale sono stati approvati
con deliberazione della Giunta Regionale n. VII/16981 del 31 marzo 2004,
unitamente a quelli presentati dalle altre Aziende Sanitarie Locali.
Il piano delle assunzioni nel 2003
Si
riporta
di
seguito
una
tabella
di
sintesi
sull’attuazione
della
programmazione del personale per l’anno 2003, comparando i dati della dotazione
57
effettiva a consuntivo con la stima del piano di assunzione riferita allo stesso anno.
Ciò con riferimento alle diverse professionalità presenti nell’Azienda.
I dati di consistenza e struttura e personale sono conteggiati come da
consuntivo inviato alla Regione, quindi con criteri diversi da quelli del conto
annuale, i cui risultati sono stati inizialmente rappresentati.
Appare significativo il dato sulla dotazione effettiva a consuntivo 2003, pari
a 602 unità (597 unità per il personale assunto a tempo indeterminato e 5 unità
per quello con rapporto di lavoro a tempo determinato), inferiore di 4 unità rispetto
alla stima del piano di assunzioni riferito allo stesso anno (606 unità).
Viene in tal modo rispettato l’ulteriore parametro regionale, contingente
pari o minore a quello approvato, in coerenza con la pianificazione annuale o
triennale (2003/2005), ripreso anch’esso nel capitolo sulla programmazione.
58
ASL Milano 2 - "Piani di assunzione".
Dotazione
effettiva
a
a
tempo tempo
ind.to
det.to
PERSONALE
INFERMIERISTIC
O
PERSONALE
TECNICO
SANITARIO
PERSONALE
VIGIL.I
ISPEZIONE
PERSONALE
DELLA
RIABILITAZIONE
ASSISTENTI
SOCIALI
PERSONALE
AMM. VO
OTA/OSS
PERSONALE
RUOLO
TECNICO
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
Periodo: anno 2003 e primo semestre 2004 (1 di 2)
Piano
assunzione**
a
a
tempo tempo
ind.to
det.to
0
Posti messi a
concorso
a
a
tempo tempo
ind.to
det.to
0
0
Assunzioni
Dotazione
effettiva
Cessazioni
a
tempo
ind.to
a
tempo
det.to
a
tempo
ind.to
a
tempo
det.to
a tempo
ind.to
a tempo
det.to
0
0
5
0
121
0
164
0
121
121
0
121
0
0
2
2
2
0
2
2
53
0
87
2
87
87
0
87
2
85
23
0
23
23
23
0
23
23
33
0
32
32
0
32
167
2
167
166
0
173
1
0
1
1
0
1
17
0
18
18
18
0
18
18
2
119
1
32
32
3
4
1
2
166
169
1
59
PERSONALE
AUSILIARIO
SPECIALIZZATO
SERV.
ASSI.ZIALI
31/12/2
003
2
0
2
30/06/2
004
2
0
2
ASL Milano 2 - "Piani di assunzione".
Dotazione
effettiva
a
a
tempo tempo
ind.to
det.to
PERSONALE
AUSILIARIO
SPECIALIZZATO
SERV.
CONOMALI
TOTALE
COMPARTO
NON
DIRIGENZIALE
DIRIGENZA
MEDICA
DIRIGENZA
VETERINARIA
DIRIGENZA
SANITARIA
DIRIGENZA
PROFESSIONALE
TECNICA
DIRIGENZA
AMMINISTRATIV
2
Periodo: anno 2003 e primo semestre 2004 (2 di 2)
Piano
assunzione**
a
a
tempo tempo
ind.to
det.to
Posti messi a
concorso
a
a
tempo tempo
ind.to
det.to
Assunzioni
a
tempo
ind.to
Cessazioni
a
tempo
det.to
a tempo
ind.to
31/12/2
003
4
0
3
30/06/2
004
3
0
3
464
2
456
455
0
462
6
74
3
72
2
71
0
74
22
1
23
22
0
24
39
1
39
2
2
39
2
39
2
-
2
0
2
2
2
2
2
10
0
9
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
30/06/2
004
31/12/2
003
a
tempo
det.to
Dotazione
effettiva
a
a
tempo tempo
ind.to
det.to
3
1
3
12
2
455
448
3
71
71
0
22
0
21
0
39
2
38
2
-
2
2
2
-
2
2
1
1
8
1
1
1
60
1
1
2
30/06/2
8
1
9
1
2
6
1
004
31/12/2
0
0
0
ALTRO
003
PERSONALE 30/06/2
(Medici condotti)
0
0
0
004
31/12/2
611
7
601
5
3
3
16
7
597
5
003
TOTALE
30/06/2
597
5
610
5
10
586
5
004
*situazione dell'organico rispettivamente alla data del 31 dicembre 2002 e 2003; **situazione relativa ai piani di assunzione inerenti agli
anni 2003-2004.
note: 1) Il personale è stato conteggiato come da consuntivo inviato alla Regione Lombardia; 2) Il personale a part-time è stato
ricondotto ad unità; 3) La rilevazione è stata effettuata sul personale presente al 31/05/2004. 4). Il Piano Assunzioni Anno 2004 dovrà
essere definito con delibera regionale.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
61
GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI
Il sistema contabile delle ASL
L’introduzione del concetto di aziendalizzazione nel sistema sanitario ha
reso necessario il passaggio da una contabilità di tipo meramente finanziario ad una
contabilità economico-patrimoniale, in grado di valutare il grado di raggiungimento
degli equilibri finanziari, patrimoniali e reddituali delle aziende sanitarie.
Il sistema informativo contabile finanziario è inadeguato alla rilevazione dei
risultati economici delle aziende in quanto, essendo improntato sulla funzione di
autorizzazione alla spesa, definisce a priori il limite alla spesa complessiva di tali
soggetti
pubblici, vincolando l’allocazione delle relative risorse.
Il
controllo
espletabile con la contabilità finanziaria, conseguentemente, si limita a verificare ex
post il rispetto degli stanziamenti previsti nel preventivo.
La rilevazione dei fatti di gestione nel loro aspetto finanziario di entrate e di
spese deve essere sostituita da quella in cui gli stessi fatti sono rappresentati sotto
il profilo economico dei ricavi e dei costi.
Di qui l’adozione anche in campo sanitario della contabilità economicopatrimoniale che mette in raffronto nel conto economico i fattori produttivi
impiegati, ed il relativo costo, con la produzione realizzata, ed i relativi ricavi.
I valori classificati da questo sistema informativo contabile offrono pertanto
la possibilità di rilevare i risultati economici delle aziende, verificando se l’utilizzo
delle risorse, i fattori produttivi, è stato improntato nella produzione dei servizi
sanitari ad una logica di efficienza, misurabile attraverso il raggiungimento
dell’equilibrio di bilancio.
Il bilancio di esercizio delle ASL.
Il
bilancio
di
esercizio
rappresenta
uno
strumento
di
informazione
economico, finanziaria e patrimoniale delle aziende sanitarie.
Esso consta di due documenti: lo stato patrimoniale ed il conto economico.
62
Lo stato patrimoniale evidenzia, a fine esercizio, la valutazione e la
composizione del capitale di funzionamento, derivante dagli elementi patrimoniali
attivi e passivi di cui le aziende dispongono per la gestione futura.
Il conto economico, invece, pone in rilievo il flusso dei ricavi conseguiti e
dei costi sostenuti dalle aziende nell’arco temporale cui il bilancio si riferisce.
Lo schema di bilancio disposto dal Decreto interministeriale del 20 ottobre
1994, successivamente aggiornato con Decreto del Ministero dell’Economia e delle
Finanze di concerto con il Ministero della Salute, è uniformato ai principi del codice
civile, con le necessarie differenze derivanti dalla funzione di servizio pubblico
svolta dalle aziende sanitarie.
La dinamica gestionale delle aziende di produzione è informata ai criteri
della convenienza economica e del conseguimento degli utili prodotti dagli scambi
tipici di mercato.
Conseguentemente. l’obiettivo principale della contabilità e del bilancio,
non si incentra sulla rilevazione del reddito di esercizio, prodotto dalla differenza tra
i ricavi ed i costi, e del correlato capitale di funzionamento, risultante dalla
differenza tra le poste patrimoniali attive e passive.
La aziende sanitarie si differenziano da quelle di produzione in quanto, pur
agendo secondo i criteri della convenienza economica nella produzione, devono
rispettare i vincoli derivanti dalla loro appartenenza al servizio sanitario ed
assicurare,
conseguentemente,
le
funzioni
loro
assegnate;
elementi
di
condizionamento, questi, nelle scelte di gestione finalizzate al raggiungimento
dell’equilibrio economico.
Per l’espletamento delle attività di valenza sociale cui le aziende sono
vincolate
vengono
trasferite
numerose
risorse
regionali,
rappresentate
dai
“contributi in conto esercizio” che costituiscono una voce dei ricavi piuttosto
significativa.
Questa realtà impone un’interpretazione peculiare del bilancio di esercizio
delle aziende sanitarie in sede di raffronto tra i costi, che non presentano sostanziali
differenze in quanto fattori produttivi utilizzati per la produzione dei servizi, ed i
ricavi formati, invece, anche dalle risorse che il sistema pubblico rende loro
disponibili.
63
La rilevazione della differenza tra i ricavi ed i costi, conseguentemente, non
dà propriamente conto dell’utile o della perdita di esercizio quanto piuttosto della
capacità delle aziende di gestire l’attività tipica attraverso risorse proprie, quindi di
produrre risparmio pubblico oppure, nella contraria ipotesi, perdita pubblica di
esercizio.
La riclassificazione e l’analisi del bilancio.
La riclassificazione è un’operazione di aggregazione e rielaborazione delle
poste del bilancio che consente di comprendere, sfruttandolo al meglio, il potenziale
conoscitivo dallo stesso offerto sullo stato di salute finanziario, patrimoniale ed
economico delle aziende.
Nello specifico, i documenti dello stato patrimoniale e del conto economico
possiedono una valenza informativa ridotta se i valori delle voci contabili non
vengono riscritti in modo tale da renderli omogenei, dunque confrontabili. La
ristrutturazione
del
bilancio
dà
evidenza
a
quegli
aggregati
maggiormente
espressivi della gestione, di ausilio alla formulazione in via più immediata dei giudizi
sui diversi equilibri aziendali.
La presentazione ordinata dei dati contabili in classi omogenee di attività e
passività, di costi e di ricavi, inoltre, consente di esprimere tali giudizi in una
dimensione temporale attraverso il confronto tra più esercizi finanziari che metta in
risalto la tendenza della gestione aziendale nel medio periodo.
Lo stato patrimoniale
Per la riclassificazione dello stato patrimoniale delle aziende sanitarie si
utilizza in genere il criterio finanziario, allo scopo di verificarne la struttura
patrimoniale, finanziaria e la liquidità.
In particolare le attività, considerate quale complesso degli investimenti
effettuati dalle aziende per realizzare la funzione sanitaria, vengono ordinate in
funzione del loro “grado di liquidità”, ossia della loro attitudine a ritornare in forma
liquida nel breve periodo, entro l’anno, oppure nel più lungo periodo, superiore ai
12 mesi.
64
Le passività, considerate quale complesso delle fonti di finanziamento,
rispettivamente rappresentate dalle risorse acquisite con i crediti dei terzi e da
quelle acquisite con i mezzi propri per effettuare gli investimenti, sono ordinate in
funzione del loro “grado di esigibilità finanziaria”, cioè del periodo di tempo
necessario ad essere convertite in forma monetaria.
65
Di seguito si illustra lo schema seguito per la riclassificazione dello stato
patrimoniale dell’azienda sanitaria locale Milano 2.
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
SECONDO IL CRITERIO FINANZIARIO
IMPIEGHI
(o Investimenti)
FONTI
(o Finanziamenti)
Impieghi
circolanti
o
attivo
corrente Debiti a breve termine
(al netto dei fondi di rettifica del circolante):
(debiti correnti)
•
liquidità
immediate
(impieghi
liquidi
immediati);
•
liquidità differite (impieghi liquidi differiti);
•
scorte di magazzino.
Impieghi
fissi
o
attivo
(al netto dei fondi di rettifica del fisso):
•
immobilizzazioni materiali;
•
immobilizzazioni immateriali;
•
immobilizzazioni finanziarie.
Debiti a medio lungo termine
(debiti consolidati)
Patrimonio netto
(mezzi propri)
fisso
Capitale investito netto
(totale impieghi)
Capitale acquisito
(totale fonti)
Fonte: Corte dei conti Sezione regionale di controllo.
66
Il conto economico
Per la riclassificazione del conto economico delle aziende sanitarie si usa
generalmente il criterio della destinazione funzionale delle singole voci che lo
compongono. I valori in tal modo risultano individuati e classificati in base alla
natura delle operazioni svolte.
Ciò consente di evidenziare le componenti positive e negative dei risultati
parziali, riferiti ai vari aspetti in cui la gestione economica si suddivide. Il risultato
economico da questa prodotto è rappresentato dal risparmio pubblico di esercizio,
se esprime un valore positivo, ovvero dalla perdita pubblica di esercizio, in caso
contrario.
La gestione globale delle aziende sanitarie, nello specifico, viene ripartita,
ai fini contabili, in varie gestioni, che danno luogo ai rispettivi risultati parziali di
riferimento.
La gestione caratteristica o operativa comprende l’attività tipica delle
aziende sanitarie: l’acquisizione dei fattori produttivi e la produzione dei servizi
sanitari, i cui proventi, derivanti dalla cessione di questi ultimi, sono finalizzati alla
remunerazione dei fattori produttivi utilizzati.
Come anticipato, tra i proventi sono compresi anche i contributi in conto
esercizio e la compartecipazione alla spesa per le prestazioni sanitarie. Ne deriva
una lettura diversa del conto economico rispetto alle aziende private di produzione
nel senso chiarito più avanti.
La differenza tra le componenti positive e negative legate alla produzione
dei
servizi
sanitari
dà
luogo
al
risultato
operativo,
che
contribuisce
alla
composizione del risultato economico di gestione.
La gestione atipica o accessoria o complementare comprende le
operazioni che producono risultati addizionali rispetto alla gestione operativa, quali,
ad esempio, i proventi derivanti dagli affitti degli immobili.
La gestione finanziaria comprende tutte quelle operazioni volte al
reperimento, alla remunerazione ed al rimborso dei mezzi provenienti dai terzi (es.
mutui) per le attività caratteristiche e complementari delle aziende sanitarie.
67
La gestione straordinaria comprende le componenti attive e passive non
derivanti dalle attività ordinarie delle aziende, oggetto delle gestioni finora
esplicate.
Nella gestione fiscale sono comprese le voci contabili riferite alle imposte
sul reddito.
Il bilancio riclassificato dell’ASL Milano 2
Nel prospetto che segue viene illustrato lo stato patrimoniale dell’ASL
Milano 2 per gli esercizi finanziari dal 2001 al 2003.
68
S T A T O P A T R IM O N IA L E R IC L A S S IF IC A T O S E C O N D O C R IT E R I F IN A N Z IA R I
(in m igliaia d i eu ro )
IN V E S T IM E N T I O IM P IE G H I
Im p ieg h i circo la n ti o a ttivo corren te
A
(a l n etto d ei fo n d i d i rettifica d el circo lan te)
1 liq u id ità im m ed iate
a
b
c
d
cassa
istitu to teso riere
c/c p o stale
tito li p ro ntam en te liq u id ab ili
tota le 1
20 0 1
2 00 2
2 00 3
0
0
226
34
0
157
0
0
646
226
191
646
1 7 0 .1 6 4
6 .4 7 5
2 0 6 .4 5 3
0
92
2 4 .7 0 3
0
3 .5 7 3
2 8 3 .9 7 7
7 .4 3 3
3 5 5 .5 1 0
0
93
2 1 .3 0 3
0
4 .0 5 1
3 2 4 .9 9 6
4 .3 3 7
4 8 8 .9 5 7
0
84
2 2 .0 4 0
0
3 .7 3 3
4 1 1 .4 6 0
6 7 2 .3 6 7
8 4 4 .1 4 7
430
141
59
137
170
62
2 liq u id ità d ifferite
a
b
c
d
e
f
g
h
i
cred iti esigib ili entro
cred iti esigib ili entro
cred iti esigib ili entro
cred iti esigib ili entro
cred iti esigib ili entro
cred iti esigib ili entro
tito li a b reve
ratei e risco nti attivi
garan zie p restate
12
12
12
12
12
12
m esi
m esi
m esi
m esi
m esi
m esi
da
da
da
da
da
da
regio ne
co m un e
altre A S L
ARPA
erario
altri
tota le 2
3 sco rte di m ag a zzin o
a sanitarie
b no n sanitarie
c acco nti
tota le 3
TOTALE A
571
196
232
4 1 2 .2 5 7
6 7 2 .7 5 4
8 4 5 .0 2 5
69
4 .0 4 6
21
426
270
224
1 .0 1 4
7 .1 7 0
1 3 .2 4 0
0
855
24
220
214
71
881
8 .5 6 1
1 0 .8 2 6
0
963
21
222
181
37
587
8 .5 6 1
1 0 .5 7 2
12
0
367
379
400
400
427
427
1 7 .2 7 4
1 7 .3 4 6
1 7 .3 8 8
1 7 .2 7 4
1 7 .3 4 6
1 7 .3 8 8
3 0 .8 9 3
2 8 .5 7 2
2 8 .3 8 7
4 4 3 .1 5 0
7 0 1 .3 2 6
8 7 3 .4 1 2
Im p iegh i fissi o attiv o fisso
(a l n etto d ei fo n d i d i rettifica d el fisso )
4 im m o b ilizza zio n i m ateria li
B
a
b
c
d
e
f
g
h
terreni
fab b ricati
im p ian ti e m acchinari
attrezzature sanitarie e scien tifiche
m o b ili e arred i
au to m ezzi
altri b en i co n d urata eco no m ica p lurien nale
im m o b ilizzazio ni in co rso d i esecuzio ne ed acco n ti
tota le 4
5 im m o b ilizza zio n i im m a teria li
a
b
c
d
e
co sti d i im p ianto e d i am p liam ento ad utilità p luriennale
co sti d i ricerca, sv ilup p o
d iritti d i b rev etto e d iritti d i utilizzazio ne d elle o p ere d ell’in geg no
im m o b ilizzazio ni im m ateriali in co rso e acco nti
altre im m o b ilizzazio ni im m ateriali
tota le 5
6 im m o b ilizza zio n i fin a n ziarie
a cred iti co n d urata sup erio re a un anno
b tito li
tota le 6
TOTALE B
C A P IT A L E IN V E S T IT O N E T T O
(to ta le im p iegh i)
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia.
69
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO SECONDO CRITERI FINANZIARI
(in migliaia di euro)
FINANZIAMENTI O FONTI
A
Debiti correnti (a breve termine)
a quota corrente fondi durevoli per rischi ed oneri
b quota corrente mutui con o senza garanzia reale
c quota corrente canoni leasing
d quota corrente canoni per uso beni di terzi
e debiti in scadenza entro 12 mesi verso regione
f debiti in scadenza entro 12 mesi verso comune
g debiti in scadenza entro 12 mesi verso altre A.S.L.
h debiti in scadenza entro 12 mesi verso ARPA
i debiti in scadenza entro 12 mesi verso erario
l debiti in scadenza entro 12 mesi verso Istituti di previdenza
m debiti in scadenza entro 12 mesi verso fornitori
n debiti in scadenza entro 12 mesi verso Istituto tesoriere
o ratei e risconti passivi
p altri debiti a breve termine
B
totale A
Debiti consolidati (a medio-lungo termine)
a mutui con o senza garanzia reale al netto della quota corrente
b fondi durevoli per rischi ed oneri al netto della quota corrente
c canoni leasing ancora da pagare al netto della quota corrente
d canoni per uso beni di terzi al netto della quota corrente
e garanzie ricevute
f altri debiti a medio-lungo termine
C
totale B
Patrimonio netto (o capitale proprio)
a fondo di dotazione
b finanziamenti a fondo perduto per investimenti
c riserve da donazioni e lasciti vincolati a investimenti
d contributi per ripiani perdite anni precedenti
e utili (perdite) portati a nuovo
totale C
CAPITALE ACQUISITO
(totale fonti)
2001
2002
2003
10
10
20
10
40
10
604
5.834
250.168
8.542
5.860
447.893
33.722
4.174
609.467
1.996
2.609
154.779
15.338
8.761
8.247
448.356
1.319
2.649
239.701
14.063
10.371
6.645
737.073
1.493
1.558
243.722
2.922
9.939
12.136
919.183
175
185
205
175
185
205
-169
15.813
0
0
-11.624
4.020
-238
11.881
4
0
-21.025
-9.378
-238
13.578
4
0
-47.579
-34.235
452.551
727.880
885.153
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia .
Nei seguenti paragrafi sono riportati gli indici di bilancio applicati allo stato
patrimoniale riclassificato, i quali attengono alla liquidità, alla struttura finanziaria
ed alla solidità patrimoniale dell’azienda; e, infine, gli indici del conto economico.
70
Indici di liquidità
Gli indici di liquidità si pongono l’obiettivo di verificare l’esistenza
dell’equilibrio tra le entrate e le uscite nel breve termine e a monitorare l’equilibrio
finanziario liquido dell’azienda.
Indici di liquidità
Anni
primaria =
(liquidità immediate+liquidità
differite)/debiti a breve termine
secondaria =
(liquidità immediate+liquidità
differite+scorte di magazzino)/debiti a
breve termine
0,92
0,91
0,92
2001
2002
2003
0,92
0,91
0,92
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia
L’indice di liquidità primaria fornisce un’idea sulla capacità potenziale
dell’azienda
a
soddisfare
gli
impegni
finanziari
a
breve
termine
mediante
l’utilizzazione delle disponibilità già liquide o rapidamente liquidabili, escluse le
scorte di magazzino. Non è certo, infatti, che la trasformazione in denaro di tali
poste, visto che richiede un’attività di vendita, possa avvenire in tempi rapidi.
L’indice in parola, pertanto, è espresso dal rapporto tra la somma di
liquidità immediate e differite e i debiti a breve termine.
Il quoziente unitario indica l’equivalenza tra i debiti a breve scadenza e le
risorse disponibili per soddisfarli. Qualora le liquidità considerate siano maggiori dei
debiti, l’eccedenza delle prime è destinata a copertura dell’indebitamento a mediolungo termine.
Il parametro medio viene individuato nel livello 0,7-0,8.
71
Per gli anni di riferimento l’ASL Milano 2 conferma il valore di tale indice,
prossimo ad 1, attestandosi rispettivamente a 0,92 nel 2001, a 0,91 nel 2002 ed a
0,92 nel 2003.
L’esistenza di una coerenza tra i fabbisogni e le fonti nel breve periodo è
pure rappresentata dall’applicazione all’azienda sanitaria in esame dell’indice di
liquidità secondaria.
Tale indicatore dà la misura della capacità delle risorse sopra menzionate e
del magazzino (attivo circolante) a fronteggiare i debiti in scadenza entro l’anno.
Esso pertanto consiste nel rapporto tra la somma delle liquidità immediate,
delle liquidità differite e delle scorte ed i debiti a breve termine.
Il valore standard oscilla tra 1,5 e 2, ma non può escludersi l’equilibrio
finanziario nel breve periodo se il quoziente dovesse risultare inferiore in presenza
di poste di magazzino quantitativamente poco influenti.
Nell’ASL Milano 2, nel triennio 2001-2003, i quozienti dell’indice di liquidità
secondaria coincidono con quelli della liquidità primaria.
Infatti il valore delle scorte si è andato progressivamente riducendo, come
indicato nella seguente tabella espressa in migliaia di euro.
Confronto tra il valere delle scorte e l’attivo circolante
Anni
Valore delle scorte
Attivo circolante
2001
571
412.257
2002
196
672.754
2003
232
845.025
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia
Indici di struttura finanziaria
72
Gli indici riportati in tabella mettono in evidenza la composizione e la
struttura delle attività (impieghi) e delle passività patrimoniali (fonti).
Indici di struttura finanziaria
grado di elasticità grado di elasticità
indice di
indice di
degli impieghi =
delle fonti =
indebitamento = consolidamento dei
attivo
debiti a breve
capitale
debiti =
investito/capitale
capitale di terzi a
Anni circolante/capitale termine/capitale
investito
acquisito
proprio
medio-lungo
termine/capitale di
terzi a breve termine
2001
2002
0,93
0,96
0,99
1,01
110,24
-74,78
0,0004
0,0003
2003
0,97
1,04
-25,51
0,0002
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia
Il grado di elasticità degli impieghi (o del capitale investito) esprime il
peso degli investimenti caratterizzati da elevata mobilità finanziaria rispetto al
totale degli investimenti in attesa di realizzo, fornendo così informazioni circa la
capacità del capitale a ritornare nuovamente in forma liquida.
L’indicatore esaminato, pertanto, è dato dal rapporto tra gli investimenti ad
elevata mobilità finanziaria (impieghi circolanti) ed il totale degli investimenti
(capitale investito).
Negli esercizi finanziari dal 2001 al 2003 il quoziente del grado di elasticità
degli impieghi dell’ASL Milano 2 è quasi unitario (rispettivamente: 0,93, 0,96 e
0,97), in ciò ravvisandosi una sostanziale elasticità degli impieghi, in quanto gli
impieghi circolanti rappresentano quasi il totale del capitale investito.
73
Il grado di elasticità delle fonti (o del capitale acquisito) esprime
l’incidenza dei debiti rimborsabili a breve termine in relazione al totale delle fonti.
Esso è definito dal rapporto tra i debiti a breve termine ed il capitale
acquisito.
Negli esercizi finanziari dal 2001 al 2003 il quoziente del grado di elasticità
delle fonti dell’ASL Milano 2 è pari, rispettivamente, a 0,99, a 1,01 ed a 1,04.
Da ciò si evince che nell’ultimo biennio il valore dei debiti correnti
supera la totalità del capitale acquisito.
Al riguardo si riscontra che l’ammontare delle perdite portate a nuovo, che
rappresentano il risultato di gestione dell’azienda nel triennio considerato, crescono
visibilmente, passando dalle –11.624 migliaia di euro nel 2001, alle –21.025
migliaia di euro
nel 2002,
sino a raggiungere le –47.579 migliaia di euro nel
2003.
Pertanto il capitale acquisito risulta composto prevalentemente dai debiti
correnti che nel 2003 ammontano a 919.183 migliaia di euro, contro le 737.073
migliaia di euro nel 2002 e le 448.356 migliaia di euro nel 2001.
Una voce consistente di tale aumento è rappresentata da debiti verso le
altre ASL che passano da 250.168 migliaia di euro nel 2001, a 447.893 migliaia di
euro nel 2002, sino a 609.467 migliaia di euro nel 2003.
Un simile andamento è dovuto al valore negativo del saldo tra le
prestazioni effettuate a favore dei cittadini residenti nel territorio delle altre ASL e
quelle ricevute dai propri residenti fuori dal territorio di competenza. Questo
fenomeno, rilevato anche in sede di esame degli aspetti gestionali approfonditi nella
seconda parte della presente relazione, può essere attribuito alla collocazione
territoriale di confine di numerose strutture sanitarie anche di rilievo nazionale
L’indice
di
indebitamento
esprime
l’equilibrio
finanziario
globale
aziendale, mettendo in evidenza il grado di dipendenza finanziaria della gestione
dall’indebitamento.
74
Tale equilibrio si basa sul principio secondo il quale una corretta
composizione delle fonti di finanziamento dipende da un fisiologico rapporto tra le
risorse finanziarie attinte mediante ricorso al capitale di credito e quelle provenienti
dai finanziamenti propri.
Questo
indicatore
può
assumere
varie
formulazioni.
La
formula
maggiormente utilizzata è rappresentata dal rapporto tra il capitale investito ed il
capitale proprio.
Negli esercizi finanziari dal 2001 al 2003 il quoziente dell’indice di
indebitamento dell’ASL Milano 2 è pari a 110,24, a -74,78 ed a -25,51.
Considerati i valori del patrimonio netto, pari a 4.020 migliaia di euro nel
2001, a –9.378 migliaia di euro nel 2002 ed a –34.235 migliaia di euro nel 2003,
l’equilibrio patrimoniale è garantito perciò dalla presenza di un elevato
indebitamento. Infatti i debiti correnti, corrispondenti alla totalità circa delle fonti
nei tre anni, ammontano rispettivamente a 448.356 migliaia di euro nel 2001, a
737.073 migliaia di euro nel 2002 ed a 919.183 migliaia di euro nel 2003.
L’indice di consolidamento dei debiti mette in luce l’esistenza di un
equilibrio strutturale fra i fondi provenienti dai terzi in forma duratura e quelli
correnti aventi la medesima provenienza.
Esso, pertanto, è definito dal rapporto tra il capitale di terzi a medio e
lungo termine ed il capitale di terzi a breve termine.
Negli esercizi finanziari dal 2001 al 2003 il quoziente dell’indice di
consolidamento dei debiti dell’ASL Milano 2 è pari, rispettivamente, a 0,0004, a
0,0003 ed a -0,0002, in ragione del valore minimale dei debiti consolidati nei tre
anni, ammontanti a 175 migliaia di euro nel 2001, a 185 migliaia di euro nel 2002
ed a 205 migliaia di euro nel 2003.
Indici di solidità patrimoniale
75
Gli indicatori di solidità patrimoniale offrono alcuni indizi in ordine al
corretto finanziamento degli impieghi fissi attraverso risorse durevolmente vincolate
al funzionamento aziendale.
Si rappresentano di seguito gli indicatori più usati per apprezzare la solidità
patrimoniale dell’azienda.
Indici di solidità patrimoniale
indice di copertura indice di autonomia indice di solvibilità
indice di
autocopertura del generale del capitale finanziaria =
totale =
capitale
capitale
capitale fisso =
fisso =
Anni
proprio/capitale investito/capitale di
capitale
(capitale
investito
credito
proprio/impieghi
proprio+debiti
fissi
consolidati)/impieghi
fissi
2001
2002
0,13
-0,33
0,14
-0,32
0,01
-0,01
0,99
0,95
2003
-1,21
-1,20
-0,04
0,95
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia
L’indice di autocopertura del capitale fisso offre la misura in cui le
immobilizzazioni sono state finanziate con i mezzi propri dell’azienda.
Esso, pertanto, è definito dal rapporto tra il capitale proprio (o patrimonio
netto) e gli impieghi fissi.
Negli esercizi finanziari dal 2001 al 2003 il quoziente dell’indice di
autocopertura del capitale fisso dell’ASL Milano 2 è pari, rispettivamente, a 0,13, a
–0,33 ed a –1.21. L’indice, nei tre anni inferiore ad uno, è sintomatico del fatto
che l’attivo immobilizzato, pari a 30.893 migliaia di euro nel 2001, a 28.572
migliaia di euro nel 2002 ed a 28.387 migliaia di euro nel 2003, è stato finanziato
facendo ricorso all’indebitamento, in particolare a quello corrente.
L’indice di copertura generale del capitale fisso permette, invece, di
verificare l’esistenza dell’equilibrio strutturale tra le fonti di finanziamento con
76
carattere di stabilità, quali il patrimonio netto ed i debiti consolidati, e gli impieghi
fissi.
Esso, pertanto, è definito dal rapporto tra la somma del capitale proprio e
dei debiti consolidati e gli impieghi fissi.
Il quoziente di copertura generale del capitale fisso dovrebbe essere
maggiore di uno, in modo da poter riservare parte delle risorse finanziarie di lungo
termine agli impieghi circolanti.
Negli esercizi finanziari dal 2001 al 2003 il quoziente dell’indice di
copertura generale del capitale fisso dell’ASL Milano 2 è pari, rispettivamente, a
0,14, a –0,32 ed a –1,20. L’indice, nei tre anni inferiore ad uno, è sintomatico
della scarsità dei debiti consolidati, che si aggiunge alla già rilevata inconsistenza
del capitale proprio.
La tendenza riscontrata incide sull’equilibrio di bilancio, garantito pertanto
dalle fonti di finanziamento di breve scadenza.
L’indice di autonomia finanziaria indica in che misura il capitale proprio
finanzia il totale degli investimenti in attesa della loro conversione in forma
monetaria. In altre parole, indica il livello di autonomia, quindi di solidità
patrimoniale dell’azienda, nei confronti dei portatori dei capitali di credito.
Precisamente esso è espresso dal rapporto tra il capitale proprio ed il
capitale investito.
Il valore intermedio, pari a 0,5, indica una situazione di equilibrio tra le due
fonti di acquisizioni del capitale, con i propri mezzi e con i mezzi dei terzi, per il
finanziamento dell’attivo complessivo.
Negli esercizi finanziari dal 2001 al 2003 il quoziente dell’indice di
autonomia finanziaria dell’ASL Milano 2 è pari, rispettivamente, a 0,01, a –0,01 ed
a –0.04.
77
Anche tale quoziente, nei tre anni inferiore ad uno, risente dei valori riferiti
ai mezzi propri, confermando quanto rilevato a proposito dell’indicatore precedente.
L’indice di solvibilità totale valuta l’attitudine dell’azienda a far fronte
alla totalità dei suoi debiti nei confronti dei terzi con il complesso degli investimenti.
Esso è definito dal rapporto tra il capitale investito ed il capitale di credito.
L’applicazione di tale indicatore all’Asl Milano 2 è espresso per i tre anni
considerati dai seguenti quozienti: 0,99 nel 2001 e 0,95 negli anni 2002 e 2003.
L’andamento riscontrato registra una lieve flessione della capacità di
copertura dei crediti dei terzi, costituenti quasi la totalità delle risorse di
finanziamento, con gli investimenti complessivamente realizzati. Tale indicatore
resta comunque a valori vicini all’unità.
Indici del conto economico
Gli indici di bilancio, creati per essere applicati al conto economico delle
aziende di produzione, non assumono un significato particolarmente rilevante
nell’analisi dei fatti di gestione economica delle aziende sanitarie, in quanto hanno
fondamentalmente lo scopo di evidenziare la capacità di produrre nel tempo redditi
adeguati ai capitali investiti.
Il risultato economico delle aziende sanitarie, invece, deve tenere presenti,
oltre ai ricavi derivanti dalle prestazioni tipiche, gli altri proventi costituiti dalle
risorse trasferite dall’autorità regionale che, come è stato anticipato, rappresentano
un limite dell’autonomia aziendale nelle scelte di gestione per il mantenimento
dell’equilibrio economico di bilancio.
Per tale motivo si è preferito prendere in considerazione i valori che più
propriamente mettono in luce, rispettivamente, il grado di dipendenza delle
Aziende sanitarie dai contributi in conto esercizio ed il livello di copertura, da
parte di questi ultimi, del totale dei costi caratteristici di gestione.
78
Anni
Totale dei
Totale dei costi
Contributi pubblici in
componenti
delle attività
conto esercizio (a)
positivi di reddito caratteristiche
(b)
(c)
488.548
525.946
536.240
2001
2002
2003
495.935
530.385
540.282
506.886
556.115
550.170
Fonte: Conto Economico relativo agli anni 2001/2003
Note. Valori in migliaia di euro
Anni
Indicatori di redditività
livello di autonomia
Grado di dipendenza
a/c
a/b
2001
2002
2003
0,99
0,99
0,99
0,96
0,95
0,97
Elaborazione: Corte dei conti - Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia
Il grado di dipendenza è espresso dal rapporto tra i contributi pubblici in
conto esercizio ed il totale dei componenti positivi di reddito.
L’applicazione di tale indicatore all’ASL Milano 2 è espresso per i tre anni
considerati dal valore, pari a 0,99.
Pertanto il valore complessivo delle componenti positive di reddito dipende
quasi interamente dalle risorse trasferite.
Il livello di autonomia è espresso dal rapporto tra i contributi pubblici in
conto di esercizio ed il totale dei costi delle attività caratteristiche.
L’applicazione di tale indicatore all’Asl Milano 2 è espresso per i tre anni
considerati dai seguenti valori: 0,96 nel 2001, 0,95 nel 2002 e 0,97 nel 2003.
79
Tale risultato conferma ciò che emerge dai valori assoluti, che esprimono la
misura in cui i contributi in conto esercizio coprono il totale dei costi caratteristici di
gestione delle aziende sanitarie.
80
La composizione della spesa
La rappresentazione grafica di seguito riportata illustra la composizione
della spesa dell’ASL Milano 2 nell’esercizio finanziario 2003. I dati rappresentano i
costi sostenuti e sono desunti dal flusso informativo della contabilità economica,
destinato alla Regione.
Composizione della spesa
5%
7%
4%
6%
7%
14%
42%
15%
personale
beni e servizi
ospedaliera convenzionata
farmaceutica convenzionata
altra assistenza convenzionata
medicina generale convenzionata
specialistica convenzionata esterna
specialistica convenzionata interna
Fonte: Direzione Generale Sanità Regione Lombardia.
Elaborazione: Corte dei conti Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia.
81
La principale voce di costo è rappresentata dalla spesa ospedaliera
convenzionata, seguita dalla spesa farmaceutica, che invece rappresentano
rispettivamente la terza e la quarta voce a livello regionale.
Nel grafico seguente è riportato il contributo dell’ASL Milano 2 alla spesa
regionale, ripartita per categorie, che costituisce il valore di riferimento (100%).
Regione Lombardia
ASL Milano 2
100
1,00
0,90
0,80
0,70
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
0,10
TO
TA
LE
be
os
ni
pe
es
da
lie
er
vi
ra
zi
fa
co
rm
nv
ac
en
eu
zi
on
tic
al
at
ac
tra
a
on
as
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n
zi
te
m
on
nz
ed
at
ac
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a
in
o
nv
ag
e
en
nz
sp
er
io
ec
al
na
ia
e
ta
lis
c
on
tic
ve
ac
nz
on
io
ve
na
nz
ta
io
na
t
ae
sp
ste
ec
ia
rn
lis
a
tic
ac
on
ve
al
tro
nz
io
na
ta
in
te
rn
a
pe
rs
on
al
e
0
% spesa Asl Mi 2 sul totale della spesa in
Lombasrdia
Contributo dell'ASL Milano 2 alla spesa complessiva regionale
nell'anno 2003
Tipologia di spesa
Fonte: Direzione Generale Sanità Regione Lombardia.
Elaborazione: Corte dei conti Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia.
La spesa dell’Asl Milano 2 si attesta su valori percentuali minimali, nella
composizione del dato complessivo regionale, anch’esso suddiviso per tipologia di
spesa.
L’apporto più elevato nel 2003 risulta quello concernente la specialistica
convenzionata interna, che ha comportato un contributo dell’ASL in questione
pari al 0,57% del totale regionale.
82
Nel grafico che segue è invece riportata, per ciascuno degli esercizi
finanziari dal 2001 al 2003, l’incidenza percentuale di ciascuna tipologia di costo
rispetto alla spesa complessiva sostenuta dell’ASL Milano 2 per l’erogazione dei
servizi.
Composizione percentuale della spesa sanitaria
Esercizi 2001-2003
50%
45%
40%
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
Os pe da lie ra F a rm a c e utic
Altra
M e dic ina
S pe c ia lis tic a S pe c ia lis tic a
c o nve nzio na
a
a s s is te nza
ge ne ra le e c o nve nzio na c o nve nzio na
ta
c o nve nzio na c o nve nzio na c o nve nzio na
ta
ta
P e rs o na le
B e ni e
s e rvizi
2001
5,13%
3,69%
43,55%
17,17%
12,65%
6,55%
4,31%
6,39%
2002
4,86%
3,75%
41,27%
17,30%
13,29%
6,39%
5,18%
6,91%
1,07%
2003
4,75%
3,95%
42,58%
15,20%
13,60%
6,86%
5,74%
6,91%
0,41%
Altro
0,56%
Fonte: Direzione Generale Sanità Regione Lombardia.
Elaborazione: Corte dei conti Sezione regionale di Controllo per la Lombardia.
Negli anni dal 2001 al 2003 non si riscontrano scostamenti percentuali
sostanziali delle singole tipologie di spesa.
Si osserva in particolare una lieve flessione della spesa farmaceutica
convenzionata: dal 17,17% nel 2001 aumenta leggermente al 17,30% nel 2002,
sino a scendere al 15,20% nel 2003. Lo scostamento complessivo inerente questa
tipologia di spesa, pertanto, supera appena il 2% dal 2002 al 2003.
La spesa più consistente, come già osservato in relazione al 2003, attiene
all’assistenza ospedaliera convenzionata, che anche nel triennio rappresenta quasi
83
la metà della spesa totale e precisamente il 43,55% nel 2001, il 41,27% nel 2002
ed il 42,58% nel 2003.
84
Nella seguente rappresentazione grafica vengono comparati per gli anni
2001-2003 i dati dell’azienda in parola con quelli delle altre Asl presenti sul
territorio della regione Lombardia.
Cassificazione della spesa sanitaria delle ASL.
Esercizi finanziari 2001-2003
MI
MN CITTA' MI 1
BG
BS
CO
CR
LC
LO
ASL
MI 2
MI 3
PV
SO
VA VALCAM
Personale
Farmaceutica convenzionata
Specialistica convenzionata esterna
Beni e Servizi
Altra Assistenza convenzionata
Altro
Ospedaliera Convenzionata
Medicina generale convenzionata
Specialistica convenzionata interna
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
2003
2002
2001
0%
10%
20%
30%
40%
% spesa
50%
Fonte: Direzione Generale Sanità Regione Lombardia.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia.
85
60%
70%
80%
90%
100%
Dall’esame della serie storica non risultano sostanziali differenze tra l’ASL
Milano 2 e le altre aziende sanitarie locali quanto alla composizione della spesa e
alla variazione della stessa negli anni dal 2001 al 2003.
Fanno eccezione alcune aziende per le quali si riscontrano mutamenti negli
anni nella composizione delle diverse tipologie di spesa. Ne costituisce un esempio
l’ASL di Sondrio che vede sensibilmente ridotto il costo per il personale nel triennio:
l’incidenza di tale spesa è in flessione passando dal 35,75% nel 2001 al 34,48% nel
2002 al 15,46% nel 2003.
Similmente può dirsi per l’Asl di Pavia: la spesa per il personale si riduce
dal 22,36% nel 2001 al 5,66% nel 2002 e al 5,31% nel 2003, mentre è di opposta
tendenza la spesa sostenuta per l’assistenza ospedaliera convenzionata che sale al
42,69% nel 2003 rispetto al 40,17% nel 2002 e al 25,65% nel 2003.
L’Asl di Lodi segue lo stesso andamento relativamente al costo afferente il
personale, che diminuisce nel triennio, passando dal 34,50% nel 2001 al 7,45% nel
2002 sino al 6,94% nel 2003.
Riguardo alla composizione della spesa, poi, sono stati sostenuti costi
maggiori in alcune aziende rispetto all’azienda in esame con riferimento, in
particolare, alla spesa per il personale e per i beni e servizi.
Si veda, ad esempio, l’Asl della Val Camonica in cui le spese per il
personale e per i beni e servizi hanno contribuito, rispettivamente, nella misura del
30%, circa, e del 17%, circa, a comporre la spesa totale negli anni considerati.
86
LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
Il quadro normativo
Le fonti
Il riconoscimento normativo della programmazione aziendale, in cui si
esprime uno dei profili autonomistici dell’Asl, rinviene il suo fondamento nel ruolo
assunto dalla medesima nella tutela del diritto alla salute secondo l’attuale modello
legislativo nazionale e regionale.
Tale modello, in particolare, è stato delineato da interventi di riordino della
disciplina in materia sanitaria, quali il decreto legislativo n. 502 del 30 dicembre
1992 e la legge regionale n. 31 dell’11 luglio 1997, in attuazione del principio
costituzionale - sancito dall’art. 32 Cost. - della
tutela della salute come diritto
fondamentale dell’individuo e interesse della collettività.
La fonte normativa statale, che prevede il menzionato riordino a norma
dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, garantisce la salute attraverso il
Servizio Sanitario Nazionale, quale complesso, tra le altre, delle funzioni e delle
attività assistenziali dei Servizi sanitari regionali.
La citata fonte normativa di derivazione regionale, contenente “Norme per
il riordino del Servizio sanitario regionale e sua integrazione con le attività dei
servizi sociali” disciplina, poi, nello specifico il servizio sanitario della regione
Lombardia ed i servizi socio assistenziali dalla stessa garantiti.
Il quadro di riferimento legislativo sopra espresso è particolarmente utile
per l’esatta comprensione dei ruoli distinti, e dei rapporti intercorrenti, tra la
Regione Lombardia e le Aziende Sanitarie Locali per quel che afferisce le funzioni di
programmazione rispettivamente espletate da tali soggetti.
Alla Regione vengono assegnate funzioni di programmazione, di indirizzo,
di coordinamento, di controllo e di supporto nei confronti delle Aziende Sanitarie.
In tale ambito di funzioni si colloca l’art. 3 bis, comma 5 del D. Lgs n.
502/1992, citato, che legittima le Regioni alla previa determinazione dei criteri di
valutazione
dei
Direttori
Generali
delle
87
Aziende
Sanitarie
con
riguardo
al
raggiungimento degli obiettivi definiti nel quadro della programmazione regionale,
ed in particolar modo a quegli obiettivi di efficienza, efficacia e funzionalità dei
servizi sanitari.
All’atto della nomina dei Direttori Generali, infatti, la Regione definisce ed
assegna, aggiornandoli periodicamente, gli obiettivi di salute e di funzionamento dei
servizi, proporzionalmente alle risorse aziendali disponibili, trasferite e proprie.
La competenza specifica appartiene alla Giunta regionale, la quale
stabilisce annualmente gli obiettivi aziendali di interesse regionale e definisce,
altresì, gli indicatori aventi carattere di oggettività per la misurazione dello stato di
attuazione degli obiettivi medesimi.
Le ASL, dal loro canto, sono destinatarie della gestione della tutela della
salute dei cittadini assicurando i livelli di assistenza definiti dalla programmazione
sanitaria regionale.
Le stesse assolvono precipuamente a compiti di attuazione degli obiettivi
regionali
nella
più
ampia
autonomia
gestionale
dei
Direttori
generali
con
conseguente facoltà, loro riconosciuta, di “programmazione” aziendale, secondo il
significato meglio approfondito nei paragrafi seguenti.
In
particolare,
si
riconoscono
alle
Asl
funzioni
prevalentemente
amministrative, che riguardano l’accreditamento delle strutture sanitarie, l’acquisto
delle prestazioni sanitarie, il controllo della qualità delle prestazioni sanitarie
erogate, l’assistenza sanitaria di base e la gestione diretta di alcuni presidi
ospedalieri.
Si aggiunge, inoltre, la competenza delle ASL in ordine alla gestione diretta
di alcune funzioni, quali l’educazione sanitaria, la medicina preventiva, la sicurezza
negli ambienti di lavoro, la medicina veterinaria e le attività socio-sanitarie delegate
dagli enti locali.
Ne deriva la piena realizzazione della separazione degli atti di indirizzo
politico, in cui si concretizzano le decisioni di politica sanitaria adottate nell’ambito
della programmazione regionale, e la strumentale attività di gestione, discrezionale,
posta in essere dai vertici dell’amministrazione aziendale.
In tal modo si realizza, nell’ambito della politica della salute, una concreta
attuazione del più ampio fenomeno che ha caratterizzato le recenti riforme
amministrative: la separazione tra il potere di indirizzo e di controllo, assegnato
88
all’organo politico, ed il potere gestionale, attribuito all’organo amministrativo.
Gli atti della programmazione regionale
La programmazione dell’Asl è altresì prevista negli atti di carattere
programmatorio della Regione.
Ciò
assume
evidenza
nel
principale
strumento
di
programmazione
regionale, il Programma regionale di sviluppo della VII legislatura, in cui vengono
presentati gli obiettivi da perseguire nell’arco temporale di durata della legislatura,
suddivisi in obiettivi generali e specifici secondo il diverso livello di specificità.
Nell’ambito della “Valorizzazione del modello organizzativo del servizio
sanitario”
il
documento
in
esame
ribadisce
che
la
programmazione
è
di
appartenenza esclusiva della Regione, residuando in capo alle Aziende Sanitarie la
piena autonomia nell’individuazione delle modalità di raggiungimento degli obiettivi
prefissati a livello regionale. Considerazione, quest’ultima, ripresa dal Documento di
Programmazione
nell’ambito
Economico
dell’obiettivo
Finanziaria
specifico
Regionale
per
“Completamento
gli
anni
del
2003-2005,
processo
di
aziendalizzazione”.
Analogamente il Piano Socio sanitario regionale 2002-2004, strumento di
programmazione unico ed integrato, conferma i ruoli sopra illustrati della Regione e
dell’ASL nella programmazione sanitaria.
Nello specifico con esso viene sottolineata l’opportunità espressa dalla
Regione, da un lato, di rafforzare il ruolo di governo in materia socio sanitaria
attraverso più puntuali e condivise norme di programmazione e, dall’altro, di
potenziare il ruolo autonomo e le responsabilità gestionali delle aziende sanitarie
pubbliche.
Nel medesimo senso si pronuncia la Deliberazione della Giunta Regionale n.
7/14049 dell’8 agosto 2003 “Linee guida per l’adozione del piano di organizzazione
e funzionamento aziendale delle aziende sanitarie della Regione Lombardia” nella
parte in cui tratta l’autonomia aziendale ed i rapporti con la Regione.
In tale atto viene ribadito il ruolo regionale di definizione degli obiettivi
complessivi
perseguibili
dalle
aziende
sanitarie,
l’assegnazione
delle
risorse
occorrenti secondo criteri di congruità e nel limite delle risorse disponibili, la verifica
del raggiungimento degli obiettivi.
Alle
Aziende
è
riconosciuta
l’autonomia
89
di
scegliere
le
modalità
organizzative
più
idonee,
secondo
criteri
di
efficienza,
efficacia,
qualità,
appropriatezza ed economicità, per la realizzazione degli obiettivi definiti dagli
indirizzi regionali.
Ne risulta, in linea conclusiva, che nell’espletamento delle funzioni
gestionali, proprie delle Aziende Sanitarie, queste ultime possono programmare le
strategie che ritengono più opportune al fine di raggiungere risultati di gestione
coerenti con gli obiettivi previamente fissati dalla Regione. Anzi, tra le indicazioni
contenute nel Piano Socio Sanitario 2002 – 2004 vi è quella di rafforzare la funzione
dell’Asl in materia di programmazione, acquisto, vigilanza e controllo delle
prestazioni socio-sanitarie. Tale finalità viene realizzata procedendo ad una
graduale
esternalizzazione
dei
servizi
direttamente
gestiti
dalle ASL,
ossia
attraverso la cessione degli stessi a differenti soggetti erogatori disponibili sul
territorio.
Si concentrano conseguentemente in capo alle Asl il “governo della
domanda” ed i “compiti di vigilanza e controllo”, indici del nuovo ruolo rivestito
dalle medesime nel contesto sanitario regionale, sia sul piano dell’autonomia, sia su
quello della correlata responsabilizzazione per i risultati ottenuti.
Secondo le intenzioni della Regione indicate nella deliberazione n. 14049,
citata, gli evidenziati tratti autonomistici dell’Asl trovano espressione concreta nel
contesto sanitario regionale in cui operano, e precisamente:
•
nel raggiungimento degli obiettivi di salute definiti dalla Regione;
•
nella
definizione
dei
rapporti
con
le
autonomie
locali
che
rappresentano i bisogni socio-sanitari dei cittadini nonché i rapporti
diretti con l’utenza;
•
nel perseguimento dell’integrazione dei servizi, in una logica a
rete, in considerazione dell’accezione per la quale le risorse
aziendali sono risorse dedicate allo sviluppo dell’intero S.S.R.;
•
nella qualificazione delle proprie strutture, dei professionisti e dei
processi di erogazione nei confronti dei propri cittadini per
garantire l’affidabilità complessiva dell’azienda in termini clinici,
assistenziali, economici e finanziari;
90
•
nello sviluppo dei flussi informativi atti ad assolvere, oltre al debito
informativo
nei
confronti
della
Regione,
la
generazione
di
informazioni utili per la gestione e le scelte strategiche di propria
competenza.
Strumenti concreti di programmazione regionale, con i quali si declinano
annualmente gli obiettivi aziendali di interesse regionale, sono, poi, le deliberazioni
annuali della Giunta Regionale.
Con riferimento all’anno che interessa, si annovera la Deliberazione della
Giunta della Regione Lombardia n. VII/ 10613 dell’11 ottobre 2002 avente ad
oggetto “La definizione degli obiettivi aziendali di interesse regionale dei Direttori
Generali delle Aziende Sanitarie Locali per il 2003 e delle modalità di verifica del
loro raggiungimento. Modifiche ed
integrazioni
alla d.g.r. n.
VII/7681
del
27.12.2001”.
Tale Deliberazione è stata successivamente integrata con D.G.R. n.
VII/13500 del 30 giugno 2003 nella quale sono stati aggiornati i predetti obiettivi
specifici di mandato.
Oltre agli obiettivi specifici per azienda nel provvedimento da ultimo citato
si illustrano, altresì, i risultati attesi ed il punteggio attribuibile al raggiungimento
dell’obiettivo.
Gli strumenti della programmazione aziendale
L’atto di organizzazione e funzionamento aziendale
L’impianto programmatorio dell’ASL, funzionale al perseguimento degli
obiettivi
regionali,
risulta
da
alcuni
atti
posti
in
essere
dai
vertici
dell’amministrazione aziendale, secondo le indicazioni dettate dal legislatore
nazionale e regionale.
In particolare, l’art. 3, comma 1 bis, del D. Lgs n. 502 del 1992 prevede
l’atto aziendale di diritto privato per la disciplina dell’organizzazione ed del
funzionamento delle aziende in esame, nel rispetto dei principi e dei criteri fissati
dalle disposizioni regionali, come tra l’altro risulta dall’art. 2, comma 2 sexies,
lettera b) dello stesso decreto.
91
Le previste disposizioni regionali si identificano nell’art. 8 della l.r. n. 31 del
1997, commi 1 e 1 bis, ai sensi dei quali le aziende sanitarie locali adottano il piano
di organizzazione aziendale e lo sottopongono all’approvazione della giunta
regionale. Quest’ultima definisce i principi per l’aggiornamento e/o l’integrazione dei
piano, come sopra indicato.
Le indicazioni regionali che stabiliscono i principi e i criteri per la
predisposizione dell’atto in parola si rinvengono, poi, nella Deliberazione della
Giunta regionale dell’8 agosto 2003 n. VII/14049 “Linee guida regionali per
l’adozione del piano di organizzazione e funzionamento aziendale delle aziende
sanitarie della Regione Lombardia”, già ampiamente illustrata nella relazione sulla
gestione del servizio sanitario in Lombardia per l’anno 2003.
Il Piano Strategico Triennale
Il Piano Strategico triennale rappresenta la prima linea guida fondamentale
che accompagna l’azione programmatoria dell’Asl in un arco temporale a medio
termine, così favorendo lo sviluppo del processo di aziendalizzazione, incentivante
la programmazione aziendale.
Tra i contenuti del Piano si specificano le linee di sviluppo dell’azienda
sanitaria, la programmazione strategica delle attività svolte, i progetti attivabili.
In altri termini con esso vengono assunte le scelte strategiche necessarie
per l’esatto conseguimento degli obiettivi regionali. L’opportunità di tali scelte
dipende dalla misura in cui esse incidono positivamente sul raggiungimento dei
risultati della gestione.
Similmente al Piano di organizzazione e funzionamento aziendale, quello
strategico è espressamente previsto dall’art. 8, commi1 e 1 bis, della l.r. n. 31,
citata, e rappresenta uno degli atti sottoposti al controllo della Giunta Regionale ai
sensi dell’art. 13, comma 6, della medesima legge.
Nel corso del 1999 e nel 2001 la predetta autorità preposta al controllo ha
rispettivamente provveduto all’approvazione e al relativo aggiornamento dei vari
Piani Strategici Triennali, la cui validità temporale era limitata sino al 31.12.2001.
Le indicazioni regionali che stabilivano i criteri per la predisposizione
dell’atto in parola sono riportate nella Deliberazione della Giunta regionale del’29
giugno 1998 n. VI/37042; criteri, tra l’altro, già oggetto della precedente
92
Deliberazione di Giunta n. 36361 del 22 maggio dello stesso anno.
Per gli anni successivi al 2001, vista la presenza del Piano Socio Sanitario
Regionale
2002-2004,
documento
regionale
contenente
le
indicazioni
programmatiche per l’attività delle ASL, non è stato più richiesto dalla Giunta della
regione Lombardia l’aggiornamento del Piano Strategico Triennale 1999/2001.
Gli atti aziendali dell’ASL Milano 2
Il Piano Strategico Triennale
Il Piano Strategico Triennale dell’Asl in esame, atto fondamentale della
programmazione strategica aziendale per il triennio 1999/2001, è stato approvato
dal
Direttore
Generale
con
Deliberazione
n.
77
del
14
gennaio
1999
e
successivamente, ai sensi dell’art. 13, comma 6, lett. a) della l.r. n. 31/97, dalla
Giunta regionale con Deliberazione n. 41773 del 22/2/1999.
Tra le indicazioni del piano sono riportati, dapprima, gli indirizzi strategici
dell’azienda, poi, gli obiettivi generali ed i programmi operativi tradotti nelle azioni
programmate della Direzione Generale e dei singoli Dipartimenti, da ultimo, gli
obiettivi strategici triennali del Dipartimento ASSI e delle strutture che lo
compongono.
Con riferimento agli indirizzi strategici sono stati portati all’esame della
Giunta Regionale quelli di seguito enumerati:
1. la condivisione della “mission” aziendale a tutti i livelli della
struttura;
2. il consolidamento della struttura organizzativa dell’azienda sul
territorio;
3. lo spirito di moderna competizione, efficienza e produttività;
4. l’attuazione dei collegamenti funzionali telematici con gli altri attori
del sistema territoriale, e precisamente con l’Azienda Ospedaliera, le
strutture di ricovero e specialistiche private, le Amministrazioni
comunali.
93
Per gli anni dal 2002 ad oggi, la Direzione Generale dell’Asl Milano 2 ha
comunicato, con nota del 6 luglio 2004, la mancata richiesta di aggiornamento del
Piano in oggetto da parte della Giunta regionale.
Il Piano di Organizzazione e Funzionamento Aziendale
Il valore di strumento di programmazione del presente atto, approvato con
Deliberazione del Direttore Generale n. 8 del 19 gennaio 2004 secondo le linee
guida di cui alla D.G.R. n. 14049 del 2003, e successivamente sottoposto al
controllo con DGR n. VII/17187 del 16 aprile 2004, si coglie a pieno nell’art. 46,
intitolato “la programmazione aziendale”.
Oltre agli atti fondamentali di programmazione e controllo previsti dalla
legge, tale disposizione ritiene fondanti per la programmazione dell’azienda quelli
contenenti:
•
gli indirizzi strategici del Direttore Generale per la preparazione del
documento di budget;
•
il budget annuale che, previo confronto con i centri di responsabilità,
assegna gli obiettivi, definisce le risorse, indica i risultati attesi;
•
Gli
i report periodici della verifica degli obiettivi.
strumenti
sopra
elencati
vengono
utilizzati
per
la
costruzione
dell’impianto programmatorio dell’azienda, di seguito illustrato contestualmente
all’esame degli stessi.
Il quadro programmatico dell’ASL Milano 2
Gli obiettivi aziendali d’interesse regionale per il 2003
Tali obiettivi, risultanti dalla citata deliberazione n. VII/13500 del 2003,
adottata ad integrazione della d.g.r. n. 10613 del 2002, vengono di seguito
rappresentati.
94
Obiettivo 1. - Gestione aziendale
Risultati attesi:
1.1. Gestione e programmazione del personale
•
Controllo della spesa del personale;
•
Rispetto dei piani di assunzione approvati.
1.2.
•
Acquisti di beni e servizi
Adesione
a
convenzioni
Consip:
incrementare
l’adesione
alle
convenzioni Consip su categorie merceologiche competitive;
•
Osservatorio
Acquisti:
garantire
flussi
informativi
costanti,
tempestivi ed affidabili per le categorie merceologiche incluse in
ORTP, nell’Osservatorio Acquisti e per le rilevazioni periodiche della
Direzione Generale Sanità sui beni e servizi (es. protesica, ausili
medicinali, presidi, assicurazioni, gare).
Obiettivo 2 – Attuazione degli indirizzi della programmazione
regionale e PSSR
Risultati attesi:
2.1. Programmi e progetti a medio termine
CRS/SISS Attuazione dei processi di adeguamento organizzativo e tecnico
propedeutici al SISS.
2.2.
Riordino rete ospedaliera e Emergenza Urgenza
Collaborazione con le AO al fine di acquisire il consenso del territorio per
l’attuazione degli interventi di riqualificazione dell’offerta.
2.3.
Farmaceutica
Monitoraggio della spesa farmaceutica in relazione al budget assegnato e
attività di verifica dell’appropriatezza prescritta dei farmaci
2.4.
Riorganizzazione
Distretti
dirette
95
e
esternalizzazione
gestioni
2.5.
•
Qualità
Verifica
delle
autocertificazioni
quadrimestrali
relative
al
aziendali
di
mantenimento dei requisiti di accreditamento;
•
Coinvolgimento
dei
MMG/PLS
negli
obiettivi
appropriatezza del ricorso al livello ospedaliero;
•
Contrattualizzazione dei percorsi standardizzati intra ed extra
ospedalieri per le malattie croniche.
2.6.
Negoziazioni
Monitoraggio dell’andamento delle attività della stipula delle integrazioni
contrattuali rispettando le esigenze di contenuto e temporali del tavolo
tecnico di monitoraggio regionali.
2.7.
Controlli
Attuazione dei contenuti della deliberazione n. 12692 del 10/04/2003.
2.8.
Completamento processo di erogazione ADI (voucher)
2.9.
Invalidità civile
Rispetto dei tempi di accertamento e concessione per le nuove pratiche di
invalidità civile:
•
Accertamento: 90 giorni dalla presentazione della domanda da
parte del cittadino;
•
Inoltro alla commissione periferica non oltre i 7 giorni lavorativi
dalla visita di accertamento;
•
Comunicazione al cittadino e contestuale trasmissione della pratica
alla commissione concessoria non oltre i 7 giorni lavorativi;
•
Concessione: 90 giorni dal ritorno della pratica dalla commissione
periferica.
Obiettivo 3 – Flussi informativi
Risultati attesi:
3.1
Debito informativo: attendibilità e tempestività dei dati
economici,
compreso
96
il
controllo
di
gestione
e
accreditamento contabile (sanità e ASSI);
3.2
Debito informativo: attendibilità e tempestività dei flussi
informativi sui dati di attività del personale (sanità e ASSI).
Gli indirizzi strategici della Direzione Generale
Per l’esercizio considerato, l’ASL Milano 2 ha provveduto alla definizione
delle indicazioni programmatiche strategiche con il Documento di indirizzo, datato
31.1.2003, per la formulazione del budget 2003.
In particolare le indicazioni programmatiche del Direttore Generale,
contenute nel menzionato Documento, si riassumono nei seguenti macro-obiettivi:
1. Negoziazione con le strutture pubbliche e private accreditate
erogatrici di prestazioni sanitarie, con priorità di ricovero e
cura, e stipula di contratti di servizio.
Tale macro-obiettivo si articola in alcuni punti, di seguito elencati, che
evidenziano i compiti dei responsabili dei Distretti:
•
Monitoraggio e governo della domanda delle prestazioni, in
modo permanente e dinamico, e conseguente valutazione
dell’adeguatezza e dell’appropriatezza dell’offerta; entrambi
preordinati alle attività dei punti successivi;
•
Supporto
alla
Direzione
negoziazione con le strutture
strategica
nel
processo
di
accreditate-convenzionate e
con i Dipartimenti dell’ASL produttori dei servizi sanitari;
•
Verifica,
nello
specifico,
dell’adeguatezza
della
rete
ospedaliera e dell’urgenza ed emergenza.
2. Definizione e attivazione di un sistema informativo per il
governo della domanda sanitaria e socio-sanitaria e di un
controllo di gestione dei fattori produttivi interni all’azienda.
A tal fine il documento di indirizzo di cui sopra prevede:
•
Mappatura a matrice della patologia cronica e dei consumi
sanitari basata sull’assistito - medico di famiglia – Comune –
97
Distretto - Asl e per profili di consumi sanitari;
•
Contabilità analitica dei costi interni;
•
Negoziazione di budget;
•
Effettiva
misurazione
dei
risultati
riferiti
ad
obiettivi
predefiniti ai fini della valutazione del personale.
3. Informatizzazione e telematizzazione del sistema.
Per tale macro-obiettivo sono previsti:
•
Intranet aziendale;
•
Posta cartacea in rete;
•
Posta elettronica con archivio centrale;
•
Funzionamento e velocizzazione di ERP per la contabilità.
4. Separazione delle funzioni di programmazione, acquisto e
controllo dalle funzioni di gestione con priorità all’attività
ADI.
Allo scopo sono preordinati:
•
Formalizzazione
programmazione
della
e
separazione
controllo
dei
delle
funzioni
servizi
di
domiciliari
direttamente gestiti dalle funzioni di organizzazione ed
erogazione delle prestazioni connesse con l’attivazione del
voucher socio-sanitario prima del 30 giugno 2003;
•
Accreditamento dei servizi per l’assistenza alle persone
dipendenti da sostanze lecite ed illecite;
•
Monitoraggio del nuovo sistema tariffario SOSIA per le RSA;
•
Raccordo con i Comuni per l’attuazione dei Piani di Zona.
Il budget 2003 e l’attuazione degli obiettivi specifici
Sulla base del Documento di indirizzo esaminato nel paragrafo che precede
sono stati impostati gli obiettivi di budget per l’esercizio 2003, assegnati ai centri di
responsabilità contestualmente alla definizione delle risorse e all’indicazione
dei
risultati attesi.
Il valore programmatorio del budget è confermato dall’art. 46 del Piano di
98
Organizzazione e Funzionamento aziendale che lo cita tra gli strumenti di
programmazione dell’ASL.
Il budget si configura come un documento nel quale vengono tradotte le
intenzioni strategiche del Direttore Generale in programmi operativi, riferiti sia alla
gestione aziendale nel suo complesso, sia ai diversi centri di responsabilità nei quali
è suddivisa l’organizzazione dell’azienda.
Le indicazioni del budget, pertanto, rappresentano la parte più articolata
dell’attività programmatoria e si sostanziano principalmente nella definizione degli
obiettivi specifici, vincolanti per gli organi ai quali vengono assegnati.
Il processo di formulazione del budget si sviluppa in una logica di negoziato
in quanto gli obiettivi specifici che ne risultano sono il portato di scelte condivise tra
tutti gli attori che partecipano alla stesura del documento.
Spetta ai diversi centri di responsabilità, e precisamente ai Dirigenti ad essi
preposti,
la definizione dell’impiego e dell’allocazione delle risorse disponibili
nonché l’individuazione degli obiettivi che ciascuno di tali centri deve perseguire.
Gli stessi assumono conseguentemente la responsabilità delle differenze tra
gli obiettivi cui si sono vincolati con il consenso delle altre parti ed i risultati
raggiunti a fine esercizio.
L’Azienda Sanitaria Locale in esame per l’anno 2003 ha adottato la logica
sopra descritta, detta anche del “bottom-up”, nella realizzazione del processo di
budgeting.
Il provvedimento di approvazione del budget per l’anno in parola, la
Deliberazione del Direttore Generale n. 328 del 18 luglio 2003, riporta più volte
nelle premesse la negoziazione degli obiettivi specifici con tutti i responsabili dei
Servizi dipartimentali.
Tali obiettivi devono essere necessariamente integrati con quelli di
carattere generale che l’Azienda intende raggiungere nel corso dell’esercizio.
Ne discende un sistema di obiettivi derivati assegnati a ciascuno dei centri
di responsabilità, il cui responsabile risponde dei risultati raggiunti e delle risorse
assegnate coerentemente con la più ampia facoltà ed autonomia gestionale
accordategli per l’attuazione degli obiettivi medesimi.
La rispondenza tra i risultati conseguiti e le previsioni contenute negli
obiettivi
assegnati
è
sintomatica
non
99
solo
della
capacità
dimostrata
nella
programmazione di questi ultimi, alla quale i risultati ottenuti direttamente si
ricollegano,
ma
anche
dell’idoneità
delle
direttive
programmatiche
generali
impartite dal Direttore Generale di tradursi in risultati concreti.
Il budget ed il suo sistema integrato di obiettivi e sub-obiettivi diventa, in
tal modo, una base significativa per valutare l’efficacia programmatoria della
strategia aziendale.
Si propongono di seguito gli obiettivi negoziati dalla Direzione Aziendale
con i Responsabili dei Servizi Dipartimentali per l’anno 2003, così come indicati nel
documento unitario di Budget.
Nello stesso anno non è stato praticato alcun negoziato con le Direzioni
Distrettuali e Dipartimentali in ragione del fatto che le prime “non sono preposte ad
erogare prestazioni in forma diretta, ma a coordinare le attività dipartimentali
rivolte ai cittadini che si svolgono nel loro ambito territoriale”; le seconde hanno “il
compito di coordinare le risorse e gli interventi” dei Servizi compresi nel
Dipartimento dalle stesse diretto.
Per lo stesso motivo, la mancata assegnazione dei compiti di erogazione
diretta delle prestazioni agli utenti, non si è provveduto alla negoziazione del
budget con le strutture di supporto tecnico organizzativo ai Servizi. Esse sono i
Servizi Amministrativi – Servizio Accreditamento, acquisto, prestazioni e contratti, il
Servizio Approvvigionamenti e Tecnico Patrimoniale, il CED Aziendale, il Servizio
gestione amministrativa personale dipendente, il Servizio gestione economico
finanziaria, il Servizio Affari generali e l’U.O. Vigilanza e controllo.
Alla rappresentazione degli obiettivi di budget seguono le linee di azione
strumentali al loro raggiungimento e gli indicatori necessari per consentire la
misurazione dei risultati conseguiti.
Contestualmente agli obiettivi specifici, indicati distintamente per ciascun
organo, si analizza il loro stato di attuazione in conformità a quanto esposto nella
“Relazione sugli obiettivi di Budget 2003”, che fotografa sinteticamente i risultati
ottenuti da ogni centro di responsabilità nel corso dell’esercizio considerato.
L’analisi sullo stato di attuazione degli obiettivi specifici è particolarmente
utile in quanto mette in luce il livello di capacità gestionale dell’Azienda nel
raggiungimento degli obiettivi generali, come precisato nelle premesse della
Deliberazione n. 328, citata. In particolare, si allude a quella premessa secondo la
100
quale “il raggiungimento degli obiettivi specifici rappresenta una condizione
necessaria per il raggiungimento degli obiettivi generali dell’Azienda”.
In via preliminare all’esame degli obiettivi specifici, si premettono gli
obiettivi generali, riferiti a tutti i servizi ed uguali per i Dipartimenti in cui si articola
l’Azienda Sanitaria Locale Milano 2.
Nello specifico, gli obiettivi generali sono così enumerati:
1.
Riduzione della spesa per il personale, comprese, tra l’altro, le consulenze,
interinale.
L’azione da intraprendere si sostanzia nella riorganizzazione dell’attività
garantendo il livello di servizi erogati nel 2002.
L’indicatore che misura il risultato conseguito è rappresentato
dalla
percentuale di riduzione della spesa riferita al personale;
2.
Riduzione della spesa per i beni ed i servizi.
A tal fine è necessario razionalizzare gli acquisti garantendo lo stesso livello
qualitativo e quantitativo delle prestazioni erogate.
Il risultato raggiunto sarà valutato in base alla percentuale di riduzione della
spesa per l’acquisto di beni e servizi.
3.
Rispetto del debito informativo (scadenze, qualità delle informazioni,
partecipazioni alle riunioni interne ed esterne, comunicazione ai sindacati,
liquidazioni delle spese).
L’azione negoziata in merito consiste nella predisposizione di un sistema
stabile di flusso delle informazioni.
Si procede alla valutazione della stessa in termini di raggiungimento
risultato/obiettivo attraverso il rispetto delle scadenze ed il riscontro
costante.
4.
Comunicazione dei dati finalizzati alla certificazione trimestrale.
Deve essere a tal fine organizzato il flusso, valutato sulla base del rispetto
delle scadenze.
101
5.
Rispetto del livello dei costi fissato dall’obiettivo specifico, con la riduzione
delle consulenze a parità di prestazione.
L’azione prevista verte sulla riorganizzazione dei servizi resi all’utenza
ottimizzando le risorse umane a disposizione.
Un indicatore della riuscita dell’azione in esame è dettato dal rispetto del
livello dei costi assegnati.
Seguono gli obiettivi specifici dei Servizi Dipartimentali dell’ASL Milano 2,
secondo l’ordine prescelto dal Budget per l’anno 2003.
Dipartimento per le Attività Socio-Sanitarie Intergrate (ASSI)
Dal documento di Budget per l’anno 2003 risulta che per il Dipartimento in
esame gli obiettivi specifici si riferiscono precisamente ai seguenti centri di
responsabilità.
Dipartimento Tecnico Funzionale
Servizio Dipendenze
Nel Dipartimento A.S.S.I. è collocato il Dipartimento Tecnico Funzionale
delle Dipendenze, la cui responsabilità è in capo al Direttore del Servizio territoriale
delle dipendenze.
Gli obiettivi specifici di tale servizio sono:
1.
Funzioni dipartimentali e accreditamento del sistema di intervento.
Le azioni correlate possono così riassumersi:
a) recepimento della delibera regionale;
b) verifica degli standard;
c) definizione di criteri attuativi;
d) formazione degli attori;
e) completamento della costituzione degli organi dipartimentali.
Gli indicatori di riferimento individuati vertono sull’accreditamento del
sistema e sulla definizione di linee di indirizzo dipartimentali.
102
2.
Sviluppo dell’Osservatorio territoriale sui fenomeni di consumo, abuso e
dipendenza – OTDT.
Le azioni previste si sintetizzano nelle attività di analisi delle prestazioni,
degli indicatori sanitari e sociali del territorio nonché metodologie di lavoro, nelle
attività scientifiche (comitato scientifico), nelle ricerche/azioni territoriali – regionali
e nazionali.
Gli indicatori predisposti per la misurazione delle attività sopra indicate
consistono nei report semestrali OTDT, nei flussi statistici e negli steep di ricerca.
3.
Monitoraggio e verifica delle leggi di settore.
Si allude all’iter procedurale delle leggi nn. 45/99, 40/98 e 328/00 per il
settore povertà estreme, nonché al monitoraggio e alla valutazione dei
progetti degli Enti in un’ottica di Piano Territoriale.
Sono così predisposti steep di progetto, rendicontazioni, banche dati.
4.
Avvio delle procedure per il raggiungimento degli standard quali-quantitativi
dei Servizi.
A tal fine è necessario l’adeguamento secondo i criteri del documento
regionale
sull’accreditamento,
riscontrabile
con
la
verifica
del
raggiungimento degli standard riportati nell’obiettivo in esame.
5.
Carta del Servizio su
Web, attraverso il sito aziendale, con possibilità di
prenotazione delle visite via e-mail e il dialogo con l’utenza.
L’azione da intraprendere è data dalla costruzione della pagina web del
servizio delle dipendenze. Si valuta quindi, per l’anno in esame, la
realizzazione di tale pagina.
6.
Mantenimento degli standards attuali di offerta all’utenza.
La rilevazione dei dati sull’attività misura il raggiungimento del presente
obiettivo.
7.
Certificare le dosi di metadone distribuite.
L’azione di certificazione si misura in rapporto al numero delle dosi
103
certificate.
8.
Riduzione della spesa per la vigilanza dei tre SERT.
Viene programmata una proposta di riduzione valutabile in rapporto alla
percentuale di riduzione della spesa.
9.
Monitoraggio della spesa per l’acquisto di farmaci in relazione al budget
assegnato e verifica della loro appropriatezza.
L’azione strumentale al conseguimento dell’obiettivo in parola si sostanzia
nel Piano per una razionalizzazione degli acquisti.
Per la misurazione di tale azione ci si avvale del
report degli aquisti con
particolare riguardo alla percentuale di riduzione della spesa rispetto al
budget assegnato.
10.
Attività di “equipe” Carcere di Opera.
E’ previsto il suo consolidamento quantificabile con il numero delle attività di
equipe.
11.
Gestione razionale delle risorse umane impiegate nei progetti finanziati ad
hoc.
Si prevede il personale già in servizio per i nuovi progetti.
Si valuta l’invarianza del numero di personale in presenza di nuovi progetti.
12.
Legge n. 45/99 – Apertura di nuovi ambulatori sulle nuove dipendenze
utilizzando le risorse umane già in Servizio.
Si prevede un Progetto di apertura dei nuovi ambulatori.
Si verifica se le nuove attività sono a risorse invariate.
A proposito dei risultati conseguiti nell’esercizio 2003 in attuazione degli
obiettivi sopra rappresentati, la Relazione sugli obiettivi di budget 2003 evidenzia
quanto segue:
•
Riduzione della spesa dei beni e servizi nel 2003 rispetto al 2002 in
misura pari al 9,5%;
104
•
Riduzione della spesa del personale nel 2003 rispetto al 2002 per le
consulenze in misura pari al 38,9%;
•
Funzioni dipartimentali e accreditamento dei Servizi: delibere su
accreditamento n. 330 del 24 luglio e n. 513 del 28 ottobre 2003;
documenti sulle prime linee di indirizzo e coordinamento degli
accreditati;
•
Assolvimento
del
debito
informativo:
ultima
certificazione
dell’assolvimento al 4 dicembre 2003;
•
Sviluppo OTDT: 2 report semestrali, steep di ricerca Carcere, esiti
trattamenti, CEP, DAP FOUR;ISS Qualità; Comitato scientifico
osservatorio;
•
Monitoraggio
e
verifica
delle
leggi
di
settore:
monitoraggio
registrato banche dati regionali per le leggi nn. 40 e 45 e la legge
328 per le povertà estreme; coordinamento dei progettisti e dei
responsabili scientifici dei progetti;
•
Prime procedure per
quantitativi:
verifica
il
raggiungimento degli
accreditamento
dei
servizi
standard
a
180
qualigiorni
(ottobre);
•
Carta dei servizi su Web: consegnata il 4 settembre per la
pubblicazione sul sito.
•
Mantenimento standards attuali di offerta dei servizi: vi è stato un
aumento del numero degli utenti nel 2003 rispetto al 2002 pari al
5,5%;
•
Certificazione di 117.992 dosi di metadone;
•
Riduzione della spesa per la vigilanza nei 3 SerT nel 2003 rispetto al
2002 pari al 6,3%;
•
Monitoraggio della spesa dei farmaci: nel 2003
la riduzione è
dell’11,3%;
•
Attività Carcere Opera: 2 report semestrali, aumento degli utenti nel
2003 rispetto all’anno precedente (480 nel 2003 contro i 378 nel
2002);
•
Gestione personale e progetti: 4 gruppi;
•
Attivazione
a
dicembre
105
(secondo
previsione)
del
progetto
sull’apertura dei nuovi ambulatori ex lege n. 45/99.
L’attività di gestione svolta nel 2003 può considerarsi coerente alle
previsioni.
Servizio ADI/Cure Domiciliari
Gli obiettivi specifici di tale servizio risultano così elencati:
1.
Erogazione di prestazioni infermieristiche e riabilitative domiciliari per un
numero di utenti pari a 2500 secondo le procedure operative in atto e nella
distribuzione territoriale concordata con i Distretti, migliorando le procedure
delle dimissioni protette e riducendo i ricoveri incongrui.
Le azioni che sostanziano la programmazione sono:
a) la ridefinizione delle procedure di Dimissione protetta con le AO;
b) la messa in rete delle articolazioni distrettuali con SOCD e la
Direzione del servizio per l’utilizzo del software di gestione.
Il risultato delle azioni si ricava dai dati dei seguenti indicatori:
a) Flusso dei pazienti (pazienti in carico + nuovi casi – dimessi);
b) Numero delle dimissioni protette;
c) Rapporto tra le giornate di presa in carico e le giornate di
ricovero;
d) Rapporto tra gli utenti in carico deceduti al domicilio e gli utenti
in carico deceduti in ospedale.
1.
Formulazione del Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) per pazienti
assistiti da erogatori accreditati in seguito all’introduzione del voucher sociosanitario.
L’obiettivo richiede la presa in carico, la valutazione e la definizione del PAI
del paziente secondo le procedure del servizio.
Per il conseguimento di tale obiettivo si considerano:
a) il numero dei PAI formulati per i pazienti assistiti da erogatori
accreditati;
b) il numero di revisioni di PAI per i passaggi di profilo di cura o
per il rinnovo del voucher mensile.
106
2.
Separazione delle funzioni di programmazione e controllo dei servizi
domiciliari direttamente gestiti dalle funzioni di organizzazione ed erogazione
delle prestazioni connesse con l’attivazione del voucher socio-sanitario, in
relazione alle indicazioni regionali.
E’ prevista la collaborazione al gruppo di lavoro dipartimentale per
l’elaborazione della proposta – progetto.
Si esamina pertanto il testo della proposta progetto.
3.
Governo del nuovo “mercato” delle cure domiciliari derivato dall’introduzione
del voucher con il coinvolgimento dei Direttori di Distretto.
Si ripetono l’azione e l’indicatore previsti per il precedente obiettivo.
4.
Proroga del rapporto con la cooperativa che gestisce parte dell’ADI fino
all’operatività del voucher, il 30/06/2003, simulando l’effettiva operatività
del voucher.
Si richiede la predisposizione dell’attività per la dismissione del rapporto
con la cooperativa.
Si valuta quindi la dismissione e la simulazione dell’operatività
del
voucher.
5.
Utilizzo dei fondi ADI e dei fondi voucher.
Occorre separare i rispettivi fondi in modo che risulti una contabilizzazione
separata.
Servizio Anziani
Si illustrano di seguito gli obiettivi specifici da imputare al presente
servizio:
1.
Garanzia dell’appropriato soddisfacimento dei bisogni della popolazione
anziana e sostegno degli interventi di cura e assistenza domiciliare.
Si rappresentano le azioni collegate all’obiettivo in esame:
a) Valutazione dei bisogni dell’anziano e definizione del progetto
assistenziale;
b) Potenziamento del ruolo di tutor degli operatori del servizio nei
107
confronti degli anziani ultrasessantacinquenni;
c) Reperimento e “governo” di posti letto per ricoveri di sollievo;
d) Conclusione ed elaborazione dei risultati del progetto “parente –
sì”;
e) Interventi preventivi di formazione su tematiche geriatriche.
Per misurare le azioni programmatiche ci si avvale di un report in cui sono
riportati i numeri delle valutazioni, dei colloqui, dei ricoveri di sollievo, degli incontri
formativi, oltre al relativo commento e alla relazione valutativa del progetto.
2.
Orientamento verso la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni fornite
dalle RSA.
Si prevede in particolare:
a) la collaborazione con il servizio vigilanza nei controlli sulle
strutture per anziani anche in relazione all’emanazione di nuove
disposizioni regionali;
b) il consolidamento del tavolo tecnico di confronto con i Distretti
Sanitari delle RSA;
c) l’approntamento di iniziative comuni.
Per la misurazione delle azioni previste si valutano il numero delle strutture
vigilate risultanti da una breve relazione, i documenti e i progetti realizzati d’intesa
con le RSA, i report sulla qualità percepita dagli utenti delle RSA.
3.
Perfezionamento e razionalizzazione delle modalità operative del servizio.
Per tale obiettivo si prevede:
a) un’analisi delle criticità e la revisione delle procedure operative
delle attività svolte;
b) l’approntamento di strumenti di osservazione;
c)
l’elaborazione delle informazioni ricavate dagli interventi attuati.
Rispetto alle azioni programmate i risultati conseguiti sono riportati in un
documento che contenga le nuove procedure operative, nonché in una relazione
descrittiva degli strumenti di osservazione sopra citati.
4.
Monitoraggio dei nuovi sistemi di rendicontazione delle prestazioni rese dalle
RSA.
108
L’azione prevista consiste nella predisposizione di un programma di
monitoraggio.
L’indicatore di riferimento attiene alla conformità del testo del programma
alle indicazioni regionali.
5.
Aggiornamento della Carta dei Servizi e messa in rete.
Si provvede alla raccolta delle informazioni e all’elaborazione del progetto
Carta dei Servizi Elettronica.
Tale azione è misurata con la presentazione del progetto.
6.
Creare una banca dati sulla cronicità.
L’indicatore, rappresentato dalla banca dati, misura le impostazioni del
flusso dei dati, oggetto quest’ultimo dell’azione prevista per tale progetto.
7.
Monitoraggio dei beneficiari dei voucher sanitari.
Si prevede la predisposizione delle modalità di controllo dei consumi
farmaceutici, dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali dei beneficiari.
L’indicatore di risultato è rappresentato dal monitoraggio trimestrale delle
informazioni.
A proposito dei risultati conseguiti nell’esercizio 2003 in attuazione degli
obiettivi sopra rappresentati, la Relazione sugli obiettivi di budget 2003 evidenzia
quanto segue:
•
L’attività, quantitativamente più rilevante, del servizio anziani è
stata segmentata in due macro tronconi temporalmente suddivisi
dalla data di avvio del voucher socio sanitario sul territorio regionale
(1 luglio 2003). Il primo semestre 2003 è stato caratterizzato dallo
svolgimento della “tradizionale” attività di valutazione geriatria
multidimensionale; nel secondo semestre dello stesso anno, invece,
è stata data priorità all’avvio dell’attività di controllo dell’erogazione
delle
cure
domiciliari
attraverso
il
voucher
e
della
corretta
valutazione della fragilità degli ospiti delle RSA (verifiche Sosia);
•
E’ proseguita la collaborazione con il servizio vigilanza per i controlli
sulle strutture per anziani e, nell’ambito del tavolo tecnico di
109
confronto con i Direttori Sanitari delle RSA, sono state realizzate
importanti iniziative, quali la condivisione della struttura e dei
contenuti del PAI, la realizzazione condivisa dei protocolli tecnici,
l’avvio del progetto sugli aspetti nutrizionali in struttura;
•
Si è operato a livello dipartimentale, d’intesa con gli altri Servizi
interessati, sia nell’avvio del voucher socio sanitario ( separazione
delle funzioni di controllo e di erogazione, approntamento dei criteri
di accreditamento), sia nel successivo governo del sistema così
avviato;
•
E’ proseguita l’iniziativa dei ricoveri di sollievo; è stata realizzata la
carta dei servizi della terza età (pubblicata sul sito) ed avviata la
banca dati della cronicità per persone anziane.
Servizio Disabili
Per tale servizio l’attenzione è focalizzata sui seguenti obiettivi specifici:
1.
Ottimizzazione delle procedure relative alla gestione delle leggi di settore.
Le linee di attività da sottoporre a valutazione si sostanziano nell’attuazione
di alcune leggi, quali la legge n. 162/98, la legge regionale n. 23/99 e la legge n.
388/00 attraverso la valutazione dei progetti, la graduatoria, l’erogazione dei
contributi, il successivo monitoraggio.
Il risultato da conseguire viene misurato in termini di stesura, approvazione
formale, attuazione e monitoraggio dei tre piani di finanziamento delle leggi di
settore secondo i criteri regionali.
2.
Miglioramento dei servizi finalizzati all’integrazione lavorativa.
L’obiettivo richiede, quali azioni strumentali per il suo raggiungimento:
a) la realizzazione di progetti finanziati con il FSE e con le leggi di
settore;
b) il potenziamento del lavoro di rete con altri servizi del settore
formazione/orientamento//mediazione lavoro;
c) la realizzazione di almeno 30 formalizzazioni di rapporto di
lavoro.
Gli indicatori correlati alle azioni sopra elencate sono così riportati nel
budget per l’anno 2003:
110
a) attuazione della multimisura e della legge 45/99;
b) partecipazione a progetti comuni.
c) numero di accordi scritti con le aziende.
3.
Ottenere un’elevata soddisfazione degli utenti e degli Enti Locali deleganti
nell’ambito dei Centri Socio Educativi direttamente gestiti.
L’obiettivo si prefigge:
a) la predisposizione e la somministrazione di un questionario di
soddisfazione alle famiglie degli utenti frequentanti i CSE;
b) l’avvio di gruppi di mutuo-aiuto tra i genitori.
Il raggiungimento dell’obiettivo si ricava sia dal report dei questionari di
osservazione sia dalla relazione annuale sull’attività dei CSE, entrambi indicatori di
riferimento.
4.
Adeguare il Servizio alla gestione complessiva dell’accesso degli utenti al
sistema dei Servizi Territoriali per l’handicap, nell’ottica del governo della
domanda.
Si prevede la costituzione di una UVH centrale da valutare in base al
numero delle valutazione delle domande e di autorizzazioni al ricovero.
5.
Avvio del monitoraggio dei nuovi sistemi
di rendicontazione (debito
informativo) delle prestazioni rese dagli enti accreditati (SIDI per le RSD) in
relazione alle indicazioni regionali.
Si
prevede,
in
particolare,
la
collaborazione
al
gruppo
di
lavoro
dipartimentale per l’elaborazione della proposta-progetto.
Il testo di tale proposta indica i termini di raggiungimento dell’obiettivo.
In ordine ai risultati conseguiti la Relazione sugli obiettivi di budget 2003
riporta:
•
Leggi di settore: valutazione dei progetti, stesura delle graduatorie
e predisposizione dei piani di finanziamento nel rispetto delle
scadenze regionali;
•
Integrazione
lavorativa:
incremento
del
flusso
di
utenti
e
formalizzazione dei rapporti di lavoro; attuazione dei progetti FSE
111
e delle leggi si settore in collaborazione con gli altri servizi;
•
Proseguimento dell’attività dei CSE su delega dei Comuni con
buoni risultati come emerge dai questionari di soddisfazione dei
familiari degli utenti; realizzazione di gruppi di mutuo aiuto dei
genitori degli utenti;
•
Proseguimento del lavoro della Commissione di ammissibilità alle
strutture per disabili pur senza la costituzione di una UVH alla luce
dei cambiamenti introdotti dalla recente normativa regionale sulle
strutture residenziali per disabili;
•
A seguito della normativa regionale di riforma della residenzialità
di lungo assistenza per persone disabili e dell’introduzione del
programma S.I.DI per la gestione informatizzata della valutazione
degli ospiti delle RSD, sono state avviate le procedure per la
sperimentazione delle schede rispettando il debito informativo
regionale.
Dalla coerenza dei risultati sopra descritti rispetto agli obiettivi ad essi
correlati si evince la capacità previsionale dimostrata in sede di budget.
Servizio Famiglia, Infanzia, Età evolutiva
Gli obiettivi specifici di riferimento sono:
1.
Miglioramento dell’efficienza e della qualità del servizio.
Occorre al riguardo l’utilizzo e l’implementazione del programma per la
rendicontazione delle attività del Consultorio Familiare per l’elaborazione dei report
di attività. Tale azione si misura attraverso l’utilizzo del programma e la messa in
rete di tutti i consultori.
2.
Consolidamento delle prestazioni.
A tal fine è prevista la razionalizzazione delle risorse e l’omogeneizzazione
dei carichi di lavoro.
Tale
operazione
si
valuta
con
riferimento
alla
introduzione dei correttivi organizzativi e ai report di attività.
112
individuazione
ed
3.
Riconversione dell’Unità Operativa Tutele Affidi e Adozioni ed eliminazioni
dal POA.
A tal fine è prevista l’elaborazione di un progetto per evidenziare gli ambiti
di attività coerentemente con il PST ed il POA dell’ASL.
L’azione è compiuta con la presentazione del progetto sulla nuova
riorganizzazione.
4.
Trasferimento delle vaccinazioni pediatriche alla competenza del SISP.
L’obiettivo richiede un protocollo operativo che permetta il trasferimento
citato nel quale si identifica l’indicatore appositamente previsto.
5.
Progetto per 10 presidi consultoriali e 12 ambulatori per vaccinazioni
pediatriche.
L’azione da improntare consiste nella duplice rilevazione dei costi di
ciascuna struttura e dei bisogni soddisfatti.
Un indicatore del riscontro di tale azione, in termini di congruenza
risultato/obiettivo specifico in esame, è rappresentato dalla puntualità dei dati
riguardanti il personale ed i costi di ciascuna struttura.
Lo stato di attuazione degli obiettivi assegnati a tale servizio per l’anno
2003 si evince dai risultati conseguiti.
La Relazione, citata, evidenzia l’avvio del processo di miglioramento di
efficienza e qualità del Servizio.
Servizio Vigilanza e Accreditamento
Si specificano di seguito gli obiettivi propri della struttura:
1.
Miglioramento dell’efficienza/efficacia nell’attività di vigilanza.
La linea programmatica da seguire è rappresentata dall’incremento
dell’attività di consulenza ai gestori per via telematica.
Si misura pertanto l’incremento progressivo del numero dei contatti via
posta elettronica.
2.
Riduzione dei tempi di valutazione dei documenti che i gestori privati dei
113
servizi per le dipendenze dovranno presentare ai fini dell’autorizzazione al
funzionamento.
Con riferimento all’azione prevista occorre definire la procedura del servizio
in merito all’autorizzazione (e al successivo accreditamento) dei servizi per le
dipendenze.
Il risultato da raggiungere è indicato nella stesura e nella pubblicazione del
documento sulla citata procedura.
3.
Miglioramento della qualità delle prestazioni di assistenza rese agli ospiti
delle RSA.
Sono previste:
a) una visita su tutte le strutture RSA per la verifica del rispetto degli
standard organizzativi previsti dalla d.g.r. n. 7435/01;
b) una
successiva
visita
di
controllo
sul
rispetto
delle
indicazioni/prescrizioni date.
Si verifica quindi il numero delle visite sul numero delle strutture.
4.
Accreditamento SERT.
5.
Accreditamento ADI.
Ambedue gli obiettivi presuppongono la definizione delle procedure per
l’accreditamento.
6.
Avvio di un sistema analogo a quello del voucher sanitario.
Si deve procedere alla redazione della proposta.
La presentazione della stessa indica il risultato da raggiungere.
7.
Calcolo del fabbisogno dei posti nelle RSA nei prossimi anni.
L’azione programmata si riassume nella preparazione di una scheda sulle
rilevazioni dei bisogni. Il risultato consiste nella redazione della stessa.
Riguardo ai risultati conseguiti da tale struttura, la Relazione sugli obiettivi
di Budget 2003 esprime una valutazione positiva, evidenziando il complessivo
raggiungimento degli obiettivi sopra definiti.
114
Dipartimento dei Servizi Sanitari di Base
Si illustrano gli obiettivi specifici dei centri di responsabilità propri del
Dipartimento in esame secondo la descrizione contenuta nel Budget 2003.
Si anticipa, altresì, che il grado di raggiungimento degli obiettivi medesimi
è pari al 100%, secondo quanto puntualmente espresso nella relazione sul
raggiungimento degli obiettivi di budget DSSB.
Servizio di Medicina Ospedaliera e Specialistica
Gli obiettivi specifici sono:
1.
Controllo dei tempi di attesa.
L’azione da valutare si traduce nella rilevazione a campione trimestrale dei
tempi di attesa. Il relativo indicatore consiste nella verifica del numero dei controlli
effettuati.
2.
Verifica dei requisiti dell’accreditamento di competenza del DSSB.
Occorre verificare i requisiti previsti dalla normativa vigente.
Si considera a tal fine il numero delle domande analizzate.
3.
Controllo
a
campione
delle
prestazioni
specialistiche
delle
strutture
accreditate.
Occorre verificare la congruità della prescrizione.
Si considera a tal fine il numero delle prescrizioni esaminate.
4.
Utilizzo appropriato dell’accesso al pronto soccorso.
Si considera opportuna la revisione del protocollo con il tavolo tecnico. Il
risultato raggiunto si verifica mettendo a confronto il numero degli accessi
appropriati e il numero degli accessi.
I dati sull’attività svolta dal Servizio sopra evidenziato sono soddisfacenti,
così come sinteticamente osservato dalla Relazione sugli obiettivi di budget per il
2003, secondo la quale gli obiettivi sono stati raggiunti.
115
Servizio Farmaceutico
Si evidenziano i seguenti obiettivi specifici:
1.
Prescrizione di scorte non superiori a un mese.
La relativa azione programmata attiene all’elaborazione di un programma
di prescrizione con soddisfacimento delle urgenze e delle priorità. L’indicatore
previsto consiste nel rispetto dei budget mensili.
2.
Contenimento del costo della farmaceutica nel tetto del 13% fissato dalla
Regione.
L’indicatore relativo pertanto è il tetto del 13% fissato dalla Regione. Per
conseguire questo risultato si prevede la collaborazione con i MMG per la verifica
dell’uso dei farmaci più costosi rispetto alla media regionale e l’individuazione dei
MMG, divisi per Distretto, che ne fanno maggior utilizzo.
3.
ORTP.
Si richiedono flussi informativi costanti, tempestivi ed affidabili per le
categorie merceologiche inserite in ORPT.
Si verificano pertanto il rispetto dei tempi e l’affidabilità dei dati inviati
all’ORPT e alla D.G. Sanità sui beni e servizi.
Anche per tale servizio, la medesima fonte di rilevazione dei risultati
ottenuti, mette in rilievo il raggiungimento degli obiettivi dichiarati per l’esercizio
2003.
Medicina Generale
Si riportano anche per tale servizio i seguenti obiettivi specifici:
1.
Collegamento in rete con i MMG e i PLS.
L’azione consiste nella rilevazione della strumentazione informatica dei
medici.
Si calcola pertanto il numero dei medici in rete.
2.
Ottimizzazione della qualità, dell’efficienza e dei costi del Servizio di
Continuità Assistenziale.
116
E’ previsto un progetto di riorganizzazione del Servizio di Continuità
Assistenziale.
L’indicatore di riferimento è rappresentato dalla riduzione del numero delle
postazioni territoriali.
3.
Riduzione delle spese inappropriate.
A tal fine si prevedono controlli sui compensi ai medici di famiglia. Il
risultato è valutato sulla base della riduzione dei consumi.
4.
Controlli della spesa farmaceutica.
A tal fine si prevedono controlli sulle prescrizioni farmaceutiche.
Il risultato è valutato sulla base del numero dei medici che si scostano dalle
medie.
5.
Applicazione ANC.
Le azioni da porre in essere si incentrano sull’istituzione della commissione
e sulla verifica negli studi medici dei requisiti organizzativi e strutturali.
A proposito è indicativo il numero degli studi verificati.
6.
Implementazione della comunicazione.
E’ in programma un regolamento della comunicazione tra MMG, strutture
accreditate, ASL.
Si considera come indicatore il numero dei medici in collegamento con il
servizio e le strutture.
7.
Riqualificazione dei MMG e dei PLS.
Si prevedono corsi di aggiornamento.
L’obiettivo è misurato in base ai crediti CEM.
8.
Razionalizzazione dei consumi diagnostici e terapeutici.
E’ opportuna la condivisione delle linee guida diagnostico/terapeutiche.
Si palesa indicativo pertanto il numero delle linee condivise.
117
9.
Sperimentazione III e IV fase.
In tali fasi l’attività prevista si identifica nella organizzazione e gestione
della commissione.
Si valuta quindi il numero dei progetti sperimentali adottati.
10.
Monitoraggio delle attività distrettuali.
Progetto perseguibile attraverso la compilazione di report mensili. Come
indicatore si calcolano i giorni di ritardo nella trasmissione.
La Relazione sugli obiettivi di Budget 2003 afferma che gli obiettivi
dichiarati nel 2003 sono stati raggiunti.
Dipartimento di Prevenzione Medica
Si illustrano gli obiettivi specifici propri dei centri di responsabilità del
Dipartimento in esame secondo la descrizione contenuta nel Budget 2003.
Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha negoziato i seguenti obiettivi
specifici:
1.
Riconduzione di tutte le attività di vaccinazioni obbligatorie e raccomandate
nell’ambito della Direzione del Servizio.
Le linee di attività sono così elencate:
a) Coordinamento delle attività vaccinali;
b) Esecuzione delle vaccinazioni;
c) Indicazione del costo delle attività di ogni singolo servizio.
Gli indicatori di valutazione sono:
a) Coperture vaccinali (SSR);
b) Procedure certificate ISO;
c) Numero di richieste epidemiologiche per malattie infettive;
d) Report per I MMG/PLS.
2.
Omogeneizzare gli archivi vaccinali e metterli in rete.
A
tal
fine
si
programma
la
omogeneizzazione.
118
predisposizione
di
un
piano
di
Si verifica quindi sotto il profilo del risultato raggiunto l’attuazione del
piano.
3.
Vigilanza e controllo: ridurre a zero nel 2003 i pareri di tipo sanitario in
ambito edilizio emessi in presenza di perizia asseverata.
L’indicatore pertanto si identifica con l’azione e consiste nell’assenza di
pareri.
4.
Parere per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Radioprotezione.
Si deve procedere all’esecuzione delle ispezioni richieste con particolare
riferimento ai rischi per la radioprotezione del paziente. Di qui l’indicatore di
riferimento: numero ispezioni/pareri.
5.
Rete di sorveglianza delle malattie infettive.
Le azioni previste sono:
a) l’adozione delle procedure ISO 9002 per le inchieste epidemiologiche;
b) la valutazione epidemiologica locale.
Le azioni sono misurate, riguardo ai risultati raggiunti, dal numero delle
inchieste per le malattie infettive e dai report MMG e PLS.
6.
Adozione procedure ISO 9002 per l’attività di vigilanza e di controllo.
Per tale obiettivo sono previste le seguenti azioni:
a) l’evasione delle richieste di interventi nei tempi previsti con le procedure ISO
9002;
b) il monitoraggio del tempo di evasione delle pratiche.
Le azioni sono misurate, riguardo ai risultati raggiunti, dai seguenti
indicatori:
a) rapporto tra il numero delle pratiche e le ispezioni evase entro i termini;
b) rilevazione di non conformità.
7.
Vigilanza e accreditamento delle strutture sanitarie e socio sanitarie.
A tal fine viene prevista l’esecuzione delle ispezioni richieste con particolare
riferimento ai rischi per radioprotezione del paziente.
Si verifica pertanto il numero delle ispezioni in confronto con i pareri
119
espressi.
8.
Attività ambulatoriali.
L’azione prevista, il rilascio delle certificazioni medico legali e libretti
sanitari in tempo reale, viene misurata attraverso il numero di entrambi.
9.
Revisione della qualità per le certificazioni UNI EN ISO 9002.
L’azione che concretizza tale progetto verte sulla revisione rispettivamente
per le vaccinazioni, le malattie infettive e l’igiene del suolo.
In sede di valutazione in ordine al conseguimento dell’obiettivo si prende in
considerazione, quindi, il numero delle procedure sottoposte a revisione.
10.
Prevenzione degli infortuni domestici.
E’ in programma un’indagine campionaria tra i PP.SS dei PP.OO dell’ASL,
valutata in base al numero dei report periodici.
11.
Prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse.
Le attività strumentali a tale progetto sono così enumerate:
a) Aumenti degli accessi ambulatoriali zonali e periferici;
b) Attivazione degli ambulatori specializzati;
c) Piano di comunicazione;
d) Attivazione della rete informatica sui dati di sieroconversione.
Si calcolano quindi il numero degli accessi ed il numero delle strutture
coinvolte nella rete informatica.
Riguardo ai risultati conseguiti nel 2003 la relativa Relazione sugli obiettivi
di Budget evidenzia quanto segue:
È stata garantita l’erogazione delle prestazioni previste nel documento
operativo di programmazione per il 2003 in cui il budget si identifica;
Sono stati raggiunti gli obiettivi di qualità. Precisamente, in relazione
all’attività vaccinale si è registrato il raggiungimento delle coperture vaccinali
previste dal P.S.S.R. 2002-2004 per le vaccinazioni obbligatorie; in ordine
all’attività di vigilanza e controllo si è riscontrata l’adozione di procedure di qualità
120
nell’esercizio delle attività ed il monitoraggio dei tempi di evasione delle pratiche;
con riguardo all’attività di sorveglianza delle malattie infettive è stata indicata
l’implementazione della rerte di sorveglianza delle malattie infettive e l’integrazione
con i MMG ed i PLS.
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Si elencano gli obiettivi propri di tale struttura:
1.
Sistema di Gestione per la Qualità, l’implementazione ed il miglioramento.
Tra le azioni previste si segnalano le Istruzioni Operative riguardanti,
rispettivamente, il controllo ufficiale, gli atti autorizzativi, i prodotti fitosanitari e le
acque potabili.
L’indicatore di valutazione, pertanto, è rappresentato dalle Istruzioni
medesime, scritte ed emesse.
2.
Corsi di formazione per commissioni mensa.
Il progetto si concretizza mediante la revisione e la tenuta dei corsi e si
valuta positivamente in caso di riscontro della tenuta pari al 100% dei corsi
richiesti.
3.
Sistema di Gestione per la Qualità, implementazione e miglioramento.
Indicatori di qualità.
A tal fine sono richieste la predisposizione di 5 protocolli di raccolta dei dati
per la verifica dei tempi previsti e la compilazione delle schede.
L’indicatore si incentra sulle medesime schede di raccolta dei dati.
4.
Corsi di formazione per alimentaristi.
Occorre la predisposizione e l’attuazione dei corsi, positivamente valutati in
caso della tenuta degli stessi pari al 100% rispetto a quelli richiesti.
5.
Revisione delle procedure e modalità di raccolta dei dati di attività del
Servizio.
Il progetto si realizza con la revisione dei report mensili e dei flussi, da
valutarsi mediante i nuovi report compilati.
121
6.
Completamento del Progetto Educazione Nutrizionale presso le scuole di
Segrate.
Il progetto si articola nelle azioni di seguito elencate:
a) elaborazione dei questionari;
b) incontro di educazione nutrizionale e ritorno dei risultati alle famiglie
coinvolte;
c) supporto organizzativo e scientifico al progetto.
Il rapporto finale di elaborazione dell’iniziativa rappresenta l’indicatore per
la misurazione del risultato raggiunto e per la conseguente verifica della congruità
dello stesso rispetto all’obiettivo in esame.
7.
Ridurre il rischio di tossinfezioni alimentari a livello domestico.
Il progetto si realizza con la predisposizione di un manuale di facile
consultazione sugli errori più frequenti e sulle azioni correttive. L’indicatore è
rappresentato dalla realizzazione del manuale.
8.
Sorveglianza nutrizionale (Studio pilota).
Tale progetto si prefigge, in particolare:
a) l’elaborazione del questionario per la rilevazione delle abitudini
alimentari degli alunni della scuola elementare;
b) la somministrazione del questionario.
Dalla relazione finale, che costituisce il correlato indicatore, emerge il livello
di raggiungimento dell’obiettivo considerato.
9.
Sorveglianza dell’acqua potabile.
Allo scopo viene elaborato un programma di campionamento delle acque.
Si procede alla valutazione dell’obiettivo attraverso l’indice percentuale dei
campionamenti programmati; obiettivo pienamente raggiunto, quindi, in presenza
di una percentuale pari al 100%.
10.
Sorveglianza alimentare.
Allo scopo viene elaborato un programma delle attività di controllo.
Alla luce dell’indicatore di riferimento, l’obiettivo può dirsi raggiunto ad un
aumento del 5% delle attività di controllo.
122
11.
Gestione dei tecnici in sinergie con i Servizi veterinari.
Allo scopo viene elaborato un programma di utilizzo comune dei tecnici.
Alla luce dell’indicatore di riferimento, l’obiettivo può dirsi raggiunto in caso
di utilizzo effettivo dei tecnici.
Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro
Gli obiettivi specifici di tale struttura sono:
1.
Assicurare l’erogazione delle prestazioni istituzionali.
L’obiettivo allude alle seguenti prestazioni: pareri tecnici, verifica dei
documenti tecnici, vigilanza tecnica, visite e certificazioni medico legali, verifica dei
documenti sanitari, campionamenti misure ed esami, sportello informativo, registro
infortuni e nuove pratiche.
Il risultato finale è misurato dal numero di output (prestazioni).
2.
Garantire l’effettuazione delle prestazioni previste dalla legge 68/99.
A tal fine si prevedono visite per il giudizio sulla residua capacità lavorativa.
Il raggiungimento dell’obiettivo dipende dal numero delle visite effettuate.
3.
Rispetto dei tempi previsti in materia di accreditamento dalla norma
vigente (D.P.R. n. 14.1.97 e D.G.R. n. 38133/98).
Si richiedono allo scopo le verifiche sui requisiti di competenza.
Si calcola quindi il numero delle verifiche effettuate.
4.
Implementazione del Decreto Legislativo n. 25/02.
L’obiettivo necessita dell’elaborazione di un protocollo d’intervento e di
verifiche ispettive, rappresentanti, queste ultime, l’indicatore di riferimento.
5.
Proseguimento della collaborazione con le strutture sanitarie aziendali e
l’Azienda Ospedaliera come da deliberazione n. 250 del 17.02.2000.
Le azioni strumentalmente programmate sono:
a) la relazione sull’intervento effettuato;
b) la verifica egli impianti di distribuzione del medicinale.
Sono previsti, quali indicatori:
a) la stampa dell’opuscolo;
b) l’effettuazione del controllo in due presidi.
123
6.
Partecipazione a progetti regionali.
Si segnalano:
a) Avvio della
collaborazione con
l’Istituto dei
Tumori
di
Milano
(OCCAM);
b) Mappatura delle sostanze cancerogene nelle aziende;
c) Verifica delle patologie da movimenti ripetitivi;
d) Effettuazione dei controlli in edilizia;
e) Verifica dell’utilizzo antiparassitari in agricoltura.
Si procede alla verifica secondo quanto stabilito dalla Regione.
I principali risultati raggiunti, secondo quanto risulta dalla Relazione sugli
obiettivi di budget 2003, sono di seguito rappresentati:
in ordine alle prestazioni previste dalla legge 68/99 sono state effettuate n.
1100 sedute;
con riferimento al rispetto dei tempi previsti in materia di accreditamento
dalla normativa vigente (D.P.R. del 14.1.97 e D.G.R. n. 38133/98 sono state
effettuate n. 67 verifiche;
a proposito dell’implementazione ex D. Lgs n. 25 /02 sono state controllate
n. 21 aziende;
riguardo al proseguimento della collaborazione con le strutture sanitarie
aziendali e
con l’AO come da deliberazione n. 250/2000 sono stati effettuati i
controlli sui gas medicinali in 2 ospedali ed è stata elaborata la relazione finale;
n. 20 partecipazioni ai progetti regionali. In particolare si segnalano i
seguenti dati: Progetto OCCAM (effettuate n. 8 indagini); mappatura delle sostanze
cancerogene (mappate n. 14 aziende); patologie da movimenti ripetitivi (elaborato
il programma); controlli in edilizia (effettuati n. 351 controlli); antiparassitari in
agricoltura (effettuate n. 22 indagini).
Servizio Medicina Preventiva delle Comunità
Gli obiettivi specifici di riferimento sono:
1.
Sviluppo delle attività di diagnosi precoce delle patologie tumorali.
Le attività da valutare consistono nell’implementazione del programma di
screening mammografico e nell’attivazione di
124
screening presso l’ospedale di
Cernusco sul Naviglio.
Gli indicatori si specificano nei termini che seguono:
a) spedizione di 32.000 inviti, esecuzione di 15.000 mammografie;
b) Tasso di adesione superiore al 50%;
c) Messa a regime dell’attività di screening presso l’ospedale di
Cernusco sul Naviglio.
2.
Sviluppo delle attività di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie
cronico-degenerative ad alto impatto sociale e sanitario: a) Diagnosi
precoce della patologia ostruttuva cronica dell’apparato respiratorio; b)
Applicazione linee GOLD BPCO.
Le linee di attività oggetto di valutazione si sviluppano, rispettivamente per
i punti a) e b), nei termini sotto riportati:
a) Prosecuzione della campagna di screening spirometrico del Comune
di Segrate e di Pioltello;
b) Conclusione della campagna nei Comuni di Cassina de’ Pecchi, di
Gorgonzola e di Melzo.
c) Avvio dell’iniziative per la valutazione dell’appropriatezza dei ricoveri
e delle terapie per BPCO e vigilanza sulle prescrizioni.
d) Gli indicatori si specificano nei termini che seguono:
e) Esecuzione di 2000 spirometrie;
f)
Stesura del progetto operativo e risultati del monitoraggio dei ricoveri
e delle terapie.
3.
Prevenzione dell’infezione da HIV e delle malattie sessualmente trasmesse.
E’ prevista la prosecuzione e la conclusione del progetto “Prevenzione di
strada” ( progetto obiettivo regionale): interventi di informazione sanitaria,
sensibilizzazione, controllo sanitario sulle prostitute dell’asse Melegnano-Binasco (in
associazione con LULE onlus).
Gli indicatori si specificano nei termini che seguono:
a) mappatura del territorio;
b) valutazione dei risultati emergenti dai questionari di apprendimento
pre/post intervento;
125
c) analisi dei bisogni di assistenza sanitaria;
d) numero degli accessi ai servizi sanitari ( come da progetto triennale).
4.
Attuazione della campagna regionale per la prevenzione degli incidenti
domestici.
Il progetto in esame si prefigge:
a) il coordinamento interdipartimentale, l’attuazione degli interventi di
educazione sanitaria e l’informazione 0-10 anni previsti da D.G.R.;
b) realizzazione di almeno un corso sperimentale per la prevenzione
delle
cadute
degli
anziani
mediante
specifica
ginnastica
(in
collaborazione con un Comune).
Gli indicatori si specificano nei termini che seguono:
a) n° opuscoli regionali “la casa dei veleni” distribuiti ai genitori;
n° incontri formativi con il personale degli asili nido per la
prevenzione delle intolleranze acute;
documento del progetto nuovo modello educativo per le scuole.
b) realizzazione di un corso sperimentale tai-chi-chuan.
5.
Sviluppo degli interventi di promozione della salute e sicurezza nelle
scuole.
Le linee di attività riportate sono:
a) Sviluppo intervento di prevenzione carie;
b) Realizzazione di almeno un corso di formazione per gli insegnanti su
temi di educazione s. e/o sicurezza nelle scuole;
c) Analisi epidemiologica degli incidenti scolastici (scuole aderenti al
progetto avviato nel 2002).
I relativi indicatori di misurazione delle attività predette sono così elencati:
a) n° delle scuole che hanno svolto il programma di prevenzione o lo
hanno inserito nel POF;
relazione DMTF;
nuova videocassetta educativa;
b) realizzazione del corso formazione insegnanti;
c) relazione sui risultati di analisi epidemiologica.
126
6.
Accreditamento delle linee di attività proprie del servizio MPC nell’ambito
del processo di accreditamento regionale del Dipartimento di Prevenzione
dell’ASL.
L’obiettivo si
prefigge tra le attività di risultato la revisione e il
completamento dei requisiti richiesti dal processo di accreditamento per le linee di
attività di competenza (screening e screening oncologici).
Il risultato è raggiunto con il riconoscimento del titolo di struttura
accreditata regionale per le attività di competenza.
7.
Riportare l’attività vaccinale sotto un’unica Direzione (SISP).
Si prospettano, quali azioni di tale progetto, il coordinamento delle attività
vaccinali e l’educazione sulle vaccinazioni.
Azioni valutate sulla base di alcuni indicatori, tra i quali:
a) Coperture vaccinali (Piano SSR);
b) Coperture certificate ISO;
c) N° inchieste epidemiologiche per malattie infettive;
d) Report per i MMG ed i PLS.
Rispetto a tali obiettivi la Relazione sugli obiettivi di budget 2003 sintetizza
i principali risultati raggiunti dal Servizio in esame:
Collaborazione al processo di ridefinizione delle proprie linee di attività e di
ridistribuzione del personale addetto alle attività stesse;
Ridefinizione del contratto di acquisto delle prestazioni inerenti lo screening
mammografico con conseguente riduzione dei costi per ogni donna “screenata”,
pari al 26%, con valore retroattivo al 1 gennaio 2003; con tale risparmio, poi, è
possibile l’estensione del programma ad oltre 16.000 donne residenti nei Comuni
adiacenti Ciarnusco S.N. entro i costi sostenuti nel 2002;
Apertura dell’attività di screening nel mese di novembre presso l’Ospedale
di Cernusco S.N.
Rispetto
degli
indicatori
di
qualità
del
programma
di
screening
mammografico;
Raggiungimento degli obiettivi della campagna di screening spirometrico;
Conclusione del Progetto “prevenzione di strada”;
127
Realizzazione dei principali obiettivi previsti sia nell’ambito delle attività di
educazione alla salute sia nell’ambito della sicurezza nelle scuole;
Rispetto degli obiettivi previsti dal programma per la prevenzione della
SIDS;
Conclusione delle iniziative di formazione previste a supporto dei temi e
delle attività trattati dal Servizio.
Medicina dello Sport
Gli obiettivi specifici di riferimento sono:
1.
Accreditamento definitivo del servizio in fascia 60-80 punti.
Le azioni strumentalmente programmate si riportano di seguito:
a) Acquisizione
della
strutturazione
obbligatoria
per
legge
e
spostamento del centro S.M.S. di S. Donato;
b) Adeguamento alle norme sulle barriere architettoniche del centro di
Pioltello.
Il voto regionale espresso dopo l’ispezione misura l’apprezzamento sui
risultati delle predette azioni.
2.
Vigilanza e controllo.
Sono previste in merito:
a) visite presso i centri di medicina dello sport;
b)
visite presso gli specialisti di medicina dello sport;
c) verifica dei reports mensili;
d) verifica dell’attività clinica.
La valutazione di tali azioni poggia sugli indicatori espressi sia nel numero
dei centri verificati sia nel numero dei reports verificati.
3.
Progetto regionale antidoping.
Prevista la convocazione di 100 società sportive, si considera quale
indicatore di risultato, il numero delle convocazioni.
4.
Perseguire il pareggio costi/ricavi del Servizio.
L’obiettivo si avvale di un programma di utilizzo flessibile dei Medici del
128
Servizio.
Il pareggio costi/ricavi è l’indicatore di raggiungimento dell’obiettivo.
Gli obiettivi positivamente raggiunti sono individuati sulla base dei risultati
riportani nella relazione ripetutamente citata.
Principalmente, essi sono:
Sensibile miglioramento del numero delle prestazioni totali erogate;
Raggiungimento degli obiettivi riguardanti le attività extra cliniche, quali
l’attività inerente la vigilanza, il controllo e il definitivo accreditamento delle
strutture provvisoriamente accreditate;
Per quel che riguarda il Progetto regionale antidoping, la relativa adesione
ha prodotto un “data base” dei centri che svolgono attività sportive e benessere
fisico.
Dipartimento di Prevenzione Veterinaria
Si illustrano gli obiettivi specifici dei centri di responsabilità propri del
Dipartimento in esame secondo la descrizione contenuta nel Budget 2003.
Sanità animale
Con riferimento a tale centro di responsabilità gli obiettivi specifici sono
così elencati:
1.
Monitoraggio della spesa per i farmaci rispetto a quella del 2002 e verifica
della loro appropriatezza.
L’obiettivo è raggiungibile attraverso una reportistica della spesa e
dell’appropriatezza dell’uso dei farmaci.
Il risultato è positivamente apprezzabile in proporzione alla percentuale di
riduzione della spesa e dell’inappropriatezza.
2.
Profilassi di Stato.
L’obiettivo si prefigge:
a) prelievi per Brucellosi, Leucomi Ibr;
b) Prove Tubercoliniche;
c) Prelievi per M.V.S.;
129
d) Prelievi per I.A.
Si considerano indicativi dei risultati conseguiti il n° dei capi ed il n° dei
campioni.
3.
Gestione Anagrafe Bovina Informatizzata.
Si
prevedono
l’aggiornamento
e
l’implementazione
dei
dati
della
popolazione bovina.
Si verifica, quale indicatore, il numero dei records accettati dal nodo
regionale.
4.
Gestione MSR in allevamento, riferimento al Regolamento CE 999/01.
Ne deriva la programmazione di alcune azioni, tra le quali, la vigilanza degli
animali morti, il prelievo del tronco encefalico e le certificazioni.
Il risultato è valutabile in base al numero dei sopralluoghi, dei controlli
documentali, dei capi controllati e degli atti.
5.
Gestione dei tecnici in sinergia con il SIAN.
L’obiettivo si consegue con l’utilizzo comune dei tecnici previa elaborazione
di un programma a tal fine previsto.
6.
Controllo dei macelli.
L’azione prevista si sostanzia nella turnazione dei veterinari preposti al
controllo.
Il relativo indicatore è rappresentato dal programma di rotazione.
Secondo le indicazioni contenute nella Relazione sugli obiettivi di budget
per il 2003 risulta che le attività di Sanità animale si sono svolte regolarmente
portando a termine tutte le profilassi previste e l’aggiornamento dell’anagrafe
bovina secondo i tempi previsti.
Servizio Igiene Alimenti di Origine Animale
Gli obiettivi specifici della presente struttura, secondo quanto risulta dal
budget per l’anno 2003, sono di seguito rappresentati:
130
1.
Monitoraggio della spesa per i farmaci rispetto a quella del 2002 e verifica
della loro appropriatezza.
L’obiettivo si prefigge la messa a punto di una reportistica della spesa e
dell’appropriatezza dell’uso dei farmaci.
La coerenza tra il risultato raggiunto e l’obiettivo programmato è
dimostrata dalla percentuale di riduzione della spesa e dell’inappropriatezza.
2.
Controllo ufficiale degli alimenti ai sensi del D.Lgs n.123/93.
Le azioni da intraprendere si sostanziano principalmente nei sopralluoghi,
nei campionamenti, nella verifica degli autocontrolli e negli atti amministrativi.
Tali attività, quindi, sono misurate con indicatori numerici, quali in numero
dei sopralluoghi, dei campionamenti e degli atti.
3.
Vigilanza veterinaria permanente.
4.
Visite ispettive nei macelli.
5.
Vigilanza e controllo dei centri di raccolta e trasformazione del latte.
6.
Vigilanza e controllo negli scambi comunitari dei paesi terzi.
7.
Vigilanza degli impianti a capacità limitata
Le attività collegate agli obiettivi in esame possono riassumersi nelle
ispezioni, nei controlli ed autocontrolli, nei campionamenti e nella verifica dei
documenti.
Si prevedono indicatori numerici
di misurazione delle predette attività,
quali il numero delle ispezioni, dei controlli e dei campionamenti.
8.
Gestione di tecnici in sinergia con il SIAN.
A tal fine è previsto un Programma di utilizzo comune dei tecnici e si
verifica, poi, la sua attuazione.
9.
Controllo dei macelli.
Viene previsto un Programma di rotazione per verificare, poi, la turnazione
dei veterinari preposti al controllo.
Le Relazione sugli obiettivi sopra enumerati sintetizza le attività svolte dal
131
Servizio in esame osservando principalmente la corrispondenza delle stesse rispetto
a quelle previste nel budget 2003.
Servizio Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche
Sono di seguito elencati gli obiettivi specifici di appartenenza alla presente
struttura:
1.
Monitoraggio della spesa per i farmaci rispetto a quella del 2002 e verifica
della loro appropriatezza.
L’obiettivo si prefigge la messa a punto di una reportistica della spesa e
dell’appropriatezza dell’uso dei farmaci.
La coerenza tra il risultato raggiunto e l’obiettivo programmato è
dimostrata dalla percentuale di riduzione della spesa e dell’inappropriatezza.
2.
Vigilanza n. DPR 54/97 sulle Aziende di produzione del latte.
3.
Vigilanza alimentazione animale.
4.
Farmacosorveglianza.
Le attività collegate agli obiettivi in esame possono riassumersi nei
sopralluoghi, nei campionamenti, nelle verifiche sui dati analitici e documentali, atti
amministrativi.
Tali attività, quindi, sono misurate con indicatori numerici, quali il numero
dei sopralluoghi, dei campionamenti e degli atti.
5.
Vigilanza strutture e attività zooiatriche, ricoveri animali.
6.
Vigilanza del benessere animale.
Anche l’attuazione di tale obiettivo viene misurata dal numero dei
sopralluoghi e degli atti amministrativi, che costituiscono le attività di riferimento.
7.
Tutela dell’animale dalle affezioni e dalla prevenzione del randagismo.
Numerose sono le attività previste: sopralluoghi, verifiche documentali,
gestione delle attività varie presso il canile sanitario, tra cui le attività cliniche, le
certificazioni, la profilassi antirabbia, l’anagrafe canina, le adozioni e la ricerca dei
proprietari.
Gli indicatori applicati, anch’essi numerici, consistono nel numero dei
132
sopralluoghi, degli atti e degli interventi clinici.
8.
Razionalizzazioni delle sedi del Servizio Veterinari.
L’azione prevista, avente ad oggetto un progetto di razionalizzazione, è
positivamente valutata nella misura in cui lo stesso viene predisposto.
La Relazione più volte citata, quale strumento di verifica dello stato di
attuazione degli obiettivi negoziati in sede di Budget, puntualizza che l’attività del
Servizio in parola si è svolta nel corso dell’anno 2003 con regolarità, raggiungendo
puntualmente gli obiettivi programmati.
Lo stato di attuazione della programmazione 2003
I risultati ottenuti dai vari Servizi Dipartimentali rispetto agli obiettivi loro
assegnati, e derivati dal processo di budgeting, rilevano sotto un duplice profilo.
Da un lato, essi sono indicativi della capacità programmatoria dell’Azienda
Sanitaria locale Milano 2; dall’altro, gli stessi risultati sono sintomatici della capacità
gestionale aziendale in ordine all’esatto conseguimento degli obiettivi di interesse
regionale assegnati dalla Giunta della Regione Lombardia al Direttore Generale.
L’analisi dei risultati ottenuti nel 2003 in attuazione degli obiettivi fissati
dalla Regione sarà condotta in conformità a quanto esposto nella Relazione sulla
Gestione 2003 ed obiettivi del Direttore Generale dell’ASL Milano 2. Tale documento
rappresenta la fonte generale di rilevazione dei dati di attività dell’azienda
nell’esercizio per cui si relaziona.
Per un immediato riscontro dei risultati conseguiti rispetto ai risultati attesi
di cui alla D.G.R. n. 13500, citata, si riprongono altresì questi ultimi.
Precisamente, nell’ordine, vengono di seguito indicati gli obiettivi del
Direttore Generale, i risultati attesi, gli indicatori scelti per il riscontro della
congruenza tra i risultati attesi ed i risultati raggiunti e le modalità di verifica di
questi ultimi.
133
Obiettivo 1. - Gestione aziendale
Risultati attesi:
1.1 Gestione e programmazione del personale
•
Controllo della spesa del personale;
•
Rispetto dei piani di assunzione approvati.
Indicatori:
A) Rapporto dipendenti/popolazione assistita rispetto al dato medio
regionale del 2002;
B) Riduzione a livello regionale dell’1% del costo del personale rispetto
al 2002 (riduzione concordata con l’azienda);
C) Contingente pari o minore a quello approvato in coerenza con la
pianificazione annuale e triennale (2003-2005).
Modalità di verifica:
A)
se
migliorativo
rispetto
al
dato
regionale
l’obiettivo
è
il
mantenimento dello stesso, se peggiorativo rispetto al dato medio
regionale l’obiettivo è l’allineamento rispetto allo stesso.
I principali risultati raggiunti, secondo quanto risulta dalla Relazione sulla
Gestione per l’esercizio 2003, sono di seguito rappresentati.
Con riferimento all’indicatore Rapporto dipendenti/popolazione assistita
rispetto al dato medio regionale nel 2002 si riscontra nel 2003 un rapporto
dipendenti (per 1000)/ popolazione assistita pari a 1,14, quindi migliorativo
rispetto al valore dell’anno precedente ammontante ad 1,19 e al dato medio
regionale che, per lo stesso anno, si attestava a 1,5.
In merito all’indicatore Riduzione a livello regionale dell’1% del costo del
personale rispetto al 2002 (riduzione concordata con l’azienda) la Relazione
summenzionata asserisce che l’obiettivo afferente il costo del personale per l’anno
2003 è stato raggiunto.
Rispetto all’indicatore Contingente pari o minore a quello approvato in
134
coerenza con la pianificazione annuale e triennale (2003-2005) si precisa che non
erano previste assunzioni fino al 31 dicembre 2003. La riduzione di quattro unità
nel 2003 ha consentito il rispetto dell’obiettivo di riduzione del costo del personale.
1.2 Acquisti di beni e servizi
•
Adesione
a
convenzioni
Consip:
incrementare
l’adesione
alle
convenzioni Consip su categorie merceologiche competitive;
•
Osservatorio
Acquisti:
garantire
flussi
informativi
costanti,
tempestivi ed affidabili per le categorie merceologiche incluse in
ORTP, nell’Osservatorio Acquisti e per le rilevazioni periodiche della
Direzione Generale Sanità sui beni e servizi (es. protesica, ausili
medicinali, presidi, assicurazioni, gare);
•
Aggregazioni
d’acquisto:
incrementare
la
quota
di
approvvigionamenti affettuati sotto diverse forme di cooperazione
con altre ASP (es. aggregazioni, adesioni, collaborazioni, consorzi,
servizi condivisi).
Indicatori:
A)
Nuova adesione a convenzione Consip;
B)
Rispetto delle scadenze periodiche per i flussi informativi per
l’ORTP;
C)
Adesione
a
una
gara
aggregata
o
documentazione
di
una
condivisione di servizi.
I principali risultati raggiunti, secondo quanto risulta dalla Relazione sulla
Gestione per l’esercizio 2003, sono di seguito rappresentati.
Per quel che riguarda l’indicatore Nuova adesione a convenzione Consip nel
corso del 2003
l’ASL ha aderito a numerose convenzioni, come specificato nella
tabella che segue:
135
Convenzioni CONSIP
Connettività I.P.
Collegamento Internet
Atto di adesione/Ordinativo di fornitura
n. prot. 59156 dell’11.11.03
n. prot. 59153 dell’11.11.03
Acquisizione di n. 150 Personal Computer
noleggio
Acquisizione di n. 10 Personal Computer
Acquisizione di n. 7 Personal Computer portatili
in n. 2003002117, 2003002118 e 2003002115 del
16.10.03 lotti diversi
n. 2003002285 del 30.10.03
n. 2003000229 del 25.03.03, 2003001762 e
2003001763 del 19.09.03, 2003002284 del
30.10.03 lotti diversi
Acquisizione di n. 18 Licenze d’uso software
n. 2003000910 dell’11.06.03, 2003001764 del
19.09.03 e 2003002287 del 30.10.03 lotti diversi
Acquisizione di n. 134 stampanti
n.
2003002281,
2003002283,
2003002281,
2003002282 e 2003002286 del 30.10.03 lotti
diversi
Telefonia mobile per n. 7 utenze
Prot. N. 42648 del 12.08.03
Telefonia mobile per n. 4 utenze
Prot. N. 48499 del 17.09.03
Estensione ed aggiornamento automatico delle
nuove condizioni Consip 2003 per la telefonia fissa,
per tutte le utenze dell’ASL, per le quali si era data
adesione del 26.10.2001 prot. N. 016077
Servizio sostitutivo di mensa mediante l’acquisto di n. 230 del 06.06.03
buoni pasto
Rinnovo dell’adesione alla convenzione Consip per n. 52654 del 08.10.03
la fornitura di carburante occorrente agli automezzi
aziendali.
Fonte: Relazione Gestione 2003 ed obiettivi del Direttore Generale – ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti- Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia
Il Rispetto delle scadenze periodiche per i flussi informativi per l’ORTP è
stato assicurato dal Servizio Approvvigionamento e Tecnico Patrimoniale.
L’ultimo indicatore, l’Adesione a una gara aggregata o documentazione di
una condivisione di servizi, ha misurato le attività espletate dall’azienda nel corso
del 2003, tra le quali vi rientrano:
•
Stipulazione dei seguenti accordi tra l’ASL in esame e l’A.O. di
Melegnano: atto n. 168 del 17.03.03 avente ad oggetto la
condivisione di risorse tecniche e professionali riguardo sia agli
approvvigionamenti di beni e servizi sia alla gestione dei servizi;
atto
n.
196
svolgimento
del
in
27.05.03
forma
riguardante
consorziata
la
delle
realizzazione
procedure
e
lo
rivolte
all’acquisizione di beni e servizi occorrenti.
•
Procedure consorziate concluse:
1. Asta pubblica, secondo le direttive comunitarie, per l’affidamento
del servizio di raccolta, conferimento e smaltimento di rifiuti
136
sanitari;
2. Affidamento, con le medesime modalità, della fornitura di materiali
di consumo diverso, quale il materiale vario di consumo economale,
materiale a perdere, materiale vario di pulizia; moduli prestampati;
carta e materiale fotografico per uso diagnostico; vetreria diversa e
articoli vari di consumo ad uso laboratorio e reparti di diagnosi e
cura; materiale per EDP;
3. Asta pubblica per l’affidamento della fornitura di farmaci e di mezzi
di contrasto occorrenti alle due Aziende.
•
Adesione a gare aggregate bandite da altre Aziende Sanitarie della
regione Lombardia, quali le Aziende Ospedaliere di Lecco e di
Bergamo.
Obiettivo 2 – Attuazione indirizzi della programmazione regionale e
PSSR
Risultati attesi:
2.1. Programmi e progetti a medio termine
CRS/SISS Attuazione dei processi di adeguamento organizzativo e tecnico
propedeutici al SISS.
Indicatori:
Relazione sullo stato di avanzamento del processo di adeguamento.
L’attività svolta dall’ASL Milano 2 nel 2003, in attuazione del risultato
previsto, è contenuta nella Relazione sullo stato di avanzamento del processo di
adeguamento che, pertanto, ne rappresenta il relativo indicatore.
Le parti salienti in cui essa è strutturata sono qui sinteticamente riportate,
secondo quanto risulta dalla Relazione sulla Gestione 2003, e consistono nello
specifico:
•
nell’illustrazione dello stato di informatizzazione dell’azienda e delle
relative criticità;
•
nella rappresentazione degli ambienti interessati dall’integrazione al
CRS-SISS, tra i quali le gestioni centralizzate, rispettivamente
riguardanti le vaccinazioni, l’accertamento invalidità ed erogazione
137
protesica, le attività SERD e ASSI;
•
negli obiettivi del Progetto di integrazione ai Servizi CRS-SISS;
•
nella presentazione del Progetto di massima.
2.2.
Riordino rete ospedaliera e Emergenza Urgenza
Collaborazione con le AO al fine di acquisire il consenso del territorio per
l’attuazione degli interventi di riqualificazione dell’offerta.
Indicatori:
A) Acquisizione
del
consenso
degli
Enti
Locali
sui
progetti
di
riqualificazione;
B) Superamento punti di primo intervento e razionalizzazione della
rete territoriale;
C) Coinvolgimento dei diversi soggetti interessati, istituzionali e non,
nel promuovere al ridefinizione della rete.
Modalità di verifica (per gli indicatori B e C):
B) Predisposizione degli atti e il raggiungimento dell’obiettivo relativo
all’indicatore specifico;
C) Verbale attestante le riunioni di promozione del consenso.
Per quel che concerne le attività di risultato, misurate dagli indicatori sopra
elencati, la Relazione sulla Gestione 2003 focalizza l’attenzione sulla condivisione
della Conferenza dei Sindaci all’obiettivo posto dall’A.O. di Melegnano avente ad
oggetto il riordino della rete ospedaliera e l’emergenza urgenza di sua competenza
(verbale del 23.10.03).
2.3.
Farmaceutica
Monitoraggio della spesa farmaceutica in relazione al budget assegnato e
attività di verifica dell’appropriatezza prescritta dei farmaci.
Indicatori:
A) Incremento dei MMG e dei PLS contattati;
B) Effetti sulla spesa.
138
Modalità di verifica:
A) Fino all’80% = 0 punti; > 80% = 0,5 punti;
B) Nel tetto = 0 punti; da – 0,5 a 0 = 1 punto; oltre – 0,5% = 1,5
punti.
Le
attività
monitoraggio
della
spesa
farmaceutica
e
di
verifica
dell’appropriatezza prescrittiva dei farmaci sono state compiutamente relazionate
dall’Azienda Sanitaria in esame.
La relativa Relazione, parte integrante di quella sulla Gestione 2003,
descrive le azioni prioritarie correlate a specifici obiettivi, tutti preordinati al
contenimento della spesa farmaceutica, agendo su criteri di appropriatezza.
Quanto ai dati di risultato, emergenti dall’applicazione degli indicatori e
delle modalità di verifica sopra esposti, si specifica quanto segue.
Nell’ambito dell’attività aziendale misurata dall’indicatore Incremento dei
MMG
e
dei
PLS
contattati
la
Relazione
dell’ASL
in
esame
osserva
che,
differentemente dall’anno 2002 in cui non è stata compiuta un’attività di
monitoraggio della spesa farmaceutica, nel 2003 sono stati contattati nei vari
Distretti i MMG per un totale pari a 128. Pertanto tra i due anni considerati si rileva
un incremento dei MMG e dei PLS contattati superiore all’80%.
L’altro indicatore Effetti sulla spesa misura un risparmio della spesa
farmaceutica superiore allo 0,5%.
2.4.
Riorganizzazione
Distretti
e
esternalizzazione
gestioni
dirette
Indicatori:
Presentazione dello stato di gestione diretta al 1/1/03 ed esternalizzazioni
effettuate al 31/12/03.
La riorganizzazione dei Distretti è stata realizzata mediante la confluenza
degli stessi su 3 Aree Distrettuali.
Le rispettive Aree comprendono:
•
Area 1: Distretti di Paullo e di San Giuliano;
139
•
Area 2: Distretti di Pioltello, di Cernusco e di Melzo;
•
Area 3: Distretti di Binasco e di Rozzano.
Le esternalizzazioni effettuate dall’Azienda Sanitaria nel corso del 2003
riguardano precisamente:
•
il servizio di trasporto della posta e del materiale vario, oggetto di
Convenzione
con
l’Azienda
Ospedaliera
di
Melegnano
(
Deliberazione n. 569 del 20.11.2003);
•
i server aziendali ed i sistemi operativi (Deliberazione n. 671 del
23.12.2003).
2.5.
•
Qualità
Verifica
delle
autocertificazioni
quadrimestrali
relative
al
aziendali
di
mantenimento dei requisiti di accreditamento;
•
Coinvolgimento
dei
MMG/PLS
negli
obiettivi
appropriatezza del ricorso al livello ospedaliero;
•
Contrattualizzazione dei percorsi standardizzati intra ed extra
ospedalieri per le malattie croniche.
Indicatori:
A)
Verifica del possesso dei requisiti autocertificati ogni 4 mesi
dai soggetti erogatori;
B)
Percentuuale almeno pari al 70% di MMG e di PLS coinvolti
mediante la costituzione dei centri di responsabilità territoriale;
C)
Almeno
3
contrattualizzazioni
di
percorsi
sulle
principali
patologie croniche.
Le attività che risultano dall’indicatore Verifica del possesso dei requisiti
autocertificati
ogni
autocertificazioni
4
mesi
dai
quadrimestrali
soggetti
sul
erogatori
mantenimento
hanno
dei
ad
requisiti
oggetto
le
organizzativi
inerenti la dotazione organica di cui agli artt. 2 degli allegati 1 e 2 alla Deliberazione
della Giunta Regionale n. 47508 del 29 dicembre 1999. Nello stesso ambito si
collocano le attività ispettive e di controllo inerenti il mantenimento da parte delle
strutture dei requisiti autorizzativi e di accreditamento ai sensi delle medesime
140
disposizioni regionali.
Per l’anno 2003, in ordine all’accertamento dei requisiti autocertificati nel
1° quadrimestre, a tutte le strutture è stata richiesta, e verificata, ulteriore
documentazione ad integrazione dell’autocertificazione.
Ai laboratori, in particolare, sono stati richiesti i seguenti requisiti:
•
OSLAB2: il possesso di un documento descrittivo di tutti i servizi e
delle prestazioni offerte dal laboratorio, con specificazione di quelli
eseguiti direttamente e di quelli inviati ad altre strutture;
•
OSLAB5:
la
predisposizione
di
procedure,
regolamenti
interni
riguardanti le modalità di prelievo, conservazione e trasporto dei
materiali organici da sottoporre ad accertamento.
Le ispezioni per la verifica dei requisiti OSLAB sono state eseguite in data
18 e 20 giugno del 2003, rispettivamente, presso i laboratori Insubria di Opera ed
Ambrosiano di Segrate.
Per il semestre successivo si è proceduto alla verifica documentale di tutte
le strutture ospedaliere accreditate con accertamento a campione dei seguenti
requisiti autocertificati:
•
OSDMB01: attività nelle U.O. di un medico di I livello ogni 10
pazienti, oltre ad un medico di II livello;
•
OSDMB05: presenza infermieristica nelle ore notturne non inferiore
ad un terzo di quella prevista nelle ore diurne.
Le relative ispezioni sono state effettuate nel mese di ottobre 2003 presso
alcune Strutture, quali l’Istituto Policlinico S. Donato, l’Istituto Clinico Humanitas e
nei Presidi dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano.
Con riferimento all’indicatore Percentuale almeno pari al 70% di MMG e di
PLS coinvolti mediante la costituzione dei centri di responsabilità territoriale si cita
la Deliberazione n. 526 del 7 novembre 2003 di approvazione degli accordi con i
Comitati Aziendali dei MMG e dei PLS; accordi stipulati in data 8.10.2003 per la
realizzazione di un sistema di governo della domanda che prevede l’istituzione dei
Centri di responsabilità territoriale ai fini dell’introduzione del budget del Medico di
famiglia.
L’attività espletata dall’ASL in esame si sostanzia altresì, nella successiva
deliberazione n. 655 del 23.12.2003 per la proclamazione dei Medici di famiglia,
141
eletti componenti di diritto dei Comitati di Distretto con conseguente partecipazione
agli Uffici di coordinamento e di monitoraggio delle attività Distrettuali.
L’accordo siglato il 17.12.2003 con i MMG in merito all’adozione di tre
percorsi diagnostico – terapeutici (Diabete, BPCO, Ipertensione) realizza il risultato
atteso, misurato dall’indicatore di cui alla lett. C).
2.6.
Negoziazioni
Monitoraggio dell’andamento delle attività della stipula delle integrazioni
contrattuali rispettando le esigenze di contenuto e temporali del tavolo
tecnico di monitoraggio regionali.
Indicatori:
Invio nella tempistica richiesta e nei contenuti adeguati dei dati richiesti
dalla Direzione Generale Sanità per procedere ad un monitoraggio mensile delle
attività di specialistica ambulatoriale.
In proposito la Relazione sulla gestione per l’anno 2003 richiama la nota
prot. n. 53062 del 9 ottobre 2003 con la quale si trasmette alla Regione copia dei
contratti integrativi sottoscritti con le strutture accreditate.
2.7.
Controlli
Attuazione dei contenuti della deliberazione n. 12692 del 10/04/2003.
Indicatori:
Svolgimento delle attività di controllo secondo le modalità e le quantità
individuate dalla D.G.R.
Rinviando ad altra sede l’illustrazione dell’attività di controllo in attuazione
delle disposizioni normative di riferimento, si illustrano brevemente i dati di
risultato forniti dall’Azienda.
Il riscontro del risultato atteso, che si traduce in n. 4166 pratiche da
controllare, è visibile dal numero delle pratiche controllate nel 2003, pari a 4261.
In termini percentuali l’obiettivo è stato raggiunto nella misura del 103%.
142
Su 4.261 cartelle controllate, 989 (23%) sono state modificate nei termini
concordati con i rispettivi erogatori.
Dal controllo delle n. 4768 prestazioni ambulatoriali, inoltre, emerge che il
99,95% delle ricette sono state concordemente modificate con le strutture
erogatrici.
2.8.
Completamento processo di erogazione ADI (voucher)
Indicatori:
A) Completa attuazione della separazione delle funzioni di PAC da quelle
di erogatore diretto;
B) Distinzione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie (assistenza
estemporanea,
ospedalizzazione
domiciliare,
bassa
intensità
assistenziale – mediante il credit) da quelle socio-sanitarie integrate
dei tre livelli del voucher socio-sanitario;
C) Erogazione di prestazioni ASA/OSS per almeno l’80% dei voucher
socio-sanitari emessi (complessivamente nei tre livelli);
D) Numero di soggetti accreditati per l’erogazione di voucher sociosanitari.
Modalità di verifica:
il risultato si intende raggiunto:
A) Se l’ASL ha adottato il relativo provvedimento amministrativo;
B) Con
la
dimostrazione
della
distinzione
dell’erogazione
delle
prestazioni desunta dai “Dati di rendicontazione – consuntivo ADI 2°
semestre 2003” su scheda di sintesi regionale; dati da fornire entro il
27/02/2004;
C) Con l’ottenimento di una percentuale pari o superiore all’80% del
numero di voucher emessi che comprendano prestazioni ASA/OSS
desunta dai “Dati di rendicontazione – consuntivo 2° semestre 2003”
su scheda di sintesi regionale; dati da fornire entro il 27/02/2004;
D) Con l’accreditamento di almeno tre soggetti.
Le attività risultanti dalla Relazione sulla Gestione 2003 vengono illustrate
143
nei termini che seguono.
Relativamente alla modalità di verifica riferita all’indicatore Completa
attuazione della separazione delle funzioni di PAC da quelle di erogatore diretto il
risultato è positivamente conseguito con la Deliberazione n. 244 del 20 giugno 2003
“Separazione delle funzioni di programmazione e controllo dei servizi domiciliari
dalle funzioni di organizzazione ed erogazione delle prestazioni connesse al voucher
socio sanitario”.
Il risultato si intende raggiunto anche per quanto riguarda la Distinzione
dell’erogazione
delle
prestazioni
sanitarie
(assistenza
estemporanea,
ospedalizzazione domiciliare, bassa intensità assistenziale – mediante il credit) da
quelle socio-sanitarie integrate dei tre livelli del voucher socio-sanitario.
Sul punto si richiamano due provvedimenti del Direttore Generale:
•
la Deliberazione n. 319 dell’11 luglio 2003 “Approvazione delle
procedure per l’attivazione ed il controllo degli accessi al voucher
socio sanitario” che recepisce i menzionati tre livelli di assistenza
con le corrispondenti tariffe, così come previsto dalla D.G.R. n.
12902 del 2003, ed individua per la c.d. “assistenza estemporanea”
una tariffa pari a 20 euro ad accesso;
•
la Deliberazione n. 486 del 21.10.2003 “Integrazione alle procedure
per l’attivazione ed il controllo degli accessi al voucher socio
sanitario” che individua un credit (pacchetto) di n. 10 prestazioni
sanitarie domiciliari a bassa intensità assistenziale, quantificato
economicamente in euro 260,00 mensili, nell’eventualità in cui per
l’erogazione delle stesse occorra fare ricorso alle organizzazioni
accreditate per il voucher socio sanitario.
Ne è derivata una rendicontazione distinta per le due tipologie di
prestazioni,
così
come
risulta
dalla
scheda
di
sintesi
regionale
“Dati
di
rendicontazione – consuntivo ADI 2° semestre 2003” trasmessa via e-mail in data
18 gennaio 2004.
Similmente i dati di risultato desumibili dalla scheda regionale “Dati di
rendicontazione – consuntivo 2° semestre 2003”, recapitata via e-mail in data 8
gennaio 2004, confermano lo stesso esito con riferimento all’Erogazione di
144
prestazioni
ASA/OSS
per
almeno
l’80%
dei
voucher
socio-sanitari
emessi
(complessivamente nei tre livelli).
L’obiettivo, infatti, è stato raggiunto se si considera che l’erogazione di
prestazioni ASA/OSS è stata garantita in tutti i voucher emessi, sia in quelli
soddisfatti dai soggetti accreditati che in quelli presi in carico dal Servizio Cure
Domiciliari dell’ASL.
Da ultimo, per quel che concerne il Numero di soggetti accreditati per
l’erogazione di voucher socio-sanitari, alla data del 31 dicembre 2003 sono stati
accreditati n. 5 soggetti, superando ampiamente il numero di 3 accreditamenti
previsto per il raggiungimento del risultato nell’anno in esame.
Nello specifico sono stati accreditati un soggetto privato profit (S.p.a.) e 4
cooperative sociali (a r.l.) con atti del Direttore generale (Deliberazioni nn. 403,
404, 422, 541 e 610 del 2003).
2.9.
Invalidità civile
Rispetto dei tempi di accertamento e concessione per le nuove pratiche di
invalidità civile:
•
Accertamento: 90 giorni dalla presentazione della domanda da
parte del cittadino;
•
Inoltro alla commissione periferica non oltre i 7 giorni lavorativi
dalla visita di accertamento;
•
Comunicazione al cittadino e contestuale trasmissione della pratica
alla commissione concessoria non oltre i 7 giorni lavorativi;
•
Concessione: 90 giorni dal ritorno della pratica dalla commissione
periferica.
Indicatori:
A) tempo intercorrente dalla data di presentazione della domanda alla
data di effettiva visita di accertamento (tempo massimo 90 giorni);
B) tempo intercorrente dalla visita di accertamento all’inoltro del verbale
alla commissione periferica (tempo massimo 7 giorni lavorativi);
C) tempo intercorrente dal ritorno del verbale di invalidità dalla
commissione periferica alla spedizione del verbale al cittadino e alla
145
contestuale trasmissione della pratica, su supporto informatico,
all’unità concessoria (tempo massimo 7 giorni lavorativi);
D) tempo intercorrente dalla ricezione del verbale di invalidità da parte
dell’unità concessoria (su supporto informatico e completo dei dati
inerenti la concessione economica) alla trasmissione dei dati all’INPS,
ente erogatore (tempo massimo 90 giorni);
Modalità di verifica:
Il tempo preso in esame è:
A) Il tempo medio annuo intercorrente dalla presentazione della domanda
del cittadino alla data di effettiva visita nel 2003;
B) Il tempo medio annuale intercorrente dalla visita di accertamento
all’inoltro del verbale alla commissione periferica nel 2003;
C) Il tempo medio annuale intercorrente dal ritorno del verbale di
invalidità dalla commissione periferica (massimo 60 giorni con il
silenzio assenso) alla spedizione del verbale al cittadino e alla
contestuale
trasmissione
della
pratica,
su
supporto
informatico,
all’unità concessoria nel 2003;
D) Il tempo annuale riferito alle pratiche evase nel 2003; pratiche evase:
pratiche con determina di concessione trasmesse telematicamente
all’INPS, pratiche con determina di non concessione; pratiche con
archiviazione temporanea.
I risultati raggiunti, secondo le indicazioni contenute nella Relazione sulla
Gestione per l’anno interessato, sono coerenti con le previsioni regionali.
Il tempo massimo di 90 giorni, previsto per la visita di accertamento
dell’invalidità civile, della cecità e del sordomutismo da parte delle
Commissioni
di
Prima Istanza
a
decorrere
dalla
presentazione della
domanda, è stato ampiamente rispettato.
Nel 2003 il tempo medio di attesa è stato pari al 57,50%.
La media annuale dei tempi di trasmissione dei verbali alla Commissione di
Controllo dall’effettuazione della visita si è attestata a 7 giorni lavorativi.
Gli stessi tempi di attesa sono stati rispettati per la trasmissione dei verbali
146
di accertamento ratificati al cittadino e all’Unità Concessoria.
Infine, il termine dei 90 giorni previsto per la decretazione di concessione o
negazione della provvidenza economica all’utente e la trasmissione all’INPS
è stato altresì osservato. Gli uffici hanno ottemperato a tali adempimenti nel
tempo medio di 74 giorni.
Obiettivo 3 – Flussi informativi
Risultati attesi:
3.1
Debito informativo: attendibilità e tempestività dei dati economici,
compreso il controllo di gestione e accreditamento contabile (sanità
e ASSI);
Indicatori:
A) Esposizione semestrale on-line dei costi unitari dei dispositivi medici
acquistati in ottemperanza all’art. 57 della legge finanziaria 2003:
nuova Convenzione CONSIP;
B) Trasmissione dei flussi di controllo di gestione;
C) Rispetto dei tempi di invio dei bilanci (preventivi, CET e bilanci
d’esercizio) e dei prospetti di rendicontazione della spesa sociosanitaria
integrata.
Modalità di verifica (per l’indicatore C):
C) Il risultato si intende raggiunto se il rispetto dei tempi è stato
conseguito in percentuale pari o superiore al 90%. Per i bilanci (
preventivo e consuntivo) la data di riferimento è quella di ricezione
delle deliberazioni da parte della Direzione Generale Famiglia. Per i CET
la data di riferimento è quella di ricezione delle situazioni infrannuali di
bilancio da parte della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà
sociale. Per i prospetti di rendicontazione della spesa sociosanitaria
integrata la data di riferimento è quella di invio della documentazione
in formato cartaceo da parte della Direzione Generale Famiglia e
Solidarietà sociale.
147
I principali risultati delle attività espletate in tale ambito sono riassumibili nei
termini indicati nella Relazione 2003, che di seguito si riportano.
In particolare, con riferimento all’indicatore Esposizione semestrale on-line
dei costi unitari dei dispositivi medici acquistati in ottemperanza all’art. 57
della legge finanziaria 2003: nuova Convenzione CONSIP risulta al 31.03.03
l’invio Internet in Regione dei predetti dati e la pubblicazione degli stessi sul
sito regionale. I dati inviati in tempi successivi non risultano ancora ivi
pubblicati.
L’ASL ha provveduto alla Trasmissione dei flussi di controllo di gestione
mediante l’invio della “Rilevazione dei costi per l’anno 2002”. La Regione ha
rinviato al 2004 la rilevazione trimestrale.
Riguardo al Rispetto dei tempi di invio dei bilanci (preventivi, CET e bilanci
d’esercizio) e dei prospetti di rendicontazione della spesa sociosanitaria
integrata il risultato è stato raggiunto in base al parametro utilizzato nel
punto C) delle modalità di verifica.
Solo i prospetti di rendicontazione della spesa socio sanitaria integrata,
relativi al 3° trimestre, sono stati inviati l’11.09.03, in ritardo rispetto alla
prevista scadenza del 31.08. dello stesso anno.
I tempi quindi sono stati osservati in misura percentuale superiore
al 90%.
3.2
Debito informativo: attendibilità e tempestività dei flussi
informativi sui dati di attività del personale (sanità e ASSI).
Indicatori:
A) Nuovo sistema informativo del personale: aggiornamento dei dati
rispetto alle scadenze trimestrali;
B) Rispetto dei tempi previsti per l’invio dei flussi 28 SAN;
C) Percentuale di errori formali inferiore rispetto a quella del 2002 e
rispetto al livello medio regionale di errore;
D) Rispetto dei tempi di invio del debito informativo relativo ai Consultori;
E)
Rispetto dei tempi di invio del debito informativo relativo alle R.S.A. e
relativa trasmissione dei dati.
148
Modalità di verifica (per gli indicatori D e E):
D) Il risultato si intende raggiunto se il rispetto dei tempi è stato
conseguito in una percentuale pari o superiore all’80%;
E) Il risultato si intende raggiunto se è stata rispettata la scadenza
relativa al debito informativo e se la trasmissione dei dati raggiunge
una
percentuale
pari
o
superiore
all’70%
delle
strutture
da
rendicontare.
L’ottemperanza dell’azienda rispetto al presente risultato atteso è dimostrata
dalle risultanze esposte nella Relazione sulla Gestione 2003.
Quanto
all’indicatore
Nuovo
sistema
informativo
del
personale:
aggiornamento dei dati rispetto alle scadenze trimestrali, ne è conferma la
raccolta trimestrale dei dati riferiti al personale con rapporti di lavoro a vario
titolo.
Sono stati inoltre rispettati i tempi previsti per l’invio dei flussi 28 SAN.
Risulta, poi, una Percentuale di errori formali inferiore rispetto a quella del
2002 e rispetto al livello medio regionale di errore.
In ordine al Rispetto dei tempi di invio del
Consultori il
debito informativo relativo ai
risultato è stato raggiunto con il superamento della
percentuale dell’80%.
Lo stesso può dirsi in merito al Rispetto dei tempi di invio del
informativo relativo alle R.S.A.
debito
e relativa trasmissione dei dati visto, per
quest’ultima, il raggiungimento del 70% delle strutture da rendicontare e, per il
primo, l’invio trimestrale dei flussi nei termini previsti dalle disposizioni regionali.
149
IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
Il controllo interno
Come esposto nella parte generale della presente relazione, l’art. 13,
comma 4, della legge regionale n. 31/1997, e successive modificazioni e
integrazioni, ha previsto l’istituzione in ogni Azienda sanitaria di un servizio di
controllo interno di gestione.
La Giunta regionale, con delibera n. 7780 del 18 gennaio 2002, ha quindi
approvato le Linee guida sul controllo di gestione delle Aziende sanitarie della
regione Lombardia e, con delibera n. 14049 dell’8 agosto 2003, le Linee guida per
l’adozione del piano di organizzazione e funzionamento aziendale delle
Aziende sanitarie della regione Lombardia, in cui è stata ribadita la necessità di
attivare un sistema di controlli interni.
La citata D.G.R. n. 14049 fa rientrare nel controllo interno il controllo di
gestione e il controllo della qualità di prestazioni e servizi resi allo scopo di
migliorarne l’efficacia, impostazione ripresa dall’art. 45 del Piano di organizzazione
e funzionamento aziendale (POFA) dell’ASL Milano 2.
Il controllo di gestione e i suoi strumenti
Le finalità del controllo di gestione delle Aziende, conformemente ai
principi enunciati nella D.G.R. n. 7780 del 18 gennaio 2002, consistono nel:
•
valutare l’economicità della gestione;
•
focalizzare il processo di responsabilizzazione;
•
attuare un coerente processo strategico decisionale;
•
dare supporto al processo decisionale del management.
L’art. 47 del POFA dell’ASL Milano 2 dispone che il controllo di gestione, al
fine del conseguimento degli obiettivi aziendali, verifichi la coerenza della gestione:
•
delle risorse attribuite e introitate;
150
•
delle attività svolte;
•
dei consumi sanitari e amministrativi.
Gli strumenti utilizzati a tale scopo, ai sensi della medesima disposizione,
sono:
•
il sistema informativo delle attività e dei consumi esterni ed interni;
•
la contabilità analitica, integrata con la contabilità economico-
patrimoniale e con i sottosistemi contabili (magazzino, cespiti, personale,
ecc.);
•
il reporting, che consente di analizzare gli scostamenti tra budget e
risultati, di individuarne e rimuoverne le cause.
Nell’ASL Milano 2 le funzioni relative al controllo di gestione sono svolte,
nell’ambito della Direzione strategica, da una struttura di staff, denominata Servizio
sistema informativo, budget e controllo di gestione, che risponde gerarchicamente
al Direttore sanitario, come risulta dal POFA.
Per le modalità e il funzionamento del controllo di gestione e del budget,
il citato art. 47 del POFA, nel richiamare le linee guida regionali sul controllo di
gestione, rinvia al Regolamento budget e controllo di gestione, attualmente in fase
di adozione.
Si riportano pertanto le attività di controllo in concreto svolte e gli
strumenti utilizzati, come descritti dalla Direzione amministrativa e secondo quanto
emerge dagli atti adottati dall’Azienda.
a) Il budget
Anche se non è citato dall’art. 47 del POFA tra gli strumenti del controllo di
gestione, il budget, supportato dalla contabilità analitica, ne rappresenta il
momento principale.
Ai sensi dell’art. 48 del POFA, il budget dell’ASL Milano 2 si compone dei
seguenti documenti:
•
le direttive della Direzione strategica;
151
•
il budget delle attività e dei risultati attesi per centro di
responsabilità e di costo;
•
il budget economico che indica in dettaglio consumi sanitari e
amministrativi per centro di responsabilità e di costo;
•
il budget finanziario che indica flussi di entrata e di spesa;
•
il budget degli investimenti che indica le fonti di finanziamento e gli
impieghi per la gestione del patrimonio aziendale.
Quanto al processo di formazione del budget, con la deliberazione n. 328
del 18 luglio 2003 la Direzione aziendale, insediatasi il 1° gennaio 2003, ha
approvato il negoziato di budget condotto con i dirigenti dei centri di responsabilità
aziendali individuati, con il quale sono stati definiti per il 2003 risorse, obiettivi e
indicatori di misurazione, sui quali fondare la valutazione di ciascun responsabile.
Come accennato, i singoli obiettivi per il 2003 sono stati esaminati nel
precedente capitolo, concernente la programmazione aziendale, mentre per la
valutazione dei dirigenti si dirà successivamente.
Con delibera n. 143 del 25 marzo 2004, avente ad oggetto “Negoziazioni di
budget per l’anno 2004 ed assegnazione dei relativi obiettivi”, il Direttore Generale
ha approvato il negoziato di budget per l’anno 2004 e i relativi obiettivi assegnati ai
responsabili dei centri di responsabilità. Ha inoltre incaricato questi ultimi di rendere
noti gli obiettivi di servizio ai dirigenti gerarchicamente subordinati e a concordare
con ciascuno di essi gli obiettivi di attività degli stessi.
Con riferimento agli atti suindicati si osserva che, secondo quanto
comunicato dalla Direzione dell’ASL, non sono stati assegnati obiettivi specifici, ad
alcune strutture dell’Azienda.
Ciò corrisponde a una precisa scelta strategica della Direzione aziendale,
che intende assegnare obiettivi alle sole strutture che erogano prestazioni agli
utenti.
In particolare nel 2003 e nel 2004 “non si è proceduto alla negoziazione
con i Distretti in quanto nella filosofia aziendale, esplicitata nel POFA, tale struttura
152
è definita come ‘…il contesto territoriale delle cure primarie nel quale i Medici e i
Pediatri di famiglia provvedono al governo clinico degli assistiti…’ e il Direttore del
Distretto come il soggetto che ‘…sovrintende al funzionamento del sistema sociosanitario… coordina l’attività dei Dipartimenti… e il riferimento diretto dei Sindaci…e
dei cittadini…’; in tale contesto, dunque, egli non negozia con la direzione aziendale
un budget in quanto la direzione del distretto non è preposta ad erogare prestazioni
in forma diretta, ma a coordinare le attività dipartimentali rivolte ai cittadini che si
svolgono nel proprio ambito territoriale”.1
Inoltre, “nel corso del 2003 e del 2004 non è stato negoziato un budget
con i Servizi Amministrativi – Servizio Accreditamento, acquisto, prestazioni e
contratti, Servizio Approvvigionamenti e Tecnico Patrimoniale, CED Aziendale,
Servizio
gestione
amministrativa
personale
dipendente,
Servizio
gestione
economico finanziaria, Servizio Affari generali, U.O. Vigilanza e controllo – essendo
gli stessi preposti a fornire supporto tecnico-organizzativo ai servizi “di linea” e non
avendo, invece, compiti di erogazione diretta di prestazioni agli utenti”.
Infine, la Direzione amministrativa dell’ASL Milano 2 ha precisato che,
come per i Distretti, “con le Direzioni dei dipartimenti in quanto tali non è stato
praticato alcun negoziato perché si è scelto di negoziare direttamente con i Servizi
dipartimentali, cioè con le strutture preposte alla produzione di attività rivolte a
soddisfare direttamente i bisogni sanitari degli utenti, lasciando alle direzioni
dipartimentali il compito di coordinare le risorse e gli interventi”.
La realizzazione degli obiettivi e la corrispondenza con il budget viene
monitorata mensilmente alla presenza di tutti i responsabili dei Servizi.
Al termine del periodo di gestione, come specificato in seguito, i dirigenti
dei servizi vengono valutati dal Nucleo di Valutazione, sulla base degli obiettivi
generali e specifici determinati in sede di budget, valutando anche in maniera
comparativa i costi, i rendimenti e i risultati.
La delibera n. 143/2004 stabilisce inoltre “che gli obiettivi assegnati a
ciascun responsabile di centro di responsabilità costituiscono, nel complesso, un
insieme tale che il loro raggiungimento rappresenta condizione necessaria per il
raggiungimento degli obiettivi dell’Azienda, per cui ciascun responsabile sarà
1
Le parti riportate in corsivo sono tratte dalla nota 50286 del 14 ottobre 2004 del Direttore
amministrativo dell’ASL Milano 2.
153
valutato anche in relazione agli obiettivi generali che attengono al rispetto delle
procedure, alla necessaria collaborazione con gli altri dipartimenti, con le altre
strutture interne ai singoli dipartimenti e con la Direzione strategica, nonché verso
l’utenza esterna ed interna e verso il rispetto dello scadenzario e del debito
informativo interno, oltre che in relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi
specifici demandatigli”.
Al riguardo si osserva che gli obiettivi dell’Azienda sono quelli indicati dalla
Regione come obiettivi del Direttore generale dell’ASL, il cui raggiungimento
costituisce parametro di valutazione in sede di attribuzione dei giudizi ai Direttori
generali, cui è legata una parte della loro retribuzione, come illustrato nel referto
sulla gestione del Servizio sanitario regionale.
Di conseguenza, è evidente che il sistema di budget realizzato dall’ASL
Milano 2, conformemente alle indicazioni del Piano sociosanitario, tende a
coinvolgere tutti i livelli di responsabilità nella realizzazione degli obiettivi finali
dell’Azienda, che sono quelli assegnati dalla Regione ai Direttori generali.
b) La contabilità analitica
Durante l’anno 2003 l’ASL Milano 2 ha provveduto ad automatizzare
l’aspetto contabile del budget, con l’utilizzo del sistema informativo di contabilità
generale (Oracle Application).
Ad ogni conto2 della contabilità generale è stato assegnato un tetto, in
modo che il totale degli stanziamenti di budget corrisponda, sia per il 2003 che per
il 2004, al totale dei costi come risulta dal bilancio preventivo economico approvato.
In proposito, il regolamento di contabilità dell’Azienda, approvato con la
delibera 8 luglio 2004, ha mantenuto tra le “fasi di gestione del costo” quella
dell’impegno (o nascita del debito o del costo), articolata in prenotazione di budget
e impegno vero e proprio, per controllare, fin dalla sua origine, l’insorgenza di
ciascun costo.
2
Categorie omogenee di costi o ricavi.
154
E’ stato così possibile attivare un sottosistema degli ordini, la cui emissione
va a decurtare la disponibilità nel conto corrispondente, così da avere la situazione
complessiva dei costi costantemente monitorata. Nel momento in cui giunge la
fattura, questa viene agganciata all’ordine, concludendo il ciclo passivo.
Pertanto per ogni centro di costo vengono registrati, in relazione alla quota
di ciascun conto assegnata al centro:
le disponibilità di budget;
le spese deliberate;
gli impegni, con la descrizione dell’oggetto;
gli ordini;
le fatture.
Con deliberazione n. 233 del Direttore generale in data 7 maggio 2004 è
stato approvato il nuovo Piano dei Centri di Responsabilità (CDR) e dei Centri
di Costo (CDC) dell’ASL Milano 2.
Sulla base delle linee guida regionali sul controllo di gestione, contenute
nella D.G.R. n. 7780/2002, sono stati creati CDR che riflettono le aree di attività
dell’Azienda:
Prevenzione;
Servizi sanitari di base;
Servizi socio-sanitari;
Servizi socio-assistenziali delegati;
Servizio amministrativo;
Direzione Generale.
Rispetto allo standard regionale di riferimento, la ASL Milano 2 ha aggiunto
l’area dei servizi socio-assistenziali delegati dai Comuni.
Inoltre, come appare dall’elenco che segue, in relazione alle esigenze di
controllo manifestate dalla Direzione Strategica sono stati creati dei CDR che, oltre
a rispecchiare l’organizzazione dell’Azienda, corrispondono alla distinzione tra
centri autorizzatori e centri utilizzatori.
155
Piano dei centri di responsabilità dell’ASL Milano 2
DIPARTIMENTO PREVENZIONE MEDICA
A
1
Serv. Igiene e sanità pubblica
2
Serv. Igiene degli alimenti e della nutrizione
3
Serv. Medicina preventiva delle comunità ed epidemiologia
4
Serv. Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro
DIPARTIMENTO PREVENZIONE VETERINARIA
B
5
Serv. Igiene allevamenti e prod. Zootecnica
6
Serv. Igiene alimenti origine animale
7
Serv. Sanità animale
DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE
C
8
Serv. Assistenza medica di base
9
Serv. Assistenza farmaceutica
10
Serv. Convenzioni e supporto amministrativo ai distretti
11
Serv. Assistenza Protesica
DIPARTIMENTO PAC
D
12
Serv. Controllo consumi e NOC
13
Serv. Accreditamento e Contratti
DIPARTIMENTO ASSI
E
14
Serv. Assistenza Domiciliare Integrata
15
Serv. Famiglia
16
Serv. Disabili
17
Serv. Anziani
18
Serv. Territoriale delle Dipendenze
19
Serv. Accreditamento e vigilanza
156
F
SERVIZI SUPPORTO AMMINISTRATIVO
20
Serv. Affari Generali, Archivio e Protocollo
21
Serv. Risorse Umane e Finanziarie
22
Serv. Approvvigionamenti e logistica
23
Serv. Risorse Tecnico-Patrimoniali e Sicurezza L. 626
G
DIREZIONE E STAFF
24
Direzione Generale
25
Direzione Sanitaria
26
Direzione Sociale
27
Direzione Amministrativa
28
Medico Competente
29
Servizio sistema informativo, budget e controllo di gestione
30
UO Avvocatura e legale
31
Uffico Telematica
32
UO di Segreteria della Direzione Strategica
33
Ufficio di Educazione Sanitaria e Formazione
34
UO Relazioni con il pubblico
H
DISTRETTI SOCIO-SANITARI
35
Direzione di Paullo
36
Direzione di San Giuliano
37
Direzione di Pioltello
38
Direzione di Cernusco S/N
38
Direzione di Melzo
40
Direzione di Binasco e Rozzano
I
CENTRI DI TRANSITO
41
Magazzino Farmacia
42
Magazzino Economato
43
Magazzino Tecnico
44
Pulizia
45
Assicurazioni
46
Utenze telefoniche
47
Utenze luce e acqua
48
Utenze riscaldamento
Fonte: ASL Milano 2.
All’interno di ciascun CDR, al fine di approfondire l’analisi dei costi, sono
stati individuati i singoli CDC, corrispondenti alla struttura organizzativa e alle
attività svolte dall’Azienda.
157
In
relazione
al
Piano
dei
centri
di
costo,
si
osserva
infine
che,
conformemente alle indicazioni contenute nella nota della Direzione generale sanità
n. H1.2003.0023536, in data 17 aprile 2003, concernente “Il
sistema di
programmazione e controllo delle cure primarie e il governo della domanda nelle
aziende sanitarie locali della Lombardia”, sono stati previsti e costituiti a livello
territoriale CDR e CDC dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta.
Con delibera n. 526 del Direttore generale, in data 7 novembre 2003,
previa intesa tra l’Azienda e le categorie mediche suindicate, sono stati istituiti, ai
fini dell’introduzione del sistema di budget, sette Centri territoriali di responsabilità,
coincidenti con i Distretti, in cui sono raggruppati i medici operanti nell’ambito
distrettuale.
L’operatività di detti CDR ai fini del budget è tuttavia subordinata alla
definizione di appositi accordi regionali.
Per quanto riguarda l’integrazione della contabilità analitica con la
contabilità magazzini, sono in corso di revisione
le procedure relative alle
rilevazioni di magazzino, considerato che i tre magazzini esistenti sono attualmente
regolati da procedure differenti, che devono essere uniformate.
Per la contabilità del personale, i dipendenti sono stati classificati in
base ai nuovi CDR e CDC, con la relativa sezione di bilancio.
c) Il sistema di reporting
Come si è accennato, il sistema di controllo dell’ASL Milano 2 prevede il
monitoraggio mensile della spesa. A tale scopo vengono attivati flussi mensili di
raccolta dei dati contabili con apposite schede di budget, secondo le modalità
previste dalla circolare regionale del novembre 2003, sui flussi informativi relativi al
2004.
Le schede di budget, inviate ai dirigenti responsabili dei servizi, riportano:
l’indicazione del numero del conto;
la descrizione del conto;
il budget 2004 assegnato;
158
il preconsuntivo 2004, rappresentato dalla proiezione al 31.12.2004 del
costo afferente quel conto;
il conto economico mensile (CEM) al giugno 2004, pari all’ammontare dei
costi al 30 giugno 2004;
la differenza tra budget 2004 e preconsuntivo 2004;
le note operative sul livello costi 2004.
Con questo sistema di reporting ogni mese viene monitorata la situazione
economica al fine di individuare gli scostamenti e verificare le eventuali necessità di
integrazione degli stanziamenti di budget, compatibilmente con il mantenimento del
livello dei costi assegnato.
Predisposta la situazione economica mensile, si effettuano incontri con la
Direzione Generale in modo da garantire l’aggiornamento continuo dei dati e
soprattutto la possibilità di un intervento immediato in caso di
variazioni in
aumento dei costi rispetto al budget concordato.
Inoltre, in ottemperanza ai contenuti dell’art. 14 della l.r. n. 31/1997 nel
quale è stabilito che “le asl (…) debbono fornire ogni rappresentazione dei fenomeni
aziendali anche al fine di soddisfare il debito informativo verso la regione ed
ogni altra istituzione che ne abbia titolo”, l’ASL Milano 2 ha messo a punto un
sistema di reporting riassunto in un dettagliato prospetto, dal quale gli uffici
interessati possono rilevare il debito informativo periodico riferito all’esercizio di
competenza, con l’indicazione dell’autorità richiedente, della scadenza della stessa,
del settore interessato e del dirigente responsabile del procedimento.
Al riguardo, l’Azienda ha predisposto le tabelle richieste dalla Regione per i
flussi trimestrali di contabilità analitica, con particolare riferimento a quelle
riguardanti i flussi organizzativi ed economici di cui alla nota regionale prot. n.
H1.2004.0034289 del 14 giugno 2004, che prevedono:
Flusso organizzativo, relativo a:
⋅ distretti;
⋅ dipartimenti;
⋅ comuni per distretto.
159
Flusso dei centri di costo:
⋅ Tabella di transcodifica dei centri di costo
Flusso economico:
⋅ Tabella di transcodifica Piano dei conti di contabilità analitica;
⋅ Tabella dei conti economici.
Flusso del personale.
La Direzione ha effettuato riunioni esplicative sui flussi di contabilità
analitica, e provveduto alla formazione e all’istruzione del personale responsabile
dei Servizi coinvolti nelle rilevazioni, al fine di realizzare procedure che garantiscano
flussi informativi continui e corretti.
Il reporting sui dati di contabilità analitica, a partire dal 2004, viene
realizzato trimestralmente per i vari destinatari interni ed esterni all’Azienda, in
relazione ai flussi obbligatori da inviare ai competenti uffici regionali, le cui
scadenze sono le seguenti:
30 luglio 2004: comunicazione del flusso del I trimestre 2004;
29 ottobre 2004: comunicazione del flusso del II trimestre 2004;
31 dicembre 2004: comunicazione del flusso del III trimestre 2004;
entro il mese successivo alla data di presentazione del consuntivo: per
la comunicazione del flusso del IV trimestre.
I report, in relazione alle necessità informative da inviare ai vari destinatari
(Regione, Direzione strategica, Responsabili dei Servizi, ecc.), contengono i dati
relativi
ai costi delle attività e delle risorse utilizzate per lo svolgimento delle
attività stesse (risorse umane e materiali) e sono caratterizzati da una matrice, in
cui nelle righe sono inseriti i CDC e i CDR e nelle colonne i fattori produttivi utilizzati
e consumati nei rispettivi CDC.
Ciascun report è eventualmente accompagnato da una relazione in cui sono
riportate le criticità emerse dai flussi trimestrali. Tali criticità fanno riferimento ai
dati che di volta in volta possono evidenziare anomalie ovvero scostamenti, rispetto
al budget, nell’utilizzo delle risorse, o nel raggiungimento dei singoli obiettivi.
160
Il controllo della qualità
Come previsto nella D.G.R. 7780 del 2002, di cui si è trattato nel referto
concernente la gestione del Servizio sanitario in Lombardia, sistemi avanzati di
controllo di gestione devono tener conto non solo di indicatori di tipo economico
finanziario, ma anche di indici di qualità, che riguardano la struttura, l’attività, i
risultati raggiunti.
Nel corso dell’esercizio 2003, al fine di valutare adeguatamente le
modalità organizzative aziendali,
vista
la
carenza
di
procedure
il livello dei suoi processi e i relativi flussi,
scritte
e
sistematizzate
relative
all’attività
amministrativa, la Direzione dell’ASL Milano 2 ha, in via prioritaria, effettuato una
capillare analisi dei principali processi svolti nell’ambito dell’area amministrativa. In
particolare sono state esaminate le procedure contabili, le procedure relative alla
gestione delle risorse umane e all’acquisizione di beni e servizi.
L’internal audit, svolto dalla stessa Direzione aziendale in assenza di un
organo appositamente individuato, ha evidenziato le criticità dei principali processi
e/o fasi del lavoro, le modalità di risoluzione dei problemi, elencando le azioni a tal
fine intraprese.
161
Contenuti dell’audit sull’area amministrativa
Ufficio
Criticità evidenziate
Ufficio del
personale
Ufficio del
personale
Ufficio economico
finanziario
Ufficio economico
finanziario
Ufficio economico
finanziario
Ufficio
provveditorato
economato
Servizio farmacia
Servizio farmacia
Azioni correttive
Carenze
del
sistema
informativo
nella
Implementazione della procedura di
determinazione
automatica
di
prospetti
elaborazione dei dati;
riepilogativi e sintetici;
Avvio di un flusso parallelo,
extracontabile,
di
dati
sul
Difetti concettuali nell’impostazione della
personale;
raccolta, a fini contabili, di dati sul personale;
Implementazione della procedura di
rilevazione dei dati;
Scarsa omogeneità dei dati dovuta al cambio
Correzione dei difetti del sistema;
di procedura informatica;
Correzione della registrazione dei
Errori nel flusso informativo sul bilancio 2002;
dati;
Difetti nelle registrazioni di dati concernenti Inserimento
di
correttivi
nel
fatture e costo del personale;
sistema;
Riorganizzazione dell’ufficio;
Ritardo o assenza dell’inserimento degli ordini, Estensione degli ordini a tutti gli
dovuto anche al cambio di procedura acquisti;
informatica;
Risoluzione dei problemi applicativi
del sistema;
Riorganizzazione
interna
del
Arretrato nella registrazione degli ordini;
Servizio;
Mancanza di controlli sulle fatture, liquidate
Trasferimento dell’attività all’ Ufficio
manualmente;
provveditorato economato
Riorganizzazione
interna
del
Servizio;
Assenza attività ispettiva;
Adozione del Piano dei controlli a
partire dal 2004.
Fonte: ASL Milano 2
Oltre alle criticità esposte in tabella, ne sono state individuate altre in
relazione ai flussi informativi contabili per l’anno 2003. Per ognuna è stato indicato
il modo per farvi fronte, precisando i singoli interventi, che in molti casi sono già
stati attuati e hanno già fornito i risultati attesi.
Infine sono state rilevate, con la conseguente attivazione di interventi
correttivi,
alcune
criticità
in
ordine
ai
flussi
informativi
dell’attività
di
programmazione e controllo: la procedura di budget non era stata attivata e la
contabilità analitica, pur esistendo un piano dei centri di responsabilità e di costo,
non era stata avviata.
Quanto alle attività connesse ai controlli della qualità di prestazioni e
servizi, se ne elencano alcuni effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2003:
•
controlli sulla spesa farmaceutica, basati su criteri di appropriatezza, il cui
esito è riportato nella relazione “Monitoraggio della spesa farmaceutica in
relazione al budget assegnato e attività di verifica dell’appropriatezza
162
prescrittiva dei farmaci” che fa parte della Relazione sulla gestione 2003,
concernente la realizzazione degli obiettivi del Direttore generale;
•
controlli delle prestazioni sanitarie nelle strutture erogatrici territoriali, in
base alla DGR n. 12692 del 10 aprile 2003 “Determinazioni in merito alle
modalità di controllo delle prestazioni sanitarie anno 2003”;
•
controllo dei requisiti previsti per l’accreditamento di soggetti erogatori di
assistenza domiciliare integrata, a seguito dell’introduzione del “sistema
voucher” con le seguenti deliberazioni del Direttore generale:
-
deliberazione n. 244 del 20 giugno 2003 “Separazione delle funzioni
di programmazione e controllo”;
-
deliberazione n. 319 del 11 luglio 2003 “ Approvazione delle
procedure per l’attivazione e il controllo degli accessi al voucher sociosanitario”;
-
deliberazione n. 486 del 21 ottobre 2003 “Integrazione delle
procedure per l’attivazione e il controllo degli accessi al voucher sociosanitario”;
•
controlli sul rispetto dei tempi di accertamento e concessione per le nuove
pratiche di invalidità civile;
•
monitoraggi e controlli di cui al Piano di Governo File F3, progetto che
prevede una prima valutazione dei risultati entro il mese di dicembre 2004.
Inoltre, in base alle indicazioni regionali contenute nella D.G.R. n. 15324
del 28 novembre 2003, recante “Determinazioni in ordine alla gestione del SSR per
l’esercizio 2004”, è stato predisposto il Piano dei Controlli che l’Azienda ha
programmato di effettuare nell’anno 2004 per le attività di ricovero, di specialistica,
di
psichiatria, di
neuropsichiatria, di
consumo dei
farmaci, nonché per il
monitoraggio dei tempi di attesa e la verifica dei requisiti di autorizzazione e di
accreditamento delle strutture sanitarie.
Dell’esito degli interventi di controllo descritti si tratterà nel successivo
capitolo, concernente l’attività dell’ASL Milano 2.
3
registrazione delle informazioni relative alla fornitura e/o somministrazione di un farmaco a un
determinato paziente da parte di una struttura ospedaliera, che consente il rimborso dei costi da parte
dell’ASL pagante. Tale sistema garantisce una maggiore appropriatezza nei consumi e, per alcune
tipologie di farmaci, un risparmio sulla spesa farmaceutica convenzionata.
163
La valutazione del personale dirigenziale
Nell’ASL Milano 2 la valutazione delle prestazioni dei dirigenti, ai sensi
dell’art. 5 del d.lgs. n. 286/99, dell’art. 31 del CCNL dell’Area Dirigenza Medica e
Veterinaria e dell’art. 31 del CCNL dell’Area Tecnica e Amministrativa, è affidato ai
seguenti organi:
•
Nucleo di valutazione;
•
Collegio tecnico.
Con delibera n. 9 in data 3 febbraio 2003, il Direttore generale ha costituito
il Nucleo di valutazione, previsto dall’art. 21 del POFA, composto dai Direttori
amministrativo, sanitario e sociale, quale struttura di staff alla Direzione generale,
in sostituzione del precedente, costituito invece da esperti esterni.
Con delibera n. 502 del 21 ottobre 2003, il Direttore generale ha costituito
il Collegio tecnico, previsto dall’art. 15 del d.lgs. n. 502/92, che ha il compito di
effettuare periodiche verifiche concernenti le attività professionali svolte e risultati
raggiunti da ciascun dirigente sanitario.
Con la deliberazione n. 501/2003 è stato approvato il Regolamento
disciplinante il funzionamento del Collegio Tecnico.
Come riportato nella seguente tabella, il Collegio ha composizione variabile
in funzione del livello della struttura di cui il dirigente è responsabile.
Composizione Collegio tecnico
Livello/funzione del dirigente
1
Direttore medico di distretto
2
Direttore di dipartimento
(ruolo sanitario)
3
Direttore di dipartimento
(ruolo amministrativo)
4
Responsabile di struttura complessa
(ruolo sanitario)
Componenti
Direttore sanitario (presidente)
Direttore amministrativo
Direttore sociale
idem
Direttore amministrativo (presidente)
Direttore sanitario
Direttore sociale
Direttore sanitario (presidente)
(Direttore di dipartimento)
Direttore medico/veterinario di distretto
164
Dirigente medico/veterinario di strutt. compl.
5
6
Responsabile di struttura complessa
Responsabile ufficio amministrativo di
staff alla Direzione generale
(ruolo amministrativo)
Responsabile di struttura semplice
(ruolo sanitario, tecnico, professionale)
Direttore amministrativo
Direttore sanitario
Direttore sociale
Direttore di dipartimento (presidente)
Responsabile struttura complessa
Direttore medico/veterinario di distretto
Il Collegio tecnico assume composizioni diverse, che vedono la presenza
del direttore di dipartimento e dei responsabili di struttura complessa, per la
valutazione di dirigenti ai quali non è stato conferito l’incarico di responsabile di
struttura.
La valutazione della dirigenza, finalizzata al perseguimento degli obiettivi
aziendali, si avvale dello strumento premiale della retribuzione di risultato attribuita
ai dirigenti, in base al raggiungimento degli obiettivi individuali.
Presso l’ASL Milano 2, anche al personale del comparto viene attribuita una
quota delle risorse del fondo di produttività in base a una valutazione individuale
che risponde alle medesime finalità e presenta la medesima scansione temporale
del sistema di valutazione dei dirigenti.
Pertanto la Direzione aziendale ha negoziato con le organizzazioni sindacali
della dirigenza e del comparto un sistema di valutazione annuale, tenendo conto,
così come previsto dal citato art. 5 del d.lgs. n. 286/99, dei risultati dell’attività
amministrativa e della gestione e basandosi sui
principi della diretta conoscenza
dell’attività del valutato da parte dell’organo valutatore
e della partecipazione al
procedimento del valutato.
Detti accordi integrativi sono stati approvati con le seguenti delibere del
Direttore generale:
•
delibera n. 475 del 15 ottobre 2003 “Recepimento del Contratto
Integrativo Aziendale del Comparto sottoscritto in data 8 settembre
2003”;
•
delibera n. 515 del 28 ottobre 2003 “Presa d’atto del Contratto
Integrativo Aziendale della Dirigenza Sanitaria, Tecnica, Professionale e
Amministrativa, sottoscritto in data 29 settembre 2003”;
165
•
delibera n. 516 del 28 ottobre 2003, “ Presa d’atto del Contratto
Integrativo Aziendale della Dirigenza Medica e Veterinaria, sottoscritto
in data 29 settembre 2003”.
Secondo quanto stabilito nelle delibere citate, i dirigenti dei Servizi sono
valutati dal Collegio tecnico, nella composizione corrispondente alla qualifica
rivestita e all’incarico ricoperto, sulla base del raggiungimento degli obiettivi
generali e specifici determinati in sede di budget, nonché sulla verifica della
professionalità, elementi che confluiscono in due distinte schede di valutazione.
La valutazione del personale del comparto, effettuata dal responsabile
competente, si basa sulla verifica dei risultati, con la compilazione di un’unica
scheda.
L’Azienda ha fornito i dati relativi alla valutazione media riportata nel 2003
dalla dirigenza e dal personale del comparto, valutazioni riportate nelle seguenti
tabelle, che utilizzano una scala da 0 a 100 per la dirigenza e da 0 a 5 per il
personale del comparto.
Per quanto il valore medio della valutazione non sia particolarmente significativo, il
livello medio raggiunto è tale da condurre alla conclusione che ogni dirigente ha
realizzato gli obiettivi rispondendo ai requisiti richiesti (punteggio da 91 a 100),
mentre tutte le categorie di personale del comparto in servizio presso l’ASL Milano 2
hanno riportato valutazioni superiori alla sufficienza (pari a 2).
166
Valutazione personale dirigenziale - Anno 2003
100
99
Valutazioni medie
98
97
96
95
94
93
dirigenza
amministrativa
dirigenza
veterinaria
dirigenza
sanitaria
(farmacisti)
dirigenza
sanitaria
(psicologi)
dirigenza
medica
92
Profili dirigenziali
Fonte: ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per la Lombardia
valutazioni medie
Valutazione personale comparto - Anno 2003
5
4
3
2
1
0
Ds
D
C
Bs
B
A
categorie professionali
ruolo sanitario
ruolo amministrativo
Fonte: ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per la Lombardia
167
ruolo tecnico
Con la delibera n. 506 del 21 ottobre 2003, è stato istituito il Servizio
Ispettivo, ai sensi della legge n. 662/1996, ai fini della verifica di eventuali
incompatibilità con il rapporto d’impiego delle attività svolte dal personale
all’esterno dell’Azienda e di quelle che i dipendenti in part-time sono stati
autorizzati a svolgere.
Con la medesima delibera è stata approvata la metodologia per lo
svolgimento degli interventi di vigilanza e controllo, che prevede:
•
l’individuazione di un campione rappresentativo di dipendenti sui quali
effettuare le verifiche;
•
la raccolta di autodichiarazioni del personale rientrante nel campione
selezionato;
•
le verifiche tramite consultazione di banche dati presso enti o
associazioni di categoria (Camere di commercio, ufficio IVA, INPS, ordini
professionali);
•
la raccolta di informazioni all’interno dell’Azienda;
•
l’incrocio e la valutazione dei dati raccolti;
•
l’approfondimento dei controlli su situazioni particolari anche estranee
al campione;
•
l’elaborazione di una relazione annuale alla Direzione generale e alla
Funzione pubblica.
La delibera prevede altresì le modalità di individuazione del campione
rappresentativo su cui effettuare i controlli, modalità che possono essere variate di
anno in anno.
Con distinta deliberazione, la n. 626 dell’11 dicembre 2003, l’Azienda ha
approvato il Regolamento per la disciplina delle attività compatibili con il rapporto di
lavoro dei dipendenti dell’Azienda.
168
Il controllo di regolarità amministrativa e contabile
L’art. 3 ter del d.lgs. n. 502/1992, introdotto dall’art. 3, comma 3, del
d.lgs. n. 229/1999, prevede la composizione e le funzioni del collegio sindacale
delle Aziende sanitarie locali, il quale:
a)
verifica l’amministrazione dell’Azienda sotto il profilo economico;
b)
vigila sull’osservanza della legge;
c)
accerta la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle
risultanze dei libri e delle scritture contabili ed effettua periodicamente
verifiche di cassa;
d)
riferisce alla Regione, alla Conferenza dei Sindaci, ai singoli Sindaci.
L’art. 7, comma 5, della legge regionale n. 31/1997 stabilisce invece che il
collegio dei revisori esercita le seguenti competenze:
a)
verifica l’attività amministrativa e contabile;
b)
vigila sulla gestione economica finanziaria e patrimoniale;
c)
esamina ed esprime le proprie valutazioni sul bilancio di esercizio.
Il successivo comma 6 ne prevede la composizione, coincidente con quella
determinata dalla norma statale: il collegio, che dura in carica tre anni, è costituito
da cinque membri di cui due designati dalla Regione, uno dalla Conferenza dei
sindaci, uno dal Ministro della salute e uno dal Ministro dell’economia e delle
finanze.
La D.G.R. n. 14049/2003, recante le linee guida per l’adozione del piano di
organizzazione e funzionamento aziendale delle ASL, ha previsto tra gli organi delle
Aziende, oltre al Direttore generale, il collegio sindacale.
In tale quadro normativo, l’art. 16 del POFA dell’ASL Milano 2 stabilisce che
il collegio sindacale esercita funzione di controllo nei confronti dell’attività
complessiva dell’azienda, operando un rinvio alle disposizioni di legge per gli
altri aspetti.
169
L’attuale Collegio sindacale dell’ASL Milano 2 è stato nominato, ai sensi
della normativa sopra richiamata, con delibera n. 41 del Direttore generale in data
5 marzo 2003, successivamente modificata con le delibere nn. 166 dell’8 maggio
2003 e 258 del 2 luglio 2003.
Il Collegio, insediatosi il 19 marzo 2003, si è riunito 9 volte nel corso
dell’anno ed ha effettuato:
•
tre verifiche di cassa, che si aggiungono alle due effettuate, sempre nel
2003, dal precedente Collegio;
•
l’esame del bilancio preventivo economico 2003 (primo provvedimento);
•
l’esame del bilancio preventivo economico 2003 (secondo provvedimento);
•
l’esame del bilancio preventivo economico 2003 (terzo provvedimento);
•
l’esame del rendiconto trimestrale (CET) al 31 marzo, al 30 giugno e al 30
settembre 2003;
•
l’esame a campione di varie delibere dell’Azienda;
•
l’esame delle ipotesi di contratto integrativo aziendale;
•
l’esame del bilancio consuntivo 2002.
Dall’esame degli atti emerge che il Collegio dei revisori ha di volta in volta
chiesto chiarimenti e approfondimenti su questioni determinate, valutando poi le
risposte fornite dagli Uffici competenti. Ha inoltre fornito raccomandazioni, cui
l’Azienda si è adeguata.
Il compenso spettante ai revisori è stato determinato a norma dell’art. 3,
comma 13, del d. lgs. 502/92 e successive modificazioni, il quale prevede che
l'indennità annua lorda spettante ai componenti del Collegio sindacale sia pari al
10%
degli
emolumenti
percepiti
dal
Direttore
generale
dell’ASL,
con
una
maggiorazione del 20% per il presidente del Collegio medesimo.
Nella seguente tabella sono riportate le spese sostenute negli anni 20002003, relativamente al collegio dei revisori.
170
SPESE PER IL COLLEGIO DEI REVISORI (in euro)
Compenso
Rimborso spese
IRAP
INPS
Totale
2000
56.025,24
8.283,57
4.260,03
1.368,00
69.936,84
2001
74.760,71
4.405,38
5.134,20
2.302,00
86.602,29
2002
93.661,05
12.633,52
7.725,69
3.305,00
117.325,26
2003
100.001,10
4.698,46
2.129,14
1.091,00
107.919,70
Fonte: Direzione ASL Milano 2
171
Il controllo strategico
L’art. 6 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 recita: “l’attività di
valutazione e controllo strategico mira a verificare, in funzione dell’esercizio dei
poteri di indirizzo da parte dei competenti organi, l’effettiva attuazione delle
scelte contenute nelle direttive ed altri atti di indirizzo politico”.
Inoltre
“nell’analisi,
la
medesima
preventiva
e
disposizione
successiva,
della
individua
il
congruenza
controllo
e/o
strategico
degli
eventuali
scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi prescelti, le
scelte operative effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali assegnate,
nonché nella identificazione degli eventuali fattori ostativi e delle eventuali
responsabilità per mancata o parziale attuazione dei possibili rimedi”.
Come
è
stato
ampiamente
illustrato
nel
precedente
capitolo
sulla
programmazione, nell’ambito del sistema sociosanitario della Lombardia il controllo
strategico è svolto dalla Regione, che assegna annualmente gli obiettivi e le risorse
e valuta, al termine del periodo, il raggiungimento degli obiettivi da parte dei
Direttori generali, assegnando o meno un incentivo economico individuale. In tale
quadro la valutazione rappresenta uno strumento finalizzato al perseguimento degli
obiettivi strategici d’interesse regionale.
Per l’illustrazione dei singoli obiettivi fissati dalla Regione per l’ASL Milano
2, si veda il precedente capitolo riguardante la programmazione, dove ne è
riportato anche lo stato di attuazione.
Quanto
determinazione
ai
criteri
della
e
agli
valutazione
indicatori
dei
stabiliti
Direttori
dalla
generali
Regione
e
per
la
l’attribuzione
dell’incentivo economico, esposti nella parte generale della relazione concernente la
gestione del Servizio sanitario in Lombardia, si rammenta che nel 2002 il minimo
per ottenere l'incentivo economico era fissato in corrispondenza di una valutazione
di almeno 40 su 100 e nel 2003 di 50 su 100. L’entità dell’incentivo era peraltro
commisurata percentualmente alla valutazione riportata.
Al riguardo si rammenta che nel 2002 è scaduto il contratto di attribuzione
dell’incarico assegnato al Direttore generale dell’ASL Milano 2, che non è stato
riconfermato, e pertanto dal 1° gennaio 2003 è subentrata la nuova Direzione.
Sia nel 2002 che nel 2003, la Direzione dell’ASL Milano 2 ha superato
ampiamente il minimo richiesto, riportando il punteggio di 76/100 nel 2002 e di
172
77/100 nel 2003, valori che collocano l’Azienda nella media dei risultati delle ASL
della Regione, come risulta nella relazione sulla gestione del Servizio sanitario in
Lombardia.
Si rammenta infine che la Regione, al fine di verificare l’attuazione degli
obiettivi strategici, effettua il monitoraggio dei flussi di spesa e dei dati
relativi alla gestione del servizio sanitario, che, come si è visto, le Aziende sono
tenute a fornire tempestivamente, rientrando il rispetto dei tempi e delle modalità
stabilite per i flussi informativi tra gli obiettivi strategici da realizzare.
173
L’EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SANITARIE
L’organizzazione del servizio sul territorio
L’Azienda a seguito dell’applicazione della L.R. 31/97, trae origine dalla
confluenza delle tre ex Aziende USSL: la n. 26 di Melegnano, la n. 27 di Cernusco
sul Naviglio ed infine, della ex Azienda USSL n. 39 Milano esclusa. Il territorio si
estende ad est ed a sud della città di Milano e raggruppa 46 comuni con oltre
500.000 abitanti.
Come esposto nei precedenti capitoli, il territorio di competenza dell’ASL è
provvisoriamente articolato nei seguenti sette Distretti Socio-Sanitari:
Distretto n. 1 di Paullo, che comprende i Comuni di Mediglia, Pantigliate,
Paullo, Peschiera Borromeo, Tribiano;
Distretto n. 2 di San Giuliano, che comprende i Comuni di Carpiano, Cerro
al Lambro, Colturano, Dresano, Melegnano, San Donato M.se, San Giuliano
M.se, San Zenone al Lambro, Vizzolo Predabissi;
Distretto n. 3 di Pioltello, che comprende i Comuni di Pioltello, Rodano,
Segrate, Vimodrone;
Distretto n. 4 di Cernusco, che comprende i Comuni di Bellinzago,
Bussero, Cambiago, Carugate, Cassina de Pecchi, Cernusco sul Naviglio,
Gessate, Gorgonzola, Pessano con Bornago;
Distretto n. 5 di Melzo, che comprende i Comuni di Cassano D’Adda,
Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Truccazzano, Vignate, Settala;
Distretto n. 6 di Binasco, che comprende i Comuni di Binasco, Casarile,
Lacchiarella, Noviglio, Pieve Emanuele, Vernate, Zibido San Giacomo;
Distretto n. 7 di Rozzano, che comprende i Comuni di Locate di Triulzi,
Basiglio, Opera, Rozzano;
Il quadro delle attività svolte presso i sette distretti territoriali è riassunto
dalle successive tabelle.
174
ASL Milano 2 - Distretto n. 1
PRESIDI DISTRETTUALI
Attività svolte
Consultorio familiare
DIP. ASSI
Servizio anziani
ambulatorio ginecologico
ambulatorio
pediatrico
(vaccinazioni 0-3 anni)
assistenza sociale
assistenza psicologica
Unità di Valutazione Geriatrica
Servizio cure domiciliari
DIP. SERV.
SAN. BASE
Medicina generale
Servizio farmaceutico
Servizio di guardia medica
Igiene Pubblica
DIP. PREV.
Medicina Preventiva per le
comunità
Igiene
alimenti
e
nutrizione
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2
attività
di
sportello
(scelta/revoca
del
medico,
esenzione ticket, autorizzazioni)
attività servizio farmaceutico
certificazioni medico legali
libretti sanitari
patenti
medicina necroscopica
vaccinazioni
vaccinazioni (3-14 anni)
interventi di prevenzione alla
popolazione e gruppi a rischio
educazione sanitaria
vigilanza mense scolastiche
175
Paullo
Peschiera
Borromeo
si
si
si
si
si
si
si
no
si
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
ASL Milano 2 - Distretto n. 2
PRESIDI DISTRETTUALI
Attività svolte
ambulatorio ginecologico
ambulatorio
pediatrico
vaccinazioni 0-3 anni
assistenza sociale
Consultorio familiare
DIP. ASSI
assistenza psicologica
Unità
di
Valutazione
Geriatrica
Servizio anziani
Servizio
domiciliari
DIP.
SERV.
SAN.
BASE
Servizio
medica
di
si
si
si
si
si
si
si
si
no
si
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
attività
di
sportello
(scelta/revoca del medico,
esenzione
ticket,
autorizzazioni)
attività
servizio
farmaceutico
Servizio farmaceutico
San
Donato
M.se
si
si
cure
Medicina generale
si
San
Giuliano
M.se
si
Melegnano
guardia
certificazioni medico legali
si
si
si
libretti sanitari
Igiene Pubblica
patenti
medicina necroscopica
vaccinazioni
DIP.
vaccinazioni (3-14 anni)
PREV.
interventi di prevenzione
Medicina
Preventiva
alla popolazione e gruppi
per le comunità
a rischio
educazione sanitaria
Igiene
alimenti
e vigilanza
mense
nutrizione
scolastiche
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
ASL Milano 2 - Distretto n. 3
PRESIDI DISTRETTUALI
Attività svolte
Consultorio familiare
DIP.
ASSI
Servizio anziani
ambulatorio ginecologico
ambulatorio
pediatrico
(vaccinazioni 0-3 anni)
assistenza sociale
assistenza psicologica
Unità
di
Valutazione
Geriatrica
Servizio cure domiciliari
DIP.
SERV.
SAN.
BASE
Medicina generale
Servizio farmaceutico
Servizio
medica
di
attività
di
sportello
(scelta/revoca
del
medico,
esenzione
ticket, autorizzazioni)
attività
servizio
farmaceutico
guardia
certificazioni
legali
libretti sanitari
176
medico
Pioltello
Segrate
Vimodrone
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
no
no
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
no
si
si
si
si
si
si
Medicina Preventiva per
le comunità
patenti
medicina necroscopica
vaccinazioni
vaccinazioni (3-14 anni)
interventi di prevenzione
alla popolazione e gruppi
a rischio
educazione sanitaria
vigilanza
mense
scolastiche
Igiene
alimenti
e
nutrizione
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Distretto n. 3
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
PRESIDI DISTRETTUALI
Attività svolte
Consultorio
familiare
DIP.
ASSI
Servizio anziani
Servizio
domiciliari
DIP.
SERV.
SAN.
BASE
cure
Medicina generale
Servizio
farmaceutico
Servizio di guardia
medica
Igiene Pubblica
DIP.
PREV.
ambulatorio ginecologico
ambulatorio
pediatrico
(vaccinazioni 0-3 anni)
assistenza sociale
assistenza psicologica
Unità
di
Valutazione
Geriatrica
Medicina
Preventiva per le
comunità
attività di sportello (scelta/
revoca
del
medico,
esenzione
ticket,
autorizzazioni)
attività servizio farmaceutico
certificazioni medico legali
libretti sanitari
patenti
medicina necroscopica
vaccinazioni
vaccinazioni (3-14 anni)
interventi di prevenzione alla
popolazione e gruppi a
rischio
educazione sanitaria
vigilanza mense scolastiche
Igiene alimenti e
nutrizione
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2
Cernusco
sul
Naviglio
Cassina
de
Pecchi
Gorgonzola
si
si
si
si
si
si
si
si
no
no
si
si
no
si
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
si
si
si
si
si
si
si
no
no
no
si
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
ASL Milano 2 - Distretto n. 5
PRESIDI DISTRETTUALI
Attività svolte
DIP. ASSI
ambulatorio ginecologico
Consultorio familiare
ambulatorio pediatrico (vaccinazioni
0-3 anni)
assistenza sociale
assistenza psicologica
177
Melzo
Cassano
d’Adda
si
si
si
si
si
no
si
no
Servizio anziani
Unità di Valutazione Geriatrica
Servizio cure domiciliari
DIP.
SERV.
SAN. BASE
si
no
si
si
Medicina generale
attività di sportello (scelta/revoca
del
medico,
esenzione
ticket,
autorizzazioni)
si
si
Servizio farmaceutico
attività servizio farmaceutico
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Servizio di guardia medica
Igiene Pubblica
DIP. PREV.
Medicina
comunità
Preventiva
per
le
Igiene alimenti e nutrizione
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2
certificazioni medico legali
libretti sanitari
patenti
medicina necroscopica
vaccinazioni
vaccinazioni (3-14 anni)
interventi
di
prevenzione
popolazione e gruppi a rischio
educazione sanitaria
vigilanza mense scolastiche
alla
ASL Milano 2 - Distretto n. 6
PRESIDI DISTRETTUALI
Attività svolte
Binasco
Consultorio
familiare
DIP.
ASSI
Servizio anziani
Servizio
domiciliari
DIP.
SERV.
SAN.
BASE
DIP.
PREV.
ambulatorio ginecologico
ambulatorio
pediatrico
(vaccinazioni 0-3 anni)
assistenza sociale
assistenza psicologica
Unità
di
Valutazione
Geriatrica
Servizio
farmaceutico
Servizio di guardia
medica
Igiene Pubblica
Pieve
Emanuele
si
si
si
si
si
si
no
si
no
no
si
si
no
si
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
no
si
certificazioni medico legali
si
si
si
libretti sanitari
patenti
si
si
si
si
si
si
medicina necroscopica
si
si
si
cure
Medicina generale
Lacchiarella
attività
di
sportello
(scelta/revoca del medico,
esenzione
ticket,
autorizzazioni)
attività
servizio
farmaceutico
178
Medicina
Preventiva per le
comunità
Igiene alimenti e
nutrizione
vaccinazioni
no
no
no
vaccinazioni (3-14 anni)
si
si
si
interventi di prevenzione
alla popolazione e gruppi a
rischio
si
si
si
educazione sanitaria
si
si
si
si
si
si
vigilanza
scolastiche
mense
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Distretto n. 7
Attività svolte
Consultorio familiare
DIP.
ASSI
Servizio anziani
PRESIDI DISTRETTUALI
ambulatorio ginecologico
ambulatorio
pediatrico
(vaccinazioni 0-3 anni)
assistenza sociale
assistenza psicologica
Unità
di
Valutazione
Geriatrica
Servizio cure domiciliari
DIP.
SERV.
SAN.
BASE
Medicina generale
Servizio farmaceutico
attività
di
sportello
(scelta/revoca del medico,
esenzione
ticket,
autorizzazioni)
attività
servizio
farmaceutico
Servizio di guardia medica
Igiene Pubblica
DIP.
PREV.
Medicina Preventiva per le
comunità
Igiene alimenti e nutrizione
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2
certificazioni medico legali
libretti sanitari
Patenti
medicina necroscopica
Vaccinazioni
vaccinazioni (3-14 anni)
interventi di prevenzione
alla popolazione e gruppi a
rischio
educazione sanitaria
vigilanza mense scolastiche
Rozzano
Opera
Locate
Triulzi
si
si
si
si
si
si
si
si
no
no
no
no
si
si
si
si
si
si
si
si
no
si
si
no
si
si
si
si
si
si
si
no
si
si
si
si
no
si
no
no
no
no
no
no
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
I distretti veterinari, organizzati come strutture semplici, sono individuati
nei distretti di Rozzano, corrispondente ai distretti socio-sanitari di Binasco, Paullo,
Rozzano e San Giuliano, e di Melzo, corrispondente ai distretti socio-sanitari di
Cernusco, Melzo e Pioltello.
Nell’ambito dei distretti dell’ASL sono presenti:
179
l’Azienda Ospedaliera pubblica di Melegnano avente una disponibilità
di 982 posti letti con tre stabilimenti ospedalieri, un polo oncologico e uno
stabilimento per la riabilitazione: Ospedale Predabissi nel distretto di San
Giuliano M.se, Ospedale Serbelloni (Gorgonzola) e Ospedale Uboldo
(Cernusco s/Naviglio) nel distretto di Cernusco s/Naviglio, Ospedale S.
Maria delle Stelle (Melzo) e Ospedale Zappatoni (Cassano D’Adda) nel
distretto di Melzo; dodici poliambulatori specialistici extra ospedalieri: due
nel distretto di Paullo, tre nel distretto di San Giuliano, tre nel distretto di
Pioltello, due nel distretto di Binasco e due nel distretto di Rozzano;
un dipartimento di salute mentale concentrato nell’azienda ospedaliera
con 2 unità operative di psichiatria e una di neuropsichiatria infantile:
- 1 Centro di radio terapia - CRT;
- 2 Centri di primo soccorso - CPS;
- 4 Centri diurni;
- 2 Servizi psichiatrici di diagnosi e cura - SPDC;
- 3 poli territoriali di neuropsichiatria infantile;
- 8 ambulatori riabilitativi di neuropsichiatria infantile;
l’Istituto Humanitas, nel distretto di Rozzano, con 543 posti letto a
disposizione, è sede di un Dipartimento di Emergenza, Urgenza e
Accettazione di Alta Specialità - EAS;
l’Istituto Policlinico S. Donato, nel distretto di San Giuliano dispone di
380 posti letto con alte specialità mediche;
l’Istituto Villa S. Ambrogio di Cernusco sul Naviglio per i ricoveri
psichiatrici.
Presso il Comune di Segrate, nel distretto di Pioltello, ai confini con la città
di Milano, si trova l’IRCCS S. Raffaele con 1.041 posti letto; l’istituto è dotato di
alte specialità ed è sede di un Dipartimento di emergenza, urgenza e accettazione
di alta specialità - EAS.
Al confine con il Comune di Peschiera presso il distretto di Paullo vi è il
Centro Cardiologico Milano “Fondazione Monzino” dotato di 189 posti letto.
180
Inoltre, nei pressi dei limiti del territorio di competenza dell’azienda
sanitaria vi sono numerose strutture di ricovero quali: l’Ospedale S. Paolo di Milano,
limitrofo al distretto di Rozzano; ad ovest dell’ASL due IRCSS, all’altezza di Segrate,
l’Istituto dei Tumori, all’altezza di S. Donato, l’Istituto oncologico europeo (IEO). A
ridosso del confine nord-ovest (Cassano d’Adda) si trova l’ospedale di Treviglio
(BG).
ASL Milano 2 - Flussi dei cittadini dell’ASL verso Strutture Ospedaliere
Pubbliche/Private Accreditate
DISTRETTO 1:
Ospedale di Melegnano, Policlinico di San Donato, San
Raffaele, Istituto Monzino, I.C.P.
DISTRETTO 2:
Ospedale di Melegnano, Policlinico di San Donato, San
Raffaele, Istituto Monzino, Istituto Clinico Humanitas di Rozzano
DISTRETTO 3:
Ospedale di Cernusco S/N, Ospedale di Melzo, Policlinico di
San Donato, San Raffaele, I.C.P.
DISTRETTO 4:
Ospedale di Cernusco S/N, Ospedale di Melzo, Policlinico di
San Donato, San Raffaele,Ospedale di Vimercate
DISTRETTO 5:
Donato,
Ospedale di Melzo, Ospedale di Gorgonzola, Policlinico di San
San Raffaele, Ospedale di Cassano d'Adda, Ospedale di Teviglio,
Ospedale di Zingonia
DISTRETTO 6:
Policlinico San Matteo, Istituto Clinico Humanitas,Ospedale
San Paolo, Ospedale di Melegnano, I.C.P.
DISTRETTO 7:
Policlinico San Matteo, Istituto Clinico Humanitas, Ospedale
San Paolo, Ospedale di Melegnano, I.C.P., Policlinico di Milano
Nell’ASL sono presenti, inoltre, le seguenti strutture sanitarie private
accreditate extraospedaliere:
6 laboratori d’analisi, due nel distretto di Pioltello, uno nel distretto di
Binasco, uno del distretto di Melzo, due nel distretto di Rozzano;
3 poliambulatori multispecialistici, uno nel distretto di San Giuliano,
uno nel distretto di Pioltello, uno nel distretto di Melzo;
181
3 laboratori di radiologia, uno nel distretto di Rozzano, due nel distretto
di San Giuliano;
2 centri esclusivamente di terapia fisica e riabilitazione uno nel
distretto di Paullo e uno nel distretto di Rozzano.
Sono operative nelle strutture ospedaliere con sede nell’ASL e presso quelle
immediatamente adiacenti, 11 TAC, 6 RMN, 2 PET, di cui 5 TAC, 2 RMN e 1 PET
all’interno dei confini territoriali.
Relativamente al settore socio-sanitario sono presenti le seguenti strutture
accreditate:
l’Istituto Geriatrico Redaelli di Vimodrone, l’Istituto Villa S. Ambrogio di
Cernusco per disabili, il Centro S. Maria al Castello in Comune di Pessano
per disabili;
12 Residenze Sanitarie Assistenziali - RSA per un totale di 1.860 posti
letto.
ASL Milano 2 - Residenze Sanitarie Assistenziali Accreditate
Posti letto accreditati
Denominazione
Indirizzo
Numero di posti 2002
Numero di posti 2003
Casa di Riposo di Melegnano
Melegnano
340
340
Residenza
Mirasole – Anni Azzurri
Opera
215
215
Casa
di Riposo Comunale
“Istituzione Belvedere”
Cassano d’Adda
70
70
Centro Residenziale Anziani
Pessano con Bornago
31
31
182
Ospedale
Luigi Marchesi
Inzago
Casa di Riposo
Mons. L. Biraghi
Cernusco s/Naviglio
Casa dell’Anziano
San Camillo
50
50
211
211
Carugate
60
60
Casa di Riposo
Vergani e Bassi
Gorgonzola
77
77
Istituto Geriatrico
Redaelli
Vimodrone
3356
3356
R.S.A.
Melograno
Cassina dè Pecchi
150
150
Residenza
Borromea
Mediglia
0
150
Residenza
S. Rocco
Segrate
0
150
1560
1860
TOTALE POSTI LETTO ACCREDITATI
Fonte Direzione Generale ASL Milano 2.
Le farmacie sono 116 e 4 i dispensari farmaceutici che, insieme al sistema
delle cure primarie, costituiscono la dimensione essenziale della medicina del
territorio.
La tabella che segue fornisce un quadro, relativamente all’ultimo biennio,
delle strutture iscritte al Registro Regionale ed operanti nel territorio dell’ASL Milano
2.
ASL Milano 2 - Strutture iscritte al Registro Regionale
31 dicembre 2002
31 dicembre 2003
38
41
STRUTTURE ISCRITTE AL REGISTRO REGIONALE
183
Così ripartite:
Ricovero e cura pubblico
7
7
Ricovero e cura privato
2
2
16
16
Ambulatori privati
7
7
Studi professionali
0
0
Laboratori
6
7
Strutture psichiatriche
0
2
Ambulatori pubblici
Fonte: Direzione Generale ASL Mi 2.
Dal Piano di Organizzazione e Funzionamento Aziendale, pubblicato nel
mese di gennaio 2004, emergono le seguenti valutazioni: “…nel 2002 i residenti
nell’ASL ricoverati hanno scelto di farsi ricoverare nel 40% dei casi presso strutture
con sede nell’ASL, nel restante 60% in strutture esterne. Di questi ultimi la metà ha
scelto le strutture confinanti sopra elencate (S. Raffaele, S. Paolo, principalmente).
I residenti nell’estremo nord-ovest hanno scelto l’ospedale di Treviglio (BG), i
residenti della parte sud-ovest (Binasco) hanno scelto il San Matteo di Pavia. Il
rimanente 30% risulta statisticamente disperso in decine e decine di strutture, il
che riflette ancora una volta la ricchezza di offerta della vasta area metropolitana,
nella quale è collocata l’ASL, che i residenti mostrano di gradire soprattutto per i
ricoveri.
L’Azienda ospedaliera di Melegnano, che conta in totale 982 posti letto, ha
impegnato il 46% della sua capacità ricettiva per i residenti nei Comuni dell’ASL.
Per quanto concerne le prestazioni specialistiche ambulatoriali il 75% delle
prestazioni sono state erogate da strutture con sede nell’ASL. L’8% del totale delle
prestazioni sono state erogate dagli ambulatori specialisti che l’AO di Melegnano ha
presso i distretti. Complessivamente l’AO ha erogato il 50% del totale delle
184
prestazioni specialistiche ambulatoriali. I privati accreditati con sede nell’ASL hanno
erogato il 25%.
La popolazione residente nell’ASL ha un tasso di anzianità che si colloca al
di sotto della media regionale (15% contro 18,5%). Il tasso di ricovero ordinario è
del 140 per mille abitanti”.
La tabella che segue illustra, per il periodo di tempo tra l’anno 1999 e
l’anno 2003, i dati relativi alla composizione della popolazione assistita residente nel
territorio su cui esercita la propria funzione l’ASL Milano 2. Il dato relativo
all’incidenza della popolazione anziana indica, nel periodo osservato, l’aumento
della stessa sul resto della popolazione.
ASL Milano 2 - Composizione della popolazione assistita
Anno
Residenti
Residenti
Residenti
Residenti
Residenti
0/13
14/64
64/74
75 e oltre
Incidenza
popolazione
anziana
1999
513.544
67.670
379.707
41.823
24.344
4,7
2000
516.023
68.866.
378.695
43.219
25.243
4,9
2001
519.701
69.748.
378.586
45.106
26.261
5,1
2002
513.991
69.382
370.828
46.268
27.513
5,4
185
2003*
513.991
69.382
370.828
46.268
27.513
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Popolazione: dati ISTAT (al primo gennaio di ogni anno considerato). Mancano dati per il 2003
(si utilizzano i dati 2002) -
186
5,4
La medicina di base
Come richiamato nella relazione sulla gestione del Servizio Sanitario
Regionale per l’esercizio finanziario 2003, il Piano Socio Sanitario Regionale per il
periodo 2002-2004, tra gli altri obiettivi, pone, relativamente alla medicina di base
e all’erogazione di cure primarie, quello di muovere verso la trasformazione del
tradizionale rapporto paziente – medico di base tradizionalmente inteso, ovvero
l’esercizio della medicina generale da parte di professionisti isolati, giungendo alla
costituzione di Gruppi di Cure Primarie (GCP). In tale contesto il Piano di
Organizzazione e Funzionamento Aziendale (POFA) dell’ASL Milano 2, attribuisce
alla collaborazione sistemica con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta una
valenza strategica affinché venga realizzato, nel rispetto della libertà di scienza e
coscienza del medico e di scelta del cittadino, un efficace governo clinico e
gestionale, della domanda.
La ricerca della realizzazione di tale collaborazione è uno dei contenuti del
POFA; infatti, l’obiettivo n. 2 definito: “Attuazione indirizzi della programmazione
regionale e PSSR” pone tra gli indicatori dell’attività da svolgere l’incremento del
coinvolgimento dei medici di base, al fine di ottenere il monitoraggio della spesa
farmaceutica in relazione al budget assegnato e la verifica dell’appropriatezza
prescritta dei farmaci. Inoltre, il coinvolgimento dei Medici di medicina generale e
dei Pediatri di libera scelta, è stato indicato dal POFA tra i risultati attesi in ordine
all’attività di verifica della qualità delle prestazioni sanitarie erogate laddove la loro
collaborazione è individuata come necessaria per la ricerca dell’appropriatezza nel
ricorso al livello ospedaliero.
Nel primo caso, l’ASL Milano 2 risulta essersi impegnata, nel corso
dell’anno
2003,
nell’implementare
l’attività
di
monitoraggio
della
spesa
farmaceutica che l’anno precedente non era stata realizzata4. Nell’anno 2003, ogni
singolo distretto ha provveduto a contattare i Medici di Medicina Generale (MMG) e i
4
L’attuale direzione è stata insediata dalla Regione Lombardia in data 1 gennaio 2003.
187
Pediatri
di
Libera
Scelta
(PLS)
i
cui
consumi
farmaceutici
eccedevano,
complessivamente o per specifiche molecole, le medie di distretto, ASL e Regione.
ASL Milano 2 - Spesa farmaceutica - Monitoraggio 2003
Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS) contattati
Distretto 1
10
Distretto 2
22
Distretto 3
30
Distretto 4
13
Distretto 5
26
Distretto 6
9
Distretto 7
18
TOTALE
128
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
Il progetto, rivolto ai MMG e PLS e coordinato dal Direttore Sanitario, ha
coinvolto i C.d.R. aziendali Servizio Farmaceutico, Dipartimento SSB e i Distretti
I dati di consumo farmaceutico sono stati oggetto di incontri con i singoli
medici di famiglia da parte delle Direzioni di Distretto; con l’obiettivo di verificare
congiuntamente le problematiche cliniche, discutere gli indicatori sanitari - DDD5 e
riesaminare le indicazioni delle note CUF6, le linee guida e le indicazioni dell’EBM.
In tale senso risultano in corso di svolgimento incontri anche con
associazioni mediche, fondati sulla valutazione dell’importanza dei dati di consumo
5
6
Defined Daily Dose – Dose definita Giornaliera – DDD.
Commissione Unica del farmaco.
188
quali strumenti di verifica dell’applicazione delle linee guida e sull’uniformità di
comportamento tra i componenti dell’associazione.
Gli indirizzi dichiarati dalla direzione aziendale, da raggiungere tramite la
discussione e l’approfondimento dei dati, delle prescrizioni e delle valutazioni in un
contesto rigorosamente clinico, hanno come obiettivo l’essere efficace strumento al
fine di:
•
facilitare l’autovalutazione, la consapevolezza e la responsabilità del
comportamento prescrittivo individuale;
•
diffondere conoscenze sugli strumenti di appropriatezza e di qualità delle
prescrizioni (linee guida, EBM, note CUF);
•
verificare e monitorare i percorsi di cura del paziente;
•
verificare e monitorare le linee guida ed i Percorsi Diagnostico terapeutici PDT adottati dalle associazioni mediche;
•
gestire le eccezioni alle linee guida, ai PDT ed alle note CUF.
Come già segnalato l’altra materia ove è stato programmato tra i contenuti
del proprio Piano di Organizzazione e Funzionamento Aziendale, da parte dell’ASL
Milano 2, il coinvolgimento dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera
scelta, risiede nella ricerca dell’appropriatezza del ricorso al livello ospedaliero.
L’obiettivo dell’azienda è stato posto nel raggiungimento di una percentuale
pari almeno al 70% di medici e pediatri di famiglia coinvolti attraverso la
costituzione di Centri di Responsabilità Territoriali - CRT.
Con le deliberazioni n. 526 del 7/11/2003 e n. 655 del 23/12/2003, l’ASL
ha, prima, approvato gli accordi stipulati con i MMG e PLS, finalizzati alla
realizzazione di un sistema di governo della domanda che prevede l’istituzione dei
Centri di Responsabilità Territoriale ai fini del Budget del Medico di famiglia e,
successivamente, ha preso atto della risultanza delle elezioni del Comitato di
Distretto.
189
Inoltre, tramite l’accordo stipulato con i MMG in data 17 dicembre 2003,
l’azienda
ha
contrattualizato
3
percorsi
diagnostico
terapeutici
–
PDT
e
precisamente: quelli relativi a: Diabete, BPCO e Ipertensione.
Le
tabelle
che
seguono,
unitamente
ai
connessi
grafici, illustrano,
relativamente alla serie storica che intercorre tra l’anno 1999 e l’anno 2003, i dati
forniti dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2, in relazione alla
Medicina di Base.
190
ASL Milano 2 - Dati ed indicatori di medicina generale
VALORI ASSOLUTI
POPOLAZIONE*
MEDICI DI BASE
COSTO
N.
MEDICINA DI
>e=
14 anni
1
< 14 anni
< 7 anni
RESIDENTE
BASE
N. MEDICI
(in euro)
DI MEDICINA
GENERALE
2
3
4
5
6
N.
RICETTE
PEDIATRI DI
FARMACEUTICHE
LIBERA
TOTALE
**
SCELTA
8=6+
7
7
9
1999
445.874
67.670
34.408
513.544
28.337.000
415
69
484
2.166.914
2000
447.157
68.866
35.026
516.023
31.540.000
401
72
473
2.330.015
2001
449.953
69.748
35.512
519.701
31.274.000
401
72
473
2.873.555
2002
444.609
69.382
35.353
513.991
31.846.000
393
73
466
3.217.587
2003
444.609
69.382
35.353
513.991
34.237.000
386
74
460
2.996.565
*Popolazione al 1*gennaio dati ISTAT Per il 2003 sono stati utilizzati i dati ISTAT 2002.
** Sono considerate le ricette farmaceutiche di specialità medicinali e galenici.
Fonte: Direzione ASL Milano 2.
191
ASL Milano 2 - Dati ed indicatori di medicina generale
INDICATORI
Rapporto
n. medici e
Rapporto
Rapporto
n. pediatri libera
n. pediatri libera
popolazione
residente
Costo
Ricette
scelta e
scelta e
medio
farmaceutiche
popolazione
popolazione
procapite
per medico di
(in euro)
base
13b =5/4
14 = 9/8
residente
residente
< 14 anni
< 7 anni
10 =6/1
11 =7/2
12 =7/3
1999
1
1
2
55,18
4.477
2000
1
1
2
61,12
4.926
2001
1
1
2
60,18
6.075
2002
1
1
2
61,96
6.905
2003
1
1
2
66,61
6.514
> e = 14 anni
*Popolazione al 1*gennaio dati ISTAT Per il 2003 sono stati utilizzati i dati ISTAT 2002.
Fonte: Direzione ASL Milano 2.
Il grafico che segue illustra l’andamento della spesa sanitaria presso l’ASL
Milano 2 nel periodo interessato dalla serie storica intercorrente tra l’anno 1999 e
l’anno 2003 e conferma per l’anno 2003 la tendenza all’aumento della spesa,
successivamente alla flessione registrata nell’anno 2001.
A tal proposito, la direzione dell’azienda sanitaria indica che: “i costi dei medici
di famiglia e dei pediatri di libera scelta derivano dai contratti, dagli accordi e dalla
convenzione, a suo tempo stipulati e applicati dagli organi competenti e risultano in
linea con le previsioni regionali”.
192
Costo medicina di base
35.000.000
34.000.000
33.000.000
32.000.000
31.000.000
30.000.000
29.000.000
28.000.000
27.000.000
26.000.000
25.000.000
Costo medicina di base
1999
2000
2001
2002
2003
28.337.000
31.540.000
31.274.000
31.846.000
34.237.000
Fonte: Direzione ASL Milano 2
Elaborazione Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
La tabella e il conseguente grafico, illustrano l’aumento del costo annuo della
medicina generale rispetto all’anno precedente nel periodo osservato.
Come visto, dopo la repentina diminuzione dell’anno 2001 rispetto all’anno
2000, il costo della medicina di base è tornato a salire.
L’incremento complessivo, tra il primo anno della serie storica, il 1999 e l’anno
2003, è risultato essere pari a €. 5.900.000; quello registrato nel corso dell’anno 2003
risulta essere pari a €. 2.391.000.
193
ASL Milano 2 - Costo della Medicina di base.
Incremento rispetto all’anno precedente
2000/1999
3.203.000
2001/2000
-266.000
2002/2001
572.000
2003/2002
2.391.000
Fonte: Direzione ASL Milano 2
Elaborazione Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Costo della medicina di base
Incremento sull'anno precedente
3.500.000
3.000.000
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
-500.000
Increment o
2000/1999
2001/2000
2002/2001
2003/2002
3.203.000
-266.000
572.000
2.391.000
Fonte: Direzione ASL Milano 2
Elaborazione Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
194
Il grafico che segue, raffigura l’andamento, nel periodo della serie storica
dall’anno 1999 al 2003, del costo medio pro-capite calcolato per i cittadini residenti
presso il territorio di competenza dell’ASL Milano 2, raffrontato con l’analogo valore del
resto della Regione Lombardia.
Si
osserva
come
la
linea
raffigurante
l’andamento
locale
si
collochi
costantemente al di sotto di quella più generale pur seguendone la tendenza
all’aumento.
In particolare, nel corso dell’anno 2003, la distanza tra le due linee pare
assottigliarsi. Infatti, mentre nell’anno 2002 la differenza tra i due valori era pari a €.
6,38 nell’anno 2003 la differenza risulta essere pari a €. 3,59.
Costo medio procapite
75,00
65,00
55,00
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Milano 2
55,18
61,12
60,18
61,96
66,61
Regione Lombardia
56,94
64,43
65,92
68,34
70,20
Fonte: Direzione ASL Milano 2
Elaborazione Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
195
L’andamento, tra gli anni 1999 e 2003, del numero di Medici di Medicina
generale e dei Pediatri di Libera Scelta, presso l’ASL Milano 2, segue l’andamento del
numero degli stessi medici registrato presso l’intera Regione Lombardia. Il grafico che
segue raffigura tale situazione che vede, nel quinquennio, la diminuzione di 24 unità
del numero complessivo dei medici, sopportata in particolare dai Medici di Medicina
Generale che diminuiscono di 29 unità, al contrario, i Pediatri di Libera Scelta
aumentano di 5 unità.
Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta
600
500
400
300
200
100
0
1999
2000
2001
2002
2003
Medici di Medicina
Generale
415
401
401
393
386
Pediatri di Libera Scelta
69
72
72
73
74
T otale
484
473
473
466
460
Fonte: Direzione ASL Milano 2
Elaborazione Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
196
Relativamente alle ricette farmaceutiche, i grafici che seguono illustrano, per
l’intervallo di tempo tra l’anno 1999 e l’anno 2003, l’andamento del numero
complessivo delle ricette farmaceutiche raffrontando i dati locali con omologhi valori
regionali.
Nel corso dell’anno 2003 presso l’ASL Milano 2, il numero delle ricette
farmaceutiche è diminuito, rispetto all’anno precedente, di 221.022 unità.
Numero ricette farmaceutiche
61.000.000
51.000.000
41.000.000
31.000.000
21.000.000
11.000.000
1.000.000
ASL Milano 2
Regione Lombardia
1999
2000
2001
2002
2003
2.166.914
2.330.015
2.873.555
3.217.587
2.996.565
42.728.136
46.048.080
55.348.765
60.742.929
57.103.168
Fonte: Direzione ASL Milano 2
Elaborazione Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
197
L’illustrazione successiva, relativa alla media delle ricette compilate da ogni
medico di base nel periodo osservato, rende evidente il percorso quasi parallelo dei
tracciati inerenti i valori relativi ai medici di base dell’intera regione e di quelli operanti
presso l’ASL Milano 2.
Numero ricette farmaceutiche per medico di base
8.000
7.000
6.000
5.000
4.000
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Milano 2
4.477
4.926
6.075
6.905
6.514
Regione Lombardia
5.102
5.486
6.696
7.445
7.172
Fonte: Direzione ASL Milano 2
Elaborazione Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
198
L’assistenza ospedaliera: offerta e domanda
Il Piano Socio Sanitario Regionale 2002-2004 indica tra i propri obiettivi la
riorganizzazione dell’offerta ospedaliera motivandola con la sopravvenuta necessità di
renderla rispondente ai cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nelle norme che
disciplinano le modalità di accesso e di erogazione delle prestazioni sanitarie.
Queste variazioni dell’assetto normativo hanno portato mutamenti nella rete
ospedaliera creando situazioni diversificate di offerta. Pertanto, la pluralità dell’offerta,
che viene individuata come un valore aggiunto da sfruttare ed incrementare al fine di
potenziare la qualità della proposta, non risiederebbe più nella differente natura
giuridica del soggetto erogante, ma nelle molteplici opportunità assistenziali e
organizzative attualmente proposte dall’universo ospedaliero lombardo.
Così il Piano pone l’obiettivo della realizzazione della differenziazione delle
strutture che fanno parte della rete dell’emergenza-urgenza dalle strutture accreditate,
partendo dalla valutazione del fatto che queste ultime, per caratteristiche organizzative
e strutturali, svolgono unicamente attività programmata.
In tal senso, l’Azienda Sanitaria Locale Milano 2 ha posto, tra i propri
programmi per l’anno 2003 la ristrutturazione della rete ospedaliera e dell’emergenzaurgenza.
L’obiettivo di riordino che l’Azienda Ospedaliera si è data in relazione alla rete
ospedaliera ed emergenza urgenza di sua competenza, ai fini della razionalizzazione
della rete territoriale per migliorare l’evasione delle richieste sanitarie d’urgenze
provenienti dall’area dell’ASL Milano Due, risulta essere stato condiviso con la
Conferenza dei Sindaci nella fase preliminare all’adozione del Piano di Organizzazione e
di Funzionamento Aziendale.
Conseguentemente, il Presidio Ospedaliero di Vizzolo Predabissi è stato
designato come sede di DEA e i Presidi Ospedalieri di Cernusco sul Naviglio e di Melzo
come sede di pronto soccorso.
199
Inoltre, tra le aziende ospedaliere di Milano Niguarda e di Melegnano è stata
formalizzata7 in data 19/04/2004, una convenzione che prevede la fornitura, per il
periodo di tre anni, da parte dell’A.O. di Niguarda di n. 2 autovetture di soccorso
sanitario complete di apparecchiature da disporre una per ciascun posto di pronto
soccorso di Cernusco e Vizzolo Predabissi.
L’impegno da parte dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano, contempla la
messa a disposizione delle professionalità relative a medici, infermieri e soccorritori
autisti per la copertura per 12 ore giornaliere del servizio e l’avvio del servizio a
decorrere dal mese di febbraio 2004. Attualmente, risulta che sia stata consegnata una
autovettura, attribuita al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cernusco sul Naviglio; per la
seconda l'Azienda Ospedaliera di Melegnano è in attesa di assegnazione.
La tabella che segue riassume, per il periodo dall’anno 1999 all’anno 2003, i
dati relativi alle strutture di ricovero e cura del Servizio Sanitario Regionale la cui sede
si colloca nel territori ove opera l’Azienda Sanitaria Locale di Milano 2.
7
Delibera n. 619 del 22 luglio 2004
200
ASL Milano 2 - Le strutture di ricovero e cura del Servizio Sanitario Regionale
Presidi
Aziende
Ospedaliere
Ospedali privati
gestione
quali
diretta
presidi
Policlinici
Ospedali
classificati
IRCCS
universitari
a gest.
univ.
ASL
Istituti e
Istituti
Centri di
Psichiatrici
riabilitazione
residuali
Case di
Cura
Private
Accreditate
Case di
Cura
Presidio
Private
Ospedaliero
non
di AO
Accreditate
1999
1
1
0
0
0
0
0
0
2
0
4
2000
1
1
0
0
0
0
0
0
2
0
4
2001
1
1
0
0
0
0
0
0
2
0
4
2002
1
0
0
0
0
0
0
2
0
2003
1
0
0
0
0
0
0
2
0
1 fino al
31.01.02
0
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2.
201
5 dal
01.02.02
5
Il quadro della disponibilità dei posti letto per ricoveri da svolgersi in regime
ordinario e di riabilitazione presso le strutture sanitarie che erogano le loro prestazioni
sul territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2, nel contesto delle
norme statali e regionali diffusamente descritte nella relazione sulla gestione del
Servizio Sanitario in Lombardia per l’esercizio finanziario 2003, cui si fa espresso
richiamo sull’argomento, è riassunto dalle tabelle e dai connessi grafici che seguono.
202
ASL Milano 2 - Posti letto ordinari
Ospedali
pubblici
IRCCS pubb.
Totale
Case di cura
Ospedali
Classificati
IRCCS privati
Totale
Privato
Tot.
Complessivo
/
abitanti
%
1997
%
1998
%
1999
%
2000
%
2001
%
2002
%
2003
%
1.009
73%
970
58%
912
57%
912
57%
912
57%
988
55%
890
53%
890
53%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
970
58%
912
57%
912
57%
912
57%
988
55%
890
53%
890
53%
1.009 73%
Pubblico
P.L.
1996
1.000
373
27%
706
42%
693
43%
693
43%
693
43%
799
45%
799
47%
799
47%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
373
27%
706
42%
693
43%
693
43%
693
43%
799
45%
799
47%
799
47%
1.382
1.676
1.605
1.605
1.605
1.787
1.689
1.689
2,72
3,30
3,14
3,13
3,11
3,44
3,29
3,29
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Popolazione dati ISTAT (al primo gennaio di ogni anno considerato).
Posti letto: banca dati accreditamento (riepilogo attività di ricovero Regione Lombardia);
N.B. mancano dati per il 1996 (si utilizzano i dati 1997) e per il 2003 (si utilizzano i dati 2002).
203
Il grafico che segue illustra, nell’intervallo di tempo tra l’anno1996 e l’anno
2003, l’andamento del totale dei posti letto destinati ai ricoveri in regime ordinario
presso tutte le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie.
La disponibilità, sull’intera serie storica, è complessivamente aumentata di 307
posti.
Posti letto ordinari
1.850
1.750
1.650
1.550
1.450
1.350
Posti letto ordinari
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
1.382
1.676
1.605
1.605
1.605
1.787
1.689
1.689
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Il grafico che segue, illustra l’andamento della disponibilità dei posti letto
presso le strutture che erogano prestazioni di ricovero da svolgersi in regime ordinario
attribuendone l’appartenenza a istituti di diritto pubblico o privato.
Le due linee tendono ad avvicinarsi sia in virtù della diminuzione dei posti letto
pubblici, settore che sull’intera serie storica perde 119 posti, sia in virtù dell’aumento
dei posti letto ordinari presso le strutture di diritto privato, in questo caso unicamente
le Case di Cura, che nel periodo osservato aumentano di 426 posti letto.
204
Posti letto ordinari
1.010
960
910
860
810
760
710
660
610
560
510
460
410
360
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
T otale Pubblico
1.009
970
912
912
912
988
890
890
T otale Privato
373
706
693
693
693
799
799
799
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Il grafico successivo illustra l’andamento del rapporto numerico abitanti
residenti nel territorio di competenza dell’ASL Milano 2 e i posti letto disponibili per
prestazioni sanitarie svolte in regime ordinario.
Risulta evidente sia l’aumento della disponibilità che si registra sull’intera serie
storica considerata e sia l’assestamento degli ultimi anni.
205
Posti letto ordinari / 1.000 abitanti
3,50
3,40
3,30
3,20
3,10
3,00
2,90
2,80
2,70
2,60
P.L. / 1.000 abitanti
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2,72
3,30
3,14
3,13
3,11
3,44
3,29
3,29
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Le tabelle e i connessi grafici che seguono riassumono la disponibilità e
l’utilizzo dei posti letto destinati a ricoveri di riabilitazione presso le strutture sanitarie
sul territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2.
Anche in questo caso si fa espresso rimando alla relazione inerente la gestione
del Servizio Sanitario Regionale in Lombardia per quanto concerne il contesto delle
norme nazionali e regionali che regolano l’argomento.
206
ASL Milano 2 - Posti letto riabilitazione
1996
%
1997
%
1998
%
1999
%
2000
%
2001
%
2002
%
2003
Ospedali
pubblici
40
100%
42
74%
44
75%
44
75%
44
75%
46
72%
46
72%
46
IRCCS
pubb.
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
Totale
Pubblico
40
100%
42
74%
44
75%
44
75%
44
75%
46
72%
46
72%
46
Case di cura
0
0%
15
26%
15
25%
15
25%
15
25%
18
28%
18
28%
18
Ospedali
Classificati
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
IRCCS
privati
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
0%
0
Totale
Privato
0
0%
15
26%
15
25%
15
25%
15
25%
18
28%
18
28%
18
Tot.
Complessi
vo
40
57
59
59
59
64
64
64
P.L. /
1.000
abitanti
0,08
0,11
0,12
0,11
0,11
0,12
0,12
0,12
2%
%
2%
8%
%
0%
8%
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Popolazione dati ISTAT (al primo gennaio di ogni anno considerato).
Posti letto: banca dati accreditamento (riepilogo attività di ricovero Regione Lombardia);
N.B. mancano dati per il 1996 (si utilizzano i dati 1997) e per il 2003 (si utilizzano i dati 2002).
Posti letto accreditati ed a contratto con servizio Sanitari Regionale al 31.12. 2002. I posti letto sono comprensivi delle UU.OO. Di RRF, Unità Spinale,
Neuroriabilitazione, Lungodegenza.
207
L’andamento del totale dei posti letto destinati alla riabilitazione presso tutte le
strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie presso l’Azienda
Sanitaria Locale Milano 2 è indicato dal successivo grafico.
La disponibilità, sull’intera serie storica tra l’anno1996 e l’anno 2003, è
complessivamente aumentata di 24 posti
Posti letto riabilitazione
70
60
50
40
30
Posti letto ordinari
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
40
57
59
59
59
64
64
64
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Il grafico che segue è relativo all’andamento della disponibilità dei posti letto
per prestazioni riabilitative attribuendone l’appartenenza a istituti di diritto pubblico o
privato.
La disponibilità di posti letto presso le strutture di diritto pubblico risulta
essere sostanzialmente costante mentre, presso quelle di diritto privato, le Case di
cura,
l’incremento
maggiore
si
registra
208
tra
l’anno
1996
e
l’anno
1997.
Successivamente, tra l’anno 2000 e l’anno 2001, viene raggiunto il numero di 18 posti
letto che si conferma anche per l’anno 2003.
Posti letto riabilitazione
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
-5
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
T otale Pubblico
40
42
44
44
44
46
46
46
T otale Privato
0
15
15
15
15
18
18
18
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
L’andamento
del
rapporto
numerico
abitanti
residenti
nel
territorio
di
competenza dell’ASL Milano 2 e i posti letto disponibili per prestazioni sanitarie svolte
in regime ordinario è sviluppato dal grafico successivo.
Questo rende visibile l’aumento della disponibilità che si registra in termini
percentuali sull’intera serie storica considerata e l’assestamento degli ultimi anni
209
Posti letto riabilitazione / 1.000 abitanti
0,15
0,14
0,13
0,12
0,11
0,10
0,09
0,08
0,07
0,06
0,05
P.L. / 1.000 abitanti
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
0,08
0,11
0,12
0,11
0,11
0,12
0,12
0,12
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
La tabella successiva e i grafici relativi, illustrano l’offerta ospedaliera per acuti
e non acuti per i due settori accreditati pubblico e privato analizzando la serie storica
dall’anno 1999 al 2000.
210
ASL Milano 2 - Indicatori di offerta ospedaliera per acuti e non acuti - pubblico e privato
ACCREDITATI PUBBLICI
ACCREDITATI PRIVATO
Posti
Letto x
Popolazione*
1.000
Posti
Posti
Letto
Letto
Day
Degenza
Hospital
Ordinaria
Totale
Posti
Letto
Posti
Posti
Letto
Letto
Day
Degenza
Hospital
Ordinaria
Totale
Posti
Letto
abitanti
ASL Mi
2
Posti Letto
AUTORIZZATO PRIVATO
x 1.000
abitanti
media
regionale
Posti
Posti
Letto
Letto
Day
Degenza
Hospital
Ordinaria
Totale
Posti
Letto
1999
513.544
114
871
985
52
706
758
3,39
5,34
0
0
0
2000
516.023
102
774
876
54
778
832
3,31
5,23
0
0
0
2001
519.701
97
761
858
54
770
824
3,24
5,07
0
0
0
2002
513.991
82
716
798
54
793
847
3,20
4,87
0
0
0
2003
513.991
80
699
779
54
800
854
3,18
4,65
0
0
0
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Popolazione: dati ISTAT (al primo gennaio di ogni anno considerato). Per il 2003 si sono utilizzati i dati ISTAT 2002.
Posti letto attivati: flussi informativi Ministero della Salute MODD. HSP22, 23 e 24 (il modello ministeriale HSP23 non rileva in origine i p.l.
attivati mensilmente nelle Case di Cura private accreditate. L'informazione è rilevata solo a livello regionale)
211
La curva registrata dall’offerta ospedaliera di erogatori accreditati pubblici e
privati, la cui attività è esercitata nel territorio di competenza dell’ASL Milano 2, in
termini di numero di posti letto ogni mille abitanti, per acuti e non, raffrontata con la
corrispondente media regionale è rappresentata dal grafico che segue.
L’indice regionale, nel periodo interessato dalla serie storica, si sviluppa
costantemente al di sopra dell’omologo indice dell’ASL Milano 2. La tendenza per
entrambi è alla diminuzione: la media regionale nell’anno 1999 era pari a 5.34, mentre
nell’anno 2003 è risultata essere pari a 4.65, quella dell’azienda sanitaria nell’anno
1999 era pari a 3.39 e nell’anno 2003 è risultata pari a 3.18.
Indicatori di offerta ospedaliera
Strutture accreditate pubbliche e private
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
0,00
1999
2000
2001
2002
2003
Posti Letto x 1000
abitanti ASL Mi 2
3,39
3,31
3,24
3,20
3,18
Posti Letto x 1000
abitanti media regionale
5,34
5,23
5,07
4,87
4,65
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
212
Il successivo istogramma raffigura l’offerta ospedaliera, ripartita per erogatori
accreditati pubblici e privati relativamente alle prestazioni di Day Hospital per acuti e
non.
Le strutture accreditate pubbliche, rispetto all’anno 1999 hanno diminuito la
loro disponibilità di 34 posti letto, passando da 114 a 80 posti letto. Quelle accreditate
private sono sostanzialmente rimaste costanti nella loro disponibilità di posti letto
passando da 52 a 54.
Indicatori di offerta ospedaliera
P. L. accreditati pubblici e privati. Day Hospital acuti e non
120
100
80
60
40
20
1999
2000
2001
2002
2003
Day Hospital accreditato pubblico
114
102
97
82
80
Day Hospital accreditato privato
52
54
54
54
54
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
La prossima illustrazione rappresenta, la tendenza, nel quinquennio dell’offerta
ospedaliera in termini di numero di posti letto per degenza ordinaria, ripartita per
erogatori accreditati pubblici e privati,.
213
E’ evidente la diminuzione della disponibilità nel settore accreditato pubblico
che è passato da 871 posti letto dell’anno 1999 a 699 posti letto nell’anno 2003. Nel
settore privato la disponibilità di posti letto è aumentata da 706 dell’anno 1999 a 800
dell’anno 2003.
Indicatori di offerta ospedaliera
P. L. accreditati pubblici e privati. Degenza ordinaria acuti e non
1.000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
1999
2000
2001
2002
2003
Degenza ordinaria accreditato pubblico
871
774
761
716
699
Degenza ordinaria accreditato privato
706
778
770
793
800
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
L’istogramma successivo rappresenta, relativamente al numero dei posti letto
accreditati, l’andamento registrato nel quinquennio dell’offerta ospedaliera, indicando
la ripartizione dei posti letto disponibili per erogatori accreditati pubblici e privati.
214
I posti letto accreditati nel settore accreditato pubblico sono passati da 985
dell’anno 1999 a 779 dell’anno 2003, registrando una diminuzione di 206 unità. Quelli
del settore accreditato privato sono passati da 758 a 854 con un incremento pari a 96
unità.
Indicatori di offerta ospedaliera
Totale dei posti letto accreditati. Acuti e non
1.200
1.000
800
600
400
200
1999
2000
2001
2002
2003
T ot ale Post i Let to accredit ati
pubblici
985
876
858
798
779
T ot ale Post i Let to accredit ati
privat o
758
832
824
847
854
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Nel quinquennio osservato l’andamento dei dati relativi alla concorrenza in
termini percentuali della formazione del totale dei posti letto del sistema sanitario
regionale ripartiti tra i settori pubblico e privato accreditato e non, è riassunto dal
grafico che segue.
215
I posti letto del settore accreditato pubblico passano dal 57% dell’anno 1999
al 48% dell’anno 2003. Il settore accreditato privato nell’anno 1999 concorreva al
totale dei posti letto disponibili per il 43% e nell’anno 2003 per il 52%. Non risultano
nel periodo osservato posti letto nel settore privato non accreditato ma autorizzato.
Indicatori di offerta ospedaliera
Concorrenza dei settori pubblico e privato al totale dei posti letto
2003; 0%
2002; 0%
2 0 0 1; 0 %
2000; 0%
T otale Posti Letto
accreditati pubblico
T otale Posti Letto
accreditati privato
T otale Posti Letto non
accreditati privato
19 9 9 ; 0 %
2003; 48%
2002; 49%
2 0 0 1; 5 1%
19 9 9 ; 4 3 %
2000; 49%
2 0 0 1; 4 9 %
2 0 0 2 ; 5 1%
2003; 52%
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
216
2 0 0 0 ; 5 1%
19 9 9 ; 5 7 %
La tabella che segue, elaborata attraverso i dati resi pubblici dalla regione
Lombardia con i Rapporti sui ricoveri in Lombardia relativi agli anni 2002 e 2003,
illustra i dati inerenti i casi di ricovero svolti in regime di degenza ordinaria e i giorni di
ricovero svolti in regime di Day Hospital, riscontrati presso le strutture erogatrici di
prestazioni sanitarie insistenti sul territorio di competenza dell’ASL Milano 2.
Il numero dei ricoveri effettuati in regime ordinario nell’anno 2003 è inferiore a
quelli dell’anno 2002 di 2.967 casi, pari a 3,8% in meno. La tabella indica anche la
percentuale media regionale relativa al medesimo differenziale che risulta essere pari a
4,59% in meno.
ASL Milano 2 - Ricoveri ospedalieri
Casi di Degenza Ordinaria e giorni di Day Hospital
Anni 2001 - 2003
Casi Degenza Ordinaria
2001
MILANO 2
Regione Lombardia
2002
% Diff
2003
% Diff
77.630
77.550
-0,1
74.583
-3,8
1.647.446
1.590.083
-3,48
1.517.062
-4,59
Giorni Day Hospital
2001
MILANO 2
Regione Lombardia
2002
% Diff
2003
% Diff
50.690
54.946
8,4
55.234
0,5
1.182.891
1.248.531
5,55
1.276.852
2,27
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
Il grafici che seguono contestualizzano l’ASL Milano 2 nel quadro regionale
relativamente ai casi di ricovero svolti in regime di degenza ordinaria e di Day Hospital.
217
Ricoveri ospedalieri Casi di degenza ordinaria
Ripartizione per ASL
200.000
150.000
100.000
50.000
N.D.
218
2003
ESTERO
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
ALTRE REGIONI
2002
VARESE
SONDRIO
PAVIA
M ILANO 3
M ILANO 2
M ILANO 1
M ILANO CITTA'
M ANTOVA
LODI
LECCO
CREM ONA
COM O
BRESCIA
BERGAM O
2001
VALLECAM ONICA
0
RICOVERI OSPEDALIERI. GIORNI DAY HOSPITAL.
RIPARTIZIONE PER ASL
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
2001
2002
2003
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
Le
tabelle
che
seguono,
unitamente
ai
connessi
grafici,
illustrano,
relativamente alla serie storica che intercorre tra l’anno 1999 e l’anno 2003, i dati
forniti dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2, in relazione alla
composizione dell’attività ospedaliera per regime di ricovero.
219
ASL Milano 2 - Composizione dell'attività ospedaliera per regime di ricovero*
RICOVERI
DEGENZA
ACUTI
Regime
ordinario
acuti
RIABILITAZIONE
Day
%
%
Hospital
regione ASL
Regime
%
%
(2)
Day
%
ordinario
regione ASL
(1)
MEDIA
%
Hospital
regione ASL
(3)
%
%
regione ASL
LUNGO
DEGENZA
ACUTI in
REGIME
ORDINARIO
REGIONE
(4)
1999
62.699
77,5
75,9
19.959
22,5
24,1
1.439
85,1
95,5
68
14,9
4,5
0
7,13
2000
62.761
77,1
80,2
15.496
22,9
19,8
1.326
84,5
94,8
73
15,5
5,2
0
6,97
2001
62.062
75,2
78,0
17.475
24,8
22
1.358
85,1
92,6
108
14,9
7,4
0
6,74
2002
62.839
72,8
77,2
18.576
27,2
22,8
1.742
86,3
90,8
177
13,7
9,2
0
6,54
2003
61.805
71,3
76,1
19.442
28,7
23,9
1.916
85,4
93,0
145
14,6
7,0
0
6,43
DEGENZA
GIORNATE di DEGENZA
ACUTI
MEDIA
RIABILITAZIONE
ACUTI in
Regime
ordinario
Day
%
%
Hospital
%
(6)
LUNGO
Day
%
ordinario
regione ASL
regione ASL
(5)
Regime
%
%
Hospital
regione ASL
(7)
%
%
REGIME
DEGENZA ORDINARIO
regione ASL
ASL
(8)
(5) / (1)
1999
450.942
92,5
92,5
36.624
7,5
7,5
19.347
95,0
99,2
147
5,0
0,8
0
7,19
2000
432.310
92,0
92,8
33.489
8,0
7,2
16.772
93,7
98,9
195
6,3
1,1
0
6,89
2001
415.044
90,8
91,9
36.822
9,2
8,1
16.967
93,1
96,5
607
6,9
3,5
0
6,69
2002
406.185
89,7
91,6
37.087
10,4
8,4
21.652
93,0
95,1
1.112
7,0
4,9
0
6,46
2003
388.181
88,9
91,0
38.299
11,1
9,0
23.824
92,5
97,1
714
7,5
2,9
0
6,28
* esclusi i ricoveri e le giornate di degenza a totale pagamento degli utenti.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2 dal flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime di SSN. Sono
stati considerati i ricoveri effettuati dagli enti erogatori presenti sul territorio di pertinenza della ASL.
Elaborazione Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
220
L’istogramma che segue raffigura l’andamento dei casi di ricovero per acuti,
svolti nei regimi ordinario e di Day Hospital
Si nota la diminuzione dei primi; in particolare, se si raffronta l’anno 2003 con
l’anno precedente, si riscontra una diminuzione di 1.034 casi.
Per quanto concerne i ricoveri di acuti in regime di Day Hospital si accerta un
aumento di 866 casi.
Ricoveri per acuti
Valori numerici
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
1999
2000
2001
2002
2003
Regime ordinario
62.699
62.761
62.062
62.839
61.805
Day Hospital
19.959
15.496
17.475
18.576
19.442
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Il grafico successivo illustra gli andamenti, nel periodo della serie storica
osservata, delle percentuali relative ai ricoveri per acuti nei regimi ordinario e di Day
Hospital, raffrontandoli con gli omologhi indicatori regionali.
221
Si evidenzia, per l’anno 2003, un indice maggiore relativo alla percentuale dei
ricoveri svolti in regime ordinario dagli enti erogatori presenti sul territorio di
pertinenza della ASL Milano 2 rispetto alla media regionale.
L’indice dei ricoveri in regime di Day Hospital presso l’ASL Milano 2 è inferiore
rispetto a quello della media regionale.
Ricoveri per acuti
Percentuali
78,0
68,0
58,0
48,0
38,0
28,0
18,0
1999
2000
2001
2002
2003
Regime ordinario regione
77,5
77,1
75,2
72,8
71,3
Regime ordinario ASL
75,9
80,2
78
77,2
76,1
Day Hospit al regione
22,5
22,9
24,8
27,2
28,7
Day Hospit al ASL
24,1
19,8
22
22,8
23,9
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
222
I prossimi grafici propongono le medesime tipologie d’analisi sviluppandole
relativamente all’ambito riabilitativo ed indicano:
l’incremento delle prestazioni svolte sia in regime ordinario che in regime di
Day Hospital;
Ricoveri per riabilitazione
Valori numerici
2.000
1.500
1.000
500
0
Regime ordinario
Day Hospital
1999
2000
2001
2002
2003
1.439
1.326
1.358
1.742
1.916
68
73
108
177
145
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
223
l’indice dei ricoveri in regime ordinario è maggiore di quello medio regionale
mentre quello relativo alle prestazioni in regime di Day Hospital è pari a circa
la metà del corrispondente regionale.
Ricoveri per riabilitazione
Percentuali
84,0
64,0
44,0
24,0
4,0
1999
2000
2001
2002
2003
Regime ordinario regione
85,1
84,5
85,1
86,3
85,4
Regime ordinario ASL
95,5
94,8
92,6
90,8
93,0
Day Hospital regione
14,9
15,5
14,9
13,7
14,6
Day Hospital ASL
4,5
5,2
7,4
9,2
7,0
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
I dati relativi alle giornate di degenza per acuti e per riabilitazione per la serie
storica compresa tra gli anni 1999 e 2003, sono illustrati dai prossimi grafici.
224
Il primo istogramma presenta i dati concernenti i giorni di ricovero per acuti
svolti nei due regimi di ricovero. Il regime ordinario presenta una tendenza alla
diminuzione che pare costante nel periodo; il regime di Day Hospital aumenta propri
giorni di ricovero particolarmente nell’ultimo triennio.
Giornate di degenza per acuti
Valori numerici
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
Regime ordinario
Day Hospital
1999
2000
2001
2002
2003
450.942
432.310
415.044
406.185
388.181
36.624
33.489
36.822
37.087
38.299
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
225
Il grafico successivo illustra gli andamenti delle percentuali delle giornate di
ricovero per acuti, svolte nei regimi di ricovero ordinario e Day Hospital, in termini di
percentuale, sul totale delle giornate di ricovero, proponendo una comparazione con gli
omologhi indicatori delle medie regionali.
Nell’anno 2003, l’indicatore della media regionale delle giornate di ricovero per
acuti svolte in regime ordinario, si colloca in posizione sottostante a quello dell’ASL
Milano 2 che, peraltro evidenzia la tendenza alla diminuzione negli anni osservati dalla
serie storica.
Per quanto concerne le giornate di ricovero in regime di Day Hospital la
percentuale regionale è superiore a quella dell’ASL Milano 2 che, comunque, segue una
tendenza all’aumento.
Giorni di ricovero per acuti
Percentuali
100,0
90,0
80,0
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
1999
2000
2001
2002
2003
Regime ordinario regione
92,5
92,0
90,8
89,7
88,9
Regime ordinario ASL
92,5
92,8
91,9
91,6
91,0
Day Hospit al regione
7,5
8,0
9,2
10,4
11,1
Day Hospit al ASL
7,5
7,2
8,1
8,4
9,0
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
226
Relativamente
alla
riabilitazione,
il
prossimo
istogramma
rappresenta
l’andamento, nel quinquennio, del numero delle giornate di degenza svolte attraverso i
due regimi di ricovero presso gli erogatori le cui strutture insistono sul territorio di
competenza dell’ASL Milano 2.
Le giornate svolte in regime ordinario sono aumentate in particolare modo
nell’ultimo triennio; quelle relative al regime di Day Hospital sono cresciute, nel
periodo
osservato,
complessivamente
di
567
unità
mentre
si
riscontra
una
diminuzione, pari a 398 unità, nel raffronto tra l’anno 2003 ed il precedente.
Giornate di degenza per riabilitazione
Valori numerici
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
Regime ordinario
Day Hospital
1999
2000
2001
2002
2003
19.347
16.772
16.967
21.652
23.824
147
195
607
1.112
714
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
227
Il prossimo grafico illustra gli andamenti delle giornate di ricovero per la
attività riabilitativa, svolta nei regimi di ricovero ordinario e Day Hospital, analizzate in
termini percentuali, sul totale delle giornate di ricovero e propone la comparazione con
gli omologhi indicatori delle medie regionali.
La curva relativa all’andamento della media regionale delle giornate di ricovero
per riabilitazione svolte in regime ordinario mostra la tendenza alla diminuzione dal
95.0 dell’anno 1999 al 92.5 dell’anno 2003 mentre quella dell’ASL Milano 2 rimane
sostanzialmente invariata passando dal 99.8 dell’anno 1999 al 99,6 dell’anno 2003.
Le giornate di ricovero per riabilitazione, svolte in regime di Day Hospital e
analizzate in termini di percentuale rispetto al totale delle giornate di ricovero
riabilitativo, presentano per l’anno 2003, un indicatore relativo alla media regionale al
di sopra di quello dell’ASL Milano 2, ovvero il 7,5 contro il 2,5.
Giorni di ricovero per riabilitazione
Percentuali
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
1999
2000
2001
2002
2003
Regime ordinario regione
95,0
93,7
93,1
93,0
92,5
Regime ordinario ASL
99,8
99,7
99,7
99,7
99,6
Day Hospital regione
5,0
6,3
6,9
7,0
7,5
Day Hospital ASL
0,8
1,1
3,5
4,9
2,9
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
228
Il prossimo grafico illustra i dati relativi alla degenza media di pazienti acuti
nei ricoveri svolti in regime ordinario raffrontando il dato relativo ai ricoveri effettuati
dagli enti erogatori presenti sul territorio attinente alla ASL Milano 2 con la media
regionale.
Negli ultimi quattro anni della serie storica, il percorso delle due linee
indicatrici dell’andamento della degenza media, nell’evidenziare la tendenza alla
diminuzione della degenza media, è stato sostanzialmente parallelo pur ponendo i
valori medi fatti registrare dalle strutture erogatrici con sede nel territorio gestito
dall’ASL Milano 2 al di sotto della media regionale.
In particolare nell’anno 2003, l’ASL Milano 2 presenta una degenza media
lievemente inferiore della media regionale: 6,28 contro 6,43 giorni.
Ricoveri in regime ordinario Degenza media acuti
7,40
7,20
7,00
6,80
6,60
6,40
6,20
6,00
5,80
1999
2000
2001
2002
2003
Regione
7,13
6,97
6,74
6,54
6,43
ASL Milano 2
7,19
6,89
6,69
6,46
6,28
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
229
La tabella che segue, elaborata sulla base dei dati resi pubblici dalla regione
Lombardia attraverso i Rapporti sui ricoveri in Lombardia relativi agli anni 2002 e
2003, ripartendo i dati per singolo ospedale territorialmente collocato presso l’ASL di
Milano 2, fornisce i dati relativamente ai ricoveri ospedalieri ripartendoli per le diverse
voci: casi di Day Hospital, giorni di Day Hospital, casi di degenza ordinaria, casi di
ricovero da 0 a un giorno, e casi di ricovero maggiori di un giorno.
Complessivamente per l’anno 2003 i casi di Day Hospital sono aumentati
rispetto all’anno precedente passando da 19.790 a 20.695 unità; altrettanto i giorni di
Day Hospital che sono passati da 39.384 a 40.268.
I casi di ricovero svolti in regime di degenza ordinaria sono diminuiti passando
da 66.541 a 65.560, di questi i casi di ricovero da 0 ad un giorno sono aumentati
passando da 7.396 a 8.721 e sono diminuiti i casi di ricovero maggiori di un giorno, da
59.145 a 56.839.
Per tutte le precedenti voci l’attività maggiore risulta essere stata svolta
nell’anno 2003 dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano con 11.812 casi e 19.836
giorni di ricoveri svolti in regime di Day Hospital, 18.493 casi di ricovero svolti in
regime di degenza ordinaria, di questi i casi di ricovero da 0 ad un giorno sono stati
2667 i casi di ricovero maggiori di un giorno sono stati 15.826.
230
ASL Milano 2 - Ricoveri ospedalieri - Indicatori per singolo ospedale - Anni 2002- 2003
n.o.
Casi DH
2002
Osp.
1
Melzo
2
Melegnano
3
4
Cassano
d'Adda
Cernusco
sul
Naviglio
Gorgonzola
6
Rozzano
S.
Maria
Totale complessivo
2002
2003
2002
C
C
a
0
1
g
Ca
asssiii 0
0---1
1g
g
2003
2002
Casi >1g
2003
2002
2003
944
1.840
2.164
7.733
7.402
941
1.278
6.792
6.124
Osp. Predabissi
3.893
3.963
7.956
7.528
16.951
15.860
2.375
2.371
14.576
13.489
Osp. Zappatoni
177
145
1.112
714
838
731
101
108
737
623
1.498
1.309
3.423
2.796
7.320
7.090
874
925
6.446
6.165
956
994
3.668
3.929
1.201
1.106
27
15
1.174
1.091
10.948
11.812
18.380
19.836
17.412
18.493
2.122
2.667
15.290
15.826
1.317
1.528
3.005
3.301
15.086
14.878
956
1.357
14.130
13.521
19.790
20.695
39.384
40.268
66.541
65.560
7.396
8.721
59.145
56.839
Osp. Uboldo
Osp. Serbelloni
Ist.
Clinico
Humanitas
Donato Ist.
Milanese
2003
C
C
a
D
O
Ca
asssiii D
DO
O
1.001
delle Stelle
5
7
S.
GG DH
Policlinico
S. Donato
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
231
La tabelle che seguono, elaborate dai dati tratti dai Rapporti sui ricoveri in
Lombardia relativi agli anni 2002 e 2003, illustrano gli indicatori ripartiti per singoli
ospedali relativi alla casistica dei ricoveri aventi una degenza superiore ad un giorno.
232
ASL Milano 2 - Ricoveri ospedalieri - Indicatori per singolo ospedale - Anni 2002- 2003
Casistica con degenza superiore ad 1 GG *(1 di 2)
n.o.
Casi >1g
Osp.
1
Degenza
Media
Media entro
Osservata
valore soglia
% Casi Oltre
% GG Oltre
% Casi
Valore Soglia
Valore Soglia
Chirurgici
2002
2003
2002
2003
2002
2003
2002
2003
2002
2003
2002
2003
6.792
6.124
6,97
7,08
6,67
6,53
1,13
3,51
1,26
3,59
40,9
37,2
14.576
13.489
6,91
6,83
6,76
6,56
0,60
1,84
0,62
1,47
25,87
23,1
737
623
16,22
16,42
15,91
15,87
1,22
3,05
0,33
1,09
-
-
6.446
6.165
6,48
6,40
6,32
6,14
0,62
2,58
0,83
1,91
24,2
23,4
1.174
1.091
8,94
9,09
8,60
8,62
1,19
2,75
0,86
2,16
1,7
1,5
15.290
15.826
6,41
6,49
6,26
6,26
0,33
0,90
0,81
1,47
58,68
57,5
14.130
13.521
8,48
8,47
8,12
7,81
1,24
3,85
1,53
3,54
57,53
56,6
59.145
56.839
8,40
8,43
7,80
7,43
1,93
4,19
2,91
4,38
35,79
34,91
S.
Maria delle
Melzo
Degenza
Stelle
2
3
4
Predabissi
Cassano
Osp.
d'Adda
Zappatoni
Cernusco
sul Osp.
Naviglio
Uboldo
5
Gorgonzola
6
Rozzano
7
Osp.
Melegnano
S.
Osp.
Serbelloni
Ist.
Clinico
Humanitas
Donato Policlinico
Milanese
Totale complessivo
Valori regionali
S. Donato
* Comprende anche i casi 0-1 g deceduti o trasferiti, che sono esclusi dalla colonna 0-1 g.
ASL Milano 2 - Ricoveri ospedalieri - Indicatori per singolo ospedale - Anni 2002- 2003
Casistica con degenza superiore ad 1 GG *(2 di 2)
233
% Casi Complessi
Osp.
1
Melzo
Peso Medio
DRG Anomali
2002
2003
2002
2003
2002
2003
10,04
10,70
0,93
0,95
30
16,27
16,26
0,92
0,93
16,82
18,14
0,88
13,17
13,03
29,98
Numero.
N. Medio
% Deceduti
Medio
Interventi
Degenza
Diagnosi.
Chirurgici
Ordinaria
2002 2003 2002 2003
2002
2003
22
1,98
2,02
1,78
1,73
2,59
2,84
12
21
2,56
2,54
2,30
2,42
2,44
2,62
0,87
-
-
3,13
2,95
-
-
1,22
0,80
0,95
0,97
12
9
2,26
2,10
1,50
1,56
3,34
4,53
24,66
1,00
1,01
4
2
3,50
3,44
3,60
4,31
6,05
11,46
20,54
19,32
1,82
1,78
7
5
2,67
2,66
3,16
3,00
1,45
1,56
13,18
12,44
1,98
1,99
5
4
2,44
2,40
4,37
3,65
2,89
3,18
14,94
14,74
1,0993
1,1364
-
-
2,39
2,39
2,40
2,41
2,43
2,67
S.
Maria delle
Stelle
2
3
4
Predabissi
Cassano
Osp.
d'Adda
Zappatoni
Cernusco
sul Osp.
Naviglio
Uboldo
5
Gorgonzola
6
Rozzano
7
Osp.
Melegnano
S.
Osp.
Serbelloni
Ist.
Clinico
Humanitas
Donato
Milanese
Valori regionali
Ist.
Policlinico
S. Donato
* Comprende anche i casi 0-1 g deceduti o trasferiti, che sono esclusi dalla colonna 0-1 g.
- Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003. Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
234
La tabella e i grafici che seguono illustrano i dati forniti dalla Direzione
dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2 relativamente alla composizione della attività
ospedaliera, i ricoveri per acuti e per la riabilitazione, nei due settori pubblico e privato.
ASL Milano 2 - Composizione dell'attività ospedaliera
Ricoveri acuti e riabilitazione - pubblico e privato
ISTITUTI PUBBLICI
ACUTI
Acuti
Regime
ordinario
RIABILITAZIONE
Acuti Day
Riabilitazione Regime
Riabilitazione Day
Hospital
ordinario
Hospital
Lungo degenza
1999
35.389
10.333
992
68
0
2000
34.493
6.482
848
73
0
2001
33.489
7.315
827
108
0
2002
33.158
7.342
838
177
0
2003
31.433
7.203
731
145
0
ISTITUTI PRIVATI
ACUTI
Acuti
Regime
ordinario
RIABILITAZIONE
Acuti Day
Riabilitazione Regime
Riabilitazione Day
Hospital
ordinario
Hospital
Lungo degenza
1999
27.310
9.626
447
0
0
2000
28.268
9.014
478
0
0
2001
28.573
10.160
531
0
0
2002
29.681
11.234
904
0
0
2003
30.372
12.239
1.185
0
0
TOTALE
ACUTI
RIABILITAZIONE
235
Acuti
Regime
ordinario
Acuti Day
Riabilitazione Regime
Riabilitazione Day
Hospital
ordinario
Hospital
Lungo degenza
1999
62.699
19.959
1.439
68
0
2000
62.761
15.496
1.326
73
0
2001
62.062
17.475
1.358
108
0
2002
62.839
18.576
1.742
177
0
2003
61.805
19.442
1.916
145
0
* esclusi ricoveri e giornate di degenza a totale pagamento degli utenti.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2 dal .flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero
rese in regime di SSN.
Sono stati considerati i ricoveri effettuati dagli enti erogatori presenti sul territorio di pertinenza della ASL.
Il prossimo istogramma segue l’andamento dei ricoveri nell’arco di tempo
osservato presso le strutture erogatrici che interessano il territorio di competenza
dell’ASL Milano 2 e fa rilevare come presso le strutture pubbliche i ricoveri per acuti
svolti in regime ordinario siano diminuiti passando da 35.389 registrati nell’anno 1999
a 31.433. Nelle strutture private la medesima tipologia di ricoveri è aumentata
passando da 27.310 dell’anno 1999 a 30.372 dell’anno 2003.
L’attività per acuti svolta in regime di Day Hospital nel settore pubblico risulta
essere diminuita passando da 10.333 ricoveri riscontrati nell’anno 1999 a 7.203
ricoveri dell’anno 2003. Nel privato la tendenza è inversa, nell’anno 1999 sono stati
effettuati 9626 ricoveri mentre nell’anno 2003 i ricoveri sono stati 12.239.
236
Ricoveri per acuti
pubblico e privato
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
1999
2000
2001
2002
2003
Acuti Regime ordinario Pubblico
35.389
34.493
33.489
33.158
31.433
Acuti Regime ordinario Privato
27.310
28.268
28.573
29.681
30.372
Acuti Day Hospital Pubblico
10.333
6.482
7.315
7.342
7.203
Acuti Day Hospital Privato
9.626
9.014
10.160
11.234
12.239
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Presso le strutture pubbliche gli interventi in regime ordinario per prestazioni
riabilitative, sono diminuiti passando da 992 dell’anno 1999 a 731 dell’anno 2003; in
quelle private vi è stato un forte incremento di questa tipologia di interventi che sono
passati da 447 dell’anno 1999 a 1.185 dell’anno 2003.
Le prestazioni riabilitative in regime di Day Hospital risulta siano state svolte
unicamente in strutture pubbliche che hanno incrementato negli anni osservati la
propria attività effettuando 68 ricoveri nell’anno 1999 fino a giungere 145 nell’anno
2003. La situazione relativa ai ricoveri in regime ordinario per prestazioni riabilitative è
illustrata dal prossimo istogramma.
237
Ricoveri per riabilitazione
pubblico e privato
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
0
1999
2000
2001
2002
2003
Riabilitazione Regime ordinario Pubblico
992
848
827
838
731
Riabilitazione Regime ordinario Privato
447
478
531
904
1.185
Riabilitazione Day Hospital Pubblico
68
73
108
177
145
Riabilitazione Day Hospital Privato
0
0
0
0
0
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
I dati forniti dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2 indicano
che, nel corso della serie storica esaminata, presso le strutture erogatrici di prestazioni
sanitarie insistenti sul territorio su cui la stessa ha competenza, non sono stati
effettuati ricoveri per lungodenza.
In termini di assistenza ospedaliera si riportano relativamente alla serie storica
dal 1999 al 2003, i dati, inerenti al numero dei parti naturali e cesarei, all’incidenza dei
secondi sul totale e alla remunerazione di tale prestazione confrontando tali ultimi
indici con i loro omologhi regionali.
238
ASL Milano 2 - Indicatori di assistenza ospedaliera
NUMERO dei PARTI (dati numerici)
INCIDENZA
%
PARTI
TOTALE
PARTI
CESAREI PARTI
CESAREI
ASL Mi 2
1
2
REMUNERAZIONE dei PARTI*
INCIDENZA
%
PARTI
PARTI
CESAREI
CESAREI
media
regionale
3 = 1/2
4
TOTALE
PARTI
5
INCIDENZA
%
COSTO
PARTI
CESAREI
ASL Mi 2
INCIDENZA
%
COSTO
PARTI
CESAREI
media
regionale
6 = 4/5
1999
425
1.994
21,31
24,15
779.491 2.812.589
27,71
31,46
2000
299
1.848
16,18
23,40
549.958 2.645.890
20,79
29,5
2001
495
1.982
24,97
24,93
902.879 3.126.723
28,88
29,29
2002
498
1.949
25,55
26,16
905.454 3.069.584
29,50
30,56
2003
512
2.076
24,66
26,50
891.986 3.438.595
25,94
27.90
*tariffario regionale. Valori in euro.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2 dal flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di
ricovero rese in regime di SSN. Sono stati considerati i ricoveri effettuati dagli enti erogatori presenti sul
territorio di pertinenza della ASL. La remunerazione si intende lorda.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
Il grafico che segue raffronta l’andamento dell’incidenza dei parti cesarei sul
totale dei parti in termini percentuali raffrontando questo indicatore con l’analoga
media regionale. Pur riscontrando una tendenza all’aumento nell’intero periodo della
serie storica la media dell’ASL è costantemente al di sotto di quella regionale.
239
Indicatori di assistenza ospedaliera
Incidenza dei parti cesarei
28
22
16
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Mi 2
21,31
16,18
24,97
25,55
24,66
Media regionale
24,15
23,40
24,93
26,16
26,50
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Il successivo grafico è relativo all’incidenza del costo dei parti cesarei
sull’intero costo dei parti effettuati presso le strutture insistenti sul territorio di
competenza dell’ASL relazionato al medesimo indicatore regionale.
Anche in questo caso la linea raffigurante i valori relativi all’ASL di Milano 2 si
mantengono costantemente al di sotto degli omologhi regionali.
240
Indicatori di assistenza ospedaliera
Incidenza percentuale del costo dei parti cesarei
30
24
18
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Mi 2
27,71
20,79
28,88
29,5
25,9
Media regionale
31,46
29,5
29,29
30,56
27,90
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Per quanto concerne gli indicatori di efficienza ospedaliera per acuti ricoverati
in regime ordinario, la tabella che segue indica, rapportandoli ai corrispondenti valori
medi
regionali,
i
valori
registrati
nel
periodo
dall’anno
1999
all’anno
2003,
relativamente all’occupazione media, al turn over e all’indice di rotazione dei posti letto
presso le strutture erogatrici interessate dall’attività dell’ASL Milano 2.
241
ASL Milano 2 - Indicatori efficienza ospedaliera per acuti in regime ordinario
Anno
Indice Occupazione Media
Giorni Degenza%
/ Posti Letto x 365
Turn-Over
(Posti Letto x 365 – Giorni
Degenza) / RC
Indice Rotazione
(Ricoveri / Posti Letto)
ASL
MI 2
MEDIA
REGIONALE
ASL
MI 2
MEDIA
REGIONALE
ASL
MI 2
MEDIA
REGIONALE
1999
81,33
76,88
1,65
2,28
41,28
38,04
2000
78,96
77,33
1,84
2,20
41,84
37,59
2001
76,88
77,68
2,01
2,10
41,96
38,79
2002
76,38
78,54
2,00
1,87
43,13
39,88
2003
73,50
78,73
2,26
1,81
42,71
40,62
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Posti letto attivati (accreditati pubblici e privati): flussi informativi Ministero della Salute MODD. HSP22, 23 e
24 (il modello ministeriale HSP23 non rileva in origine i p.l. attivati mensilmente nelle Case di Cura private
accreditate. L'informazione è rilevata solo a livello regionale)
Ricoveri: flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime di SSN. Sono
stati considerati i ricoveri effettuati dagli enti erogatori presenti sul territorio di pertinenza della ASL.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
I grafici che seguono rappresentano l’andamento, nel periodo interessato dalla
serie storica in esame, dei valori relativi all’occupazione media, al turn over e all’indice
di rotazione dei posti letto presso le strutture erogatrici la cui attività è svolta nel
territorio di pertinenza della ASL Milano 2.
Il primo indicatore, diminuisce in maniera considerevole passando da 81,33,
rilevato nell’anno 1999, a 73,50 dell’anno 2003.
242
Indice di occupazione media
82,00
80,00
78,00
76,00
74,00
72,00
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Mi 2
81,33
78,96
76,88
76,38
73,50
Media regionale
76,88
77,33
77,68
78,54
78,73
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Il secondo indicatore, aumenta passando dal valore di 1.65, rilevato nell’anno
1999, a 2,26 dell’anno 2003.
243
Turn over
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Mi 2
1,65
1,84
2,01
2,00
2,26
Media regionale
2,28
2,20
2,10
1,87
1,81
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Il terzo indicatore di efficienza ospedaliera per acuti ricoverati in regime
ordinario, mostra una tendenza all’aumento se considerato sull’intero periodo della
244
serie storica passando dal valore di 41.28 registrato nell’anno 1999 a quello registrato
nell’anno 2003 pari a 42.17 che, peraltro, fa segnare una netta diminuzione dopo
l’impennata registrata nell’anno 2002 pari a quasi un punto percentuale in più, ovvero:
43.13.
Indice di rotazione
44,00
43,00
42,00
41,00
40,00
39,00
38,00
37,00
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Mi 2
41,28
41,84
41,96
43,13
42,17
Media regionale
38,04
37,59
38,79
39,88
40,62
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
La tabella che segue riassume i dati relativi agli indicatori di complessità e di
appropriatezza delle prestazioni sanitarie relative ai ricoveri chirurgici e medici nel
periodo 1999 – 2003.
ASL Milano 2 - Indici di complessità e appropriatezza
RICOVERI
ASL Mi
Media
RICOVERI
245
ASL Mi
Media
TOTALE
CHIRURGICI
(a)
2
regionale
(a)/(c)
(a)/(c)
%
%
MEDICI
(b)
2
regionale
(b)/(c)
(b)/(c)
%
%
(c) = (a) + (b)
1999
36.087
41,6
31,4
50.662
58,4
68,6
86.749
2000
37.384
45,4
38,0
45.031
54,6
62,0
82.415
2001
39.822
47,5
37,9
44.101
52,5
62,1
83.923
2002
41.750
48,4
39,7
44.581
51,6
60,3
86.331
2003
42.579
49,4
40,2
43.676
50,6
59,3
86.255
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2 dal flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di
ricovero rese in regime di SSN. Sono stati considerati i ricoveri effettuati dagli enti erogatori presenti sul
territorio di pertinenza della ASL (tipologia ricoveri: ordinari, DH, per acuti e riabilitativi).
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
Relativamente ai ricoveri chirurgici, i dati forniti dalla Direzione dell’ASL Milano
2 indicano, negli anni interessati dalla serie storica, una costante tendenza all’aumento
del numero delle degenze, infatti, i ricoveri chirurgici, presso le strutture erogatrici
accreditate dall’ASL Milano 2, passano da 36.087 dell’anno 1999 a 42.579 dell’anno
2003.
I ricoveri medici, presso le medesime strutture, invece, passano da 50.662,
registrati nell’anno 1999, a 43.676 riscontrati nell’anno 2003.
I grafici che seguono illustrano, per i ricoveri chirurgici e medici, gli andamenti
delle percentuali di questi ricoveri rispetto al loro totale, proponendo un raffronto con
gli analoghi indici regionali.
246
Indici di complessità ed appropriatezza
Ricoveri chirurgici
55,0
45,0
35,0
25,0
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Mi 2
41,6
45,4
47,5
48,4
49,4
Valori regionali
31,4
38,0
37,9
39,7
40,2
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Indici di complessità ed appropriatezza
Ricoveri medici
72,0
64,0
56,0
48,0
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Mi 2
58,4
54,6
52,5
51,6
50,6
Valori regionali
68,6
62,0
62,1
60,3
59,3
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
247
Il grafico successivo rappresenta, dal centro verso l’esterno, la serie storica
dall’anno 1999 al 2003, della concorrenza delle due voci: ricoveri chirurgici e ricoveri
medici, rispetto al totale dei ricoveri, espressa in percentuali
Indici di complessità ed appropriatezza
Ricoveri chirurgici e medici in percentuale
2003; 50,6%
% Ricoveri
chirurgici
2003; 49,4%
2002; 51,6% 2002; 48,4%
2001; 52,5% 2001; 47,5%
2000; 54,6%
2000; 45,4%
1999; 58,4%1999; 41,6%
% Ricoveri
medici
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
248
Come indicato con maggiore diffusione nella relazione sulla gestione del
Servizio Sanitario Regionale in Lombardia, la legge 595/85, ha fissato, al fine della
razionalizzazione della spesa sanitaria, l’obiettivo della quota pari a 160 per mille
residenti in regione come tasso medio di ospedalizzazione8 della popolazione residente.
La tabella e il grafico che seguono sviluppano l’andamento di tale indicatore
lungo la serie storica tra gli anni 1997 – 2003, mettendolo in relazione all’omologo
dato medio regionale.
Come riscontrato in occasione della menzionata relazione generale, durante il
periodo di tempo osservato, i valori maggiori delle singole ASL hanno teso ad allinearsi
verso gli indici minori, analogamente l’indice relativo all’ASL Milano 2 tende ad
allinearsi a quello medio regionale ponendosi al di sotto della soglia fissata.
ASL Milano 2 - Tasso di ospedalizzazione
ASL
Milano 2
Regione
Lombardia
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
176,6
173
162,3
158,6
158,9
157,6
152.3
176,7
174,3
167,3
164,0
162,9
154,8
147.6
Fonte: D.G. Sanità Regione Lombardia
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti.
8
Condizioni di calcolo: Tassi standardizzati per 1.000 residenti, compresi extraregione, ricoveri ordinari
finanziati; escluso DRG 391 (neonato sano).
249
Tasso di ospedalizzazione
176
171
166
161
156
151
146
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
ASL Milano 2
176,6
173
162,3
158,6
158,9
157,6
152,3
media regionale
176,7
174,3
167,3
164
162,9
154,8
147,6
Fonte: D.G. Sanità Regione Lombardia
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
Le tabelle e i grafici che seguono sono relative al livello di ospedalizzazione per
acuti, vale a dire uno degli indicatori della domanda di ospedalizzazione. Questo
indicatore esprime il rapporto esistente tra il numero dei ricoveri eseguiti per i cittadini
residenti nell’ASL di Milano 2 presso le strutture erogatrici insistenti nel territorio ove
l’ASL Milano 2 svolge la propria attività, o al di fuori di essa e il numero dei cittadini
residenti nell’ASL medesima.
250
ASL Milano 2 - Indicatori di domanda: tasso di ospedalizzazione acuti
Totale acuti
RICOVERI
entro ASL
indice
RICOVERI
fuori ASL
indice
TOTALE
indice
1999
44.683
87,01
56.934
110,86
101.704
198,04
2000
41.345
80,12
57.820
112,05
99.245
192,33
2001
41.196
79,27
60.485
116,38
101.760
195,81
2002
42.021
81,75
61.632
119,91
103.735
201,82
2003
41.082
79,93
60.940
118,56
102.102
198,65
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Popolazione: Dati ISTAT (al primo gennaio di ogni anno considerato). Mancano dati per il 2003 (si utilizzano i
dati 2002).
Ricoveri: flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime di SSN.
N.B.: i tassi di ospedalizzazione calcolati nel foglio sono grezzi e pertanto non confrontabili con altre realtà
(ASL o regione) in assenza di una standardizzazione per sesso ed età..
Il grafico illustra relativamente al complesso dei ricoveri per acuti l’andamento
degli indici riportati in tabella per l’intervallo di tempo osservato.
Si osserva come l’indice complessivo nell’anno 2003 si sia riallineato al valore
1999 e l’anno 2003 pur avendo toccato nell’anno precedente il valore massimale della
serie storica. L’andamento dell’indice dei ricoveri extra ASL appare in aumento
passando da 110,84 registrato nell’anno 1999 a 118,56 registrato nell’ultimo anno.
L’indice dei ricoveri presso le strutture sul territorio dell’ASL Milano 2 nel
quinquennio, segna una diminuzione passando da 87,01 dell’anno 1999, a 79,93
dell’anno 2003.
251
Tasso di ospedalizzazione acuti
Ricoveri per acuti
195
175
155
135
115
95
75
1999
2000
2001
2002
2003
Indice ricoveri entro ASL
87,01
80,12
79,27
81,75
79,93
Indice ricoveri extra ASL
110,86
112,05
116,38
119,91
118,56
Indice totale ricoveri
198,04
192,33
195,81
201,82
198,65
Fonte: ASL Milano 2
Elaborazione: Sezione Regionale del Controllo della Corte dei conti
La tabella ed il relativo grafico successivi prendono in esame i dati relativi al
solo regime ordinario.
252
ASL Milano 2 - Indicatori di domanda:
tasso di ospedalizzazione acuti
Regime ordinario
RICOVERI
entro ASL
indice
RICOVERI
fuori ASL
indice
TOTALE
indice
1999
34.366
66,92
41.564
80,94
75.997
147,99
2000
34.120
66,12
41.718
80,85
75.904
147,09
2001
33.150
63,79
43.030
82,8
76.244
146,71
2002
33.428
65,04
42.611
82,9
76.104
148
2003
32.320
62,88
41.043
79,85
73.426
142,85
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Popolazione: Dati ISTAT (al primo gennaio di ogni anno considerato). Mancano dati per il 2003 (si
utilizzano i dati 2002).
Ricoveri: flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime di
SSN.
N.B.: i tassi di ospedalizzazione calcolati nel foglio sono grezzi e pertanto non confrontabili con altre
realtà (ASL o regione) in assenza di una standardizzazione per sesso ed età.
L’indicatore relativo al totale dei ricoveri per acuti svolti in regime ordinario
mostra un forte decremento sull’intero periodo in virtù, in particolare, della
diminuzione pari a 5,15 riportata tra l’anno 2003 e il precedente. L’indice dei ricoveri
per acuti avvenuti presso le strutture del territorio dell’ASL, diminuisce di 2,16 punti
tra l’anno 2003 e l’anno 2002 e, complessivamente, di 4,04 sull’intero quinquennio.
L’indicatore relativo ai ricoveri per acuti svolti in regime ordinario presso
strutture erogatrici site al di fuori del territorio di competenza dell’ASL Milano 2 dopo la
253
tendenza all’aumento che si è riscontrata negli anni 2001 e 2002, quando aveva
raggiunto rispettivamente il valore di 82,8 e 82,9, è sceso di 3,05 punti nell’anno 2003.
Tasso di ospedalizzazione acuti
Ricoveri per acuti in regime ordinario
142
122
102
82
62
1999
2000
2001
2002
2003
Indice ricoveri entro ASL
66,92
66,12
63,79
65,04
62,88
Indice ricoveri extra ASL
80,94
80,85
82,8
82,9
79,85
Indice totale ricoveri
147,99
147,09
146,71
148
142,85
Fonte: ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
254
Il tasso di ospedalizzazione per ricoveri di pazienti acuti, svolto in regime di
Day Hospital presso strutture erogatrici di prestazioni sanitarie site sul territorio ove
esplica la propria attività l’ASL Milano 2 o al di fuori di essa, è riassunto dalla tabella
che segue e illustrato dal grafico successivo.
ASL Milano 2 - Indicatori di domanda:
tasso di ospedalizzazione acuti
Day Hospital
RICOVERI
entro ASL
indice
RICOVERI
fuori ASL
indice
TOTALE
indice
1999
10.317
20,09
15.370
29,93
25.707
50,06
2000
7.225
14
16.102
31,2
23.341
45,23
2001
8.046
15,48
17.455
33,59
25.516
49,1
2002
8.593
16,72
19.021
37,01
27.631
53,76
2003
8.762
17,05
19.897
38,71
28.676
55,79
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Popolazione: Dati ISTAT (al primo gennaio di ogni anno considerato). Mancano dati per il 2003 (si
utilizzano i dati 2002).
Ricoveri: flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime di
SSN.
N.B.: i tassi di ospedalizzazione calcolati nel foglio sono grezzi e pertanto non confrontabili con altre
realtà (ASL o regione) in assenza di una standardizzazione per sesso ed età.
255
Il valore dell’indice dei ricoveri fa registrare sull’intero periodo della serie
storica un aumento pari a 5.73. Questo in virtù del forte aumento dei ricoveri avvenuti
presso le strutture territorialmente site al di fuori dell’ASL. Infatti, tra l’anno 1999 e
l’anno 2003 questo indicatore è aumentato di 8,78 punti mentre i ricoveri svolti presso
le strutture site nel territorio di competenza dell’ASL Milano 2 nello stesso periodo,
risultano diminuiti di 3,05 punti passando da 20,09 a 17,05. Il grafico che segue
illustra tale situazione.
Tasso di ospedalizzazione acuti
Ricoveri per acuti in regime di Day Hospital
53
43
33
23
13
1999
2000
2001
2002
2003
Indice ricoveri entro ASL
20,09
14
15,48
16,72
17,05
Indice ricoveri extra ASL
29,93
31,2
33,59
37,01
38,71
Indice totale ricoveri
50,06
45,23
49,1
53,76
55,79
Fonte: ASL Milano 2.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
256
Capacità di attrazione, indice di fuga e prestazioni per cittadini residenti
L’evoluzione dei ricavi derivanti dai ricoveri svolti dalle strutture erogatrici di
prestazioni sanitarie insistenti sul territorio di competenza dell’ASL Milano 2, per
attività a favore di cittadini non residenti in Lombardia nella serie storica dall’esercizio
finanziario 1996 a quello 2003, è illustrata dalla tabella che segue attraverso i dati
forniti dalla Direzione Generale dell’ASL Milano 2,
Dall’esame dei dati emerge un saldo positivo tra l’anno 2003 e il precedente,
pari a €. 950.973 con una percentuale di incremento sull’anno precedente pari al 2%.
In merito alla ripartizione delle porzioni di ricavi attivi tra le strutture di diritto
pubblico e quelle di diritto privato esistenti sul territorio, per le prestazioni fornite per
cittadini extraregionali, si evidenzia, che le prime, ovvero l’azienda ospedaliera, hanno
fornito nell’anno 2003 prestazioni per €. 2.855.439, ovvero il 5% del totale, mentre il
rimanente 95% è stato assicurato dalle Case di cura del settore privato con un importo
pari a €. 51.340.976
257
ASL Milano 2 - Capacità di attrazione. Ricavi attivi per ricoveri extraregionali*
Ospedali
pubblici
IRCCS
pubb.
Totale
1996
%
3.020.565
12
0
0
3.020.56
Pubblico
5
Case
23.045.60
di cura
6
Ospedali
Classificati
IRCCS
privati
12
88
1997
%
1998
%
1999
%
2000
%
3.180.53
1
3.143.07
7
3.198.676
6
3.041.352
6
4
1
3
0
0
0
0
0
0
0
0
3.180.53
1
3.143.07
6
3.041.352
6
4
1
3
26.866.8
8
44.101.5
9
46.197.89
36
9
68
3
8
94
51.122.477
94
7
3.198.67
6
3
0
3.098.32
3
46.929.1
65
2002
%
2003
%
6
3.152.617
6
2.855.439
5
0
0
0
0
0
6
2.855.439
5
94
51.340.976
95
6
94
3.152.61
7
50.092.82
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
26.866.8
8
44.101.5
9
46.197.8
9
36
9
68
3
98
4
51.122.477
94
94
51.340.976
95
23.045.6
Privato
06
Totale
26.066.17
30.047.3
47.244.6
49.396.57
1
69
42
4
Percentuale
3.098.32
%
0
Totale
Complessivo
2001
88
54.163.828
46.929.1
65
94
50.092.8
24
50.027.4
53.245.44
88
2
54.196.415
di
incremento
1
5
sull'anno
5
7
5
10
-8
6
2
precedente
* Valori in euro.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2 dal flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime
di SSN. Sono stati considerati i ricoveri effettuati dagli enti erogatori presenti sul territorio di pertinenza della ASL.
258
Per quanto concerne la capacità di svolgere prestazioni sanitarie a favore di
cittadini lombardi provenienti da altre ASL la tabella che segue indica i ricavi attivi
derivanti da tale attività.
Dall’esame dei dati emerge in questo caso un saldo negativo tra l’anno 2003 e
il precedente, pari a €. 697.819 con una percentuale di decremento sull’anno
precedente pari al -1%.
L’azienda ospedaliera pubblica, ha fornito nell’anno 2003 prestazioni per €.
17.169.060, ovvero il 17% del totale, mentre il rimanente 83% è stato assicurato dalle
Case di cura del settore privato con un importo pari a €. 85.341.920.
259
ASL Milano 2 - Capacità di attrazione. Ricavi attivi per ricoveri di cittadini residenti in Lombardia provenienti da altre ASL *
1996
%
1997
%
1998
%
1999
%
2000
%
2001
%
2002
%
2003
%
Ospedali
pubblici
19.768.611
40
20.771.391
27
20.025.353
23
19.299.961
22
17.954.385
19
18.194.750
18
17.708.668
17
17.169.060
17
IRCCS
pubb.
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
Pubblico
19.768.611 40 20.771.391 27 20.025.353 23 19.299.961 22 17.954.385 19 18.194.750 18 17.708.668 17 17.169.060 17
Case
di cura
29.460.515
60
56.128.568
73
68.484.271
77
70.141.621
78
74.686.261
81
82.548.679
82
85.500.131
83
85.341.920
83
Ospedali
Classificati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
IRCCS privati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
Privato
29.460.515 60 56.128.568 73 68.484.271 77 70.141.621 78 74.686.261 81 82.548.679 82 85.500.131 83 85.341.920 83
Totale
Complessivo
Percentuale
di
incremento
sull'anno
precedente
49.229.126
76.899.959
88.509.625
56
89.441.582
15
92.640.646
1
100.743.429
4
103.208.799
9
102.510.980
2
-1
* Valori in euro.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2 dal flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime di SSN. Sono stati considerati i
ricoveri effettuati dagli enti erogatori presenti sul territorio di pertinenza della ASL. I valori indicati sono lordi (senza abbattimenti per tetti di sistema, di ASL, di
struttura)..
260
La tabella e i grafici che seguono, elaborati sulla base dei risultati resi pubblici
dalla Direzione Generale Sanità della regione Lombardia con gli ultimi Rapporti sui
Ricoveri, mostrano, relativamente al biennio 2002- 2003, l’andamento dei dati
concernenti la mobilità dei ricoveri svolti in regime ordinario nelle differenti ASL
lombarde.
261
Ricoveri ordinari - Mobilità e attrazione per ASL - Anni 2002 - 2003
ASL
BERGAMO
BRESCIA
Residenti
ricoverati in ASL
ricoverati in
ricoverati in
altre ASL
fuori regione
ASL
ASL
126.17
17.47
16.91
2
175.20
1
161.96
9
32.462
LODI
19.874
MANTOVA
42.806
MILANO
181.83
5
57.058
74.397
33.593
96.795
PAVIA
76.456
SONDRIO
22.876
101.84
7
8.587
21.61
3
39.359
11.47
7
32.309
15.61
5
19.582
11.99
6
40.385
172.62
6
MILANO 3
Totale
ricoverati
133.47
LECCO
VALCAMONICA
ricoverati in
2003
44.166
VARESE
Extra-regione
2002
CREMONA
MILANO 2
Extra-ASL
2003
60.670
MILANO 1
Residenti
2002
COMO
CITTA'
Residenti
9.953
30.53
5
71.614
6
63.01
8
93.781
7
52.55
1
75.236
22.145
98.143
8.756
4.920
19.23
1
11.382
0
10.623
1.107.8 1.0534
35
8.125
51
5.972
2003
2.65 2.728
6
2002
2003
16.23
15.39
6
4
5.91 5.697
20.13
2
21.60
11.30
15.01
3
11.55
2.02 2.099
7
902
916
1.96 2.004
8
9.136
8
9.36 9.028
3
28.84
7
60.54
13.9 14.01
59
9.575
1.964
2.418
2.352
1.041
3.751
3.189
4.306
132.5
18.76
17.01
5.710
17.87
2
22.84
6
25.25
469
9
16.99
8
5.205
9.201
9.024
18.75
8
5
7
4.788
4.537
1.452
24.90
0
273
16.58
8
25.45
55.85
25
5
4.07 4.191
6
128.7
02
4
5.19 5.097
2.094
9.723
2
471
14.73
2
4.998
2
4.666
3
8.474
2.81 22.93
4.39 4.565
11.25
9.682
2.73
9
5.077
1
9
9
19.01
2002
8
3
8
8.468
0
4.49 4.699
9
50.60
16.02
7
4
7
6
1.62 1.848
7
32.45 43.95 42.12
5
2002
23.43
4
8
268
2.202
262
2.289
8.188
3,09
4.521
1
1.907
3.991
1.912
4.117
200
200
200
3
2
3
13,1
13,4
7,64
27,7
23,4
33,7
41,2
7
31,0
9
54.80
6
4.860
19,6
6
47,5
7
7
7,86
29,1
3
25,4
0
33,0
2
40,9
2
31,0
2
19,8
9
47,6
7
9.516 58,1 58,0
6
9.490
37,0
4
18.20
6
1.384
15,4
3
19,0
7
7.718
18,6
2
222
236
313.4
60.0
60.43
325.6
313.4
138.6
134.4
58
02
44
3
58
02
39
78
extra
2
2
983
mobilità
200
2
325.6
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
mobilità
1
10.83
Perc. di
Perc. di
35,4
3
25,8
2
7
37,0
4
15,2
8
18,8
2
18,9
6
36,0
1
26,1
9
1,73
3,12
1,94
3,51
1,84
5,82
15,0
7
6,17
3,17
3,41
2,86
5,74
1,67
3,25
1,55
4,02
1,87
3,24
2,30
3,98
1,90
6,05
15,4
2
6,50
3,43
3,64
Perc. di
Perc. di
attrazione
attrazione extra
2002
2003
13,77
13,63
3,28 3,09
15,19
15,56
5,45
5,65
23,00
22,58
2,66
2,59
24,95
24,05
8,49
7,70
26,47
26,23
4,45
4,37
14,82
14,55
4,46
4,29
15,84
15,32
8,47
8,63
50,88
51,53
15,09
23,00
23,04
5,39
49,93
14
26,26
27,04
6,87
32,39
31,87
16,59
16,49
21,43
21,10
4,99
4,93
24,52
24,10
6,07
5,97
17,56
19,20
1,61
1,79
29,53
29,83
8,82
8,96
48,8
9
3,06
5,74
1,72
3,46
1,61
4,23
2002
2003
15,39
5,22
14,68
7,38
263
L’esame dei dati inerenti l’ASL Milano 2, graficamente inseriti nel contesto
regionale evidenzia quanto segue:
Residenti ricoverati presso le strutture dell’ASL. I residenti nel territorio
di competenza dell’ASL Milano 2 ricoverati in regime ordinario presso le strutture
dell’ASL nell’anno 2003 sono stati 1.138 in meno rispetto all’anno precedente, (33.593
nell’anno 2002, 32.455 nell’anno 2003). La diminuzione, nell’anno 2003 rispetto
all’anno precedente, del numero dei ricoveri svolti in regime ordinario è un dato che si
riscontra per tutte ASL.
Ricoveri ordinari
Rresidenti ricoverati in ASL
180.000
160.000
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
264
VALCAMONICA
Residenti ricoverati in ASL 2003
VARESE
SONDRIO
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREMONA
COMO
BRESCIA
BERGAMO
Residenti ricoverati in ASL 2002
Residenti ricoverati in altre ASL. I residenti ricoverati in regime ordinario
presso altre ASL della regione Lombardia sono stati 1.829 in meno nell’anno 2003
rispetto al precedente (43.957 nell’anno 2002, 42.128 nell’anno 2003). Nel caso dei
ricoveri svolti in regime ordinario di cittadini residenti in Lombardia presso ASL
differenti da quelle della propria residenza sono in particolar modo le ASL di Milano a
registrare, nell’anno 2003 rispetto al precedente, una diminuzione dei ricoveri di propri
residenti effettuati presso altre ASL lombarde.
Ricoveri ordinari
Residenti ricoverati presso altre ASL lombarde
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
Residenti ricoverati in altre ASL 2003
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
265
VALCAMONICA
VARESE
SONDRIO
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREMONA
COMO
BRESCIA
BERGAMO
Residenti ricoverati in altre ASL 2002
Residenti ricoverati fuori regione. I residenti nel territorio dell’ASL Milano
2 ricoverati in regime ordinario, presso strutture di altre regioni, nell’anno 2003 sono
stati 75 in più rispetto all’anno precedente, (2.739 nell’anno 2002, 2.814 nell’anno
2003). Sono dieci su quindici le ASL che, nell’anno 2003, fanno registrare un aumento
di questa tipologia di prestazioni.
Ricoveri ordinari
Residenti ricoverati fuori regione
14.500
12.500
10.500
8.500
6.500
4.500
2.500
500
266
VALCAM ONICA
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
VARESE
2003
SONDRIO
2002
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREM ONA
COM O
BRESCIA
BERGAM O
-1.500
Ricoveri per cittadini lombardi provenienti da altre ASL. Presso le
strutture residenti nel territorio gestito dall’ASL Milano 2 nell’anno 2003, rispetto
all’anno 2002, sono stati ricoverati in più 92 cittadini lombardi provenienti da altre ASL
lombarde (22.938 nell’anno 2002, 22.846 nell’anno 2003).
Sono le quattro ASL della zona di Milano, unitamente a quelle di Varese e
Brescia ad attrarre il maggior numero di prestazioni dalle altre ASL lombarde.
Ricoveri ordinari
Cittadini provenienti da altre ASL Lombarde
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
VALCAM ONICA
267
VARESE
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
SONDRIO
2003
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREMONA
COMO
BRESCIA
BERGAMO
2002
Ricoveri per cittadini da fuori regione. I ricoveri ordinari per cittadini
provenienti da altre regioni di Italia effettuati dalle strutture erogatrici di prestazioni
dell’ASL Milano 2 sono stati nell’anno 2003: 315 in più rispetto all’anno precedente
(9.201 nell’anno 2002, 9.516 nell’anno 2003).
Peraltro, il numero complessivo delle prestazioni di ricovero ordinario
assicurate dal Sistema Sanitario Regionale Lombardo a cittadini provenienti da altre
regioni nell’anno 2003 risulta essere diminuito rispetto all’anno precedente di 4.161
unità. Anche nell’anno 2003 l’ASL di Milano Città, pur segnando una lieve flessione,
registra il maggior numero di prestazioni.
Ricoveri ordinari
Cittadini provenienti da altre regioni
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
VALCAMONICA
268
VARESE
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
SONDRIO
2003
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
2002
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREMONA
COMO
BRESCIA
BERGAMO
-10.000
Percentuale di mobilità. La percentuale di mobilità per ricoveri ordinari è
passata da 58,16% dell’anno 2002 a 58.07% dell’anno 2003.
Le ASL di Como e di Cremona si discostano dai risultati evidenziati dalle altre
aziende che mantengono sostanzialmente immutato il valore della percentuale
dell’anno 2003 rispetto all’anno precedente, facendo segnare un incremento di oltre un
punto percentuale.
Ricoveri ordinari
Percentuale di mobilità
60,00
50,00
40,00
30,00
20,00
10,00
LO
D
M
I
A
M
N
TO
IL
A
V
N
A
O
CI
TT
A
'
M
IL
A
N
O
M
1
IL
A
N
O
M
2
IL
A
N
O
3
PA
V
IA
SO
N
D
RI
O
V
V
A
A
RE
LC
SE
A
M
O
N
M
IC
ed
A
ia
re
gi
on
al
e
BE
RG
A
M
O
BR
ES
CI
A
CO
M
CR
O
EM
O
N
A
LE
CC
O
0,00
% di mobilità 2002
% di mobilità 2003
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
269
Percentuale di mobilità extra regione. Quella di mobilità extra regione è
passata da 3,41% dell’anno 2002 a 3,64% dell’anno 2003.
Fatta salva quella di Pavia che presenta una percentuale invariata rispetto
all’anno precedente, tutte le altre ASL presentano un incremento sia pur lieve. L’ASL di
Mantova si conferma, anche per l’anno 2003, quella con la percentuale più alta.
Ricoveri ordinari
Percentuale di mobilità extraregionale
16
14
12
10
8
6
4
2
0
270
VALCAMONICA
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
VARESE
2003
SONDRIO
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREMONA
COMO
BRESCIA
BERGAMO
2002
Percentuale di attrazione. Questa percentuale nell’anno 2002 è stata pari a
48,89%, nell’anno 2003 è salita di 1,04% ed è risultata pari a 49,93% e risulta la
seconda, nettamente differenziata dalle altre, insieme all’ASL di Milano città. L’ASL
della Vallecamonica aumenta di 1,64%punti percentuali la propria capacità di attrarre
prestazioni da altre ASL lombarde.
Ricoveri ordinari
Capacità di attrazione
50
40
30
20
10
0
VALCAMONICA
271
VARESE
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
SONDRIO
2003
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREMONA
COMO
BRESCIA
BERGAMO
2002
Percentuale di attrazione extra regione. La percentuale di attrazione extra
regione è stata per l’anno 2002 pari a 14% mentre nell’anno 2003 è risultata pari a
14,68%. In termini percentuali, risulta essere la variazione positiva di maggior rilievo
aumentando dello 0,68% il risultato dell’anno precedente.
Ricoveri ordinari
Capacità di attrazione extraregionale
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
VALCAMONICA
VARESE
SONDRIO
PAVIA
MILANO 3
MILANO 2
MILANO 1
MILANO
CITTA'
MANTOVA
LODI
LECCO
CREMONA
COMO
BRESCIA
BERGAMO
2002
2003
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
La tabella e i grafici che seguono, elaborati sulla base dei risultati resi pubblici
dalla Direzione Generale Sanità della regione Lombardia con gli ultimi Rapporti sui
Ricoveri, mostrano, relativamente al biennio 2002- 2003, l’andamento dei dati
concernenti la mobilità dei ricoveri svolti in regime ordinario nelle differenti ASL
lombarde, analizzati in virtù dell’attribuzione ad essi di un “peso” ovvero il numero
totale di volte che esso si presenta nelle unità rilevate.
La tabella mette in relazione gli indicatori rilevati per l’ASL Milano 2 con gli
analoghi della media regionale.
272
ASL Milano 2 - Ricoveri ospedalieri - Mobilità e attrazione (peso) - Anni 2002 - 2003
ASL
Residenti
Residenti
Residenti
Extra-ASL
ricoverati in
ricoverati in
ricoverati
ricoverati in
ASL
altre ASL
fuori regione
ASL
2002
MILANO 2
Totale
regionale
2003
2002
2003
2002
2003
2002
Extraregione
Indice di
ricoverati in
mobilità
Indice di
mobilità
extra
ASL
2003
2002
2003
2002 2003 2002 2003
Indice di
attrazione
Indice di
attrazione
extra
2002
2003
2002
2003
1,48
1,42
1,019 1,053 1,003 1,054 0,902 0,919 1,559 1,559 1,988 1,927
0,99
1
0,9
0,88 1,252
1,23
0,989 1,029 1,131 1,182 1,003 1,034 1,131 1,182 1,342 1,397
1,09
1,09
0,98
0,97 1,138
1,14 1,279 1,28
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003.
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
273
I dati relativi alle prestazioni di ricovero eseguite per cittadini residenti
nell’ASL Milano 2 forniti dalla direzione della azienda medesima Sanità e riportati nella
successiva tabella con i grafici che ne conseguono, indicano la costante diminuzione dei
ricoveri ordinari che nel periodo osservato passano da 33.548, registrato nell’anno
1998, a 32.320, registrato nell’anno 2003.
Entrambi i settori, quello medico e quello chirurgico, contribuiscono a tale
diminuzione mantenendo le medesime percentuali di partecipazione al totale dei
ricoveri ordinari riscontrate l’anno precedente, rispettivamente il 64% e il 36%. Anche
la media regionale nell’ultimo anno ha ricalcato, per questi settori di ricovero ordinario
quella dell’anno precedente ed è stata pari al 62% per i ricoveri medici e al 38% per i
ricoveri chirurgici.
I giorni di ricovero per prestazione eseguite in regime di Day Hospital per
cittadini residenti nell’ASL, risultano, nella serie storica dall’anno 1998 all’anno 2003,
diminuiti di 2.261 unità.
In questo caso i dati forniti dalla direzione aziendale mostrano che la categoria
medica nell’anno 2003 ha rappresentato il 72% dei ricoveri, la media regionale risulta
essere pari al 79%; quella chirurgica risulta, per lo stesso anno pari al 28% e la media
regionale è pari al 21%.
274
ASL Milano 2 - Prestazioni di ricovero per cittadini residenti
1998
%
ASL
Media
Milano regionale
2
1999
%
ASL
Media
Milano regionale
2
2000
%
ASL
Media
Milano regionale
2
2001
%
ASL
Media
Milano regionale
2
2002
%
ASL
Media
Milano regionale
2
2003
%
ASL
Media
Milano regionale
2
RICOVERI
ORDINARI
33.548
MEDICI
21.978
66
65
22.367
65
64
22.237
65
63
21.456
65
63
21.316
64
62
20.719
64
62
CHIRURGICI 11.570
34
35
11.999
35
36
11.883
35
37
11.694
35
37
12.112
36
38
11.601
36
38
34.366
GIORNI
TOTALI DAY 21.201
HOSPITAL
MEDICI
CHIRURGICI
34.120
19.383
33.150
16.469
33.428
18.489
32.320
19.185
18.940
17.098
81
86
15.143
78
84
12.833
78
82
14.118
76
81
14.463
75
79
13.704
72
79
4.103
19
14
4.240
22
16
3.636
22
18
4.371
24
19
4.722
25
21
5.236
28
21
Nota: per il dato regionale relativo all'anno 2003 è stato utilizzata la mobilità passiva relativa all'anno 2002.
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2 dal flusso informativo regionale di rilevazione delle prestazioni di ricovero rese in regime di SSN. Sono stati considerati i ricoveri effettuati
dagli enti erogatori presenti sul territorio di pertinenza della ASL (tipologia ricoveri: per acuti e riabilitativi).
Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
275
Relativamente alla valorizzazione delle prestazioni sanitarie di ricovero
ordinario, la tabella che segue presenta i dati relativi agli importi lordi per singolo
istituto di ricovero e per tipo di prestazione, mettendo in relazione gli anni 2002 e
2003.
276
ASL Milano 2 - Ricoveri ospedalieri - Valorizzazione delle prestazioni
Importi lordi per singolo istituto di ricovero e tipo prestazione. - Anni 2002 - 2003
Di cui Oltre Valore
Tariffa Ord.
Tariffa 0-1 Die
Tariffa Day H.
Soglia
Istituto di
Ricovero
Tip
o
rep
art
o
S. DONATO
M.
Acu
IST.
POL. ti
S.DONATO
MELZO
Acu
S.
ti
D.
OSP.
MARIA
STELLE
MELEGNAN
O
OSP.
PREDABISS
I
CASSANO
D'ADDA
OSP.
ZAPPATONI
CERNUSCO
S/NAV.
OSP.
UBOLDO
GORGONZO
LA
OSP.
SERBELLON
I
Acu
ti
Ria
bili
tazi
one
Acu
ti
Acu
ti
Cur
e
palli
ativ
e
Acu
ti
ROZZANO
Ann
i
N
GG
Importo
200
2
200
3
200
2
13.3
11
13.0
49
6.36
5
116.6
52
112.1
59
46.44
6
75.706.5
52,73
75.852.6
75,12
16.218.0
67,03
200
3
5.75
7
42.68
5
200
2
13.7
67
200
3
12.7
75
200
2
200
3
200
2
200
3
200
2
200
3
200
2
200
3
838
731
5.93
9
5.74
6
1.11
5
1.01
1
N
GG
Importo
17 1.77
687.186,63
1
2
50 3.74 1.613.799,2
5
7
3
N
1.63
3
1.70
1.096
6
1.35
224
0
1.116
GG
Eq.
2.313
2.055
N
1.676.65
1.316
8,90
1.826.85
1.526
5,81
864.531,
1.000
85
GG
3.003
3.299
N
Importo
1.492.876
,95
1.724.901
,38
774.568,2
9
16.2
60
16.2
81
8.71
5
78.876.08
8,58
79.404.43
2,31
17.857.16
7,17
14.766.9
59,34
21 1.55
5
6
236.828,89
231
1.63
8
2.001
1.123.24
4,50
942
2.162
755.018,9
3
8.33
7
16.645.22
2,77
99.23
8
34.398.7
92,38
88
622
102.066,96
814
3.17
0
3.968
2.705.96
0,12
3.890
7.953
3.043.417
,60
20.8
27
40.148.17
0,10
90.78
5
32.793.4
65,46
24 1.35
8
2
264.313,41
820
3.07
1
3.774
2.550.11
4,80
3.958
7.523
3.155.471
,86
19.8
04
38.499.05
2,12
12.05
6
10.33
7
40.79
0
38.77
2
10.40
1
3.086.80
8,82
2.613.73
7,50
15.792.4
69,16
15.813.0
59,15
2.783.41
1,44
2.344.92
6,57
277.224,5
4
177.532,3
7
1.144.945
,74
978.442,8
6
1.419.273
,55
1.556.338
,73
1.01
5
3.364.033
,36
2.791.269
,87
18.163.15
7,25
18.011.62
0,59
4.275.969
,78
3.915.000
,93
884
178.055,
28
12.4
70
13.0
26
80.11
0
81.65
4
71.302.1
55,69
71.408.1
33,83
1.839
Importo
96.098,42
54
1.766
Importo
598
8.999
77
Ricove
ri
Ripetut
i
Totali
9
40
6.476,28
177
1.112
19
111
12.720,10
145
714
40
346
93.464,18
1.496
3.420
15
8
753
132.208,02
1.309
2.796
14
90
14.282,78
205
86
145
956
3.668
30
214
26.497,76
276
41
68
994
3.929
40
706
273.277,48
12 1.33
7
2
430.712,17
277
1.36
6
1.34
162
0
194
2.26
7
2.59
855
1
770
1.859
1.756
2.920
3.022
1.225.74
2,35
1.220.11
8,58
73.284,7
9
13.735,6
3
2.529.17
4,45
3.209.59
1,92
9.918
10.71
3
17.20
4
18.59
0
13.011.78
5,50
13.873.81
5,06
876
8.80
1
8.39
5
2.15
7
2.04
6
54
178.055,2
8
24.6
55
26.3
30
86.843.11
5,64
88.491.54
0,81
IST.
CL. Ria
HUMANITAS bili
tazi
one
200
2.418.65
904 9.596
1
16
1.933,60
2
3,43
200
3.334.67
1185 13487
3
25
2.993,36
3
2,38
Fonte: Rapporti sui ricoveri in Lombardia. Anni 2002 - 2003. Elaborazione: Corte dei conti. Sezione Regionale di controllo per la Lombardia.
278
904
1185
2.418.653
,43
3.334.672
,38
Tutti gli istituti hanno diminuito il numero dei ricoveri svolti a “tariffa
ordinaria” fatto salvo l’Istituto Humanitas che per i pazienti acuti è passato da
12.470 dell’anno 2002 a 13.026 dell’anno 2003, mentre l’incremento per i ricoveri
di riabilitazione è stato da 904 a 1.185 unità.
Nell’anno 2003 l’Istituto S. Donato ha fatto segnare 334 ricoveri per
pazienti acuti “oltre il valore soglia” in più rispetto all’anno precedente, 505 contro
171, per un numero di giorni di ricovero che è passato da 1.772 a 3.747. Questa
differenza in termini di importi è pari a € 926.612,60, ovvero, € 687.186,63
nell’anno 2002 ed € 1.613.799,23 nell’anno 2003. Tutti e sette gli istituti erogatori
di prestazioni sanitarie hanno fatto segnare un incremento del numero delle
prestazioni oltre il valore soglia con un relativo incremento degli importi derivanti.
I “ricoveri ripetuti” sono aumentati presso l’Istituto clinico Humanitas di
Rozzano che nell’anno 2002 ha fatto registrare 770 ricoveri ripetuti per pazienti
acuti in regime ordinario e nell’anno 2003 ne ha prodotti 855 con un incremento
pari a 85 ricoveri. I ricoveri ripetuti in più presso l’Ospedale Serbelloni di
Gorgonzola sono stati 71 passando da 205 ricoveri ripetuti nell’anno 2002 a 276
ricoveri ripetuti nell’anno 2003.
Relativamente ai ricoveri rientranti nella casistica della “tariffa da zero ad
un giorno” si è riscontrato in particolare che presso l’Istituto Clinico Humanitas di
Rozzano i ricoveri per questa tipologia di ricoveri sono passati da 2.267 dell’anno
2002 a 2.591 dell’anno 2003, ovvero, 324 prestazioni in più, con un relativo
incremento dei valori economici pari a € 2.529.174,45 per l’anno 2002 e €
3.209.591,92 per l’anno 2003. Considerevole è anche l’aumento di questo tipo di
degenze presso l’ospedale di S. Maria delle Stelle di Melzo che nell’anno 2003 ha
effettuato 288 ricoveri in più rispetto all’anno 2002, passando da 1.350 a 1.638
ricoveri, portando i relativi importi da € 864.531,85 a € 1.123.244,50. Presso
l’Ospedale
Serbelloni
di
Gorgonzola
al
contrario
si
osserva
una
riduzione
considerevole in termini percentuali dei ricoveri a tariffa da zero ad un giorno.
Infatti, i ricoveri tra l’anno 2002 e il successivo si riducono del 47,7% passando da
86 a 41 ed il relativi importi economici sono passati da € 73.284,79 dell’anno 2002
a € 13.735,63 dell’anno 2003.
279
I ricoveri svolti in “Day Hospital” tra l’anno 2002 e l’anno sono aumentati di
795 degenze presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano che è passato da 9.918
ricoveri nell’anno 2002 a 10.713 ricoveri dell’anno 2003. I relativi valori economici
sono pertanto passati nei due anni rilevati da € 13.011.785,50 a € 13.873.815,06.
Presso l’Istituto Policlinico S. Donato l’incremento è stato di 210 ricoveri e il relativo
valore economico è stato pari a € 232.024,43 passando da € 1.492.876,95 a €
1.724.901,38. Presso l’Ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio si è riscontrato il
maggiore decremento di questo tipo di ricoveri. Infatti, passando da 1.496 a 1.309
prestazioni, sono state effettuate 187 prestazioni in meno, il relativo valore
economico equivale a € 166.502,88 in meno passando da € 1.144.945,74 a €
978.442,86.
Infine, gli importi totali, ricavati dai Rapporti dei ricoveri degli anni 2002 e
2003, pubblicati dalla regione Lombardia, indicano che gli unici istituti di ricovero
che hanno fatto segnare per i ricoveri in regime ordinario, siano essi per acuti o per
degenze riabilitative, l’aumento dei ricavi nell’anno 2003 rispetto al precedente,
sono l’Istituto Clinico di Rozzano Humanitas e l’Istituto Policlinico San Donato di San
Donato Milanese.
Per l’Istituto Humanitas nell’anno osservato l’incremento è stato di €
1.648.425,17 passando da € 86.843.115,64 dell’anno 2002 a € 88.491.540,81
dell’anno 2003 per i ricoveri di pazienti acuti e, relativamente alle prestazioni
riabilitative, da 2.418.653,43 dell’anno 2002 a 3.334.672,38 dell’anno 2003.
L’Istituto S. Donato, per i ricoveri in regime ordinario di pazienti acuti, è
passato da € 78.876.088,58 dell’anno 2002 a € 79.404.432,31 con un incremento
pari a € 528.343,73.
280
L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO SUL SISTEMA SANITARIO
Come indicato nella relazione riguardante la gestione del Servizio Sanitario
Regionale, alla quale si fa espresso richiamo per una completa contestualizzazione
dell’attività di controllo cui sono chiamate le aziende sanitarie nel sistema della
sanità lombarda, il comma 7, art. 2 della legge regionale n. 31 prevede che le ASL
esercitino le funzioni amministrative di vigilanza e controllo sulle prestazioni
sanitarie erogate da strutture di diritto pubblico e privato9.
9
- Le delibere di giunta regionale fondamentali sulla materia sono: n. 34809/98 e n. 45934/99 che
stabiliscono di dare mandato alle ASL per l’effettuazione dei controlli e la procedura dei controlli stessi.
Con la delibera 3826/2001 la Regione Lombardia ha determinato una nuova impostazione dell’attività di
controllo prevedendo l’inserimento di tale attività, come tematiche e competenze, nello sviluppo del
sistema di qualità aziendale, la responsabilizzazione diretta dell’attività di controllo interno da parte della
strutture erogatrici e la condivisione da parte di ASL e strutture erogatrici delle modalità operative e
degli ambiti di interesse con la congiunta verifica dei risultati e, inoltre, l’individuazione di alcuni eventi
“sentinella” atti a segnalare alcuni comportamenti meritevoli di essere approfonditi e da valutare
comunque con metodiche esplicite e standardizzate. La delibera 3826/2001 ha determinato l’avvio
dell’esame dell’appropriatezza generica attraverso un protocollo codificato, l’appropriatezza
specifica tramite lo sviluppo di Percorsi Diagnostico Terapeutici – PDT- e l’impatto di eventi
particolari definiti: “eventi sentinella”. I controlli sull’appropriatezza generica sono stati attivati su
alcuni DRG selezionati nel documento stilato e approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le Regioni e le Province Autonome nella seduta del 22 novembre 2001 sulla base del protocollo
denominato: Regione Lombardia Protocollo Valutazione Appropriatezza (RL-PVA). Per quanto
concerne l’appropriatezza specifica la Regione ha avviato la validazione di alcuni Protocolli Diagnostico
Terapeutici, significativi dal punto di vista dell’impatto per l’attività svolta. Con il coinvolgimento di
alcune ASL e delle strutture erogatrici del territorio relativo, è stata svolta un’attività per la stesura di
protocolli diagnostico terapeutici su DRG ad elevata frequenza. La DGR n. 3826/2001, ha impegnato le
ASL a svolgere attività di analisi sugli specifici episodi di ricovero definiti “eventi sentinella” che, per le
loro caratteristiche, possono essere oggetto di fenomeni distorsivi del sistema DRG, e forniva indicazioni
sull’esecuzione delle verifiche sugli stessi. La DGR 8078/2002 stabiliva che le ASL dovessero effettuare
sulle attività di ricovero ospedaliero tre tipologie di controlli per un volume totale di pratiche controllate
pari al 5% della produzione delle strutture erogatrici insistenti sul territorio di competenza delle ASL
medesime prevedendo tre tipologie di controlli: controlli di tipo casuale sulla casistica prodotta, pari
almeno al 2% della stessa; controlli su specifici episodi di ricovero, indicati con la dizione di “eventi
sentinella”; controlli sulla appropriatezza generica/organizzativa dei ricoveri con assegnazione di
DRG ricompresi nell’allegato 2C D.P.C.M. 22 novembre 2001. La DGR n.12692/2003, riprendeva e
ribadiva quanto stabilito sulla materia per l’anno precedente, ovvero, la prosecuzione da parte delle ASL,
dell’attività sulla base delle tre tipologie di controlli sui ricoveri ospedalieri, per un volume totale di
pratiche controllate pari al 5% della produzione.
281
Il controllo sulle prestazioni erogate
Il controllo dei ricoveri
Il Piano di Organizzazione e di Funzionamento Aziendale redatto dalla
Direzione Generale dell’ASL Milano 2 segnala che per l’anno 2003, il risultato atteso
in termini di prestazioni di ricovero da controllare era pari a 4.166 pratiche,
conseguenza dell’applicazione della percentuale prevista, pari al 5%, sul numero
totale (n. 83.334) delle prestazioni finanziate, per l’anno 2002, alle strutture
ospedaliere situate sul territorio di competenza della azienda medesima.
In merito al compimento di tale obiettivo, il piano indica che, nel rispetto
della calendarizzazione e delle tipologie dei controlli previsti dalle richiamate
delibere regionali, sono state controllate nell’anno 2003 un numero pari a 4.261
pratiche con il raggiungimento del 103% dell’obiettivo posto.
Nelle seguenti tabelle vengono elencate l’entità e la tipologia del controllo
eseguito per struttura erogatrice.
282
ASL Milano 2 – Controlli di Congruenza10 - anno 2003
cartelle
MELZO
OSP. S.MARIA D/ STELLE
confermate
modificate
% modificate
275
184
91
33%
678
510
168
25%
30
13
17
57%
CERNUSCO S/NAV.
OSP. UBOLDO
269
212
57
21%
S.DONATO M. C.C.
S.DONATO
461
351
110
24%
45
31
14
31%
964
835
129
13%
2.722
2.136
586
22%
MELEGNANO
OSP. PREDABISSI
CASSANO D'ADDA
OSP. ZAPPATONI
GORGONZOLA OSP.
SERBELLONI
ROZZANO
IST. CL. HUMANITAS
Totale
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2. POFA Gestione anno 2003.
10
I controlli di congruenza sono indirizzati a verificare la corrispondenza tra i dati inviati dagli Enti
erogatori accreditati, sotto forma di record, alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, dati
riportati sulla Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO), e le informazioni desunte dall’esame della
cartella clinica. Tale modalità di controllo consente anche di valutare le modalità organizzative di
erogazione delle prestazioni sanitarie, per quanto riguarda ricoveri ripetuti, dimissioni precoci, scelta di
ambiti di erogazione delle prestazioni sanitarie. Gli strumenti utilizzati nella verifica di congruenza sono
soprattutto le indicazioni generali o particolari di codifica delle patologie e degli interventi/procedure, con
riferimento sia alla normativa nazionale, sia a quella regionale. Oltre a ciò, la Direzione Generale Sanità
fa riferimento sia a normativa nazionale/regionale in tema di ambiti di erogazione delle prestazioni
sanitarie, sia a letteratura sui comportamenti distorsivi del sistema di pagamento prospettico a
prestazione.
283
ASL Milano 2 – Controlli di Appropriatezza11 - RL- PVA - anno 2003
cartelle
MELZO
OSP. S.MARIA D/ STELLE
confermate
modificate
% modificate
120
91
29
24%
317
225
92
29%
CERNUSCO S/NAV.
OSP. UBOLDO
157
125
32
20%
S.DONATO M. C.C.
S.DONATO
284
212
72
25%
19
15
4
21%
404
341
63
16%
1.301
1.009
292
22%
MELEGNANO OSP.
PREDABISSI
GORGONZOLA OSP.
SERBELLONI
ROZZANO
IST. CL. HUMANITAS
Totale
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2. POFA Gestione anno 2003.
ASL Milano 2 – Controlli di Appropriatezza12 (RL-PVA CE)
anno 2003
cartelle
MELZO
OSP. S.MARIA D/ STELLE
confermate
52
22
11
modificate
30
% modificate
58%
I Controlli di appropriatezza generica/organizzativa sono indirizzati a monitorare l’intensità delle
cure erogate in ricoveri ordinari rispetto ad altri contesti organizzativi, a minore intensità assistenziale.
Gli strumenti utilizzati in questa attività di monitoraggio sono quelli previsti dalla DGR n. 8078 del 18
febbraio 2002, , vale a dire il Protocollo Valutazione Appropriatezza - Regione Lombardia – (RL-PVA) e,
laddove applicabile, il modulo Chirurgia Elettiva (RL-PVA-CE).
12
Vedi nota precedente.
284
MELEGNANO OSP.
42
12
30
71%
21
8
13
62%
35
16
19
54%
88
69
19
22%
238
127
111
47%
PREDABISSI
CERNUSCO S/NAV.
OSP. UBOLDO
S.DONATO M. C.C.
S.DONATO
ROZZANO
IST. CL. HUMANITAS
Totale
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2. POFA Gestione anno 2003.
ASL Milano 2 – Totale dei Controlli - anno 2003
cartelle
MELZO
OSP. S.MARIA D/ STELLE
MELEGNANO OSP.
PREDABISSI
CASSANO D'ADDA
OSP. ZAPPATONI
CERNUSCO S/NAV.
OSP. UBOLDO
confermate
modificate
% modificate
447
297
150
34%
1037
747
290
28%
30
13
17
57%
447
345
102
23%
285
S.DONATO M. C.C.
S.DONATO
GORGONZOLA OSP.
SERBELLONI
ROZZANO
IST. CL. HUMANITAS
Totale
780
579
201
26%
64
46
18
28%
1456
1245
211
14%
4.261
3.272
989
23%
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2. POFA Gestione anno 2003.
Il controllo delle prestazioni ambulatoriali
L’ASL Milano 2 ha svolto anche un’attività di controllo inerente le
prestazioni
ambulatoriali procedendo a verificare un numero pari
a 4.768
prestazioni ambulatoriali. La tabella che segue riassume l’attività effettuata.
ASL Milano 2 –Controlli Prestazioni Ambulatoriali - anno 2003
Denominazione Erogatore
NESSI DR. RENATO
SIECO
ISTITUTO REDAELLI VIMODRONE
ISTITUTO MEDICO
AMBROSIANO
ricette
confermate
modificate
% modificate
36
0
36
100%
841
0
841
100%
29
0
29
100%
53
0
53
100%
286
ANALISI CLINICHE GAMMA
484
0
484
100%
LABOR. ANALISI MEDICHE
NICELLI
440
0
440
100%
LABORATORIO ANALISI
MEDICHE INSUBRIA
25
0
25
100%
STUDIO MED. VISCONTEO LAB.
ANAL.
30
0
30
100%
BELFIORE 5 S.R.L.
253
0
253
100%
CENTRO MEDICINA PREVENTIVA
SRL
277
0
277
100%
2.233
0
2.233
100%
67
2
65
97%
LAB. ANAL. CLIN. DELTA
S. DONATO M. C.C. S. DONATO
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2. POFA Gestione anno 2003.
Il Piano di Organizzazione e di Funzionamento Aziendale dell’ASL Milano 2
indica che le pratiche sono state concordate con le strutture erogatrici nella totalità
dei casi sia delle prestazioni ospedaliere e sia di quelle ambulatoriali.
La verifica periodica dei requisiti di accreditamento
In ordine alla verifica della qualità delle prestazioni sanitarie e in attuazione
degli indirizzi di programmazione regionale e del PSSR 2002-2004, l’Azienda
sanitaria ha sviluppato una verifica delle documentazioni periodiche relative al
mantenimento dei requisiti di accreditamento autocertificati ogni quattro mesi da
parte delle strutture erogatrici delle prestazioni sanitarie. Tali documenti sono
concernenti la dotazione organica in attuazione agli articoli 2 degli allegati 1 e 2 alla
delibera n.47508 del 29 dicembre 1999 – anno 2003.
Il Piano di Organizzazione e di Funzionamento Aziendale riporta i risultati di
tale attività svolta nel corso dell’anno 2003.
287
Relativamente alla verifica dei requisiti autocertificati del 1° quadrimestre,
a tutte le strutture è
stata richiesta, e verificata, ulteriore documentazione ad
integrazione dell’autocertificazione pervenuta nei tempi stabiliti.
Il controllo dei laboratori
Per i laboratori sono stati verificati, in particolare, i seguenti requisiti:
-
OSLAB02: esiste un documento che descrive tutti i servizi/prestazioni offerti
dal laboratorio, in
cui sono esplicitati gli esami che vengono eseguiti
direttamente -con quali procedure ed attrezzature- e quelli che vengono inviati
ad altre strutture?
-
OSLAB05: sono state predisposte procedure, regolamenti interni o linee guida,
riguardanti le modalità di prelievo, conservazione, trasporto dei materiali
organici da sottoporre ad accertamento?
Il giorno 18 giugno 2003 è stata eseguita una ispezione presso il
laboratorio Insubria di Opera in occasione della quale è stata verificata la serie dei
requisiti OSLAB di tipo autorizzativo e accreditativo.
La medesime serie di requisiti OSLAB di tipo autorizzativo e accreditativo è
stata verificata in data 20 giugno 2003 presso il laboratorio Ambrosiano di Segrate.
Il controllo delle strutture ospedaliere
Per quanto concerne la verifica per i requisiti autocertificati del 2°
quadrimestre è stata effettuata su tutte le strutture ospedaliere accreditate
pubbliche e private la verifica documentale, con accertamento a campione dei
requisiti OSDMB01 “nella U.O. opera, oltre ad un medico di II livello, almeno un
medico di I livello ogni 10 pazienti?” e OSDMB05 “la presenza infermieristica nelle
ore notturne è non inferiore ad un terzo di quella prevista nelle ore diurne?”.
Presso l’Istituto Policlinico S. Donato la verifica ispettiva è stata effettuata
288
in data 10 ottobre 2003 e in data 15 ottobre 2003 presso la Direzione Sanitaria
dove è stata fatta richiesta della documentazione atta a comprovare per il mese di
luglio 2003 e per le UU.OO. di Endocrinologia
e Chirurgia Plastica quanto
autocertificato nel 2 quadrimestre per i sopraelencati requisiti OSDMB01 e
OSDMB05.
Presso l’Istituto Clinico Humanitas la verifica ispettiva è stata effettuata in
data 30 ottobre 2003 presso la Direzione Sanitaria con richiesta delle timbrature
per medici e infermieri del mese di giugno delle UU.OO. di Urologia e Medicina
nucleare.
Presso l’Azienda Ospedaliera di Melegnano sono stati effettuati i controlli
presso i seguenti presidi ospedalieri.
Presidio Ospedaliero di Vizzolo Predabissi. La verifica ispettiva è stata
effettuata in data 29 ottobre 2003 presso la Direzione Sanitaria con richiesta delle
timbrature e dei tabulati delle turnazioni infermieristiche con tabulati del personale
medico e infermieristico delle UU.OO. Chirurgia generale 2 e Medicina generale 2
relative al mese di giugno 2003, trasmesse in data 13 novembre 2003.
Presidi Ospedalieri di Melzo, Gorgonzola e Cassano d’Adda. La verifica
ispettiva a Melzo è stata effettuata in data 23 ottobre 2003 presso la Direzione
Sanitaria con richiesta di timbrature:
per Melzo: U.O. Psichiatria e U.O. Otorinolaringoiatria.
per Gorgonzola: U.O. Oncologia.
per Cassano d’Adda: U.O. Riabilitazione neuromotoria.
Presidio Ospedaliero di Cernusco sul Naviglio. La verifica ispettiva è stata
effettuata in data 31 ottobre 2003, con la consegna dei tabulati delle turnazioni
degli infermieri e la rilevazione delle presenze di medici e infermieri del mese di
giugno nella U.O. di Cardiologia e U.C.C., U.O. Ortopedia e U.O. di Ortopedia e
Traumatologia.
Il servizio ispettivo per il controllo interno
289
Oltre all’attività svolta dal Nucleo Operativo di Controllo NOC sul complesso
del sistema delle strutture accreditate, pubbliche e private, il POFA indica come nel
corso dell’anno 2003, l’ASL abbia costituito il servizio ispettivo per il controllo
interno, affidato al direttore amministrativo ed abbia adottato una serie di
regolamentazioni sulla libera professione intramoenia, sulle incompatibilità del
personale
dipendente,
sulla
mobilità
del
personale
all’interno
dell’azienda,
sull’accertamento medico-legale delle infermità del personale, sui collegi tecnici ai
fini della valutazione triennale. Nel 2003, inoltre, è stato messo a punto un nuovo
piano organizzativo e funzionamento dell’ASL, sulla base di linee guida emanate
dalla Regione, e nei termini definiti dalla stessa, da cui la Direzione Generale
dell’ASL intende far derivare una serie organica di regolamentazioni al fine di
formalizzare prassi e tecniche inerenti la vita interna dell’azienda.
La verifica dei tempi di attesa.
L’individuazione di criteri per la determinazione, da parte dei Direttori
Generali delle ASL e delle AO, dei tempi massimi d’attesa per l’effettuazione delle
prestazioni in regime ambulatoriale è posto come obbligo alle regioni dal Decreto
Legislativo n. 124 del 29 aprile 1998.
In merito all’evoluzione della disciplina nazionale e locale attinente la
rilevazione dei tempi di attesa la Sezione Regionale del Controllo si è diffusamente
espressa in occasione delle relazioni inerenti la gestione del Servizio sanitario in
Lombardia. A tali relazioni in questa sede si fa espresso rinvio per un eventuale
approfondimento del tema anche in relazione al quadro complessivo del sistema
lombardo13 della verifica dei tempi d’attesa.
In sintesi le direttive elaborate dalla regione prevedono che le ASL, in
accordo con tutte le strutture sanitarie regionali, pubbliche e private accreditate,
13
delibere n. 38571 del 25 settembre 1998, n. 43818 del 24 giugno 1999, n. 44546 del 30 luglio 1999,
n. 47675 del 29 dicembre 1999, n. 2859 del 22 dicembre 2000, n. 7928 del 1 febbraio 2002 e n. 15324
del 28 novembre 2003.
290
procedano a fissare e a comunicare adeguatamente ai cittadini, i tempi massimi di
attesa per le prestazioni ambulatoriali di primo accesso.
Il grafico seguente è relativo ai dati forniti dalla Direzione Generale della
Sanità della regione Lombardia inerenti la situazione dei tempi di attesa per ogni
ASL14 rilevata al 22 settembre 2004.
I dati rilevati in tale occasione indicano che le strutture sanitarie erogatrici
sul territorio dell’Azienda Sanitaria Locale Milano 2 erano a quella data, in grado di
assolvere a più del 75% delle prestazioni osservate entro il mese dalla richiesta e
solo circa il 7% delle prestazioni superava la soglia dei 60 giorni di attesa.
14
Codici ASL:
315
314
313
312
311
310
309
308
307
306
305
304
303
302
301
Vallecamonica
Varese
Sondrio
Pavia
Milano 3
Milano 2
Milano 1
Milano città
Mantova
Lodi
Lecco
Cremona
Como
Brescia
Bergamo
291
Tempi di attesa. Situazione per ASL
DATARILEVAZIONE 22/09/2004 DESCRIZIONE2 (Tutto)
Somma di ConteggioDiCODPRESTAZIONE
315
314
313
312
311
310
309
CODASL
classe
meno30
308
tra30 e 60
oltre60
307
306
305
304
303
302
301
0%
10%
20%
30%
40%
50%
- Fonte Direzione Generale Sanità. Regione Lombardia
292
60%
70%
80%
90%
100%
La Direzione Generale dell’ASL Milano 2 ha fornito i dati relativi alla
rilevazione dei tempi di attesa, effettuata nel mese di novembre 2003.
La prima tabella è relativa alla totalità dei 107 dati rilevati dei quali 7 sono
risultati oltre il limite regionale con una percentuale pari al 6,5%, evidenziando una
lieve tendenza al peggioramento rispetto alle rilevazioni precedenti.
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati complessivi
RILEVAZIONE
DATI CON TEMPI DI
ATTESA SUPERIORI
ALL'OBIETTIVO
TOTALE DATI
RILEVATI
PERCENTUALE DATI CON TEMPI
DI ATTESA SUPERIORI
ALL'OBIETTIVO
NOVEMBRE 2003
107
7
6,5%
GIUGNO 2003
107
6
5,6%
NOVEMBRE 2002
103
2
1,9%
GIUGNO 2002
103
5
4,8%
NOVEMBRE 2001
100
16
16%
GIUGNO 2001
100
20
20%
NOVEMBRE 2000
108
21
19%
MAGGIO 2000
105
13
12%
88
12
13,6%
OTTOBRE 1999
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
La tabella successiva illustra, relativamente al totale dei dati, il numero di
quelli che superano l'obiettivo, ripartiti tra erogatori di prestazioni accreditati
sanitarie del settore pubblico e del settore privato.
Tutti e sette i dati oltre il limite obiettivo regionale sono derivanti da
prestazioni erogate dal settore privato.
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati che superano l'obiettivo, espressi in valori percentuali, ripartiti tra erogatori accreditati di
prestazioni del settore pubblico e del settore privato
293
RILEVAZIONE
TOTALE DATI
PUBBLICO
PRIVATO
NOVEMBRE 2003
7
0
100%
GIUGNO 2003
6
16,6%
83,4%
NOVEMBRE 2002
2
0
100%
GIUGNO 2002
5
40%
60%
NOVEMBRE 2001
16
25%
75%
GIUGNO 2001
20
10%
90%
NOVEMBRE 2000
21
38%
62%
MAGGIO 2000
13
46%
54%
OTTOBRE 1999
12
50%
50%
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
La tabella che segue illustra i dati raccolti ripartendoli per struttura
erogatrice e per tipo di prestazione.
Superano il valore limite: la prima visita specialistica della branca
cardiologica presso l’IPAB Luigi Marchesi con 21 giorni contro 16 previsti, l’ecografia
addominale presso l’ospedale clinicizzato San Donato SPA con 40 giorni contro 30
previsti, la radiografia del torace presso la SIECO con 13 giorni contro 7 previsti, la
radiografia di ossa e articolazioni (rx cervicale) ancora presso la SIECO con 13
giorni contro 7 previsti, la visita neurologica presso l’Istituto Clinico Humanitas con
26 giorni contro 16 previsti ed infine la visita oculistica presso l’Istituto Clinico
Humanitas e l’IPAB Luigi Marchesi entrambi con 26 giorni contro 16 previsti.
294
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
1
1° VISITA SPECIALISTICA
(branca cardiologica)
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
RILEVAZIONI
AUDIOMETRIA
4
5
6
7
8
9
4
4
13
6
21
9
GIUGNO 2003
1
5
12
28
15
8
NOVEMBRE 2002
0
2
2
7
7
18
GIUGNO 2002
1
12
6
12
13
NOVEMBRE 2001
1
15
14
12
14
21
20
33
GIUGNO 2001
5
34
NOVEMBRE 2000
26
15
MAGGIO 2000
15
4
7
2
4
4
5
14
1
OTTOBRE 99
NOVEMBRE 2003
2
3
CENTRO
OSPEDALE
ISTITUTO
Centro di
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
Fisiochinesiterapia
CLINICO
REDAELLI
MARCHESI
DR
MELEGNANO
5 SRL
PREVENTIVA
SAN DONATO
HUMANITAS VIMODRONE
Vertebrale SRL
IPAB
RENATO
SRL
SPA
NOVEMBRE 2003
16
2
16
GIUGNO 2003
1
1
7
19
NOVEMBRE 2002
0
1
7
12
GIUGNO 2002
0
40
7
1
NOVEMBRE 2001
2
69
11
30
GIUGNO 2001
2
15
20
9
NOVEMBRE 2000
5
3
8
19
MAGGIO 2000
3
4
10
17
OTTOBRE 99
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
2
3
295
4
5
6
7
8
9
3
ECG HOLTER
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
23
RILEVAZIONI
OSPEDALE
CENTRO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
Centro di
ISTITUTO
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
REDAELLI
MARCHESI
DR
Fisiochinesiterapia
CLINICO
SAN DONATO
MELEGNANO
5 SRL
PREVENTIVA
IPAB
RENATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
SPA
SRL
NOVEMBRE 2003
12
16
12
7
7
GIUGNO 2003
15
1
4
1
4
NOVEMBRE 2002
1
1
1
1
4
GIUGNO 2002
1
4
15
15
NOVEMBRE 2001
9
23
30
GIUGNO 2001
10
50
NOVEMBRE 2000
13
22
6
22
34
NOVEMBRE 2003
7
4
9
GIUGNO 2003
2
1
5
NOVEMBRE 2002
12
1
12
GIUGNO 2002
14
3
13
9
41
19
MAGGIO 2000
33
7
27
4
ECG SFORZO
OTTOBRE 99
27
NOVEMBRE 2001
GIUGNO 2001
10
60
8
NOVEMBRE 2000
11
27
12
MAGGIO 2000
20
22
10
OTTOBRE 99
13
2
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
RILEVAZIONI
2
3
4
5
6
7
8
9
Centro di
CENTRO
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
OSPEDALE
AO
BELFIORE
CLINICIZZATO
Fisiochinesiterapia
MEDICINA
CLINICO
REDAELLI
MARCHESI
DR
MELEGNANO
5 SRL
Vertebrale SRL
PREVENTIVA HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO SAN DONATO
296
6
30
ECOGRAFIA OST - GIN
5
ECOGRAFIA ADDOMINALE
REGIONALE
SRL
NOVEMBRE 2003
5
3
15
21
5
7
30
40
GIUGNO 2003
8
3
15
14
7
15
30
21
NOVEMBRE 2002
21
3
15
6
6
7
20
19
GIUGNO 2002
17
3
25
6
5
16
10
15
NOVEMBRE 2001
30
3
25
30
5
12
30
6
GIUGNO 2001
37
3
25
30
14
10
30
12
NOVEMBRE 2000
91
3
25
30
7
10
30
21
MAGGIO 2000
76
3
20
13
2
7
30
15
OTTOBRE 99
72
2
8
14
4
15
1
NOVEMBRE 2003
1
3
20
5
GIUGNO 2003
1
4
25
8
16
30
NOVEMBRE 2002
25
SPA
21
GIUGNO 2002
7
3
10
NOVEMBRE 2001
4
25
19
GIUGNO 2001
13
15
21
NOVEMBRE 2000
18
24
21
MAGGIO 2000
9
20
15
OTTOBRE 99
7
6
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
OS
TE
OA
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
7
30
RILEVAZIONI
NOVEMBRE 2003
2
3
4
5
6
7
8
9
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
REDAELLI
MARCHESI
DR
Fisiochinesiterapia
CLINICO
PREVENTIVA
SAN DONATO
MELEGNANO
5 SRL
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
4
3
15
297
21
15
30
30
GIUGNO 2003
8
3
15
18
30
30
4
NOVEMBRE 2002
8
3
15
7
30
30
12
GIUGNO 2002
17
1
25
25
16
20
4
NOVEMBRE 2001
28
3
25
30
30
30
30
GIUGNO 2001
43
3
25
30
20
30
50
NOVEMBRE 2000
91
3
25
30
30
21
MAGGIO 2000
76
3
20
13
30
15
20
ECOGRAFIA VASCOLARE
(ecodoppler arti superiori ed
inferiori)
OTTOBRE 99
NOVEMBRE 2003
35
1
25
8
5
6
GIUGNO 2003
1
1
40
9
10
1
NOVEMBRE 2002
9
1
23
16
7
2
53
30
8
16
6
GIUGNO 2002
8
6
NOVEMBRE 2001
64
30
2
21
6
GIUGNO 2001
104
92
21
30
7
NOVEMBRE 2000
110
18
4
10
25
MAGGIO 2000
106
13
10
23
18
48
15
OTTOBRE 99
90
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
9
ROCA
RDIO
GRAM
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
20
RILEVAZIONI
2
3
4
5
6
7
8
9
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
Fisiochinesiterapia
CLINICO
REDAELLI
MARCHESI
DR
5 SRL
PREVENTIVA
MELEGNANO
SAN DONATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
NOVEMBRE 2003
0
4
0
20
6
2
GIUGNO 2003
1
5
1
28
15
1
298
NOVEMBRE 2002
1
GIUGNO 2002
2
2
1
7
0
0
1
6
11
4
NOVEMBRE 2001
0
1
14
12
1
GIUGNO 2001
1
1
21
10
21
NOVEMBRE 2000
0
1
10
8
5
MAGGIO 2000
0
1
10
10
7
7
15
6
10
ELETTROMIOGRAFIA
OTTOBRE 99
NOVEMBRE 2003
12
GIUGNO 2003
12
1
12
15
5
5
1
13
3
9
NOVEMBRE 2002
27
1
GIUGNO 2002
10
25
12
12
NOVEMBRE 2001
13
16
12
10
GIUGNO 2001
13
41
8
16
NOVEMBRE 2000
14
22
8
21
7
34
5
17
MAGGIO 2000
OTTOBRE 99
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
11
GASTROS
COPIA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
REDAELLI
MARCHESI
DR
Fisiochinesiterapia
CLINICO
MELEGNANO
PREVENTIVA
5 SRL
SAN DONATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
RILEVAZIONI
20
NOVEMBRE 2003
5
6
2
GIUGNO 2003
1
20
1
NOVEMBRE 2002
2
16
8
299
GIUGNO 2002
1
15
7
NOVEMBRE 2001
12
80
19
GIUGNO 2001
12
76
16
NOVEMBRE 2000
18
34
6
MAGGIO 2000
17
30
OTTOBRE 99
8
NOVEMBRE 2003
8
12
MAMMOGRAFIA
GIUGNO 2003
40
1
2
7
4
15
1
15
7
18
15
1
NOVEMBRE 2002
1
7
7
10
0
GIUGNO 2002
7
7
40
15
0
71
7
40
15
0
NOVEMBRE 2001
GIUGNO 2001
85
7
40
15
12
115
7
19
15
5
MAGGIO 2000
60
7
16
15
0
OTTOBRE 99
87
7
NOVEMBRE 2000
1
13
RADIOGRAFIA DEL
TORACE
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
Fisiochinesiterapia
CLINICO
REDAELLI
MARCHESI
DR
5 SRL
PREVENTIVA
SAN DONATO
MELEGNANO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
RILEVAZIONI
7
NOVEMBRE 2003
0
3
2
0
1
7
1
GIUGNO 2003
1
3
2
1
1
7
1
NOVEMBRE 2002
0
0
2
1
1
7
0
GIUGNO 2002
0
1
2
3
4
7
0
NOVEMBRE 2001
0
1
2
7
0
7
2
GIUGNO 2001
1
1
2
7
6
7
26
300
NOVEMBRE 2000
0
1
2
6
7
56
MAGGIO 2000
0
1
2
5
7
2
6
3
2
7
7
1
OTTOBRE 99
RADIOGRAFIA OSSA E
ARTICOLAZIONI (rx
cervicale)
NOVEMBRE 2003
14
GIUGNO 2003
12
3
2
1
1
7
1
7
0
2
5
1
7
0
GIUGNO 2002
18
1
2
3
4
7
1
NOVEMBRE 2001
20
1
2
3
0
7
20
GIUGNO 2001
20
1
2
3
6
7
28
NOVEMBRE 2000
26
1
2
6
1
7
56
MAGGIO 2000
10
1
2
5
7
7
3
1
2
4
3
13
8
9
NOVEMBRE 2002
7
1
OTTOBRE 99
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
RADIOTERAPIA
15
2
3
4
5
6
7
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
RILEVAZIONI
20
NOVEMBRE 2003
20
GIUGNO 2003
20
NOVEMBRE 2002
20
GIUGNO 2002
14
NOVEMBRE 2001
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
REDAELLI
MARCHESI
DR
Fisiochinesiterapia
CLINICO
MELEGNANO
PREVENTIVA
5 SRL
SAN DONATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
6
6
GIUGNO 2001
6
3
NOVEMBRE 2000
6
6
301
MAGGIO 2000
0
6
OTTOBRE 99
16
RMN (colonna)
NOVEMBRE 2003
35
4
23
GIUGNO 2003
8
1
NOVEMBRE 2002
6
15
GIUGNO 2002
18
15
NOVEMBRE 2001
35
5
GIUGNO 2001
43
14
128
27
35
20
NOVEMBRE 2000
MAGGIO 2000
OTTOBRE 99
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
17
SCINTIGRAFIA (tiroidea)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
REDAELLI
MARCHESI
DR
Fisiochinesiterapia
CLINICO
5 SRL
MELEGNANO
PREVENTIVA
SAN DONATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
RILEVAZIONI
15
NOVEMBRE 2003
14
GIUGNO 2003
11
NOVEMBRE 2002
14
GIUGNO 2002
14
NOVEMBRE 2001
11
GIUGNO 2001
11
NOVEMBRE 2000
MAGGIO 2000
302
OTTOBRE 99
18
SPIROMETRIA
NOVEMBRE 2003
15
0
11
1
GIUGNO 2003
1
4
1
NOVEMBRE 2002
0
4
0
GIUGNO 2002
0
3
0
NOVEMBRE 2001
1
13
0
GIUGNO 2001
2
40
0
NOVEMBRE 2000
3
14
1
MAGGIO 2000
0
3
0
OTTOBRE 99
2
1
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
19
TAC (cerebrale)
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
25
RILEVAZIONI
2
3
4
5
6
7
8
9
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
Fisiochinesiterapia
CLINICO
REDAELLI
MARCHESI
DR
5 SRL
PREVENTIVA
SAN DONATO
MELEGNANO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
NOVEMBRE 2003
11
0
9
GIUGNO 2003
25
1
1
NOVEMBRE 2002
12
8
5
GIUGNO 2002
18
4
0
5
20
0
12
20
0
NOVEMBRE 2000
7
24
1
MAGGIO 2000
1
6
2
NOVEMBRE 2001
GIUGNO 2001
OTTOBRE 99
34
15
303
TEST ALLERGOLOGICI
20
20
NOVEMBRE 2003
4
17
2
GIUGNO 2003
1
11
4
NOVEMBRE 2002
5
7
3
GIUGNO 2002
4
17
15
NOVEMBRE 2001
5
34
21
GIUGNO 2001
6
20
20
NOVEMBRE 2000
12
1
13
MAGGIO 2000
8
13
5
OTTOBRE 99
2
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
VISITA GINECOLOGICA
15
NE
UR
OL
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
16
21
22
RILEVAZIONI
2
3
4
5
6
7
8
9
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
REDAELLI
MARCHESI
DR
Fisiochinesiterapia
CLINICO
PREVENTIVA
MELEGNANO
5 SRL
SAN DONATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
NOVEMBRE 2003
5
3
15
7
GIUGNO 2003
5
3
7
4
NOVEMBRE 2002
1
15
8
GIUGNO 2002
1
15
10
NOVEMBRE 2001
5
21
5
GIUGNO 2001
5
14
33
NOVEMBRE 2000
1
5
17
MAGGIO 2000
3
2
13
OTTOBRE 99
3
NOVEMBRE 2003
4
15
1
304
26
9
GIUGNO 2003
1
NOVEMBRE 2002
1
34
5
1
11
16
GIUGNO 2002
1
40
5
NOVEMBRE 2001
2
76
16
GIUGNO 2001
2
16
34
NOVEMBRE 2000
8
30
21
MAGGIO 2000
1
11
OTTOBRE 99
2
10
12
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Dati ripartiti per struttura erogatrice e prestazione
1
23
VISITA OCULISTICA
TEMPO DI
ATTESA
OBIETTIVO
REGIONALE
RILEVAZIONI
3
4
5
6
7
8
9
OSPEDALE
CENTRO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
Centro di
ISTITUTO
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
REDAELLI
MARCHESI
DR
Fisiochinesiterapia
CLINICO
MELEGNANO
5 SRL
PREVENTIVA
SAN DONATO
IPAB
RENATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
SPA
SRL
NOVEMBRE 2003
8
40
40
16
GIUGNO 2003
9
75
15
1
NOVEMBRE 2002
1
30
15
4
14
40
13
0
NOVEMBRE 2001
6
60
40
26
GIUGNO 2001
7
55
40
34
31
86
20
30
MAGGIO 2000
1
8
20
22
OTTOBRE 99
1
14
21
GIUGNO 2002
25
2
NOVEMBRE 2000
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
305
La tabella che segue riferisce i dati, comunicati dalla Direzione Generale
dell’ASL Milano 2, relativamente ai tempi minimi e massimi necessari per
l’erogazione di sei tipologie di prestazioni di ricovero, mettendo in relazione l’anno
2002 con l’anno 2003.
Nel periodo di tempo osservato, risulta diminuito di dieci giorni il tempo di
attesa massimo necessario per la realizzazione di un By Pass Aortocoronarico
mentre l’attesa per una coronarografia è aumentata di tre giorni.
L’attesa minima per la realizzazione di un intervento per la realizzazione di
un’artoprotesi d’anca è diminuita di tredici giorni.
L’attesa minima e massima per l’asportazione di una neoplasia al colon
retto sono rimaste costanti mentre è aumentata di dieci giorni quella massima per
l’asportazione di una neoplasia alla mammella.
L’attesa massima per un ricovero per l’esecuzione di un intervento
chemioterapico è diminuita, nell’anno 2003, di cinque giorni.
306
ASL Milano 2 – Tempi di attesa
Prestazioni di ricovero. Tempi minimi e massimi
dicembre 2002 / dicembre 2003
Unità Operative
Prestazione di ricovero
Tempi
minimi
dicembre
2002
Tempi
massimi
dicembre
2002
Tempi
minimi
dicembre
2003
Tempi
massimi
dicembre
2003
By Pass
Aortocoronarico
3
30
3
20
Coronarografia
1
7
1
10
20
60
7
60
Asportazione
neoplasia colon retto
1
30
1
30
Asportazione
neoplasia mammella
1
20
1
30
Chemioterapia
1
15
1
10
Cardiochirurgia
Chirurgia Ortopedica
Artoprotesi d’anca
Chirurgia generale
Oncologia
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Relativamente alle principali prestazioni specialistiche la tabella che segue
riassume i dati dei tempi di attesa minimi e massimi registrati nei mesi di dicembre
2002 e dicembre 2003, rapportandoli al tempo obiettivo regionale.
Per quanto concerne la gastroscopia si evidenzia una diminuzione del
tempo di attesa minimo che è stato portato ad un solo giorno mentre quello
massimo, pur rimanendo al di sotto della soglia posta della regione segna un
peggioramento rispetto all’anno precedente di sette giorni.
La prestazione ambulatoriale eco-osterico ginecologica migliora sia i tempi
minimi che quelli massimi pur rimanendo, questi ultimi, al di sopra dell’obiettivo
regionale.
307
Nelle strutture dell’ASL Milano 2, nell’anno 2003, è occorso un giorno in più
rispetto al precedente, per la realizzazione della RMN alla colonna vertebrale, pur
mantenendo i tempi ampiamente al di sotto del limite regionale.
Risultano rientrati nei limiti del tempo obiettivo fissato dalla regione i tempi
massimi necessari per l’esecuzione della TAC celebrale, mentre sono lievemente
peggiorati, rispetto all’anno precedente, quelli minimi.
L’effettuazione di un ecocardiogramma holter presso gli erogatori di
prestazioni sanitarie contrattualizzati dall’ASL Milano 2, può essere stato realizzato
nell’anno 2003, all’interno di un periodo variabile tra un giorno, migliorando la
situazione dell’anno precedente pari a due giorni e cinquantacinque giorni,
peggiorando quanto rilevato per l’anno 2002 che già superava per questo esame, la
soglia regionale posta a ventitre giorni.
Nell’anno 2003, l’esame elettrocardiogramma può essere stato realizzato in
un “range” di attesa che è variato tra: un giorno e ventitre giorni. In questo caso,
da un lato risulta un netto miglioramento rispetto al dato dell’anno 2002 mentre
l’attesa massima è ancora superiore all’obiettivo regionale.
Si conferma, nell’anno 2003, molto superiore al tempo obiettivo regionale
l’attesa massima per l’esecuzione di una visita cardiologica pur migliorando di un
giorno l’attesa minima.
Anche l’esame mammografia presenta un peggioramento del tempo
minimo di attesa e si colloca, per l’attesa massima, molto al di sopra del limite
regionale, pur evidenziando in quest’ultimo caso un miglioramento.
ASL Milano 2 – Tempi di attesa
Prestazioni specialistiche ambulatoriali. Tempi minimi e massimi
dicembre 2002 / dicembre 2003
Prestazioni ambulatoriali
Tempo
Tempi
308
Tempi
Tempi
Tempi
obiettivo
2003
minimi
dicembre
2002
massimi
dicembre
2002
minimi
dicembre
2003
massimi
dicembre
2003
Gastroscopia
40
6
28
1
35
Eco ostetrico ginecologica
25
2
65
1
42
RMN colonna
35
5
18
6
19
TAC celebrale
25
3
28
6
25
ECG Holter
23
2
48
1
55
Elettrocardiogramma
20
1
36
1
23
Visita Cardiologica
16
8
36
7
46
Mammografia
40
1
6
81
H Melzo
124
H Melzo
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
La tabella che segue analizza i dati relativi ai tempi di attesa per
l’erogazione delle principali prestazioni ambulatoriali, raggruppando i dati per
appartenenza delle strutture erogatrici alle tre macro aree distrettuali, ovvero al
territorio delle ex USSL dall’unificazione delle quali, con l’eccezione della città di
Milano, è stata formata l’ASL Milano 2.
La tabella evidenzia come le maggiori difficoltà nel rispetto dei tempi
obiettivo regionale risiedano nella zona dell’ex USSL Nord.
ASL Milano 2 – Tempi di attesa
Prestazioni specialistiche ambulatoriali
Tempi minimi e massimi nelle tre macro aree distrettuali
dicembre 2002 / dicembre 2003
Prestazioni Ambulatoriali
Tempo
ASL Nord
309
ASL Centro
ASL Sud
obiettivo
ex 27
ex 26
ex 39
Gastroscopia
40
da 29 a 35 gg
da 1 a 4 gg
9 gg
Eco ostetrico ginecologica
25
da 27 a 79 gg
da 1 a 5 gg
12gg
TAC celebrale
25
da 18 a 91 gg
da 6 a 21 gg
8 gg
ECG Holter
23
da 28 a 55 gg
da 1 a 13 gg
2 gg
Elettrocardiogramma
20
da 1 a 18 gg
da 1 a 6 gg
2 gg
Visita Cardiologica
16
da 8 a 46 gg
da 11 a 13 gg
15 gg
Mammografia
40
da 70 a 81 gg
da 6 a 22 gg
7gg
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
Le tabelle che seguono sono relative ai tempi medi di consegna dei referti
rilevati nel mese di novembre 2003. I dati sono ripartiti per erogatore e tipo di
prestazione sanitaria.
310
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Tempi medi di consegna referti - Dati ripartiti per prestazione e per erogatore
1
ECOGRAFIA ADDOMINALE
ECG HOLTER
RILEVAZIONI
2
3
4
5
6
7
8
9
10
CENTRO
OSPEDALE
ISTITUTO
Centro di
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
Fisiochinesiterapia
CLINICO
REDAELLI
MARCHESI
DR
SIECO
MELEGNANO
5 SRL
PREVENTIVA
SAN DONATO
HUMANITAS VIMODRONE
Vertebrale SRL
IPAB
RENATO
SRL
SPA
NOVEMBRE 2003
3
5
3
3
2
GIUGNO 2003
2
5
3
3
3
NOVEMBRE 2002
3
2
3
1
3
GIUGNO 2002
1
2
3
3
3
NOVEMBRE 2001
3
3
3
GIUGNO 2001
3
5
3
NOVEMBRE 2000
3
3
3
MAGGIO 2000
3
3
3
0
3
1
3
3
3
2
3
OTTOBRE 99
3
NOVEMBRE 2003
1
1
3
GIUGNO 2003
1
1
0
3
3
3
3
3
2
NOVEMBRE 2002
3
1
1
3
1
3
3
4
0
1
3
GIUGNO 2002
1
1
0
3
3
3
3
2
NOVEMBRE 2001
3
1
1
3
1
3
3
3
2
GIUGNO 2001
3
1
1
3
1
4
3
3
2
NOVEMBRE 2000
3
1
1
3
3
3
3
2
MAGGIO 2000
3
1
1
3
3
3
3
3
3
OTTOBRE 99
3
1
1
3
7
3
3
2
- Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
ASL Milano 2 - Tempi di attesa
Tempi medi di consegna referti - Dati ripartiti per prestazione e per erogatore
311
1
RILEVAZIONI
TAC (cerebrale)
RADIOGRAFIA OSSA E
ARTICOLAZIONI (rx
cervicale)
NOVEMBRE 2003
-
2
3
4
5
6
7
8
9
10
CENTRO
OSPEDALE
Centro di
ISTITUTO
ISTITUTO
LUIGI
NESSI
AO
BELFIORE
MEDICINA
CLINICIZZATO
Fisiochinesiterapia
CLINICO
REDAELLI
MARCHESI
DR
SIECO
MELEGNANO
5 SRL
PREVENTIVA
SAN DONATO
Vertebrale SRL
HUMANITAS VIMODRONE
IPAB
RENATO
SRL
SPA
1
1
2
3
3
3
4
2
GIUGNO 2003
1
1
2
3
2
3
3
2
NOVEMBRE 2002
3
1
2
3
3
3
4
2
GIUGNO 2002
1
1
2
3
2
3
3
2
NOVEMBRE 2001
3
1
2
2
3
3
3
2
GIUGNO 2001
3
1
2
2
3
3
3
2
NOVEMBRE 2000
3
1
2
3
3
3
3
2
MAGGIO 2000
5
1
2
3
3
3
3
2
1
2
3
3
3
2
OTTOBRE 99
3
NOVEMBRE 2003
2
3
4
GIUGNO 2003
1
3
3
NOVEMBRE 2002
3
3
4
GIUGNO 2002
1
3
3
NOVEMBRE 2001
3
3
3
GIUGNO 2001
3
3
3
NOVEMBRE 2000
3
3
3
MAGGIO 2000
5
3
3
OTTOBRE 99
3
3
Fonte: Direzione Generale ASL Milano 2
312
CONCLUSIONI
La relazione dell’ASL Milano 2 va intesa come una verifica in concreto del
funzionamento del Sistema sanitario regionale e dello stato di attuazione della
normativa, statale e regionale, del settore.
L’oggetto dell’indagine è particolarmente significativo, sia per le novità
dell’indagine stessa, che ha comportato la necessità della messa a punto di un
nuovo impianto metodologico, sia perché si tratta di un settore che, dal punto di
vista contabile, economico ed organizzativo, pur presentando affinità con le imprese
di produzione di servizi, se ne differenzia, vuoi per la tipologia dei servizi offerti,
vuoi per l’ambito in cui tali servizi sono scambiati.
E’, inoltre, in corso la trasformazione avviata con il Piano socio sanitario
regionale 2002-2004, che da aziende che svolgono attività miste, di erogazione e
acquisto di prestazioni sanitarie, ha attribuito alle ASL la caratteristica di enti di
programmazione acquisto e controllo dei soggetti, pubblici e privati, operanti
nel settore.
Nell’ambito del ruolo assunto dall’ASL nella tutela della salute, strumento
fondamentale, con cui si esprime uno dei profili autonomistici dell’ASL medesima, è
senza dubbio la programmazione aziendale.
La distinzione dei ruoli e dei rapporti intercorrenti tra la regione Lombardia
e le ASL, per quel che concerne le funzioni di programmazione, rispettivamente
espletate da tali soggetti, già normativamente fissate dalla legislazione statale e
regionale in materia, si è ulteriormente affinata con la delibera n. 7/14049 del 2
settembre 2003, con la quale la Giunta regionale ha aggiornato le linee guida
sull’organizzazione e sul funzionamento aziendale delle Asl.
Si
è
affermata
così
un’ulteriore
trasformazione
del
ruolo
e
dell’organizzazione delle aziende sanitarie lombarde, sia per i rapporti delle stesse
con la Direzione generale sanità, sia perché individua come fondamentale la
questione delle relazioni tra le aziende e l’esterno e ne fa un punto cardine del
sistema del riordino.
In tale contesto, quindi, si delineano nuove competenze ripartite tra
Regione e Aziende, per la cui disamina di carattere generale si rinvia alla “Relazione
sulla gestione del Servizio sanitario in Lombardia – anno 2003”.
313
La
Sezione
funzionamento
articolazioni
si
attuali
è
dell’Asl
organizzative,
oganizzatorio
anzitutto,
dell’Azienda
occupata,
Milano
2,
riscontrando
medesima,
dell’organizzazione
nonché
in
dell’attività
proposito
secondo
le
un
delle
nuovo
indicazioni
del
e
del
singole
impianto
Piano
di
organizzazione e funzionamento aziendale, conforme alla normativa statale e
regionale.
Infatti, il Piano, adottato con deliberazione del Direttore Generale n. 8 del
19.1.2004 ed approvato dalla Regione con D.G.R. n. VII/17187 del 16 aprile 2004,
ha dato attuazione alla D.G.R. n. 14049/2003, recante le Linee guida per l’adozione
del piano di organizzazione e funzionamento aziendale delle Aziende sanitarie della
Lombardia.
La
Sezione
ha
focalizzato,
poi,
l’attenzione
sulla
consistenza
e
composizione del personale, nel periodo 2001-2003, e sulla programmazione delle
assunzioni.
Al riguardo si è riscontrata una netta flessione della dotazione organica
effettiva a partire dal 2001, in linea con l’attuale procedura di razionalizzazione
delle risorse umane e di contenimento delle nuove assunzioni, di cui alle recenti
disposizioni normative.
Per quanto concerne gli aspetti finanziari, va rilevato che l’analisi è stata
condotta sul bilancio riclassificato secondo criteri finanziari, sul quale è stato
calcolato il valore di alcuni indicatori, comparati poi in ragione d’anno, con
riferimento agli esercizi 2001-2003, e in rapporto a valori ideali di riferimento in
modo da verificarne eventuali scostamenti.
Per la riclassificazione dello stato patrimoniale delle aziende sanitarie è
stato utilizzato il criterio finanziario, allo scopo di verificarne la struttura, la solidità
e la liquidità.
Tali strumenti di controllo hanno consentito alla Corte di effettuare
un’indagine più significativa sulla gestione dell’ASL Milano 2, in grado di valutare il
livello
di
raggiungimento
degli
equilibri
dell’Azienda medesima.
314
finanziari,
patrimoniali
e
reddituali
In merito allo stato patrimoniale dell’Azienda si rappresentano perplessità,
tenuto conto che dall’esame degli esercizi finanziari 2001-2003 si evince che il
valore dei debiti correnti supera la totalità del capitale acquisito.
Infatti, considerati i valori del patrimonio netto, pari a 4.020 migliaia di
euro nel 2001, a –9.378 migliaia di euro nel 2002 ed a –34.235 migliaia di euro
nel 2003, l’equilibrio patrimoniale viene garantito attraverso la presenza di
elevati debiti. I debiti correnti, corrispondenti alla totalità circa delle fonti nei tre
anni, ammontano rispettivamente a 448.356 migliaia di euro nel 2001, a 737.073
migliaia di euro nel 2002 ed a 919.183 migliaia di euro nel 2003. La parte
preponderante è costituita da debiti verso altre ASL, per un valore percentuale nel
2003 pari al 66%, e verso fornitori, per il 27% del totale.
Riguardo ai debiti verso altre ASL, si osserva che a livello regionale essi
non determinano una situazione di deficit, in quanto si tratta di somme che restano
all’interno del sistema sanitario, nei limiti del tetto annualmente determinato dalla
Regione.
Dal punto di vista delle Aziende, invece, si tratta di una posta che va
compensata con i crediti da ciascuna vantati verso le altre.
Al riguardo la regione Lombardia ha impartito le necessarie disposizioni con
circolare n. 16/San del 22 febbraio 2001.
Mentre i debiti verso le ASL non rappresentano fonte di preoccupazione
circa l’equilibrio finanziario, occorre valutare attentamente l’ammontare dei debiti
verso i fornitori che, anche se attualmente non provoca una situazione di disavanzo
finanziario, potrebbe in futuro determinare una situazione di squilibrio e dare luogo
a contenzioso.
Per la riclassificazione del conto economico è stato usato il criterio
della destinazione funzionale delle singole voci che lo compongono, esaminando i
valori che più propriamente mettono in luce, rispettivamente, il grado di
dipendenza delle Aziende sanitarie dai contributi in conto esercizio ed il livello di
copertura, da parte di questi ultimi, del totale dei costi caratteristici di gestione.
Si è riscontrato che i contributi in conto esercizio rappresentano la quasi
totalità delle componenti positive di reddito e coprono, nel contempo, quasi
interamente i costi caratteristici di gestione dell’azienda.
315
La composizione della spesa dell’ASL Milano 2 nell’esercizio finanziario
2003 non presenta sostanziali differenze rispetto alle altre aziende sanitarie locali.
Va sottolineato che la principale voce di costo è rappresentata dalla spesa
ospedaliera convenzionata, che rappresenta quasi la metà della spesa totale,
seguita dalla spesa farmaceutica, voci che, a livello regionale, rappresentano
rispettivamente la terza e la quarta posizione.
Nell’ambito della tipologia della spesa va osservata la lieve flessione della
spesa farmaceutica convenzionata, che dal 17,17% nel 2001 e dal 17,30% nel
2002, scende al 15,20% nel 2003.
L’attenzione della Corte si è focalizzata sulla descrizione degli obiettivi
assegnati dalla Regione all’ASL per l’anno 2003, nonché sullo stato di attuazione
degli obiettivi specifici indicati nel documento di budget 2003: le fonti di
rilevazione dei risultati ottenuti hanno messo in rilievo il raggiungimento degli
obiettivi dichiarati per l’esercizio 2003.
Tra i principali risultati raggiunti dall’ASL, assumono particolare significato
quelli che si riferiscono al rapporto dipendenti/popolazione assistita, al costo del
personale, agli acquisti di beni e servizi, all’attività di verifica dell’appropriatezza
prescritta dei farmaci, alle negoziazioni, ai controlli, al completamento del processo
di erogazione ADI (voucher), al rispetto dei tempi di accertamento e concessione
per le nuove pratiche di invalidità civile, al rispetto, infine, dei tempi dei flussi
informativi.
La Sezione ha quindi esaminato il sistema di programmazione e
controllo attuato presso l’Azienda di riferimento, riscontrando una sostanziale
rispondenza alla normativa statale e regionale in materia.
La Direzione strategica dell’ASL Milano 2, attraverso un’apposita struttura
complessa di staff, denominata Servizio sistema informativo, budget e controllo di
gestione, ha avviato le attività di controllo interno e di gestione, avvalendosi di un
sistema informativo complesso, ancora in fase di implementazione.
L’analisi sull’erogazione delle prestazioni sanitarie ha messo in luce –
così come nella Relazione sul Servizio Sanitario in Lombardia anno 2003 – una serie
di fenomeni indicativi che meritano particolare attenzione.
316
L’andamento, negli anni 1999-2003, del numero dei medici di medicina
generale e dei pediatri di libera scelta segue la stessa tendenza registrata nell’intera
regione.
Il numero delle ricette farmaceutiche è diminuito, rispetto all’anno
precedente, di 221.022 unità.
L’andamento della spesa sanitaria presso l’ASL per la medicina generale
conferma, per il 2003, la tendenza all’aumento.
Nell’intervallo tra gli anni 1999-2003, il numero dei posti letto destinati ai
ricoveri da svolgersi in regime ordinario è complessivamente aumentato, nei due
settori privato e pubblico, di 307 posti; rispettivamente nel settore privato (Case di
Cura), risulta un aumento sull’intero periodo considerato, di 426 posti e una
diminuzione in quello pubblico di 119 posti.
La
disponibilità
dei
posti
letto
destinati
alla
riabilitazione
è
complessivamente aumentata di 24 unità.
Il tasso di ospedalizzazione è pari al 152,3, superiore rispetto all’analogo
indice regionale che, per l’anno 2003, risulta essere pari a 147,6.
I residenti ricoverati in regime ordinario presso altre ASL della regione
Lombardia sono stati, nell’anno 2003 rispetto al precedente, 1.829 in meno, mentre
sono lievemente aumentati, nel medesimo periodo, quelli ricoverati fuori regione.
All’interno
di
un
sistema
regionale
che,
per
l’anno
2003,
ha
complessivamente fatto segnare una diminuzione del numero dei ricoveri svolti in
regime ordinario per cittadini provenienti da altre regioni, presso le strutture
accreditate dall’ASL Milano 2 questa tipologia di prestazioni sono, al contrario,
aumentate di 315 unità.
La Corte si è soffermata, infine, sull’attività di controllo cui sono
chiamate le aziende sanitarie nel sistema della sanità lombarda.
Nell’anno 2003, nell’ambito della verifica sulle prestazioni erogate, sono
state controllate, nel rispetto della calendarizzazione e delle differenti tipologie di
controlli, un numero pari a 4.261 pratiche, con il raggiungimento del 103%
dell’obiettivo posto.
I controlli di congruenza e di appropriatezza sulle Schede di Dimissione
Ospedaliera e sulle cartelle cliniche hanno portato ad un risultato di modifica del
23%.
317
L’ASL Milano 2 ha svolto anche un’attività di controllo inerente le
prestazioni ambulatoriali, procedendo a verifiche in numero pari a 4.768 prestazioni
ambulatoriali.
In ordine alla verifica della qualità delle prestazioni sanitarie, si dà atto che
l’azienda sanitaria ha sviluppato la verifica delle documentazioni periodiche relative
al mantenimento dei registri di accreditamento autocertificati da parte delle
strutture erogatrici delle prestazioni sanitarie.
Si rileva che l’ASL, nel corso dell’anno 2003, ha costituito il servizio
ispettivo per il controllo interno, affidato al Direttore amministrativo e ha adottato
una
serie
di
regolamentazioni
sulla
libera
professione
intramoenia,
sulle
incompatibilità del personale dipendente, sulla mobilità del personale all’interno
dell’azienda, sull’accertamento medico-legale delle infermità del personale, sui
collegi tecnici ai fini della valutazione triennale.
Per la verifica dei tempi di attesa, si rileva che le strutture sanitarie
erogatrici sul territorio dell’ASL sono state, alla data del 20 settembre 2004, in
grado di assolvere a più del 75% delle prestazioni osservate entro il mese della
richiesta e solo circa il 7% delle prestazioni ha superato la soglia dei 60 giorni di
attesa.
318
ALLEGATI
GLOSSARIO
AGGREGATI CLINICI DI CODICI – A.C.C.
Rappresentano
259
classi
di
codici
di
diagnosi
e
231
di
interventi
chirurgici/procedura cui afferiscono gli oltre 12.000 codici di diagnosi e 3.500 di
intervento/procedura ICD9CM. Le procedure classificate sono tutte quelle codificate
dal sistema ICD 9 CM. indipendentemente che esse contribuiscano o meno
all'assegnazione dei DRG Gli ACC sono stati sviluppati presso l’AHRQ - Agency for
Healthcare Research and Quality - statunitense, con l'acronimo CCS (Clinical
Classifications Software)
ANATOMICA TERAPEUTICA CHIMICA – A.T.C.
Sistema di classificazione. La classificazione anatomica identifica il principale organo
bersaglio del gruppo di farmaci (apparato cardiovascolare, gastrointestinale ecc.);
la terapeutica l'azione preminente (antiipertensiva, antipiretica, antidolorifica); la
chimica identifica la sostanza o gruppo di sostanze analoghe (nimodipina o
calcioantagonisti).
Si articola in 5 livelli:
1° gruppo anatomico principale gastrointestinale
2° gruppo terapeutico principale antiulcera
3° sottogruppo terapeutico antiacidi
4° sottogruppo terapeutico/chimico H2 antagonisti
5° sostanza chimica Ranitidina
Comprende 13 gruppi principali
A = Apparato gastrointestinale e metabolismo
B = Sangue ed organi emopoietici
C = Sistema cardiovascolare
D = Dermatologici
G = Sistema genito - urinario ed ormoni sessuali
H = Ormoni sistemici esclusi gli ormoni sessuali
J = Antimicrobici generali per uso sistemico
L = Antineoplastici ed immunomodulatori
M = Sistema muscoloscheletrico
320
N = Sistema nervoso
P = Antiparassitari, insetticidi, repellenti
R = Apparato respiratorio
S = Organi di senso
V = Vari
La
classificazione
ATC
permette
di
identificare
con
livelli
di
dettaglio
progressivamente maggiori tutti i farmaci e le sostanze ad uso terapeutico.
Indirettamente, attraverso l'analisi dei principi o dei gruppi terapeutici prescritti,
permette di formulare delle ipotesi sulle patologie incidenti e prevalenti nella
popolazione.
ACCESSO
Giornata registrata in regime di day hospital. Il numero medio di accessi è
determinato dal rapporto tra il numero di giornate complessivamente registrate ed
il numero dei pazienti dimessi nel regime di DH.
ANALISI MULTIVARIATA
Valuta l’effetto di un insieme di variabili indipendenti (o predittive) su una variabile
dipendente (o di outcome). Ad esempio, effetto della posizione nel sonno del
lattante, del fumo di sigaretta prenatale, delle caratteristiche socio-economiche
della famiglia, del consumo di alcol da parte dei genitori, dell’allattamento al seno,
ecc (variabili indipendenti) sulla mortalità per SIDS (variabile dipendente). Il
principale
vantaggio
dell’analisi
multivariata
consiste
nel
poter
apprezzare,
simultaneamente e indipendentemente, gli effetti di tutte le variabili considerate,
depurandoli delle reciproche interferenze. Inoltre è possibile valutare i diversi effetti
di insiemi di variabili in grado di interferire tra loro (interazione) nel senso di
sinergie positive o negative. Tra le tecniche di analisi multivariata più note
ricordiamo quelle di regressione (lineare, logistica).
AMBULATORI E LABORATORI
Presidi pubblici e privati accreditati, in convenzione con la ASL, presso i quali si
effettuano visite specialistiche, analisi cliniche ed altri esami di supporto alla
diagnosi (radiografie, ecografie, TAC, ecc.).
AMBULATORI E LABORATORI PER 10.000 RESIDENTI
Media di Ambulatori e Laboratori esistenti per 10.000 residenti nell'ambito
territoriale della ASL.
321
ATTIVITA'
Tipologia di assistenza ospedaliera; comprende i ricoveri per acuti, quelli di
riabilitazione e la lungodegenza; separatamente, sono descritti i neonati sani
(afferenti al DRG 391).
AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL)
Ente
dotato
di
personalità
giuridica
pubblica,
di
autonomia
organizzativa,
amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica, che provvede ad
assicurare i livelli uniformi di assistenza (D.L. 502/92).
CASE DI CURA ACCREDITATE
Vengono considerati tali gli istituti appartenenti alla seguente tipologia:
Casa di Cura Privata in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, accreditata.
CASE MIX
Indice che esprime la complessità dei casi trattati dalla unità operativa/ospedale in
rapporto alla complessità media dell’insieme delle unità operative/ospedali italiani.
Valori superiori all’unità indicano una complessità della casistica superiore a quella
di riferimento.
CASI ANOMALI PER DURATA DELLA DEGENZA (OLTRE IL VALORE SOGLIA) Qualunque caso la cui durata di degenza si discosti in maniera statisticamente
significativa da quella dell'insieme degli altri pazienti attribuiti allo stesso DRG.
CASO CHIRURGICO
Ricovero attribuito ad un DRG chirurgico (v.).
CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE - C.U.P.
Si intende la presenza di un sistema di automazione che consente la visibilità della
disponibilità (agente dei servizi) e la possibilità di prenotare le prestazioni sanitarie
specialistiche, di laboratorio e di diagnostica strumentale effettuabili presso tutte le
strutture comprese nel territorio della ASL da uno o più punti (sportelli di
prenotazione) dello stesso territorio.
COMPLICAZIONE O COMORBILITA' (CC)
Nella logica del grouper (v.), l’insieme di condizioni cliniche, determinate in modo
specifico per ciascuna diagnosi principale, insorte rispettivamente, durante il
ricovero o in precedenza ad esso e che prolungano la durata della degenza di
almeno un giorno nel 75% dei casi.
322
CONSULTORIO MATERNO-INFANTILE
E' un servizio di assistenza alla famiglia e di educazione alla maternità e paternità
responsabili, prevalentemente rivolto alla salute della donna e della coppia, ai
problemi dell'infanzia.
COSTO PER CATEGORIA CLINICA
Questo indicatore esprime il costo della terapia standard ad esempio con farmaci
antiulcera, antipertensivi ecc.
COSTO PER CATEGORIA TERAPEUTICA
Esprime il costo per le varie classi ATC al 1° livello. E' un indicatore sensibile ma
non specifico.
COSTO PER DDD
Si ottiene dividendo il costo totale per il numero delle DDD. Può essere applicato a
tutti i livelli di classificazione ATC.
COSTO PER RICETTA DI SPECIALITA' MEDICINALI E GALENICI
Rapporto tra il Totale degli Importi netti delle ricette di specialità medicinali e
galenici, indicati dalle farmacie ubicate nell'ambito territoriale della ASL e il totale
ricette prescritte spedite dalla farmacia per il rimborso da parte del Servizio
Sanitario Nazionale.
COSTO PER SOSTANZA
Il costo medio di uno specifico principio attivo (amoxicillina, omeprazolo).
DAY HOSPITAL – D.H.
Regime di ricovero, per acuti o riabilitativo, che si caratterizza per la presenza di
tutte le seguenti condizioni: si tratta di ricovero, o ciclo di ricoveri, programmato/i;
limitato ad una sola parte della giornata e non ricopre, quindi, l’intero arco delle 24
ore
dal
momento
del
ricovero;
fornisce
prestazioni
multiprofessionali
e/o
plurispecialistiche, che necessitano di un tempo di esecuzione che si discosta in
modo netto da quello necessario per una normale prestazione ambulatoriale.
DDD
Defined Daily Dose o dose definita giornaliera. E' la dose di mantenimento assunta
per giorno di terapia, in soggetti adulti, relativamente all'indicazione terapeutica
principale della sostanza. E' un'unità di misura che consente il confronto tra
specialità contenenti la sostanza a diversi dosaggi. Non rappresenta la dose
raccomandata.
323
DDD/1000 abitanti die
Il numero di DDD consumate viene rapportato a 1000 abitanti per ciascun giorno
del periodo temporale in esame (settimana, mese, anno). Esempio: in un mese
vengono vendute 2.800.000 DDD di una sostanza in una regione di 1.200.000
abitanti 2.800.000/1.200.000/30 x 1000= 77,8 DDD/1000 abitanti die. Questo
indicatore permette il confronto tra popolazioni numericamente differenti e tra
periodi di tempo diversi.
DEGENZA MEDIA
Rapporto fra numero di Giornate di Degenza erogate e numero di Ricoveri ovvero
dimissioni effettuati nei reparti delle strutture di ricovero e cura.
DEGENZA MEDIA "TRIMMATA" (ENTRO IL VALORE SOGLIA)
Degenza media, specifica per DRG, calcolata su tutti i pazienti attribuiti ad un
determinato DRG, esclusi i casi anomali per durata della degenza.
DEGENZA PREOPERATORIA
Degenza compresa tra il giorno dell’intervento (escluso) e il giorno dell’ammissione
al ricovero.
DIAGNOSIS RELATED GROUP – D.R.G.
Categoria di pazienti ospedalieri definita in modo che essi presentino caratteristiche
cliniche analoghe e richiedano per il loro trattamento volumi omogenei di risorse
ospedaliere. Per assegnare ciascun paziente ad uno specifico DRG sono necessarie
le seguenti informazioni: la diagnosi principale di dimissione, tutte le diagnosi
secondarie, tutti gli interventi chirurgici e le principali procedure diagnostiche e
terapeutiche, l'età, il sesso e la modalità di dimissione. La versione attualmente
utilizzata è la decima.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Apposito organismo per la prevenzione, articolato nei seguenti servizi: igiene e
sanità pubblica, prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, igiene degli
alimenti e della nutrizione, e servizi veterinari. Istituito ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs
502/92 e successive modifiche.
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
Apposito organismo dell’Azienda Sanitaria che risponde alle esigenze di garantire:
l’unitarietà della programmazione e della gestione delle attività di psichiatria. Al
DSM
fanno
capo
tutte
le
attività,
territoriali
324
e
ospedaliere
dell’assistenza
psichiatrica. Istituito ai sensi del D.P.R. 7 aprile 1994 “Approvazione del progetto
obiettivo 'Tutela della salute mentale 1994-1996”.
DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE
Apposito organismo per l’integrazione degli aspetti sanitari e sociali ed il
coordinamento delle attività nell’area per l’assistenza pediatrica. Così come definito
nel P.S.N. 1994-96, par. 5 “La tutela materno infantile”.
DRG CHIRURGICO
DRG determinato dalla presenza di un intervento chirurgico o di altra procedura
“significativa” (intesa come tale dal sistema di classificazione DRG) in relazione ad
una specifica diagnosi principale.
DRG NON CLASSIFICABILE
DRG non individuato come medico o chirurgico dal sistema di classificazione: i DRG
della MDC 15 (malattie e disturbi del periodo neonatale), della MDC 20 (abuso di
alcol/droghe) e i DRG anomali (469, 470).
DRG OMOLOGHI
“Famiglie” di DRG per i quali si può avere come variabile di assegnazione la
presenza di complicazioni e/o comorbilità.
DURATA DELLA DEGENZA (in regime di ricovero ordinario)
Numero di giornate comprese fra la data del ricovero di un paziente e la data della
sua dimissione; la durata di degenza dei pazienti ricoverati e dimessi nello stesso
giorno è considerata pari a una giornata.
DURATA MEDIA DEL RICOVERO
E’ il rapporto tra la somma complessiva delle giornate di degenza e il numero di
ricoveri (in regime ordinario) che le hanno determinate.
ENTROPIA
Indice assoluto che misura l’eterogeneità della ripartizione dei dimessi nei vari DRG.
Si ha la minima eterogeneità quando tutti i dimessi presentano lo stesso DRG,
viceversa si ha la massima eterogeneità quando i dimessi sono ripartiti fra i vari
DRG in parti uguali.
GIORNATE DI DEGENZA
Periodo di 24 ore durante il quale un posto letto è occupato.
Numero di Giornate di Degenza erogate nella struttura di cura.
325
Ogni
giornata
di
ricovero
successiva
a
quella
di
ammissione
enumerata
progressivamente in senso crescente partendo da quella immediatamente dopo la
giornata di ammissione.
GIORNATE TOTALI MEDIE DI RICOVERO PER SOGGETTO
E’ il rapporto tra la somma delle giornate di degenza complessive e il numero di
soggetti (ricoverati in regime ordinario) che le hanno sperimentate.
Nel caso dell’atlante dei ricoveri - Lombardia 1998-1999 la standardizzazione è
stata effettuata rispetto alla struttura per età del totale dei soggetti ricoverati.
Anche questo indice, oltre che per il totale degli individui, è stato calcolato
separatamente per i ricoverati con DRG chirurgici e DRG medici considerando
esclusivamente i ricoveri ordinari acuti
GROUPER
Software che assegna ogni caso al corrispondente DRG, ovvero che, utilizzando
come input i dati clinici rilevati dalla scheda di dimissione, produce come output un
numero a tre caratteri che identifica il DRG corrispondente.
IMPROPRIO
Assimilabile al concetto di inappropriato.
INCIDENZA DI MALATTIA - TASSO
Numero di nuovi casi di malattia in un determinato periodo di tempo (mese, anno,
ecc) rapportato al numero di soggetti a rischio presenti in quel determinato periodo
di tempo nell’area dello studio.
INDICE COMPARATIVO DI PERFORMANCE – I.C.P.
Esprime l’efficienza, in termini di degenza media, di un ospedale in rapporto
all’efficienza
media
di
un
insieme
di
ospedali
di
riferimento
con
analoga
composizione della casistica; valori di ICP inferiori a 1 esprimono una degenza
media inferiore rispetto a quella attesa; valori superiori a 1 esprimono una degenza
media superiore rispetto a quella attesa.
INDICE DI CASE-MIX – I.C.M.
Esprime la complessità dei casi trattati da un ospedale in rapporto alla complessità
media di un insieme di ospedali di riferimento (es. l’insieme degli ospedali italiani);
cfr. anche allegato n. 2 alle linee di guida n. 1/95 (G.U. 29/06/95 n. 150).
INCIDENZA POPOLAZIONE ANZIANA
Rapporto fra la Popolazione Anziana (oltre 64 anni) residente e il Totale Popolazione
residente nel territorio della ASL , espresso in forma percentuale.
326
INCIDENZA POPOLAZIONE INFANTILE
Rapporto fra la Popolazione Infantile (0-13 anni) residente e il Totale Popolazione
residente nel territorio della ASL, espresso in forma percentuale.
INTERVALLO DI CONFIDENZA – I.C.
Intervallo di valori, calcolato dai dati del campione, che con una certa probabilità
(pari al livello di confidenza, di solito il 95%) permette di essere nel giusto
affermando che il vero valore del parametro studiato (quello dell’intera popolazione
da cui il campione in studio è tratto) è compreso all’interno dell’intervallo stesso. Ad
esempio, se un lavoro che studia l’associazione tra fumo di sigaretta e SIDS, riporta
un rischio relativo (vedi) di morte per SIDS nei figli di fumatrici in gravidanza pari a
2.98 con un intervallo di confidenza al 95% di 2.51-3.54, significa che vi è il 95% di
probabilità che il valore vero dell’intera popolazione da cui è stato tratto il campione
cada nell’intervallo compreso tra 2.51 e 3.54. L’IC ci permette anche di valutare la
significatività statistica dell’associazione. Se nell’intervallo è infatti compreso l’1 non
vi è significatività statistica.
INTERVENTI CHIRURGICI
Si intendono quelle procedure (v.), riportate nella "Classificazione degli interventi
chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche", identificate come
"Operating room procedures" nella decima revisione del sistema DRG; nei casi in
cui, nel corso dello stesso ricovero, sia stato effettuato più di un intervento
chirurgico è stata selezionato quello riconosciuto di maggiore complessità dal
sistema.
ISTITUTI O CENTRI DI RIABILITAZIONE ex art. 26 legge 833/78
Ex art. 26 legge 833/78: le prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e
sociale dei soggetti affetti da menomazioni fisiche, psichiche o sensoriali, dipendenti
da qualunque causa, sono erogate dalle Aziende Sanitarie Locali attraverso i propri
servizi. L'Azienda Sanitaria Locale, quando non sia in grado di fornire il servizio
direttamente, vi provvede mediante convenzione con istituti esistenti nella regione
in cui abita l'utente o anche in altre regioni. La rilevazione degli istituti o centri di
riabilitazione è stata effettuata nel 1998 con un modello ad hoc, più complesso e
con sezioni specifiche riguardanti le caratteristiche strutturali, l'attività e il
personale.
327
ISTITUTI PRIVATI
Vengono considerati tali gli istituti appartenenti alla seguente tipologia: casa di cura
privata accreditata e casa di cura privata non accreditata.
ISTITUTI PUBBLICI
Vengono considerati tali gli istituti appartenenti alle seguenti tipologie: ospedale a
gestione diretta, costituito in azienda ai sensi dell’art. 4, comma 1 del decreto
legislativo n. 502/1992; ospedale a gestione diretta, presidio della usl; policlinico
universitario (art. 39 legge 833/78); istituto di ricovero e cura a carattere
scientifico, pubblico o privato (art. 42 legge 833/1978); ospedale classificato o
assimilato ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della legge 132/1968 (art. 41 legge
833/1978); istituto sanitario privato qualificato presidio usl (art. 43, 2 comma,
legge 833/1978 e dpcm 20 ottobre1988); ente di ricerca (art. 40 legge 833/1978).
ISTITUTO
ZOOPROFILATTICO
SPERIMENTALE
DELLA
LOMBARDIA
E
DELL’EMILIA ROMAGNA - IZSLER
Rappresenta lo strumento tecnico e operativo del Servizio Sanitario regionale per
quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di
origine animale, l’igiene degli allevamenti e il corretto rapporto tra insediamenti
umani, animali e ambiente naturale. L’IZSLER ha sede a Brescia e dispone di 9
Sezioni diagnostiche provinciali presso altrettante province lombarde.
MAJOR DIAGNOSTIC CATEGORY – M.D.C.
Ciascuno dei gruppi di diagnosi (25 nella decima revisione) che costituiscono
l'architettura di base del sistema di classificazione DRG; ciascun gruppo comprende
tutte le diagnosi correlate ad un determinato criterio di rilevanza clinica (anatomico
o eziologico).
MEDIA
La media è un indice di tendenza centrale. Si calcola sommando tutti i valori di una
distribuzione e dividendo la sommatoria per il numero dei valori. Esempio: la spesa
media regionale per farmaci in Italia è data dalla somma della spesa delle 20
regioni italiane diviso 20.
MEDIANA
La mediana è, al pari della media, un indice di tendenza centrale. Rappresenta il
valore centrale di qualsiasi distribuzione composta da più di due valori. A differenza
della media corrisponde ad un valore realmente osservato. Il limite degli indici di
328
tendenza centrale è costituito dalla loro incapacità ad esprimere l'ampiezza delle
variazioni delle distribuzioni.
MEDICI DI MEDICINA GENERALE – M.M.G.
Medici di famiglia che garantiscono ad ogni cittadino le visite ambulatoriali e
domiciliari, la prescrizione dei farmaci, di analisi cliniche e di altri esami di supporto
alla diagnosi, di visite specialistiche e di ricovero in ospedale.
MEDICI PEDIATRI DI LIBERA SCELTA – P.L.S.
Medici specializzati in malattie dell'infanzia che garantiscono ad ogni bambino le
visite ambulatoriali e domiciliari, la prescrizione dei farmaci, di analisi cliniche e di
altri esami di supporto alla diagnosi, di visite specialistiche e di ricovero in
ospedale.
META-ANALISI
Approccio quantitativo per la combinazione sistematica dei risultati di ricerche
precedenti, con lo scopo di giungere a delle conclusioni sintetiche sull’entità di un
effetto clinico.
NEONATI SANI
I neonati presenti in ospedale a causa dell’evento “nascita” ed afferenti al DRG 391.
NUMERO DI SCELTE PER MEDICO GENERICO
Numero effettivo di assistiti per Medico Generico di età superiore ai 13 anni.
NUMERO DI SCELTE PER MEDICO PEDIATRA
Numero effettivo di assistiti per Medico Pediatra di età compresa fra 0 e 13 anni.
NUMERO MEDIO DI RICOVERI ORDINARI PER SOGGETTO
E’ il rapporto tra il numero totale di ricoveri ordinari e il numero di soggetti
ricoverati.
Gli indici in questo caso sono standardizzati per età sul totale dei soggetti
ricoverati.
Per i ricoveri ordinari acuti il rapporto è calcolato anche per i ricoveri con DRG di
tipo medico
ODDS RATIO - O.R. O RAPPORTO CROCIATO
Rapporto tra odds di malattia (vedi) dei trattati (o degli esposti) e odds di malattia
dei non trattati (o dei non esposti). L’odds ratio approssima efficacemente il rischio
relativo (vedi) nel caso di eventi rari. Come per il rischio relativo, un valore
superiore a 1 indica un aumento di rischio legato al trattamento o all’esposizione,
un valore inferiore a 1 ha il significato di un effetto benefico o protettivo. Un valore
329
pari a 1 indica l’indifferenza tra i due trattamenti (o esposizioni). Vedi anche “Studio
caso-controllo”.
ORE DI GUARDIA MEDICA DEI MEDICI GENERICI PER 10.000 RESIDENTI
Media delle Ore di Guardia Medica svolte per 10.000 residenti nell'ambito
territoriale della ASL
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE – OEVR
Istituito nel 1993, in Regione Lombardia, ha compiti di studio e di coordinamento
delle attività di sorveglianza epidemiologica nel settore veterinario.
OVERRIDE
Criterio straordinario o di "scavalcamento" che, se applicato, può sovvertire o
positivamente o negativamente il giudizio base di una giornata sia essa appropriata,
che inappropriata.
PERSONALE DELLE CASE DI CURA
Personale in servizio, di ruolo e non di ruolo, temporaneamente assunto, interno e
supplente, purché legato da un rapporto di impiego con l'amministrazione dell'Ente
in oggetto
PERSONALE DELLE STRUTTURE DI RICOVERO PUBBLICHE
Personale in servizio, di ruolo e non di ruolo, temporaneamente assunto, interno e
supplente delle strutture di ricovero pubbliche e equiparate alle pubbliche.
PERSONALE DIPENDENTE DELLA AZIENDA SANITARIA LOCALE
Personale in servizio, di ruolo e non di ruolo, temporaneamente assunto, interno e
supplente, purché legato da un rapporto d'impiego con l'amministrazione della ASL;
comprende quindi anche il personale degli ospedali gestiti direttamente dalla ASL:
Ospedali a gestione diretta (tipo 1) e Istituti Psichiatrici Residuali (tipo 7).
PERSONALE: INFERMIERI
Totale del personale infermieristico (Capi Sala, infermieri, ostetriche, vigilatrici di
infanzia, assistenti sanitari, ecc.).
PERSONALE: MEDICI
Totale del personale medico e odontoiatrico (Direttori Sanitari, primari, aiuti ,
assistenti, ecc.).
PERSONALE TOTALE
Somma del personale appartenente ai ruoli: sanitario, professionale, tecnico e
amministrativo. Non è compreso nel Personale Totale il personale a rapporto libero
330
professionale o altro tipo di rapporto presente nelle strutture equiparate pubbliche e
nelle Case di cura private.
PESO MEDIO DEL RICOVERO
E’ il rapporto tra la somma complessiva dei pesi relativi ai singoli DRG e il numero
dei ricoveri (in regime ordinario) che li hanno prodotti.
Come per la durata media, gli indici, standardizzati sul totale dei ricoveri lombardi,
sono calcolati per l’insieme dei ricoveri ordinari e per ricoveri ordinari acuti di tipo
medico e chirurgico.
PESO RELATIVO
Indicatore associato a ciascun DRG, che evidenzia il rapporto fra il costo medio
dello specifico DRG ed il costo medio del caso medio (calcolato su tutti i DRG). I
pesi relativi italiani, corrispondenti alla 10.a versione dei DRG, sono riportati nel
decreto del Ministero della sanità 30 giugno1997.
PIANO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO AZIENDALE - P.O.F.A.
Previsto dalla DGR n 7/14049 del 2 settembre 2003 della Regione Lombardia.
Previsto tra gli obblighi e le competenze dei Direttori Generali delle ASL è
configurato come strumento per la concreta definizione dell’organizzazione e del
funzionamento aziendale assecondando l’esigenza di autonomia aziendale ed
assolvere alle responsabilità nel perseguire e raggiungere gli obiettivi fissati dalla
Regione Lombardia
POPOLAZIONE
L'insieme degli individui presenti in una data area geografica in un particolare
momento.
POPOLAZIONE ADULTA
Popolazione residente della ASL, compresa nella fascia di età che va da 14 anni a
64 anni: somma della popolazione residente nei comuni o circoscrizioni di
appartenenza della ASL (fonte ISTAT).
POPOLAZIONE ANZIANA
Popolazione residente della ASL, compresa nella fascia di età che va oltre i 64 anni:
somma della popolazione residente nei comuni o circoscrizioni di appartenenza della
ASL (fonte ISTAT).
331
POPOLAZIONE CLASSI
Una popolazione può essere classificata per sesso, età, scolarizzazione, reddito,
occupazione...Le classificazioni più usate in farmacoepidemiologia sono per sesso e
classi d'età.
POPOLAZIONE INFANTILE
Popolazione residente della ASL, compresa nella fascia di età che va da 0 a 13 anni:
somma della popolazione residente nei comuni o circoscrizioni di appartenenza della
ASL (fonte ISTAT).
POPOLAZIONE INFANTILE PER MEDICO PEDIATRA
Rapporto fra Popolazione Infantile (0-13 anni) e Medico Pediatra. Esprime la quota
di popolazione spettante a ciascun pediatra.
POPOLAZIONE PESI
Individui di età differente richiedono prestazioni sanitarie differenti. Le persone più
anziane necessitano di maggiori risorse sanitarie. Si può, quindi, dividere la
popolazione in classi di età ed assegnare a ciascuna classe un peso calcolato in
base alla quantità di farmaci, prestazioni ambulatoriali, ricoveri ospedalieri... che
utilizza.
POPOLAZIONE PESATA
La popolazione che si ottiene moltiplicando il numero di individui di ciascuna classe
d'età
per
il
peso
specifico
della
stessa.
Esempio:
Il
dipartimento
della
programmazione del ministero della sanità attribuisce alla fascia d'età >65 anni un
peso di 4,176. Questo indicatore è molto utile per confronti tra popolazioni
differenti per numerosità e struttura demografica. Il limite è rappresentato dalla
determinazione dei pesi che risente della soggettività del ricercatore.
POSTI LETTO EFFETTIVAMENTE UTILIZZATI
Numero di posti letto mediamente utilizzati nell'anno per la degenza ordinaria.
POSTI LETTO PREVISTI AD INIZIO ANNO
Numero di posti letto presenti ad inizio anno nella struttura di ricovero e cura.
PRESIDI DI IGIENE MENTALE
Assicurano l'assistenza specialistica ai malati affetti da disturbi psichici, favoriscono
la dimissione dei ricoverati presso gli ospedali psichiatrici e ne promuovono
l'inserimento all'interno della famiglia o di strutture residenziali o semiresidenziali.
332
PRESIDI IGIENE MENTALE PER 10.000 RESIDENTI
Media dei Presidi di Igiene Mentale esistenti per 10.000 residenti nell'ambito
territoriale della ASL.
PREVALENZA
Rapporto tra numero di portatori di una certa malattia o condizione ed il numero
totale dei soggetti presenti nell’istante considerato.
PRINCIPIO ATTIVO
Corrisponde alla classificazione ATC al 5° livello ed identifica la sostanza dotata di
attività farmacologica.
PROCEDURA
Termine che comprende sia gli
interventi
chirurgici (v.) sia le procedure
diagnostiche o terapeutiche non di sala operatoria; queste ultime possono o meno
influenzare l'attribuzione dei DRG.
P.R.U.O.
Protocollo di Revisione dell'Uso dell'Ospedale.
PUNTI DI GUARDIA MEDICA PER 10.000 RESIDENTI
Media dei Punti di Guardia Medica esistenti per 10.000 residenti nell'ambito
territoriale della ASL.
RANDOMIZZAZIONE
Assegnazione casuale dei pazienti di un trial ad uno dei bracci del trattamento
(disegno parallelo), o ad una certa successione di trattamenti (disegno cross-over).
La randomizzazione ha lo scopo di rendere tendenzialmente simili i gruppi per le
loro caratteristiche, soprattutto per i fattori prognostici e di risposta alla terapia in
esame, sia quelli noti e misurabili, che quelli ignoti e non valutabili. Essa permette
l’applicabilità dei modelli probabilistici, sui quali si regge dal punto di vista
metodologico l’intero studio.
REGIME DI RICOVERO
Distingue tra il “ricovero ordinario” ed il “ricovero in day hospital” (v.).
REVISIONE SISTEMATICA
Revisione della letteratura, incentrata su di un preciso quesito, che esamina e
sintetizza in un unico articolo i lavori precedentemente prodotti sul quesito stesso,
attraverso una ricerca delle fonti e relativa analisi dei risultati caratterizzati da un
metodo esplicito e riproducibile. La valutazione finale è solitamente affidata alla
meta-analisi (vedi) .
333
RICETTE
Il numero di ricette fornisce un'indicazione di massima dell'uso di farmaci in un
determinato periodo di tempo. E' un indicatore poco specifico, ma abbastanza
sensibile.
RICETTE DI SPECIALITA’ MEDICINALI E GALENICI
Ricette contenenti prescrizioni di farmaci erogati per conto del Servizio Sanitario
Nazionale attraverso le farmacie aperte al pubblico.
RICETTE DI SPECIALITA’ MEDICINALI E GALENICI PRO CAPITE
Rapporto tra Ricette di specialità
medicinali e galenici e Totale Popolazione
residente nell’ambito territoriale della ASL.
RICETTE PROCAPITE
Si ottiene dividendo il numero totale di ricette per il totale della popolazione.
Esempio: nel 1999 in Italia sono state utilizzate 327.439.000 ricette. Il numero di
ricette procapite è 327.439.000/57.563.354 = 5,68.
RICOVERI/DIMESSI
Pazienti ricoverati nella struttura di ricovero e cura.
RICOVERI DI LUNGODEGENZA
Sono
i
ricoveri
di
pazienti
dimessi
da
reparti
appartenenti
alla
disciplina
LUNGODEGENTI. (Codice 60 nei modelli di rilevazione del Sistema Informativo
Sanitario).
RICOVERI DI RIABILITAZIONE
Sono identificati tali sia i ricoveri di pazienti dimessi da reparti appartenenti alle
discipline UNITA’ SPINALE (codice 28 nei modelli di rilevazione del Sistema
Informativo Sanitario, RECUPERO E RIABILITAZIONE FUNZIONALE (codice 56 nei
modelli di rilevazione del Sistema Informativo Sanitario), NEURORIABILITAZIONE
(codice 75 nei modelli di rilevazione del Sistema Informativo Sanitario), sia i
ricoveri effettuati in istituti di sola riabilitazione (esclusa la LUNGODEGENZA, codice
disciplina 60).
RICOVERI PER ACUTI
Sono tutti i casi dimessi da reparti diversi da quelli classificati come riabilitativi (v.)
o di lungodegenza (v.); sono esclusi, inoltre, i neonati sani.
RISCHIO O PROBABILITÀ DI MALATTIA O INCIDENZA CUMULATIVA
Numero di nuovi casi di malattia in un certo periodo di tempo, rapportato al numero
di soggetti a rischio all’inizio del periodo (=malati/popolazione iniziale).
334
RISCHIO RELATIVO – R.R.
Rapporto tra la frequenza di evento sfavorevole (rischio) in due gruppi (trattati e
non trattati, esposti e non esposti). Esprime la forza dell’associazione tra il
trattamento (o l’esposizione) e la malattia. Un valore superiore a 1 indica un
aumento di rischio legato al trattamento o all’esposizione, un valore inferiore a 1 ha
il significato di un effetto benefico o protettivo. Un valore pari a 1 indica
l’indifferenza tra i due trattamenti (o esposizioni). Ad esempio, se in una
pubblicazione che studia l’associazione tra fumo di sigaretta e SIDS, viene riportato
un rischio relativo di morte per SIDS nei figli di fumatrici in gravidanza pari a 2.98,
significa che il rischio di morire per SIDS nei figli di fumatrici in gravidanza è di
circa 3 volte maggiore rispetto a quello nei figli di non fumatrici. Il RR viene di solito
riportato insieme all’intervallo di confidenza relativo (vedi), che fornisce anche
informazioni sulla significatività statistica dell’associazione.
SCHEDA DI DIMISSIONE OSPEDALIERA – S.D.O.
Strumento informativo per la raccolta dei dati relativi ai singoli dimessi dagli istituti
di ricovero ospedaliero; costituisce la sintesi delle informazioni contenute nella
cartella clinica. La identificazione delle informazioni da rilevare attraverso la scheda
di dimissione e le relative modalità di compilazione e codifica sono disciplinate dal
decreto del Ministero della sanità 28 dicembre 1991 e dal decreto Ministero della
sanità 26 luglio 1993 (cfr. allegati 1 e 2). A far data dal 1 gennaio 2001, la nuova
disciplina della SDO è stabilita dal decreto ministeriale 27 ottobre 2000, n. 380.
SERVIZI PUBBLICI PER LE TOSSICODIPENDENZE - S.E.R.T.
Forniscono sostegno psicologico e sociale, controllano lo stato di salute e le malattie
associate alla tossicodipendenza, somministrano terapie farmacologiche e non,
finalizzate alla disintossicazione, attuano programmi tecnici e di recupero, anche
attraverso l'invio in comunità terapeutiche.
S.E.R.T. PER POPOLAZIONE DA 14 A 64 ANNI
Rapporto tra il numero dei S.E.R.T. presenti nell'ambito territoriale della ASL e la
Popolazione Adulta (14 - 64 anni) residente nella ASL
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I.
Attività svolta all’interno del Distretto Sanitario di Base, per l’erogazione coordinata
e continuativa di prestazioni sanitarie e socio-assistenziali da parte di diverse figure
professionali fra loro funzionalmente integrate. Così come definito nel P.S.N. 199496, par. 4. “Distretto sanitario di base”.
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SERVIZIO TRASPORTO PER CENTRO DIALISI
E’ un servizio di trasporto dal domicilio al centro dialisi e viceversa per i pazienti
non autosufficienti. E’ un complemento necessario all’assistenza dialitica prestata
nei presidi ospedalieri e nei centri dialisi ad assistenza limitata. Così come definito
nel P.S.N. 1994-96, par. 5. C.3 “Assistenza ai pazienti nefropatici cronici”.
SIGNIFICATIVITÀ STATISTICA
Probabilità che un’associazione non sia puramente casuale. Viene determinata
attraverso test statistici (ad esempio, chi-quadrato, t di student). La soglia di
probabilità (o p) viene stabilita a priori (convenzionalmente si sceglie lo 0,05 o 0,01
cioè il 5 o l’1 per cento). Per p <0,05 o 0,01 un test viene considerato
statisticamente significativo.
SPECIALITÀ FARMACEUTICHE
Individua i prodotti reperibili in commercio. Il numero delle specialità è maggiore di
quello dei principi attivi poiché esistono più specialità per ogni principio attivo.
SPESA FARMACEUTICA CONVENZIONATA LORDA
E' data dalla somma della spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN),
dal ticket pagato direttamente dai cittadini e dalle trattenute alle farmacie.
SPESA FARMACEUTICA CONVENZIONATA NETTA
E' la spesa farmaceutica a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Si ottiene
sottraendo alla spesa lorda, il ticket sostenuto direttamente dai cittadini e la
trattenuta alle farmacie.
SPESA LORDA PER ABITANTE
Si ottiene dividendo la spesa lorda per la popolazione. E' un indicatore di massima
di scarsa utilità.
SPESA NETTA PROCAPITE
Rapporto tra la spesa netta totale e la popolazione. Indicatore poco specifico che
non permette confronti tra popolazioni.
SPESA PROCAPITE PESATA
Il totale di spesa diviso per il totale pesato della popolazione. Questo indicatore
permette il confronto tra popolazioni diverse.
STRUTTURE DI RICOVERO PUBBLICHE
Sono le strutture pubbliche ed equiparate alle pubbliche appartenenti alle seguenti
tipologie:
Gestite direttamente dalla ASL:
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ospedale a gestione diretta, presidio della ASL;
istituti psichiatrici residuali;
Aziende Ospedaliere:
azienda ospedaliera, ospedale costituito in azienda ai sensi dell'art. 4, comma 1 del
D.L. 502/92;
Equiparate alle pubbliche:
policlinico universitario (art. 39 legge 833/78);
istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, pubblico o privato (art. 42 legge
833/78);
ospedale classificato o assimilato ai sensi dell'art. 1, ultimo comma, della legge
132/68 (art. 41 legge 833/78);
istituto sanitario privato qualificato presidio ASL (art. 43, 2 comma, legge 833/78 e
DPCM 20.10.1988);
ente di ricerca (art. 40 legge 833/78).
STUDIO SPERIMENTALE – TRIAL
Tipo di studio in cui il ricercatore oltre ad osservare gli eventi cerca di influenzarne
la frequenza con un intervento attivo. Il classico studio sperimentale è il trial clinico
randomizzato.
TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE
Tasso di ospedalizzazione, ovvero il rapporto tra i ricoveri e la popolazione
residente in ogni comune.
Esprime il numero dei ricoveri che si registrano mediamente ogni mille abitanti.
Può essere calcolato per le differenti tipologie
Ordinario:
Al numeratore viene utilizzato il numero totale delle dimissioni in regime ordinario a
prescindere dalla durata del ricovero. In alcune analisi vengono considerati i soli
ricoveri ordinari acuti, avendo la cura di escludere quindi, i ricoveri di riabilitazione
e di lungodegenza.
Day Hospital (DH):
Al numeratore viene considerato il numero totale degli accessi avvenuti in day
hospital.
Ordinario Breve:
Al numeratore sono considerati solamente i ricoveri ordinari di durata: zero o un
giorno.
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Day Hospital + Ordinario Breve:
Al numeratore vengono esaminati congiuntamente i ricoveri in regime di DH e i
ricoveri ordinari con degenza di zero o un giorno che, in entrambi i casi abbiano
dato esito ad un DGR di tipo chirurgico.
Per i ricoveri ordinari acuti (a esclusione cioè di quelli di riabilitazione e di
lungodegenza), gli accessi in DH e i ricoveri ordinari acuti brevi, i tassi di
ospedalizzazione sono calcolati sia per il totale dei ricoveri sia secondo il tipo di
DRG, medico o chirurgico, attribuito al ricovero.
TASSO DI RICOVERO PER SOGGETTI
Al numeratore viene esposto il numero degli individui, e non di ricoveri, che nel
periodo esaminatola fatto ricorso al ricovero ordinario.
Attraverso un’operazione di confronto basata sul codice individuale vengono
eliminati gli eventuali ricoveri successivi al primo relativi allo stesso individuo.
TICKET
Quota del prezzo del farmaco a carico del cittadino
TOTALE POPOLAZIONE
Popolazione residente nel territorio della ASL, composta dalla popolazione residente
dei comuni o circoscrizioni appartenenti alla ASL (fonte ISTAT).
UNITA’ MOBILE DI RIANIMAZIONE
Si tratta di ambulanze opportunamente attrezzate secondo le norme di legge che
possano garantire anche gli interventi di rianimazione.
UTILIZZO %
Rapporto fra le Giornate di degenza effettuate e le Giornate disponibili (numero di
giornate di degenza potenziali nell'ipotesi che i posti letto siano utilizzati per l'intero
periodo di rilevazione), espresso in forma percentuale.
VALORE SOGLIA (TRIM POINT)
Valore al di sopra, o al di sotto, del quale i casi sono considerati “anomali per
durata della degenza” (vedi alla voce CASI ANOMALI PER DURATA DELLA
DEGENZA).
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Glossario da Atlante dei Ricoveri regione Lombardia
Glossario (Ministero della Salute)
Glossario dei termini epidemiologici
(tratto da: Buzzetti R, Mastroiacovo P. Le prove di efficacia in pediatria. UTET
Periodici, 2000)
Glossario Farmacologia Ministero della salute
339
340
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