I SERIAL KILLER
Vincenzo M. Mastronardi - Ruben De Luca
Il presente volume è il più completo trattato criminologico sull’omicidio seriale
che sia mai stato pubblicato, grazie all’unione delle competenze specifiche dei due
autori. Mastronardi (psichiatra, psicoterapeuta e criminologo) e De Luca (psicologo e
criminologo) hanno affrontato la tematica da una prospettiva molto ampia,
approfondendo l’analisi di alcuni aspetti.
Il libro è suddiviso in due parti: la prima affronta temi generali partendo dalla
storia dell’omicidio seriale e delle sue fasi e modalità tipiche di azione per poi
analizzare le dinamiche motivazionali che trasformano un soggetto in un assassino;
infine illustra le tecniche di investigazione e i trattamenti previsti per la riabilitazione
psichica dei serial killer. La seconda parte del libro, invece, è più specifica e
approfondisce alcuni tipi di omicidi seriali.
Lo scopo di questo trattato è mostrare al lettore, nel modo più completo
possibile, chi sono gli assassini seriali, introducendo una nuova definizione e un nuovo
modello di classificazione. Partendo dalla storia di questo tipo di omicidio, che iniziò ad
essere studiato solo alla fine del XX secolo, gli autori espongono l’analisi di un
campione di 2230 assassini seriali identificati in tutto il mondo. Nell’approfondire il
tema delle cause che trasformano un individuo in un assassino seriale, essi specificano
l’esistenza di molteplici fattori di tipo biologico, psicologico e socio-ambientale che
hanno effetti diversi a seconda della persona. I concetti di psicopatia e di perversione
sessuale, che vengono dettagliatamente spiegati, aiutano a comprendere le dinamiche
motivazionali che contribuiscono a formare un serial killer arrivando alla conclusione
certa che la spiegazione del comportamento omicidiario seriale è di tipo multicausale.
Il libro inoltre fa luce sulle modalità di comunicazione specifiche di questi
soggetti, basandosi sulla tesi che ogni azione umana rappresenta il bisogno di
comunicare un messaggio. Nel caso dei serial killer, le loro modalità distorte di
comunicazione e le tragiche conseguenze, evidenziano in modo drammatico la patologia
e la sofferenza psichica presenti in questi soggetti. Purtroppo, attualmente, non esistono
trattamenti in grado di modificare il comportamento dei serial killer.
In Italia l’interesse verso l’omicidio seriale si è manifestato solo quando il caso
del “Mostro di Firenze” ha assunto rilevanza nazionale; in una graduatoria assoluta che
compara i vari paesi del mondo, l’Italia si colloca al secondo posto come numero totale
di assassini seriali.
Occorre segnalare di particolare interesse una modalità di adescamento delle vittime
emersa di recente : l’uso di Internet.
Infine, per la prima volta nel panorama europeo, vengono illustrate alcune forme
atipiche di omicidio seriale, a prima vista non classificabili come tali ma che, a un
esame più accurato, mostrano degli elementi in comune con l’omicidio seriale classico,
come ad esempio l’elemento sessuale.
Emerge chiaramente da questo trattato che esistono moltissime forme di omicidi
seriali e tante tipologie di assassini seriali ma in comune c’è sempre la caratteristica di
voler trovare un modo di sentirsi importanti, desiderio che potrebbe essere presente in
tutti i soggetti, anche quelli “normali”, ma che i serial killer non riescono a soddisfare
con i mezzi messi a disposizione dalla società: da qui il bisogno di sottomettere e
infliggere sofferenza ad altri individui e il conseguente bisogno della società di fare luce
su questo fenomeno allarmante e sempre più vasto.