LICEO SCIENTIFICO STATALE " G. BRUNO " VE-MESTRE A.S. 2010/11 PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA CLASSE III sez. G Bilinguismo ins: BASO DANIELE materia: FISICA Fatte proprie le finalità generali del liceo scientifico, come risultano dalla normativa e dai programmi vigenti, ed all'interno di quanto espresso nel P.O.F. del nostro istituto, relativamente alla programmazione e valutazione , ed in accordo con ciò che hanno deciso il dipartimento di Matematica e Fisica e il consiglio di classe sui medesimi argomenti ( alla cui documentazione si fa riferimento) si esplicita qui in modo dettagliato la programmazione specifica per la classe III sez. G, in termini di situazione iniziale, obiettivi generali formativi, obiettivi specifici , contenuti , metodi , strumenti ,verifica e valutazione. METODI Esperienze di laboratorio che consentano un approccio pratico allo studio della disciplina, consentendo l’acquisizione delle metodologie tipiche del metodo scientifico. Lezioni frontali e dialogate. Analisi dei problemi e delle soluzioni proposte. Individuazione costruttiva dei punti fondamentali. Esercizi svolti in classe, es. guidati ed es. svolti autonomamente in classe e a casa. Filmati didattici. Presentazioni multimediali. Lavoro di gruppo. Si avrà cura di stimolare il più possibile una partecipazione personale al processo educativo e si avrà modo di discutere di argomenti di attualità legati alla visione scientifica della realtà. STRUMENTI Gli strumenti che si utilizzeranno saranno: Lavagna, gesso, libri di testo, fotocopie da altri testi, sussidi audiovisivi e multimediali, laboratori di fisica ed informatica, biblioteca d'istituto, collegamento alla rete internet. VERIFICHE E VALUTAZIONE Saranno valutate attività e verifiche diversificate: test scritte su esercizi e problemi, test di teoria, interrogazioni orali, relazioni di laboratorio individuali ed in gruppo, domande aperte, verifiche del lavoro personale, domande immediate in classe, controllo del lavoro di laboratorio. La valutazione finale, che terrà conto di tutte le verifiche effettuate, considererà sufficienti quegli allievi che avranno raggiunto gli obiettivi minimi stabiliti dal dipartimento di Matematica e Fisica e citati in seguito. Per quanto riguarda la valutazione delle prove durante l'anno scolastico, per l'attribuzione dei voti, all'interno dei criteri generali e della tabella di valutazione del P.O.F. , si procederà come specificato: Voto 6: Conoscenza e comprensione delle parti fondamentali della disciplina e capacità di applicarne le nozioni a situazioni semplici ma, non banali, pur con qualche errore. Voto 7: Acquisizione sicura delle parti fondamentali della disciplina e della capacità di applicazione in situazioni meno semplici. Voto 8: Sicura acquisizione delle conoscenze, capacità e competenze relative a tutti gli argomenti svolti nel corso dell'anno scolastico. Voto 9: Oltre al livello precedente l'allievo dovrà dimostrare una personale rielaborazione dei dati acquisiti, un solido inquadramento teorico, una sicura capacità di esporli di applicarli in situazioni non ripetitive. Voto 10: Brillante, personale e consolidata acquisizione degli aspetti teorici ed applicativi dei contenuti proposti, capacità di esporli con sicurezza e proprietà effettuando collegamenti tra le varie parti della disciplina. Tali capacità dovranno esplicitarsi in una sempre corretta ed apprezzabile risoluzione dei quesiti proposti. Voto 5: Carenze nella conoscenza dei dati fondamentali e/o difficoltà nell'applicazione degli stessi a situazioni semplici. Voto 4: Gravi carenze nelle conoscenze o gravi errori nell’applicazione. Voto 3: Gravi carenze nelle conoscenze e gravi errori nell’applicazione Voto 2: Gravissime lacune nei concetti di base. Voto 1: Totale mancanza di conoscenze. RECUPERO: Verrà effettuato secondo quanto deciso dal collegio docenti e dal dipartimento di Matematica e Fisica. OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA Lo studente che ha completato il terzo anno, è uno studente che: Conosce i termini del linguaggio scientifico. Conosce e sa esporre le leggi fisiche relative agli argomenti del terzo anno. Sa individuare nessi di causa effetto. Sa applicare le conoscenze a semplici situazioni. Sa elaborare dati sperimentali. Sa relazionare sul proprio lavoro. Sa lavorare in gruppo. Ha una iniziale comprensione della visione scientifica della realtà. prog3G 10_11.doc di 2 Pagina 1 OBIETTIVI DISCIPLINARI Conoscenze Competenze di primo livello Competenze di secondo livello Conoscere i termini e le definizioni operative di grandezze cinematiche e dinamiche. Conoscere il concetto di Energia Saper individuare relazioni fra grandezze fisiche (meccanica) Usare correttamente formule dirette e inverse Elaborare dati e tabelle Risolvere esercizi di meccanica Utilizzare il linguaggio adeguato Applicare correttamente il metodo scientifico Uso degli strumenti del laboratorio di fisica e stesura di una relazione OBIETTIVI MINIMI Conoscenze Competenze di primo livello Competenze di secondo livello Conoscere i termini e le definizioni operative di grandezze cinematiche di forza Conoscere il concetto di Energia Saper individuare relazioni fra grandezze fisiche (meccanica) Usare correttamente formule dirette e inverse Risolvere esercizi semplici di applicazione delle conoscenze CONTENUTI E LORO SVILUPPO TEMPORALE UNITA' 1) LA MISURA DELLE GRANDEZZE ED IL METODO SPERIMENTALE. Settembre-Ottobre Richiami di matematica su rapporti e percentuali; calcolo di percentuali. Misura di una grandezza ( esperienze di misura in Lab.): sensibilità e portata di uno strumento;Misura dell’area di una superficie irregolare. Errori casuali: misure ripetute, valor medio , semidispersione, scarto quadratico medio. Errore assoluto, relativo e percentuale. Propagazione degli errori su grandezze derivate.(prodotto rapporto somma differenza) propagazione degli errori percentuali sul prodotto. Notazione scientifica e calcolo approssimato. Definizione operativa delle grandezze: la massa (Lab: bilancia analitica). Lab misura di lunghezze: il calibro. LAB: Allungamento di una molla: relazione lineare tra due grandezze e costruzione del relativo grafico. Analisi grafica degli errori: retta più probabile. Lab caduta dei pirottini. UNITA' 3 ) IL MOTO Novembre Dicembre Descrizione posizionale dei corpi; Le grandezze fondamentali: Posizione ed intervallo temporale e loro unità di misura. Calcolo vettoriale. LAB : Moto di un corpo in assenza di forze:Grafico spazio tempo e concetto di velocità. Def. formale di velocità media ed istantanea. Eq. del moto rettilineo uniforme :esempi ed esercizi :inseguimento di due corpi in moto con velocità diverse. moto in due dimensioni. LAB : Moto di un corpo soggetto ad una forza costante Rilevazione di Spazio e tempo ;Grafico spazio tempo e spazio t quadro.Misura di V e t. Relazione V-t ; V-S ; V2 -S ; analisi dei vari grafici. Gennaio Definizione di accelerazione; Equazione. del moto uniformemente accelerato. Moto di un corpo lanciato verso l 'alto: calcolo della quota massima e del tempo di volo; Spazio di fermata; Esercizi vari sul moto uniformemente accelerato; moto di un proiettile. UNITA' 2) LA STATICA Febbraio Lab: Le forze sono vettori, Piano di Varignon. Corrispondenza tra equilibrio ed assenza di forze: la prima legge della statica; forze d ' attrito e forze vincolari; Lab : momento di una forza,equilibrio di una trave. Equilibrio di un corpo rigido: seconda legge della statica; applicazione a varie situazioni reali. Le leve e l 'argano. Elementi di trigonometria utili per la Fisica. Equilibrio su di un piano inclinato. Caduta di un corpo lungo un piano inclinato. UNITA' 5) LA DINAMICA Marzo-Aprile LAB : Analisi del moto di un corpo al variare della massa con forza costante. Def. statica di forza (dinamometro). Prima e seconda legge della dinamica (digressione sui sistemi inerziali) Significato fisico del secondo principio :massa e forza in senso dinamico; Forza di gravità e massa inerziale. Moto di un corpo in caduta libera. Piano inclinato; Attrito statico e cinematico. Cenni alla gravitazione universale. La terza legge della dinamica. Esercizi di applicazione delle leggi della dinamica a varie situazioni. UNITA' 6) PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Maggio Equivalenza tra terzo principio e conservazione della quantità di moto in un sistema isolato. Urti anelastici. Impulso di una forza costante. Definizione di lavoro di una forza . Dimostrazione dell'uguaglianza tra lavoro e variazione dell'energia cinetica nel caso v = 0 e F = costante. Teorema dell'energia cinetica. Urti elastici. LAB:esperienza sugli urti con la tavoletta a cuscino d ' aria. Forza di gravità ed energia potenziale; conservatività di una forza costante. Principio di conservazione dell'energia meccanica; energia potenziale elastica. Risoluzione di problemi con l ' utilizzo dei principi di conservazione. Ve. Mestre, 30/09/2010 L’insegnante Prof. Daniele Baso prog3G 10_11.doc di 2 Pagina 2 ! " # $ % & % & "'( ' ( ( ) * " && & & & & " & & ' &&& & & & & " &( &( & & &(* !* + ( & & "* # ( #*' &( $* ( & &( * , & & ( ( - ( %*+ ( &*) . '*) . (*) *- */( " & 0& &1* + & ' & ' '0 . ' '. ' %.& ( ' . ' ' ' . + + + % %23 + + % 4 4 4 # ( 4 4 4 4 2 3 4 + + + % %23 + + 4 4 4 4 )-4 5%$$5$$5 '5 ) , # 4! 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