STORIA DELL’INFORMATICA EVOLUZIONE DELLA SCIENZA INFORMATICA NEL CORSO DEGLI ANNI 1 STORIA DELL’INFORMATICA L'INFORMATICA HA RADICI MOLTO ANTICHE, MECCANISMI PER L’AUTOMATIZZARE, IL TRATTAMENTO DEI DATI E DELLE OPERAZIONI ARITMETICHE ERANO NOTI GIÀ AI BABILONESI INTORNO AL X SECOLO A.C., IN INDIA E IN CINA FORSE ADDIRITTURA PRIMA. L'INFORMATICA MODERNA VERA RIVOLUZIONE DEL CALCOLO AUTOMATIZZATO, AVVIENE TUTTA NEL VENTESIMO SECOLO DOVE L’EVOLUZIONE È STATA CARATTERIZZATA DA UNA CRESCITA ESPONENZIALE. 2 PRIMA DELL'AVVENTO DELL'ELETTRONICA, OVVERO DI VALVOLE TERMOIONICHE, DEI TRANSISTOR E DEI CIRCUITI INTEGRATI, GLI INGEGNERI POTEVANO PROGETTARE MACCHINE BASATE SOLAMENTE SULLA MECCANICA O SULLA ELETTROMECCANICA. CON LA SCOPERTA DEI TRANSISTOR, SI DIEDE L'AVVIO ALLA FASE DI MINIATURIZZAZIONE ED ACCELERAZIONE DEI CIRCUITI E DA LÌ IL FIORIRE DI NUOVE INVENZIONI, NUOVE MACCHINE, MODI E LINGUAGGI PER PROGRAMMARLE E NUOVE CONCEZIONI DEI SISTEMI, CHE SUBIRONO UNA INARRESTABILE ACCELERAZIONE. IL COLPO FINALE LO DIEDERO I MICROSCOPICI CIRCUITI INTEGRATI, I CHIP, CON MILIONI DI TRANSISTOR DENTRO POCHI MILLIMETRI QUADRATI. 3 I PASSI TECNOLOGICI DEI COMPUTER MACCHINE ELETTRO/MECCANICHE COMPUTER A VALVOLE COMPUTER A SEMICONDUTTORI PERSONAL COMPUTER 4 L’INFORMAZIONE DIGITALIZZATA MEMORIZZAZIONE DELL’INFORMAZIONE BIT BYTE CON DIGITALIZZAZIONE SI INTENDE IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DI UN'IMMAGINE, DI UN SUONO, DI UN DOCUMENTO IN UN FORMATO DIGITALE, INTERPRETABILE CIOE’ DA UN COMPUTER, DOVE PER FORMATO DIGITALE SI INTENDE UN CODICE BINARIO IN CUI TUTTO È RAPPRESENTATO DA COMBINAZIONI DI ZERO ED UNO. 5 ANALOGICO ANALOGICO SI CONTRAPPONE A DIGITALE: SI DICONO GRANDEZZE ANALOGICHE QUELLE CHE POSSONO ASSUMERE TUTTI I VALORI INTERMEDI ALL'INTERNO DI UN DATO INTERVALLO; ANALOGICO E’ L’OROLOGIO SEGNATE DA LANCETTE CON LE ORE DIGITALE SI DICONO GRANDEZZE DIGITALI QUELLE CHE VENGONO ESPRESSE IN MODO NUMERICO, SENZA POSSIBILITÀ DI RAPPRESENTARE VALORI INTERMEDI TRA DUE CIFRE CONSECUTIVE. DIGITALE E’ L’ORORLOGIO CON LE ORE INDICATE DA NUMERI 6 BIT – BYTE IL COMPUTER È IN GRADO DI CAPIRE LE INFORMAZIONI 0 (ZERO) 1 (UNO) QUINDI LA NUMERAZIONE DI TIPO BINARIO CIOÈ IN BASE 2 1 10 11 100 101 SISTEMA BINARIO 1 2 5 3 4 SISTEMA DECIMALE I BIT PER COMODITÀ VENGONO ORGANIZZATI A GRUPPI DI OTTO DETTO BYTE. 7 IL BYTE 0 1 1 1 1 1 1 0 7 E 161 160 16 x 7 + 1 x 14 = 126 I VARI MULTIPLI DI 16 SONO: 16 32 64 128 256 512 1024 2048 E COSÌ DI SEGUITO QUINDI QUANDO SI CONSIDERANO LE DIMENSIONE SI PARLA SEMPRE CON NOTAZIONE ESADECIMALE 1K DECIMALE 1024 1M DECIMALE 1024 X 1024 1G DECIMALE 1024 X 1024 X 1024 QUINDI 1.048.576 8 QUINDI 1.073.741.824 TABELLA DI COMPARAZIONE Simbolo in Bit in Byte in potenze di 2 1 b (bit) 1 1/8 20 = 2 stati (acceso spento) 1 B (byte) 8 1 28 = 256 caratteri 1 KB ( kilobyte) 8.192 1.024 210 byte 1 MB (megabyte) 8.388.608 1.048.576 220 byte 1 GB (gigabyte) 8.589.934.592 1.073.741.824 230 byte 1 TB (terabyte) 8.796.093.302.400 1.099.511.628.000 240 byte 9 ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE PROCESSO CHE, A PARTIRE DA DETERMINATI INPUT, PRODUCE DETERMINATI OUTPUT DOPO UNA CERTA TRASFORMAZIONE. 10 TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE IL TERMINE TRASMISSIONE, NEL CAMPO DELLE TELECOMUNICAZIONI E DELL'INFORMATICA, INDICA IL PROCESSO E LE MODALITÀ/TECNICHE FINALIZZATE ALL'INVIODI INFORMAZIONI TRAMITE SEGNALI SU UN CANALE FISICO DI COMUNICAZIONE DA UN COMPUTER AD UNO O PIÙ COMPUTER O TERMINALI. ESSA È RESA POSSIBILE DA APPARECCHIATURE ELETTRONICHE DI RICETRASMISSIONE AGLI ESTREMI DEL CANALE DI COMUNICAZIONE E CHE INSIEME DEFINISCONO GENERICAMENTE UN SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONI. 11 TRASMISSIONE DELL’INFORMAZIONE 12 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI LE MACCHINE ELETTRO CONTABILI (U R) I PRIMI PASSI NELL’INFORMATICA MODERNA FURONO FATTI CON L’AUSILIO DI MACCHINE ELETTROCONTABILI, LE COSIDDETTE MACCHINE UR (UNIT RECORD) MACCHINE CHE UTILIZZAVANO COME UNICO SUPPORTO PER I DATI LE SCHEDE PERFORATE. SCHEDE CHE NELL’AMBITO DELLE LORO 80 COLONNE AVEVANO CODIFICATO NUMERI E LETTERE. 13 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI LA PRIMA CPU COMMERCIALIZZATA DELLA STORIA È L'IBM 709 CENTRAL PROCESSING UNIT, UNA CPU BASATA SULLA VALVOLA TERMOIONICA COMMERCIALIZZATA A PARTIRE DAL 1958. 14 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI L'IBM 7090 ERA UN COMPUTER DI SECONDA GENERAZIONE, LA VERSIONE A TRANSISTOR DEL PRECEDENTE IBM 709 A VALVOLE, PROGETTATO DALL'IBM PER "APPLICAZIONI SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE SU LARGA SCALA", MESSO IN VENDITA A PARTIRE DAL NOVEMBRE 1959. IL 7090 E AVEVA UNO SPAZIO INDIRIZZABILE DI 32K (32.768) DI MEMORIA. IL SUO CICLO BASE ERA DI 2.18 ΜS. 15 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI NEL 1964 L'IBM ANNUNCIA IL SYSTEM/360 LA SERIE 360 MODELLI /20 /30 /40 /50 /65 SI PRESENTA CON I LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE ASSEMBLER, COBOL . IL SISTEMA OPERATIVO PUÒ ESSERE MEMORIZZATO SU DISCO DOS OS. IL MODELLO PIÙ PICCOLO 360 /20 ERA ATTREZZATO CON UN PARTICOLARE TIPO DI SISTEMA/LINGUAGGIO RPG (REPORT PROGRAM GENERATOR) UNA SPECE DI GROSSO DIAGRAMMA A BLOCCHI CHE POTEVA ESSERE PERSONALIZZATO. 16 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI AGLI INIZI DEGLI ANNI 70 LA IBM ANNUNCIA UNA NUOVA FAMIGLIA DI MAINFRAME, GLI IBM SYSTEM/370, UN'EVOLUZIONE DEI SISTEMI 360. 17 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI ESA/390 (ENTERPRISE SISTEMI ARCHITECTURE/390) È STATO INTRODOTTO NEL SETTEMBRE 1990. E 'STATO IL SUCCESSORE DI SYSTEM/370. . 18 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI LA SERIE ZSERIES È L’ULTERIORE EVOLUZIONE DEL SISTEMA/360 (PRESENTATA IL 7 APRILE 1964). DA ALLORA A TUTT’OGGI, CON I SISTEMI S/370, S/370-ESA, S/390, Z/SERIES, CON IL TERMINE MAINFRAME SI INTENDONO GLI ELABORATORI PIÙ POTENTI, DI SOLITO USATI DA GRANDI AZIENDE, ENTI STATALI, BANCHE E ASSICURAZIONI. 19 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI NEL 1980 FINALMENTE VENGONO REALIZZATI COMMERCIALIZZATI I PRIMI PERSONAL COMPUTER. 20 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI QUI DI SEGUITO IL PRIMO MODELLO CON SOLO DUE FLOPPY DISC DA 5” E 20 DI 160K SENZA DISCO FISSO E CON UNA MEMORIA DINAMICA CHE POTEVA ESSERE AMPLIATA FINO A 64K. CON SISTEMA OPERATIVO DOS ALLOGGIATO SU FLOPPY. 21 DAI PRIMI ELABORATORI AI GIORNI NOSTRI ANNUNCIATO SUBITO DOPO L'IBM XT È STATO UNO DEI PRIMI PERSONAL COMPUTER AD ESSERE DOTATO DI UN HARD DISK DI SERIE. ESSENZIALMENTE È BASATO SULLA STESSA ARCHITETTURA DEL MODELLO PRECEDENTE. 22 NEL 1984 FU ANNUNCIATA LA SERIE PS/2 CON IL VIDEO DI TIPO ANALOGICO AL POSTO DI QUELLO DIGITALE. E DAI CANALI A 16 BIT, OLTRE CHE UNA MAGGIOR MEMORIA RAM E MAGGIORI DIMENSIONI DEI DISCHI FISSI. SPARISCONO I FLOPPY PER MINIDISCHI DA 720K E DA 1,4MB. COMPARIRE I L’AVVENTO DEI VIDEO DI TIPO ANALOGICO PERMISE DI RAPPRESENTARE IMMAGINI DI TIPO FOTOGRAFICO. 23 ARCHITETTURA APERTA COLLEGAMENTO DI DISPOSITIVI DIVERSI SENZA INTERVENIRE SULLA MATERBOARD 24 AL PARI DELLA TELEVISIONE, IL PC RAPPRESENTA IL MEZZO TECNOLOGICO SIMBOLO CHE PIÙ HA MODIFICATO LE ABITUDINI UMANE DAL SECONDO DOPOGUERRA AD OGGI: LA SUA INVENZIONE HA CONTRIBUITO ALLA NASCITA E ALLO SVILUPPO DELL'INFORMATICA MODERNA, CHE HA SEGNATO L'AVVENTO DELLA COSIDDETTA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE. L'UNIONE DI POTENTI CPU CON PERSONAL COMPUTER HA RESO INTERATTIVO IL MONDO DEI DATI ED HA SPOSATO L'AFFIDABILITÀ CON LA DUTTILITÀ, APRENDO DEFINITIVAMENTE LA STRADA AL VILLAGGIO GLOBALE, ORMAI UNA REALTÀ INCONTESTABILE. 25 UN COMPUTER SI COMPONE DELLE SEGUENTI PARTI FONDAMENTALI: 1. UNITA' D'INGRESSO O DI IMPUT ( I ); 2. UNITA' CENTRALE DI ELABORAZIONE (C.P.U. ); 3. MEMORIA PRINCIPALE; 4. MEMORIA SECONDARIA O DI MASSA; 5. UNITA' DI USCITA O DI OUTPUT ( O ). 26 UNITA' D'INGRESSO/USCITA DI INPUT( I )/OUTPUT(O) STAMPANTI VIDEO TASTIERA NASTRI DISCHI SCANNER LETTORI DI CODICI A BARRE MODEM MICROFONO ALTOPARLANTI - SCHEDE AUDIO PLOTTER SENSORI E STRUMENTI DI VARIA NATURA 27 SCHEDA NASTRO DI CARTA 28 NASTRO MAGNETICO 29 TAMBURO 30 DISCO RIGIDO STAMPANTE 31 UNITA' CENTRALE DI ELABORAZIONE (C.P.U. ); È IL COMPONENTE PRINCIPALE DI UN COMPUTER, CONOSCIUTA ANCHE SEMPLICEMENTE COME "PROCESSORE". LA CPU ORGANIZZA ED ELABORA I DATI, LE UNITÀ DI MEMORIA, I DISPOSITIVI INPUT / OUTPUT E TUTTE LE ALTRE COMPONENTI DEL COMPUTER. 32 MEMORIA PRINCIPALE LA MEMORIA PRIMARIA, CHIAMATA ANCHE MEMORIA CENTRALE O MEMORIA PRINCIPALE, CONTIENE DATI ED ISTRUZIONI IN ATTESA CHE QUESTI SIANO PRELEVATI DAL MICROPROCESSORE PER ESSERE ELABORATI, LAVORANDO DUNQUE IN MANIERA STRETTAMENTE ACCOPPIATA CON ESSO. INIZIALMENTE FURONO PRODOTTE MEMORIE A NUCLEO MAGNETICO CIOÈ DEGLI ANELLI DI FERRITE ATTRAVERSATI DA CONDUTTORI IN GRADO DI MAGNETIZZARLI E DI LEGGERE LA LORO MAGNETIZZAZIONE. OGNI ANELLO COSTITUIVA UN BIT OTTO DI QUESTI UN BYTE PIÙ UNO DI PARITÀ DI CONTROLLO. QUESTE MEMORIE VENIVANO COSTRUITE A MANO QUINDI MOLTO COSTOSE. A PARTIRE DALLA METÀ DEGLI ANNI ’70 CEDETTERO IL PASSO ALLE MEMORIE STAMPATE SU CIRCUITI INTEGRATI. . 33 MEMORIA SECONDARIA O DI MASSA LA MEMORIA DI MASSA È UN DISPOSITIVO CHE CONSENTE LA REGISTRAZIONE, LA CONSERVAZIONE E LA RILETTURA DEI DATI LA CARATTERISTICA PRINCIPALE DELLA MEMORIA DI MASSA È LA "NON VOLATILITÀ", OVVERO LA POSSIBILITÀ DI MEMORIZZARE PERMANENTEMENTE I DATI (PER QUESTO SI PARLA ANCHE DI MEMORIA DI ARCHIVIAZIONE). I TEMPI MEDI DI ACCESSO ALLA MEMORIA PRINCIPALE SONO DELL'ORDINE DELLE CENTINAIA DI NANOSECONDI, CONTRO I MILLISECONDI DELLE MEMORIE DI ARCHIVIAZIONE, CHE, QUINDI, NECESSITANO DI TEMPI DI ACCESSO MAGGIORI DI BEN 5 ORDINI DI GRANDEZZA. 34 VELOCITA’ DI ELABORAZIONE UN ALTRO ELEMENTO, OLTRE ALLA DIMENSIONE DI MEMORIA, PER VALUTARE LA POTENZA DI UN COMPUTER È LA VELOCITÀ CON CUI SVOLGONO LE OPERAZIONI. GLI ELEMENTI CHE CONTRIBUISCONO A CIÒ SONO: LA VELOCITÀ DEL CLOCK ESPRESSA IN HERTZ CIOÈ CICLI AL SECONDO IL NUMERO DI ISTRUZIONI AL SECONDO CHE UNA CPU È IN GRADO DI COMPIERE 35 IL LAVORO DELLA CPU E` SCANDITO DA UN OROLOGIO DI SISTEMA DETTO CLOCK CHE CONTROLLA LA VELOCITÀ DELLE OPERAZIONI IL CLOCK INVIA UN FLUSSO COSTANTE DI IMPULSI DIGITALI DETTI CICLI, MISURATI IN HERTZ (HZ) CIOÈ CICLI AL SECONDO MAGGIORE E' LA VELOCITÀ DEL CLOCK, PIÙ VELOCE SARÀ L'ELABORAZIONE DEI DATI E L'ESECUZIONE DELLE ISTRUZIONI DEI PROGRAMMI INIZIALMENTE I COMPUTER LAVORAVANO A CIRCA 1 MEGA HERTZ. ATTUALMENTE, IL CLOCK DI UNA CPU DI UN PC E` SULL'ORDINE DEI GHZ (MILIARDI DI CICLI AL SECONDO) 36 LA VELOCITÀ È DOVUTA ANCHE AL NUMERO DI ISTRUZIONI CHE LA CPU È IN GRADO DI EFFETTUARE AL SECONDO MPS (MILIONI PER SECONDO) MIPS = MILIONI DI ISTRUZIONI AL SECONDO HERTZ = CICLI AL SECONDO UNA ISTRUZIONE PUÒ RICHIEDERE PIÙ CICLI 37 TELEMATICA LA PAROLA TELEMATICA È UN NEOLOGISMO DERIVATO DALLA FUSIONE DI DUE PAROLE: TELECOMUNICAZIONE E INFORMATICA. LA TELEMATICA SI OCCUPA DELL'USO DELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE NELL'AMBITO DELLE TELECOMUNICAZIONI RETI GEOGRAFICHE SONO LE RETI CHE ESCONO DAI CONFINI DI UN EDIFICIO E POSSONO RAGGIUNGERE QUALSIASI POSTO DEVONO SOTTOSTARE ALLE LEGGI DELLA TELEFONIA RETI LOCALI SONO LE RETI LIMITATE AI CONFINI DI UN EDIFICIO 38 RETI GEOGRAFICHE LE RETI INFORMATICHE INIZIARONO CON IL COLLEGARE DEI TERMINALI AD UN ELABORATORE CENTRALE GRANDE A PIACERE (HOST) CONTENENTE BANCHE DATI IN GRADO DI ESSERE INTERROGATE. L’ELABORATORE GESTIVA, DIRETTAMENTE O TRAMITE UNA UNITÀ’ DI CONTROLLO, UN CERTO NUMERO DI LINEE A CUI ERANO COLLEGATI A DISTANZA DEI TERMINALI. I DATI CHE USCIVANO DAL COMPUTER VENIVANO TRASFORMATI DA DIGIT IN SEGNALI MODULATI E TRASMESSI SU LINEA DA UNO STRUMENTO DETTO MODEM (MODULATORE/DEMODULATORE). DALL’ALTRO CAPO DELLA LINEA UN ALTRO MODEM PROVVEDEVA A FARE L’OPERAZIONE INVERSA. 39 MODEM UNITA’ CHE TRASFORMA CODICI DI UN ELABORATORE IN SEGNALI MODULATI SU UNA LINEA TELEFONICA DESTINATI AD UN ALTRO ELABORATORE, L'ELABORATORE RICEVENTE DEVE DISPORRE DI UN DISPOSITIVO ANALOGO CHE RICONVERTE IL SEGNALE MODULATO IN DIGIT. LA VELOCITÀ DI TRASFERIMENTO DEI MODEM VIENE ESPRESSA IN BPS (BIT PER SECONDO). SI PARLA AD ES. DI MODEM A 56 KBPS O 56.000 BPS. POICHÉ LE DIMENSIONI DEI FILES VENGONO ESPRESSE IN BYTE (B) E MULTIPLI (KB, MB, GB, TB), PER OTTENERE LA VELOCITÀ ESPRESSA IN KB DOBBIAMO DIVIDERE PER 8 AD ES: UN MODEM A 33.600 BPS TRASFERISCE 33.600/8 = 4.200 BYTE/SEC = 4,2 KB/SEC. 40 UNA IMPLEMENTAZIONE DI QUESTA STRUTTURA FU QUELLA DI FRAPPORRE FRA L’ELABORATORE CENTRALE E LA PERIFERIA DEGLI ALTRI ELABORATORI DI POTENZA INFERIORE IN MODO DA AUMENTARE LA POTENZA DI CALCOLO. CON L’AVVENTO DEI PERSONAL COMPUTER SI PENSÒ DI SOSTITUIRE QUESTI AI TERMINALI NON INTELLIGENTI. INIZIALMENTE CON UNA FUNZIONE DI SOLA EMULAZIONE QUINDI INTEGRANDO AL SISTEMA LA LORO POTENZIALITÀ DI CALCOLO. INFINE AL SEMPLICE TERMINALE SIA ESSO INTELLIGENTE O MENO SI PENSÒ DI SOSTITUIRE UNA RETE LOCALE DI MACCHINE (PERSONAL E UNITÀ TIPO STAMPANTI). 41 RETE LOCALE UNA RETE LOCALE È IL COLLEGAMENTO NELL’AMBITO DI UN EDIFICIO, QUINDI SENZA USCIRE SU AREA PUBBLICA (STRADE, PIAZZE, ECC.) DI PIÙ ELABORATORI (NORMALMENTE SONO PC) MEDIANTE DISPOSITIVI E SOFTWARE OPPORTUNI. ESSA A VARIE TOPOLOGIE 42 RETI LOCALI 43 RETE LOCALE AD ANELLO 44 LO SVILUPPO TECNOLOGICO DELL’INFORMATICA AVREBBE POTUTO PERMETTERE UNA COMPLETA INTEGRAZIONE DI MOLTI AMBIENTI AD ESEMPIO LA SANITÀ, I MINISTERI, I COMUNI, LE ATTIVITÀ ELETTORALI E COSÌ DI SEGUITO. LO SVILUPPO INVECE LIMITATO ED INDIVIDUALE DI OSPEDALI, ASL, SINGOLI MINISTERI, ECC NON HA PERMESSO L’INTEGRAZIONE DEGLI AMBIENTI INFORMATICI, NONOSTANTE UNA LEGGE DEGLI ANNI NOVANTA LO AVREBBE IMPOSTO. IMMAGINATE UNA PERSONA CHE SI PRESENTA IN UN OSPEDALE IN QUALSIASI PUNTO DEL TERRITORIO NAZIONALE POTREBBE DISPORRE IMMEDIATAMENTE DI TUTTE LE INFORMAZIONI INERENTI LA SUA PERSONA, ANALISI FATTE INTERVENTI SUBITI INFORMAZIONI RELATIVE ALLA SUA SITUAZIONE FISICO SANITARIA. 45 IL SISTEMA OPERATIVO IL SISTEMA OPERATIVO RESPONSABILE : È UN SOFTWARE DEL CONTROLLO E DELLA GESTIONE DELLE COMPONENTI HARDWARE CHE COSTITUISCONO IL COMPUTER (PROCESSI DI INPUT/OUTPUT DA E VERSO LE PERIFERICHE COLLEGATE AL SISTEMA) DELL'ESECUZIONE DEI PROGRAMMI (PROCESSI) CHE SU DI ESSO VENGONO ESEGUITI. 46 BIOS BASIC INPUT-OUTPUT SYSTEM È IL PRIMO CODICE CHE VIENE CARICATO DA UN COMPUTER QUANDO ESSO VIENE ACCESO. TALE CODICE DI PROGRAMMAZIONE NON STA NELL'HARD DISK, RISIEDE SU UN CHIP DELLA SCHEDA MADRE. IL BIOS ESEGUE DUE COSE: PRIMA AVVIA LA SEQUENZA DI OPERAZIONI DOVE VENGONO RICONOSCIUTE LE PERIFERICHE HARDWARE DEL COMPUTER QUINDI CARICA IL BOOTSTRAP, CHE È LA PROCEDURA DI RICERCA E AVVIO DEL SISTEMA OPERATIVO. 47 LINGUAGGI IL COMPUTER PUÒ ESEGUIRE DIRETTAMENTE SOLO I PROGRAMMI SCRITTI IN UN LINGUAGGIO ELEMENTARE CHIAMATO LINGUAGGIO MACCHINA. IL LINGUAGGIO MACCHINA È UN CODICE NUMERICO PIUTTOSTO SCOMODO DA UTILIZZARE E SPESSO NON VIENE NEANCHE CONSIDERATO UN LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE VERO E PROPRIO. NORMALMENTE VIENE ADOPERATO UN LINGUAGGIO PIÙ EVOLUTO CHE OPPORTUNAMENTE TRADOTTO DA UN COMPILATORE CHE LO TRADUCE IN LINGUAGGIO MACCHINA IL QUALE PUÒ ESSERE ESEGUITO. 48 FORTRAN E’ STATO IL PRIMO LINGUAGGIO AD AVERE UNA GRANDE DIFFUSIONE SVILUPPATO DALL’IBM TRA IL 1954 E IL 1957. LINGUAGGIO, SPECIALIZZATO PER APPLICAZIONI SCIENTIFICHE E INGEGNERISTICHE, PERMETTE DI ESPRIMERE FORMULE MATEMATICHE CON UNA NOTAZIONE NATURALE . 49 COBOL SVILUPPATO NEL 1959 È UN LINGUAGGIO ORIENTATO AD APPLICAZIONI DI TIPO COMMERCIALE (ACRONIMO DI COMMON BUSINESSORIENTED LANGUAGE) ESSO È RIVOLTO A PROGRAMMATORI SENZA UNA SPECIFICA PREPARAZIONE SCIENTIFICA E ADOTTA UNA SINTASSI MOLTO SIMILE ALL’INGLESE, CHE DOVREBBE RENDERE IL CODICE FACILE DA LEGGERE E DA COMPRENDERE. IL COBOL VANTA ANCORA OGGI UNA CONSISTENTE QUANTITÀ DI PROGRAMMI ATTIVI E UNA NUMEROSA COMUNITÀ DI PROGRAMMATORI. 50 ASSEMBLER QUESTO È UN LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE A BASSO LIVELLO CIOE’ VICINO AL LINGUAGGIO MACCHINA 51 BASIC IL BASIC FU PROGETTATO PER ESSERE UN LINGUAGGIO SEMPLICE DA IMPARARE. PER QUESTO SI DIFFERENZIÒ DALLA MAGGIOR PARTE DEI LINGUAGGI SUOI COETANEI ENFATIZZANDO LA SEMPLICITÀ D'USO PIUTTOSTO CHE LA POTENZA ESPRESSIVA. NACQUE INFATTI, COME DICE IL SUO NOME, PER POTER ESSERE USATO ANCHE DA PRINCIPIANTI. LE ISTRUZIONI ERANO POCHE E NON COMPLESSE. 52 PL1 (PROGRAMMING LANGUAGE ONE) È UN LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE PROGETTATO NEL 1964 DALLA IBM PER LO SVILUPPO COMMERCIALE (IL SUO PRINCIPALE CAMPO DI APPLICAZIONE È IL DATA PROCESSING). LA SINTASSI DEL LINGUAGGIO RISPECCHIA QUELLA DELLA LINGUA INGLESE ED È PENSATA PER POTER DESCRIVERE E MANIPOLARE STRUTTURE DATI COMPLESSE DI APPLICAZIONI SCIENTIFICHE, INGEGNERISTICHE 53 COME SI SCRIVE UN PROGRAMMA DEFINIRE QUELLO CHE SI VUOLE FARE MEDIANTE UN DIAGRAMMA ABLOCCHI. LINGUAGGIO GRAFICO FORMALE PER RAPPRESENTARE QUELLO CHE IL COMPUTER DEVE SVOLGERE 54 MINUTAZIONE SEGUENDO LA LOGICA IMPOSTATA NEL DIAGRAMMA A BLOCCHI MINUTARE VUOL DIRE SCRIVERE DELLE ISTRUZIONI SECONDO CERTE REGOLE IN UN LINGUAGGIO QUALSIASI (COBOL, FORTRAN, PASCAL, PL1,ECC) CHE IL COMPUTER È IN GRADO DI CAPIRE. 55 COMPILAZIONE NATURALMENTE I LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE SONO FATTI PER FACILITARE L’ATTIVITÀ UMANA E QUINDI LE ISTRUZIONI SONO VICINE AL MODO DI ESPRIMERSI UMANO QUINDI PER ESSERE COMPRESE DAL COMPUTER DEBBONO OPPORTUNAMENTE ESSERE TRADOTTE QUESTA ATTIVITÀ VIENE SVOLTA DA UN SOFTWARE DETTO COMPILATORE L'ESPRESSIONE "LINGUAGGIO COMPILATO" INDICA UN LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE IMPLEMENTATO DI SOLITO TRAMITE UN COMPILATORE (UN TRADUTTORE CHE CONVERTE IL CODICE SORGENTE IN CODICE MACCHINA) 56 ESECUZIONE SOLO A QUESTO PUNTO, OPPORTUNAMENTE CARICATO NELLA MEMORIA DINAMICA, POSSIAMO FAR ESEGUIRE AL COMPUTER QUANTO DA NOI PIANIFICATO. 57