the Help Un film di Tate Taylor con Emma Stone, Viola Davis, Bryce

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Sala Sarti Cervia
Martedì 6 marzo ore 21:00
INGRESSO GRATUITO
Sala Sarti Cervia
Martedì 6 marzo ore 21:00
INGRESSO GRATUITO
the Help
the Help
Un film di Tate Taylor con Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallas Howard, Octavia Spencer, Jessica
Chastain., Ahna O'Reilly, Allison Janney, Anna Camp.
Drammatico; durata 137 min.; produzione USA, Emirati Arabi Uniti 2011.
Vincitore di tre Critic's Choice Music Awards (miglior cast, attrice protagonista e attrice non
protagonista per Octavia Spencer) e un Golden Globe a Octavia Spencer come miglior attrice non
protagonista.
Un film di Tate Taylor con Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallas Howard, Octavia Spencer, Jessica
Chastain. Ahna O'Reilly, Allison Janney, Anna Camp.
Drammatico; durata 137 min.; produzione USA, Emirati Arabi Uniti 2011.
Vincitore di tre Critic's Choice Music Awards (miglior cast, attrice protagonista e attrice non
protagonista per Octavia Spencer) e un Golden Globe a Octavia Spencer come miglior attrice non
protagonista.
TRAMA
TRAMA
Sono i primi anni Sessanta, a Jackson, Mississippi: lo Stato della confederazione più restio
all'abolizione della schiavitù. Fresca di laurea Eugenia "Skeeter" Phelan (Emma Stone) sogna di
diventare scrittrice, nel frattempo cura una rubrica di consigli per casalinghe sul Jackson Journal.
Impreparata sull'argomento si rivolge ad Aibileen, la domestica afroamericana di un'amica.
Aibileen Clark (Viola Davis) ha passato la vita crescendo diciassette bambini bianchi, senza potersi
dedicare al suo. Le umiliazioni e i soprusi subiti, su tutti l'intempestivo soccorso che ha contribuito
alla morte del figlio, sorprendono e commuovono Skeeter, che le propone di pubblicare le sue
storie. Prima Aibileen, poi l'amica fidata Minny Jackson (una vulcanica Octavia Spencer), superano
il timore di ripercussioni e accettano di riunirsi in segreto per raccontare le loro esperienze. Molte
altre domestiche di Jackson ne seguono l'esempio e Skeeter potrà infine completare la sua opera.
La pubblicazione di "The Help", seppur in forma anonima, è un grido che raggiunge ogni angolo
della città e fa tremare i più radicati pregiudizi. Il regista ha voluto onorare la memoria del suo
paese ma anche denunciarne il lato oscuro, invitando a riflettere sull'importanza di condividere le
proprie esperienze e sul presupposto della verità in ogni istanza di cambiamento. "The Help"
rappresenta così il sogno di uguaglianza (e per Skeeter, di diventare scrittrice) che trova
nell'ostinazione e creatività femminili il propellente per cominciare a compiersi.
Sono i primi anni Sessanta, a Jackson, Mississippi: lo Stato della confederazione più restio
all'abolizione della schiavitù. Fresca di laurea Eugenia "Skeeter" Phelan (Emma Stone) sogna di
diventare scrittrice, nel frattempo cura una rubrica di consigli per casalinghe sul Jackson Journal.
Impreparata sull'argomento si rivolge ad Aibileen, la domestica afroamericana di un'amica. Aibileen
Clark (Viola Davis) ha passato la vita crescendo diciassette bambini bianchi, senza potersi dedicare
al suo. Le umiliazioni e i soprusi subiti, su tutti l'intempestivo soccorso che ha contribuito alla morte
del figlio, sorprendono e commuovono Skeeter, che le propone di pubblicare le sue storie. Prima
Aibileen, poi l'amica fidata Minny Jackson (una vulcanica Octavia Spencer), superano il timore di
ripercussioni e accettano di riunirsi in segreto per raccontare le loro esperienze. Molte altre
domestiche di Jackson ne seguono l'esempio e Skeeter potrà infine completare la sua opera. La
pubblicazione di "The Help", seppur in forma anonima, è un grido che raggiunge ogni angolo della
città e fa tremare i più radicati pregiudizi. Il regista ha voluto onorare la memoria del suo paese ma
anche denunciarne il lato oscuro, invitando a riflettere sull'importanza di condividere le proprie
esperienze e sul presupposto della verità in ogni istanza di cambiamento. "The Help" rappresenta
così il sogno di uguaglianza (e per Skeeter, di diventare scrittrice) che trova nell'ostinazione e
creatività femminili il propellente per cominciare a compiersi.
RECENSIONI
RECENSIONI
“La dimensione «privata» è il punto di partenza per una battaglia collettiva, che passa per gelosie,
ripicche, rigidità di classe (…) I riti del bon ton e delle donazioni vengono smascherati uno a uno
con umorismo dai racconti di Minny e di Aibeleen e di tutte le altre donne african american
costrette fino ad allora al silenzio dell'umiliazione e della calunnia.”
di Cristina Piccino - Il Manifesto
“La dimensione «privata» è il punto di partenza per una battaglia collettiva, che passa per gelosie,
ripicche, rigidità di classe (…) I riti del bon ton e delle donazioni vengono smascherati uno a uno con
umorismo dai racconti di Minny e di Aibeleen e di tutte le altre donne african american costrette
fino ad allora al silenzio dell'umiliazione e della calunnia.”
di Cristina Piccino - Il Manifesto
“E' un film autentico. Non perché racconti una storia realmente accaduta - le vicende sono
puramente inventate - ma perché si ha la netta sensazione che rappresenti un'idea vissuta nel
profondo, immaginata così intensamente da divenire vera.”
“E' un film autentico. Non perché racconti una storia realmente accaduta - le vicende sono
puramente inventate - ma perché si ha la netta sensazione che rappresenti un'idea vissuta nel
profondo, immaginata così intensamente da divenire vera.”
di Lorenzo Taddei - Ondacinema.it
di Lorenzo Taddei - Ondacinema.it
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