Corridoio 5 – Viaggio a ritroso in Ucraina

COMUNE DI REGGIO EMILIA
Ufficio Stampa
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Mercoledì 4 gennaio 2006
“Corridoio 5 – Viaggio a ritroso in Ucraina”: da domenica 8 gennaio,
all’Officina delle Arti, foto, immagini, suoni e parole dal Paese delle
‘badanti’
Domenica 8 gennaio 2006, alle ore 15.30, a Reggio Emilia, nello spazio di Officina delle
Arti (via Brigata Reggio 29), nell’ambito del progetto Tra le città d’Europa, inaugura la
mostra “Corridoio 5 – Viaggio a ritroso in Ucraina”, che testimonia con immagini, video,
installazioni, suoni e parole in dialogo tra di loro, un imponente lavoro di ricerca
antropologico nei luoghi dove avvenne l’esplosione nucleare e da dove oggi partono
migliaia di donne per migliorare le loro condizioni di vita, dando origine da noi a quel
particolare fenomeno detto delle ‘badanti’.
L’iniziativa, a cura dell’Associazione Culturale Telecitofono che ne ha sviluppato il
progetto sotto la guida di Pietro Mussini, è promossa dal Comune di Reggio Emilia Assessorato Cultura, Assessorato Immigrazione e Città multiculturale, Musei Civici, in
collaborazione con Punto di incontro Madreperla, Associazione Ucraini di Reggio Emilia,
Associazione Ucraini Cristiani di Reggio Emilia, Associazione Culturale Giacomo Ulivi
Nella nuova Europa in cui si cerca un dialogo tra Est e Ovest, si progettano percorsi per
merci e persone non ancora attivi. Queste reti di comunicazione sono state anticipate da due
fenomeni: uno visibile quello delle donne che percorrono migliaia di chilometri a bordo di
logori pullman per cercare di migliorare la condizione delle proprie famiglie, l’altro
invisibile quello delle radiazioni che ventanni fa, tra il 26-27 aprile 1986, disintegrarono la
cortina di ferro inondando ogni paese d’Europa.
Il racconto fotografico di una terra al cui interno sopravvivono due paesi, uno che vuole
riprendere a vivere, superando le difficoltà economiche, che desidera togliersi di dosso la
contaminazione per rivelare i suoi gioielli: Leopoli, la Crimea, Kiev, il mar d’Azov,
Sebastopoli, Odessa. L’altro paese ha un raggio di diciotto chilometri, i militari sorvegliano
l’ingresso e controllano i documenti. In questa piccola provincia radioattiva non ci sono
odori, nelle cittadine deserte i palazzi rivelano i segni del tempo: vent’anni. Qui i villaggi
sovietici sono ancora in piedi, nella città di Prypiat il palazzo del Governo sormontato da
una stella rossa sbiadita sembra sfidare i pochi che oltrepassano quel confine, a qualche
centinaio di metri la centrale di Chernobyl fornisce le giuste garanzie contro i cercatori di
cimeli.
A ventanni dal disastro di Chernobyl, “Corridoio 5 – Viaggio a ritroso in Ucraina” è un
sorta di documentario su quanto ha prodotto l’esplosione nucleare che iniziò a far
scricchiolare l’Unione Sovietica. Un viaggio in forma di mostra sensoriale che vede le
immagini di Andrea Bassi, Massimo Bassi, Gianluca Grassi e Sirio Zuelli, fondersi con i
suoni di Massimo Zamboni già chitarrista di Cccp-Csi e le installazioni di Giordano
Montorsi, già docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il tutto raccontato con le frasi
e le considerazioni di molte lavoratrici ucraine, moldave o bielorusse che vivono nella
nostra città e che raccontano la difficile condizione delle “badanti”.
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Piazza Prampolini, 1 – 42100 Reggio Emilia – Tel. 0522 456390 / 456840 – Fax 0522 456677
sito Internet www.comune.re.it / e.mail [email protected]
La mostra rientra a pieno titolo nel progetto di lavoro e nello spirito col quale è nata
Officina delle arti, cioè come luogo di incontro e di scambio con diverse esperienze
artistico-produttive, con i nuovi protagonisti della realtà reggiana, come laboratorio di
ricerca, sperimentazione e confronto tra diverse espressioni legate alla cultura
dell’immagine.
“Corridoio 5”, che vede anche la preziosa collaborazione di BT&C, Coopservice,
Grafitalia, ProMusic- audio luci multimedia, Reggio nel Web, ospiterà
diversi
appuntamenti come la presentazione (domenica 15 gennaio, ore 15.30) del romanzo
italiano-ucraino “Il vento che soffia dall’Est” di Paolo Messori (ed. Albolibro; 2006), lo
spettacolo teatrale “Reportage Chernobyl” di Roberta Biagiarelli (domenica 22 gennaio,
alle ore 15.30), in collaborazione con Coordinamento Provinciale Legambiente Solidarietà
di Reggio Emilia - San Martino aiuta Chernobyl, l’incontro (domenica 29 gennaio, alle ore
21.00), con la scrittrice Svetlana Aleksievic, autrice di libri famosi e discussi in Bielorussia
e Russia e tradotti in venti paesi, tra i quali “La guerra non ha un volto femminile”, sulle
donne-soldato sovietiche nella II guerra mondiale, “I ragazzi nello zinco” sulla guerra
afghana vista con gli occhi dei reduci sovietici e delle madri dei caduti, “Incantati dalla
morte” sui suicidi causati dal crollo dell'URSS e “Preghiera per Chernobyl” sul disastro
nucleare avvenuto nel 1986.
Chiuderà la rassegna mercoledì 1 febbraio, alle ore 21.00, un incontro con esponenti delle
associazioni di stranieri e altri ospiti di riflessione sul tema dei diritti e doveri delle
migranti. Racconti in presa diretta e testimonianze degli operatori; uno sguardo sul
confronto, l’accoglienza e i contrasti all’interno della società del benessere.
La mostra è accompagnata da un volume, che raccoglie alcune storie, testimonianze,
interviste, immagini della mostra, segni grafici e testuali, pubblicato da Grafitalia. /PP
“Corridoio 5 – Viaggio a ritroso in Ucraina”
8 gennaio / 5 febbraio 2006 - Reggio Emilia - Officina delle Arti (via Brigata Reggio n.29)
Orari: mercoledì-venerdì-sabato, ore 20.00 / 22.00; domenica, ore 15.00 / 20.00
Fotografie: Andrea Bassi, Massimo Bassi, Gianluca Grassi, Sirio Zuelli
Sonorizzazione: Massimo Zamboni
Installazione: Giordano Montorsi
Parole: Antonina Bota, Gianluca Grassi, Marina Holich
Per informazioni:
Comune di Reggio Emilia - Assessorato Cultura
Via Dante Alighieri, 11 Reggio Emilia
Tel. 0522 456249
www.municipio.re.it/cultura
www.telecitofono.it
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