UCCELLI VIMAX MAGAZINE SETTEMBRE 116 2011 di Gianni Ravazzi SIMPATICI ASSIOLI Sono magnifici predatori notturni, sono spesso chiamati “chiù”. E per saperne di più... GLI assioli sono predatori notturni appartenenti alla famiglia degli Strigidi. Hanno un corpo robusto e compatto, nonostante spesso la taglia sia molto ridotta, e un richiamo assai caratteristico, che ha ispirato l’altra denominazione comune, ovvero “chiù”. Al gruppo degli assioli, nome che deriva dal diminutivo del termine latino axio (“gufo”) che diventa axionis (“gufetto”), usato da Plinio per identificare questa particolare specie di predatore notturno, fanno capo in realtà diverse specie con nomi scientifici diversi e appartenenti a diversi generi. Noi ne conosceremo due molto interessanti: l’assiolo comune (Otus scops) e l’assiolo faccia bianca di Temminck (Ptilopsis leucotis). ASSIOLO COMUNE. Otus scops (Linneo, 1758), con i suoi 18-23 cm di lunghezza e un peso variabile dai 60 ai 100 g, è il più piccolo rapace notturno europeo dopo la civetta nana. Il piumaggio è grigio-bruno o bruno-rossastro variamente sfumato, con barrature longitudinali scure, più evidenti sui fianchi, e macchiettature chiare: questo colore gli permette un forte mimetismo, essendo simile alla corteccia dei tronchi. La specie non mostra variazioni stagionali nella colorazione. Gli adulti non presentano evidente dimorfismo sessuale, anche se spesso le femmine sono leggermente più robuste. Il piumaggio dei giovani assomiglia a quello degli adulti, ma con striature più diffuse e colori più opachi. Le parti superiori sono sempre un po’ più scure. La testa è piccola e piatta, con due ciuffetti di piume che si possono sollevare quando l’animale è in attenzione. Il disco facciale è poco evidente perché dello stesso colore del piumaggio. Gli occhi, posti anteriormente, hanno iride gialla. Il becco è breve, circa 2 cm, uncinato, ASSIOLI COMUNI nero-grigio con sfumature giallastre alla base. Le ali sono larghe e arrotondate, con un’apertura intorno ai 50 cm. La coda, bruno-grigia con barre chiare, è corta e misura circa 7 cm. Le zampe sono piumate e munite di artigli affilati. Per la silhouette, la colorazione e i ciuffi auricolari, gli assioli ricordano il gufo comune, sebbene abbiano dimensioni nettamente inferiori. Hanno un portamento molto elegante. Inconfondibile il richiamo, un monotono grido ripetuto a lungo, a brevi intervalli. DOVE VIVE. Questa specie predilige gli ambienti aperti, talvolta aridi, come uliveti, foreste di pini, boschetti di frassini con radure, boschi misti, campagne alberate, parchi e giardini. Vive in pianura e in montagna sin dove crescono i castagni, anche nei pressi dei centri abitati. Nel territorio di espansione settentrionale si trova soprattutto nelle vigne e sulle rive. Non frequenta le foreste chiuse. Nei sei mesi dell’inverno europeo si sposta nella savana africana. L’assiolo comune è diffuso nelle zone che si affacciano sulle coste del Mar Mediterraneo, con concentrazioni numeriche notevoli in Spagna, Croazia e Turchia. In Francia e in Italia la sua diffusione è molto frammentata, così come in Africa del Nord; in Svizzera è oggi quasi scomparso, come in Austria, dove ormai popola soltanto alcuni ambienti nella Stiria e nella Carinzia meridionali. In Germania (Baviera) è di passo, ma da qualche anno si osservano anche coppie nel periodo riproduttivo. RIPRODUZIONE, STATUS, COMPORTAMENTO. Gli assioli comuni raggiungono la maturità sessuale intorno ai 10 mesi, sono stagionalmente fedeli (le coppie, cioè, non cambiano partner durante una stagione riproduttiva, anche in caso di morte), ma non è detto che la coppia resti insieme per la vita.