Singole espressioni di Cassandra Mevio Gibert Singole espressioni scomposte fratturate sedimentate nelle vie della città. Tutti i materiali parlano di te sempre, non posso non voler ascoltare: l’increspatura sul labbro superiore la cicatrice piccola sotto l’occhio sinistro verso lo zigomo i palmi umidi e morbidi le contrazioni della mascella. E ti vedo. E ti sento. Affacciarti sulla mia vita, avvicinarti di nuovo per non allontanarti. Ma verso sera il silenzio appanna gli inganni della nostalgia: non rimane più niente da ascoltare. Stalingrado imbiancato di Cassandra Mevio Gibert La pittura è così chiara da raschiare la superficie degli occhi. Parole che hai detto annegano là sotto. Quel bianco riesce a seccare le mie lacrime ancora prima che scivolino via: vorrei dirti che non significa niente questa copertura. Vorrei dirti che le ore trascorse là non verranno soffocate da una mano acrilica perché non dimenticheremo. Come avevi promesso alla luce stantia di un lampione le palpebre semichiuse. Ma già tante ore ci separano ed è più facile ricordare le distanze che i contatti. A questo punto. Ma vorrei dirti che nonostante lo scenario reale sia stato deturpato in me invece è rimasto inalterato.