C.so G. Pella Pella,, 16 - 13900 Biella (Italia) Tel. (+39) 015 8493043 Fax (+39) 015 8408387 Web http://www.bi.ismac.cnr.it Finissaggio in plasma di tessuti a maglia di lana per il miglioramento delle proprietà antipilling Fabio Rombaldoni E-mail [email protected] [email protected] R. Mossotti, A. Montarsolo, M. Bianchetto Songia, G. Mazzuchetti IMPRESAMODENA E RICERCA FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI EST ESTETICHE ETICHE E FUNZIONALI CARPI (MO), 12 marzo 2007 Agenda Introduzione al plasma Il plasma e la modificazione superficiale di materiali polimerici Il plasma in campo tessile: ricerca ed applicazioni industriali (?) Il plasma al CNR-ISMAC: lo strumento, i lavori svolti ed in corso… IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Il plasma è il quarto stato della materia Il plasma è un gas parzialmente o totalmente ionizzato in cui sono presenti e/o si formano e coesistono numerose specie attive -> particelle cariche (ettroni (ettroni liberi, ioni positivi e negativi) -> particelle neutre, chimicamente attive (radicali liberi e atom atomi*i* e/o molecole*) Il plasma globalmente risulta essere elettricamente neutro (“quasi neutralità” neutralità” e sfera di Debye). Debye). Elettroni e ioni si muovono in modo indipendente, e non sono legati gli uni agli altri come nei rimanenti stati della materia Presenza di portatori di carica liberi è elettricamente conduttivo quarto stato della materia NASA - http://www.nasa.gov interagisce fortemente con i campi elettromagnetici IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Da Crookes… Crookes… 1879 - Il chimicochimico-fisico britannico William Crookes identifica il quarto stato della materia, chiamandolo “radiant matter” matter” (studi sulla conduzione dell’elettricità nei gas rarefatti). 1928 - Il chimicousa per la prima chimico-fisico statunitense Irwing Langmuir volta pubblicamente il termine “plasma”, nel suo “Oscillations “Oscillations in Ionized Gases” Gases” pubblicato nei “Proceedings “Proceedings of the National Academy of Sciences”. Sciences”. 1955 - La Conferenza di Ginevra “Atoms for peace” peace” sancisce l’inizio degli studi e dello sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento pacifico pacifico dell’energia nucleare (fusione nucleare). 1957 - Viene istituita l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA). Fine anni Cinquanta - Cominciano i primi studi sugli effetti di un campo magnetico sui gas ionizzati (es. della ionosfera) compiuti dal fisico fisico svedese Hannes Alfvén (sviluppo della magnetoidrodinamica). magnetoidrodinamica). IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 …fino ai giorni nostri: “Plasmas “Plasmas are everywhere!” everywhere!” Il plasma costituisce nell’universo oltre il 99% della materia (es. Sole, stelle e nebulose). Invece, sulla Terra la presenza di plasma è relativamente rara (es. fulmini e aurore). Coalition for Plasma Science - http://www.plasmacoalition.org Le tecnologie al plasma sono utilizzate già da tempo in molti processi produttivi per diverse applicazioni: -> illuminazione -> trattamento e smaltimento dei rifiuti -> trattamento e rivestimento di superfici -> funzionalizzazione di materiali -> microelettronica e optoelettronica -> sterilizzazione -> packaging alimentare IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Lo stato plasma -> viene raggiunto spontaneamente nella materia in equilibrio termodinamico termodinamico a T ≥ 104 °C quando l’l’agitazione termica è sufficientemente alta da permettere un’ un’elevata ionizzazione; -> per sistemi fuori dall’ puòò realizzare ogni qualvolta esistano agenti eccitatori dall’equilibrio si pu (es. fotoni o flussi di particelle) con energie ≥ minime energie di ionizzazione. La -> -> presenza di particelle cariche libere cambia drasticamente il comportamento della materia: materia: 1/3 ), che decrescono ∝ 1/r2 forze coulombiane a lungo raggio ( r >> ncar−1/3 1/3 ) tipiche della materia neutra forze di interazione a corto raggio ( r << nneu−1/3 Quando il sistema materiale è sufficientemente grande perché perché siano molte le particelle interagenti a lungo raggio, la materia acquista un comportamento collettivo che sovrasta l’agitazione termica e il moto browniano, browniano, tanto più più prevalente quanto maggiore è il numero di particelle cariche interagenti (cresce ∝ r3). Le particelle ”sentono” sentono” il campo elettromagnetico medio e seguono moti mediamente ordinati. ordinati. IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Ordini di grandezza dei plasmi Il fattore essenziale per definire un plasma è la presenza di cariche libere: libere: un plasma non sarà sarà caratterizzato fisicamente dalla densità densità e dalla temperatura separatamente, ma tramite una loro combinazione che assicuri la sostanziale presenza di fenomeni di ionizzazione. ionizzazione. Plasma Science and Technology http://www.plasmas.gov IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Come ottenere materia allo stato plasma IONIZZAZIONE TERMICA Una qualsiasi sostanza, portata ad una elevata temperatura, temperatura, passa allo stato plasma, grazie alla scissione degli atomi in seguito agli urti che avvengono fra molecole e atomi oltre che con gli ioni e con elettroni già già presenti. Affinché Affinché una sostanza si ionizzi, occorre che l’l’energia cinetica relativa delle particelle che si urtano sia superiore all all’ll’energia di legame dell’ dell’elettrone più più labile nell’ nell’atomo o nella molecola. FOTOIONIZZAZIONE Irraggiando una sostanza con un fascio luminoso di sufficiente energia si ha la scissione degli atomi in conseguenza all’ all’assorbimento di quanti di luce. luce. <- la ionosfera è uno strato di plasma nell’ nell’atmosfera della Terra frutto della fotoionizzazione dovuta alla luce solare. IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 La ionizzazione elettrica In un campo elettrico sufficientemente intenso, intenso, gli elettroni liberi, essendo accelerati nell’ nell’intervallo fra un urto e l’l’altro, possono acquistare un’ un’energia cinetica superiore all’ all’energia di legame degli elettroni atomici, sufficiente a provocare un processo di ionizzazione con la conseguente liberazione di nuovi elettroni. Il fenomeno della ionizzazione in laboratorio, laboratorio, per la produzione di plasma, può può essere ottenuto per combustione, laser, reazioni nucleari controllate ma nella maggior parte dei casi si ottiene per forti scariche elettriche… elettriche… …che possono essere generate dal trasferimento di potenza da un campo elettrico agli elettroni che compongono i gas. gas. Lo stato di plasma è mantenuto dall’ dall’equilibrio tra produzione (IONIZZAZIONE) e perdita (NEUTRALIZZAZIONE) di particelle cariche. PLASMA Team http://www.plasmateam.com IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 I plasmi di interesse industriale: termico… plasmi termici (di equilibrio) -> temperature ioniche ed elettroniche pressoché uguali -> prodotti ed operativi a più alte pressioni (≥ 1 bar) -> la densità densità del gas che viene portato allo stato di plasma è abbastanza elevata, dunque il cammino libero medio è piuttosto limitato e di conseguenza il numero di urti tra i componenti del plasma elevato -> elevata frequenza di collisioni permette un efficace scambio di energia ed il plasma può può raggiungere l'equilibrio termodinamico locale -> raggiungimento di temperature molto elevate IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 …e freddo plasmi freddi (di non equilibrio o LTP) -> temperature elettroniche (103-104 °C) maggiori delle temperature ioniche (Tambiente) -> prodotti ed operativi a più basse pressioni -> il cammino libero medio aumenta e la frequenza delle collisioni tra i diversi componenti del plasma diminuisce, comportando una non efficace ridistribuzione dell’energia (non equilibrio) -> il grado di ionizzazione ne/N0 si mantiene basso (da 10-4 a 10-7) per cui la componente elettronica contribuisce in misura minima alla energia termica dell’ dell’intero gas -> il trasferimento di energia cinetica tra elettroni e specie pesanti pesanti per urto elastico è un processo piuttosto lento, poiché poiché solo una piccola frazione dell’ dell’energia cinetica elettronica viene trasferita alla specie pesante nell’ nell’urto a causa della grande differenza di massa -> la temperatura media del plasma risulta sufficientemente bassa (≤ 100° 100°C). IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Applicazioni industriali del plasma: oggi e domani - Fabbricazione di circuiti integrati a semiconduttore e altri strumenti strumenti elettronici Produzione di circuiti elettronici e interruttori/deviatori per alta potenza Indurimento di utensili, stampi e metalli industriali Produzione di materiali biocompatibili Produzione di imballaggi per prodotti farmaceutici Depositi anticorrosione, di barriera termica e di isolamento elettrico elettrico Lavorazione di ceramiche ad alte prestazioni Produzione di nanostrutture e cluster iperpuri Produzione di nuovi materiali e prodotti chimici Raffinazione di materiali Stampaggio di film polimerici Trattamento e bonifica di rifiuti speciali (tossico(tossico-nocivi) speciali)) Taglio rapido e saldatura di materiali (acciai o leghe speciali Produzione di supporti magnetici per registrazione Lavorazioni meccaniche di precisione Associazione Italiana del Vuoto Lampade per illuminazione e display ottici http://www.aiv.it IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 La modificazione superficiale dei materiali ed il plasma La modificazione superficiale dei materiali polimerici è una delle tecniche utilizzate per proprietàà di superficie. ottenere polimeri funzionali controllando le loro propriet Per essere tale deve lavorare modificando solo gli strati superficiali, superficiali, senza intervenire sugli strati più più interni (bulk) del materiale; idealmente lo strato modificato dovrebbe dovrebbe essere un monolayer della superficie del polimero di dimensione molecolare, ed il bulk del materiale non dovrebbe mai venir modificato. modificato. Attualmente, si ottiene principalmente con metodi chimici convenzionali -> impatto ambientale negativo (utilizzo di sostanze chimiche tossiche); -> elevati consumi energetici e di solventi. solventi. Il plasma è una tecnologia emergente dalle enormi potenzialità potenzialità -> basso impatto ambientale; ambientale; -> basso consumo di energia e di gas di processo; processo; -> possibilità possibilità di modificare le proprietà proprietà di superficie di qualsiasi materiale; materiale; -> modifica della superficie (non del bulk). bulk). IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Interazione tra plasma e materiali polimerici Il plasma contiene specie attive capaci di catalizzare reazioni chimiche e fisiche alla superficie dei polimeri -> alla superficie avvengono reazioni di modificazione che causano l’l’alterazione delle proprietà proprietà e della morfologia superficiali, superficiali, in modo transitorio o permanente plasma polymerization Le -> -> -> -> trattamento al plasma Quando il plasma interagisce con molecole organiche in fase vapore, si formano polimeri, e tutte le superfici dei substrati “esposti” esposti” al plasma sono ricoperte da tali polimeri. interazioni principali tra plasma e materiali polimerici possono portare a: reazioni di impiantazione di atomi (presenti nel plasma) nella superficie polimerica generazione di radicali (nelle catene polimeriche) reazioni di formazione di polimeri (detti per la loro peculiarità peculiarità plasmaplasma-polymers) polymers) reazioni di etching (ablazione o degradazione) IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Interazione tra plasma e materiali polimerici (2) La -> -> -> reazione che viene iniziata dal plasma dipende da: natura dei gas livello di energia del plasma natura dei materiali polimerici Il plasma composto da gas inorganici come Ar, Ar, He, He, H2, N2 e O2 conduce a reazioni di impiantazione di atomi, generazione di radicali e etching (non-polymer-forming). forming). Il plasma composto da gas organici conduce a reazioni di formazione di polimeri (polymer-forming). forming). IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Le interazioni da un punto di vista chimico la reazione di etching è una reazione di decomposizione (o degradazione) dei materiali polimerici che avviene alla superficie degli stessi l’impiantazione è una reazione di ricombinazione tra i radicali generati sulla superficie polimerica e i radicali attivati dalle molecole di gas la generazione di radicali è una reazione di allontanamento (o sottrazione) di H dalle catene polimeriche o una scissione di catena (legami CC-C) tra le catene polimeriche la deposizione di polimero è una reazione di polimerizzazione di molecole organiche introdotte nel plasma IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Polimerizzazione convenzionale e in plasma sono diverse I plasmaplasma-polimeri sono diversi nella composizione chimica rispetto a quelli ottenuti tramite i processi chimici di polimerizzazione tradizionali, anche se vengono usati gli stessi monomeri. monomeri. Il processo di polymerpolymer-forming nella polimerizzazione in plasma non è mai una reazione a catena tramite gruppi polimerizzabili polimerizzabili.. I frammenti molecolari presenti in fase plasma si possono combinare combinare tra di loro, dando origine a un prodotto ad alto peso molecolare che si deposita in forma di strato strato sottile (qualche nm). nm). Rispetto alla polimerizzazione convenzionale, quella in plasma dà dà origine ad un composto avente alto peso molecolare, caratterizzato dall’ dall’unione di numerosi frammenti diversi generati dalla frantumazione del medesimo precursore (assenza di una unità unità ripetitiva ben identificabile). monomer conventional polymer plasma polymer IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 La polimerizzazione in plasma: complessità Il processo vero e proprio è molto complesso e non ancora del tutto compreso. La struttura dei polimeri depositati non è ben definita come quella dei polimeri convenzionali, e dipende da molti fattori condizioni di processo ë forma del reattore ë potenza di eccitazione ë flusso del monomero ë frequenza di eccitazione ë pressione nella camera di reazione caratteristiche del materiale ë natura ë temperatura ë forma ë potenziale della superficie IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Il plasma ed il tessile SCOPO Conferire proprietà proprietà funzionali del tutto nuove alle superfici di materiali e fibre polimeriche tessili Il plasma agisce come catalizzatore per la sintesi di nuove molecole superficiali con caratteristiche completamente diverse rispetto a quelle iniziali, iniziali, proprie del bulk del materiale. PROPRIETA’ PROPRIETA’ coinvolge solo gli strati superficiali del substrato non altera le proprietà proprietà fisico– fisico meccaniche generali del tessuto può può essere applicato dalla fase di pretintura alla fase di finissaggio, con un basso impatto ambientale, rendendo pipiùù efficaci i prodotti chimici utilizzati per nobilitazione e finissaggio finissaggio permette di ottenere facilmente composti chimici reattivi che non sono disponibili con gli attuali processi chimici è compatibile con una lavorazione in continuo IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Le potenzialità in campo tessile I trattamenti al plasma in campo tessile sono ancora poco diffusi a livello industriale. industriale. Potenzialità Potenzialità: alcuni processi, che sono ormai impiegati correntemente per il trattamento materiali teriali tessili superficiale dei materiali, possono essere applicati anche ai ma -> -> -> -> incisione, rimozione di uno strato superficiale ossidazione dello strato superficiale; superficiale; deposizione sul tessuto di film sottili; sottili; innesto di gruppi funzionali per modificare le e pulizia della superficie delle fibre; fibre; proprietà di superficie. superficie. Alcune proprietà proprietà superficiali si prestano particolarmente a essere modificate: assorbimento di acqua e bagnabilità bagnabilità idrorepellenza e oleorepellenza resistenza all’ all’usura antistaticità antistaticità e biocompatibilità biocompatibilità … IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Effetti su fibre e materiali tessili Al momento le applicazioni più più richieste riguardano i trattamenti della lana e dei tessuti sintetici fabbricati con nylon, poliestere, polipropilene, puri o in mista con il cotone. Nuovi Tessili Magazine on-line http://www.technica.net/NT/welcome.html IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 La questione della pressione… un accenno Problema: non si vogliono modificare le caratteristiche di base dei materiali tessili -> si ricorre ai plasmi “freddi” che permettono il trattamento di materiali anche con basso punto di fusione (es. PP e PE) senza arrecare danni (es. termodegradazione dei polimeri). a bassa pressione ☺ facilità facilità nell’ nell’ottenimento del plasma ☺ scarica omogenea ed uniformità uniformità dei trattamenti ☺ ambiente “pulito” pulito” e risultati più più facilmente controllabili e riproducibili ☺ tecnologia molto studiata alta complessità complessità per passaggio a processi industriali in continuo (tendenzialmente processi batch) batch) introduzione di una ulteriore fase di lavorazione nel ciclo di produzione atmosferico ☺ riduzione dei costi impiantistici ☺ possibilità ossibilità di trattare tessuti, fili e fibre direttamente in linea ☺ maggiore semplicità semplicità impiantistica tecnologia ad oggi meno studiata azione discreta (caratteristiche filamentari) filamentari) su una superficie piana e quindi trattamento non uniforme necessità necessità di utilizzo di potenze relativamente basse elevato consumo di gas IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Il CNRCNR-ISMAC di Biella 1969 -> Centro Ricerche e Sperimentazione Laniera “O. Rivetti” Rivetti” - Accordo CNRCNR-UIB 1982 -> Istituto di Ricerche e Sperimentazione Laniera “O. Rivetti” Rivetti” 2002 -> ISMAC Sede di BIELLA - Unione con “Istituto di chimica delle macromolecole” macromolecole” di Milano e con “Istituto di studi chimicochimico-fisici di macromolecole sintetiche e naturali” naturali” di Genova IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 L.A.T.T. – Laboratorio di Alta Tecnologia Tessile Network di strutture di ricerca finalizzato allo sviluppo di prodotti e processi tessili innovativi (coco-finanziamento Regione Piemonte). Tematica di ricerca: studio del processo di funzionalizzazione di materiali tessili con plasma. plasma. “sostituire i processi di finissaggio chimico nei quali attualmen attualmente te si utilizzano resine reattive epossidici,, con trattamenti al plasma, usando gas fluorurati fluorurati,, con monomeri alogenati ed epossidici proprietàà antifiamma in bassa concentrazione, in condizioni blande e silossani e monomeri con propriet inquinanti”” controllate e senza la produzione di reflui inquinanti IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Lo strumento Progettato e assemblato su specifiche dell’ dell’IFP (MI) Plasma a bassa pressione (“ (“sotto vuoto” vuoto”) Camera di reazione in acciaio inossidabile, in cui sono disposti due elettrodi cilindrici Generatore RF (13.56 MHz, MHz, potenza nominale 600 W) Rete di adattamento Sistema di vuoto (una pompa rotativa ed una pompa turbomolecolare, turbomolecolare, fino a pressioni dell’ dell’ordine di 10-3 mbar) mbar) Sistema di flussimetri, flussimetri, controllati in automatico, per l’iniezione dei gas di processo Rullo portaporta-campione (30 cm x 30 cm) in grado di ruotare a velocità velocità costante IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Cosa abbiamo fatto -> Trattamenti su LANA tessuti a maglia tessuti tramatrama-catena La lana si presenta come un interessante substrato per modificazioni superficiali con tecniche al plasma per la presenza di uno strato superficiale (epicuticola (epicuticola) epicuticola) ricco di lipidi e gruppi funzionali ionizzabili. Potenziale teoricamente illimitato per modificare le caratteristiche di superficie di un materiale tessile laniero -> antifeltrabilità antifeltrabilità -> tingibilità tingibilità -> idrorepellenza -> antianti-soiling -> “mano” mano” -> antianti-pilling IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Il fenomeno del pilling Rappresenta un serio problema per l’l’industria tessile, ed i meccanismi di formazione e i fattori che lo influenzano sono stati oggetto di studio fin dagli anni ’50. Processo fisico che avviene sulla superficie del tessuto e che porta alla formazione di piccole sfere irregolari di fibre. _manufatti fabbricati con fibre discontinue _tessuti a maglia All’ All’origine vi sono delle sollecitazioni meccaniche ripetute di sfregamento, di pressione dall’ dall’esterno e d’ d’attrito interfibra -> i processi per ridurre il pilling dovrebbero: ridurre la pelosità pelosità del filato sulla superficie del tessuto modificare il coefficiente di attrito interfibra ridurre la mobilità mobilità delle fibre nel filato IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 I polimeri siliconici Polimeri basati su una catena SiSi-O e gruppi funzionali organici legati agli atomi di Si es. polidimetilsilossano (PDMS) http://www.wikipedia.org Bassa interazione chimica intermolecolare rispetto ad altri polimeri organici _ maggiori angoli di legame SiSi-O-Si _ maggiori lunghezze dei legami SiSi-O e SiSi-C libertàà di rotazione attorno a Si-> maggiore libert Si-0 e SiSi-C -> riduzione congestione sterica CH3-Si Aggraffati su un substrato fibroso… fibroso… riduzione attrito interfibra modifica mano diminuzione viscosità viscosità e tensione superficiale elevata flessibilità flessibilità catene polimeriche IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 L’applicazione del plasma alla riduzione del pilling Molti composti organosiliconici, organosiliconici, in particolare l’esametildisilossano (HMDSO), miscelati con ossidanti (O2) e/o gas nobili (Ar (Ar, Ar, He) He) sono usati come precursori di film siliconici nella deposizione assistita da plasma. SCOPO Depositare direttamente in plasma un film siliconico per la riduzione del fenomeno del pilling su tessuti di lana -> Polimerizzazione in plasma di HMDSO su tessuti di lana “attivazione” Pa,, 5 min) attivazione” tramite Ar (20 sccm, sccm, 50 W, 20 Pa min) polimerizzazione di HMDSO (3 sccm) sccm) in miscela con Ar (20 sccm) sccm) e O2 (20 sccm) sccm) potenze: 20÷ 20÷80 W pressioni: 22-20 Pa tempi: 5÷ 5÷9 min HMDSO - [(CH3)3Si]2O http://chemfinder.cambridgesoft.com IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 La caratterizzazione dei tessuti trattati -> Caratterizzazione chimica/morfologica spettroscopia FTFT-IR microscopia elettronica a scansione SEM microanalisi a raggi X -> Caratterizzazione fisicofisico-meccanica tendenza dei tessuti alla formazione di pilling variazioni dimensionali nel lavaggio ed asciugamento resistenza al lavaggio resistenza e deformazione allo scoppio permeabilità permeabilità all’ all’aria rigidità rigidità a flessione, trazione e taglio IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Analisi FTFT-IR della deposizione in plasma stretching SiSi-O in SiSi-O-Si bending CH3 in SiSi-CH3 Ammide III Banda larga, la cui altezza è indice di intenso assorbimento del legame SiSi-0, mentre la maggior larghezza indica la presenza di una catena polimerica estesa A pressioni più più basse e tempi di deposizione più più lunghi corrisponde un maggiore spostamento della banda SiSi-O in SiSi-O-Si a numeri d’ d’onda più più bassi -> film siliconico con caratteristiche più più vicine al polimero PDMS piuttosto che al monomero HMDSO. IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Tendenza dei tessuti alla formazione di pilling Determinazione della tendenza dei tessuti alla formazione di pilling -> UNI EN ISO 1294512945-2 (metodo Martindale modificato) e valutazione del grado di pilling secondo una scala da 5 (nessun cambiamento) ad 1 (intenso pilling) pilling) I campioni trattati al plasma mostrano una diminuzione della tendenza alla pelosità e al pilling rispetto ai non trattati. Inoltre, i trattamenti al plasma risultano più efficienti dei trattamenti siliconici anti-pilling tradizionali (in bagno acquoso). TRATTATO NON TRATTATO IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Analisi FTFT-IR dei campioni sottoposti a test di pilling Sono presenti gli assorbimenti di SiSi-O in SiSi-O-Si nella banda compresa tra 1000 cm-1 e 1080 cm-1, con un massimo intorno a 1050 cm-1, ad indicare la presenza di catene polimeriche più più corte rispetto a quelle presenti nel campione non sottoposto al test di pilling. pilling. L’assorbimento di SiSi-CH3 a 1270 cm-1 non è più più evidente se non come una spalla poco accentuata del picco dell’ dell’Ammide III. Presumibilmente, l’azione meccanica del potrebbe aver causato una differente delle catene polimeriche. test di pilling riorganizzazione IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Verifica di eventuali danneggiamenti ed indebolimenti Determinazione della resistenza e della deformazione allo scoppio scoppio -> UNI EN ISO 1393813938-2 (metodo pneumatico) maniera iera RISULTATO: i trattamenti al plasma non vanno a modificare in man sostanziale le proprietà proprietà di resistenza allo scoppio dei tessuti i trattamenti al plasma non hanno indebolito i tessuti a maglia da un punto di vista meccanico IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Resistenza del trattamento al lavaggio Per verificare la resistenza del trattamento al lavaggio e quindi quindi la permanenza del film siliconico, i campioni trattati sono stati sottoposti a cicli di lavaggio secondo la ISO 6330, usando la lavatrice automatica Wascator Un ciclo 8A - 30° 30°C Due cicli 7A - 40° 40°C (Woolmark (Woolmark TM 31) Il polimero depositato in plasma non è legato al substrato tramite forti legami chimici -> il lavaggio rimuove il film siliconico Comunque… Comunque… per il trattamento tradizionale eseguito con emulsione di PDMS il risultato è confrontabile. IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007 Conclusioni e Lavori in corso… Deposizione assistita da plasma di un film siliconico su tessuti di lana Diminuzione della tendenza alla pelosità pelosità e al pilling dei tessuti trattati rispetto ai non trattati Nessun indebolimento dal punto di vista fisicofisico-meccanico Per garantire un maggior aggraffaggio del film polimerico -> studio e verifica di condizioni operative diverse _ modificando la miscela dei gas/monomero di processo _ cambiando il monomero siliconico _ attivando in maniera diversa la lana Grazie per la vostra attenzione Fabio Rombaldoni IMPRESAMODENA E RICERCA: FINISSAGGIO SUI CAPI IN MAGLIA PER MIGLIORARE MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ESTETICHE E FUNZIONALI - CARPI (MO), 12 marzo 2007