La Radiazione di Sincrotrone Dr. Stefania Benedetti Corso di Laurea Specialistica/Magistrale in Fisica Università di Ferrara 1 La radiazione di sincrotrone La luce di sincrotrone é la radiazione elettromagnetica emessa da un pacchetto di elettroni in moto a velocità relativistiche (velocità prossime a quella della luce) quando viene deflesso dalla sua traiettoria rettilinea tramite un campo elettromagnetico esterno. Una particella carica accelerata irraggia: Potenza irraggiata in un campo B Quindi energia persa in radiazione elettromagnetica per unità di t: 2 P 2 e cE 4 3 (m0c ) 2 2 4 raggio di curvatura 2 La radiazione di sincrotrone 1946: Scoperta della radiazione di sincrotrone, come perdita di energia negli acceleratori di particelle; 1956: prime considerazioni sulla utilità della radiazione di sincrotrone Anni ’60: primi tentativi per l’utilizzo come sorgenti di fotoni anelli di accumulazione di elettroni per la fisica sub-nucleare utilizzati in modo “parassita”, ossia a tempo perso, per esperimenti in fisica atomica, molecolare e dello stato solido “sorgenti di luce di prima generazione” (ADONE a Frascati (I), DCI a Orsay (F), DORIS ad Amburgo (D), NINA a Daresbury (UK), SPEAR a Stanford (USA)) Anni ‘80: costruzione di acceleratori disegnati “sorgenti di luce di seconda generazione” BESSY a Berlino (D), il VUV e l’X-ray Ring del National Synchrotron Light Source a Brookhaven (USA), il SuperAco a 3 Orsay (F), SPEAR2 a Stanford (USA), e la Photon Factory a Tsukuba (J) La radiazione di sincrotrone Dagli Anni ‘90: progettazione e costruzione di “sorgenti di luce di terza generazione” tipo di macchina ρ(m) E (GeV) ωc (Hz) λc Piccolo acceleratore (microtrone) 1 0.02 32*1012 60 μm Sincrotrone tipico (Grenoble) 40 2 8*1017 2.5 nm Grande acceleratore (CERN) 1000 100 4*1021 5*10-4nm 4 La radiazione di sincrotrone European Synchrotron Radiation Facility - Grenoble Beamlines Da che cosa è composta la macchina: • Sistema di iniezione delle particelle cariche • Camera da vuoto per accelerazione finale/accumulo delle particelle • Cavità a radiofrequenza • Magneti deflettori (bending magnets, insertion devices) Anello di accumulazione • Sistema di controllo • Schermatura dalle radiazioni • Beamlines = linee di luce di sincrotrone (il laboratorio sperimentale) 5 La radiazione di sincrotrone L’anello di accumulazione: • Sistema di iniezione delle particelle cariche (elettroni, positroni): Produce e accelera le particelle prima di lanciarle nell’anello. 1. a velocità pari a quella di finale sistema più complesso e costoso, ma veloce Refill 2. a velocità inferiore l’anello deve portarle a E finale prima di poter essere utilizzato, più lento Creazione di un fascio nuovo ad ogni iniezione ESRF Grenoble http://www.esrf.eu/AboutUs/GuidedTour/Anim2 • Camera da vuoto : Tubo da vuoto in cui corrono le particelle , P=10-10-10-11 Torr per ridurre urti con gas residuo • Cavità a radiofrequenza Una volta lanciate con la giusta E, comincia il ciclo operativo: mantenere il fascio a condizioni costanti per alcune ore. La curvatura della traiettoria determina perdita di energia cavità rf = zona con campo elettrico che restituisce alle particelle l’energia persa. Frequenza 2 rf h A T0 t di percorrenza dell’anello (10-7 s) Il calo di intensità del fascio è quindi interamente dovuto a una perdita di elettroni, non a una perdita di energia (lifetime). 6 La radiazione di sincrotrone • Parametri ESRF Grenoble http://www.esrf.eu/AboutUs/GuidedTour/Anim2 Storage ring circumference 844 m Electron energy 6 Gev Energia degli elettroni Number of Beamlines Corrente di fascio: n. elettroni nell’anello 40 Beamlines Lifetime: tempo durante il quale la corrente cala a 1/e del suo valore iniziale. Numero di bunch: elettroni girano in pacchetti, caratterizzati da distanza temporale (ns) Refill Dimensione del fascio: Hor e Ver rispetto a piano dell’orbita Emittanza: estensione occupata dal fascio nello spazio reale e del momento. Bassa emittanza = fascio in cui particelle sono confinate a piccola distanza e hanno 7 approx lo stesso momento. La radiazione di sincrotrone • Oscillazioni di betatrone Gli elettroni non hanno tutti la stessa traiettoria, hanno dispersione in energia e momento p , che non è sempre parallelo al piano dell’orbita. Gli elettroni non stanno sempre al centro del bunch. Per correggere le variazioni di p e mantenere gli elettroni in orbita si usano quadrupoli magnetici oscillazioni intorno al piano dell’orbita = oscillazioni di Betatrone. • Oscillazioni di sincrotrone Conseguenza di ΔE: elettroni con E diversa percorrono orbite diverse e entrano in cavità rf in tempi diversi risentono di tensioni diverse avvicinamento in energia a elettroni di riferimento al centro del bunch Vrf = oscillazioni intorno al centro del bunch. elettrone di riferimento • Lifetime t Tempo di vita è determinato da: 1. Scattering con gas residuo miglioramento del vuoto 2. Scattering e-e nel bunch correzioni da cavità rf. 8 La radiazione di sincrotrone • Sistema di deflessione = magneti deflettori Bending Magnets (dipoli magnetici) tratti curvanti della traiettoria elettronica già presenti in sincrotroni di I e II generazione Insertion Devices Introdotti nei sincrotroni di III generazione • Wiggler • Ondulatori • Che tipo di radiazione producono? • Perché sono di due tipi? (bastano i dipoli a far curvare gli elettroni!) 9 La radiazione di sincrotrone Bending Magnets Determina curvatura della traiettoria degli elettroni attraverso forza di Lorentz. Caratteristiche interessanti della radiazione emessa: • Alta intensità di fotoni • Spettro continuo su un largo range (da infrarosso a raggi X duri) • Collimazione del fascio sul piano dell’orbita Piccole dimensioni del fascio di fotoni • Polarizzazione della radiazione elettromagnetica (lineare, ellittica) • Struttura temporale pulsata (ns) 10 La radiazione di sincrotrone Bending Magnets 2 P 2 e cE 4 3 (m0c ) 2 2 Energia emessa per unità di tempo in radiazione elettromagnetica 4 ecco perché gli elettroni! E 2 4 e E 2 P c 4 3 (m0c ) 2 Energia emessa per giro per elettrone 4 conoscendo la relazione che lega ρ e E/B e che la potenza totale emessa sarà la potenza emessa da un elettrone per giro x il numero di elettroni / il periodo (i/e): Ptot ( kW ) 0 . 0265 E ( GeV ) B (T ) i ( mA ) 3 Potenza totale emessa nell’anello E = 1 GeV, ρ = 2m, B = 1.7 T, i = 100 mA Ptot = 4.5 kW Esempio E = 2.5 GeV, ρ = 7m, B = 1.2 T, i = 100 mA Ptot = 50 kW Distribuzione spettrale della radiazione: N ( h ) 1 . 256 10 G 1 ( y ) 7 E / m0c flusso di fotoni 2 G 1 ( y ) y K 5 / 3 ( t ) dt y , y h / h c , h c 3 hc 4 3 Energia critica del fotone 11 La radiazione di sincrotrone Bending Magnets Soft x ray bassa energia Hard X ray energia più alta Spettro caratteristico di una beamline di ESRF 12 La radiazione di sincrotrone Bending Magnets Distribuzione del fascio di fotoni: dipende dall’emittanza (caratteristica dell’anello) e dal processo di emissione di radiazione Caso classico: emissione a grandi angoli Caso relativistico: emissione concentrata in direzione tangenziale all’orbita v << c Polarizzazione della radiazione elettromagnetica: • a piccole deviazioni dal piano dell’orbita, il vettore E è parallelo al piano (polarizzazione lineare parallela) • a maggiori deviazioni, c’è anche componente crescente perpendicolare (polarizzazione L perp) PL ( I // I ) /( I // I ) • Fuori dal piano dell’orbita la polarizzazione è ellittica PC ( I R I L ) /( I R I L ) ψ θ 13 La radiazione di sincrotrone Insertion Devices Utilizzati per ottenere uno spettro della radiazione differente (ad es. con maggiore intensità a più alte energie di fotone) - non va modificata la simmetria dell’anello con aggiunta di BM diversi - non si aumenta troppo l’energia degli elettroni Sono strutture magnetiche realizzate con un sequenza di molti dipoli identici (2-5 m, 100-200 dipoli), disposti in successione con orientazione alternata. Costituiscono strutture magnetiche lineari periodiche che vengono inserite nelle sezioni dritte dell’acceleratore. Wiggler: campi magnetici elevati (1 T), spettro continuo IN dipoli = N x I1 dipolo (somma incoerente) Ondulatore: campi inferiori (0.1 T) tali che il campo EM emesso a una curva è in fase con quello della curva successiva IN dipoli = N2 x I1 dipolo (somma coerente) Spettro caratterizzato da righe (armoniche) a determinate energie. 14 La radiazione di sincrotrone Confronto tra lo spettro emesso da un Bending Magnet, da un Wiggler e da un Undulator. Variando gap e campo magnetico tra i dipoli si varia la posizione in energia delle armoniche. Se la disposizione dei dipoli è aperiodica, si ottiene una armonica intensa e mentre sulle altre l’interferenza è negativa = minore intensità a basse E ho meno sovrapposizioni. 15 La beamline Il fascio di fotoni prodotto da bending manget/insertion devices viene raccolto dalla beamline e usato per gli esperimenti. Una finestra di apertura fa uscire dall’anello di accumulazione la radiazione di sincrotrone e la incanala lungo la linea ESRF Specchi/monocromatori selezionano l’energia del fotone da utilizzare nella misura e collimano il fascio (Stanza di controllo) La sezione sperimentale (endstation) è solitamente una camera da UHV dove si svolgono le misure e la preparazione dei campioni ELETTRA Nel caso di raggi X duri la linea non necessita di UHV ma può essere in aria. Ha però bisogno di opportune protezioni contro le radiazioni. 16 Il Free Electron Laser (FEL) Mezzo attivo: fascio di elettroni liberi in moto attraverso un ondulatore, che emette radiazione di S. Condizione necessaria: elettroni devono mantenere la stessa relazione di fase con i fotoni emessi ad ogni oscillazione. emissione spontanea. Emissione stimolata: si intrappolano i fotoni prodotti in una cavità ottica dove interagiscono col fascio di elettroni. 1 2 U 1 eB U mc 2 2 mc E 2 2 lunghezza d’onda dei fotoni emessi Caratteristiche interessanti: • possibilità di variare E dei fotoni (variando B,Eel,periodo) • struttura temporale (<100 fs) • coerenza • flusso di fotoni (> di sorgenti laser convenzionali)17 Applicazione della luce di sincrotrone Spettroscopie con luce di sincrotrone: Spettroscopie ottiche: assorbimento di fotoni e spettroscopie correlate (analisi strutturali e magnetiche) Spettroscopie elettroniche: spettroscopia di fotoemissione Processi di Scattering : Diffrazione X, Scattering inelastico, Scattering elastico (es. magnetico, nucleare) Microscopia (risoluzione 10-50 nm): X-ray imaging, Imaging di elettroni emessi (chimicamente selettivo, informazioni elettroniche, magnetiche,…), nanofabbricazione (X-ray lithography) Spettroscopie risolte temporalmente (pump-and-probe) Spettroscopie in condizioni estreme (alte pressioni, alte temperature,…) Applicazioni: • Fisica dello stato solido • Fisica delle superfici e nanostrutture/nanotecnologie • Fisica della materia soffice • Biologia strutturale e funzionale • Campo medico (es. microtomografia, radiologia, mammografia) , beni culturali, … 18 X-Ray Absorption Spectroscopy Tecnica che fa uso della radiazione di sincrotrone per ottenere informazioni sullo stato chimico e sulla struttura geometrica locale di campioni allo stato solido, liquido, o gassoso. Si basa sulla misura del coefficiente di assorbimento della radiazione da parte del materiale di cui è costituito il campione che si vuole studiare I0(hν) I(hν) I(hν )=I0(hν)e-μ(hν)x (hν) - coefficiente di assorbimento -- x -- (h ) i i i (h ) i concentrazione atomica i sezione d’urto di assorbimento per un materiale costituito da un singolo elemento dZ 4 A(h ) 3 Recentemente viene molto utilizzata per comprendere la relazione tra la struttura atomica e le proprietà fisiche e chimiche delle nanostrutture 19 X-Ray Absorption Spectroscopy Il processo è l’assorbimento di un fotone attraverso una transizione ottica degli elettroni del sistema da uno stato fondamentale ψi a uno stato finale ψf , tale che: h E f Ei ˆ Pif i E r versore Polarizzazione elettrica con ψf stato vuoto 2 probabilità di transizione ottica da regola d’oro di Fermi regole di selezione f posizione dell’elettrone Quindi (hν) è dato dal contributo di tutte le transizioni ottiche permesse per E=hν. ATOMO Righe Rydberg En1-En2 0 continuo n=∞ n=3 n=2 Soglia En1 + continuo (fotoelettrone) n=1 E elettrone libero stati legati 20 X-Ray Absorption Spectroscopy SOLIDO E METALLO E ISOLANTE elettrone libero Ev Ev banda di conduzione EF=0 livello di Fermi Eg banda di valenza EC EF=0 livelli di core EB EB Transizioni intrabanda solo in un metallo: nessuna soglia Transizioni Interbanda ha soglia h th E g Transizioni da livelli di core ha soglia h th E B in un metallo h th E B E C in un isolante Sopra soglia spettro continuo decrescente 21 X-Ray Absorption Spectroscopy E ( x, t ) E0e i ( k0 x t ) E ( x, t ) E0e i ( n~ k 0 x t ) E ( x, t ) E0e nI k0 x e onda elettromagnetica nel vuoto in un mezzo, con n~ n R in I indice di rifrazione complesso i ( n R k0 x t ) componente del campo che si propaga onda attenuata dal mezzo (assorbita) I E 2 2nI k0 coefficiente di assorbimento da relazioni di Kramers-Kronig ricavo relazione tra nI e nR da cui ricavo R (riflettanza), T (trasmittanza), A (assorbanza) da misura di μ si ottiene la risposta ottica del sistema 22 X-Ray Absorption Spectroscopy SOLIDO Struttura a bande E E (k ) e DOS ( E ) dN E dE Se assumo stato iniziale costante in k e Pif indipendente da hν: soglia ( h ) DOS ( E B h ) Misura del coefficiente di assorbimento dà misura della DOS degli stati vuoti. DOS ( E ) dS k E (k ) Punti critici a k E ( k ) 0 danno picco intenso (solitamente vicino a soglia) In realtà: - ho anche DOS di stato iniziale ( h ) convoluzione di DOS di stato iniziale e DOS di stato finale = JDOS - Pif dipendente da hν - Effetti a molti corpi 23 X-Ray Absorption Spectroscopy Soglie di assorbimento Eccitazione dei livelli di core sensibilità all’elemento chimico Per poter fare questo genere di misura è necessario avere un fotone X variabile in energia radiazione di sincrotrone 24 X-Ray Absorption Spectroscopy ΔE Si è soliti dividere lo spettro in due zone rispetto alla soglia di assorbimento: XANES - X-ray Absorption Near Edge Structure 0 < E < 30-50 eV EXAFS - Extended X-ray Absorption Fine Structure 30-50 eV< E<1 keV 25 XANES • È sensibile alla densità di stati vuoti dell’elemento in studio si possono ottenere informazioni sullo stato chimico dell’elemento • Le informazioni quantitative richiedono il calcolo della densità degli stati (e non solo) • Si possono ottenere informazioni qualitative • È molto più intensa della regione EXAFS si utilizza spesso nel caso in cui la concentrazione dell’elemento considerato è bassa. 26 EXAFS B A B B A A KE=h-EB (h-EB)-1/2 ΔE 27 EXAFS La presenza di oscillazioni in prossimità delle soglie negli spettri di assorbimento è nota dal 1920 La tecnica XAFS per la caratterizzazione strutturale si è sviluppata a partire dal 1970 Costruzione di sorgenti di luce di sincrotrone (alta brillanza ed energia variabile) Sviluppo dei modelli teorici per la comprensione dei dati 28 EXAFS (E ) f H i 2 i - stato iniziale di core - stato finale del fotoelettrone ˆ r f f i k r ˆ r e i 2 - versore di polarizzazione della luce - operatore posizione L’interferenza tra l’onda uscente dall’atomo assorbitore e le onde riflesse dagli atomi circostanti nello stato | yf > dà origine alle oscillazioni XAFS. Frequenza distanza atomo assorbitore-atomi circostanti Ampiezza tipo e n. di atomi circostanti, ordine locale 29 EXAFS secondo vicino primo vicino assorbitore • selettività chimica • sensibilità all’ordine a corto raggio in termini di: distanze, tipo di atomi, numero di atomi, disordine non è necessario avere ordine a lungo raggio si puo’ applicare anche a campioni policristallini, amorfi, liquidi L’interpretazione quantitativa degli spettri non è immediata 30 EXAFS Per campioni anisotropi (es. film sottili, nanotubi, nanofili) si può sfruttare la polarizzazione lineare della radiazione di sincrotrone ˆ O incidenza radente Mg ˆ incidenza normale Ag struttura locale in piano e fuori piano in direzione // e ┴ all’asse misura indipendente dei parametri reticolari lungo diverse direzioni cristallografiche misura della distanza interatomica all’interfaccia tra due materiali 31 Misura del coefficiente di assorbimento MODALITÀ DI ACQUISIZIONE Trasmissione: I (E ) campioni sottili ed omogenei, spessore 1-10 m ( E ) x ln 0 I (E ) elevato rapporto segnale/rumore camere di ionizzazione tipi di gas e valori di pressione per le regioni di energia Fluorescenza: misura del flusso di fotoni emessi dal campione: campioni sottili o diluiti rivelatori di fluorescenza a stato solido Electron yield: misura degli elettroni emessi surante il processo di assorbimento sensibilità alla superficie SEXAFS Auger electron yield, total electron yield, partial electron yield moltiplicatori di elettroni, analizzatori di elettroni 32 Analisi dei dati I I 0e x x ln Io I - sottrazione del fondo pre-soglia - calcolo del coefficiente di assorbimento atomico - calcolo della funzione EXAFS (k ) 0 0 k 2m 2 (h E s ) - fit della (k) sperimentale con una (k) calcolata teoricamente, lasciando liberi i parametri strutturali incogniti: distanza tra primi vicini, numero di coordinazione, grado di ordine, ecc. 33 Analisi dei dati 1. Misura della curva di assorbimento e calcolo della funzione EXAFS (k) 3. Confronto col calcolo teorico (fit) 2. Trasformata di Fourier info in spazio reale 4. Struttura e parametri reticolari del miglior fit 34 Alcuni esempi Film sottili di Fe su NiO(001) EXAFS: Struttura XANES: Info su stato di ossidazione Tramite XAFS si può ottenere una descrizione a livello atomico dell’interfaccia tra due materiali conseguenze sulle proprietà elettroniche e magnetiche 35 Alcuni esempi XANES risolta in tempo Catalizzatori a base di ossido di cerio Soglia L3 Ce All’aumentare di T parte degli atomi di Ce passano dallo stato di ossidazione 4+ allo stato di ossidazione 3+ Comprensione dei meccanismi alla base dei processi catalitici 36 Photoemission Electron Microscope (PEEM) Si può fare microscopia illuminando un’area della superficie col fascio di fotoni (qualche micron) e raccogliendo gli elettroni emessi risolti spazialmente. Un complesso sistema di ottiche raccoglie gli elettroni con risoluzione spaziale di 10 nm e ricostruisce l’immagine della superficie. Si possono quindi ottenere informazioni non solo sulla morfologia, ma soprattutto sulla chimica, sulle proprietà elettroniche e su varie proprietà fisiche (ad es. magnetiche) risolte nello spazio. 37