GRUPPO N.2 COMPONENTI Bocci Franco Contarin Cecilia

GRUPPO N.2
COMPONENTI:
Bocci Franco
Contarin Cecilia
Cristallini Achille
Fieschi Lorenzo
Giarratana Clelia
Poggi Alberto
Romagnino Carla
Trudu Italia
COORDINATORE
Brasini Luigi
Ringraziamo sentitamente il personale
dell’osservatorio per l’ospitalità e i relatori per
i magnifici interventi durante il corso.
Un ringraziamento particolare alla prof.ssa
Margherita Carcò che ha tenuto i collegamenti
tra Osservatorio e Università di Padova
ATTIVITA’
Dopo un’introduzione alla “grande” storia e
alcune considerazioni sulla didattica,
abbiamo affrontato il problema della radiazione di
Sincrotrone basandoci su alcuni documenti di Schwinger e
Ginsburg.
Abbiamo messo in rilievo che l’effetto di sincrotrone (ad es. la
compressione della radiazione elettromagnetica) è
comprensibile nell’ambito della Relatività Ristretta; questo,
basandoci sul lavoro di Richard Wielebinski “La radiazione di
sincrotrone, un pilastro della moderna astrofisica”
Dopo un cenno all’effetto Compton inverso, abbiamo scorso il
lavoro di rassegna di Ginsburg e Syrovatskii sulla radiazione
di sincrotrone del 1964.
QUASAR
Abbiamo iniziato leggendo l’articolo di Marteen Schmidt
del 2013 in cui racconta come sia arrivato
all’identificazione di una sorgente radio molto intensa
(3C273) con un oggetto ottico, interpretandone lo
spettro come uno spettro dell’H spostato verso il rosso.
Quindi, abbiamo esaminato un articolo di Kellerman sulla
storia della scoperta dei quasar e delle sue
conseguenze.
Per esaurire l’argomento, abbiamo sfogliato l’articolo di
ricerca di Greenstein e Schmidt sulle sorgenti 3C 273 e
3C 48.
RELATIVITA’ GENERALE E PULSAR
Con un triplo salto mortale, abbiamo letto l’introduzione della
comunicazione del novembre 1915 di Einstein all’Accademia
Prussiana delle Scienze (affibbiata per uno studio casalingo).
L’interesse di questa relazione sta nel fatto che, per la prima volta,
Einstein riesce a dedurre dalla sua teoria, in prima
approssimazione, la teoria di Newton e, in seconda
approssimazione, l’avanzamento del perielio di Mercurio.
Dato che la tecnica usata da Einstein si basa sul calcolo tensoriale,
è saltato fuori il nome di T. Ricci di cui è stata fornita una breve
biografia presentata dal suo allievo T. Levi-Civita.
Per soddisfare un’ ”insana” curiosità, abbiamo avuto a
disposizione la traduzione dell’articolo del 1916 di K.
Schwarzschild in cui compare la famosa metrica di
Schwarzschild.
L’effetto della precessione del perielio
dell’orbita di Mercurio si è poi scoperto
essere estremamente pronunciato nel caso
di una pulsar appartenente a un sistema
binario.
Mercurio
Abbiamo, quindi, rapidamente esaminato un modello delle
pulsar come stelle di neutroni e letto la Nobel lecture di
Hulse, dottorando, incentrata sulla narrazione della sua
ricerca sulle pulsar condotta con il radiotelescopio di
Arecibo.
Può essere interessante ricordare che, di fronte a una
precessione di Mercurio di 43’’/ secolo, Hulse e Taylor (il
professore) hanno trovato una precessione di
4 gradi/anno.
Grazie a tutti
In particolare al nostro coordinatore, sempre
generoso di suggerimenti utili, piacevoli
aneddoti e sapienti riflessioni.