VITAMINE B: ENERGIA DA SPENDERE Lavorare, studiare, camminare, fare sport, ma anche mangiare e dormire sono tutte attività quotidiane che ciascun individuo svolge e che hanno bisogno di una certa quantità di energia da ricavare tramite l’alimentazione. L’organismo richiede, in stato di riposo fisico e psichico, una quantità minima di questa energia (il cosiddetto “metabolismo basale”), il consumo energetico di una persona che pratica un’attività fisica o intellettiva può addirittura triplicare rispetto al metabolismo basale, per questo motivo la nutrizione di una persona, oltre a essere varia e bilanciata deve tener conto del maggiore dispendio energetico determinato dall’aumento del lavoro muscolare e cerebrale. Per quanto riguarda la scelta degli alimenti, non ci sono cibi che di per sé possono migliorare il livello delle prestazioni: le uniche raccomandazioni sono quelle di valutare il proprio fabbisogno energetico e introdurre, in quantità adeguata, i nutrienti che l’organismo utilizzerà per produrre energia. Tra i micronutrienti,importanti ad attivare il processo di produzione energetica, ci sono le vitamine del gruppo b, che intervengono nei complessi processi metabolici atti a trasformare carboidrati, grassi e proteine in energia. queste vitamine, infatti, svolgono spesso la funzione di coenzimi, collaborano cioè con gli enzimi (sostanze chimiche di natura proteica) per il corretto svolgimento delle reazioni chimiche necessarie al buon funzionamento dell’organismo. Le vitamine del gruppo B più coinvolte nei processi metabolici energetici sono: Vitamina B1, o Tiamina: Il suo fabbisogno giornaliero è di 1,2 milligrammi (mg) per l’uomo e di 1,1 mg per la donna. Agisce nelle reazioni che portano alla produzione di energia a partire dal glucosio, è presente in quasi tutti i tessuti animali e vegetali. Vitamina B2, o Riboflavina: Il fabbisogno giornaliero è di 1,3 mg per l’uomo e di 1,1 mg per la donna. Interviene in numerose reazioni finalizzate alla produzione di energia. Le principali fonti sono i latticini: latte, yogurt e formaggio. Vitamina B3, o Niacina: è coinvolta nel metabolismo energetico cellulare in quanto parte attiva di due coenzimi (nad e nadp). si trova in quantità elevate nella carne, nel pesce, nei cereali e nei funghi. Vitamina B5, o Acido pantotenico: partecipa alla produzione di energia da carboidrati, grassi e proteine. E’ un costituente essenziale del coenzima coinvolto nel metabolismo energetico e nella sintesi dei lipidi. la Vitamina B5 è contenuta in tutti gli alimenti di origine animale e vegetale. Vitamina B6, o Piridossina: Il fabbisogno giornaliero è di 1,5 mg per l’uomo e di 1,1 mg per la don. Svolge un ruolo importante come coenzima nella trasformazione e utilizzazione di carboidrati, grassi e proteine ed è fondamentale nell’attività fisica in quanto attiva il rilascio di glicogeno (energia immagazzinata) da parte di fegato e muscoli. la vitamina B6 è presente in alimenti sia di origine vegetale (ortaggi, cereali integrali, legumi) sia animale e derivati (carne, pesce, uova, latte). Vitamina B8, o Biotina: partecipa alle reazioni di sintesi degli acidi grassi, al metabolismo degli aminoacidi e alla formazione del glicogeno. fonti alimentari sono soprattutto il fegato e il tuorlo d’uovo, ma anche i latticini, la carne e alcuni legumi. Vitamina B12 o Cobalamina: Il fabbisogno giornaliero è di 2 microgrammi (mcg) sia per l’uomo che per la donna..Favorisce l’assimilazione di grassi, carboidrati e proteine trasformandoli in energia. Principali fonti di questa vitamina, presente solo nei prodotti animali, sono fegato, tuorlo d’uovo, carne, pesce, formaggio e latte. Tutti gli individui che seguono una dieta vegetariana o vegana devono assolutamente integrare questa vitamina Le vitamine il gruppo B meritano di essere tenute in considerazione, in modo particolare, dalle donne, infatti gli studi più recenti hanno rivelato che all’origine dei disturbi tipicamente femminili , come la sindrome premestruale c’è una carenza di vitamine del gruppo B. il segreto è nella capacità di queste vitamine di proteggere il sistema nervoso favorendo l’attività di neurotrasmettitori, la vit. B1 in particolare sembra giocare un ruolo importante nel favorire la diminuzione del dolore, grazie alla sua azione protettiva e distensiva della muscolatura. Sempre la ricerca ha dimostrato che utilizzare integratori a base di vitamine B è utile per attenuare la nausea in gravidanza e combattere le forme depressive. Questo gruppo di vitamine, inoltre, è quello più «amate» dagli sportivi e la spiegazione è tutta nell’aggettivo con cui spesso sono definite: «energetiche». sono ormai numerosi gli studi che hanno evidenziato come deficit vitaminici possano condizionare in modo negativo le prestazioni atletiche. Per evitare situazioni di carenza, è bene dunque valutare il proprio dispendio energetico, tenendo conto del livello di attività fisica (agonistico o dilettantistico) e della propria massa corporea. In caso di carenze accertate, può essere opportuno assumere complessi a base di vitamine del gruppo B, le quali agiscono come un’unica squadra essendo interrelate nei vari processi chimici in cui sono coinvolte senza alcun problema di sovradosaggio: si tratta infatti di vitamine idrosolubili (così chiamate per il loro grado di solubilità in acqua) che non vengono immagazzinate dall’organismo ed espulse con i liquidi quando risultano in eccesso.