PSICOLOGIA DELL’APPRENDIMENTO: processi, strategie, ambienti cognitivi Roberta Sala IMPALCATURE SFONDO APPRENDIMENTO AZIONI ATTORI Lo sfondo rende l’atmosfera, il clima, la coloritura globale dell’esperienza cui parteciperemo o abbiamo partecipato. Lo sfondo indica l’atteggiamento da assumere, assumere sviluppa attese circa ciò che avverrà, suggerisce i possibili esiti. Lo sfondo è predisposto dall’insegnante ma è interpretato dagli alunni. Perché l’esperienza sia coinvolgente lo sfondo progettato dall’insegnante deve coincidere con lo sfondo colto dall’alunno. Lo sfondo aiuta a comprendere il senso delle richieste che vengono fatte Lo SFONDO dà il senso complessivo di ciò che si fa: A tre tagliatori di pietre viene rivolta a turno la medesima domanda: “Che cosa stai facendo?” Con il volto segnato dalla fatica il primo risponde: “Non vedi? Sto squadrando pietre!” Il secondo risponde: “Mi guadagno da vivere” E il terzo dice con gioia: “Sto costruendo una cattedrale!” L’individuo ha una propria visione dello sfondo su cui si staglierà il processo di apprendimento cui prenderà parte. Tale visione include: -Le esperienze pregresse; -I vissuti esperenziali; -Le aspettative future -Le perceziono dell’apprendimento; …E si esprime attraverso: -Immagini -Concetti -Narrazioni I verbi dell’apprendere accorgersi acquisire assimilare attivarsi cambiare cercare cogliere collegare crescere interagire interiorizzare inventare memorizzare osservare personalizzare recepire rielaborare rinnovarsi scoprire sperimentare trasformare I verbi dell’apprendere accorgersi acquisire assimilare attivarsi cambiare cercare cogliere collegare crescere interagire interiorizzare inventare memorizzare osservare personalizzare recepire rielaborare rinnovarsi scoprire sperimentare trasformare LAVORARE SULLO SFONDO CONSENTE ALLE PERSONE DI: -Essere consapevoli dei propri atteggiamenti verso l’apprendimento -Esplicitarli e renderli intersoggettivi -Condividere, in modo trasparente e lineare, l’intero percorso Le impalcature costituiscono, nella loro solidità, i punti di riferimento epistemologici che sostengono l’intenzionalità del processo di insegnamentoapprendimento, conferendogli senso e direzionalità. Esse sono rappresentate dai principali modelli teorici di riferimento e vanno costituire il nucleo consapevole di conoscenze che l’insegnante si costruisce nel tempo e che concorrono ad arricchire il suo ruolo di docente. Tra questi, analizziamo: -Il modello associazionista -Il modello del campo -Il modello della scoperta -Il modello costruttivista MODELLO DELL’ASSOCIAZIONE Apprendere significa creare nuove associazioni nella mente. lineare Norman reticolare Vuoto Passivo MODELLO DEL CAMPO Apprendere significa cogliere la struttura globale del materiale da imparare e individuare/comprendere le relazioni tra i singoli elementi e tra questi e il tutto. Compresa la natura del problema, l’alunno sarà in grado di trasferirla per analogia a contesti simili Pieno Attivo (automatismo) MODELLO DELLA SCOPERTA L’apprendimento è un processo dinamico di prove ed errori, basato sulla costruzione di ipotesi e la loro verifica sul campo. Gli alunni devono essere invitati ad apprendere attraverso una modalità praticosperimentale Vuoto Attivo MODELLO COSTRUTTIVISTA L’apprendimento è un processo di progressivo adeguamento delle strutture cognitive in funzione delle nuove situazioni che si presentano e che generano nuove organizzazioni mentali Tutto questo ha luogo attraverso situazioni che producono una condizione di disequilibrio cognitivo e di conflitto tra strutture mentali vecchie e nuove Pieno Attivo Se la Terra ruota intorno al Sole, oggi attorno a che cosa sta ruotando? L’APPRENDIMENTO E’ SITUATO, IN QUANTO: -Localizzabile nel contesto -Distribuito su mezzi, risorse, dispositivi e artefatti -Riferito alla padronanza di specifici domini di conoscenza L’APPRENDIMENTO E’ AUTOREGOLATO QUANDO: -Il soggetto che apprende è consapevole del funzionamento della mente, dei processi e degli stili cognitivi attivati in determinate situazioni Il soggetto che apprende attiva intenzionalmente le strategie ritenute più idonee al raggiungimento dell’obiettivo di apprendimento L’APPRENDIMENTO E’ SOCIALIZZATO QUANDO: -Hanno luogo interazioni sociali strutturanti, che producono un cambiamento cognitivo significativo. Questo comporta il superamento del costrutto piagetiano di “egocentrismo”, a favore di una prospettiva che valorizza la co-costruzione del sapere -Vengono negoziati significati e punti di vista diversi, nella prospettiva di costruire un sapere condiviso. Disputa e conflitto socio-cognitivo costituiscono ingredienti essenziali per la crescita dell’alunno Chi sono gli attori? L’insegnante ha impostato o ricostruito la scena. Ora su questa compaiono gli studenti, ciascuno con la propria individualità. Di essi occorre prendersi cura, cercando di conoscerne le caratteristiche e di rilevarne le differenze DIFFERENZE INTERINDIVIDUALI Livelli di apprendimento Stili di apprendimento PERSONALIZZAZIONE LIVELLO DI APPRENDIMENTO -Basso rendimento scolastico -Learning disabilities: * Disturbo della lettura * Disturbo dell’espressione scritta * Disturbo del calcolo * Disturbo del linguaggio * Disturbo dell’Apprendimento non Altrimenti Specificato -Ritardo Mentale -Disturbo da Deficit Attentivo con o senza Iperattività -Iperdotati underachiever -Deficit nella fase di input -Deficit nella fase di elaborazione -Deficit nella fase di output (Feuerstein, 1987; Fabio & Pellegatta, DEFICIT NELLA FASE DI INPUT -Percezione vaga e inconsistente; -Comportamento impulsivo, non pianificato; -Uso inadeguato del linguaggio; -Carenze nell’orientamento spaziale; -Carenze nell’orientamento temporale; -Incapacità di considerare contemporaneamente più informazioni; -Difetti nella costanza percettiva; -Mancanza del bisogno di esattezza e di precisione; DEFICIT NELLA FASE DI ELABORAZIONE -Incapacità di percepire un problema e di riconoscere i dati al suo interno; -Ristrettezza del campo mentale; -Difficoltà ad interiorizzare; -Incapacità di progettare o pianificare; -Mancata ricerca delle relazioni tra i dati; -Mancanza del bisogno spontaneo di confrontare; -Limiti nell’usare il pensiero ipotetico-deduttivo; -Mancanza del bisogno spontaneo di verifica delle ipotesi -Mancanza della ricerca di evidenza logica; -Incapacità di elaborare col linguaggio certe categorie DEFICIT NELLA FASE DI OUTPUT -Modalità di comunicazione egocentrica; -Blocco; -Risposte per tentativi ed errori; -Incapacità a trasporre immagini visive; -Mancanza o insufficienza del bisogno di precisione -Mancanza di strumenti per comunicare risposte elaborate correttamente -Comportamento impulsivo e di “passaggio all’atto” LO STILE: è il modo particolare con cui l’alunno si mette in rapporto con le situazioni di apprendimento. E’ la forma generale con cui l’alunno apprende in tutti i dominì RICORDIAMO PERO’ CHE …. -Non sempre la preferenza per un certo stile coincide con la reale padronanza delle strategie che lo caratterizzano -Difficilmente nelle persone sono riscontrabili polarità allo stato puro, ma piuttosto pluralità di stili espressi in forma mista -La prevalenza o meno di determinati stili rispecchia le tappe dello sviluppo del bambino A che scopo rilevare gli stili? • Aspetti diagnostici – Difficoltà da abilità o da stili? – Gruppi calibrati • Valenze orientative – Adeguare metodologia – Corrispondenza tra operatore e individuo • Ordine formativo – Maturazione dell’autoconoscenza – Consapevolezza, volta a un miglior controllo e impiego Difficoltà nel percorso di apprendimento generano frustrazione, senso di impotenza, sentimento di inadeguatezza, rinuncia ad agire, con inevitabili ripercussioni sul piano dell’autostima TRAINING SPECIFICI DI INTERVENTO -Disturbo -Disturbo -Disturbo -Disturbo della lettura dell’espressione scritta del calcolo del linguaggio PROGRAMMI DI POTENZIAMENTO DEI PROCESSI COGNITIVI DI BASE: -Attenzione -Percezione -Memoria -Immagini mentali -Ragionamento TRAINING METACOGNITIVI CONSAPEVOLEZZA STRATEGICITA’ Registrare azioni Consapevolezza meccanismi mentali EMPOWERMENT E AUTOSTIMA -Sviluppare il senso di autoefficacia -Promuovere un corretto stile attributivo -offrire specchi realistici -definire il livello di aspirazioni -lodare e rinforzare -coinvolgere nella scoperta delle ragioni dell’insuccesso Favorire lo sviluppo di un’identità sociale, attraverso l’assunzione di ruoli (Cooperative Learning) COOPERARE SIGNIFICA Perseguire lo stesso scopo, condividendo mezzi e strategie nella specificità del proprio ruolo CREARE STRUTTURE DI AIUTO STABILI MA FLESSIBILI (SCAFFOLDING – BRUNER) GRAZIE E BUONA SERATA A TUTTI!