la tenerezza - Il Parere dell ingegnere

Il Parere dell ingegnere
LA TENEREZZA
SCHEDA VALUTAZIONE FILM
a cura di: Catello MASULLO TITOLO : LA TENEREZ
SCENEGGIATURA: : Gianni Amelio, Alberto Taraglio INTERPRETI PRINCIPALI: ·
Elio Germano: Fabio ·
Giovann
Mezzogiorno: Elena ·
Micaela Ramazzotti: Michela ·
Greta Scacchi: Aurora ·
Renato Carpentieri: Lorenzo ·
Muselli: Saverio ·
Giuseppe Zeno: Giulio ·
Maria Nazionale: Rossana ·
Enzo Casertano PRODUZIONE: PEPITO
PRODUZIONI CON RAI CINEMA ORIGINE : ITALIA 2016 DISTRIBUZIONE : 01 DISTRIBUTIONDURATA: 103’
SOGGETTO : DRAMMATICO (CON TONI DI COMMEDIA AMARA) Napoli : Lorenzo è un vecchio avvocato in
disarmo, vedovo, solitario, rancoroso ed anaffettivo verso i due figli e verso chiunque, tranne che con il nipotino
Francesco, che prova ad (dis)educare a modo suo. La sua esistenza stanca e crepuscolare è sconvolta dall’arrivo
di vicini che vengono da lontano. Una giovane coppia con due bambini. La giovialità e la solarità della giovane madre apre
una breccia nel fortino inespugnabile di Lorenzo. Che gioisce nuovamente a giocare con i bambini dei nuovi arrivati. Fino
a quando…
Liberamente ispirato al romanzo "La tentazione di essere felici" di Lorenzo Marone (ed. Longanesi, coll. La Gaja
scienza). Il 72-enne filmaker di San Pietro Magisano (RC) Gianni Amelio fa film da quasi 50 anni. Dopo la Laurea in
Filosofia all'Università di Messina, esordisce nel 1970 con un film sperimentale "La Fine del Gioco" per la RAI. Cui
seguono nel 1973 "La Città del Sole" , gran premio al Festival di Thonon, nel 1978 "La morte al lavoro" , premio FIPRESCI
al Festival di Locarno, premio speciale della giuria e quello della critica al Festival di Hyères, nel 1982 "Colpire al Cuore",
nel 1992 "Il Ladro di Bambini", premio speciale al Festival di Cannes, Lamerica" (1994), miglior film 1994 dall'EFA,
Nastro d'argento 1995 per la regia e la fotografia e 3 David di Donatello (musica, fotografia e presa diretta), "Così
Ridevano" (1998), Leone d'oro e Osella per la sceneggiatura a Venezia, "Nati due volte" (2004), Premio Sergio Trasatti,
Premio Pasinetti al protagonista Kim Rossi Stuart e La Navicella a Venezia, Nastro d'argento 2005 per la regia, la
fotografia e la migliore presa diretta (Alessandro Zanon), "La stella che non c'è" (2006), Premio Pasinetti al protagonista
Sergio Castellitto, "Il primo uomo" (2011), “L’Intrepido” (2013). Con questo “La
Tenerezza” ci regala ancora un’opera magistrale. Molto intima. Ma della intimità che si allarga ai grandi e
generali temi. Un’opera di intensa poeticità. Che conferma Amelio grandissimo cineasta e direttore di grandissimi
attori. Imperdibile.
Curiosità : ho chiesto a Gianni Amelio se, nell’impostare la scena in cui Elio Germano
imbocca Micaela Ramazzotti, con un gesto di intimità e di tenerezza, che imbarazza visibilmente Carpentieri, ha inteso
segnare come una sorta di giro di boa del film, dopo di che il protagonista Carpentieri comincia a incrinare la corazza di
insensibilità ed aridità di cui si era rivestito, per cominciare un percorso che lo porterà vero la riacquistata tenerezza finale. Il
regista mi ha risposto dicendo di essere lieto che quella scena sia stata percepita come un giro di boa dell’anima
del protagonista.
FRASI DAL CINEMA : “In aula ho dovuto tradurre parola per parola, perché così mi
impongono. Ma non si dovrebbe. Si dovrebbe tradurre il tono della voce... quello che hanno in testa!”. (Giovanna
Mezzogiorno a Renato Carpentieri).
“Lei è un avvocato famoso? Famigerato è meglio. Come fa a sapere che
sono avvocato? È scritto in evidenza sulla targa. Ah, si. L’ho lasciata per bellezza. Abita qui con tutta la
famiglia? La mia famiglia sono io, fortunatamente!”. (Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri). “ma tu
non stavi morendo? Alla fine ho deciso di non morire più. La maestra mi aveva pure fatto scrivere una preghiera.
Tienila da parte. Può sempre servire!”. (il nipotino Francesco e Renato Carpentieri). “Ma voi non siete
nemmeno pronti a diventare orfani!”. (Renato Carpentieri ai figli Giovanna Mezzogiorno e Arturo Muselli).
“Vostra moglie è molto simpatica, è una forza della natura. Oddio, se la natura si riposasse ogni tanto... Non vi
piace questa città, vero? Io penso che vivere a Napoli ci possano vivere solo quelli che ci sono nati. Ed io,
modestamente, ci nacqui... gli avvocati sono i re dei parafanghi... quando c’è un incidente strale, allora servono
gli avvocati!”. (Renato Carpentieri ed Elio Germano). “Non pensi male di Fabio per l’altro giorno.
Io non giudico, faccio l’avvocato!”. (Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri). “Sa quale è il
peccato più grande? È che si passa sempre meno tempo con i propri bambini quando sono piccoli!”. (Renato
Carpentieri ad Elio Germano). “Lei ha mai cambiato città? No, mai. Radicato a Napoli, come il pino della
cartolina!”. (Elio Germano e Renato Carpentieri). “Dottoressa, scusate, vorrei sapere come sta. Vostra
figlia è nelle mani di Dio. Dio? Dio non c’entra niente!”. (Renato Carpentieri e la dottoressa
dell’ospedale). “Le donne sopportano tutto. Anche se le lasci per un’altra. Ma se l’altra non
la ami, allora no, è troppo!”. (Renato Carpentieri a Micaela Ramazzotti). “Secondo voi era un uomo
onesto? A modo suo, si. Ma essere avvocato e pure onesto sono due cose che poco vanno d’accordo!”.
(Giovanna Mezzogiorno ed ex assistente di studio legale di Renato Carpentieri). “Dice un poeta arabo che la
felicità non è una meta da raggiungere, ma una casa a cui tornare. Non è davanti, ma dietro, ed ognuno di noi lo
sa!”. (Giovanna Mezzogiorno al giudice).
VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi): 8.5 Leggenda:
CAPOLAVORO
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quattro stelle : equivalente in decimi : 10
DA N
: 8
DISCRETO
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due stelle : equivalente in decimi : 6
insufficiente : meno di 6
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Generata: 9 June, 2017, 07:29