il teatro stabile di verona entra nel teatro stabile del veneto

COMUNICATO STAMPA
IL TEATRO STABILE DI VERONA ENTRA
NEL TEATRO STABILE DEL VENETO
Il Presidente del Teatro Stabile del Veneto Angelo Tabaro e il Vicepresidente e
Assessore alla Cultura della Regione del Veneto Marino Zorzato hanno presentato
oggi nella sede della Giunta Regionale il nuovo assetto del Teatro Stabile, che vede
l’ingresso nella compagine societaria della Fondazione Atlantide - Teatro Stabile di
Verona che si aggiunge, quale nuovo socio, alla Regione Veneto e ai Comuni di
Venezia e di Padova.
All’incontro sono intervenuti, oltre al direttore dello Stabile del Veneto Massimo
Ongaro e dello Stabile di Verona Paolo Valerio, il Sub-commissario del Comune di
Venezia Sergio Pomponio e il Presidente dell’Agis Triveneto Franco Oss Noser.
Al momento dell’introduzione del Decreto Ministeriale del 1° luglio 2014, che ha
modificato radicalmente il mondo della prosa italiano, il Teatro Stabile del Veneto gestiva
la programmazione del Teatro Goldoni di Venezia e del Teatro Verdi di Padova; le sue
produzioni erano presenti con notevole successo nei principali teatri italiani e sosteneva
una scuola di teatro a Padova (l’Accademia Palcoscenico), aveva un bilancio finanziario in
equilibrio, disponeva di un numero di giornate recitative e di giornate lavorative (i due
parametri principali per la valutazione quantitativa introdotti dal nuovo Decreto) molto
prossime, seppur non sufficienti, ai minimi previsti per il riconoscimento del ruolo di
Teatro Nazionale. È risultato, così, naturale avviare un dialogo con l’altra struttura
regionale di produzione stabile nell’ambito della prosa, il Teatro Stabile di Verona – di
natura privata-, per dare vita a un solo soggetto di accresciute potenzialità. La Regione
del Veneto e l’AGIS hanno sostenuto fin dall’inizio questo processo, che ha avuto
compimento alla fine di gennaio 2015.
“Ora il TSV gestisce il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Goldoni di Venezia e il Teatro
Nuovo di Verona superando abbondantemente – come ha sottolineato il Presidente
Tabaro – quanto richiesto, in termini di capacità produttiva e di lavoro e si candida a
pieno diritto al ruolo di Teatro Nazionale, con un assetto organizzativo che si avvicina ai
più collaudati sistemi teatrali europei”.
La Regione del Veneto, socio fondatore dello Stabile, ha immediatamente riconosciuto in
questo allargamento della compagine societaria lo strumento più idoneo a sviluppare un
organismo ad effettiva vocazione regionale, valorizzando una tradizione culturale che fa
del Veneto una delle regioni a più forte vocazione teatrale d’Italia. Come ha ricordato il
Vicepresidente Zorzato “il nuovo assetto del Teatro Stabile del Veneto definisce una
geografia territoriale unica a livello nazionale, capace al tempo stesso di un profondo
radicamento territoriale e di una dimensione culturale capace di attrazione verso le
diverse fasce di pubblico della nostra Regione, il tutto garantendo una razionalizzazione
gestionale ed economica dei contributi”.
Dal canto suo il Direttore del Teatro Stabile Massimo Ongaro ha indicato come il nuovo
organismo abbia certamente come indirizzo prioritario la valorizzazione dei talenti e delle
risorse del territorio e “si candidi al contempo a diventare interlocutore privilegiato per
tutta una serie di progettualità internazionali che coinvolgeranno partnership eccellenti
che garantiscano apertura verso il mondo”.
L’ingresso del Teatro Stabile di Verona apporta non soltanto un notevole accrescimento
in termini di dimensioni della struttura ma soprattutto - lo ha ricordato il Direttore
Artistico Paolo Valerio – “un importante contributo di progettualità artistica maturato in
oltre dieci anni di attività di crescente successo. Inoltre questa nuova realtà che si viene
oggi a creare è un concreto e positivo esempio di aggregazione tra pubblico e privato,
destinato a divenire un esempio per il mondo teatrale italiano”.
La nuova struttura che si costituisce con l’apporto di Teatro Verdi di Padova, Teatro
Goldoni di Venezia e Teatro Nuovo di Verona potrà contare, sulla base dei dati dell’ultima
Stagione, su un potenziale di oltre 90.000 spettatori con più di 8.000 abbonati e non
meno di 450 giornate di spettacolo, una dimensione importante che già la pone tra le
maggiori realtà teatrali italiane.
Venezia, 24 febbraio 2015
UFFICIO STAMPA
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