Solomon Burke - Il Re del Rock'n'Soul Solomon Burke (Philadelphia, 21 marzo 1940) è un cantante soul/country. Membro della Rock and Roll Hall of Fame è spesso chiamato "il Re del Rock'n'Soul". Cresciuto come reverendo a Philadelphia, iniziò presto a condurre uno spettacolo radiofonico di musica gospel, per poi firmare negli anni sessanta un contratto con la Atlantic Records. Il suo primo successo è "Just Out Of Reach Of My Open Arms", cover di una canzone popolare country. Nel 1966, compone ed incide per la prima volta la celeberrima "Everybody Needs Somebody To Love", resa famosa dal film "The Blues Brothers" alcuni anni dopo, nel 1980. Dopo alcuni album minori, uno dei quali registrato a Napoli, presso gli studi della Sold out (Etichetta discografica indipendente dei Planet Funk), Solomon Burke riconquista le scene nel 2002, in seguito al grande successo dell'album "Don't Give Up on Me", nel quale canta canzoni scritte appositamente per l'occasione da grandi artisti come Elvis Costello, Bob Dylan, Van Morrison e Tom Waits. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Solomon Burke MAX STRATOS La band nata nel 1996 in Sicilia prevede Max “Stratos” De Pasquale (chitarra e voce solista), Aldo “Lagrange” Maugeri (basso) e Marcello “Kiko” Caminiti (batteria). Il suond della band ha assorbito le “vibrazioni” sonore di artisti d’oltre oceano: i Los Lobos, The Del Fuegos, The Long Ryders, The Best Farmers, The Blues Traveler, The Blasters, Popa Chubby, Robben Ford, Stenie Ray Vaughan, John Campbell, John “Cougar” Mellencamp. Con una media di 80 concerti all’anno, suonando in tutto il centro-sud Italia, si può certamente affermare che si tratta di una realtà consolidata. Il loro repertorio è formato principalmente da brani originali. Credere ostinatamente in un progetto inedito e ostinarsi a portarlo avanti ha premiato il Power-Trio che, nel corso degli anni, ha partecipato ai più importanti festival siciliani e non. Tra questi Il Pistoia Blues Festival e l’Etna Blues Festival. La band è conosciuta anche all’estero. VINCENZO MANNINO TRIO Vincenzo Mannino trio è un gruppo musicale specializzato nel genere rock&roll, blues&rock e roll&blues. Il trio è relativamente giovane, ma i singoli artisti che compongono la band suonano e ascoltano il genere praticamente da sempre. Vincenzo Mammino (chitarra e voce) è vissuto negli Stati Uniti (Arkansas) per un breve periodo. Nella terra a stelle e strisce ha avuto però modo di sperimentare di persona le suggestioni che la musica country, ma anche le sonorità western, hillbilly, rockbilly, rock & roll e blues sono in grado di regalare. Ha recentemente inciso per la colonna sonora di un film interpretato dal personaggio rocker catanese Renny “Zapato” Zappalà. Silvio Chiodo, che ha militato per diversi anni in qualità di bassista tra le fila dei Rhino Rockers, suona attualmente musica country insieme con il chitarrista Appaloosa Victor. Angelo Puglisi suona da 30 anni la batteria e si è formato musicalmente con i Blue in Blues di Max Garrubba con cui in passato ha avuto anche l’onore di aprire il concerto dei Blues Brothers Band (nel 1991 a Paternò) e di B. B. King (nel 2002 a Catania e a Palermo). Angelo è talmente appassionato di musica funk e soul che si considera scherzosamente la reincarnazione del “Padrino del soul”: James Brown. Danielia Cotton Danielia Cotton, musicista forte dalle indubbie qualità di songwriter e di entertainer veramente peculiare, capelli lunghissimi e stivaloni in pelle si fa subito notare negli ambienti musicali newyorkesi per le sue semplici composizioni dirette, arrangiate con gusto e una discrezione che lasciano esterrefatti. I suoi set hanno la caratteristica di dosare intelligentemente umori più intimi - quando si esibisce unplugged con la sua chitarra acustica -, alternati a fraganze più southern & blues rock dalle quali si evince un percorso di ricerca non solo sulla forma canzone tout-court, ma anche nella sua resa dal vivo. Una forza emotiva dirompente, frutto di una personalità tanto istintiva quanto complessa di questa Black Woman Newyorkese che fa parte di quella genìa di cantautrici che non riescono a scindere vita e arte e che riversano nella musica tutta la quotidianietà. Il suo ultimo album Rare Child ottiene notevoli consensi dalla stampa Americana con ottime recensioni passate dal NY Times al Billboard all' Herald Tribune. Si presenta con il suo quartetto per la prima volta in Europa. Una voce... notevole e potente... ed un sound fuori dalla omologazione imperante. Fonte: http://www.jazzitalia.net Eric Bibb Eric Bibb ha una storia simile ad altri leggendari musicisti e fra le parentele di famiglia, c’è il celeberrimo zio pianista e compositore John Aaron Lewis del Modern Jazz Quartet, che al mondo del jazz hanno dato un contributo altissimo evolvendo a livelli straordinari la musica afro-americana. Alla fine degli anni 1990 Bibb ha unito le forze con il suo allora direttore Alan Robinson per formare Records Manhaton in Gran Bretagna. L’album Good Stuff è stato pubblicato nel 1997. A seguire gli album "Home to Me" (1999), "Roadworks" (2000) e "Painting Signs" (2001. Dopo di che, ha pubblicato "A family affair" (2002) con il padre, Leon Bibb: "Natural Light" quindi "Friends" - 15 brani dove Bibb duetta con amici e musicisti che aveva incontrato nei suoi viaggi, come Taj Mahal, Odetta, Charlie Musselwhite, Guy Davis, Mamaadou Diabete e Djelimandy Toukara. Dopo una breve assenza, con “Booker’s Guitar" (Telarc, distribuzione Egea Record), Eric Bibb riscopre le radici blues Delta del Mississippi, chitarra e armonica. Dopo un concerto, l’incontro casuale con un fan che gli mostra una Resophonic National, chitarra appartenuta a Booker White, Bibb ritrova le sue radici musicali ed incide il disco Booker’s guitar in compagnia di Grant Dermody, con 15 brani che al primo ascolto ti danno un calore immediato. L'artista è stato, inoltre, vincitore del prestigioso premio internazionale Grammy Award. Fonte: http://www.bravonline.it MOJO WORKING BLUES BAND <>. Così Massimiliano Vinci e Andrea Paladino, fondatori della band, descrivono il sodalizio di una band che ha il blues nel dna. < Perche il blues? < La musica genera dalla pulsazione di coloro che non distolgono gli occhi per mettersi al riparo dalle emozioni, ma li spalancano per percepire ciò che i sensi non trasmettono, per guardare da dentro ciò che, solo in apparenza avviene fuori attraverso l’eco dei propri strumenti>>. ROLLING PAPER BLUES Per i Rolling Paper, il blues è <>. Corrado Ferro (chitarra), Gianni Raeli (voce) e Davide Maiore (batteria) hanno dato vita nel 2006 ad una band che vuole onorare al meglio il “blues vintage”, <>. Eppure il blues raramente si ascolta nelle radio locali e nazionali. <>. <>. I modelli? Stevie Ray Vaughan su tutti. In vista dell’Etna inBlues, la band è consapevole di avere i “numeri” per esaltare il pubblico dell’Anfiteatro Manenti di Mascalucia. Sherman Robertson Sherman Robertson, cinquantotto anni da Breaux Bridge, Louisiana, cantante chitarrista di spessore, Sherman Robertson é un musicista di grande esperienza, le sue prime incisioni risalgono al 1981 con Bad Luck and Trouble (Lunar 2), che ha accompagnato Clifton Chenier, Rockin’ Dopsie e Terrence Simien prima di spiccare il volo in bella solitudine negli anni novanta. Here and Now, inciso per Code Blue nel 1995 e prodotto da Mike Vernon, é considerato uno dei suoi migliori prodotti. Non sarà un innovatore, non sarà un fine tecnico, ma i manici delle sue chitarre sono autostrade bollenti dove le corde fondono al calore insopportabile di assoli all’ultima nota. Pochi sanno combinare il canto, nel quale Robertson eccelle, con il lavoro ritmico alla chitarra senza abbandonarsi a trovate da circo come spesso avviene nel Rock-Blues. La musica di Sherman Robertson è un esplosivo miscuglio di Texas blues elettrico, Rythm&Blues, Louisiana Blues e Zydeco (la musica tradizionale della Louisiana meridionale che amalgama la tradizione francese, quella caraibica e quella degli spiritual afro-americani). Con il suo chitarrismo al tempo stesso trascinante e preciso, ha saputo conquistare i gusti più raffinati e quelli più irrequieti. Le sue esibizioni sono vere e proprie blues experience nelle quali… tiene letteralmente il pubblico nel palmo della mano… Fonte: http://www.southside.it WINE TRIP BLUES BAND La band palermitana, nata nel 2007 da un “irresistibile desiderio di blues” è formata da Marco Corrao (chitarra e voce), Michele Virga (batteria), Francesco Guzzardi (chitarra), Alberto Petrigno (basso) e Saverio Mazzara (armonica). La giovane formazione musicale siciliana vanta numerose partecipazioni a festival importanti nel panorama siciliano: Blues in action, Ficuzza Blues Festival e Blues for Benefit accanto a musicisti di assoluto talento come Umberto Porcaro & the Roller Coaster. Il sound della band è un mix tra british blues, west coast blues e delta blues. Nel giugno del 2009 la band ha inciso il primo EP che consta di 6 brani. < La predilezione per i brani della tradizione blues deriva non solo dalla voglia di dialogare con gli immortali, ma anche di misurarci con quelli che consideriamo degli irrinunciabili punti di riferimento che ci consentono di spaziare dal british blues al delta blues fino al west coast blues>>. KILLING FLOOR Storie, strade, età, ed esperienze diverse si incontrano nel 2008 attratte dalla comune passione per la “musica autentica”, quella che parte dall’anima dell’uomo e, inalterata da additivi, effetti di maniera e forzature commerciali, riesce a trasmetterne tutta la carica emotiva, la gioia, la sofferenza e le contraddizioni. Alla band, formata da Licia Monserrato (voce), Tonino Morabito (chitarra), Adolfo Leporino (chitarra), Luciano Munafò (tromba), Gianni Lombardo (sax tenore), Salvo Romagnolo (sax baritono), Carmelo Velardi (basso), Gianluca Smiroldo (tastiere) e Giorgio Denaro (batteria), piace suonare R. & B. e Soul “down to the bone” con nessuna reinterpretazione in chiave disco, né coretti stile “Domenica In” o parodie artificiose dei Blues Brothers, ma più vicini possibile all’essenza dei magici e tormentati anni ’60 di Memphis, Detroit, Chicago. <>. Oltre al classico circuito dei pub locali, la band si è esibita alla “Notte della Musica (Messina, 20 giugno 2009) ed allo spettacolo inaugurale della Fiera Internazionale di Messina (1 agosto 2009).