Il Parere dell ingegnere BASTA CHE FUNZIONI SCHEDA VALUTAZIONE FILM a cura di: Catello MASULLO & LAURA FERRETTI TITOLO : BASTA CHE FUNZIONI (Whatever Works) REGIA : Woody Allen INTERPRETI PRINCIPALI : Larry David Boris Yellnikoff Evan Rachel Wood Melody Patricia Clarkson Marietta Ed Begley Jr. John Conleth Hill Leo Brockman Michael McKean Joe Henry Cavill Randy James John Gallagher Jr. Perry Jessica Hecht Melena Carolyn McCormick Jessica Christopher Evan Welch Howard ORIGINE : USA DISTRIBUZIONE : MEDUSA DURATA: 92’ SOGGETTO : COMMEDIA Boris Yellnikoff (Larry David) è stato un fisico di primaria grandezza, tanto da sfiorare la candidatura al premio Nobel. E’ stato professore universitario, sposato per anni con una moglie bella e intellettualmente brillante. Preso dalle sue fobie aveva inutilmente tentato il suicidio gettandosi dal balcone, ma atterrando su un ombrellone che ne attenuò la caduta, lasciandolo zoppo. Lasciata la moglie e l’università è ora un misantropo scostante, maleducato ed antipatico, che sbarca il lunario dando lezioni di scacchi a ragazzini che disprezza e brutalizza. Una sera si trova sotto casa Melody (Evan Rachel Wood), scappata di casa da una lontana terra contadina, affamata e senza un tetto. Pur brontolando, Boris la accoglie . La convivenza forzata è costellata di scontri, acuiti dalla abissale differenza intellettuale tra i due, che Boris non perde occasione di sottolineare, ma…. Nel commentare gli ultimi film di Woody Allen, quelli della cosiddetta serie europea, avevamo, con un certa insistenza, ipotizzato che il cinema del grande maestro soffrisse nostalgia di casa. Gli riconoscevamo cioè, anche nei film girati nel vecchio continente, quella incredibile capacità di scrittura e di messa in scena che ne fanno uno dei più regolari, prolifici e grandi filmakers della storia del cinema. Ma continuava sempre a mancare qualcosa per arrivare al livello dei tanti piccoli capolavori-gioielli ai quali ci aveva per lunghi anni viziato. Mancava cioè la magia del suo cinema newyorkese. Appena tornato a casa, la magia, prodigiosamente, è il caso di dirlo, è tornata. Complice un copione scritto da Allen trenta anni fa, opportunamente rispolverato per l’occasione. Ed ecco rispuntare il Woody Allen di una volta. Il tagliente, ironico, sarcastico, in una parola : impagabile intellettuale ebreo di Manhattan. Dialoghi scoppiettanti (non si fa a tempo ad annotare una battuta che se ne sovrappone un’altra, ancora più efficace, se possibile). Si ride. Molto. Ma si riflette, anche. Di impianto teatrale classico, potrebbe apparire, a tatti, un po’ verboso. Ma la qualità stellare dei dialoghi è insuperabile. Qualche commentatore ha chiesto ad Allen perché non ha interpretato lui stesso il protagonista brontolone. La risposta è stata che alla sua età non sarebbe stato credibile. In ogni caso Larry David se la cava alla grande . E la giovane Evan Rachel Wood è divina nell’interpretare la ragazza stupida ed incolta (che si candidi a diventare la nuova Musa del maestro che sembrava non volersi più liberare di Scarlett Johansson?). Eccellenza assoluta per la confezione, ritmi, musica, fotografia, ambientazioni, attori di contorno. Tutto super. Da non perdere. FRASI DAL CINEMA : “La mia storia è : basta che funzioni!”. (Larry David). L’orrore , diceva Kurtz in Cuore di Tenebre. L’orrore! Fortuna che non distribuivano il Times nel cuore della jungla, altrimenti lo avrebbe visto davvero!”. (Larry David). “Parliamoci chiaro, la nostra vita non è stato un giardino di rose. Botanicamente tu sei piuttosto un’orchidea carnivora!”. (Larry David alla prima moglie). I neri e gli ebrei sono sempre stati odiati. I neri era per il pene grosso. Gli ebrei li odiano anche con il pene piccolo!”. (Larry David). “La gente ha sempre odiato gli stranieri : è il sogno americano!”. (Larry David). “Lei aveva l’IQ alto e la scollatura bassa!”. (Larry David a Evan Rachel Wood a proposito del primo appuntamento in cui fu sedotto dalla prima moglie). “L’amore, nonostante quello che ti dicono, non conquista niente e non è eterno. Alla fine tutto si riduce a : basta che funzioni!”. (Larry David a Evan Rachel Wood) “Pensa alla musica come il fato che bussa alla tua porta!”. (Larry David a Evan Rachel Wood) “Quale visione di insieme? Non lo so. So solo che la cosa più veloce che c’è è la luce, tanto vale allora che ti rilassi!”. (Marietta/Patricia Clarkson, La madre di Melody e Larry David) “Sono quasi stato candidato al Premio Nobel! Era per il miglior film?”. (Larry David e Evan Rachel Wood) “Voglio andare ad un posto divertente. Siamo a New York, andiamo? Boris , dove posso portarla? Può andare bene il museo dell’Olocausto?”. (Patricia Clarkson, Evan Rachel Wood e Larry David) “Come è diventato zoppo? Si è buttato dalla finestra ed il suicidio non ha funzionato! Beh, non sempre si può vincere!”. (Patricia Clarkson e Evan Rachel Wood). “Ha cominciato a vestire in modo diverso. In breve tutti i suoi principi sono andati a finire nel cesso, dove è giusto che finissero!”. (Larry David a proposito di Patricia Clarkson). “Hai presente il principio di indeterminazione di Einsenberg? Boris me lo ha spiegato. L’osservatore influenza l’esperimento. Mia madre quando fa l’amore con qualcuno degli uomini con cui vive, lo fa in un certo modo quando sono da soli. Ma quando lo fa davanti ad un altro, lo fa in modo diverso. Eisenberg? Non credevo fosse così sessuale!”. (Evan Rachel Wood ed il suo giovane boy friend). “Io vivo con due uomini che adoro, in un magnifico mènage à trois. Cosa hai detto? Ménage à trois? Lo sapevo che non ci potevamo fidare di quei maledetti francesi!”. (Patricia Clarkson ed il suo ex marito : CURIOSITA’ : la “à” di “à trois”, viene pronunciata all’americana come “e”, per cui viene fuori nella pronuncia un ulteriore delizioso gioco di parole e significati tra “à trois” (a tre) e “étroit” (stretto). “Non pretendo che tu mi possa capire. Credimi, se sono in grado di capire la meccanica quantistica sono capace di capire anche una majorette sub-mentale!”. (Evan Rachel Wood e Larry David). VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi) : 8/8.5 Leggenda: CAPOLAVORO **** quattro stelle : equivalente i decimi : 10 DA NON PERDERE *** tre stelle : equivalente in decimi : 8 decimi : 6 DA EVITARE * una stella : equivalente in decimi : insufficiente : m http://ilpareredellingegnere.altervista.org Realizzata con Joomla! Generata: 9 June, 2017, 07:05