Bibliografia - Comune di Carmagnola

Rodolfo Allasia
Rodolfo Allasia è nato nel 1948 a Racconigi (CN) dove vive e lavora. Diplomato geometra all’Istituto
“Baruffi” di Mondovì, si è laureato in Scienze Politiche con una tesi in Antropologia Culturale con una
ricerca
sui contadini racconigesi.
Insegnante di Scuola Media fino al 2000.
Ha frequentato corsi di nudo a Torino con Giacomo Soffiantino ed è stato allievo dall’82 del pittore
racconigese
Nino Pirlato e dal 1992 frequenta lo studio del Maestro Ottavio Mazzonis del quale vanta una sincera
amicizia.
Dall’inizio della sua attività di pittore si è soprattutto dedicato alla situazione dell’uomo in chiave
psicologica
ma ha affrontato il paesaggio e gli animali con lo stupore di colui che li vede per la prima volta - provenendo
da altri mondi dove tutto ciò non esiste.
Espone le proprie opere fin dal 1966.
Nino Bertalmia
Bartolomeo Bertalmia detto “Nino” nasce a San Bernardo di Carmagnola il 19 dicembre 1909 e muore a
Carmagnola il 9 agosto 1999.
Primo di quattro figli, rimasti orfani di padre, all’età di 18 anni si assume la responsabilità di aiutare la madre
a crescere, con amore paterno, i due fratelli e la sorella.
La sua vena creativa di autore teatrale si manifesta nell’immediato dopoguerra quando scrive una rivista
brillante “Se ci sei batti un colpo” che debutta al leggendario Kursaal con grande successo.
La sua prima commedia in piemontese è “’l Sìndich i son mi”. Scrive poi altre commedie, alcune in
piemontese,
“Tirje ti ch’it i-j tache” - “La stagion dij garòfo” - “Cola bonanima ’d Cesarin Capissa”, altre in italiano,
“La regola del gioco” - “Anni dimenticati”.
Collabora alla stesura di una seconda rivista con Sebastiano Craveri.
Oltre al teatro è la poesia che lo appassiona. Nel 1976 esce l’unica raccolta pubblicata “Temp përdù”.
Nel capitolo Pensé Nino chiarisce il suo concetto di poesia: “…l’é na farfala libera e pensosa ch’a vola
drinta ’l ciel ëd la fantasìa”.
È autore anche di una storia di Carmagnola in versi piemontesi pubblicata nel 2007.
Persona gentile e discreta, acuto osservatore delle cose carmagnolesi, nelle sue poesie e nelle commedie
traspare il suo immenso amore per la città di Carmagnola e la lingua piemontese.