1 Diodo Ideale • bipolo elettrico non-lineare • conducibilità uni-direzionale • tensione di soglia nulla i i v R=∞ R=0 v 2 esempi di applicazioni: D-R Vi + + vin - i + + - vout - t V0 t 3 esempi di applicazioni: D-C 4 esempi di applicazioni: C-D 5 Diodo a Semiconduttore • Le proprietà dei semiconduttori consentono di realizzare strutture con proprietà di conducibilità simili a quelle del diodo ideale • Ingredienti: – semiconduttori differentemente drogati – giunzione 6 Giunzione p-n • Modello Ideale: – Facendo diffondere in un cristallo di Si, da un estremità impurezze di tipo n e dall’altro impurezze di tipo p, si ottiene un materiale da un lato n e dall’altro p. – La superficie di separazione è detta giunzione – Si supponga la concentrazione delle impurezze costante. Considerando le due parti separate. Esse sono NEUTRE p - - - - + + + + - - - - + + + + - - - - + + + + n 7 Corrente di Diffusione • Poiché la concentrazione delle cariche libere è completamente diversa nelle due regioni, nasce per la legge di Fick una corrente di diffusione p - - - - + + + + - - - - + + + + - - - - + + + + n – lacune dalla zona p attraversano la giunzione e si ricombinano con gli elettroni della zona n – elettroni dalla zona n attraversano la giunzione e si ricombinano con le lacune della zona p 8 Regione di svuotamento (depletion layer, regione di carica spaziale) • Tale ricombinazione determina una diminuzione delle cariche libere in un intorno della giunzione, detto regione di svuotamento • Tale regione, può essere pensata, in prima approssimazione, come priva di cariche mobili e popolata solamente dagli ioni delle impurezze. • Il doppio strato di cariche da luogo ad un campo elettrico (campo di built-in) che si oppone alla corrente di diffusione Corrente di Drift • Il campo E di built-in agevola il passaggio della corrente di drift, costituita dalle cariche minoritarie in ognuna delle due regioni. • Il campo di built-in raggiunge un valore tale che la corrente di drift eguaglia, in media, quella di diffusione. p DL - Vo + A + B - - - - - - - - - - - Idrift = B+C C D n A corrente di diffusione (elettroni) + + + + + + + C corrente di drift (lacune) + + + + D corrente di diffusione (lacune) Idiff = A+D E B corrente di drift (elettroni) 9 10 Potenziale di contatto • esempio per le lacune: dV dp + q ⋅ Dp = 0; dx dx = I diffusione ; IP = p ⋅ q ⋅ µp I drift p ⋅ q ⋅µp dV dp ; = −q ⋅ D p dx dx KT = 25mV/300K VT = q D p = µ p ⋅ VT µ dp dV = − p dV = − p Dp VT NA dp 1 = − ∫ p VT p no p no − Vo ∫ dV ⇒ V0 = VT ⋅ log 0 pno: concentrazione lacune nel materiale n NA: concentrazione di accettori: concentrazione di lacune nel materiale p NA p no n i2 N N = ⇒ V0 = VT ⋅ log A 2 D ND ni N A = N D = 10 18 cm −3 n i = 10 10 cm −3 V 0 ≅ 0.8V 11 Larghezza della regione di svuotamento p NA n Lp Ln ND neutralità di carica : N A ⋅ L p = N D ⋅ L n L = Lp + Ln ND Lp = L ; NA + ND NA = ND ⇒ Lp = Ln NA Ln = L NA + ND 12 Campo di built-in q Se la regione di svuotamento è priva di cariche mobili: •Nella regione p densità di carica fissa pari a q·NA LP •Nella regione n densità di carica fissa pari a q·ND Dall’equazione di Poisson 0 q⋅N Eo D = dE dx ∫ ∫ ε dE ρ 0 LN = ⇒0 −LP dx ε ∫ dE = ∫ − q ⋅ N A dx E o ε 0 q ⋅ NA q ⋅ ND E0 = − LP = − LN ε ε LN x LN x E LP E0 V Da cui: V0 ε ⋅ E0 1 1 + L = LN + LP = q NA ND V(x ) = − ∫ E ⋅ dx ⇒ V0 = − E0 (L P + L N ) 2 x LP LN 13 Larghezza della regione di svuotamento q ⋅ NA q ⋅ ND E0 = − LP = − LN ε ε ε ⋅ E0 1 1 ; L = LN + LP = + q NA ND si ottiene L= 2 ε ⋅ V0 q considerando E0 = 2 V0 L 1 1 + NA ND esempio : N A = N D = 1017 cm −3 ⇒ L = L P = L N = 0.073 µm N A = 1018 cm −3 ; N D = 1016 cm −3 ⇒ L P = 0.003 µm; L N = 0.323 µm; 14 Polarizzazione della giunzione pn Polarizzazione Diretta Polarizzazione Inversa p n p V V - n + + V’=V0+V - V’=V0-V V’ V0 V0 V’ x x 15 Polarizzazione Inversa • La barriera di energia potenziale aumenta. • La larghezza della regione svuotament aumenta. • Diminuisce la corrente di diffusione e prevale quella di drift • La corrente è data dai portatori minoritari – residuo dei portatori intrinseci – quindi è di valore basso e poco dipendente da V – ≈nA • Cresce esponenzialmente con la temperatura 16 Tensione di Breakdown • Al diminuire della tensione applicata, si possono innescare fenomeni di rottura (breakdown) caratterizzati da elevata corrente indipendente dalla tensione • Effetto Zener (effetto a due corpi) – Aumento delle cariche minoritarie dovuto alla rottura dei legami covalenti ad opera del campo elettrico • Effetto Valanga (effetto a tre corpi) – Rottura dei legami covalenti ad opera della energia cinetica degli elettroni di drift 17 Polarizzazione diretta • La barriera diminuisce favorendo l’aumento della corrente di diffusione (movimento delle cariche maggioritarie) • La larghezza della regione di svuotamento diminuisce. • La corrente diretta è funzione della tensione applicata e dipende poco dalla temperatura 18 Concentrazione dei Portatori Minoritari p n (0) = p n0 e Dalla legge di Boltzmann si ottiene la Legge della Giunzione p n p (0) = n p0 e n np0 V V VT VT pn0 x np(0) p n pn(0) n`p(0) np pn np0 p' n (x) = p' n (0) ⋅ e p`n(0) dove : p' n (x) = p n (x) - p n 0 pn0 x p np np0 n pn x Lp pn0 x p' n (0) = p n (0) - p n 0 19 Livelli di energia dei semiconduttori p e n separati EC ED EC p EF n EA EV EV Livelli di energia dei semiconduttori p e n posti a contatto χ Funzione di affinità EC EF EV Livello di ionizzazione φ0 Funzione di lavoro V0⋅q 20 Livelli di energia dei semiconduttori p e n posti a contatto e polarizzati inversamente con una tensione V EC EF EV (V0+V)⋅q Livelli di energia dei semiconduttori p e n posti a contatto e polarizzati direttamente con una tensione V EC EF EV (V0-V)⋅q 21 Corrente in un diodo Si considera il diodo polarizzato direttamente. In tale situazione le correnti relative ai portatori minoritari sono fondamentalmente dovute alle componenti di diffusione. In ogni sezione si ha la medesima corrente. Si considera in particolare la sezione x=0 in cui Itot= Inp(0)+ Ipn(0). p n + Corrente totale Corrente di drift Ipn(0) Ipp (Lacune) Inp(0) Corrente di diffusione (Elettroni) Inp Inn Ipn Corrente di drift (elettroni) Corrente di diffusione (Lacune) 22 d n p (x) d p n (x) = I Tot = I np (0) + I pn (0) = A ⋅ J np (0) + A ⋅ J pn (0) = A ⋅ q ⋅ D n ⋅ + Dp ⋅ dx x =0 dx x = 0 x x Lp Ln d n' p (x) ' d p (x) d e d e n = A ⋅ q ⋅ D n ⋅ n' p (0) ⋅ A ⋅ q ⋅ Dn ⋅ + Dp ⋅ + D p ⋅ p' n (0)⋅ dx dx dx dx x =0 x =0 x =0 D V Dp V D n ⋅ n' p (0) D p ⋅ p' n (0) VT VT n A⋅q⋅ + = A⋅q⋅ ⋅ n p0 ⋅ e − 1 + ⋅ p n 0 ⋅ e − 1 = Ln Lp Ln Lp V V Dn V Dp V T T A⋅q ⋅ I 0 ⋅ e − 1 ⋅ n p0 + ⋅ p n0 ⋅ e − 1 = L Lp n = x =0 • Tale dimostrazione è valida anche nel caso di tensioni V negative con valore assoluto molto maggiore di VT . In tale situazione risulta ITot =-I0. • I0 denominata corrente di saturazione inversa. • I0 è funzione di np0 e pn0 per cui risulta dipendente dalla teperatura. Approssimativamente a I0 raddoppia per ogni incremento di temperatura pari 10°C. • Considerando anche i fenomeni di ricombinazone nella regione di svuotamento si deve introdurre il fattore di non idealità η (Si => η=2 , Ge => η=1 ). 23 Equazione costitutiva del diodo V I = I0 ⋅ exp −1 ηVT (mA) Scale diverse I0: corrente inversa η: fattore di correzione VT: tensione termica Vγ (µA) (Volt) inoltre: VZ: tensione di breakdown Vγ: tensione di soglia Vγ@0.6 V per Si (dipende da I) 24 Resistenza dinamica del diodo A causa della curvatura variabile della caratteristica del diodo, la tangente alla curva dipende dal punto di lavoro, cioè dalle coordinate I,V di tale punto. Il reciproco della pendenza dellacaratteristica del diodo (dI/dV) viene detta resistenza dinamica (rd). Partiamo dalla relazione caratteristica del diodo: Derivando rispetto a V: I ≅ Is qV q q dI = Is ⋅ e kT = I ⋅ dV kT kT Il termine KT/q è pari a circa 25 mV a temperatura ambiente, per cui la resistenza dinamica può essere espressa nel seguente modo: qV e kT ⇒ kT I⋅q Id rd ≅ ∆Id ∆Vd ∆I d Punto di Lavoro rd = 0.025/I in Ω ( I in A) La resistenza dinamica è dipendente dalla corrente continua di polarizzazione. Per polarizzazioni inverse risulta: rd @ ∞ rd = ∆Vd Vd 25 Capacità del diodo C (pF) CT :(DEPLETION) CD: (DIFFUSIONE) CT REGIONE 1 XC = 2 ⋅ π ⋅ f ⋅ C T ,D rd CD REGIONE 5 P. INVERSA -20 –15 –10 CD - CT 10 -5 P. DIRETTA 0 .25 .5 .75 Il comportamento del diodo nei confronti dei piccoli segnali, cioè di variazioni di corrente o di tensione così piccole da ritenere la rd costante, può essere rappresentato da un circuito come quello di figura. 26 circuiti con diodi R=0.33KΩ R=0.33KΩ ID1 ID2 E=10V E=10V 0.7V ipotesi : VD1 = VD 2 = 0.7V E −VD (10 −0.7 )V = = 28.18mA I= 0.33KΩ R I ID1 = ID2 = = 14.09mA 2 Se Idmax=20 mA un solo diodo non potrebbe sopportare tale valore. 0.7V 27 Selettore di Massimo E1 E2 E1 = 10 V E2 = 3 V V0 R ip. 1 D1 : on ⇒ V0 = 10 −0.6 = 9.4V ⇒ V D2 = 3 − 9.4 = −6.6V ⇒ D2 : off ip. 2 D2 : on ⇒ V 0 = 10 − 3 = 7V ⇒ V D1 = 10 −7 = 3V impossibile! a meno di Vγ l’uscita è il massimo tra i due ingressi 28 Selettore di Minimo +V R E1 E1 = 10 V E2 V0 E2 = 3 V ip. 1 D1 : on ⇒ V0 = 10 + 0.6 = 10.6V ⇒ V D2 = 10.6 − 5 = 5.6V impossibile!⇒ D2 : off ip. 2 D2 : on ⇒ V 0 = 5 + 0.6 = 5.6V ⇒ VD1 = 5.6 − 10 = −4.4V ⇒ D1 : off ! a meno di Vγ l’uscita è il minimo tra i due ingressi 29 Selettore di Massimo Selettore di Minimo E1 R E2 V0 R E1 E2 +V E1 E2 V0 30 Circuito raddrizzatore ad una semionda Vi + + - Vi R - V0 V0 Vγ t 31 raddrizzatore a doppia semionda Vi + Vi + - V0 R V0 - 32 raddrizzatore doppia semionda Vi V0 R V0 R 33 raddrizzatore con trasformatore a presa centrale Vi + Vi V0 R + - V0 - 34 V0 R V0 R 35 Diodo come elemento di Tracking • Qualunque siano i valori di tensione e corrente, il diodo in conduzione presenta ai suoi capi una caduta di tensione pressochè fissa pari a V ≈0.6V V1+n*0.6 0.6V -4.4V 0V 0V -5V -0.6V . . . V1