FISICA: LEZIONE DEL 11-GEN-2013 Il secondo principio della Dinamica Per far muovere il carrello di un supermercato, devi spingerlo. Se il carrello è pieno, devi spingere con una forza maggiore di quella necessaria per farlo muovere se è vuoto. Se poi spingi il carrello e lo lasci libero di muoversi, noterai che si muove più velocemente se la spinta è forte, più lentamente se la spinta è lieve. Da queste semplici osservazioni, puoi dedurre che esiste una relazione tra la forza, l'accelerazione che essa imprime al corpo e la massa del corpo stesso. Tali relazioni sono esaminate nel secondo principio della Dinamica. Una forza costante imprime al corpo su cui agisce un' accelerazione che dipende dalla massa del corpo: maggiore è la massa, minore è l'accelerazione impressa. Se si mantiene costante la massa e si aumenta l'intensità della forza, l'accelerazione aumenta in proporzione. Forza, massa e accelerazione sono dunque legate da una relazione che può essere espressa dalla formula: F = forza F=m*a dove m = massa a = accelerazione Il secondo principio della Dinamica afferma che un corpo su cui agisce una forza subisce un' accelerazione direttamente proporzionale all'intensità della forza e inversamente proporzionale alla massa del corpo. Nel grafico è rappresentata la relazione di proporzionalità tra forza e accelerazione, supponendo costante la massa. Le grandezze forza (F) e accelerazione (a) sono direttamente proporzionali: al raddoppiare, triplicare, ...di una, raddoppia, triplica, ..., anche l'altra e viceversa; il grafico è una retta che passa per l'origine degli assi. Nel grafico è rappresentato il rapporto di proporzionalità fra massa e accelerazione, supponendo costante la forza. IL NEWTON Dalla seconda legge della dinamica F=mxa ti puoi rendere conto del significato che ha il newton (N), unità di misura delle forze; il newton è la forza che imprime a un corpo di massa uguale a un chilogrammo un’accelerazione di un metro al secondo ogni secondo. Il terzo principio della dinamica Il terzo principio della dinamica prende in considerazione solo le forze che provengono dall'interazione tra corpi, e si enuncia cosi: "Dati due corpi interagenti A e B, la forza con cui B agisce su A è uguale in modulo, ha la stessa retta di azione e verso opposto alla forza con cui A agisce su B". Anche noto come principio di azione e reazione, esprime la caratteristica che un sistema di forze di interazione tra due corpi è a risultante nulla, e quindi vale la conservazione della quantità di moto. E' importante sottolineare che mentre il secondo principio analizza il moto di un corpo, o meglio di un punto materiale, il terzo principio descrive l'interazione tra due corpi, o meglio tra due punti materiali. Grazie a questo principio è infatti possibile passare dalla descrizione del moto di un singolo punto materiale alla descrizione del moto di un sistema di punti materiali.