Clinica di Chirurgia dei Trapianti – Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti – Ancona
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INDICAZIONI AL TRAPIANTO DI FEGATO
Pressochè ogni patologia epatica di natura irreversibile e progressiva che comporta
un rischio di vita del paziente costituisce una potenziale indicazione al trapianto.
Le attuali indicazioni al trapianto di fegato si possono raggruppare in 4 categorie.
1) Epatopatia in fase avanzata
a) A predominante impronta colestatica:
– Cirrosi biliare primitiva.
– Colangite sclerosante primitiva.
– Atresia biliare.
– Sindromi colestatiche familiari. b) Con prevalente danno epatocellulare:
– Epatite cronica da virus.
– Epatopatia da farmaci.
– Epatopatia alcool-correlata.
– Epatopatia autoimmune.
c) Da danno vascolare:
– Sindrome di Budd Chiari.
– Malattia veno-occlusiva.
2) Lesioni focali non resecabili:
– Carcinoma epatocellulare.
– Metastasi epatiche da tumori neuroendocrini (carcinoide).
3) Epatite acuta fulminante:
– Da virus: B, C, altri.
– Da farmaci: alotano, disulfiram, acetaminofene, avvelenamento da funghi.
– Da malattie metaboliche: malattia di Wilson, sindrome di Reye.
4) Epatopatia da cause metaboliche:
– Deficit di alfa 1 anti tripsina.
– Malattia di Wilson.
– Iperlipoproteinemia di tipo II.
– Sindrome di Crigler Najjar di tipo I.
– Protoporfiria eritropoietica.
– Deficit enzimatico del ciclo dell’urea.
– Glicogenosi di tipo I e IV.
– Tirosinemia.
– Emocromatosi.
– Polineuropatia amiloidotica familiare.
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In linea generale, l’indicazione al trapianto viene posta quando ogni altra opzione
medico-chirurgica ha esaurito la capacità di garantire al paziente una qualità di vita
accettabile nel lungo termine. In patologie quali le malattie colestatiche, l’epatite fulminante
e le malattie congenite, il trapianto epatico può essere considerato come un trattamento
definitivo; in altri casi, quali le neoplasie e le malattie virali, la ricorrenza della patologia sul
nuovo organo è un evento frequente e pertanto richiede particolare attenzione nella
selezione del candidato.
Nell’adulto le indicazioni al trapianto comprendono, più frequentemente, la cirrosi
post-epatitica e la cirrosi biliare primitiva, mentre nel bambino le malattie metaboliche e
l’atresia delle vie biliari. Il trapianto di fegato per patologia epatica in stadio molto avanzato
è gravato da un’alta morbilità e da una elevata mortalità, specialmente in pazienti anziani;
da ciò emerge l’importanza di identificare il timing per effettuare l’intervento. Un’attesa
eccessiva per pazienti in fase terminale, può compromettere significativamente le possibilità
di sopravvivenza ed è ingiustificata per candidati con disfunzione epatica terminale
irreversibile.
Controindicazioni
Le principali controindicazioni a trapianto di fegato nell'adulto sono suddivisibili in relative
ed assolute. Le controndicazioni relative sono situazioni particolari che rendono il trapianto
a maggiore rischio ma possono essere superate se il centro trapianti ed il paziente sono in
grado di affrontare. Le controindicazioni assolute sono invece situazioni che impediscono
l'esecuzione del trapianto in quanto i rischi operatori o postoperatori superano di gran lunga
i possibili benefici.
Controindicazioni relative
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Trombosi (parziale o totale) della vena porta
HIV positività del paziente ricevente
Età maggiore di 65 anni
Precedenti interventi chirurgici epatici
Pregresse neoplasie
Controindicazioni assolute
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Gravi infezioni sistemiche
Insufficienza cardiaca o respiratoria
Epatocarcinoma extraepatico
Età maggiore di 70 anni
Alcolismo attivo