Comunicato n° 130 del 10 maggio 2002 Ministero della Salute UFFICIO STAMPA Precisazione su trapianti di organo a sieropositivi In merito alla generica notizia, pubblicata dal settimanale “L’Espresso”, sulla presunta morte di un paziente sieropositivo seguita alla mancata autorizzazione del trapianto di fegato da parte del Ministero della Salute, si precisa che non risulta pervenuta a questo Ministero nessuna richiesta urgente di trapianto di fegato su paziente sieropositivo né tanto meno potrebbero essersi verificati ritardi burocratici nell’autorizzazione che abbiano causato la morte del paziente. Nel sottolineare, ancora una volta, l’importanza di una corretta informazione sul tema, si ricorda che la Commissione Nazionale AIDS ha recentemente indicato i criteri per inserire in lista i pazienti sieropositivi. Tuttavia, data la delicatezza della materia, tali criteri devono essere approvati e condivisi, come avviene in tutti i paesi d’Europa, perché il trapianto nel paziente sieropositivo è un trattamento sperimentale e a rischio. In ogni caso, si tratta di criteri per l’inserimento in lista, e non di assegnazioni di organi, perché vanno tutelati anche i diritti dei pazienti già in lista di attesa che corrono anch’essi il rischio di morire. Nel frattempo, il meccanismo di richiesta urgente di trapianto in caso di emergenza può essere attivato in qualsiasi momento, al di là dei meccanismi burocratici, venendo incontro alle necessità immediate di un paziente in condizioni critiche. Il Ministero, inoltre, segue con attenzione tutti i casi segnalati ed è impegnato a velocizzare al massimo le procedure.