01/03/2013 Applicazioni del primo principio Potenza ed energia Un’abitazione consuma circa 8 – 10 kWh di energia elettrica al giorno. L’ente di distribuzione assicura un prelievo contemporaneo massimo pari (ad esempio) a 5 kW Potenza = massima energia sviluppabile nell’unità di tempo Consumo = energia prelevata dal sistema per compiere una determinata funzione 1 01/03/2013 Conservazione della massa (portata) e I Principio della Termodinamica ∑m& i,k = ∑m& u, j k j ΣQ − ΣL = ∆UVC ( ) ( ) & − ΣL& − ∑ m & & ΣQ i u,i hu,i + ∑ j me ,i he ,i = 0 2 01/03/2013 Applicazioni Primo Principio confine del sistema H2O Q Q − L = ∆E k + ∆E p + ∆U - il sistema non scambia lavoro meccanico con l'ambiente esterno - il sistema scambia calore con l’ambiente esterno - il sistema s non cambia la sua posizione - non cambia la sua velocità L= 0 Q≠0 ∆Ep=0 ∆Ec=0 Q = m ⋅ c ⋅ (T2 − T1 ) 3 01/03/2013 & u tu , θ m m u u & e , ,teθ &m m e e rete idrica scaldabagno Q& L& = 0 - il sistema non scambia potenza meccanica con l'ambiente Q& ≠ 0 - il sistema scambia potenza termica con l’ambiente - la variazione di energia potenziale tra ingresso e uscita è trascurabile ∆Ep=0 ∆Ec=0 - la variazione di energia cinetica tra ingresso e uscita è trascurabile q = G c (θu – θi) = 0,0111 · 4186 · (40 – 10) = 1395 W 4 01/03/2013 m&1,θ G 1 ,t 11 & 3 ,t m G 3,θ3 3 & 2,θ m ,t2 G 2 2 - il sistema non scambia potenza meccanica con l'ambiente - il sistema non scambia potenza termica con l’ambiente - la variazione di quota tra ingresso e uscita sia limitata - le velocità di entrata e uscita dei fluidi siano le stesse L& = 0 Q& = 0 z1≈z2≈z3 w1=w2=w3 G1 ⋅ c (θ3 − θ1 ) = G2 ⋅ c (θ2 − θ3 ) θ3 = G1θ1 + G2 θ2 G1 + G2 5 01/03/2013 Lo scambiatore di calore & 1, T1 m & 1, T2 m A & 3 , T3 m B & 3 , T4 m & 1 c acqua (θ2 − θ1 ) = m & 3 c olio (θ3 − θ 4 ) m 6 01/03/2013 Il corpo scaldante (radiatore) G = 200 kg/ h = 0,0556 kg/s ∆θ = θu – θi = 10 K q = G c ∆θ = 2,32 kW q θi θu 7 01/03/2013 Fluido Fluido in ingresso z1=z2 w1=w2 T1=T2 Q& = 0 &1 = m &2 m Pompa in uscita z 2, w 2 , T ingresso e uscita della pompa sono alla stessa quota (∆Ep= 0); ingresso e uscita della pompa la stessa sezione (∆Ec= 0); la pompa non scambia calore con il fluido; la pompa non scambia calore con l’ambiente; regime stazionario. & (h2 − h1 ) L& = m & p 2 − p1 L& = m ρ 8 01/03/2013 Per i fluidi gassosi (o vapore) si usa il compressore & (h2 − h1 ) P=m 9 01/03/2013 Kelvin-Planck “E’ impossibile costruire una macchina, operante secondo un processo ciclico, che trasformi in lavoro tutto il calore estratto da una sorgente a temperatura uniforme e costante nel tempo”. “E’ impossibile operare una qualsivoglia trasformazione termodinamica ciclica il cui unico risultato sia la trasformazione in lavoro di tutta l'energia termica estratta da una sorgente a temperatura uniforme e costante nel tempo”. 10 01/03/2013 Clausius “E’ impossibile costruire una macchina operante secondo un processo ciclico il cui unico risultato sia il trasferimento di calore da un corpo a bassa temperatura ad un corpo a temperatura superiore” “E’ impossibile operare una qualsiasi trasformazione ciclica il cui unico risultato sia il trasferimento di energia termica da un corpo a temperatura inferiore ad un corpo a temperatura superiore” 11 01/03/2013 Lo schema di funzionamento Sorgente di calore 1 Sorgente di calore 1 T1 T1 Q1 Q1 L L T1>T2 Q2 T2 Sorgente di calore 2 macchina termica Q2 T1>T2 T2 Sorgente di calore 2 macchina frigorifera 12 01/03/2013 Dall’enunciato di Kelvin Planck, deriva la necessità di definire un rendimento di tale macchina, ηt, come il rapporto tra l’effetto ottenuto (la potenza meccanica Pm) e l’energia spesa per ottenerlo (la potenza termica fornita q1). P ηt = m q1 q1 − q2 q2 ηt = =1− q1 q1 13 01/03/2013 Il generatore di calore I generatori di calore più usuali sono le caldaie. In esse un Superficie di Confine del Sistema combustibile solido, Fumi liquido o gassoso viene Combustibile Calore disperso ECH Aria comburente QD Generatore di calore l’ossigeno contenuto nell’aria atmosferica. Da QF Fluido in uscita Fluido in ingresso fatto reagire con tale reazione chimica di ossidazione viene prodotto calore e prodotti gassosi di combustione (fumi) 14 01/03/2013 15 01/03/2013 Rendimento della caldaia Q& N = Potenza utile della caldaia Q& S = Potenza dispersa dal rivestimento (caldaia in funzione ) Q& A = Potenza dispersa dai fumi Q& = Potenza al focolare = H ⋅ B Br u B = portata oraria di combustibile [m3 / h] H u = potere calorifero del combustibile [kWh / m3 ] Q& N η = Q& Br 16 01/03/2013 Dall’enunciato di Clausius, è possibile definire un indice di prestazione del frigorifero come il rapporto tra l’effetto ottenuto (il calore prelevato dalla sorgente a bassa temperatura, q2) e l’energia spesa per ottenerlo (la potenza meccanica fornita alla macchina, Pm). Più precisamente si parla di coefficiente di prestazione (COP) della macchina frigorifera il quale corrisponde al rapporto definito dalla relazione: q2 q2 COPfrigorifero = = Pm q1 − q2 17 01/03/2013 Le macchine, funzionanti secondo un ciclo inverso, possono essere fatte operare avendo come scopo primario la cessione di energia termica alla sorgente a temperatura più alta. In questo caso esse sono denominate pompe di calore e, dal momento che l’effetto utile è la fornitura di calore alla sorgente ad elevata temperatura, il coefficiente di prestazione viene definito dalla relazione: q1 q1 COPpompa di calore = = Pm q1 − q2 COPpompa di calore = COPfrigorifero + 1 18 01/03/2013 esterno interno 19 01/03/2013 Lo scambio termico nelle macchine a ciclo inverso Condensatore Un fluido cambia fase (condensa = vapore liquido), l’altro fluido si riscalda Evaporatore Un fluido cambia fase (evapora = liquido vapore), l’altro fluido si raffredda 20 01/03/2013 Quale rendimento massimo? Carnot schematizzò il funzionamento della macchina a vapore e ricondusse la serie di trasformazioni che in essa avvenivano, idealizzandole, ad un ciclo costituito da due trasformazioni isoterme e due adiabatiche reversibili. Tale ciclo è conosciuto al giorno d’oggi universalmente come ciclo di Carnot Carnot concluse che tutte le macchine reversibili operanti tra le due stesse sorgenti dovevano avere lo stesso rendimento. Inoltre, il rendimento di una macchina ideale deve dipendere solo dalle temperature delle sorgenti utilizzate e non può dipendere né dal fluido utilizzato né dal tipo di ciclo realizzato 21 01/03/2013 p A Il ciclo di Carnot: le trasformazioni isoterma B adiabatica D C v η reversibile T2 =1− T1 22 01/03/2013 Per le macchine a ciclo inverso: COPfrigorifero ,reversibile = T2 T1 − T2 T1 COPpompa di calore,reversibile = T1 − T 2 23 01/03/2013 La temperatura assoluta: il Kelvin [lord Kelvin, W. Thomson (1824-1907)] La scala è costruita basandosi sul concetto di rendimento di una macchina motrice reversibile: ηrev = f(TH, TL) Il solo fattore che influenza l’efficienza termica di un ciclo reversibile è la temperatura delle due sorgenti (TH > TL) Si ha anche: η rev = 1 − TL = f (TH , TL ) TH 24 01/03/2013 Tra le diverse funzioni f, Lord Kelvin scelse: f (TH , TL ) = 1 − TL TH QL TL 1 − = 1− QH TH ovvero: QL T = L QH TH Ed è pertanto possibile creare una scala termometrica assegnando un valore fisso ad una sorgente così che: T = Tfixed QT Q Tfixed rev T [K] 273,16 QT T = 273,16 QTfixed rev 1 QT/QTfixed 25 01/03/2013 La scala Kelvin è basata sul punto fisso: il Punto Triplo dell’Acqua TT = 273,16 K (= 0,01 °C) [K] = [°C] + 273,15 Ma: mentre ∆T [K] =∆T[°C] ∆T[°C] = 5/9 ∆T[°F] 26