Il piano vaccini della Regione Lazio: a che punto siamo? “La situazione nel Lazio” Dott. Antonio Palma Cosa è l’Italia E’ uno stato unitario dal 1861, una Repubblica dal 1948. Oggi l’Italia ha una popolazione di circa 60 milioni. E’ un paese con 20 regioni. 8 regioni settentrionali: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto-Adige, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia-Romagna, Liguria 7 regioni centrali: Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria 5 regioni meridionali: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia Proposta di Calendario Vaccinale per la Vita SItI-FIMMG-FIMP-SIP 2012 Vaccino 0gg30gg DTPa IPV Epatite B Hib Ep BEpB* 3° mese 5° mese 7° mese 13° mese 15° mese DTPa DTPa DTPa** IPV IPV IPV IPV Ep B Ep B* EpB Hib Hib Hib PCV13 PCV13 PCV13 PCV13^^ Men C§ HPV 19-49 anni dTpaIPV MPRV o MPR+V MPR**** o MPR+V^ 50-64 anni > 64 anni 1 dose dTpa*** ogni 10 anni Influenza°° 2 dosi MPR**** +V (0-4/8 settimane) PCV13/PPV23 (vedi note) PCV13 MenACWYconiuga to HPV° Influenza Epatite A 12°-18° anno 3 Dosi Pre Esposizione (0, 1, 6 mesi ) 4 Dosi Post. Esposizione (0, 2, 6 settimane + booster a 1 anno) o Pre Esposizione imminente. (0,1,2,12) MPRV o MPR+V Meningococco Rotavirus 6° anno DTPa MPRV o MPR+V Pneumococco 11° mese 1dose 3 dosi fino a età massima in scheda tecnica 1 dose all'anno 1 dose all'anno Rotavirus# EpA## EpA## 2 dosi (0-6-12 mesi) Ministero della Salute Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012 - 2014 Calendario nazionale delle vaccinazioni offerte attivamente a tutta la popolazione Nel dettaglio recepimento Piano Nazionale Vaccini e campagna ulteriore per eliminazione MMR. Punti salienti: offerta vaccinazione Anti-pneumococcica e Antimeningococcica C Si al recupero per MMR Varicella prima in co-pagamento, daL 2015 offerta attiva a 13 mesi salvo categorie a rischio Niente Rota HPV una coorte con iniziale recupero anni precedenti con chiamata attiva Novità: a riguardo del governo clinico Lazio Regione Lazio Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Commissario ad Acta 5 novembre 2012, n. U00192 Presa d'atto dell'Intesa ai sensi dell'art. 8 comma 6 della Legge 5 giugno 2003 n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012 - 2014". Piano Regionale Prevenzione Vaccinale 2012 2014. Calendario nazionale delle vaccinazioni offerte attivamente a tutta la popolazione Età raccomandata per la chiamata attiva alle vaccinazioni Piano regionale abbastanza preciso e chiaro rispetto dei LEA varicella 2015, ma da tempo prevista vaccinazione adolescenti, donne qualsiasi età suscettibili e categorie rischio. Altre vaccinazioni (rota, meningoc quadr., varicella per altre età in co-payment.) Anagrafe vaccinale aziendale non in rete. HPV gratuità fino 18 anni. Nota molto positiva vac.antinfluenzale Possibile anche per m.resp.recidivanti 2013-2014 in alcune ASL antinf.+prev.13 categorie a rischio di qualsiasi età centri vaccinali con organiz. spesso differenti tra loro. centri vaccinazioni da 0 a 3 anni centri dai 5 ai 18 anni servizi nel materno Infantile – oppure UOC sistemi diversi a secondo ASL. sistemi di prenotazione spesso insufficienti ( 1-ora-appuntamenti troppo in là per mancanza di posto, co-somministrazioni talora sconsigliate, opinioni personali dei singoli vaccinatori, false controindicazioni Ora anche antivaccinatori in netto aumento Ci sono proprio genitori giovani internetdipendenti Problemi con il recepimento del PNV vedi varicella e mancanza richiamo antimeningo.C in età adolescenziale o quadrivalente. 1) il livello di copertura vaccinale è buono ma a macchia di leopardo 2) i sistemi operativi e l’implementazione dei programmi vaccinali non sono omogenei 3) l’informazione informale e non corretta prevale su quella istituzionale (anche tra i professionisti) 4) l’assegnazione di risorse non è coerente con gli obiettivi dei piani vaccinali 5) la gestione del cittadino straniero è molto complessa 6) le vaccinazioni sono vittime della propria efficacia; i gruppi antivaccinatori si stanno sempre più radicando nel territorio • Difficile individuare vero responsabile che dia direttive uniformi • Problema orari prenotazioni ( spesso un’ora solatelefono sempre occupato, solo mattina, niente sabato, etc), non accesso libero anche se parziale, appuntamenti intorno a 80-90 giorni, ben lontani dal 61° giorno, mancanza personale • Cambio continuo personale spesso SUMAI, poco aggiornato , mancanza formazione in comune con noi pdf, mancanza di rete e comunicazione tra i centri vaccinali e la PDF. • Grave talora presenza negli stessi centri di qualche collega contrario alle vaccinazioni o nel contempo sul territorio presenza di uno (o più pediatri) omeopata oltranzista o che fà praticare solo obbligatorie e non coosomministrazione e così via. Per essere poi sinceri, ultimamente alcuni colleghi pediatri di famiglia hanno delegato completamente ai centri vaccinali tutto Gruppo di lavoro Regionale o Commissione Rapporto tra gruppo tecnico e politica regionale Prevenzione a rischio nella Regione Lazio Piano operativo Regionale in preparazione Proposta di legge Regionale M. 5 stelle Problematica del Consenso e-o Dissenso Problema Antivaccinatori Copertura dei pazienti cronici Necessità di unione tra Società Sito vaccinarsì Possibilità di contrattacco REFERENTI RETE VACCINI E MALATTIE INFETTIVE REGIONE LAZIO Referente Regionale Nome Cognome Telefono E-mail Antonio Palma 330741149 [email protected] ASL RM A Donatella Morano 3939828057 [email protected]; moranod [email protected]; ASL RM B Mauro Taucci 337794679 [email protected] ASL RM C Anna Maria Ferrara 3477598949 [email protected] ASL RM D Angela Di Monaco 3356877242 [email protected] ASL RM E Michele Valente 3683539905 [email protected] ASL RM F Maria Grazia Gori 335363920 [email protected] ASL RM G Johanna Klaassen 3396902158 [email protected] ASL RM H Serenella Castronuovo 3397166014 [email protected]; Rieti Luciano Basile 3475182883 [email protected] Viterbo Antonio Filippi 3384526184 [email protected] Frosinone Franca Conti 330629232 [email protected] Latina Giuseppina Ragni 3389442065 [email protected] Alla cortese attenzione della Dottoressa Amalia Vitagliano Rete vaccini FIMMG/FIMP Si comunica che in data 5 Aprile 2014 si è costituita la Rete-Vaccini FIMMG/FIMP Lazio con gli obiettivi di promuovere la cultura delle vaccinazioni nei Medici e Pediatri di famiglia, l'educazione sanitaria nei confronti degli assistiti, confronti e dibattiti con la cittadinanza, particolarmente mirati a destituire notizie allarmistiche, e prive di evidenze scientifiche sulla sicurezza e utilità dei vaccini nelle malattie prevenibili. L'accordo è stato sancito nel corso del congresso regionale Fimmg di Ferentino dove per la prima volta in Italia il congresso dei medici di famiglia si è interconnesso in diretta video con quello dei pediatri in corso a Roma all'Hotel Domus Mariae, Villa Carpegna, Roma. I Segretari Regionali Pier Luigi Bartoletti della FIMMG e Antonio Palma della FIMP hanno evidenziato come questo percorso comune sia importante per la tutela ai nostri assistiti in ogni età della loro vita. La Rete lavorerà in stretta connessione, anche con la Società Italiana Igienisti, SITI, rafforzando la visione della vaccinazione come strumento prioritario per evitare le malattie prevenibili con vaccinazione in tutte le età, dal bambino, all'adulto, all'anziano, e diffondendo una corretta informazione sull'importanza delle vaccinazioni, anche attraverso la diffusione e consultazione del sito www.vaccinarsi.org come punto di riferimento. Il tutto in ottemperanza peraltro a quanto ormai ben definito nel Piano Nazionale di Prevenzione vaccinale e nella sua declinazione di recepimento a livello regionale. Le Associazioni mediche citate offrono e auspicano piena collaborazione con la Regione Lazio nel primario interesse del cittadino. Roma 5 Maggio 2014 FIMMG Lazio FIMP Lazio •Il tuo Pediatra ti dà molte informazioni per prevenire le malattie del tuo bambino. Le VACCINAZIONI sono il miglior modo per prevenire quelle infettive (e non solo). Alcuni colleghi ed amici del tuo pediatra possono aggiornarti periodicamente sulle novità in questo campo. Se utilizzi TWITTER diventa follower della RETE VACCINI FIMP (@ReteVacciniFIMP) Se hai un profilo FACEBOOK, visita la pagina www.facebook.com/FimpReteVaccini e clicca su “mi piace” Potrai avere molte informazioni utili da una fonte qualificata e di fiducia del tuo Pediatra. Per essere aggiornato su vaccini, malattie infettive ed antibiotici Segui la RETE VACCINI FIMP su Facebook e su Twitter L’autismo inizia in gravidanza La causa un’anomalia nello sviluppo della corteccia cerebrale. Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, alla base dell’autismo vi sarebbe un difetto nelle prime fasi dello sviluppo della corteccia cerebrale, che si manifesterebbe prima della nascita. I ricercatori hanno analizzato i tessuti cerebrali di ventidue bambini deceduti in un’età compresa tra i 2 e i 15 anni; metà di loro era affetta da autismo. Prima della nascita, i neuroni della corteccia cerebrale si organizzano in sei strati, e stabiliscono tra loro connessioni precise. Questo passaggio, cruciale per il corretto sviluppo del cervello, è determinato dall’espressione di specifici geni che consentono ai neuroni di “migrare” fino allo strato di appartenenza. Se questo non avviene, l’architettura cerebrale risulta alterata. I ricercatori hanno studiato venticinque di questi geni, realizzando un modello tridimensionale del cervello per analizzare le differenze tra i due gruppi. Dallo studio è emerso che 10 bambini autistici su 11 presentano aree con una struttura cerebrale alterata; la stessa anomalia si è riscontrata in un solo caso tra i bambini non autistici. Le alterazioni sono localizzate nei lobi frontali e temporali della corteccia, ovvero le aree cerebrali preposte alle funzioni sociali, emotive, comunicative e linguistiche. Questa immagine, tratta dall’articolo, è la rappresentazione tridimensionale della corteccia pre-frontale di un bambino affetto da autismo. L’area cerchiata indica dove è alterata l’espressione genetica di tre strati della corteccia. PA/AF Pubblichiamo questa notizia per documentare quegli studi, rigorosamente scientifici, che continuano a mostrare come la sindrome autistica sia correlata a difetti di natura genetica, e non alle vaccinazioni. Questa posizione è stata ribadita anche dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Appello della Commissione Regionale per le Strategie Vaccinali al Presidente e all'Assessore al Diritto alla Salute per l'adozione di tutte le vaccinazioni ritenute prioritarie per la salute della popolazione La Commissione Regionale per le Strategie Vaccinali della Toscana è unanimemente riconosciuta come una delle più autorevoli in Italia. Fino al 2009, le nostre indicazioni e i nostri calendari vaccinali erano presi a modello dal tutte le altre Regioni, che, di fronte alle decisioni da adottare in questo fondamentale settore della prevenzione, attendevano sempre di vedere come si orientasse la Regione Toscana, sempre pronta a dare applicazione alle raccomandazioni della Commissione. Ricordate immagini così? Documento operativo di consenso Per sostenere la vaccinazione dei pazienti con patologie croniche, il Ministero della Salute nel nostro Paese e numerosi organismi governativi e scientifici a livello nazionale ed internazionale hanno implementato campagne informative, investito su attività di formazione e formulato raccomandazioni. Le vaccinazioni in questi gruppi rientrano inoltre tra le priorità del Piano Sanitario Nazionale incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA) che le Azienda Sanitarie devono garantire Per garantire il miglioramento delle coperture, particolarmente nei gruppi a rischio, è necessario attuare tutte le misure dotate di evidenza di efficacia atte ad aumentare le coperture vaccinali. Altresì gli adulti over 65, con oltre l’ 80% della categoria rientrano perfettamente nel target La migliore strategia dimostrata nelle vaccinazioni è un intervento diretto di chiamata attiva delle coorti nella fascia epidemiologica dove maggiormente si manifesta la patologia polmonare e dove sono concentrate maggiormente le fasce a rischio (65 70e 75 anni) il modello di programmazione deve prevedere l’offerta attiva del vaccino PCV 13,in un sistema misto, sia da parte delle strutture vaccinali che dei MMG/PDF La vaccinazione va diluita nell’arco dei 12 mesi ma il periodo di vaccinazione antinfluenzale rappresenta un ottimo momento di recupero sia del paziente adulto che bambino per analogia di categorie di rischio GRAZIE A TUTTI